Per l’esecuzione di un intervento di riparazione dell’acquedotto Collattoni, che alimenta la città di Camerino, da eseguirsi nei pressi dell’area SAE del Comune di Pieve Torina, avverrà l’interruzione dell’erogazione diretta del servizio di distribuzione acqua potabile a partire dalle ore 08.30 di domani, 04/09/2019, prevedibilmente fino alle ore 20.00 e, comunque, fino alla fine dei lavori.
In caso di condizioni meteo avverse, l’intervento sarà posticipato alla giornata successiva o, comunque, appena ripristinate le minime condizioni per effettuare le lavorazioni in sicurezza.
Essendo l’acquedotto di Collattoni la principale adduttrice dell’acqua potabile di Camerino, fatte salve le capacità di accumulo dei serbatoi, sia pubblici che degli impianti privati, l’interruzione del servizio interesserà la zona del centro urbano e, indirettamente, le frazioni che si trovano tra la vallata del fiume Chienti e il centro storico (S. Marcello, Sentino, Servola, Baregnano, Varano, S. Luca, S. Gregorio, Pozzuolo, Teggiole, Statte).
Non sono previste interruzioni o disservizi per le frazioni tra il centro storico e il versante montano (Morro, Calcina, S. Ersamo, Sellano, Selvazzano, Valle S. Martino, Perito, Costa S. Severo).
L’ASSM Spa, gestore del SII, al fine di limitare i disagi, chiede agli Utenti di ridurre, per quanto possibile, il consumo di acqua potabile negli orari indicati e di utilizzare i serbatoi di accumulo di cui gli impianti di utenza devono essere dotati.
L’ASSM Spa, infine, si scusa con l’utenza per il disservizio e ringrazia anticipatamente per la collaborazione.
"Noi col cuore grosso al tempo stesso sicuri e fragili. Ciao Scià". Porta la firma della Curva Just e quindi dei tifosi della Maceratese lo striscione comparso oggi sul ponte di via Enrico Mattei che omaggia Marco Sciarabba, il 31enne scomparso sabato scorso.
Oggi, alle ore 16:00, presso la Chiesa di San Vincenzo Maria Strambi a Piediripa l'ultimo saluto a Marco.
209 pratiche private presentate su 1200 circa totali. 177 sono state verificate dal comune e rimandare all’Usr che ha rimandato indietro 122 pratiche con istruttoria completa. Su queste 122 sono stati emessi decreti di concessione di contributo per 68 pratiche per un totale di otto milioni e 206mila euro. 54 pratiche sono attualmente in istruttoria presso l’Usr e ci sono lavori reali per 43 di queste. 25 sono le opere concluse e quindi c’è chi ha potuto fare ritorno a casa. Sono ancora 600 gli sfollati. 21 Sae installate tra la zona Morelli (9) e la zona di San Cassiano (12) oltre a 21 appartamenti Erap che sono già stati assegnati.
Sono alcuni dei dati che racchiudono i tre anni del sisma nel territorio di Sarnano. “Posso dire che ora la ricostruzione sta veramente iniziando – le parole del sindaco Luca Piergentili -. I nostri uffici stanno attualmente lavorando su otto pratiche e 32 sono in attesa di verifica. Non c’è quindi un blocco negli uffici comunali. Non posso dire lo stesso per la fase dei finanziamenti, di cui noi non siamo a conoscenza. Certamente, da quanto ci riferiscono i cittadini, le procedure di liquidazione sono molto lunghe.
Sul fronte scuole, spiega il primo cittadino, “la nostra necessità era di quattro istituti e ne abbiamo già conclusi tre: il primo quello donato dal Friuli Venezia Giulia, il secondo dalla Fondazione Andrea Bocelli e della Only The Brave Foundation di Renzo Rosso e il terzo l’asilo nido donato da una ditta privata che ha eseguito i lavori insieme alla Protezione Civile nazionale e alla Regione Marche. Ora stiamo lavorando sulla quarta e ultima scuola, donata dalla fondazione Ania: qui sono già state poste le fondamenta ed è stato eseguito l’impalcato del piano terra. Entro Natale dovrebbe essere finita e ci tengo a ringraziare la Provincia per averci concesso l’area.”
“Le chiese sono tutte di proprietà della Diocesi e anche qui si sta lavorando. La Chiesa di Santa Maria Centrale è stata messa in sicurezza ed è fruibile al culto; la chiesa di San Francesco è attualmente in uso ma sono necessari degli interventi; le Chiese di Sant’Agostino e San Rocco sono fruibili – ha spiegato il sindaco -. Nell’ultima ordinanza relativa ai luoghi religiosi sono state finanziate sei chiese tra cui quella del nostro territorio comunale più antica, l'Abbadia di Piobbico, che è gravemente lesionata e che verrà riparata.”
“Abbiamo ottenuto poi, e sta per partire, la gara per la parte dello stabile del comune lesionato (3 milioni di euro) – ha continuato il primo cittadino -. Un milione e 300mila euro sono invece i finanziamenti destinati al cimitero che, in parte, non è agibile. Come comune stiamo inoltre curando la ristrutturazione del cinema che diventerà un cineteatro dato che quello che attualmente si trova nella parte alta della città è gravemente lesionato; in questo modo le associazioni culturali potranno tornare a lavorare in un’area in grado di ospitare circa 150 persone.”
Sulla questione dei servizi sanitari, Piergentili spiega che sono stati ripristinati tutti da più di un anno. “L’Asur ha reso nuovamente fruibile l’ex ospedale, dove erano presenti degli ambulatori, e l’attività è tornata quella che c’era prima del terremoto. Stiamo ora valutando la possibilità di un maggiore utilizzo di una palazzina a due piani che potrebbe diventare una casa della salute.” Piergentili non ha potuto poi non affrontare uno degli argomenti di maggiore rilevanza del territorio di Sarnano, quello delle Terme di San Giacomo. “A oggi rimane una delle più grandi delocalizzazioni del terremoto sia come valore sia come qualità – spiega il sindaco -. È stata la prima opera pubblica alla quale è stata messa mano e ha rappresentato l’inizio della nostra rinascita. Anche in questo caso l’offerta è aumentata rispetto al periodo precedente al sisma e c’è una grande risposta da parte dei turisti.”
“Sulla Pinacoteca, uno dei luoghi più apprezzati dai turisti, abbiamo subito adoperato una messa in sicurezza propedeutica alla riapertura, mettendo in sicurezza le mura e garantendo l’esposizione delle opere – ha spiegato Piergentili -. Abbiamo quindi portato lì le opere di Santa Maria, che hanno una stanza a loro dedicata. Abbiamo poi riaperto la nostra "stravagante" collezione di martelli e in parte abbiamo riaperto le porte anche di quella delle armi, composta da 520 pezzi (ora solo 80 sono in esposizione). Sempre nello stesso stabile abbiamo riaperto il museo di arte sacra e per questa ultima struttura abbiamo ottenuto un finanziamento di 630mila euro, oltre a quello del sisma, concesso dalla Regione Marche. La volontà è quella di aumentare la nostra capacità espositiva.”
Il comune sta anche lavorando sul Decreto Sicurezza e il progetto che è stato finanziato è quasi pronto: 42 telecamere Ocr saranno disponibili sul territorio di Sarnano. Sono terminati anche i lavori di ristrutturazione del palasport e degli impianti comunali (con un finanziamento regionale di 300 mila euro). “Contiamo di aprire presto la struttura, che può contenere 2mila persone e, a breve, la stessa verrà intitolata al sindaco che in tre mesi l’ha costruita, Ermenegildo Piergentili – ha proseguito il primo cittadino, figlio del compianto ex sindaco -. La struttura è stata ammodernata con un piano in parquet e contiamo di poterla utilizzare per le date zero di band importanti del panorama musicale. Noi cerchiamo di proporci perché più rendiamo il nostro territorio appetibile sul fronte del turismo e maggiore è il riscontro diretto."
“Il tessuto commerciale sembra aver retto bene al sisma, anzi, vi dirò di più, qualche giorno fa una nuova attività ha aperto qui in centro storico – spiega Piergentili -. Ci sono state sì alcune delocalizzazioni ma sempre all’interno del paese. A breve inoltre si costituirà un’associazione di commercianti che sono sicuro supporterà l’Amministrazione con un confronto continuo. Sarnano non è un paese che si è abbattuto o che è morto con il terremoto e ruolo dell’Amministrazione è di sostenere il più possibile la comunità.”
Due sono le zone rosse ancora esistenti nel comune montano. "Piobbico, che è costruita su una frana e conta molti danni gravi e sulla quale è previsto il monitoraggio, e la zona dell’abitato di San Cassiano, dove abbiamo fatto un gran numero di demolizioni - ha spiegato il sindaco -. Anche in quest’ultimo caso parliamo di ricostruzione pesante dove le case dovranno essere demolite e ricostruite da zero.”
“Forse andrò controcorrente rispetto al resto della popolazione e dei miei colleghi ma credo che la situazione, più andiamo avanti, e più peggiorerà perché nel momento in cui saranno presentate tantissime pratiche ci sarà il problema dell’intasamento – ha concluso il sindaco Piergentili -. Ci lamentiamo ora che non si riesce a concludere le pratiche quando sono davvero poche; se domani dovessero arrivare tutte insieme dell’Ufficio ricostruzione sarebbe ancora peggio perché si creerebbe un intasamento vero e proprio. Se il personale affidato ai comuni rimane sempre questo, saremmo sicuramente in difficoltà.”
L’orologio della Torre dei Tempi di piazza della Libertà a Macerata è fermo alle 17:30 a causa del violento temporale che ieri pomeriggio si è abbattuto sulla città. Salta quindi oggi il tradizionale appuntamento delle ore 12 con il carosello dei magi e dell’angelo che rendono onore alla Madonna seduta in trono con il Bambino in braccio. La ditta di manutenzione, subito allertata, in giornata provvederà alla riparazione cercando di poter rispettare l’uscita degli automi prevista per le 18.
"Il presidente Conte ci ha detto che se il governo va in porto ci sarà l'attenzione alle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto e l'impegno alla ricostruzione materiale ed economica". Lo riferisce Roberto Micheli, del coordinamento Terremoto Centro Italia, al termine delle consultazioni con il premier. "Incontrandoci Conte fa onore a tutte quelle persone impegnate in questi tre anni per sostenere le popolazioni colpite", sottolinea.
"Speriamo in una continuità e oggi siamo soddisfatti - afferma Romolo Trenta, di Arquata del Tronto - Già quando lo abbiamo incontrato a Norcia, il premier aveva mostrato sensibilità. Usciamo da questo incontro con fiducia e speranza ma saremo sul campo, presenti e vigili".
Francesco Di Biagio, altro componente della delegazione, dice: "Conte ci ha rappresentato la sua insoddisfazione per lo stato dell'arte. Lo abbiamo apprezzato molto, anche se non dobbiamo fare processi ma guardare al futuro. Ci aspettiamo dal governo che verrà risposte in tempi brevissimi".
Fonte e credit foto: Ansa
AGGIORNAMENTO ORE 9:00 DEL 3 SETTEMBRE
"Dopo una giornata di incontri con una delegazione di Terremotati apprendo con profonda soddisfazione che il Premier in pectore Giuseppe Conte ha dichiarato che se il Governo va in porto, assicura l’impegno del nuovo esecutivo per la ricostruzione materiale ed economica delle zone colpite dal terremoto del centro Italia. Allora, mi chiedo: in questi 15 mesi dove stava ? E così mi viene in mente il grande Alberto Sordi ne 'Il Marchese del Grillo' che si alzava tardi e Ricciotto, il suo assistente, avvisava dal balcone della camera da letto chi lavorava sotto al cortile di riprendere l'attività l'urlo: "s'è svegliatooooo''. Così Sergio Pirozzi, postando un frammento del film di Monicelli, ironizza sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte alla delegazione del comitato dei terremotati ricevuti ieri.
La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso, in data odierna, un'allerta meteo che entrerà in vigore dalle ore 00:00 del 3 settembre e sarà valida per tutta la giornata di domani, fino alle ore 24:00.
Da nord a sud della nostra Regione sarà in vigore l'allerta gialla per quanto riguarda la presenza di fenomeni temporalerschi che, nello specifico, per quanto riguarda la nostra Provincia, interesseranno tutte le aree, da quelle montane e interne fino alla costa.
Le temperature saranno in diminuzione, in particolare nei valori massimi. I venti saranno nord orientali di brezza tesa o di vento moderato nelle zone interne con raffiche fino a vento fresco; di vento moderato o di vento teso lungo la costa con raffiche fino a vento forte in particolare lungo la fascia costiera settentrionale
"Si vuole dare un segno di cambiamento? Bene, ma non e' certo ricevendo oggi una delegazione di associazioni dei terremotati, che poi non si sa chi sono, che il premier incaricato Giuseppe Conte può dare un segnale di vicinanza delle istituzioni. Perché dopo 14 mesi o non si fida di quello che hanno fatto sia Crimi che Farabollini o non c'e' comunicazione tra loro o, ancora più paradossale che disconosce il lavoro che hanno fatto finora il sottosegretario e il commissario straordinario. Insomma non vorrei che la toppa fosse peggio del buco perché le macerie ancora sommergono le tante belle parole fin qui dette''. Sergio Pirozzi, già sindaco di Amatrice e Presidente della Commissione Terremoto e grandi rischi della Regione Lazio non usa mezzi termini per commentare l'incontro di oggi a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte. ''Non vorrei - chiosa Pirozzi - che tutto rientri in una operazione di propaganda già pianificata, considerato che, per la funesta ricorrenza, si e' tornati a parlare di terremoto in coincidenza con il risveglio del 'mostro' di questi giorni. Insomma - avverte Pirozzi - o questo governo che sta per nascere o il prossimo con le elezioni danno un segno vero di discontinuità, o faremo ricorso a tutti coloro che dal mondo della solidarietà ci hanno sostenuto per sostenerci ancora contro questa burocrazia e contro questo malcostume istituzionale. In queste terre - ricorda Sergio Pirozzi - finora abbiamo vissuto poca giustizia, il poco che e' stato ricostruito viene dalle donazioni generose degli italiani, poca dignità.
Serve una legislazione d'emergenza con un commissario per i comuni distrutti che abbia poteri speciali e possa agire in deroga contro una burocrazia che soffoca qualsiasi ipotesi di ricostruzione. Lo si e' fatto per Genova, lo si faccia anche per il centro Italia terremotato''.
La Croce Verde di Macerata per i festeggiamenti del Patrono S.Giuliano ha messo in campo le sue risorse per assicurare l’assistenza medico/sanitaria durante l’intera durata delle manifestazioni cittadine.
Un importante presidio al servizio dei tanti visitatori che nei giorni scorsi hanno affollato le vie della città per la fiera e per le iniziative che si sono svolte per festeggiare S.Giuliano.
La Croce Verde, mossa come sempre da un sano spirito di servizio, ringrazia tutti i volontari ed i militi che si sono prodigati per assicurare lo svolgimento del servizio e che hanno permesso di rinsaldare il legame storico che lega la vita di questa benemerita Associazione alla città di Macerata.
Un edificio di tre abitazioni sito all’incrocio tra via Monte Catria e via Monte Conero, nel quartiere Uvaiolo, è tornato di nuovo agibile dopo i lavori di recupero dei danni finanziati con un intervento di 100mila euro da parte dell’Ufficio speciale della Ricostruzione.
In queste ore il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato inutilizzabile la struttura che conta una decina di residenti.
È uscita oggi la classifica del Sole 24 ore, che si occupa dell’indice di sportività nelle province italiane, curato da PtsClas. La Provincia di Macerata è terza dietro a Trento, prima per la quinta volta su 13 edizioni dell’indagine, e Trieste vincitrice dello scorso anno.
Le altre province marchigiane sono al 27esimo posto con Fermo, al 28esimo con Ancona (che primeggia nello sport indoor), 32esimo con Ascoli e 40esimo con Pesaro e Urbino.
La parte bassa della classifica è occupata dal sud con la provincia di Enna che occupa l’ultimo posto.
Tra i 32 indicatori Macerata svetta negli sport di squadra: è prima nel volley (tornei nazionali e Internazionali), e prima in squadre e territorio.
Macerata è terza nelle società dilettanti (al primo posto c’è Fermo) e nel calcio dilettanti, quarta per numero di società nello sport paralimpico.
Come ogni anno l’indice di sportività verrà utilizzato nella Qualità della vita 2019, la classifica che storicamente viene pubblicata a fine anno e che misura i livelli di benessere del territorio. Fa parte della storica indagine condotta dal Sole 24 Ore, che quest’anno taglia il traguardo dei trent’anni dalla sua prima edizione.
Prosegue la battaglia legale legata ai negozi di cannabis light, fortemente portata avanti nella nostra provincia dal questore di Macerata Antonio Pignataro. Dopo la promessa della chiusura di tutti i punti vendita fatta dell'ex ministro degli Interni Matteo Salvini, i giudici dei tribunali di tutta Italia continuano però a dare ragione a produttori e commercianti che hanno subito la chiusura dei propri punti vendita. È successo a Caserta, Genova, Mantova, Padova e Perugia ed era successo circa un mese fa anche ad Ancona (leggi qui).
Il punto del contendere è la mancanza di una norma che stabilisca come si dimostri l'effetto drogante delle sostanze: l'unico riferimento resta la soglia dello 0,5% di Thc, come stabilito dall'attuale legge sulle droghe. Questo nonostante vi sia la sentenza della Cassazione dello scorso maggio che impone il divieto di vendita di prodotti dedicati ai derivati della cannabis (leggi qui).
Il copione resta lo stesso: la Polizia provvede al sequestro della merce e alla chiusura dei negozi, dopodiché i titolari ricorrono alla magistratura e - qualora si ravvisino limiti sotto lo 0,5% di Thc - i giudici provvedono alla loro riapertura.
Il marescialllo Tiziano Fattori lascia dopo 33 anni di servizio la Polizia Locale di Macerata per andare a dirigere la Polizia locale di Pollenza. Nella giornata di ieri, sabato 31 agosto, Fattori è stato ricevuto dal comandante di Macerata Danilo Doria che gli ha consegnato una targa di riconoscimento per quanto fatto durante i 33 anni maceratesi: "Oggi se ne va una persona di alto spessore, ci dispiace molto ma al contempo siamo felici per questo avanzamento di carriera".
La cerimonia è avvenuta di fronte agli amici e colleghi di Fattori, che lo hanno omaggiato con un regalo a sorpresa e con la lettura di una lettera di commiato. A rappresentare il Comune di Macerata era presente l'assessore Narciso Ricotta.
“Il 93% del territorio è inagibile; parliamo di una ricostruzione al palo dove non c’è prospettiva se non quella dei percorsi socio-solidali. Abbiamo 250 abitazioni inagibili e sul territorio comunale ci sono 210 soluzioni abitative emergenziali”. A scattare la foto, a tre anni di distanza dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, è il primo cittadino di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.
“Sempre grazie all’approccio sociale e solidale abbiamo ricostruito la scuola, un centro in cui facciamo anche le riunioni, e l’asilo – spiega il sindaco -. Abbiamo poi un locale polivalente che è un’altra donazione fatta da Rubner Haus e, per il resto, il comune si sostanzia nel fatto che tutto procede sui container dati in comodato d’uso da una ditta privata. Le stesse attività commerciali si sono insediate nei container donati da alcune associazioni direttamente al Comune di Pieve Torina mentre molte altre hanno subito delle delocalizzazioni vicino alle soluzioni abitative emergenziali.”
“Abbiamo cercato di mettere in campo dei percorsi sociali e psicologici che fossero legati alla temporaneità dell’evento, una temporaneità che però oggi ci preoccupa perché non c’è nemmeno un briciolo di ricostruzione – denuncia Gentilucci -. Pieve Torina ha tantissime zone rosse nonostante credo che sia uno dei comuni che ha demolito di più e che ha messo in sicurezza di più. Ovviamente l’indice di danno è tale da non riuscire, con queste procedure, a porre in essere delle azioni che siano cogenti e tempestive.”
“Il non aver distinto il cratere in fasce in indice di danno e in percorsi specifici che dovevano funzionare per alcuni territori piuttosto che per altri è il vero danno di questa ricostruzione e di ciò che sta subendo questo pezzo dell’Italia - ha continuato il sindaco -. Io rimango ovviamente qui per lottare per i miei cittadini perché voglio garantire loro dignità dato che è l’unica strada percorribile in momenti come questi, quando la fiducia viene meno. Forme di protesta ne possiamo mettere in atto tante poi però se c’è da denunciare in maniera critica e violenta tutte le inefficienze, molto spesso di ritrovo quasi da solo. E poi va bene la protesta ma insieme a essa deve esserci anche la proposta.”
“Mi chiedo se queste case che abbiamo demolito le vogliono ricostruire velocemente. Dobbiamo cercare di sganciare il sistema dei controlli che non deve essere fatto prima ma ex post: bisogna farlo quindi successivamente alla ricostruzione – spiega Gentilucci -. Una perizia giurata di un tecnico che garantisca la legalità del percorso è ciò che ci serve, altrimenti se ci dobbiamo mettere a controllare ogni singolo computo metrico dove ci sono anche i metri lineari di un battiscopa che deve essere inserito allora non arriviamo più.”
“Qui a Pieve Torina la vita è cambiata davvero e questo sostanzia la differenza tra luoghi del cratere e non. Dove i cittadini tornano nei propri edifici e nei propri locali e dove si mantengono le abitudini di vita, le condizioni del sisma non hanno alterato le condizioni della comunità. Laddove la condizione del sisma ha alterato le condizioni di vivibilità e i cittadini sono costretti ad andare fuori per comprare anche una fettina di carne credo che quello sostanzi la differenza tra un luogo più colpito e uno meno colpito – ha concluso il primo cittadino di Pieve Torina -. Se tutti dobbiamo essere trattati nello stesso modo così come avvenuto da tre anni a questa parte, è evidente che in questi luoghi non c’è ricostruzione e quindi stiamo perdendo ciò che io ebbi a denunciare ormai due anni fa: che avremmo perso un pezzo di Italia vera.”
Torna la paura del terremoto nel Centro Italia. Questa notte le stesse popolazioni che hanno subito il sisma del 2016, sono state svegliate a partire dalle ore 2:02 della notte da uno sciamo sismico che ha interessato la città di Norcia e portato alla rilevazione di quattro scosse nell'arco di 15 minuti, di cui la prima di magnitudo 4.1 (leggi qui).
Il geologo Emanuele Tondi, attraverso la propria pagina Facebook ha spiegato in termini scientifici quanto avvenuto: "La zona epicentrale è sempre quella della sequenza sismica iniziata 3 anni fa, il 24 agosto 2016 e culminata a fine ottobre dello stesso anno. La zona di faglia è, quindi, ancora quella del Monte Vettore-Monte Bove. Si tratta di una ripresa della sequenza, sempre possibile e che, come si può vedere dalla mappa allegata, non era per nulla terminata. Negli ultimi 3 mesi, come nei mesi precedenti, si sono verificati numerosi terremoti, anche se molti non li abbiamo percepiti. Purtroppo, la zona destabilizzata è molto grande e la sequenza di aftershocks lunga. Inoltre, il terremoto di magnitudo 4.1, si veda tabella, è seguito dai "suoi" aftershocks".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’obbligo del mantenimento del genitore, anche separato o divorziato, nei riguardi dei propri figli maggiorenni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Tolentino che chiede: “Fino a quando il genitore è tenuto al mantenimento dei propri figli maggiorenni?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata e molto attuale, nella quale la Cassazione, pur mantenendo una posizione prudente sulla facoltà per i genitori, anche separati o divorziati, di cessare il mantenimento dei propri figli maggiorenni quali disoccupati cronici, studenti svogliati o attempati "teenager", la stessa è sempre più orientata a porre un freno, quasi in funzione di educatrice sociale, a responsabilizzare proprio quella prole che non vuole andare via da casa e rimanere sotto lo stesso tetto tra le cure amorevoli e la "paghetta" mantenimento di mamma e papà.
È vero, infatti, che l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, ai sensi degli artt. 147 e 148 c.c., non cessa con il raggiungimento della maggiore età, ma permane fino al raggiungimento di una indipendenza economica tale da essere in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze di vita, ma tale obbligo non è infinito; se da un lato, non qualsiasi lavoro o reddito fa venir meno l'obbligo del mantenimento, ma occorre un impiego tale da consentire al figlio un reddito corrispondente alla propria professionalità, adeguato alle sue attitudini ed aspirazioni (Cass. n. 27377/2013; n. 1773/2012; n. 18/2011; n. 14123/2011; n. 21773/2008), dall'altro, l'abuso non è più tollerato: l'obbligo continua a vigere, afferma la Cassazione, solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010).
Se, dunque, la precarietà del mondo del lavoro accentuata dalla crisi, rende difficile la possibilità di trovare un impiego idoneo, “per i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di indipendenza economica”, la Suprema Corte ha ritenuto, senza ma e senza se, configurabile l'esonero dalla corresponsione dell'assegno richiesto da parte del genitore obbligato (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011).
Così, ad esempio, la Cassazione ha detto di no al mantenimento “della figlia trentaseienne laureata in architettura che aveva rifiutato l'offerta di lavoro del padre, occupato nel settore dell'edilizia, poiché in grado di attendere ad occupazioni lucrative, ingiustamente, invece, da lei rifiutate" (Cass. n. 610/2012); allo stesso modo, ha escluso il diritto al mantenimento “del figlio ventottenne che aveva iniziato ad espletare attività lavorativa saltuaria ed era iscritto all'università da più di otto anni” (Cass. n. 1585/2014); così come “al figlio ultratrentenne senza lavoro ma in possesso di un patrimonio tale da garantirgli l'autosufficienza economica (Cass. n. 27377/2013).
Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare che l’obbligo al mantenimento da parte del genitore dei figli maggiorenni, da un lato continua a vigere solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010), dall’altro lo stesso viene meno per i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di una propria autonomia finanziaria (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La terra torna a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle ore 2:02 a Norcia, in provincia di Perugia, nel territorio umbro, a 8 chilometri di profondità.
Due minuti dopo c'è stata una seconda scossa, sempre con lo stesso epicentro, di 3.2. Alle 2:06 si è registrata una terza scossa di magnitudo 2.0. Undici minuti dopo una nuova scossa di magnitudo 3.0.
Il terremoto è stato distintamente avvertito in tutta la provincia maceratese e alcuni cittadini sono scesi in strada. L'epicentro si trova infatti a 11 chilometri di distanza da Castelsantangelo sul Nera.
AGGIORNAMENTO ORE 10:25
Lo sciame sismico continua ad essere attivo nella zona epicentrale. A partire dalle 7:12 del mattino registrate altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.7 (ore 7:12), 2.8 (ore 7:58) e 2.4 (ore 9:49). Non si registrano al momento danni a cose o persone.
Si chiude domenica primo settembre, dopo tre anni, la gestione della piscina de La Filarmonica in via Ghino Valenti a Macerata da parte di Stefania Cittadini.
Una decisione sofferta ma inevitabile quella presa dall'imprenditrice, dovuta a motivi di salute che non le consentono più di poter gestire oltre al ristorante anche la piscina: "Mi trovo costretta a dare priorità a quello che è sempre stato il mio lavoro" spiega Stefania Cittadini "e per questo ho scelto di continuare a puntare in maniera decisa e costante sul ristorante La Filarmonica".
I tre anni di gestione della piscina da parte di cittadini hanno confermato la struttura come vero e proprio punto di riferimento per i maceratesi (e non solo) nei mesi estivi, anche grazie agli investimenti e alle continue migliorie e novità che l'imprenditrice ha voluto apportare. Basti pensare al rinnovo totale delle attrezzature, ombrelloni e lettini, l'apertura di un chiosco-bar a disposizione dei clienti. In mezzo, la volontà di organizzare anche eventi che coinvolgessero i più giovani e non li costringessero ad allontanarsi da Macerata. "Era un mio obiettivo che, però, non ho potuto concretizzare come avrei voluto. Abbiamo inaugurato la prima stagione con qualche serata musicale e ospiti di rilievo come il dj Fargetta e i Latin Power, ma evidentemente a qualcuno tutto questo non piaceva e ci siamo trovati giocoforza a dover ridimensionare le nostre ambizioni". Va anche ricordato che la piscina ebbe una partenza ad handicap che nel 2017 ne obbligò la ritardata apertura per oltre due settimane: per un vile atto vandalico l'acqua venne colorata di verde, obbligando alle inevitabili analisi per escludere pericoli per la salute dei bagnanti.
"Ne ho dovute passare parecchie" ricorda Cittadini "ma, con l'aiuto delle mie figlie e del mio staff siamo sempre riusciti a offrire un ottimo servizio ai nostri clienti. A questo proposito, vorrei salutare questa avventura bellissima ringraziando prima di tutto proprio tutti i clienti che mi hanno fatto sempre sentire il loro affetto e la loro vicinanza. Un ringraziamento va anche al direttivo de La Filarmonica che mi ha dato questa opportunità e che spero di aver ripagato nel modo giusto, e al mio staff sempre disponibile e professionale. Un abbraccio lo rivolgo pubblicamente anche alle mie figlie che mi sono sempre state vicine e mi hanno davvero aiutato tantissimo, specialmente nei momenti più difficili".
Dalla prossima stagione estiva, quindi, la gestione della piscina di via Ghino Valenti passerà di mano, ma resta sempre gestito da Stefania Cittadini il ristorante che rimane aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì.
AGGIORNAMENTO 1 SETTEMBRE ORE 21:30
"La Società Filarmonico Drammatica, nel prendere atto della decisione di Stefania Cittadini di non proseguire nella gestione della Piscina, La ringrazia per l’attività svolta in questi anni con professionalità e sacrifici, anche personali - la nota stampa della Società Filarmonico Drammatica di Macerata -. Assicura, inoltre, la cittadinanza che sono in corso di definizione le trattative con primari operatori qualificati del settore, che consentiranno l’apertura nella prossima stagione della piscina, con gli usuali elevati standard di qualità e con innovative proposte a beneficio della Città e della popolazione di Macerata."
Lunedì 2 settembre, alle ore 10:00, presso la chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato di Corridonia l'ultimo saluto a Gianni Mariani, il 38enne che ieri ha perso la vita a seguito di un incidente stradale avvenuto a Monte San Giusto.
Il 38enne, mentre si trovava a bordo del suo scooter, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato contro una vettura. A seguito dell'impatto Mariani è stato sbalzato sull'asfalto e sono stati inutili i tentativi del 118 di rianimarlo.
Gianni era proprietario, assieme al padre, di due distributori di benzina: uno a Villa San Filippo e l'altro a Corridonia. Lascia una figlia, la sorella, la mamma Gabriella e il padre Giuseppe.
La salma si trova presso l’Obitorio dell’Ospedale di Macerata.
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha incontrato ieri il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, in occasione delle consultazioni in vista della formazione del nuovo governo. Durante l'incontro il numero uno degli azzurri ha posto l'attenzione anche sulla situazione che stanno vivendo i tantissimi terremotati del Centro Italia dal 2016 a oggi.
"A Conte abbiamo sottoposto le nostre priorità programmatiche a partire dall'emergenza terremoto. Sono trascorsi tre anni da eventi traumatici che hanno messo in ginocchio ben quattro regioni. Non è da Paese civile il ritardo accumulato per avviare la ricostruzione, non vengono neppure utilizzati i due miliardi che siamo riusciti, intervenendo fortemente sull'Europa, a far dare al fine della ricostruzione. Il futuro governo, se nascerà, ha il dovere morale di dare risposte concrete alle popolazioni colpite". Sono state queste le parole di Berlusconi durante l'incontro.
Settembre nell'immaginario collettivo è il mese per eccellenza della ripresa delle attività scolastiche, e la prima campanella che virtualmente suonerà a Recanati il 2 settembre, sarà quella dell'asilo nido. Lunedì le bambine e i bambini di 0-3 anni saranno accolti di nuovo, o accolti per la prima volta, dalle maestre e dalle educatrici che già da qualche giorno sono rientrate in servizi per preparare al meglio gli spazi educativi.
A fare gli auguri per un inizio anno ricco e appassionante è l'Assessore all'Istruzione Rita Soccio, che afferma "Sono 39 le bambine e i bambini iscritti al nostro Asilo Nido Comunale. Nei giorni scorsi ho incontrato le maestre per ascoltare quali sono le esigenze dei piccoli e di come poter intervenire per migliorare il servizio. Quest'anno vorrei proporre nuovi progetti formativi nell'ambito artistico, che possano essere da stimolo per le bambine e i bambini del nostro nido, convinta che la crescita emotiva e culturale deve necessariamente iniziare da questa fascia d'età".
Anche quest'anno è stato pubblicato il bando per l’assegnazione dei “Voucher Sociali” per l’anno educativo 2019/2020, in favore degli iscritti agli asili nido pubblici e privati presenti nel territorio comunale. Il Comune di Recanati infatti interviene dal 2011 con propri fondi a sostegno delle famiglie con IS.E.E. fino a € 29.769,35 che utilizzano i servizi per la prima infanzia al fine di favorire la conciliazione delle esigenze lavorative con quelle familiari e al contempo agevolare la fruizione di un servizio che concorre, insieme alla famiglia, alla crescita, alla cura ed alla educazione delle bambine e dei bambini.