Attualità

Restyling per la casa di riposo di Camerino gestita dalla Fondazione Casa Amica

Restyling per la casa di riposo di Camerino gestita dalla Fondazione Casa Amica

Nuovi mobili per un rinnovamento degli arredamenti alla casa di riposo di Camerino, gestita dalla Fondazione Casa Amica. Armadi e comodini che arredavano i containers abitativi nel quartiere Vallicelle (dove sorgerà la nuova sede temporanea del Comune), del tutto nuovi o seminuovi, sono stati portati via dai prefabbricati, che sono stati rimossi, e in parte trasferiti alla casa di riposo rinnovando l’arredamento delle stanze degli ospiti della struttura. “Un ringraziamento all’ufficio tecnico del Comune di Camerino, all’architetto Forconi e a Giuseppina Andreassi, coordinatrice della casa di riposo – ha detto Sante Elisei, presidente della Fondazione Casa Amica – per l’impegno e la disponibilità. È stato curato tutto in ogni dettaglio con grande attenzione, insieme agli operai del Comune, a partire da Marcello Paganelli: dal trasloco a tutto il resto. Si tratta di mobili praticamente nuovi che sarebbero stati buttati via, mentre in questo modo potremo rinnovare l’arredamento della Casa di riposo che ne necessitava da tempo. Un pensiero e una sensibilità nei confronti degli ospiti che hanno apprezzato e per questo un ringraziamento va all’amministrazione comunale che ha veicolato il tutto”.

26/08/2019 15:25
Allarme moria di carpe sul lago di Caccamo: lunedì 9 settembre un incontro per fare luce sul fenomeno

Allarme moria di carpe sul lago di Caccamo: lunedì 9 settembre un incontro per fare luce sul fenomeno

Ancora moria di carpe sulle sponde del lago di Caccamo. La segnalazione arriva dai tanti frquentatori e pescatori che ormai da qualche tempo hanno a che fare con questo triste fenomeno, ancora ignoto. È stata rinvenuta ieri, spiaggiata e con un respiro affannoso, una regina di grande mole sulle sponde del lago maceratese. In questo caso, il pesce è stato fatto riossigenare ed è ripartito verso il centro del lago. L'animale aveva la colorazione delle pinne e delle branchie marcata di bianco: una condizione analoga alla patologia della moria di carpe. L'avvertimento, per tutti i frequentatori del lago di Caccamo, è di disinfettare l'attrezzatura utilizzata durante la pesca e, nel caso in cui ci si trovi davanti a un pesce spiaggiato privo di vita, è importante provvedere al suo recupero in un sacco nero e chiamare la polizia provinciale di Macerata per il ritiro. Il consigliere provinciale di Macerata Deborah Pantana, le associazioni provinciali Carpfishing Italia e le amministrazioni comunali limitrofe al lago hanno deciso di tenere un incontro per far luce su quando sta avvenendo nel bacino artificiale. L'appuntamento è per lunedì 9 settembre, alle ore 21:00, presso l'Osteria sul lago "Da Sesto".  

26/08/2019 15:16
Tolentino, terminati i lavori allo Stadio della Vittoria: impianto nuovamente fruibile

Tolentino, terminati i lavori allo Stadio della Vittoria: impianto nuovamente fruibile

Sono terminati i lavori di sistemazione della tribuna dello Stadio della Vittoria a Tolentino. La pista di atletica è dunque nuovamente aperta al pubblico e agli appassionati. La gestione e l’apertura sono state affidate all’UST Tolentino a cui bisogna anche rivolgersi per avere il rilascio delle tessere/abbonamento che consente l’ingresso all’impianto, tramite i tornelli posti dietro il palasport. "Siamo ben felici che le imprese appaltatrici abbiano terminato i lavori, rispettando il cronoprogramma – sottolinea l’Assessore allo Sport Fausto Pezzanesi – . La pista di atletica è fruibile a tutti i cittadini e che possono ancora una volta utilizzare questo bellissimo impianto per mantenersi in forma o per allenarsi."

26/08/2019 13:50
Dieci giovani volontari europei in cammino nell'Unione Montana dei Monti Azzurri

Dieci giovani volontari europei in cammino nell'Unione Montana dei Monti Azzurri

Il 27 agosto prenderà il via il progetto “Youthquake - Il Cammino dei Passi Azzurri”, progetto di volontariato europeo finanziato dal programma Erasmus+ che vede coinvolte le associazioni ARCS di Roma e Gruca onlus di Macerata con la collaborazione tecnica di Risorse Active Tourism ed il supporto logistico dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il progetto prevede che un gruppo di 10 giovani volontari provenienti da Regno Unito, Spagna, Francia, Polonia, Turchia e Portogallo di età compresa tra 18 e 25 anni percorra un cammino all’interno del territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il cammino (www.passiazzurri.it), ideato all’interno del Progetto Rinascimento Appennino, è costituito da un lungo anello di 160 km suddivisi in 9 tappe che già a partire dai prossimi mesi sarà oggetto di promozione verso i camminatori di tutta Europa. L’itinerario attraversa borghi medievali dal fascino senza tempo percorrendo per lo più strade bianche e sentieri già esistenti, costeggiando campi coltivati e incrociando casali e vecchie chiese rurali. Le località toccate sono state nei secoli teatro di eventi storici cruciali per il nostro paese: dal Risorgimento al Medio Evo, dalla Resistenza all’Impero romano. Eventi che hanno lasciato tracce indelebili nell’architettura, nell’arte e nelle testimonianze storiche che hanno plasmato l’anima dei borghi in cui ci si immerge nel corso del cammino. Le 9 tappe si snodano a partire da Camporotondo di Fiastrone e porteranno i giovani volontari, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica, ad attraversare tutti i comuni dell’Unione Montana pernottando a Sarnano, Monte San Martino, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Colmurano, Abbadia di Fiastra, Tolentino e Serrapetrona. I volontari terranno un diario giornaliero del cammino che sarà consultabile nel blog di Risorse Active Tourism (www.activetourism.it/blog-with) e nei canali social di Passi Azzurri, inoltre ogni giorno interverranno in diretta su Radio Linea parlando dell’esperienza vissuta e delle eccellenze naturalistiche, storiche e culturali del territorio. Al termine del Cammino i volontari alloggeranno nell’ostello comunale di Camporotondo di Fiastrone e lavoreranno per due settimane nella mediateca comunale per rielaborare il materiale raccolto durante il trekking e per sviluppare strategie di marketing territoriale online al fine di promuovere il nostro territorio anche nei loro paesi di origine. Nel corso delle attività i giovani camminatori avranno anche un occhio privilegiato sul post sisma e sulla situazione che permane nell’entroterra maceratese, cercando di raccontare il contesto e cosa significa attraversare questi luoghi feriti.   Le tappe del Cammino dei Passi Azzurri 27 agosto - tappa 1: Camporotondo di Fiastrone – Cessapalombo - Sarnano 28 agosto - tappa 2: Sarnano – Monte San Martino 29 agosto - tappa 3: Monte San Martino – Penna San Giovanni – Sant’Angelo in Pontano 30 agosto - tappa 4: Sant’Angelo in Pontano – Gualdo – San Ginesio 31 agosto - tappa 5: San Ginesio – Ripe San Ginesio – Colmurano 1 settembre - tappa 6: Colmurano – Loro Piceno – Abbadia di Fiastra 2 settembre - tappa 7: Abbadia di Fiastra – Tolentino 3 settembre - tappa 8: Tolentino – Serrapetrona 4 settembre - tappa 9: Serrapetrona – Belforte del Chienti - Caldarola – Camporotondo di Fiastrone  

26/08/2019 13:28
"2016-2019, Tre anni dopo". Tolentino, Pezzanesi: "Combattiamo ogni giorno contro un mostro chiamato burocrazia" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Tolentino, Pezzanesi: "Combattiamo ogni giorno contro un mostro chiamato burocrazia" (FOTO E VIDEO)

“Gli sfollati sono 4mila, più o meno gli stessi di tre anni fa: sono rientrate a casa solo 250 persone. Tutti quelli che hanno perso la propria abitazione godono del contributo di autonoma sistemazione e sono tutti collocati in appartamenti a Tolentino o comunque in zone limitrofe. Il problema è che, in seguito al sisma, si è originata una congiuntura di riflesso economico negativa nei confronti della città perché nel momento in cui un cittadino viene costretto da una causa di forza maggiore a emigrare dalla sua residenza, la linfa vitale delle attività diminuisce”. A tre anni di distanza, a tracciare la fotografia di ciò che sta avvenendo nel post-sisma e nella ricostruzione per quanto riguarda il suo comune è il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto del 2016, iniziato con la scossa del 24 agosto. Sulle zone rosse, Pezzanesi parla di una decisione “audace, decisa e coraggiosa. Le abbiamo subito eliminate nei primi 15 giorni, nel momento di più alta decisionalità – spiega -. Essendoci un vuoto normativo specifico, ci siamo mossi subito con l’intento di non traumatizzare il centro storico e i cittadini soprattutto sotto l’aspetto commerciale e dei servizi.” Sull’autonomia dei sindaci in merito al post terremoto, argomento sul quale Pezzanesi si è sempre battuto, il primo cittadino ha una sua precisa idea. “I comuni sono il più alto esempio di democrazia e credo invece che a livello nazionale la legge non abbia nulla di democratico perché il popolo non sceglie nulla. Poi c’è il fattore dell’onestà, sul quale ognuno deve coltivare il proprio intento.” Uno dei luoghi dai quali ripartire, per il Sindaco, è senza dubbio il centro storico, "uno dei punti di forza della città. Non abbiamo mai staccato la spina sul cuore di Tolentino – ha spiegato -. Bisogna sapersi sacrificare con i mezzi e gli autoveicoli e, con la mobilità sostenibile, dobbiamo fare in modo che il centro storico diventi il vero salotto della città sotto tutti i punti di vista: vietare quindi il parcheggio in piazza della Libertà che viene definitivamente liberata dalle auto. I commercianti devono cambiare il modo di pensare; non possono credere che si vende solo perché il cliente arriva sotto al negozio in auto. La volontà dell’Amministrazione è quella di spingere la gente a rimanere a Tolentino perché ci sono dei buonissimi locali ed è su questo aspetto che dobbiamo lavorare.” “A breve partirà anche il restyling di piazza Martiri di Montalto (già iniziato, ndr.): provvederemo a una nuova illuminazione, all’installazione di panchine, al posizionamento di 15 posti auto e di alcune essenze verdi che ripensano in toto l’arredo urbano – ha spiegato Pezzanesi -. Il discorso del centro storico è sempre stato aperto e in progress, mai chiuso. C’è chi vorrebbe tutto e subito e non è mai contento delle cose che vengono fatte. Noi comprendiamo benissimo l’esasperazione ma le amministrazioni non possono lavorare in maniera discontinua; c’è bisogno di un certo controllo delle azioni che vengono messe in campo ed è necessario perseguire dei progetti chiari che abbiano a disposizione dei finanziamenti.” Poi c’è l’operazione del campus universitario degli istituti superiori, un progetto post-sisma che ridarà agli studenti una loro sede propria. “Un'opera importante che segnerà in meglio la storia dell’istruzione di questa vallata – ha commentato il primo cittadino -. Una struttura che rappresenterà, in termini architettonici, di spazio e di formazione un progetto all’avanguardia che questi ragazzi meritavano dopo i tanti sacrifici che hanno dovuto affrontare in seguito al sisma. Un risultato ottenuto perché tutti hanno fatto la loro parte: dal Comune, alla Provincia fino alla Regione.” Anche nel caso della Bretella che collega Tolentino a San Severino Marche e quindi la vallata del Chienti con quella del Potenza, "credo si debba pensare al progetto come un’idea mentale importante e di insieme – osserva Pezzanesi -. Se ragioniamo per compartimenti stagni e ognuno difende il suo orticello si finisce per fallire perché le periferie hanno la loro importanza come i centri storici ed è importante valorizzare entrambe.” Sempre in tema di scuole, una delle realtà che ha creato maggiore rumore a Tolentino è la nuova sede della Don Bosco. "Un terreno in cui sono confluite incomprensioni e contestazioni – spiega il sindaco -. La politica, quando non viene fatta in maniera esponenziale sugli atti concreti, crea e agita dei fantasmi che vanno a colpire il pathos della gente. Il nostro principio, dopo il sisma, è uno: quello della sicurezza e su questo non si transige. I cittadini pagano le tasse e le tasse, segno del duro sacrificio di ognuno di loro, devono trasformarsi in servizi, strade, infrastrutture, sanità, assistenza sociale e sicurezza. Dunque le scuole, per essere sicure, devono essere ricostruite ex novo. Una minoranza di carattere politico sta facendo una battaglia dicendo che dobbiamo adeguare quell’edificio: proprio nei giorni scorsi abbiamo eseguito un accertamento sull’indice di vulnerabilità sismica e siamo molto lontani dai parametri richiesti. Questo non soddisfa né me, né l’Amministrazione ma soprattutto non soddisfa le famiglie e i ragazzi.” “Proprio vicino alla Don Bosco invece c’è un’area, quella delle ex Maestre Pie Venerini, che hanno sempre fatto un insegnamento capillare per i bambini di questa città. Un ordine che ha avuto purtroppo delle difficoltà a causa del sisma ed è proprio lì che sorgerà la nuova scuola con nido, elementari e medie. Un edificio nuovo, sicuro e accattivante che rivaluterà tutto il contesto urbanistico – spiega il sindaco -. Poi un’altra parte la porteremo, se tutto va in porto, vicino al Campus, in zona Pace; perché è giusto che questo istituto abbia un distaccamento e non vada a interessare solo il centro storico. Sarà anche questa una struttura sicura e moderna raggiungibile facilmente dalle zone periferiche della città e vicino alle fabbriche dove tante famiglie lavorano. Questo progetto aumenterà l’offerta e aprirà la mente a strutture nuove e sicure – ha proseguito Pezzanesi -. Se tutto questo è poco, allora io non so cosa altro fare o dire. Credo che i genitori la pensino molto diversamente da chi oggi vuole fare un caso politico di questa questione. Io certamente passo per essere un duro nel mio modo di fare politica, anche se nonostante ciò ho sempre fatto autocritica, ma il PD sulla sanità e sulla questione relativa alle scuole ci ha sempre seguito e ha condiviso le nostre idee e lo stesso dicasi della Regione. La politica deve risolvere le problematiche e creare benessere e si va ai tavoli di confronto per questo; il buongusto di un politico si dimostra quando si sa incassare e quando ci si sa confrontare, soprattutto nel caso in cui il risultato è lo stesso per tutti.” Infine le SAE. “Ho sin da subito fatto la scelta di non istallarle – spiega Pezzanesi -. Indipendentemente dalla loro qualità, che poi è stato dimostrato quale fosse, c’è un mostro che si chiama burocrazia e che mette i bastoni tra le ruote alle amministrazioni anche se queste vogliono correre. A Tolentino c’erano già delle aree urbanizzare e avevamo già abbattuto delle piante e non avremmo quindi dovuto abbattere ulteriormente le essenze arboree per installare una distesa infinita di Sae, ben 216, deturpando inoltre con una soletta di cemento la vallata del Chienti – precisa Pezzanesi -. Ho pensato quindi che andare a lottizzare delle aree già urbanizzate fosse la scelta più giusta soprattutto perché tra qualche anno, quando sarà tutto ricostruito, noi non avremo il problema dello “smaltimento”. Soprattutto le Sae sono delle strutture che, a partire da gennaio, diventeranno anche comunali e saranno le stesse amministrazioni a occuparsi della manutenzione. A Tolentino ci saranno invece appartamenti, oltre 200, che, quando l’emergenza sarà finita, rappresenteranno un patrimonio importante per risolvere il problema sociale dell’abitazione – prosegue il primo cittadino –. La mia è stata sicuramente una scelta forte e dirompente, condivisa dalla Regione e dalla Protezione Civile che hanno portato avanti questa novità.” “Ciò che vivo dal giorno dopo il 30 ottobre mi ha amareggiato profondamente perché non è ammissibile aspettare tre mesi per la correzione di una frase. Se il terremoto è una emergenza non può avere un tempo di risposta così lungo – conclude il sindaco -. Tutte queste pile di documenti che sono sul mio tavolo rappresentano le pietre miliari di una storia civile che ci dimostra che, per quanto il nostro voglia essere un paese democratico, non riesce purtroppo a stare al passo con i tempi.”    

26/08/2019 12:32
Tolentino, ultimati i lavori in contrada Parruccia: strada riaperta al traffico

Tolentino, ultimati i lavori in contrada Parruccia: strada riaperta al traffico

A causa del forte temporale che a metà pomeriggio di domenica 25 agosto si è abbattuto su Tolentino, una pianta è rovinosamente caduta a terra, invadendo la strada che collega il centro urbano con contrada Parruccia. I Vigili del Fuoco, intervenuti sul luogo congiuntamente agli operatori del servizio manutenzioni del Comune, con l’intento di garantire la pubblica incolumità, hanno ordinato la chiusura della strada in questione, limitatamente al tratto interessato dalla caduta dell’albero. In mattinata, una ditta specializzata, incaricata dal Comune, provvederà a rimuovere l’albero e a fare i lavori necessari per eliminare eventuali pericoli e per ripristinare le condizioni di sicurezza per il traffico veicolare e pedonale. Quindi nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 agosto la strada è stata interrotta al traffico in entrambi i sensi di marcia, garantendo comunque l’accesso ai residenti. AGGIORNAMENTO ORE 16:30. I lavori di messa in sicurezza sulla strada comunale Parruccia sono stati ultimati e dunque l'arteria è stata nuovamente riaperta al traffico veicolare e pedonale. 

26/08/2019 08:25
Il 14 settembre, su Rai Uno, la serata-evento organizzata da Andrea Bocelli per la ricostruzione dell'Accademia della Musica di Camerino

Il 14 settembre, su Rai Uno, la serata-evento organizzata da Andrea Bocelli per la ricostruzione dell'Accademia della Musica di Camerino

Il 14 settembre Andrea Bocelli e la sua Fondazione saranno protagonisti su Rai Uno del programma "Ali della Libertà": per il terzo anno consecutivo il Maestro organizza la serata di beneficienza per raccogliere fondi da donare alle comunità colpite dal sisma.  Dopo aver realizzato la nuova scuola secondaria a indirizzo musicale di Sarnano e dopo aver inaugurato, lo scorso maggio, la scuola primaria e dell'infanzia a Muccia, Andrea Bocelli ha annunciato infatti la realizzazione della nuova Accademia della Musica a Camerino. La serata è stata già registrata sulle colline di Lajatico, il comune toscano patria di Bocelli, e hanno partecipato anche i giovani musicisti dell'istituto camerte "Nelio Biondi". Sul palco saranno presenti la giovanissima direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, la cantante e attrice Serena Rossi mentre Stefano Accorsi sarà la voce narrante dell'intera serata. La regia è affidata a Luca Tommasini. Scopo dell'iniziativa è quello di raccogliere fondi per la ricostruzione dell'Accademia Musicale di Camerino.  

25/08/2019 17:20
Post-sisma, Federico Maccari: "A chi interessano le sorti di questo territorio?"

Post-sisma, Federico Maccari: "A chi interessano le sorti di questo territorio?"

A distanza di tre anni dal sisma del 2016, Entroterra Spa, principale azienda privata di Camerino non hai mai smesso di crescere. “Eppure – dice Federico Maccari, 27 anni, giovane ed intraprendente CEO dell’azienda La Pasta di Camerino fondata nel 2002 dai genitori Gaetano Maccari, Direttore di Produzione, e Mara Mogliani, Responsabile Amministrativa - “il quesito che mi ero posto tre anni fa rimane: a chi interessano veramente le sorti di questo territorio? La politica si divide in sterili ed infruttuose polemiche. Ci sono le risorse ma tra chi denuncia la penuria di pratiche presentate per la ricostruzione e chi evidenzia il poco personale messo a disposizione per evaderle l’impressione è che tutto resti sostanzialmente com’è. Ed è estremamente triste”. In questi tre anni poco è cambiato nel territorio: “Si è ricorso al termine resilienza, sicuramente giusto per le prime fasi dell’emergenza – insiste Maccari – ma ormai c’è uno strano quanto inquietante silenzio intorno ai problemi di questo territorio. La mia opinione è che chi è rimasto si è adeguato a convivere con le difficoltà create dalla nuova situazione. Chi se n’è andato non tornerà”. “Oggi per un giovane che vuole programmare il suo futuro rimanere qui è sicuramente una scelta di cuore” – ha aggiunto Maccari. “Fare rete quindi può aiutare: mettere in comune strutture e conoscenze, ma ancor di più credo che il contributo principale lo possono dare istituzioni come l’Università di Camerino, un polo di attrazione e di innovazione che può essere volàno per cercare di iniziare delle attività che possono permettere ai giovani di fare rete o di trovare loro delle attività o progetti in proprio. A livello di impresa a Camerino c’è spazio e ci sono maestranze da riscoprire e valorizzare, anche in questo caso grazie al supporto delle conoscenze che arrivano dall’Università. Oltre a questo credo che possa essere utile una visione di insieme nella Regione, magari con dei bandi specifici per il finanziamento di start-up innovative con imprenditori under 35”. “In altri territori dalle criticità sono state messe a punto azioni mirate di marketing territoriale e create opportunità per valorizzare in maniera molto intelligente le peculiarità soprattutto agli occhi dei turisti stranieri che sono attenti alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni, della cultura e che cercano una vacanza attiva ma all’insegna della tranquillità e del benessere. Si tratta di un target che ha capacità di spesa e quindi andrebbero approfonditi percorsi in questa direzione”.   “Per quanto riguarda l’azienda, noi stiamo provando a fare la nostra investendo ancora, sempre nel territorio di Camerino, ampliando lo stabilimento produttivo che consta di 10.000 mq coperti. A guidarci in questa scelta che ha significato un investimento di oltre 3 milioni di euro è stato soprattutto il senso di responsabilità e la fiducia nelle nostre capacità e nelle risposte che il mercato ci ha dato in questi anni con risultati lusinghieri”. Entroterra Spa ha 71 dipendenti tutti del territorio di Camerino, per il 60% donne, ed un fatturato di circa 20 milioni di euro “L’obiettivo era anche quello di dare un segnale a tutti i camerti che questo territorio è ferito ma non morto, che c’è possibilità e voglia di fare impresa” – insiste Maccari. “Abbiamo cercato di rappresentare un modello di speranza per la rinascita. Il nostro stabilimento di produzione non ha subito alcun danno essendo stato realizzato nel 2008 secondo rigidi criteri antisismici e non abbiamo mai sospeso la produzione”. Dallo scorso gennaio anche il secondogenito Lorenzo, ingegnere laureato al Politecnico di Milano, è entrato in azienda per occuparsi di produzione e logistica e far crescere l’azienda.  

25/08/2019 14:15
Sisma, tre anni dopo. Falcucci alla RAI: "Totale e ingiustificata disattenzione per Castelsantangelo sul Nera"

Sisma, tre anni dopo. Falcucci alla RAI: "Totale e ingiustificata disattenzione per Castelsantangelo sul Nera"

Il Comune di Castelsantangelo sul Nera tre anni fa ha sfiorato la tragedia. Unico Comune della Provincia di Macerata colpito significativamente sin dal 24 agosto 2016, poi con gli eventi del 26 ottobre 2016 (epicentro di magnitudo 5,4 e 5,9) e quello distruttivo del 30 ottobre 2016 (sempre epicentro di magnitudo 6,5) catastroficamente distrutto. A parlare oggi, a distanza di tre anni esatti dalla prima scossa, è il primo cittadino Mauro Falcucci, che anche Picchio News ha incontrato nel suo viaggio "2016-2019, Tre anni dopo". "Rimane di quel giorno un grande spavento, la fuga dei tanti turisti, per lo più provenienti da Roma, e la mancata strage degli ospiti della casa di riposo coraggiosamente soccorsi la mattina del 24 agosto 2016 dalle prime persone che hanno raggiunto la struttura semidistrutta - ricorda il Sindaco -. Se non abbiamo pianto morti è solo grazie all’opera attenta di riqualificazione e miglioramento sismico fatte a seguito del terremoto del 1997. Ricordare quei momenti è straziante ma alla sofferenza si somma la rabbia perché ora come allora registro la totale assenza di attenzione per il comune che rappresento e, nel complesso, di tutto l’alto maceratese da parte del servizio televisivo pubblico." "Oggi non c’è stata la benché minima attenzione a chi, fin dal 24 agosto, ha registrato persone sfollate, paura e disagi. Costa un’enorme fatica ricordare all’opinione pubblica ed alla politica la grave realtà di comuni che hanno il 98% del patrimonio abitativo distrutto, cittadini ancora lontani dal paese natio e strutture ricettive che faticano a riprendersi - continua Falcucci -. Per non parlare delle principali arterie di comunicazione, ancora interrotte, che impediscono di fatto la ripartenza del turismo, volano dell’economia locale. Questo mio grido disperato è rivolto a chi, per missione, dovrebbe dar voce agli ultimi ed alle persone in grande difficoltà. In questo caso come in infiniti altri casi, la Rai ci ha dimenticato e questo comporta inesorabilmente prima la solitudine e poi l’oblio." "A tal proposito ho inviato una e-mail alle redazioni delle tre testate RAI e alla Direzione Generale denunciando la totale ingiustificata disattenzione e forte disappunto nel constatare che ancora una volta si sono avuti più collegamenti con territori che come noi non hanno avuto, per le ragioni anzidette, né feriti né decessi. Ho invitato la Direzione Generale Rai a voler intervenire affinchè il servizio pubblico destini pari attenzioni per quei territori che hanno subito lo stesso dramma pur non avendo una rilevanza mediatica che richiama attenzioni d’ascolto! Nella e-mail ho ricordato altresì che siamo un piccolo Comune Montano che nel lontano 460 nella Frazione di Nocria di Castelsantangelo sul Nera, una signora dal nome Abbondanza Reguardati ha dato alla luce San Benedetto (patrono d’Europa) e Santa Scolastica. Piccoli e dimenticati si, ma per fortuna non per la storia!".

24/08/2019 21:15
Controesodo, strade da bollino rosso: domani anche sciopero dei casellanti

Controesodo, strade da bollino rosso: domani anche sciopero dei casellanti

  Bollino rosso, nella giornata di oggi, sulle principali arterie stradali italiane. Una situazione che si preannuncia ancora peggiore per la giornata di domani quando, oltre al controesodo, i tanti viaggiatori dovranno fare i conti anche con lo sciopero dei casellanti delle Autostrade.  L'A14 già oggi è stata interessata da code e rallentamenti, soprattuto nel tratto a nord che interessa la nostra Regione. Ciò che preoccupa per la giornata di domani, domenica 24 agosto, è anche l'annunciato sciopero dei casellanti. Per rimanere aggiornati sulla situazione in tempo reale è possibile consultare il sito di Autostrade per l'Italia: CLICCA QUI.

24/08/2019 21:00
"Vergognoso", celebrati tre battesimi durante l'ottavario di Fabio Menchi: lo sfogo dei parenti

"Vergognoso", celebrati tre battesimi durante l'ottavario di Fabio Menchi: lo sfogo dei parenti

A denunciare quanto accaduto questa sera nella Chiesa di Sant'Agostino a Morrovalle è una delle zie della moglie di Fabio Menchi, il 37enne originario di Corridonia ma che risiedeva da anni a Morrovalle morto lo scorso 12 agosto nella piscina dell'abitazione privata di alcuni amici a Civitanova Marche, in Contrada Le Grazie. "Questa sera, alle ore 18:30, nella Chiesa di Sant'Agostino a Morrovalle, si è tenuto l'ottavario del marito di mia nipote, scomparso tragicamente il 12 agosto - spiega la signora Rita -. Insieme alla celebrazione per il nostro parente defunto però, il parroco, ha deciso di celebrare anche tre battesimi: una scelta che riteniamo davvero vergognosa." "Ciò che è capitato alla nostra famiglia è davvero una tragedia immane e vedere, durante la messa dell'anniversario della morte del marito di mia nipote i presenti battere le mani e festeggiare perché il parroco ha deciso di celebrare insieme un ottavario e tre battesimi credo che sia una vergogna. Nulla contro chi giustamente sta vivendo un momento di festa ma di sicuro chi ha officiato le funzioni religiose avrebbe dovuto comprendere che non poteva celebrarle insieme - conclude la signora Rita -. Mia nipote è subito uscita dalla Chiesa, ancora sconvolta dalla tragedia che sta vivendo, e tutti i parenti hanno fatto la stessa cosa, decidendo di abbandonare la celebrazione." AGGIORNAMENTO 25 AGOSTO ORE 12:00 In merito a quanto avvenuto ieri nella Chiesa di Sant'Agostino a Morrovalle, durante l'ottavario di Fabio Menchi, anche la famiglia del defunto è voluta intervenire facendo delle precisazioni su quanto accaduto. "Sicuramente c'è stata una leggerezza da parte del parroco che ha deciso di celebrare tre battesimi insieme all'ottavario di Fabio - spiegano i parenti di Menchi -. Noi intendiamo però dissociarci da chi afferma che l'intera famiglia è uscita dalla Chiesa durante la celebrazione perché non è così. Noi siamo rimasti anche se non nascondiamo del disagio per quanto avvenuto; anche moltissimi parenti, che hanno dimostrato profonda vicinanza a noi e a questa triste vicenda, hanno deciso di rimanere in Chiesa e celebrare l'ottavario di Fabio nonostante la scelta del parroco" conclude la famiglia di  Menchi.  

24/08/2019 19:33
Sopralluoghi del presidente Pettinari nelle scuole maceratesi

Sopralluoghi del presidente Pettinari nelle scuole maceratesi

Giornata di sopralluoghi per il Presidente della Provincia di Macerata. Antonio Pettinari, infatti, ha visitato l’Istituto Agrario “Giuseppe Garibaldi” e l’ITE “Alberico Gentili” per monitorare lo stato dei lavori prima dell’avvio dell’anno scolastico 2019-2020, previsto per il 16 settembre. “In questo periodo si sono sovrapposti i lavori necessari alle nuove esigenze delle varie scuole - afferma Pettinari - con le opere che rientrano nella programmazione di investimenti, tra ampliamenti, ristrutturazioni, miglioramenti sismici, manutenzione. L’Amministrazione provinciale ha sempre avuto la massima attenzione verso l’edilizia scolastica e prosegue l’impegno a rispondere in modo adeguato alle necessità delle scuole. Questo giro di sopralluoghi è utile per verificare lo stato dei fatti, capire se ci sono problematiche e risolverle”. All’Agraria, il Presidente della Provincia ha incontrato la dirigente scolastica Antonella Angerilli con cui ha effettuato il giro all’interno dell’istituto che è stato interessato negli ultimi anni a ben tre interventi tra messe a norma degli spazi, compimento nuove aule, manutenzione ordinaria e straordinaria. Terminati dieci giorni fa i lavori nel laboratorio di trasformazione per olio, miele, conserve, vino e tutte le produzioni agricole, sono invece in via di ultimazione quelli dei bagni a servizio sia di questi ambienti che per la mensa. Stanno iniziando le opere di sistemazione del cortile interno dove una volta si trovava la stalla e prossimamente, con un investimento di 274mila euro, laddove c’è l’ex essicatoio partirà la realizzazione del Centro studi didattico-museale sulla razza bovina marchigiana per la formazione degli studenti, l’aggiornamento dei docenti e le categorie professionali operanti nel settore. In ultimo, è in fase di ultimazione il progetto esecutivo per l’adeguamento sismico della palestra, dell’importo di 425mila euro, con fondi del MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - che non rientrano nei finanziamenti del terremoto. Successivamente, Pettinari si è recato all’ITE dove sono ad ottimo punto i lavori di realizzazione delle nuove aule che saranno messe a disposizione del Liceo Linguistico, che aveva necessità di nuovi spazi e che rimarrà interamente nell’attuale sede di via Cioci, all’interno dell’ITE “Gentili”, come comunicato il mese scorso. In questo istituto sono anche in fase di realizzazione i lavori di adeguamento sismico delle due palestre; in questo caso l’Amministrazione provinciale ha potuto beneficiare di un bando del MIUR di due anni fa, finanziamento che non riguarda il terremoto. Nei prossimi giorni sono previste nuove visite nelle altre scuole della provincia.

24/08/2019 17:21
Colmurano in lutto, muore a 45 anni Gabriele Mari: martedì i funerali

Colmurano in lutto, muore a 45 anni Gabriele Mari: martedì i funerali

Si è spento ieri, all'Ospedale di Bolzano, dopo una grave malattia Gabriele Mari, 45enne originario di Colmurano, residente nella città del Trentino Alto Adige, dove si era trasferito per lavoro e dove viveva da anni con la sua famiglia. Gabriele lascia la moglie Lara, il figlioletto Paolo, i fratelli Sergio e Francesco e la mamma Carola, i quali ringraziano quanti hanno lasciato messaggi di cordoglio. Dopo essersi laureato in fisica all’Università di Camerino, si è trasferito a Bolzano per insegnare matematica in un liceo della città.   Lunedì la salma riceverà la benedizione e il saluto di quanti lo conoscevano; Mari era molto benvoluto nell’ambiente scolastico.   Umile e riservato amava talmente il suo paese che il suo ultimo desiderio è stato di ritornare a Colmurano anche dopo la triste scomparsa, cosciente dopo tre mesi dalla scoperta della malattia che non gli avrebbe lasciato scampo.  La salma giungerà a Colmurano nel tardo pomeriggio di lunedì 26 agosto per essere esposta nel centro di comunità (attuale Chiesa parrocchiale). I funerali verranno celebrati martedì 27 agosto alle ore 17:00 presso il palazzetto dello sport di Colmurano.

24/08/2019 16:20
Macerata, un premio di laurea dedicato alla memoria di Brunetta Formica

Macerata, un premio di laurea dedicato alla memoria di Brunetta Formica

"Ha sempre voluto guardarsi intorno per aiutare le persone che ne avessero bisogno. Ha sempre cercato le nuove fragilità che via via le comunità e la società producevano. Nel suo impegno istituzionale ha costruito e formato le coscienze di tanti giovani verso gli insegnamenti di dedizione per l'altro. Questo era e questo continua a essere Brunetta Formica.” Sono le parole del sindaco  di Macerata Romano Carancini per annunciare la decisione di tutti i Sindaci dell'Ambito Territoriale 15 di istituire un premio di laurea a lei dedicato, “affinché il suo grande esempio non sia dimenticato." A due anni dalla scomparsa prematura di Brunetta Formica, primo Coordinatore dell’ATS 15 e fautrice dell’attuale assetto operativo attraverso la rete integrata di interventi e Servizi Sociali locali, avvenuta il 22 agosto 2017, il Comitato dei Sindaci dell’ATS n. 15 la ricorda, dunque, con l’istituzione di un Premio di Laurea di 1.000 euro a lei intitolato, che verrà assegnato ad una tesi di laurea magistrale in Servizio Sociale, con le caratteristiche indicate nel bando pubblicato in questi giorni. Il bando è destinato ai laureati in uno degli atenei delle Marche negli anni dal 2016 al 2019 con una tesi su temi caratterizzanti la competenza dell’Ambito Territoriale Sociale quali, ad esempio,  la programmazione di politiche sociali, la progettazione sociale, l’organizzazione dei servizi. Le domande di ammissione al concorso e la relativa documentazione come indicata nel bando disponibile nel sito dell’ATS 15 (www.ats15.marche.atsit.it) dovranno pervenire via PEC all’indirizzo comune.macerata.ambitosociale15@legalmail.it, entro il 31 gennaio 2020 con la dicitura “Premio di Laurea Brunetta Formica”. Le candidature saranno valutate da una commissione che sarà nominata dall’Ufficio Ambito Territoriale Sociale n. 15 e il premio sarà conferito con determina del dirigente Coordinatore ATS n. 15 entro il mese di marzo 2020. 

24/08/2019 14:38
Sisma, Arrigoni: "L'azione della Lega va oltre le critiche, i governi e le cerimonie"

Sisma, Arrigoni: "L'azione della Lega va oltre le critiche, i governi e le cerimonie"

“Sbloccare per ricostruire. Al governo o all’opposizione la Lega ha sempre lavorato concretamente e con autentica passione perché i territori massacrati dal terremoto non restino solo luoghi del ricordo. L’azione della Lega non dura lo spazio di un mattino alias una cerimonia. Non siamo di quelli che a ogni anniversario dicono due parole di circostanza, magari accompagnate da un accenno di lacrima a favore di telecamera, e per il resto del tempo giù critiche gratuite a chi lavora solo perché vorrebbero essere al suo posto. La Lega di Salvini ha concentrato e concentrerà ogni suo sforzo nel sostenere il più grande cantiere strutturale e sociale del Paese. ” Così il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, in occasione del terzo anniversario dalla scossa del 24 agosto 2016, stigmatizzando come maldestri tentativi di confondere le acque, le critiche mosse anche da alcuni sindaci e dal loro rappresentante nazionale Maurizio Mangialardi. “Chi, come Mangialardi, proprio non riesce a fare autocritica abbia almeno il buon gusto di tacere per rispetto dei terremotati: oltre ai danni della natura, hanno subito quelli della cattiva politica del PD anche in termini di ricostruzione – chiosa il senatore leghista -. Con la Lega al governo in soli 14 mesi i terremotati hanno ottenuto importanti misure tecniche ed economico-fiscali introdotte nel DL 55, nel DL proroga termini di luglio 2018, nel DL Genova di settembre, nella legge di bilancio 2019 fino alle recenti approvazioni del DL crescita e dello Sblocca-cantieri che consentiranno di mettere la parola fine ad alibi e pretestuose uscite mediatiche” Uscite che, secondo Arrigoni, "sorvolano in modo strumentale sui dati diffusi da chi la situazione la monitora giorno per giorno come la struttura commissariale. Tra quei dati risalta una percentuale minima di richieste di contributo." “Preferiscono criticare la burocrazia e la mancanza di risposte che spiegare perché sono state presentate meno del 10% delle pratiche attese, nonostante oltre la metà riguardino danni lievi – analizza Arrigoni -. È indicativo della crisi a cui hanno condannato un territorio con anni di politiche superficiali e distratte. La Lega di Salvini lo ha capito dal primo momento che ha messo piede tra le macerie dei borghi e la disperazione di nonna Peppina e da allora ha tenuto e terrà fede alla sua missione: restituire dignità e speranze ai terremotati.”

24/08/2019 13:05
San Severino, un edificio storico e una villetta bifamiliare tornano agibili dopo i lavori

San Severino, un edificio storico e una villetta bifamiliare tornano agibili dopo i lavori

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio storico, vincolato dalla Soprintendenza, sito nel borgo di Fontenuova. Si tratta di una palazzina cinquecentesca caratterizzata da un loggiato su due piani che si affaccia sulla strada con due ordini di volte a tutto sesto sorrette da colonnine con capitelli corinzi, di cui quelle al livello del pianterreno sono state successivamente inglobate all’interno di pilastri in mattoni. L’edificio in questione ingloba anche la fonte di Fontenuova  che una targa posta all’interno del loggiato ricorda essere state edificata nel 1295 per volere del podestà Ranieri degli Ugolini. Per la riparazione dei danni della palazzina, che ospita una famiglia settempedana, era stato riconosciuto un finanziamento di 210mila euro. E sempre il primo cittadino settempedano, a tre anni dal sisma, ha dichiarato nuovamente utilizzabile anche un villino bifamiliare, composto da due abitazioni, ubicato in via Raffaello Sanzio per il cui recupero è stato riconosciuto un finanziamento pubblico di poco superiore ai 140 mila euro.          

24/08/2019 11:50
Tre anni dal sisma, Ceriscioli: "il nostro pensiero va alle vittime, istituzioni facciano meglio la loro parte"

Tre anni dal sisma, Ceriscioli: "il nostro pensiero va alle vittime, istituzioni facciano meglio la loro parte"

Sono passati tre anni dalla prima scossa di terremoto avvenuta alle 3.36 del 24 agosto 2016. Il nostro pensiero va alle persone morte sotto le macerie, ai feriti, agli sfollati, a chi ha perso gli affetti più cari, la casa, l'attività". Si è espresso così sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. "Ognuno di noi - aggiunge - ha nelle proprie famiglie o nel vissuto un legame diretto con quel dolore e con quella tragedia. Oggi ricordiamo con affetto chi non c'è più e tutte le Marche si stringono ancora di più attorno a chi ha perso tutto quella notte". "Abbiamo intrapreso - spiega - la difficilissima strada della ricostruzione, che impone a ognuno di noi, istituzioni in primis, di fare al meglio la nostra parte, di non tirarci indietro mai, nemmeno di fronte alle difficoltà più grandi, allo scoraggiamento e anche alla rabbia di chi ha bisogno di risposte che restituiscano la speranza. I marchigiani - conclude - sono persone forti e con loro, grazie al loro coraggio, ce la faremo".  

24/08/2019 11:27
"2016-2019, Tre anni dopo". Caldarola, Giuseppetti: "Abbiamo bisogno di una via d'uscita diversa" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Caldarola, Giuseppetti: "Abbiamo bisogno di una via d'uscita diversa" (FOTO E VIDEO)

Caldarola è uno dei paesi maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 2016. Nonostante la boccata d’aria arrivata con l’inaugurazione della Scuola “De Amicis” dello scorso febbraio, il sindaco Luca Giuseppetti non nasconde le grande problematiche che la città sta vivendo ma soprattutto denuncia l’immobilismo che c’è da parte delle alte istituzioni che sembrano aver scordato ciò che molti luogo del territorio stanno vivendo. “Non ci hanno mai filato e tutti noi sindaci dei comuni del cratere dovremmo andare in Prefettura e consegnare le fasce; vediamo poi se dal Governo trovano trenta commissari da mandare in queste zone ad amministrare una situazione tragica” la denuncia arriva dalle parole del primo cittadino che ci ha accolto nel suo ufficio-container di due metri per quattro. È notizia di inizio agosto la riapertura, tramite ordinanza del primo cittadino, della zona rossa del centro storico: le case rimangono inagibili ma la piazza è ora accessibile alle auto e ai pedoni. “Dopo l’ordinanza di perimetrazione a breve inizieranno i lavori per la costituzione dei consorzi che dovranno realizzare gli interventi di ricostruzione o ripristino degli edifici. Per quanto riguarda, nello specifico, la zona rossa, il primo step da portare avanti è la ricostruzione del Palazzo comunale, per il quale ci sono già 7 milioni e mezzo di euro stanziati.” “Stanno per iniziare poi i lavori di urbanizzazione esterna per la zona che si trova dietro alla nuova scuola donata questo inverno: si tratterà di un anfiteatro per i giovani e per i ragazzi: un vero e proprio luogo di aggregazione – ha spiegato il primo cittadino -. L’80% delle attività commerciali sono ripartite perché alcune non erano danneggiate in modo grave ma questa “ripartenza” porta con sé tutti i problemi legati a una situazione di stallo dovuta dalla burocrazia.” “Ci sono poi tutte e 16 le chiese inagibili e fino al mese di maggio abbiamo adibito un container di circa 120 metri di spazio a luogo per le funzioni religiose – spiega Giuseppetti -. Proprio nel mese di maggio è arrivata una chiesa donata dalla Caritas nazionale che è stata posizionata nell’area delle SAE.” Se il Governo non c’è, il cuore grande della comunità è sempre presente. “Stiamo ultimando una sala polifunzionale vicino alla Chiesa che ci è stata devoluta dalla Caritas, un progetto donatoci dalla KitoOnlus, un’Associazione che lavora soprattutto in Africa – spiega il primo cittadino -. Stiamo anche trattando con l’Associazione Italia-Australia che potrebbe contribuire al progetto di una palazzina ex forestale che dovrebbe essere adibita a un centro di aggregazione per gli anziani.” "Proprio sul fronte delle abitazioni private la situazione non è delle migliori - conclude il sindaco Giuseppetti -. 17 sono i lavori conclusi, quattro le pratiche sospese, 32 quelle presentate, una con istanza di rigetto da parte dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione e cinque quelle che non sono ancora partite. Stiamo andando avanti ma sempre con le solite procedure che sono attanagliate dalla burocrazia: sono passati tre anni e andiamo ancora con quel passo lento che non dà di sicuro una speranza nella ricostruzione a breve termine alle nostre comunità. Noi cercheremo sempre di essere ottimisti e di non piangerci addosso, andiamo avanti e cerchiamo di farci forza ma c'è bisogno che lo Stato e la Regione ci diano una via di uscita diversa."  

24/08/2019 10:10
Il duro sfogo di un'allevatrice terremotata: "Siamo stanchi di bugie e rassegnati allo spopolamento"

Il duro sfogo di un'allevatrice terremotata: "Siamo stanchi di bugie e rassegnati allo spopolamento"

Lei è Silvia Bonomi, allevatrice di ovini che insieme al suo compagno gestisce una piccola azienda a Ussita e che, con il sisma del 2016, ha perso prima la casa e con le scosse successive anche la stalla. Ricordando i tre anni trascorsi dalla scossa del 24 agosto, l'allevatrice ha pubblicato un lungo post nella pagina social della propria attività, in cui fa un bilancio impietoso della situazione post-sisma, analizzando vari aspetti, dalla situazione che definisce "cristallizzata", allo spopolamento probabilmente irreversibile, fino alle problematiche psicologiche che hanno fatto impennare il consumo di psicofarmaci e spinto i soggetti più deboli al suicidio. Di seguito il post pubblicato sulla pagina Facebook dell'azienda agricola "La Sopravissana dei Sibillini". Il tempo si è fermato. Il 23 agosto 2016 fu l'ultimo giorno di normalità del Centro Italia. L'ultimo giorno prima che la notte si tingesse di sangue, di morte, di distruzione. Il dramma, infatti, sembra essersi cristallizzato a tre anni dalle scosse dell'alba apocalittica del 24 agosto 2016. Le maledette 03:36 del mattino, due minuti dopo un altrettanto macabro orario, quello delle 03:34 del 9 aprile 2009, ricorrenza del mortale terremoto de L'Aquila. "L'ora del Diavolo", la chiama qualcuno. Ma qui l'orario non c'entra, non è questione di orario...Non è MAI stata questione di orario. La terra è un corpo vivo, che si muove, si scuote. E noi, piccoli, impotenti sopra di essa. La terra si è sempre mossa e sempre si muoverà. Dalle sue viscere continuerà a ribollire il magma, che continuerà a far muovere le placche, le faglie, finché la terra stessa avrà respiro. E non possiamo farci nulla, se non costruire e ricostruire nella maniera più idonea ad i nostri luoghi, altrimenti non se ne esce. Non se ne uscirà mai. Ogni volta piangeremo nuove vittime di nuovi terremoti e poi tutti, tutti noi, sempre più numerosi, cadremo nel dimenticatoio dove ci ha relegato lo Stato Italiano, i vari Governi e Commissari Straordinari che si sono succeduti. Una corsa alle poltrone penosa, vergognosa, fatta di promesse, le solite, senza fondamento e mai, mai, mai mantenute. Arrampicandosi sempre sugli specchi, sempre gli stessi, addirittura affermando eresie come quella che "non si può cancellare l'ordinanza 189 dell'allora Commissario Straordinario alla ricostruzione Vasco Errani...", ovvero quella, che di fatto, paralizza la ricostruzione. Non si può? Non si può??? Ma siamo sicuri? Perché fino a prova contraria le leggi le fa chi governa... Siamo stanchi di bugie, rassegnati allo spopolamento intenzionale dei nostri paesi, che più di qualcuno vorrebbe eleggere a "riserva speciale", non comprendendo appieno quanto sia L'UOMO e non gli animali, a rischio estinzione, da queste parti! Paesi, frazioni, case, scuole, edifici rasi al suolo. Tutto è rimasto com'è. In una parola: la ricostruzione non c'è. La perdita più immensa, inconsolabile ed insuperabile, quella di coloro che oltre alle proprie case ed al proprio lavoro, hanno perso familiari, amici, vicini di casa, conoscenti. Quelle perdite lacerano dentro, scarnificano il cuore. Si vive, si, ma come? Un trauma del genere è, a volte, insuperabile. Oltre alle centinaia di morti del 24 agosto, si contano innumerevoli suicidi da chi, almeno da quella notte, ne era uscito vivo. L'abbandono, l'incertezza per il futuro, il senso di smarrimento l'hanno fatta da padrone, infiltrandosi nella già fragile psiche di chi il terremoto lo aveva sentito sulla propria pelle. Ciò ha portato ad un innalzamento drastico del consumo di psicofarmaci (soprattutto antidepressivi e sonniferi, anche molto pesanti) e, nei casi più gravi, al suicidio. Per tutte queste persone che hanno posto fine alla loro vita, esiste sono una spiegazione: omicidio di Stato. Il totale disprezzo da parte dei politici, che di noi non parlano MAI, il loro menefreghismo, il falso e solo temporaneo interesse in campagna elettorale, ha fatto si che le persone più sensibili, emotivamente più fragili, amplificassero il loro dolore e le loro problematiche, fino a compiere il salto nel buio più profondo, togliendosi la vita. Ecco, a tutti i politici, senza distinzione di sorta, di pensiero, di partito, di ideologia, oggi rivolgo il mio più profondo schifo e ribrezzo per la gestione dell'intera faccenda, dalla prima emergenza alla NON RICOSTRUZIONE. Fateci un favore, ve lo chiediamo col cuore in mano sapendo che forse è l'unica promessa che potete farci: non venite il 24 agosto. Non venite nei nostri territori. Risparmiatevi le passerelle sceme, i segni della croce, il cruccio sulle labbra, le lacrime fasulle agli occhi. Non venite. Continuate ad ignorarci, continuate tranquillamente a far finta che non esistiamo. Continuate come avete fatto per 3 anni a simulare preoccupazione per noi, ma fatelo comodamente dalle vostre case, voi che le avete ancora, e dato che non avete mai, mai avuto un briciolo di compassione vera, rimanete sereni lì, dove siete. Lasciate le persone nel proprio dolore, tra le macerie delle proprie case, in quelle scatole di cartone o lamiera che avete il coraggio di chiamare "casette". Coraggio, si. Perché ci vuole coraggio a dire di aver dato a tutti un tetto. Quanto durerà questo tetto? Con la neve, il freddo...? Abbiamo capito, sapete, dal primo giorno che non avremmo più visto la ricostruzione delle nostre case. Lo abbiamo capito subito ma lo abbiamo negato a noi stessi, perché non volevamo accettare l'abbandono così palese da parte dello Stato cui dovremmo appartenere. Lo abbiamo capito da come rapidamente vi siete dimenticati del territorio, relegandolo a qualche trafiletto qua e là sui giornali o a 2 minuti nelle rubriche Tg. D'altronde, eravate impegnati ad arraffare le poltrone, quelle calde comode e danarosamente profumate poltrone per cui vi accapigliate con tanta foga, trasformandovi miracolosamente in coalizione pur essendo di fazioni diverse.  Ma quanto vi piace? Quanto vi piace il denaro? Anche quello fatto sulla pelle della povera gente, a giudicare dagli appalti Sae, dalla loro stessa iniziale progettazione, agli appalti per qualsiasi cosa legata all'emergenza sisma. Siete stati e siete penosi. Tutti. E dal più profondo del cuore possiamo ormai solo sperare in Dio, che vi ripaghi con la giusta moneta. A voi, e tutti quelli come voi, per il vostro menefreghismo, la vostra incompetenza, il vostro desiderio di arraffare, di speculare, di mangiare, di guadagnarci su. Che Dio vi ripaghi, e con la stessa moneta che avete riservato a noi. Che Dio vi ripaghi per la vostra mancanza di decenza e di pudore. Vi ripaghi. La pagina, per rispetto di tutti i terremotati d'Italia dimenticati da questi governucoli, domani non pubblicherà nulla. Un giorno di silenzio per tutte le vittime del terremoto, figli e figlie di questa povera Italia bistrattata, nonché orfani di qualcuno veramente in grado di amministrarla. 24 Agosto 2016: 299 vite spezzate. Silenzio.  

24/08/2019 09:05
Tre anni dal sisma del 2016, i professionisti tecnici richiamano la politica: "Sospensione intollerabile"

Tre anni dal sisma del 2016, i professionisti tecnici richiamano la politica: "Sospensione intollerabile"

In occasione del terzo anniversario del sisma del 2016 i professionisti tecnici italiani desiderano ricordare le vittime di questo tragico evento e tutte le popolazioni coinvolte: "Purtroppo la prima fase della tragedia ha fatto emergere svariati problemi, diventati ancora più numerosi nella successiva fase di ricostruzione" affermano. In particolare, la Rete Professioni Tecniche segnala come, al momento, ancora non si sia riusciti a realizzare una legge quadro sui terremoti che consenta di affrontare questi eventi con maggiore rapidità ed efficacia, senza dover ogni volta ricominciare da zero. "Va sottolineato - puntualizzano i professionisti tecnici in una nota stampa - come negli ultimi anni le alternanze politiche ed amministrative non abbiano facilitato l’attività di ricostruzione né l’emanazione di norme di carattere generale. Eppure, nonostante queste difficoltà, anche grazie alle proposte e all’attività dei professionisti tecnici, alcuni risultati positivi sono stati ottenuti. In particolare la Rete ha accolto con soddisfazione gli impegni assunti dal Commissario per la ricostruzione, quali ad esempio, le modifiche all’ordinanza sul Durc di congruità". Riguardo il lavoro portato avanti dal Commissario Piero Farabollini si palesano luci e ombre: "La disponibilità da parte del Commissario ad operare sulla base del principio della sussidiarietà vedrà un forte coinvolgimento delle rappresentanze delle professioni sia a livello nazionale che territoriale in attività quali riunioni dell’osservatorio, ampliamento del comitato scientifico, creazione del comitato tecnico territoriale e così via. Naturalmente molto altro resta ancora da fare. Dopo tre anni si registra una totale assenza di visione e di concertazione tra i provvedimenti per la ricostruzione ed il sistema delle aree interne. Mancano, strategie, politiche e conseguenti azioni sinergiche che non si limitino alla mera ricostruzione fisica degli edifici – privilegiando almeno per le opere pubbliche di architettura e di rigenerazione urbana il concorso di progettazione aperto, in due gradi - ma puntino alla ricreazione di un sistema socio-economico. Un sistema in grado di costituire il vero motore della ricostruzione per trattenere le popolazioni che ancora resistono a rimanere, ma anche per incentivare il rientro dei molti che se ne sono andati sulla costa generando un doppio problema di spopolamento delle aree interne e di eccessiva densità demografica delle aree costiere, in particolare in relazione ai già scarsi servizi esistenti”. Quella che sembra mancare, sottolineano i professionisti tecnici italiani, è una strategia di lungo raggio: "Serve una lucida visione di quello che saranno questi territori nei prossimi 20 - 30 anni a livello demografico, paesaggistico, economico e culturale, esaltandone le peculiarità storiche, ambientali, turistiche ed enogastromiche. Il persistere di questa intollerabile situazione di “sospensione” porterà a danni ben superiori a quelli causati dal sisma: buona parte della popolazione ha già abbandonato i territori, l’economia è in caduta libera, le imprese non possono avviare i lavori perché le regole della ricostruzione post-sisma si caratterizzano come un delirio normativo non in grado di funzionare mentre i professionisti tecnici impegnati nella ricostruzione sono, di fatto, costretti a diventare essi banca che eroga prestiti anticipando i costi delle proprie prestazioni, con crediti maturati per oltre 100 milioni di euro Una questione quest’ultima che va risolta al più presto, come riconosciuto anche dal Commissario: si tratta, infatti, di una cifra significativa che risolleverebbe nell’immediato, e in parte, la situazione economica dei professionisti, oltre il 90% dei quali proviene proprio dalle aree colpite dal sisma”. Per queste ragioni la Rete Professioni Tecniche desidera richiamare le forze politiche che saranno impegnate nella guida del Paese nei prossimi mesi affinché inseriscano con convinzione nei loro programmi e nei relativi finanziamenti il tema della ricostruzione.

23/08/2019 19:10
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