"Nessuna pietà per i morti". Titola così il duro post di condanna, pubblicato dalla pagina Facebook "La voce di Pamela Mastropietro", gestita dalla famiglia della giovane tragicamente scomparsa a Macerata lo scorso anno.
L'ignobile scritta è stata fatta nel giardino antistante l'appartamento degli orrori, dove Oseghale avrebbe ucciso e fatto a pazzi la ragazza romana, dove si trova un piccolo spazio dedicato a lei.
"Senza pietà - continua il messaggio della famiglia -. Non ce la fate proprio a rispettare una ragazzina morta, vero? Ma noi andiamo avanti, convinti anzi che questi gesti vigliacchi siano la dimostrazione che stiamo sulla strada giusta. E confidiamo, come sempre, nell'operato delle Forze di Polizia, che scoprano l'autore o gli autori di questa meschinità."
Un’azienda che in soli settant’anni si è trasformata da pioniera della troticoltura italiana a leader di settore in Europa. L’Erede Rossi Silvio è oggi considerata una realtà maceratese di prestigio e affidabile non solo a livello locale ma anche estero. Abbiamo incontrato Roberto Rossi, uno dei titolari dell’azienda a conduzione familiare che da Sefro ha raggiunto traguardi internazionali.
“L’Azienda nasce nel 1947 da mio nonno Silvio che iniziò l’attività proprio qui a Sefro, dove oggi c’è lo stabilimento principale – ci spiega Roberto -. Lui morì giovanissimo, ad appena 40 anni; mio padre quindi, a 16 anni, prese in mano le redini della nostra realtà e la portò avanti, finché non siamo subentrati io e miei fratelli, Rodolfo e Silvio. In questi anni siamo riusciti ad affermare il nostro nome eliminando la concorrenza e acquisendo le aziende di troticoltura in Italia: a oggi, contiamo 22 impianti distribuiti tra Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Belgio. A questi si aggiungono due mangimifici che ci permettono di portare avanti una produzione interna prettamente autonoma, dall’uovo, al mangime (completamente naturale) fino alla trota confezionata.”
“I nostri allevamenti di trote nascono in sorgente e quindi abbiamo delle temperature costanti delle acque per tutto l’anno che variano dagli 8 ai 12 gradi: proprio da qui, dall’habitat naturale, siamo riusciti a sviluppare la nostra idea, portando avanti l’intero ciclo di produzione senza antibiotici – ha proseguito Roberto -. L’Azienda Erede Rossi Silvio produce circa il 40% delle trote che si produce in Italia e siamo il gruppo più grande d’Europa. Da quattro anni ci siamo anche spostati a mare, in Albania, dove abbiamo allevamenti di orate e branzini.”
200 dipendenti, 110 mila quintali di produzione di trota e 40 mila quintali di orata. Il 50% della produzione viene esportata in Svizzera, Germania, Grecia, Polonia, Romania e Francia, mentre il 70% di tutta la produzione raggiunge, sul territorio nazionale, la grande distribuzione. Sono solo alcuni dei numeri dell’Azienda Erede Rossi Silvio. Unica azienda al mondo ad allevare senza l’uso dell’antibiotico: non solo per le trote ma anche per i branzini e le orate di mare. Il tutto in un habitat naturale incontaminato e in acque limpide e abbondanti, senza mai dimenticare il pieno rispetto della natura e il costante controllo durante l’intero ciclo evolutivo della trota.
Ma nel dettaglio come si alleva una trota? “Il primo passaggio importante è quello della scelta delle acque. Le uova embrionate stanno negli incubatori per 20 giorni prima della schiusa e poi nasce l’avannotto – ha continuato Roberto -. Tutto questo procedimento avviene nell'acqua, deviata appositamente dal fiume con impianti idonei, in un’ambiente naturale che tutela il pesce da malattie e infezioni esterne. Un procedimento che si sviluppa in circa 14 mesi per una trota bianca e in 16/18 mesi per la trota salmonata. Durante l’accrescimento vengono poi fatte delle selezioni e le trote vengono divise in vasche eterogenee e omogenee in base alla loro grandezza: la trota bianca è molto più piccola rispetto a quella salmonata che ha una pezzatura più grande. Entrambe vengono poi lavorate fino al prodotto finito: filetto, eviscerato oppure viene venduta intera.” Lavorazioni che avvengono completamente in azienda, che si tratti di prodotto fresco, congelato, carpaccio, surgelato o confezionato.
“Le consegne, che coprono l’intero territorio nazionale e non solo, avvengono ogni giorno: l’ultimo carico parte intorno a mezzogiorno e, la mattina successiva, si trova sul banco del pesce del supermercato – ha continuato Roberto -. Una logistica organizzata che, nonostante il territorio montano, funziona a 360 gradi, sia per il prodotto morto che per il vivo. Per quest’ultimo facciamo solo ed esclusivamente trasporti con i nostri mezzi dato che siamo gli unici ad avere un brevetto apposito: invece di trasportare 50 quintali ne riusciamo a trasportare 120. Ciò ci permette di avere costi più bassi e, dal punto di vista ambientale, consumi di carburanti a basso impatto.”
L’Azienda Erede Rossi Silvio è certificata MSC (Certificazione Pesce Sostenibile), Friend of the Sea, la GLOBALG.A.P.: riconoscimenti volontari sul prodotto e sulla sostenibilità ambientale che conferiscono pregio a una realtà maceratese leader sul territorio nazionale.
“La trota ha inoltre proprietà che non hanno nulla da invidiare a quelle di molti altri pesci – ha concluso Roberto -. Rispetto al salmone è infatti meno grassa (circa 3%), ha un contenuto altissimo di omega 3 e proprio per quest’ultimo stiamo prendendo la certificazione. Infine ha il 20% di proteine: può dirsi un pasto completo a tutti gli effetti.”
Naturalezza, impegno nel ricercare strutture moderne e tecnologicamente all’avanguardia nel confezionamento senza dimenticare l’habitat naturale di nascita e crescita del prodotto principale: la trota. Elementi che hanno reso l’Azienda Eredi Rossi Silvio sinonimo di qualità.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa al mancato ottemperamento da parte di un genitore, dei provvedimenti del Giudice circa l’affidamento congiunto del figlio minore. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Treia che chiede: “A quali responsabilità va incontro la madre che impedisce l’esercizio del diritto di visita del padre, nei confronti del figlio minore?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, in una recentissima Ordinanza che ha portato alla condanna di una madre, al pagamento di € 5.000,00 a titolo di risarcimento del danno causato al figlio minore per il fatto di aver ostacolato gli incontri di quest’ultimo con il padre. Difatti, la Suprema Corte adita, nel valutare la circostanza che al padre del minore era stato concesso di vedere il figlio meno di quanto previsto, ha statuito quanto segue: “I comportamenti ostativi contestati alla madre, hanno condotto alla condanna di risarcimento a favore del figlio con l’intenzione di censurare proprio la mancata frequentazione tra il padre ed il figlio, oltre al ruolo svolto dalla madre, ritenuto il comprovato atteggiamento ostruzionistico di quest’ultima ed il condizionamento al corretto svolgimento delle modalità di affidamento del minore, nonché il disagio, le sofferenze ed i conflitti derivati al minore dall’atteggiamento della madre, in quanto responsabile della lesione del diritto del minore alla bigenitorialità”. (Cass. Civ.; Sez. I; ordinanza n.13400 del 17/05/2019).
Con il richiamo alla bigenitorialità quale diritto fondamentale, infatti, il legislatore ha inteso porre in primo piano l'interesse del minore a mantenere una pari frequentazione dei genitori, allo scopo di garantire la sua sana crescita psico-fisica, nonché la stabile e salda relazione emotivo-affettiva con entrambi, i quali hanno pertanto il dovere di collaborare per la sua cura, assistenza, educazione e istruzione, così come per l'individuazione delle concrete modalità di esercizio di tale diritto nella nuova situazione creatasi a seguito della disgregazione dell'unione coniugale, prevedendo, ex art. 709 ter c.p.c., la condanna al risarcimento del danno causato al figlio o all’altro genitore, nel caso in cui siano poste in essere gravi inadempienze o violazioni dei provvedimenti sull’affidamento dei figli minori, ovvero condotte pregiudizievoli per i minori stessi, arrivando fino alla revoca dell’affidamento condiviso, in favore, invece, di quello esclusivo.
A tal proposito, la stessa Corte di legittimità chiamata a pronunciarsi sulla condotta posta in essere da una madre in regime di separazione con affidamento congiunto del minore, la quale, anziché collaborare per mantenere un rapporto quanto più stabile possibile con il padre, nella direzione di un sano e doveroso recupero necessario per la crescita equilibrata del minore, aveva al contrario continuato a palesare la sua disapprovazione in termini screditanti nei confronti dell’ex marito, condannandola perciò, al pagamento di un cospicuo risarcimento indirizzato questa volta al padre della figlia,“per aver causato l’alienazione genitoriale da cui era affetta quest’ultima, la quale era ormai arrivata al punto di rifiutare ogni contatto con il padre" (Cass. Civ.; Sez. I; sentenza n. 7452del 14.05.2012).
Pertanto, alla luce di quanto emerso e in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “Il genitore che intralcia il fondamentale e imprescindibile principio della bigenitorialità, impedendo al figlio di poter crescere serenamente avendo accanto costantemente ed in maniera significativa entrambe le figure genitoriali, giustifica l’intervento del Giudice, il quale ha la facoltà, in presenza di tali gravi inadempienze, o comunque di atti che arrechino danno al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell'affidamento, non solo di modificare i provvedimenti in vigore e/o di ammonire il genitore inottemperante, ma anche di adottare congiuntamente provvedimenti sanzionatori a carico del genitore inadempiente, tra i quali il risarcimento dei danni nei confronti del minore e nei confronti dell'altro genitore”. (Tribunale di Cosenza; sez. II; sentenza n.2044; del 18/10/2017).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
È stata dichiarata fallita la Hernon Holding, la società che gestiva i punti vendita di Mercatone Uno.
Lo ha reso noto la Filcams-Cgil in una nota. L'Azienda aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e da circa un mese aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Sono oltre 1.800 i dipendenti in tutta Italia. Chiuso quindi anche il punto vendita del Mercatone Uno di Civitanova Marche senza preavviso, lasciando a casa 42 lavoratori.
"I punti vendita di tutta Italia e anche quelli delle Marche sono stati chiusi dalla direzione aziendale senza la minima comunicazione a istituzioni, lavoratori e sindacati" - ha commentato il governatore delle Marche Luca Ceriscioli- un comportamento inaccettabile, necessitiamo di un imminente intervento del Mise" .
"Ciao ragazzi... ci vediamo presto. Vi voglio bene." Così Gaetano Curreri, frontman degli Stadio, ha tranquillizzato i tanti fans che ieri sera hanno vissuto momenti di apprensione per la sua caduta accidentale sul palco del Lanciano Forum di Castelraimondo, dove stava tenendo un concerto.
"Sto leggendo i vostri messaggi su Facebook e sono meravigliosi - sono state le parole di Curreri dal letto dell'Ospedale di Camerino -. Mi date una carica che è una ventata di voglia di risalire sul palco al più presto. È stata una brutta caduta, capita. Poi sapete, io sono un grande ballerino quindi - ha ironizzato Curreri -: ogni tanto anche Bolle cade. Vi voglio bene e ci vediamo ai prossimi concerti, grazie dei vostri messaggi."
Sono 98 gli edifici, tra questi anche intere palazzine che ospitavano diverse famiglie e negozi prima delle scosse dell’ottobre 2016, tornati agibili a San Severino Marche. Una piccola speranza nella lunga conta dei danni che hanno sconvolto la quotidianità di tantissime famiglie e moltissimi settempedani.
Il sindaco, Rosa Piermattei, in queste ore ha revocato l’Ordinanza di sgombero di uno stabile di tre appartamenti in viale Europa. I lavori di miglioramento sismico, per un importo di 210mila euro, consentiranno il ritorno a casa dei tre nuclei. Restano fuori ancora più di 800 famiglie che mensilmente percepiscono il C.A.S, il Contributo di autonoma sistemazione, altre 103 che vivono nelle S.A.E., le Soluzioni abitative emergenziali allestite e consegnate a dicembre 2017 nel villaggio terremotati “Campagnano” nel rione San Michele, e 26 famiglie che vivono negli alberghi, sono una ottantina di persone. Poi ci sono 6 nuclei cui è stato assegnato un appartamento acquistato dall’Erap.
“Siamo ancora lontani dalla ricostruzione vera – commenta il sindaco, Rosa Piermattei – ma ogni giorno ci battiamo perché il ritorno alla normalità sia veloce. Complessivamente a San Severino Marche i tecnici comunali hanno censito 1.113 edifici inagibili, siamo stati il primo comune a farlo in tutta l’area del cratere. Per 616 edifici è arrivato un esito E della scheda Aedes, e sono stati dichiarati totalmente inagibili, altri 500 circa sono stati classificati come B e C, quindi parzialmente inagibili. Mi incoraggia il fatto che sono state già presentate 304 pratiche, siamo in cima alla lista di tutti i Comuni, e che oltre il 20% di queste siano riferite alla ricostruzione pesante. Più della metà, tra pratiche riferite a interventi lievi e gravi, sono state anche finanziate”.
A San Severino Marche sono state anche delocalizzate tutte le attività produttive che ne avevano fatto richiesta, eseguite ben 52 demolizioni di edifici di cui 41 da parte del Comune che ha effettuato anche 24 messe in sicurezza. In tutto il territorio comunale è stata completamente conclusa anche la rimozione di tutte le macerie a terra.
Il Superiore Ministero, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, a seguito della promozione a Dirigente Superiore, ha conferito all’ingegner Pierpaolo Patrizietti, con decorrenza 27 maggio 2019, l’incarico di Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto.
"Un incarico importante e impegnativo sotto il profilo professionale, che costituisce uno stimolo per raggiungere obiettivi più importanti" scrive l’Ing. Pierpaolo Patrizietti in un comunicato stampa a sua firma in cui si congeda dal Comando di Macerata.
Patrizietti lascia dopo aver profuso in questo relativamente breve lasso di tempo di circa due anni il massimo impegno, finalizzato alla gestione dell’emergenza sisma Centro Italia 2016, a garantire il servizio di soccorso tecnico urgente provinciale con tempestività e professionalità da parte del personale operativo, nonché al raggiungimento di adeguati standard di sicurezza per le sedi di servizio.
In particolare, dopo aver ottenuto la congruità relativa all’intervento di adeguamento sismico per la sede centrale con un impegno di spesa di 4,7 milioni di euro circa, ieri l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha comunicato di aver valutato positivamente anche l’intervento di adeguamento previsto per il Distaccamento di Camerino, per il quale si prevede un impegno di spesa di ulteriori 3,95 milioni di euro.
Per entrambe le sedi sono state avviate le procedure per l’inizio dei lavori, che grazie alla sensibilità degli Enti preposti saranno avviati nei tempi tecnici strettamente necessari.
L’ing. Pierpaolo Patrizietti ringrazia tutto il personale del Comando di Macerata per l’impegno profuso, la disponibilità e la professionalità dimostrate in ogni occasione, che hanno consentito il raggiungimento di importanti obiettivi riconosciuti e apprezzati sia da parte della cittadinanza che delle istituzioni del territorio.
Il Comando verrà affidato all’Ing. Antonio Giangiobbe, già Vice Comandante del Comando di Campobasso, cui Patrizietti augura le migliori soddisfazioni personali e professionali in questa sua permanenza a Macerata, nella certezza della collaborazione stretta e proficua che tutto il personale vorrà dare al nuovo Comandante al fine di adempiere ai compiti istituzionali.
A breve inizieranno i lavori di riqualificazione della Zona Torrione San Catervo, i quali determinano l'apertura di un cantiere con restringimento della carreggiata tale da rendere necessaria l'istituzione di un senso unico in Via Nazionale nel tratto interessato dai lavori con direzione mare-monti.
Pertanto la Polizia Locale ha emesso una ordinanza con la quale da lunedì 27 maggio 2019 fino al termine dei lavori e al completo ripristino della sicurezza stradale, in Via Nazionale, nel tratto interessato dallo svolgimento dei "lavori di riqualificazione della zona Torrione San Catervo", la circolazione è disciplinata con senso unico di circolazione con direzione mare-monti.
I veicoli provenienti da Via G. Murat all'intersezione con Via Nazionale dovranno obbligatoriamente proseguire la marcia con direzione corso G. Garibaldi o con direzione viale C. Battisti.
I veicoli provenienti da viale C. Battisti all'intersezione con Via Nazionale dovranno obbligatoriamente proseguire la marcia con direzione C.so G. Garibaldi.
Nel tratto stradale di Via delle Cartiere compreso tra Via Flaminia e Via Germondani è istituito il senso unico di marcia con direzione Via Flaminia-Via Germondani.
I veicoli provenienti da viale Benadduci e circolanti in Via delle Cartiere, all'intersezione con Via Germondani avranno l'obbligo di svoltare a sinistra per quest'ultima via.
La circolazione veicolare sarà regolamentata con riduzione della velocità massima consentita a 30 Km/h.
Deborah Pantana consigliere Provinciale nonché Presidente di "Uniti nel Centrodestra", questa mattina ha fatto visita ad alcuni comuni terremotati del Maceratese: tra questi Caldarola, Fiastra, Serrapetrona e Muccia.
"A Caldarola ho avuto modo di incontrare le persone che lavorano al Centro Commerciale, una realtà accogliente e ben organizzata - spiega la Pantana -. Per quanto riguarda il Lago di Caccamo, che ho visitato quest'oggi, dopo l'allarme lanciato per la moria di carpe, ho presentato un'interrogazione in Provincia mentre il consigliere Sandro Zaffiri ha fatto la stessa cosa in Regione. Vogliamo fare chiarezza sulla situazione e dare una risposta concreta agli abitanti di questi posti bellissimi, sperando che il tutto si risolva."
"A Muccia ho avuto modo di incontrare il primo cittadino Mario Baroni - ha proseguito Deborah Pantana -. Il 26 giugno ci sarà inoltre l'inaugurazione della nuova scuola, che comprenderà elementari e medie, donata dalla Fonazione Bocelli. Un progetto, quello della scuola di Muccia, che ha visto la sua progettazione e realizzazione nel giro di sei mesi: un segnale forte per una delle tante comunità della nostra Provincia colpite dalla tragedia del sisma. Una dimostrazione del fatto che il privato, molto spesso, è molto più celere rispetto al pubblico."
"Inutile dire che la maggior parte della gente è ormai sfiduciata e chiede risposte concrete in merito alla ricostruzione - ha concluso la Pantana -. Speriamo che, dopo il 26 maggio, qualcosa possa cambiare in questi territori e si possa finalmente parlare di ricostruzione vera. Se non riparte il lavoro la gente è naturale che se ne va da questi posti dove non è semplice fare allevamento perché manca l’acqua, dove le strade di collegamento sono molto spesso delle mulattiere. È necessario che venga istituita un area di crisi permanente dove non solo vengono previsti degli incentivi ma che non vengano fatte pagare le tasse fin quanto la situazione non migliora."
Italgas e il Commissario Straordinario del Governo per il terremoto del Centro Italia a sostegno delle scuole dei territori colpiti dal sisma del 2016. Oggi, nel corso di una cerimonia al Teatro comunale di Treia, sono stati consegnati all’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche 830 dei 1.500 computer destinati alle scuole del cratere sismico di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Andranno a comporre circa 50 nuove aule informatiche nelle zone tra le più danneggiate delle Marche.
L'iniziativa, che rientra nell’ambito del protocollo sottoscritto lo scorso dicembre, è stata illustrata dal Commissario Straordinario del Governo, Piero Farabollini e dal Responsabile delle Relazioni Istituzionali e Affari Regolatori di Italgas, Nunzio Ferrulli, del Vice Commissario Prefettizio di Treia, Francesco Senesi, di molti sindaci e amministratori dei comuni della provincia, dei rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche e dei dirigenti scolastici delle scuole destinatarie.
Hanno ricevuto la donazione, in rappresentanza delle scuole, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” di Treia, vincitori del premio “Vito Scafidi” per il progetto “Sicurezza a Scuola” con cui, dopo il sisma 2016, si sono fatti informatori di prossimità sul rischio sismico presso la comunità adulta.
“Si tratta di un’occasione importante per sottolineare che il terremoto non sbriciola solo i luoghi, ma anche le identità e che ricostruire è anche rigenerare socialità e prospettive - ha commentato Piero Farabollini cui i ragazzi hanno rivolto anche domande sul sisma nella doppia veste di Commissario alla ricostruzione e di geologo –. Con la donazione Italgas si concretizza per migliaia di ragazzi e per le loro famiglie la sintesi tra memoria e futuro attraverso il mezzo che connette per eccellenza. Questi pc sono simbolo di quella rete fatta di tecnici, amministratori, politici ed imprese che incarnano la volontà del ben fare perché i ragazzi connessi al mondo con questi strumenti restino profondamente connessi alla loro madre terra.”
Per il Gruppo Italgas, la donazione è parte del più ampio quadro di iniziative attraverso cui la società contribuisce a creare valore per i territori in cui è presente e opera quotidianamente. Un impegno che si concilia con i significativi programmi di investimento realizzati in quelle aree e destinati a migliorare costantemente il livello di qualità del servizio offerto alle comunità.
“Lavorare con e per il territorio fa parte del dna di Italgas sin dalla sua fondazione avvenuta quasi due secoli fa – ha commentato l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo –. Siamo per questo orgogliosi di poter contribuire a creare valore per le comunità marchigiane, non solo con l’efficiente gestione quotidiana del servizio di distribuzione del gas naturale che ci contraddistingue da sempre, ma anche attraverso un’iniziativa che fornisce un aiuto concreto alle scuole e permetterà loro di innescare un percorso virtuoso offrendo agli studenti maggiori opportunità di crescita e sviluppo delle competenze. Dopo il Lazio, oggi siamo arrivati nelle Marche, una delle regioni colpite dal sisma del 2016, e contiamo al più presto di poter completare la donazione anche nelle scuole di Abruzzo e Umbria”.
L'organizzazione Fridays For Future Macerata è di nuovo scesa in piazza questa mattina, dopo lo sciopero dello scorso 15 marzo, per manifestare a favore di rivendicazioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Una giornata che ha visto scendere in piazza studenti, e non solo, anche in molti altri comuni marchigiani.
"Potrebbe sembrare una mera replica dello sciopero del 15 marzo ma in realtà c'è stato un "iceberg" di lavoro dietro alla manifestazione di oggi - spiegano gli organizzatori -. Ci muoviamo per una richiesta di emergenza climatica alle istituzioni, come hanno già fatto altri comuni d'Italia e del mondo, partendo dall'Inghilterra. Il nostro obiettivo è di far capire all'Amministrazione, alle istituzioni e alla politica che questo è un problema primario che deve essere messo in cima all'agenda politica. Abbiamo infatti proposto ai manifestanti, durante lo sciopero di oggi, di scrivere su dei cartelloni le loro proposte per migliorare la città, il quartiere e la zona."
"Noi stiamo già lavorando con l'Amministrazione e abbiamo già avuto un confronto, soprattutto per quanto riguarda il progetto degli Aperitivi Europei. Quest'anno infatti abbiamo dato vita a un progetto pilota che prevede, per il prossimo anno, l'eliminazione della plastica monouso a livello di stoviglie, bicchieri e quant'altro per i quattri giorni della manifestazione."
I 150 del corteo sono partiti questa mattina dal Monumento ai Caduti e sono arrivati in Piazza della Libertà a Macerata.
Un’altra palazzina, danneggiata dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, torna agibile nel Comune di San Severino Marche.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, nelle scorse ore ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva vietato a quattro famiglie residenti nello stabile, sito in via Francesco Petrarca al civico 31, la possibilità di utilizzare l’immobile. I quattro appartamenti sono stati interessati da lavori di miglioramento sismico per un importo complessivo di circa 245mila euro.
Mercoledì 29 maggio, con ritrovo alle ore 9,30 davanti al portone d’ingresso del Municipio in piazza Del Popolo, nuovo appuntamento col progetto di miglioramento del decoro urbano “Prendi a cuore una fioriera”, ideato dall’Amministrazione comunale settempedana. Gli affidatari delle fioriere sono invitati a ritrovarsi per la consegna di fiori e piante da sistemare nelle vasche in ghisa che abbelliscono l’ovale simbolo della città di San Severino Marche.
Chiunque può prendere parte al progetto. Il nome di chi ha già “adottato” una fioriera, impegnandosi ad innaffiarla e liberarla da cartacce e rami e fiori secchi, è già stato scritto sulle targhe applicate alle vasche quale riconoscimento per la buona azione.
“Sono trascorsi 27 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma da allora molte cose sono cambiate. Le nuove generazioni guardano alla mafia non più con la stessa rassegnazione del passato. Nella battaglia contro la criminalità organizzata i due magistrati hanno fornito, con il loro esempio, l'arma più potente alla riscossa civica e morale”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ieri partecipando alla cerimonia d’intitolazione del Tribunale di Ancona a Vittorio Salmoni, della corte del palazzo di giustizia a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle aule d’udienza a persone che hanno onorato l’Italia con il loro impegno e sacrificio. Un’iniziativa curata dalla sezione distrettuale di Ancona dell’Associazione nazionale magistrati, sostenuta dal Consiglio regionale e organizzata, insieme ad altri importanti appuntamenti previsti nell’ambito di “Tribunale è città”, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci del 23 maggio1992.
Secondo il Presidente “educare alla legalità vuole dire anche coltivare la memoria di chi, attraverso la propria vita e le proprie azioni, ha saputo difendere le regole della convivenza civile e democratica, ispirata ai valori della Costituzione della Repubblica. Ecco perché ricordiamo oggi anche il magistrato Vittorio Salmoni, vittima delle leggi razziali emanate durante la dittatura fascista, uno dei momenti più bui della nostra storia. L'essenziale esercizio della memoria si lega al valore fondamentale della cultura. Non c'è legalità senza cultura della legalità”.
Nel suo intervento il Presidente ha fatto presente che anche nelle Marche è necessario tenere alta l’attenzione. “L'associazionismo, le categorie produttive, la politica, le istituzioni, il mondo della scuola e della formazione – ha sottolineato - hanno la responsabilità di rafforzare e rinnovare il tessuto sociale regionale, promuovendo la trasparenza dei comportamenti, l'autodisciplina della vita interna degli organismi, la capacità di prevenire e contrastare soggetti portatori di interessi e pratiche poco chiare”.
Ricordate, infine, alcune importanti iniziative assunte dal Consiglio regionale. Tra queste, l’approvazione nell’agosto 2017 della legge sulle “Norme per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”; la collaborazione con diverse associazioni impegnate su questi temi, riservando particolare attenzione al mondo della scuola; il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dalla Commissione Affari istituzionali per l’adesione della Regione alla Fondazione che sostiene l’Osservatorio sulle Agromafie. Il Presidente non ha mancato di fare un riferimento alla ricostruzione post sisma, auspicando “norme più semplici e chiare ed attribuzioni di compiti precisi, così da farla procedere speditamente e nella massima trasparenza per consentire la rinascita di un'ampia porzione del territorio marchigiano con le sue comunità”.
Con gioia la parrocchia di Chiesanuova di Treia invita alla cerimonia di riapertura della Chiesa dei SS. Vito e Patrizio. Il ritrovo alle 17,30, di oggi, venerdìn 24 maggio. Dopo il taglio del nastro e i saluti da parte dell'autorità e dei tecnici dei lavori eseguiti, il nostro vescovo Nazzareno Marconi presiederà l'Eucaristia alle ore 19,00. seguirà un rinfresco all'oratorio, serviti dai componenti del Comitato Festeggiamenti, instancabili della parrocchia.
Dalla scossa del terremoto del 30 ottobre 2016 la parrocchia di Chiesanuova di Treia riabbraccia un luogo simbolo: la propria chiesa, chiusa dopo i danni subiti dal sisma. Il parroco Don Peter Paul ringrazia tutti coloro che hanno aiutato in varie forme in questo tempo di precarietà dopo il terremoto. "Quanti traslochi! Abbiamo fatto tanti spostamenti tra l'oratorio, l'aula san Vito e la tensostruttura fornita dalla Protezione Civile e montata dal Battaglione San Marco dell’esercito. Il Padre Eterno ci ha sempre assistito in questo disagio e presto si sarebbe riaperta la Chiesa."
Con l'occasione dei lavori, la parrocchia ha organizzato altri lavori necessari di manutenzione: conservazione di quadri importanti, lucidatura del pavimento in marmo, sostituzione del vetro delle finestre, miglioramento delle illuminazioni e tant'altro.
Venerdì 24 maggio i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future Macerata scendono per la seconda volta in strada. Ribadiscono e continuano il percorso iniziato il 15 marzo in tutte le piazze del mondo: costruire un futuro basato sulla giustizia climatica grazie a un cambiamento concreto e radicale di un sistema inquinato e velenoso, che investa sia i cittadini sia le politiche industriali e economiche. "La scelta di aderire allo sciopero non è una scelta comoda né ricreativa, è una presa di coscienza e un promemoria all'impegno che ognuno di noi deve continuamente applicare davanti alla distruzione della nostra terra" sottolineano i giovani organizzatori. "Per questo lo stato di emergenza climatica deve essere dichiarato da parte di tutte le Istituzioni, dalle scuole alle Università alla politica, così che - proseguono - misure alternative consapevoli possano essere prese di conseguenza."Il corteo partirà alle 9:00 dal monumento dei Caduti e proseguirà fino a piazza della Libertà. La mobilitazione ospiterà interventi di vario tipo, da quelli scientifici a performance artistiche. I Fridays For Future invitano tutta la cittadinanza a prendere parte a questo momento fondamentale della nostra epoca, dalla quale nessuno può sentirsi escluso.
La Riviera delle Palme mette al bando il fumo nelle spiagge. La giunta municipale di San Benedetto del Tronto ha approvato una delibera che introduce il divieto di fumo dalla battigia fino all'ultima fila di ombrelloni, limitando la possibilità di fumare nella fascia chiamata "zona edificabile".
In pratica si potrà fumare solo negli stabilimenti balneari, purché si tratti di spazio o struttura aperta e attrezzata con posacenere a servizi degli utenti.
Il divieto, fortemente voluto dal sindaco Pasqualino Piunti per rendere sempre più accogliente la riviera e godibile la permanenza di turisti e non, comprende le spiagge libere e riguarda anche le sigarette elettroniche.
Il provvedimento è volto a salvaguardare la salute dei bagnanti, in particolare dei più piccoli, evitando anche il deprecabile fenomeno delle cicche di sigaretta che molti fumatori sotterrano nella sabbia, invece di gettarle nei raccoglitori, nonostante la presenza in molti ombrelloni di posacenere.
Fonte: ANSA Marche
I lavori sulla rotatoria di Montecosaro allo svincolo della superstrada iniziati alla fine dello scorso anno e sospesi in inverno per procedere con l'asfaltura nella stagione più consona a questo tipo di attività riprenderanno la prossima settimana nella notte di martedì 28 maggio; per effettuarli sarà necessaria la chiusura della rotatoria stessa dalle ore 21.00 alle ore 6.00 del mattino per un paio di notti, salvo imprevisti dovuti al maltempo.
La Provincia, con questi lavori porta a compimento un'altra opera finalizzata ad una migliore regolamentazione del traffico in un incrocio ad alta densità dove, purtroppo, si sono verificati nel tempo diversi incidenti
Quello in via di definitiva ultimazione è un intervento di sistemazione e messa in sicurezza di due svincoli stradali di rilevante importanza che, con la realizzazione delle due rotatorie prossime allo svincolo della superstrada, ha comportato una spesa complessiva di 900.000 euro. Un appalto le cui economie derivanti dal ribasso d'asta saranno utilizzate per l'istallazione di nuove barriere sul primo ponte della provinciale in questione dove sono stati nel frattempo sistemati i giunti di collegamento.
“Completiamo con soddisfazione – commenta il Presidente della Provincia – altri importanti lavori finalizzati al raggiungimento di una maggiore sicurezza su un'arteria strategica per tutto il comprensorio e l'intero distretto calzaturiero Fermano - Maceratese. Anche questa volta – precisa Pettinari – abbiamo deciso di eseguire i lavori di notte per ridurre i disagi dei cittadini.”
"Il servizio di manutenzione ordinaria del verde pubblico rappresenta un settore di intervento particolarmente impegnativo per il Comune in quanto il personale addetto risulta insufficiente rispetto alle prestazioni da svolgere e, quindi, viene in parte affidato a ditte esterne specializzate nel settore e in parte svolto spontaneamente da alcuni Comitati di Quartiere" così il comune di Tolentino in merito all'assegnazione della manutenzione del verde del Parco della Rinascita.
"Il comitato di Viale Vittorio Veneto si è dichiarato disponibile alla manutenzione delle aree verdi interessate, a fronte del riconoscimento di un adeguato rimborso spese e, quindi, sono state contrattate le condizioni: durata della convenzione di anni cinque a decorrere dalla data di sottoscrizione; rimborso complessivo di € 350,00 per ogni annualità per la gestione delle aree verdi già in convenzione e, quindi, per un totale complessivo a carico del Comune, riferito al quinquennio, di € 1.750,00."
"Constatata l'utilità del rapporto di collaborazione instaurato con i Comitati di Quartiere per i risultati conseguiti e anche per la sensibilizzazione dei cittadini nella cura dei beni pubblici, si ritiene opportuno autorizzare la convenzione con il Comitato di Viale Vittorio Veneto, approvandone il relativo schema di convenzione la quale tra l’altro stabilisce che il Comune di Tolentino affida a titolo gratuito ed a tempo determinato al Comitato di Quartiere, la manutenzione ordinaria delle aree a verde pubblico Parco della Rinascita" prosegue l'Amministrazione.
"Il Comitato dovrà implementare e realizzare nel rispetto delle usuali tecniche agronomiche e dell’arte del giardinaggio, l’arredo verde costituito da piante, anche d’alto fusto, cespugli, piante fiorite, tappeti erbosi - continuano -. Inoltre, il Comitato, si impegna a presentare al Comune, entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno, un piano di manutenzione delle aree sopra descritte, con indicata ogni eventuale modifica si intenda realizzare rispetto all’anno precedente con relativa spesa per l’approvazione della Giunta. E’ data facoltà al Comitato di apportare all’area da mantenere e curare innovazioni tecnologiche, quali impianti di irrigazione o di illuminazione od altro con obbligo di effettuare tali lavori a propria cura, spese e a norma di legge (senza danneggiamento alcuno alla cosa pubblica)."
"Il Comune si impegna, qualora si rendano disponibili degli utensili per lo sfalcio dell’erba, a porli a disposizione del Comitato, previo accordo con il Responsabile del servizio manutentivo del Comune" conclude l'Amministrazione.
(Immagine di repertorio)
Domenica prossima, 26 maggio, si svolgeranno le consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo. L’organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente. Il numero di eurodeputati per ogni Paese è approssimativamente proporzionale alla popolazione: l’Italia dovrà eleggerne 76.
I cittadini con diritto di voto potranno recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 23. A San Severino Marche sono chiamati al voto 12.018 elettori, di cui 6.214 donne e 5.804 uomini. In totale saranno 23 gli elettori comunitari, di cui 20 donne e 3 uomini. Si tratta di cittadini romeni, polacchi, inglesi, austriaci e tedeschi.
LA GEOGRAFIA DEI SEGGI
L’ufficio Elettorale del Comune di San Severino Marche ricorda la nuova localizzazione di seggi e sezioni elettorali: dalla 1 alla 7 nell’attuale sede dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini”, piazzale Luzio (ex plesso Luzio), dalla 8 alla 11 alla scuola dell’Infanzia “Gentili”, in via Giovanni Carlo Gentili, dalla 12 alla 13 alla scuola Primaria “Cesolo”, piazzale Bianconi in località Cesolo.
RINNOVO TESSERA ELETTORALE
La tessera elettorale si rinnova presso l’Ufficio Elettorale del Comune che resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
COME SI VOTA
L’elettore ha diritto di manifestare il voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene (art.58, secondo comma del T.U. n.361/57). L’elettore può altresì esprimere voti di preferenza, fino ad un massimo di tre. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso (ad esempio, nel caso di due preferenze: donna-uomo o viceversa; nel caso di tre preferenze: donna-donna-uomo o viceversa; donna-uomo-donna o viceversa). Viceversa, se si esprimono più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima (art.14, primo comma, della legge n.18/79). Una sola preferenza può essere espressa per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. La preferenza deve essere manifestata esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima. In caso di identità di cognome fra i candidati deve scriversi sempre il nome ed il cognome e, se occorre, la data e il luogo di nascita. Qualora il candidato abbia due cognomi, l’elettore, nel dare la preferenza, può scriverne uno solo. L’indicazione deve contenere entrambi i cognomi quando vi sia possibilità di confusione tra i candidati. L’elettore, dopo aver votato, deve aver cura di piegare la scheda all’interno della cabina elettorale e deve restituirla, debitamente piegata, al presidente di seggio (art.58, secondo e terzo comma, del T.U. n.361/57).
CHI PUO’ VOTARE
Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune che avranno compiuto il 18esimo anno di età entro il 26 maggio 2019. Sono elettori anche i cittadini degli altri Paesi membri dell’Unione europea che, a seguito di formale richiesta, abbiano ottenuto l’iscrizione nell’apposita lista elettorale del Comune italiano di residenza.