Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche.
La preoccupazione del Primo Cittadino non riguarda solo i tempi di costruzione, ma anche i costi che sono destinati ad aumentare, a discapito di tutti i cittadini.
"Da quanto apparso sulla stampa, pare che non vi sia più dubbio che i terreni siano inquinati, perché è stata addirittura resa nota la cifra di ben 800 mila euro per la bonifica. Di nuovo si sottovaluta il problema Sanità nella nostra Regione, mettendo in secondo piano, rispetto alle scelte politiche, le reali esigenze dei cittadini. Gli interrogativi che sorgono sono sempre di più: quali sono i tempi per bonificare tutto? I soldi stanziati basteranno per la bonifica o emergeranno altri aree da bonificare o problematiche inaspettate? Quanto costerà poi acquistare gli altri terreni e costruire tutte le infrastrutture assenti al momento? Ho sottolineato più volte le esigenze della costa, torno a ribadire come un territorio che ha un bacino di utenza tanto ampio, che vede raddoppiare la propria popolazione durante l'estate, non può essere messo all'angolo.
Al di la dei campanilismi e considerate le innumerevoli problematiche emerse, sembrerebbe sempre più quella di Montecosaro, la scelta più giusta, già dibattuta e per la quale Ceriscioli si era detto disposto a rivalutarne la posizione, qualora dei sindaci l'avessero richiesto. Ebbene, questa richiesta è arrivata da sette Comuni e nessuno ha ancora dato risposta.Montecosaro, individuata anche dall'algoritmo, è la scelta più vantaggiosa per tutti: è condivisa da molti Sindaci del territorio, a Montecosaro l'ASUR ha già i suoi terreni, è ben servita dalle infrastrutture che sono già esistenti, a differenza della Pieve, conta infatti sull'uscita della superstrada e di un ottimo collegamento con l'autostrada.Un investimento tanto ingente per le infrastrutture viarie, necessarie per la Pieve e non per Montecosaro, potrebbe essere speso in qualcosa di utile, come la riconversione dell'ospedale di Civitanova in una struttura di lungadegenza. Il problema della terza età è molto sentito già oggi. Al momento i dati del Ministero dell'Interno parlano, per le Marche di 47 anziani per ogni posto letto. Più del doppio rispetto, ad esempio, alla Regione Piemonte e comunque al di sopra della media nazionale. Se già oggi la situazione è preoccupante, cosa succederà tra 20 anni quando l'età media aumenterà? Dobbiamo essere lungimiranti e non possiamo rimandare queste scelte, perché 20 anni non sono poi così tanti. Pensare a tutte le fasce di popolazione è un dovere da parte degli amministratori e sperperare tanto denaro in un'opera che già prima di sorgere presenta evidenti difficoltà la ritengo una scelta che penalizza tutti i cittadini, quando si potrebbe ottenere poi lo stesso risultato, ma economizzando su molti aspetti".
Il Comune di Recanati in collaborazione con iGuzzini presenta l’innovativo progetto di riqualificazione del parco urbano e di luce intelligente per il Colle dell’Infinito, uno dei luoghi che meglio rappresenta l’eredità romantica del celebre poeta marchigiano. Realizzato nel 1937, in occasione del centenario della morte del poeta, il Parco è al centro di un ampio intervento che vede protagonisti da un lato l’innovativo progetto d’illuminazione, donato da iGuzzini, dall’altro il progetto di rigenerazione botanica curato dallo spin-off dell’Università Politecnica delle Marche C.Re.Ha. nature.
Il progetto, fortemente voluto dal Comune di Recanati e finanziato con fondi MiBACT, trova la sua massima espressione nella nuova regia luminosa progettata dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti e resa possibile grazie alle soluzioni tecnologiche messe in campo da iGuzzini. L’azienda recanatese, ricorrendo all’impiego di apparecchi LED regolabili DALI, sviluppa una nuova applicazione di luce intelligente, che nell’immediato futuro trasformerà il parco in un luogo interconnesso dove ogni punto luce rappresenta un “nodo intelligente” che tramite le tecnologie Bluetooth Low Energy e beacon consentirà ai visitatori di ricevere informazioni utili tramite app.
L’intervento illuminotecnico, realizzato con apparecchi a LED di ultimissima generazione, valorizza il luogo, ricreando una luce artificiale in grado di esaltare l’emozione notturna della luce lunare. Con il supporto degli apparecchi iGuzzini, Dante Ferretti ha progettato una luce scenografica dalle caratteristiche cromatiche del plenilunio e poetica, filtrata dalle chiome degli alberi, che omaggia le atmosfere magiche cantate da Giacomo Leopardi nella celebre poesia “Alla Luna”.
Triplice l’obiettivo dell’intervento illuminotecnico: abbattere i consumi energetici del precedente impianto; incrementare la sicurezza e il comfort dell’area e disegnare un paesaggio notturno vicino allo spirito leopardiano del luogo.
A partire dal mese di giugno, il sistema di illuminazione sarà integrato con funzioni accessorie di sicurezza, connettività Wi-Fi, alimentazione per dispositivi mobili - che saranno installate negli apparecchi di illuminazione. Sistemi specifici di monitoraggio delle condizioni ambientali e della vegetazione, installati sull’impianto, favoriranno invece la conservazione e lo sviluppo delle specie vegetali e animali presenti.
Nel corso dell’evento di inaugurazione del 6 maggio, circa 3000 persone hanno avuto l’opportunità di ammirare il nuovo impianto di illuminazione del Parco dell’Infinito. Durante la presentazione ufficiale del progetto, moderata dalla giornalista Barbara Capponi, sono intervenuti: Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati; Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche; Vanni Leopardi, discendente del poeta; Alessandra Stipa, Presidente FAI Marche; Massimo Corvatta, Presidente DEA; Edoardo Biondi, Professore Emerito UNIVPM; Adolfo Guzzini, Presidente iGuzzini, e lo scenografo Dante Ferretti.
Potenza Picena ottiene l'undicesimo prestigioso sigillo ambientale. Presenti l'Assessore al Turismo Paolo Scocco, l'Assessore all'Urbanistica Luisa Isidori e la funzionaria comunale responsabile del procedimento Bandiera Blu Francesca Baiocco.
Un sentito ringraziamento dell'Amministrazione Comunale va a tutti gli Uffici Comunali che hanno fattivamente collaborato e, in particolare, ai cittadini di Potenza Picena e Porto Potenza Picena per il costante impegno civico nella tutela ambientale del nostro territorio.
Sabato 5 maggio, presso la sala consiliare allestita nella sede provvisoria che ospita gli uffici comunali, si è svolto il primo matrimonio con rito civile dal sisma del 2016 e dalla fusione tra Fiordimonte e Pievebovigliana avvenuta nel gennaio del 2017.
La cerimonia, officiata dal Sindaco Massimo Citracca, ha visto dichiarare il fatidico “SI” tra il signor Vittorio Vallesi e la signora Maria Jadwiga Skrobiranda, alla presenza dei testimoni Maria Gabriella Maggi e Mario Di Giovanni e dei numerosi parenti ed amici della coppia, intervenuti per festeggiare il lieto evento.
Agli sposi il Sindaco, l’Amministrazione e la comunità tutta di Valfornace esprimono le più vive congratulazioni e l’augurio per una felice unione.
L’auspicio è che questo sia il primo di una lunga serie di matrimoni, segno non solo di un ritorno alla normalità, ma anche di una nuova stagione che veda il neonato Comune rinascere anche in termini di popolazione ed abitanti.
“Siamo costretti a chiudere anche Via Farnese” – Lo ha annunciato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, a seguito del sopralluogo effettuato questa mattina dall’ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico comunale.
“Questa mattina (7 maggio) – ha proseguito Pasqui – abbiamo ricevuto a mezzo PEC la segnalazione di un peggioramento danni dell’edificio denominato Arco Vannucci, da parte dell’ingegner Sauro Liberati a seguito delle scosse degli ultimi giorni di aprile. Immediatamente abbiamo disposto il sopralluogo da parte del nostro ufficio tecnico, che ha confermato quanto già riscontrato dall’ingegner Liberati. Ci troviamo, quindi, costretti a chiudere via Farnese e, vista l’importanza dell’arteria, abbiamo provveduto in somma urgenza ad avviare le procedure di messa in sicurezza, così da poter ripristinare la normale circolazione nel minor tempo possibile”.
Le cucine si comprano con un click grazie all’app Gruppo Lube, disponibile online su Apple Store e Google Play.
L’app permette un’innovativa experience attraverso i brand Lube e Creo Kitchens: a portata di click sono consultabili tutti i modelli con le informazioni e le caratteristiche tecniche. Attraverso la funzione Store Locator, inoltre, è possibile visualizzare tutti i punti vendita presenti sul territorio italiano, inclusa la possibilità di contattare il rivenditore più vicino.L’app Gruppo Lube è utile anche negli Store: grazie alla funzione NFC inclusa: avvicinando lo smartphone alle targhette dei modelli si possono scoprire ulteriori dettagli.Scaricando l’app si potrà anche accedere ai tool di realtà virtuale immersiva come la Virtual Room, per navigare e interagire all’interno di una cucina 3D, e il QR Code, utile per scoprire ulteriori informazioni sui modelli preferiti. La nuova app Gruppo Lube, realizzata dalla Greenbubble Agency Srl (www.greenbubble.it), conferma la strategia del Gruppo marchigiano, che coniuga i valori della tradizione con la ricerca nel campo del design e dell’innovazione.
Con la nuova app il Gruppo Lube rafforza la sua presenza nel mercato nazionale e permette di essere alla portata di un click per gli utenti di tutto il mondo.
Civitanova Marche si conferma Bandiera Blu d'Europa. Anche per il 2018, la città viene insignita di questo prestigioso riconoscimento per la costa. Per il maceratese premiate Civitanova e Potenza Picena. Questa mattina a Roma la Bandiera è stata ritirata presso la sede del Cnr. Sono 175 i Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Fee Italia. L'iter procedurale certificato, che a Civitanova è stato curato dall'Ufficio Turismo è stato valutato positivamente da una Giuria internazionale e nazionale. Quest'anno ricorre la trentaduesima edizione della cerimonia di premiazione della FEE che assegna il riconoscimento internazionale che certifica lo sviluppo ecocompatibile delle località rivierasche e valorizza soprattutto la qualità delle coste e del mare. “La Bandiera Blu per Civitanova è una conferma importantissima - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica. Il turismo balneare non può che essere sostenibile, per cui questa Amministrazione comunale proseguirà nel suo impegno sul fronte ambientale curando gli aspetti della differenziata, le piste ciclabili, la pulizia della spiaggia, l'educazione nelle scuole con le Bandiere verdi”.
La trasmissione di Rai1, "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, ieri sera ha avuto come ospite Andrea Bocelli, accompagnato dalla moglie Veronica, che hanno parlato dei progetti benefici della loro fondazione e in particolare di Sarnano, dove proprio grazie all'Andrea Bocelli Foundation e alla Only The Brave Foundation del filantropico Renzo Rosso, è stata costruita a tempo di record la scuola media Giacomo Leopardi, inaugurata in settimana con una toccante cerimonia.
"Abbiamo scelto proprio Sarnano - afferma la signora Bocelli - perché le persone non avevano abbandonato il paese, riorganizzandosi, rimodulando la propria vita, in modo da mandare i figli a lezione nel pomeriggio, sfruttando tutte le strutture ancora utilizzabili e questo ci ha fatto capire quanto attaccamento c'era a quel territorio e la scuola è il simbolo della ripartenza".
"Sono rimasto stupito - dice un soddisfatto Bocelli - dal fatto che in 150 giorni si sia realmente riusciti, in Italia, a fare una cosa del genere, che è stato possibile grazie al lavoro di tutti gli operai, giorno e notte, e all'aiuto della comunità che si è riunita, fornendo ogni giorno il proprio aiuto, laddove era possibile".
C'è stato poi il collegamento in diretta da Sarnano, con il sindaco Ceregioli, gli alunni della scuola ed una soddisfattissima professoressa che ha fatto i complimenti per "una scuola fantastica, al di là di ogni nostra aspettativa. Non potevamo mai immaginare - continua l'insegnante - che i ragazzi avessero avuto la possibilità di usufruire di una scuola così fortemente innovativa e che ci può offrire molte altre potenzialità, come la biblioteca e soprattutto la sala di musica".
Grande soddisfazione anche da parte del sindaco Franco Ceregioli che riferendosi alla nuova scuola, dice che "è stata pensata dalle due fondazioni proprio per questo motivo, per fare in modo che sia una scuola che vada oltre la scuola, oltre i confini dell'orario scolastico perché ha delle dotazioni tecniche talmente importanti che dovremmo essere bravi noi a saperle sfruttare per Sarnano e per tutto il territorio circostante".
L'associazione "La terra trema noi no" di Muccia ha richiesto l'intervento del difensore civico regionale Andrea Nobili, per conoscere i risultati dei rilievi effettuati dall'Arpam "al fine di verificare la presenza di fibre di amianto nell'aria presso i siti in cui vengono trasportate le macerie del sisma". In una nota, il comitato ricorda che la Regione Marche ha individuato, per la provincia di Macerata, i siti di deposito del Cosmari, nel Comune di Tolentino, e un altro sito nel Comune di San Ginesio. "Presso tali siti - si legge - vengono trasportate tutte le macerie della Provincia, macerie che possono contenere anche materiali pericolosi, e in particolare anche l'amianto. Il 3 aprile scorso sono stati richiesti tutti i risultati dei rilievi effettuati per verificare la presenza di amianto dell'aria, dati che per legge l'Arpam aveva l'obbligo di fornire entro 30 giorni. I dati non sono stati forniti, e l'associazione si è rivota al Garante dei diritti regionale".
(fonte Ansa)
Dal primo giugno, come ricorda il servizio andato in onda nel Tg5 delle 13, tutti i dipendenti che hanno usufruito della sospensione delle tasse, dovranno cominciare a restituirle, con una rateizzazione di 24 mesi.
Non si chiedono fortunatamente gli interessi, ma dopo la lunga lista di ritardi patiti, come le casette consegnate dopo mesi, le inaugurazioni rinviate, la lentezza nell'erogazione dei contributi e le molte proroghe, gli abitanti delle zone terremotate si aspettano che lo Stato non sia veloce solamente quando c'è da chiedere.
Nel servizio viene intervistato un sindaco del teramano che auspica lo stesso trattamento riservato dal governo Berlusconi ai terremotati dell'Aquila nel 2009, i quali poterono beneficiare di una dilazione di pagamento in dieci anni, mentre oggi, si chiede di restituire Irpef e addizionali in solo 24 mesi, con somme che potrebbero incidere fino al venti per cento sulla busta paga di un lavoratore, che in molti casi sta ancora vivendo i disagi del sisma, senza una casa o costretto a lunghi spostamenti.
"Stiamo predisponendo un'ulteriore proroga - fanno intanto sapere dallo staff del commissario De Micheli - rispetto alla scadenza del 31 maggio fissata dalla legge di bilancio 2018 e di concedere cinque anni e non due, per restituire le tasse". Sembra quindi che qualcosa si stia muovendo in tal senso e nei prossimi giorni ci saranno gli incontri con i gruppi parlamentari e i presidenti di Regione, sperando che lo stallo nella formazione del nuovo governo non rappresenti un ostacolo.
Sono trascorsi quarantadue anni da quando il 6 maggio 1976 il Friuli Venezia Giulia veniva sconvolto da un terribile terremoto.
Una tragedia che nel 2016 si è ripetuta nelle Marche e, in modo particolare, nella provincia di Macerata, devastata da un sisma sotto tanti aspetti simile a quello che colpì il Friuli.
Dall'abbraccio di due popoli colpiti dalla stessa catastrofe, è nato un rapporto di grande solidarietà e amicizia che, tramite Debora Serracchiani che se ne fece promotrice, ha portato la regione Friuli a finanziare la ricostruzione della scuola dell'infanzia di Sarnano. La struttura accoglieva 82 bambini.
Oggi, il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli ha voluto ricordare l'anniversario della tragedia del Friuli: "Un grande abbraccio a quella popolazione che 42 anni dopo è stata con tanta solidarietà ed amicizia vicina ai nostri territori e soprattutto a Sarnano, dove grazie a loro è stata ricostruita la nostra nuova scuola dell'infanzia".
Per il terzo appuntamento con la rubrica Chiedilo all'avvocato, curata dall'avvocato Oberdan Pantana, abbiamo scelto di trattare l'argomento proposta da una lettrice di Macerata che chiede "Quando si configura il reato di stalking? E' necessario che la vittima venga infastidita o perseguitata fisicamente, o per configurare il reato è sufficiente anche essere presi di mira, ad esempio, sui social network?".
Ecco le spiegazioni dell'avv. Pantana
Il reato di “ stalking” di cui all’art. 612-bis c.p. è stato introdotto dal D.l. 23 febbraio 2009 n. 11, recante < misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori >, convertito, con modificazioni, nella L. 23 aprile 2009 n. 38, con la finalità dichiarata di contrastare il fenomeno dello stalking, negli ultimi anni in preoccupante aumento e sempre più spesso all’attenzione delle cronache dei mass-media. La parola stalking deriva dal lessico venatorio inglese dove to stalker è colui che, a caccia di una preda, si apposta o la segue ossessivamente, tanto che negli ultimi anni ha assunto il significato di assillare, molestare, disturbare e perseguitare.
Nello specifico l’art. 612-bis c.p. prevede quanto segue:
[I]. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque (2) anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
[II]. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici (3).
[III]. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata.
[IV]. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale. La querela è comunque irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui all'articolo 612, secondo comma. (4). Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio.
Pertanto, il contegno tipico punito dalla norma di cui al primo comma, consiste nella reiterazione di comportamenti minacciosi (art. 612 c.p.) o molesti (art. 660 c.p.) tali da determinare nella vittima “un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.
Il delitto è punibile a titolo di dolo generico ed è integrato dalla volontà di porre in essere le condotte di minaccia e molestia nella consapevolezza della idoneità delle medesime alla produzione di uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice. Trattandosi di reato abituale di evento, il dolo è da ritenersi senz'altro unitario, esprimendo un'intenzione criminosa che travalica i singoli atti che compongono la condotta tipica; ma ciò non significa affatto che l'agente debba rappresentarsi e volere fin dal principio la realizzazione della serie degli episodi, ben potendo il dolo realizzarsi in modo graduale e avere ad oggetto la continuità nel complesso delle singole parti della condotta. (Cass. V, n. 18999/2014; Cass. V, n. 20993/2013).
Per quanto attiene alla condotta, gli atti che costituiscono lo stalking sono perlopiù comportamenti che potrebbero assumere sembianze anche normali se non fossero caratterizzati dall’insistenza ed invadenza nel tempo, tanto da causare effetti psicologici sulla vittima, oltre ad esporre quest'ultima al rischio di violenza. Così gli atti tipici dello stalker possono identificarsi: nell'invio ripetuto di regali, fiori, telefonate assillanti o solo squilli, posta assillante e disturbante (con ripetuti invii di e-mail Sms) negli appostamenti, nei frequenti incontri (apparentemente causali mai in realtà voluti e ricercati) sul luogo di lavoro della vittima e nelle vicinanze di esso o nei pressi dell'abitazione, nell'osservazione della vittima ecc... E se è vero che nella maggior parte dei casi lo stalking non è una persona violenta, può comunque accadere che il medesimo faccia ricorso alle minacce esplicite o ad atti di violenza a cose o persone (ad esempio il compimento di atti vandalici su beni di proprietà della vittima, quali l'automobile Cass. V, n. 8832/2011).
La norma individua tre tipi alternativi di evento che devono essere determinati dal comportamento criminoso tenuto dall'agente e in mancanza dei quali non avremmo il delitto di atti persecutori ma soltanto plurimi reati di minaccia o molestia.
Il delitto è dunque costruito secondo lo schema del reato di evento (Cass. n. 9222/2015) che si caratterizza per la produzione di un evento di «danno» consistente nell'alterazione delle proprie abitudini di vita o in un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero, alternativamente, di un evento di «pericolo», consistente nel fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva..
Si tratta di reato a fattispecie alternative, ciascuna delle quali è idonea ad integrarlo (Cass. V, n. 34015/2010; Cass. V, n. 2987/2011; Cass. III, n. 23485/2014; Cass. III , n. 9222/2015).
Riguardo al perdurante e grave stato di ansia o di paura, secondo i primi commentatori doveva essere inteso come un vero e proprio stato patologico, accertabile nel processo per mezzo di consulenze tecniche. La giurisprudenza di legittimità si è invece discostata da tale orientamento ritenendo integrato l'evento anche in assenza di prova della causazione di una patologia nella vittima; ha infatti affermato che la prova dello stato d'ansia o di paura denunciato dalla vittima del reato può essere dedotta anche dalla natura dei comportamenti tenuti dall'agente, qualora questi siano idonei a determinare in una persona comune tale effetto destabilizzante (Cass. V, n. 8832/2011; Cass. V, n. 24135/2012; Cass. VI, n. 50746/2014; Cass. VI, n. 20038/2014).
Per quanto concerne, invece, il fondato timore per l'incolumità propria di un prossimo congiunto o di persona legata da relazione affettiva, lo stesso non richiede l'accertamento di uno stato patologico ingenerato nella vittima dalla condotta dell'agente ben potendo il giudice fare ricorso alle massime di esperienza.
Infine, circa l’alterazione delle abitudini di vita, per la giurisprudenza di legittimità, ciò che rileva non è la valutazione quantitativa, ad esempio in termini orari, di tale variazione, ma il significato e le conseguenze emotive di una condotta alla quale la vittima sente di essere stata costretta, sottolineando che: “il fatto poi che lo stalking sia reato di evento e non di pura condotta, nulla ha a che vedere con il fatto che, nella maggior parte dei casi, la prova debba essere dedotta dalle parole della stessa vittima. Invero, è principio elementare quello in base al quale un fatto non va confuso con la sua prova. D'altra parte, non pochi sono i delitti con riferimento ai quali, in genere, l'unica prova consiste nelle dichiarazioni della persona offesa (si pensi, ad esempio, a tutti i reati a sfondo sessuale). Ciò che dunque rileva è la attendibilità della persona offesa e la credibilità del suo racconto” (Cass. V n. 24021/2014).
Riguardo alle aggravanti, il comma 2 dell'art. 612-bis c.p., introduce una circostanza ad efficacia comune; in particolare, il testo originario della norma prevedeva l'aumento della pena (fino a un terzo) qualora il fatto fosse commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da un soggetto che in passato è stato legato alla persona offesa da una relazione affettiva. Il d.l. 14 agosto 2013, n. 93, nel testo modificato dalla legge di conversione l. 15 ottobre 2013, n. 119, ha esteso l'applicazione della circostanza aggravante sia ai fatti commessi dal coniuge separato soltanto di fatto sia ai fatti commessi in costanza del rapporto di coniugio o affettivo. Detto decreto ha anche introdotto una nuova previsione aggravatrice al comma 2 della norma, che considera il fatto commesso attraverso strumenti informatici o telematici (come nel frequente caso in cui il delitto sia commesso attraverso l'invio di sms, e-mail, diffusione di video o immagini attraverso internet).
Il comma 3, prevede, invece, che la pena sia aumentata fino alla metà (si tratta, pertanto, di circostanza ad effetto speciale) qualora il fatto sia commesso ai danni di un minore, di una donna in stato di gravidanza, o di una persona con disabilità di cui all'art. 3, l. 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con l'uso di armi o da persona travisata; infine in base al disposto dell'art. 8 d.l. n. 11/2009 la pena è aumentata se il fatto è commesso da soggetto già ammonito. A tal proposito, l’art. 8 d.l. n. 11/2009 convertito nella L. n. 38/2009 prevede che “ fino a quando non è proposta querela per il reato di cui all' articolo 612-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 7, la persona offesa può esporre i fatti all'autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. Il questore, assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ove ritenga fondata l'istanza, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale; copia del processo verbale è rilasciata al richiedente l'ammonimento e al soggetto ammonito. Il questore inoltre adotta i provvedimenti in materia di detenzione armi e munizioni. Per quanto riguarda, invece, la procedibilità d'ufficio per il delitto previsto dall'articolo 612-bis, la stessa è prevista quando il fatto è commesso da soggetto ammonito ai sensi del presente articolo, così come se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio.
A questo punto si riportano di seguito alcuni episodi che configurano il reato di stalking:
1) Tre giorni di corteggiamento folle: condannato per stalking
Appostamenti, pedinamenti e apprezzamenti alla donna desiderata costano caro all’uomo. Respinta la tesi che le sue condotte, concretizzatesi in tre giorni, siano catalogabili come semplice frutto di un insano amore. La vittima ha vissuto malissimo, con timore e ansia, quegli episodi, tanto da cambiare le proprie abitudini. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 104/18);
2)Amante presa di mira su Facebook: è stalking
Messaggi e filmati postati sui social network integrano l’elemento oggettivo del delitto di atti persecutori e l’attitudine dannosa di tale condotte non è tanto quella di costringere la vittima a subire offese o minaccia per via telematica, quanto quella di diffondere su internet dati, veri o falsi, fortemente dannosi. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 57764/17);
3) Atti di bullismo su un compagno: condannati per stalking
Confermata la decisione presa in secondo grado. I ragazzi finiti sotto accusa hanno offeso, maltrattato e aggredito la loro vittima, costringendolo a cambiare scuola. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 28623/17);
4) Bastano un paio di minacce all’ex compagna per integrare il reato di stalking
Il reiterato comportamento minaccioso o molesto che cagioni nella vittima un grave e perdurante stato di turbamento emotivo ovvero la costringa ad alterare le proprie abitudini di vita integra il reato di atti persecutori. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 26588/17);
5) Un giorno, un mese, un anno… non è l’arco temporale a stabilire se si tratta di stalking
Il delitto di atti persecutori si configura anche quando le singole condotte sono reiterate in un brevissimo arco temporale, a condizione che si tratti di atti autonomi e che la reiterazione di questi, pur concentrata in un tempo ristretto, una sola giornata, sia la causa effettiva dello stato d’ansia, del fondato timore per l’incolumità o del mutamento delle abitudini di vita della vittima.(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 16205/17);
6) Pedinamenti e minacce alla moglie: condannato per stalking
Irrilevante il fatto che i due coniugi avessero avviato le pratiche per la separazione. I comportamenti tenuti dal marito sono stati ossessivi e caratterizzati anche da minacce di morte.(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 8362/17);
7) Danneggia più volte le ruote dell’auto di una donna: condannato per stalking
Sancita in via definitiva la colpevolezza di un uomo che ha preso di mira la vettura di proprietà di una sua vecchia conoscente. Decisiva la ripetizione ossessiva dei danneggiamenti.(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 52616/16).
Trattandosi di uno dei reati più odiosi, ma anche pericolosi, anche in questo caso consiglio di rivolgersi sempre alle autorità competenti per denunciare il fatto e consentire subito di poter prendere adeguati provvedimenti tesi innanzitutto a salvaguardare l'incolumità fisica della vittima di stalking.
Attendo come di consueto i vostri quesiti alla mail info@picchionews.it e vi aspetto la prossima settimana per un nuovo appuntamento con Chiedilo all'avvocato
Avv. Oberdan Pantana
Sul lutto cittadino proclamato dal Comune di Potenza Picena in occasione dei funerali di Pamela Mastropietro, interviene il parlamentare potentino del Partito Democratico Mario Morgoni.
Morgoni, nell'apprezzare la scelta del sindaco Francesco Acquaroli, ricorda però un altro episodio che sei anni fa vide la barbara uccisione di una ragazza. E in quel caso, ricorda Morgoni, Acquaroli in qualità di capogruppo di minoranza, non si fece promotore di alcuna iniziativa simile.
"Oggi il Comune di Potenza Picena ha dichiarato il lutto cittadino nel giorno del funerale della giovane Pamela. Credo abbia fatto bene ad interpretare il sentimento diffuso di partecipazione a questa vicenda" dice Morgoni "che ha visto la giovane privata della vita a seguito di un barbaro assassinio. È giusto difendere il valore della vita e il diritto inviolabile di ogni persona a non essere offesa, ferita, umiliata e uccisa.
Per il rispetto di questo valore fondamentale, mi sento oggi di accomunare al ricordo e all’omaggio alla diciottenne Pamela Mastropietro, quelli alla ventitreenne Andrea Christina Marin, massacrata e sepolta nella sabbia a Porto Potenza Picena il 27 gennaio di 6 anni fa. Certo, Andrea era romena e i suoi assassini italiani, mentre Pamela è italiana e i suoi assassini nigeriani.
Forse per questo Andrea fu allora quasi una vittima di serie b e purtroppo non vi fu un’ondata di sdegno come quella che giustamente oggi l’opinione pubblica esprime. Allora credo che la comunità di Potenza Picena e l’attuale Sindaco, allora capogruppo di minoranza e non si fece promotore di alcuna espressione pubblica di cordoglio, debbano un risarcimento morale a quella ragazza proprio in nome del principio dell’inviolabilità della persona, principio che vale oltre ogni differenza di nazionalità, colore, religione e cultura. Così toglieremmo anche ogni fastidioso e sgradevole sospetto su un utilizzo politico e strumentale di tragedie immani come quelle che hanno cancellato la vita di queste ragazze e su una classifica della vita che collocherebbe in modo disgustoso qualcuno in cima e qualcun altro in fondo sulla base di convenienze, luoghi comuni e ignoranza".
La Giunta dona con la propria indennità una nuova macchina per i Servizi sociali del Comune di Loro Piceno. Presente all'inaugurazione anche il parroco Don Claudio che ha benedetto il nuovo mezzo.
E' stata infatti consegnata oggi la Volkswagen Eco Up che servirà ad integrare il servizio di trasporto per gli anziani che da anni il Comune di Loro Piceno garantisce ai cittadini in integrazione al taxi sociale dell'Unione Montana. Il servizio viene svolto, su coordinamento comunale, da personale comunale e soprattutto grazie all'aiuto ai volontari dell'Avulss di Loro Piceno.
Oggi, infatti, insieme all'auto, sono state consegnate ai presidenti dell'Avis comunale, Sandro Ciabocco e dell'Avulss di Loro Piceno, Cristina Carducci, le targhe magnetiche con i loghi delle due associazioni. L'auto, infatti, potrà essere utilizzata da Avis per le proprie attività sociali, di rappresentanza e per integrare un servizio di accompagnamento dei soci volontari al centro prelievi. Allo stesso tempo il nuovo veicolo andrà ad integrare i mezzi già a disposizione di Avulss per il trasporto degli anziani in convenzione con il Comune.
Si tratta di servizi molto richiesti dalla cittadinanza, sottolinea il sindaco di Loro Piceno, Ilenia Catalini: "Ritenevamo necessario rinnovare il parco auto perchè tutti i mezzi che abbiamo per il sociale sono piuttosto datati. Poiché le risorse comunali sono sempre limitate abbiamo voluto accantonare delle somme della nostra indennità fino al raggiungimento di quanto necessario per l'acquisto di un'auto nuova. Coinvolgere Avis ed Avulss ci sembrava doveroso atteso il loro ruolo attivo per la nostra comunità".
Felicissimi di aver devoluto la propria indennità di mandato per un progetto di valore sociale il sindaco Ilenia Catalini, il vice sindaco Federica Lambertucci e l'assessore Fabio Lambertucci.
L'amministrazione ha sempre riservato una particolare attenzione per i Servizi Sociali del Comune. In passato sono stati utilizzati i soldi dell'indennità per finanziare progetti di musica al nido d'infanzia comunale e altri fondi di indennità verranno stanziati per altri progetti anche dagli altri consiglieri di maggioranza che non hanno mai incassato il gettone di presenza in Consiglio
Il Comune di Recanati in collaborazione con iGuzzini presenta l’innovativo progetto di riqualificazione del parco urbano e di luce intelligente per il Colle dell’Infinito, uno dei luoghi che meglio rappresenta l’eredità romantica del celebre poeta marchigiano, Giacomo Leopardi. Realizzato nel 1937, in occasione del centenario della morte del poeta, il Parco è al centro di un ampio intervento che vede protagonisti da un lato l’innovativo progetto d’illuminazione, donato da iGuzzini, dall’altro il progetto di rigenerazione botanica curato dallo spin-off dell’Università Politecnica delle Marche C.Re.Ha. nature.
Il progetto, fortemente voluto dal Comune di Recanati e finanziato con fondi MiBACT, trova la sua massima espressione nella nuova regia luminosa progettata dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti e resa possibile grazie alle soluzioni tecnologiche messe in campo da iGuzzini. L’azienda recanatese, ricorrendo all’impego di apparecchi led regolabili Dali, sviluppa una nuova applicazione di luce intelligente, che nell’immediato futuro trasformerà il parco in un luogo interconnesso dove ogni punto luce rappresenta un “nodo intelligente” che tramite le tecnologie Bluetooth Low Energy e beacon consentirà ai visitatori di ricevere informazioni utili tramite app.
L’intervento illuminotecnico, realizzato con apparecchi a led di ultimissima generazione, valorizza il luogo, ricreando una luce artificiale in grado di esaltare l’emozione notturna della luce lunare. Con il supporto degli apparecchi iGuzzini, Dante Ferretti ha progettato una luce scenograficadalle caratteristiche cromatiche del plenilunio e poetica, filtrata dalle chiome degli alberi, che omaggia le atmosfere magiche cantate da Giacomo Leopardi nella celebre poesia “Alla Luna”.
Triplice l’obiettivo dell’intervento illuminotecnico: abbattere i consumi energetici del precedente impianto; incrementare la sicurezza e il comfort dell’area e disegnare un paesaggio notturno vicino allo spirito leopardiano del luogo.
A partire dal mese di giugno, il sistema di illuminazione sarà integrato con funzioni accessorie di sicurezza, connettività Wi-Fi, alimentazione per dispositivi mobili - che saranno installate negli apparecchi di illuminazione. Sistemi specifici di monitoraggio delle condizioni ambientali e della vegetazione, installati sull’impianto, favoriranno invece la conservazione e lo sviluppo delle specie vegetali e animali presenti.
“È una grande emozione presentare la prima parte di un progetto di messa in sicurezza e riqualificazione del Colle atteso da tempo. Un luogo che, coniugando il pensiero di Giacomo Leopardi e il genius loci per la crescita culturale, sociale ed economica del territorio diventa di una straordinaria modernità. Il Colle d’altra parte è storicamente un simbolo della città ed ha un suo significato sia di appartenenza per chi vi abita sia di riconoscimento per coloro che vengono a visitare Recanati” commenta il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo.
“Nella riqualificazione del Colle dell’Infinito la Dea ha avuto un ruolo indubbiamente importante sulla nuova illuminazione - spiega Massimo Corvatta, presidente della Dea Elettrica Adriatica SpA - I punti luce presenti nel Parco utilizzano la moderna tecnologia del led e sono gestiti individualmente, ciò vuol dire che sono modulabili e consentono un intervento singolo sul palo: ecco quindi la possibilità di realizzare con questa eterogenea gestione un gioco di luci che offre sul Colle effetti particolari in un luogo speciale. Il discorso del led era stato avviato dall’Azienda con la gestione della pubblica illuminazione, con l’obiettivo di ottenere un risparmio energetico; nel caso del Colle poter aver messo la firma come Dea in questo importante intervento è motivo di orgoglio e prestigio”.
“Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito concretamente alla riqualificazione di un luogo così rappresentativo per la nostra città natale - sottoliena Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini illuminazione - Grazie al prezioso sostegno del Comune di Recanati, a cui siamo legati da un solido rapporto di collaborazione e stima reciproca ormai ventennale, abbiamo messo ancora una volta la nostra tecnologia al servizio della collettività, trasformando il Parco dell’Infinito in uno spazio davvero emozionante e a misura d’uomo”.
“Quello che ho voluto sottolineare è il contrasto romantico tra la luce lunare e quella artificiale che illuminano contemporaneamente la città, i suoi vicoli, le sue piazze, i suoi monumenti e le sue strade, fino ad arrivare al Colle dell’Infinito In questo luogo era impossibile non provare a fare dei paralleli con la vita di uno dei suoi cittadini più illustri, quindi abbiamo provato a creare una luce poetica che spero possa valorizzare la bellezza dei luoghi leopardiani” Così Dante Ferretti, scenografo, tre volte premio Oscar, spiega le scelte fatte.
Le soluzioni scelte da iGuzzini, mix perfetto di tecnologia ad alta efficienza energetica, design innovativo e cura del dettaglio, ridisegnano gli ambienti del parco dell’Infinito nel pieno rispetto del suo forte carattere identitario. Gli iconici apparecchi su palo Fiamma, design di Michele De Lucchi, segnalano gli ingressi al parco, mentre il viale principale che fiancheggia viale Colle dell’Infinito è illuminato da apparecchi su palo Twilight, che garantiscono un’illuminazione uniforme del piano orizzontale, coniugando risparmio energetico e abbattimento dell’inquinamento luminoso. L’effetto di illuminazione ‘lunare’ sulla chioma degli alberi del viale è inoltre reso possibile dall’applicazione di apparecchi Woody WGB.
I Bollard iWay in doppia versione da 610 e 250 mm, illuminano con luce radente al suolo rispettivamente il percorso che fiancheggia le mura occidentali del Convento di Santo Stefano e i percorsi secondari a carattere paesaggistico. Sistemi di proiettori Palco InOut, dal design minimale e compatto e ottiche con tecnologia Opti Beam, delineano il profilo delle mura del Convento e del cenotafio. Light Up Earth con ottica simmetrica Medium orientabile illuminano dal basso le chiome dei sempreverdi, mentre incassi a terra Light Up Earth effetto wall washer, muniti di controcassa, illumineranno in una seconda fase l’esedra di via monte Tabor. Il sistema di illuminazione del parco viene completato da proiettori Woody e MaxiWoody, a cui è affidata, tra le altre, l’illuminazione del poggio dell’Infinito e della nota epigrafe dedicata all’ermo colle di leopardiana memoria.
Il 3 maggio è stato un giorno di solidarietà, con il circolo Auser di Cinisello Balsamo della provincia di Milano che ha deciso di gemellarsi con il Circolo Auser Le Tante Primavere di Caldarola, terremotato, per iniziare insieme un percorso di ricostruzione cogliendo l’appello del presidente nazionale Enzo Costa.“Un atto non solo simbolico che vuole ridare speranza alla popolazione così provata mettendo il nostro circoli Auser nella condizione di continuare ad essere il punto di riferimento per la vita sociale ed aggregativa di questo luogo” ha affermato la presidente regionale Manuela Carloni. “Un’azione concreta importante che arriva in un momento difficile in cui la ricostruzione dei nostri paesi lesionati sembra ancora lontana e mette a dura prova le popolazioni e i loro amministratori” afferma il sindaco di Caldarola, Luca Giuseppetti. Nella tensostruttura e nei container in cui oggi anche il Comune ha i suoi uffici, è avvenuta la cerimonia di gemellaggio con lo scambio di una targa e di alcune pubblicazioni donate dal sindaco che ricordano le bellezze architettoniche ed artistiche di questa bella cittadina. “Siamo qui - ha detto il presidente di Cinisello Balsamo Giorgio Ravagnani - perché la solidarietà è il nostro mestiere. Abbiamo progetti solidali in tutto il mondo, ancora più naturale e importante per noi essere al fianco dei territori così feriti dal terremoto come il comune di Caldarola”.“Un grande ponte per un progetto solidale nello spirito di Auser e dei tanti volontari che lo animano - afferma Antonio Marcucci, presidente provinciale di Auser Macerata - un grazie particolare aila presidenza del Circolo Le Tante Primavere per la tenacia e la vicinanza alla popolazione di Caldarola.Franca Andreoni di Auser Milano, l’anima di questa iniziativa, aggiunge: “Questa per noi è solo la prima tappa di un lungo viaggio insieme. Il terremoto e la ferita che ha lasciato non può essere solo un fatto locale, ma ci riguarda tutti. E noi ci siamo".
Ha scatenato numerosissime reazioni l'articolo pubblicato dal geosifico Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna, nella sezione Scienza di Agi (qui), in cui viene criticato aspramente il presidente di Ingv Doglioni e più in generale il metodo di lavoro di tutto l'istituto.
Il professor Emanuele Tondi, geologo e responsabile della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell'Università di Camerino, non ci sta e spiega i motivi di tanta acrimonia da parte di Boschi verso i suoi ex colleghi.
"Il professor Boschi (ex Presidente Ingv) è in conflitto con il prof. Doglioni (attuale Presidente Ingv), proprio a causa degli eventi del 2009 a L'Aquila, come chiaramente emerge dalla sua intervista.
Quello che dispiace" afferma il professor Tondi "è che per motivi puramente personali, cercando di vendicarsi su Doglioni, non si fa scrupoli nè della "paura" delle persone, già duramente provate, nè di screditare un importante ed eccellente ente nazionale che lui stesso ha contribuito a creare.
L'Ingv non rassicura nessuno, come non lo faccio io. Con le sue note spiega semplicemente come stanno le cose, suggerendo sempre la stessa cosa: prevenzione.
Se leggete il mio post del 4 Aprile (qui), che è simile alla nota Ingv pubblicata poi il 6 aprile (qui), potrete leggere come quello che afferma oggi Boschi c'è già tutto. Ci sono i terremoti storici avvenuti tra il 1700 e il 1800 a nord di Muccia (tra Camerino e Cagli), messi per altro in relazione con gli eventi avvenuti nel 1703 più a sud. Questo però non significa che gli attuali eventi non siano comunque da considerarsi aftershocks associati ai forti terremoti di fine ottobre 2016. Poi, il prof. Boschi forse non sa che, a differenza de L'Aquila, a Muccia non sono note grandi faglie in grado di generare forti terremoti (come quelli di fine ottobre 2016).
Fossi in lui mi preoccuperei di più della zona di Tredozio in provincia di Forlì e Cesena, più vicina a Bologna, dove abita. La zona è ad alta pericolosità sismica e l'ultimo forte terremoto di magnitudo stimata pari a 6,1 è avvenuto nel lontano 1561".
(foto della Sezione CAI di Ascoli Piceno)
Il segretario di Stato della Repubblica di Polonia, Adam Kwiatkowski, domani sarà in visita nelle Marche. Alle 10 sarà allo Sferisterio dove sarà accolto dagli studenti della Scuola di lingua e cultura polacca Anders, impegnati in una recita. Dopo il pranzo conviviale al ristorante Villa Quiete di Montecassiano, la visita proseguirà a Loreto con la messa in Basiliva (ore 15.30) e la visita al cimitero polacco. Per concludersi, poi, ad Ancona, al consolato onorario. L'evento è organizzato da Anders in collaborazione con l'Associazione Italo-Polacca Nuova delle Marche e il Consolato onorario della Repubblica di Polonia di Ancona.
“Non chiudete i vostri sogni in un cassetto, apritelo e lasciateli uscire”. Con queste parole Gianluca Pesarini, amministratore delegato di Vismap, dallo scorso luglio proprietaria anche del marchio Sira, ha accolto i 20 alunni della 4 I dell’ITE “A. Gentili” di Macerata. Una giornata di scuola differente, ma non per questo meno importante e formativa, anzi, i ragazzi hanno seguito con tanta attenzione le spiegazioni del dott. Pesarini e dei suoi collaboratori che hanno illustrato come si progettano e realizzano nuovi modelli di cucine, mostrando tutte le fasi ed i processi della produzione, parlando di design, tecnica costruttiva, degli strumenti tecnologici che supportano le varie fasi e di come attuare una campagna di digital marketing. I ragazzi erano accompagnati dalle professoresse Milena Pagliari e Avelia Vallesi. L’obiettivo della giornata era far conoscere e far vivere esperienze aziendali ai giovani studenti dell’ITC. Infatti gli studenti hanno proseguito la mattinata formativa con gli interventi di Gianni Piccioni, responsabile tecnico, che ha presentato come si progettano e realizzano nuovi modelli di cucine, ha spaziato dal design alla tecnica costruttiva; di Andrea Rossetti, responsabile acquisti, che ha mostrato tutte le fasi e i processi che ci sono nella produzione di una cucina e di come si fa approvvigionamento di materie prime per la produzione di essa. Infine Pierpaolo Angeletti responsabile Digital e web strategist ha presentato gli strumenti tecnologici che supportano tutti gli attori presenti nella filiera della cucina e come attuare una campagna di digital marketing.
Un evento sismico di magnitudo 5.1 con epicentro sulla costa tra Marcelli e Porto Recanati e richiesta di soccorsi da parte dell'Istituto scolastico 'Einstein Nebbia' di Loreto. E' lo scenario simulato nell'esercitazione di protezione civile 'Lauretum 2', promossa e organizzata dal Comune di Loreto in collaborazione con l'Aeronautica Militare e la Protezione civile cittadina.
Coinvolti anche la Croce Rossa Italiana, vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia Municipale, Prefettura di Ancona, con la partecipazione dell'Istituto scolastico, che è stato 'evacuato', mentre i dispersi sono stati cercati con squadre di soccorso e anche con l'ausilio delle squadre cinofile dei vigili del fuoco e della Croce Rossa. Il Centro di Formazione Aviation English (Cen.For.Av.En.) di Loreto è stato configurato come base logistica per l'allestimento di una postazione medica avanzata e come area di atterraggio di un HH-139 dell'83/o gruppo del 15/o Stormo di Cervia (FC) e di un elicottero AB-412 dei Vvf. (Ansa)