Non figura sicuramente tra le cose più strane ritrovate in mare ma non è passato di certo inosservata, nel pomeriggio di ieri, la presenza dei resti di un profilattico nel tratto di mare davanti allo stabilimento San Marco, sul lungomare nord.
Ovviamente è impossibile conoscere la provenienza del particolare oggetto galleggiante, se sia il residuo di un amore consumato in spiaggia, in barca, oppure se sia arrivato al mare da qualche fiume ma complice l'acqua torbida e il suo colore chiaro, era ben visibile tra le onde e le espressioni di quanti ci si sono imbattuti, erano tra il sorpreso e lo sbigottito.
La notizia shock arriva dalla Malesia. Un uomo di 45 anni, malese è morto a causa di un incendio scoppiato nella sua camera da letto a metà giugno.
Secondo i media, l'uomo in questione si sarebbe addormentato col il smartphone in carica sotto il cuscino quando ad un tratto, il cellulare è letteralmente esploso, facendo scoppiare l'incendio che ha provocato il tragico incidente. Il cognato del defunto ha commentato l'incidente sui social media, così come riportato da "The Malaysian Insight": secondo lui, il quarantacinquenne aveva con se i suoi due smartphone, un dispositivo Huawei e uno Blackberry, in carica durante la notte. Uno si è surriscaldato ed esploso, provocando un trauma alla testa dell'uomo, ha raccontato. L'inchiesta è ancora in corso. Secondo le autorità locali, il quarantacinquenne potrebbe anche essere morto per avvelenamento da fumo che si sono sviluppati durante l'incendio. L’esplosione gli ha causato gravi ferite ed ustioni. L'uomo era il capo di una compagnia di investitori malesi. Lascia la moglie e quattro bambini. Nel post sui social media, suo cognato ha commentato l'incidente con un monito: "Lasciare il cellulare in carica sotto il cuscino è una pratica che molti usano spesso. Moltissime persone si addormentano con il cellulare in carica vicino, ma sarebbe meglio non farlo".
L’incidente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è accaduto mentre la batteria era in carica, caratteristica che sembra accomunare gli altri incidenti del genere avvenuti in in Cina a Shenzen, in Corea del Nord, in Nepal e in Brasile. Ora si attendono dichiarazioni ufficiali da parte delle aziende produttrici i due smartphone.
Torna come ogni domenica la rubrica Chiedilo all'avvocato, curata dall'avvocato Oberdan Pantana.
Questa settimana, le mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alle prossime ferie estive e nello specifico alla “responsabilità da vacanza rovinata” in capo all’agenzia di viaggi e/o del tour operator in qualità di organizzatori. "Avvocato Pantana" chiede Giorgia da Morrovalle "in quali casi è possibile richiedere un risarcimento danni in caso di vacanza rovinata?". Di seguito la risposta dell'avvocato
Caso giuridico: Una coppia di coniugi hanno acquistato presso un’agenzia viaggi un pacchetto turistico “tutto compreso” di un tour operator della durata di 1 settimana, comprensivo anche dei trasferimenti. Giunti a destinazione, gli attori constatavano alcune difformità rispetto a quanto prospettato e tali divergenze rendevano, a detta dei medesimi, impossibile la prosecuzione delle vacanze, tanto da intentare un’azione di risarcimento danni nei riguardi degli organizzatori.Nel contratto di viaggio vacanza «tutto compreso» (c.d. «pacchetto turistico» o package), disciplinato attualmente dagli artt. 82 ss. d.lgs. n. 206/2005 - (c.d. «codice del consumo»), che si caratterizza per la prefissata combinazione di almeno due degli elementi rappresentati dal trasporto, dall’alloggio e da servizi turistici agli stessi non accessori (itinerario, visite, escursioni con accompagnatori e guide turistiche ecc.) costituenti parte significativa di tale contratto, con durata superiore alle ventiquattro ore ovvero per un periodo di tempo comportante almeno un soggiorno notturno, oltre alla violazione delle «norme poste a tutela dei viaggiatori, anche con riferimento all’obbligo di informazione» e di «falsa rappresentazione della realtà» riferite all’alloggio e/o al trasporto, bisogna tenere in considerazione anche la «finalità turistica» (o «scopo di piacere»), che si sostanzia nell’interesse che lo stesso pacchetto è funzionalmente volto a soddisfare, connotandone la causa concreta e determinando, perciò, l’essenzialità di tutte le attività e dei servizi strumentali alla realizzazione del preminente scopo vacanziero.In tutto ciò, è da chiarire, però, il ruolo tenuto dall’agenzia di viaggi, e precisamente se abbia assunto esclusivamente il ruolo di intermediaria, quale venditrice del pacchetto turistico fornito alla coppia e non anche quello di organizzatore; ciò a maggior ragione quando, come nel caso in esame, il viaggio sia stato scelto da un catalogo predisposto dal tour operator, senza l’intervento dell’agenzia nell’organizzazione dello stesso.Infatti, il consolidato orientamento giurisprudenziale di riferimento ha chiarito che l’art. 93 del Codice del Consumo (secondo cui l’organizzatore e il venditore di un pacchetto turistico devono rispondere secondo le rispettive responsabilità), non conduce a una automatica responsabilità dell’agenzia viaggi;nel contratto di intermediazione di viaggio, infatti, è da ravvisare un mandato conferito dal viaggiatore all’agenzia e la responsabilità di quest’ultima è limitata all’adempimento del mandato ricevuto dal consumatore, non dovendo al contrario essere chiamata a rispondere delle obbligazioni nascenti dall’organizzazione del viaggio, che invece competono al tour operator;in tal caso, invece, la responsabilità dell’agenzia sarebbe subordinata alla prova della sua conoscenza (o conoscibilità) della inaffidabilità del tour operator secondo l’uso della normale diligenza dell’attività prestata.Pertanto, la nostra coppia potrà agire nei soli confronti del tour operator, per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l’adempimento, provando la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte; anche nel caso in cui sia dedotto non l’inadempimento dell’obbligazione, ma il suo inesatto adempimento, alla coppia istante sarà sufficiente la mera allegazione dell’inesattezza dell’adempimento (per violazione di doveri accessori, come quello di informazione, ovvero per mancata osservanza dell’obbligo di diligenza, o per difformità quantitative o qualitative dei beni), gravando ancora una volta sul tour operator l’onere di dimostrare l’avvenuto esatto adempimento. Inoltre, il danno da vacanza rovinata, va inteso anche nel pregiudizio al benessere psichico e materiale sofferto dalla coppia per non aver potuto godere appieno della vacanza quale occasione di piacere, svago e riposo, che si concreta in un tipo di danno costituito da disagio e sofferenze transeunti per il presumibile stravolgimento delle aspettative con riguardo alla qualità e serenità della vacanza.Per tali ragioni, la coppia ha tutto il diritto di pretendere ed ottenere in tal caso dal solo tour operator il risarcimento di tutti quei pregiudizi, patrimoniali e non patrimoniali, di cui fornisca idonea documentazione (Corte di Cassazione, Sez. III Civile, sentenza n. 5683/16, depositata il 23 marzo).Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana
"Pignataro fascio infame". Questa la scritta che compare sul muro in Via del Convitto a Macerata, poco prima di uscire dalle mura. La scritta, che ieri non c'era, è stata fatta nel corso della notte appena trascorsa.
Nella stessa zona è spuntata anche un’altra scritta che recita “Fuck Pigna” mentre in Piaggia della Biblioteca si legge “Pignataro infame” e “Pignataro servizio della mafia”.
Non si sa però se le scritte sono tutte state fatte dalla stessa mano.
Antonio Pignataro è arrivato a Macerata lo scorso febbraio al posto di Vincenzo Vuono in un momento particolarmente tragico per la città.
Davanti a Villa Igea ad Ancona, ogni venerdì, giornata durante la quale la casa di Cura convenzionata pratica le interruzioni volontarie di gravidanza, un gruppo di attivisti del movimento 'ProVita' si riunisce con cartelli e volantini per dissuadere le donne dalla pratica abortiva.
A denunciare il "grave fatto" è il coordinamento #194senzaobiezione Marche, che raccoglie associazioni e singole impegnate per l'autodeterminazione delle donne, la difesa e applicazione della legge 194. Per il coordinamento, nella campagna contro la 194 vengono utilizzate "vele pubblicitarie mobili che diffondono notizie false e fuorvianti dall'evidenza scientifica e biologica"; e il comportamento dei manifestanti sarebbe "molesto" per le donne che vanno a fare un intervento medico legittimo a cui vengono mostrate anche "immagini di feti insanguinati". "Ricordiamo - rileva ancora - che la legge prevede un iter comprensivo di confronto e sostegno per ciascuna donna che voglia interrompere la propria gravidanza". (Ansa)
foto di repertorio
Decine e decine di moto questa mattina hanno pacificamente invaso il centro storico di Tolentino. Ad arrivare nella città di San Nicola è stato un gruppo di bikers sloveni, gli MzM.
Il gruppo sloveno, composto da 117 moto, sta attraversando le Marche per visitare i luoghi più significativi delle aree colpite dal sisma, prima di arrivare ad Amatrice dove consegneranno una importante donazione. In passato, gli MzM avevano già aiutato concretamente alcuni motociclisti tolentinati terremotati.
Gli MzM sono gemellati con il Moto Club Perla dei Monti di Arcevia: grazie all'amicizia con alcuni motociclisti di Tolentino, in particolare Diego Gasbarri, si è potuta la logistica che da piazza della Libertà di Tolentino li porterà fino ad Assisi passando per Castelluccio. A Tolentino, la logistica è stata curata dalla polizia locale. Ad accogliere i bikers sloveni, che poi hanno anche visitato San Nicola, c'erano il vice sindaco Silvia Luconi e l'assessore Giovanni Gabrielli.
Il fatto è durato pochi minuti, si immagina, verosimilmente, il tempo di fare una commissione (o una colazione) veloce, ma il parcheggio effettuato questa mattina da una signora a Civitanova in via Duca degli Abruzzi, angolo via Gorizia, è stato veramente scandaloso.
La signora, per cercare di occupare meno possibile la sede stradale, si è accostata in modo molto ravvicinato all'auto in sosta davanti a lei, precludendo il passaggio persino dei pedoni che potevano passare solamente girandole dietro, sul lato stradale, ma in caso di passeggini con bambini o carrozzine di disabili, la cosa sarebbe stata più complessa ed avrebbero dovuto percorrere una decina di metri in mezzo alla strada, resa ancora più stretta da un'auto in divieto anche dall'altro lato, davanti alla pasticceria.
Un sabato iniziato con un tempo variabile che a metà mattinata ha virato sul bello deciso, con una temperatura gradevole, ha spinto molte persone ad uscire in bici per recarsi in centro città, molto trafficato per via del tradizionale mercato settimanale.
Peccato che alcuni di questi ciclisti, circa una decina, non sono stati particolarmente attenti alla norma che vieta di pedalare sui marciapiedi e quando il marciapiede in questione è il centralissimo e molto affollato Corso Umberto I, la cosa, se possibile, è ancora peggiore. Anche perché, se tanti, quasi la totalità, procedevano a velocità molto blanda, qualcuno ha sfrecciato talmente veloce che quasi poteva venir sanzionato anche dall'autovelox.
Il problema è noto da tempo e nell'autunno scorso si era parlato di inflessibilità della polizia municipale nel reprimere questi episodi. C'è da dire comunque, a difesa dei ciclisti rispettosi, che anche nelle zone a loro dedicate, le ciclabili cittadine, non è raro vedere gente a passeggio, ignorando che per tale scopo c'è il marciapiede.
Lunedì 25 giugno inizieranno i lavori per la realizzazione di una rotatoria all'altezza dello svincolo della superstrada Val di Chienti di Montecosaro Scalo.Attualmente l'incrocio in cui sarà posizionata l'opera presenta delle criticità riconducibili all'elevato volume di traffico e alla formazione di pericolose code, soprattutto lungo la superstrada, per i veicoli provenienti da Civitanova Marche.
La rotatoria dovrebbe consentire di eliminare tali problematiche, migliorando la sicurezza e la viabilità dell'intersezione. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 150mila euro.
Al fine di limitare i disagi alla circolazione stradale, alcune lavorazioni si svolgeranno di notte. Sono stati, inoltre, appaltati i lavori per la realizzazione di un'analoga rotatoria sul lato opposto della stessa strada provinciale, in prossimità del Ponte dell'Annunziata.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato un nuovo provvedimento con il quale ha revocato un’ordinanza di inagibilità di un edificio danneggiato in forma lieve dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Lo stabile, classificato come B con scheda Aedes dai tecnici comunali, era stato sgomberato a metà dicembre di due anni fa. Con il provvedimento sindacale, che fa seguito ai lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza del fabbricato disposto su tre piani, i proprietari di due abitazioni, un laboratorio artigianale e due opifici potranno festeggiare il ritorno alla normalità.
(nella foto un precedente edificio per il quale era stata revocata l'inagibilità a San Severino)
Si è tenuta nell’originaria sede Municipale la conferenza stampa di presentazione dei lavori di messa in sicurezza statica e di restauro realizzati nel Palazzo Comunale danneggiato dopo gli eventi sismici 2016.
Per la conferenza è stata scelta una settimana esatta dal 29 giugno, data simbolica e significativa che nel 1898 festeggiò il Centenario della nascita di Giacomo Leopardi inaugurando il Palazzo Comunale. "Un evento - come ha spiegato il sindaco Francesco Fiordomo - al quale parteciparono molti comuni che collaborarono in maniera concreta affinchè l’evento potesse avere il maggior lustro possibile. Dopo 120 anni da quella data il Palazzo riapre le porte e sarà possibile anche ammirare in mostra alcuni documenti custoditi nell’archivio comunale che rappresentano una preziosa miniera di informazioni storiche e dimostrano la centralità di Recanati non solo nella storia locale ma in quella di più ampio respiro, basti pensare che nel Comitato d’onore del 1898 figurava tra gli altri anche il Carducci. Dalla storia all’attualità e da questo punto di vista vorrei ringraziare la Ditta Sardellini, vincitrice della gara di appalto che grazie alla professionalità, con rapidità e rigore ha saputo portare a compimento questo tipo di intervento, quasi interamente finanziato dal Comune: la somma (142.000 euro) messa a disposizione dalla Protezione civile e i 3 milioni della polizza assicurativa sono stati interamente investiti nel recupero dell’edificio".
Recanati beneficerà anche di un finanziamento di 16 milioni di euro, come comune riconosciuto all’interno del cratere (priorità infatti agli edifici comunali e alle scuole) che sarà oggetto di un bando di progettazione per i prossimi anni.
Presente alla conferenza anche il dirigente dell’Area tecnica comunale l’architetto Maurizio Paduano che ha spiegato: "Si è trattato di un recupero difficile su una superficie ampia di 12.0000 metri quadri per un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 36 metri: una mole impressionante, una sfida complicata perché le ferite sismiche sono sempre molto difficili da guarire. E’ stata un sfida e sono orgoglioso e soddisfatto di questo recupero. All’indomani delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 ci siamo chiesti con il Sindaco che cosa fare e la decisione è stata quella di non lasciarlo così perché sarebbe equivalso ad abbandonare quello che è il cuore di tutta la comunità. Con i primi 142.000 euro abbiamo puntellato tutto l’angolo nord dell’edificio che era quello maggiormente colpito dopo la scossa del 24 agosto.
Poi - ha continuato Paduano - abbiamo seguito la scheda redatta dalla Protezione Civile nazionale e siamo partiti con la progettazione. Dopo il ponteggio sul lato di via Battisti, primo e secondo stralcio di lavori per la messa in sicurezza statica attraverso l’indennizzo assicurativo (1.580.000 euro). Piastre in acciaio nascoste che preservano il Palazzo anche da un punto di vista estetico, cerchiature in acciaio, tecnica del scuci e cuci, intonaco armato negli imbotti, chiodatura degli elementi lapidei, recupero delle volte in camorcanna. Inoltre salvataggio delle volte, chiodature piattabande, nuovo solaio a rifacimento pavimento nell’Aula Magna; nella Sala degli Stemmi messa in sicurezza delle volte in camorcanna con il placcaggio della volta in policarbonato, in sicurezza e visibile. Interventi che erano necessari per non perdere l’edificio e poterlo preservare nel tempo recuperandolo alla sua fruibilità e farlo tornare agibile".
Presenti alla conferenza anche i restauratori Alfredo Beleggia che si è occupato del soffitto dell’Aula Magna con la messa in sicurezza di tutti gli elementi decorativi e Ilaria Ercoli che ha operato i restauri della Sala Peruzzi, dell’anticamera e del Gabinetto del Sindaco.
Ora l’appuntamento è per i festeggiamenti in programma il 29 giugno (Scarica il programma QUI)
Per Resoconto Lavori svolti QUI
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tornerà in visita nei luoghi del sisma a due anni da i fatti dell'ottobre 2016.
Giovedì 28 giugno, rende noto la Prefettura, il Presidente sarà ad Esanatoglia in occasione dell'inaugurazione della scuola secondaria di Primo Grado "Carlo Alberto Dalla Chiesa".
La Società Quadrilatero Marche-Umbria esprime piena solidarietà ai lavoratori impegnati nei cantieri della Pedemontana delle Marche, gestiti da Astaldi, raggiunti da provvedimenti di cassa integrazione a causa del completamento delle opere del tratto della SS76 Fossato di Vico-Cancelli.
È altresì intenzione della Società Quadrilatero rispondere con fatti concreti per offrire la possibilità all’impresa di reintegrare gli operai nel più breve tempo possibile. Infatti è di prossimo avvio, entro l’autunno, il cantiere per la realizzazione del secondo lotto della Pedemontana delle Marche pari a circa 8 chilometri di nuova viabilità da Matelica Nord a Castelraimondo Nord.
Il progetto esecutivo è già stato approvato e comunicato lo scorso maggio all’impresa che realizzerà l’opera per un valore di investimenti pari a 90 milioni di euro già finanziati e una durata di 36 mesi.
Inoltre, la Quadrilatero ha già fornito almMinistero delle Infrastrutture la documentazione necessaria da trasmettere al CIPE per l’approvazione e il finanziamento degli ultimi due lotti della Pedemontana (terzo e quarto). Va quindi chiarito che non esiste alcun rischio di interruzione dei lavori o non completamento dell’opera.
Alla luce di questo quadro concreto fatto di lavori in corso, finanziati e prossimi avvii di cantieri con risorse disponibili, la Società Quadrilatero continua a portare avanti tutte le necessarie azioni per mantenere livelli occupazionali adeguati alle lavorazioni.
Sono iniziati i lavori per l'allargamento della curva al km.2+100 della strada provinciale119 Sarnano-Gualdo in località Vecciola nel territorio di Sarnano.I lavori saranno eseguiti dall'associazione temporanea di imprese ditta Ticani srl di Visso (MC) (capogruppo) e ditta Edilasfalti srl di Camerino (MC).La curva oggetto di allargamento è a gomito e rappresenta un'importante criticità lungo tale strada provinciale poiché, oltre ad impedire il passaggio di mezzi pesanti di certe dimensioni, costituisce anche un pericolo per gli utenti stradali in quanto quasi tutti i mezzi invadono parte della corsia opposta nel percorrerla.
I lavori, che realizzeranno un allargamento della curva ed un aumento del raggio di curvatura, comporteranno uno scavo di sbancamento che occuperà la metà dell'attuale sede stradale, per cui si è resa necessaria l'emissione di un'ordinanza di totale interdizione al traffico pesante, assolutamente impossibilitato a passare.
"Finalmente - dice Pettinari - posso esprimere la mia soddisfazione per la risoluzione di un problema viario di cui si parla da più di un trentennio; seppure tra tante difficoltà economiche, siamo riusciti a porre rimedio ad ad una situazione di pericolo su una strada oggi più che mai importante per un comprensorio martoriato dal terremoto"
Con un "messaggio di allerta" delle 12:42, la sala operativa unificata permanente della Protezione Civile delle Marche, ha innalzato il grado di allerta per il pericolo di temporali, portandolo ad arancione. Restano con il giallo i livelli di criticità idraulica e idrogeologica, su tutto il territorio regionale.
Nel frattempo, è possibile seguire l'avanzata del forte freddo, che sta scendendo dall'Emilia Romagna alla nostra regione, dal sito Sat24 (link: https://en.sat24.com/en/it/visual#), di cui pubblichiamo il video dell'evoluzione delle ultime due ore, con evidenziata l'attività elettrica. Sempre riguardo i fulmini, per seguirne l'avanzata in diretta, si segnala il sito www.lightningmaps.org, che in questo momento ne sta evidenziando un gran numero nel ravennate, verosimilmente in arrivo nelle Marche nelle prossime ore.
Respingimenti e ritardi nell'elaborare una risposta a quanti hanno fatto richiesta del Rei, il Reddito di inclusione introdotto lo scorso dicembre come misura a contrasto della povertà. Questa è la realtà che, sottolinea la Cisl Regione Marche, sta emergendo dai dati rilevati negli Ambiti territoriali 14 (Civitanova Marche) e 19 (Fermo), dove gran parte delle domande presentate sono state respinte o sono ancora in lavorazione.
Nell'Ambito 14, su 923 domande presentate, solo 193 sono state accolte: spicca il dato del Comune di Civitanova, con 84 domande andate a buon fine su 409 elaborate.
"Il bassissimo numero di domande accolte è dovuto soprattutto a tempi di lavorazione lunghissimi – dichiara Alfonso Cifani, responsabile della Cisl di Civitanova e Fermo -. La responsabilità è in capo all'Inps, che deve verificare la rispondenza dei requisiti per accettare o negare la richiesta. Questo ingolfamento delle pratiche è inammissibile".
La novità è che molte di queste domande dovranno essere riesaminate a partire dal 1 luglio, quando la platea di potenziali beneficiari del Rei sarà allargata per l'eliminazione di alcuni criteri: "Rimarranno solo quelli economici – spiega Cifani – con Isee fissato a 6000 euro e Isre a 3000 euro. Da una parte, ciò consentirà di aiutare più famiglie, dall'altra c'è da tenere in considerazione un ulteriore aumento dei tempi di esame delle domande".
Nell'Ambito 19 di Fermo la situazione è meno grave: su 797 domande ne sono state accolte 203, 444 quelle respinte. Nel Comune di Fermo sono state accettate 84 domande su 314.
"Nel Fermano si evidenzia un forte numero di respingimenti – sottolinea Cifani – segno, forse, di una carente comunicazione circa i criteri richiesti per beneficiare del sussidio. Anche qui saranno riesaminate le domande non accettate che, dal 1 luglio, potrebbero rientrare nei nuovi parametri: servono canali prioritari per la verifica".
Per Cifani, i dati relativi ai primi 6 mesi di vita del Rei sono "la fotografia di un territorio che vive ancora un significativo disagio economico e sociale. Proprio per questo motivo – conclude il sindacalista – è necessario, da parte in primo luogo dell'Inps, attivarsi per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà".
Dall'ordinanza del Comune di Macerata n. 240 del 21 giugno si apprende la regolamentazione temporanea della circolazione per l' esecuzione dei lavori stradali di manutenzione straordinaria della zona del terminal bus in piazza Ugo Pizzarello.
I lavori inizieranno il giorno 25 giugno e proseguiranno fino al 09 luglio (o comunque fino al termine dei lavori) e determineranno lo spostamento temporaneo del capolinea dei servizi di linea extraurbani ai Giardini Diaz con accesso dei bus da corso Cavour - P.za Garibaldi.
Le fermate del Terminal e quelle di via Roma e Issy les Moulineaux, per le corse provenienti da Villa Potenza e Piediripa, sono sospese fino a fine lavori.
Riguardo la vicenda del pagamento delle bollette rallentate dalla burocrazia (leggi l'articolo) l'ingegner Lorenzo Boccanera è tornato sulla questione dopo essere stato contattato dal direttore della filiale di Tolentino, Simone Montanini. Sul suo blog, dal quale riportiamo il post, il resoconto della vicenda.
"Non mi aspettavo - scrive Lorenzo - di sollevare una questione così coinvolgente, ma dopo che avevo scritto della burocrazia per le bollette a rate del GAS nella banca della mia città, ho avuto un cordiale colloquio col direttore del Monte Paschi Siena che ci ha tenuto ad illustrarmi come è stata dribblata (in termini calcistici, dato che siamo in periodo dei mondiali) e sconfitta la burocrazia.
Il direttore della filiale di Tolentino, Simone Montanini, venuto a sapere dell’articolo di Picchio News: Luce e gas, un cittadino racconta: “La burocrazia rallenta anche il pagamento delle bollette” – pubblicato sulla base del mio articolo “Burocrazia, pure per le bollette a rate” – è stato raggiunto nonostante fosse in ferie (e già questo mi è dispiaciuto) per veder di intervenire sulla questione sollevata sui possibili affollamenti nel giorno della scadenza della prima rata delle bollette, specialmente quelle del GAS, perché lì si sarebbero potuti pagare i bollettini senza le commissioni (grazie alla convenzione della Banca con la Prometeo).
E così il direttore mi ha contattato ed invitato; giusto. Se all’andata ho “giocato in casa”, al ritorno si va “fuori casa”; e così ieri ci siamo incontrati presso la filiale e ci ha tenuto ad informarmi che l’impegno dei suoi collaboratori, l’apposito affiancamento di un ulteriore collaboratore per il giorno 18 (che, in effetti, è stato impegnativo), la semplificazione delle doverose procedure di censimento (con le normative sulla identificazione di chi effettua pagamenti sempre rispettate), lo snellimento della procedura negli opportuni casi (una volta identificato il cliente tramite documento di identità) e la pazienza dei clienti, hanno permesso di sconfiggere, appunto, la burocrazia.
Inoltre ho potuto sapere della vicinanza del direttore e del personale alla loro clientela e al territorio, specialmente quello Tolentinate, perché sono state affrontate in questi ultimi tempi, dopo il sisma, tante questioni, anche queste di nuovo attinenti alla burocrazia (le pratiche per ottenere determinati aiuti dello Stato tramite Banca a causa del terremoto, in altri casi, dati i tempi brevissimi entro i quali approntare tutta la documentazione necessaria, hanno addirittura fatto desistere alcuni istituti dal concorrerne all’erogazione).
Insomma, a giochi fatti, faccio i miei complimenti per i risultati di questa “partita” e per lo spirito “sportivo” con il quale il direttore Montanini si è proposto di offrirmi un buon caffè per raccontarmi delle soddisfazioni della sua squadra!"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del gruppo di opposizione "Uniti per Treia".
Ancora una farsa, stavolta a Passo di Treia, da parte dell'Amministrazione Capponi, dove sono stati resi noti gli “scenari” del nuovo polo scolastico nella frazione. A monopolizzare l'incontro, noncurante della condanna in primo grado per la vicenda “Spese pazze”, il sindaco “sospeso”, che per due ore ha condotto l'ennesimo bluff per la cittadinanza, smentito sia dal punto di vista tecnico che progettuale dai genitori presenti.Se il “polo” treiese fa accaponare la pelle, infatti, Capponi vuole fare addirittura peggio a Passo di Treia.Una farsa, perché ad essere invitati sono soltanto i genitori già iscritti che non vedranno mai le nuove scuole e non tutta la cittadinanza. Una farsa perché ciò che viene presentato come innovativo a colpi di slides non è altro che l'ennesima riproposizione di una scuola anni '50, stretta tra le case e senza spazi dedicati, con una via pubblica che diventerà addirittura un vicolo cieco. Una proposta che, per soddisfare le esigenze di spazi verdi, comunque minimi, prevede l’edificazione della scuola elementare su due piani, mentre quella della scuola materna verrà di fatto rinviata a data da destinarsi. E ancora, perché i soldi finanziabili allo Stato, circa 4 milioni, non basteranno, anzi ne serviranno il doppio e li metteranno i treiesi: in pratica, 15-20 milioni di euro per avere due plessi incompleti. Una farsa, infine, perché i cittadini sono chiamati ad esprimersi su un fantomatico blog, in realtà la mail del sindaco, su una decisione già presa, l'area scelta, senza alcuna alternativa, potendo indicare solamente i propri gusti sulla disposizione dei volumi. Alla faccia, ancora una volta, dell'urbanistica partecipata prevista dalla legge.Ma anche Capponi è riuscito alla fine ad ammettere alcune verità: quella di non aver mai valutato l'idea di un polo unico comunale e che a decidere è lui soltanto. Imbarazzante poi il finale, con Capponi impegnato a limitare il dibattito e a spegnere gli applausi verso chi chiede ancora il polo unico e a dichiarare che, nonostante la sospensione, sarà ancora l'“allenatore” di una squadra che, con un uomo solo al comando, non c’è mai stata”.
L’Ordine degli ingegneri di Macerata ha partecipato, dal 14 al 17 giugno, alla prima fase del XXVII Campionato nazionale di calcio degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, svoltasi a Siracusa. La compagine maceratese, inserita nel girone E con le rappresentative di Salerno, Trapani e Latina, si è fatta ben valere sotto la guida di Alessandro Mecozzi ed Enzo Leonardi. Dopo lo 0-0 dell’esordio, nello stadio comunale “Giovanni Palatucci” di Noto, contro gli arcigni campani (dati per favoriti per la qualificazione alla seconda fase), i maceratesi hanno infilato due vittorie consecutive. Nella seconda gara, disputata ancora a Noto, la squadra ha avuto la meglio su Latina con il risultato di 2-0 (in gol Micucci, su rigore, e Del Bianco), mentre nella partita conclusiva, giocata domenica al “Vincenzo Barone” di Modica, ha battuto la rappresentativa di Trapani con un netto 6-0, grazie ai gol di Menchi e Del Bianco, nel primo tempo, Resparambia C., Tardella, Spinaci e Gobbi nel secondo.
Grande soddisfazione degli atleti-ingegneri e del Consiglio dell’Ordine di Macerata per aver conquistato, a pieno titolo, il diritto di partecipare alla fase finale dei campionati che si svolgerà, sempre a Siracusa, dal 20 al 23 settembre 2018. Questa sarà un’ulteriore occasione di aggregazione extraprofessionale utile a perseguire l’obiettivo di rinsaldare il senso di appartenenza alla categoria degli ingegneri. L’unica nota stonata della trasferta è stato l’infortunio occorso a Marco Sgolacchia al termine della gara contro Latina.
Nel frattempo Macerata si è candidata ad ospitare l’edizione 2020 di questa manifestazione, che coinvolge circa 1.500 ingegneri provenienti da tutt’Italia, con l’intento - oltre che di propagandare i valori dello sport come momento di sano confronto e aggregazione - di contribuire alla valorizzazione e al rilancio del nostro territorio dopo la lunga e difficile fase emergenziale post terremoto.