Stangata in arrivo per i terremotati: da giugno il pagamento delle tasse sospese
Dal primo giugno, come ricorda il servizio andato in onda nel Tg5 delle 13, tutti i dipendenti che hanno usufruito della sospensione delle tasse, dovranno cominciare a restituirle, con una rateizzazione di 24 mesi.
Non si chiedono fortunatamente gli interessi, ma dopo la lunga lista di ritardi patiti, come le casette consegnate dopo mesi, le inaugurazioni rinviate, la lentezza nell'erogazione dei contributi e le molte proroghe, gli abitanti delle zone terremotate si aspettano che lo Stato non sia veloce solamente quando c'è da chiedere.
Nel servizio viene intervistato un sindaco del teramano che auspica lo stesso trattamento riservato dal governo Berlusconi ai terremotati dell'Aquila nel 2009, i quali poterono beneficiare di una dilazione di pagamento in dieci anni, mentre oggi, si chiede di restituire Irpef e addizionali in solo 24 mesi, con somme che potrebbero incidere fino al venti per cento sulla busta paga di un lavoratore, che in molti casi sta ancora vivendo i disagi del sisma, senza una casa o costretto a lunghi spostamenti.
"Stiamo predisponendo un'ulteriore proroga - fanno intanto sapere dallo staff del commissario De Micheli - rispetto alla scadenza del 31 maggio fissata dalla legge di bilancio 2018 e di concedere cinque anni e non due, per restituire le tasse". Sembra quindi che qualcosa si stia muovendo in tal senso e nei prossimi giorni ci saranno gli incontri con i gruppi parlamentari e i presidenti di Regione, sperando che lo stallo nella formazione del nuovo governo non rappresenti un ostacolo.
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