Il Comune di San Severino Marche ha approvato i progetti esecutivi e appaltato i lavori per la sistemazione di alcuni tratti di strade periferiche a servizio della frazione di Isola, località Cascine, della frazione di Paterno, località Martinelli, e della frazione di Carpignano. L’ufficio Manutenzioni ha inoltre provveduto alla sistemazione del sottofondo e all’asfaltatura della strada comunale che collega le frazioni di Parolito e Colleluce.
I primi tre interventi rientrano nell’elenco annuale delle opere di sistemazione delle strade comunali per una spesa complessiva di 300mila euro.
Le opere prevedono anche la manutenzione, laddove necessario, del sistema di smaltimento delle acque meteoriche con la pulizia degli scoli laterali sui terreni e dei tubi di drenaggio sottostrada che sono allacciati ai tombini oltre alla pulizia delle cunette e dei cigli stradali. Infine si procederà alla stesa finale di un nuovo tappeto di usura in conglomerato bituminoso.
Per la strada comunale Isola – Cascine è stato previsto uno stanziamento di 80mila euro, per la Paterno – Martinelli di 130mila euro e per la strada di Carpignano un intervento di ulteriori 90 mila euro.
Si procederà con una manutenzione straordinaria, invece, per la messa in sicurezza della comunale Parolito – Colleluce. In questo caso l’intervento sarà di poco superiore ai 30mila euro, e consisterà nel rifacimento completo della pavimentazione di alcuni tratti già interessati da precedenti opere di ristrutturazione della fondazione.
"Una strana ritorsione quella del Presidente Trump nei confronti del settore agroalimentare, e quindi dell’Italia, in risposta ai sussidi UE al consorzio Airbus che nulla ha a che fare col nostro Paese. Ricordiamo, infatti, che Airbus è un’azienda di diritto europea che opera nel settore aerospaziale e della difesa, composta da società tedesche, francesi e spagnole" è l'allarme lanciato da CNA Macerata.
"La contromossa USA è stata annunciata in nuovi dazi per un totale di 8 miliardi nei confronti dei prodotti europei che investirebbe in pieno l’export agroalimentare italiano negli Stati Uniti, un business da circa 5 miliardi di dollari l’anno. Per i nostri prodotti su quel mercato, che pesa circa il 10% del totale export, significherebbe un raddoppio dei costi - prosegue l'organizzazione nazionale -. Sarà un’occasione per valutare quanto siano buongustai i consumatori americani, sicuramente italo-americani, tanto da continuare a preferire il nostro Parmigiano rispetto allo scadente parmesan canadese o ad altre imitazioni targate USA."
Per le imprese maceratesi interessate, dei settori vinicoli e dell’olio di oliva, ma per tutto il reparto agroalimentare Made in Italy, il Presidente CNA Giorgio Ligliani auspica che “il Premier Conte approfitti della visita a Roma del Segretario di Stato americano Mike Pompeo per chiedere che vengano tolti alcuni prodotti della filiera agroalimentare dalla lista dei dazi a cominciare dall’olio di oliva, dal vino, al parmigiano. Dal canto suo – prosegue Ligliani – l’Europa non può esser messa in scacco da questi tentativi espliciti di creare contrapposizioni interne tra Paesi membri; è necessario che provveda l’UE a controbilanciare le eventuali perdite ove queste vengano registrate”.
L’ennesima tegola per chi fa export in Italia che si aggiunge alle incertezze legate alla Brexit e con l’ormai annoso embargo alla Russia.
Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, è stato eletto nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini con larga maggioranza della commissione.
“Esprimo soddisfazione per il largo consenso espresso dalla Commissione Ambiente sulla nomina del Professor Andrea Spaterna a presidente del Parco Nazionale dei Sibillini - ha commentato Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle -. La votazione sulla proposta di nomina avanzata ieri dal Ministro dell’Ambiente Costa è terminata con 31 voti favorevoli e solo 5 contrari. Segno che l’autorevolezza della persona scelta, che al prestigioso curriculum scientifico in ambito veterinario associa una notevole capacità organizzativa, ha convinto i deputati”.
“La nostra impronta sul pianeta sta crescendo a dismisura e la Natura non sopporta più lo stress antropico. I parchi e le aree protette in genere possono rappresentare, se ben governate, un modello di sostenibilità da tenere presente per le scelte da fare sul resto del territorio. In questo senso il protagonismo delle comunità locali è fondamentale, soprattutto in aree troppo spesso considerate a torto come marginali. Lo sono solo se non si investe adeguatamente e se non si ripone su questi siti ricchi di biodiversità la giusta attenzione. Il ministro Costa ha trovato gran parte dei parchi lasciati senza governo, privi di presidenti o direttori. In alcuni casi di entrambi. Sta procedendo alle nomine dei presidenti d’intesa con le regioni e sta destinando risorse economiche importanti. In tutto il mondo i parchi sono motore di conservazione e sviluppo locale e in questo caso c’è una ragione in più, quello di aiutare un territorio a rinascere dopo il sisma 2016. Devono esserlo anche in Italia” conclude la Terzoni.
A seguito della grave crisi idrica iniziata dopo gli eventi sismici del 2016 e che ha avuto il culmine in questo periodo con la quasi totale perdita di portata della sorgente del capoluogo di Visso, da ieri, il Comune non è più in grado di garantire un servizio idrico adeguato alla popolazione e alle aziende presenti sul territorio, neanche con l’ausilio di autobotti.
“In queste settimane il comune di Visso ha prospettato alla Regione Marche e agli Enti interessati, una soluzione che consente di garantire il rifornimento d’acqua per Visso mediante la realizzazione di un allaccio provvisorio all’acquedotto del Nera – spiega il primo cittadino Gian Luigi Spiganti -. Nonostante il nulla osta all’intervento dato dalla Regione Marche, Servizio Tutela e Gestione del Territorio, e i ripetuti solleciti agli altri Enti interessati, non è ancora stato possibile procedere all’esecuzione dei lavori in quanto non sono giunte tutte le altre necessarie autorizzazioni all’attingimento e all’esecuzione dell’intervento prospettato.”
“Stante la situazione, ho interessato direttamente la Prefettura di Macerata e la Protezione Civile Regionale – ha continuato il sindaco – richiedendo l’intervento immediato di autobotti, rinnovando la richiesta di autorizzazione all’allaccio e trasmettendo tutta la documentazione inerente la problematica in oggetto.”
“In attesa di un riscontro positivo verranno adottati i provvedimenti necessari alla razionalizzazione delle ridotte risorse idriche nella consapevolezza dell’impatto che le stesse avranno sulla popolazione e sulle attività produttive” conclude il primo cittadino.
Chiusa la strada provinciale 40 dell’Asola nel Comune di Montelupone.
A seguito dell’intensissima precipitazione del pomeriggio che ha colpito in modo particolare la zona di Morrovalle, Montelupone e Potenza Picena, si è verificato un grosso smottamento di acqua e fango che si sta riservando sulla provinciale dell’Asola.
La Provincia di Macerata ha mobilitato immediatamente il personale e i mezzi, ma dalla collina continua il colamento che rende non sicura la strada, nel tratto interessato di circa 200-300 metri. Nel pomeriggio sono intervenuti i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza alcuni mezzi finiti in panne nel fango.
“Poiché prosegue a scendere acqua e fango che rendono pericolosa la circolazione stradale - dichiara il presidente della Provincia Antonio Pettinari - abbiamo deciso di sospendere le operazioni e chiudere la strada. L’intervento sarà ripreso domani mattina”.
“Il 15 di ottobre molti terremotati si troveranno nella condizione di dover iniziare la restituzione della cosiddetta “busta paga pesante” con la follia di dover versare le 5 rate sospese da giugno ad ottobre in un’unica soluzione”. Ad affermarlo in una nota sono i membri del coordinamento dei comitati “Terremoto Centro Italia”.
“A maggio le forze politiche che sostenevano il precedente Governo hanno generato questo pasticcio nel provvedimento chiamato “Sblocca Cantieri” - continuano -. Contestualmente il Presidente Conte si impegnava nell'incontro con i comitati a Norcia a discutere una decurtazione della restituzione dell'ordine del 40%. Ricordiamo che “busta paga pesante” significa aver usufruito di 12 mesi di sospensione Irpef e contributi previdenziali da restituire successivamente. La ratio della sospensione era consentire di posticipare il pagamento delle tasse alla ripresa del tessuto economico delle zone colpite dal sisma spalmandolo con una rateizzazione decennale”.
“È a tutti evidente che nel cratere non vi è né ricostruzione né ripresa economica” - continua la nota stampa -. Il Coordinamento dei Comitati Terremoto Centro Italia, viste le tante difficoltà che nel vissuto quotidiano ci troviamo a dover affrontare dopo tre anni dal sisma, richiede al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte un tavolo risolutivo sulla problematica della restituzione della busta paga pesante, confidando che sia l’ultima volta che le scadenze e il tema vengano trattati sempre in urgenza a ridosso dei termini. Auspichiamo di poter affrontare anche la problematica relativa alla “restituzione dei versamenti per la moratoria sisma”.
"Abbiamo interloquito con i più illustri Commercialisti locali in merito ai vari aspetti tecnici della questione - concludono -. Abbiamo seguito con interesse le dichiarazioni delle parti sociali sullo stesso tema sia i sindacati CGIL CISL E UIL nazionali che territoriali. Sperando che la somma delle voci porti ad una risoluzione rapida e certa della questione. Vivere di proroghe in costante incertezza normativa è un danno morale pesante da sopportare quanto quello materiale ed economico”.
Il maltempo, il cui arrivo era stato previsto e oggetto di un'allerta gialla da parte del Dipartimento della Protezione Civile delle Marche, si è abbattuto con particolare violenza nel primo pomeriggio di oggi su Morrovalle, Porto Potenza Picena e Montelupone. I tre centri della provincia maceratese sono stati investiti infatti da una bomba d'acqua. Numerose le chiamate e gli interventi che sono in corso di svolgimento da parte dei Vigili del Fuoco.
I disagi riguardano in particolare la circolazione stradale per via di tombini allagati, alberi caduti e autovetture rimaste impantanate. Fortunatamente, al momento, non si segnalano nessun incidente e nessuna persona coinvolta.
Da questa settimana è stata ripristinata la normale viabilità della strada provinciale 105 “Recanati - Osimo”. Il ponte sul fiume Musone è stato interessato da un doppio intervento eseguito dalla Provincia di Macerata: dopo i lavori programmati di manutenzione, infatti, era emersa la necessità di effettuare un’opera più consistente.
Grazie all’impegno della ditta incaricata, la Calzolari SRL, che ha lavorato senza sosta dal 12 agosto, è stata realizzata una nuova soletta dell’impalcato, effettuata la manutenzione di alcune travi, l’impermeabilizzazione e l’asfaltatura del tratto stradale.
"L’appalto ha previsto una spesa di 130mila euro. “Abbiamo cercato di eseguire i lavori nel più breve tempo possibile - afferma il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - Era un intervento molto importante e urgente ai fini della sicurezza; purtroppo i disagi alla viabilità, involontariamente creati, erano inevitabili data la necessità di realizzare l’opera”.
Si è conclusa con grande successo questa mattina all’IKEA di Camerano la III edizione dell’“Ecoforum Marche”, un appuntamento unico a livello regionale ideato da Legambiente e dedicato al confronto tra rappresentanti dei comuni, gestori dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della nostra regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche.
Nel corso dell’evento, è stata anche presentata la XVII edizione di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti e sono stati premiati i “Comuni Rifiuti Free”, che si distinguono non solo per una buona raccolta differenziata, ma anche per la qualità delle attività di riciclo e per le buone politiche di prevenzione.
In base ai dati raccontati durante l’iniziativa, le Marche si dimostrano una regione virtuosa nella raccolta differenziata, superando il 69,39% di RD. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 73,9%, continuando a confermare il valore assoluto di un modello di gestione di raccolta dei rifiuti attraverso il “porta a porta” esteso su tutto il territorio provinciale, con un solo gestore ad offrire il servizio. A seguire, troviamo la provincia di Pesaro-Urbino (70,28%), Ancona (68,73%), Ascoli Piceno (65,98%) e Fermo (64,97%).
Nella sezione dedicata a “Comuni Ricicloni”, ad essere premiate sono state ben 162 amministrazioni che si sono contraddistinte per il raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, con punte superiori all’85% raggiunte dal comune di Peglio (PU) (85,26% RD). Tra queste, Macerata si conferma la migliore esperienza tra i capoluoghi di provincia per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, che si attesta al 74,96%.
Tra i Comuni Ricicloni, in particolare, sono 14 le amministrazioni ad aver ottenuto il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile: Polverigi (AN), Fratte Rosa (PU), Camporotondo di Fiastrone (MC), Castelfidardo (AN), Torre San Patrizio (FM), Belforte all’Isauro (PU), Terre Roveresche (PU), Piandimeleto (PU), Piobbico (PU), Agugliano (AN), Montecalvo in Foglia (PU), Rapagnano (FM), Folignano (AP), Fermignano (PU).
"L’edizione 2019 presenta complessivamente risultati molto positivi ma, come negli anni precedenti, ancora diversificati fra una provincia e l’altra e con delle criticità importanti. - ha dichiarato Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche -. La raccolta differenziata, infatti, è cresciuta significativamente, ma resta preoccupante il dato sulla produzione pro capite di rifiuti, che nel 2018 è continuata a crescere ed è stata di 522kg/ab/anno, dato che si attesta addirittura sopra la media nazionale. Per puntare realmente agli obiettivi dell’economia circolare, è necessario lavorare insieme per adeguare il sistema di gestione di rifiuti attraverso la raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, la prevenzione dei rifiuti, che è ancora oggi il tallone di Achille di questa regione, l’adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio".
A questo proposito Legambiente, attraverso numerosi appelli, ha più volte ricordato che la sfida della produzione di biometano è strategica per la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti organici e può avere un ruolo fondamentale nella strategia energetica del nostro territorio, nella riduzione dell’inquinamento atmosferico e nella lotta ai cambiamenti climatici. La sua produzione, inoltre, deve avvenire nel rispetto della biodiversità e della funzione di stoccaggio del carbonio svolta da foreste e dai terreni coltivati.
"Le Marche hanno tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale ma le sfide nella gestione dei rifiuti si rinnovano continuamente. - ha concluso Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. Per raggiungere i nuovi obiettivi di riciclo dettati dalla normativa europea serve un’adeguata rete impiantistica, che in Italia e nelle Marche è ancora oggi carente. L’integrazione degli impianti tra gli ambiti territoriali rappresenta il primo passo per mettere le nuove basi che ci consentiranno di raggiungere migliori performance di gestione del ciclo dei rifiuti e di utilizzare in maniera efficiente le risorse economiche e ambientali. Grazie al decreto del maggio scorso a firma del Ministro dell’Ambiente, che supera la definizione di rifiuto nel trattamento di prodotti assorbenti per la persona, si apre, inoltre, la nuova fase delle materie prime seconde che permetterà a nuovi materiali di entrare nella filiera economico-produttiva".
Nel corso dell’iniziativa, si è parlato della FaterSMART, un’azienda leader nel mercato italiano dei prodotti assorbenti per la persona, che nasce con la mission di coniugare sostenibilità ambientale, sviluppo economico e responsabilità sociale attraverso la ricerca di tecnologie innovative volte a trasformare i prodotti assorbenti per la persona in materie prime seconde ottenute da riciclo.
Hanno partecipato all’evento: Angelo Sciapichetti, assessore all’Ambiente della Regione Marche; Costantino Renato, assessore all’ambiente del Comune di Camerano; Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente; Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche; Marco Ciarulli, responsabile scientifico Legambiente Marche; Sandro Bisonni, vice presidente commissione ambiente della Regione; Maurizio Mangialardi, presidente ANCI Marche; Stefano Ferrara, commercial manager IKEA; Marica Paterlini, operational manager IKEA; Davide Niemeijer, sustainability specialist IKEA; Guido Poliseno, business development manager FaterSMART; Giuseppe Giampaoli, Direttore Cosmari; Carlo Santulli, Università di Camerino; Massimiliano Savoretti, azienda agricola Massimiliano Savoretti; Matteo Giantomassi, responsabile comunicazione ATA2.
Uno sconto di 50 euro sul canone Rai in bolletta e la miglior tariffa sul listino. Luce e gas con prezzi più convenienti per i tesserati Cisl delle Marche dopo l’accordo stipulato da Estra Prometeo con il sindacato. L’intesa è stata firmata ieri pomeriggio da Marco Gnocchini, presidente di Estra Prometeo, e Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche.
A partire da oggi e fino al 30 settembre 2020 a tutti i nuovi abbonati, purché in regola con il tesseramento al sindacato, saranno concesse queste particolari tariffe. L’informazione sarà agevolata anche attraverso i vari uffici Cisl del territorio.
"Estra Prometeo è una società vicina al territorio – commenta il presidente Gnocchini – ed è per questo che siamo attenti a tutte quelle realtà, come la Cisl Marche, che esprimono una forte responsabilità sociale e che mettono persone e famiglie al centro della loro azione".
"Con questo accordo ampliamo le convenzioni ai nostri iscritti con un soggetto che ha dimostrato affidabilità nel settore in cui opera dando particolare rilievo alla prossimità" – ha dichiarato Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche.
Transavia, la compagnia low cost del gruppo Air France/KLM, ha annunciato ieri la nuova rotta per l'estate 2020 dall'aeroporto di Ancona a quello di Parigi Orly.
I voli, che saranno attivi dalla prossima stagione estiva fino al 23 ottobre del 2020, saranno operati da aeromobili B737-800 due volte la settimana, il lunedì e il venerdì. I nuovi voli, in vendita a partire da 25 euro, sono prenotabili da oggi collegandosi al sito web della compagnia aerea, tramite canali GDS o recandosi presso le agenzie di viaggi del territorio.
È stata espressa grande sottisfazione dall'Amministratore Delegato di Aerdorica Carmine Bassetti che prevede un incremento del traffico outgoing, ma anche di quello incoming, mentre il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli parla di "una nuova era per l'aeroporto".
“Abbiamo ricevuto l’ennesima dimostrazione di incompetenza ed inaffidabilità da parte della giunta comunale” dichiara Andrea Lamona, responsabile regionale di CasaPound Italia, in merito al festival “Artemigrante” tenutosi in Piazza Vittorio Veneto, a Macerata, dal 30 agosto all'8 settembre scorso.
“Non è tollerabile - continua Lamona - che un festival promosso dal comune danneggi il patrimonio pubblico. Tantomeno che soldi pubblici vengano utilizzati per riparare danni causati da queste inutili iniziative comunali”. Artemigrante, Festival di Circo contemporaneo e Teatro di strada, è stato sostenuto dal Comune tramite l'assessore alla cultura Stefania Monteverde. Per tutto il periodo della manifestazione in Piazza Vittorio Veneto è stato collocato un grande tendone da circo.
Un'installazione provvisoria che ha, però, causato danni alla pavimentazione della piazza. “Vogliamo chiedere ai fautori di questa iniziativa - conclude Lamona - chi si accollerà i danni subiti dal rosone di piazza Vittorio Veneto. Tutt’oggi la piazza è transennata e il comune tace. Siamo sicuri che la risposta dei maceratesi non tarderà ad arrivare nel 2020”.
Vista la necessità e l'urgenza di effettuare opere murarie per la sistemazione e il ripristino della caditoia per la raccolta delle acque meteoriche situata all'intersezione di Via Montello con Viale Vittorio Veneto, il Comando di Polizia Locale di Tolentino ha emesso un'ordinanza di chiusura veicolare valida dalle ore 7:30 di mercoledì 2 ottobre alle ore 13:00 di giovedì 3 ottobre, e comunque fino al termine dei lavori che interesseranno proprio via Montello, a partire dall'intersezione con Viale Vittorio Veneto.
La misura si è resa necessare per salvaguardare l'esecuzione dei lavori. I veicoli in transito in Viale Vittorio Veneto, all'intersezione con Via Montello, avranno pertanto come direzione obbligatoria quella di procedere dritto.
Dopo la continuazione inattesa dell'estate che ha caratterizzato i giorni di fine settembre nella regione Marche così come in tutta l'Italia, tornano i temporali. Come si evince dal bollettino meteo della Protezione Civile, un sistema frontale di perturbazione di origine atlantica interesserà il nostro territorio a partire dalla giornata di mercoledì 2 ottobre, nella quale è stato emesso un avviso di condizioni metereologiche avverse con allerta gialla.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. L'allerta è estesa dalle ore 14:00 del pomeriggio sino alla mezzanotte. Le temperature non subiranno, in ogni caso, variazioni di rilievo nell'arco delle 24 ore. Il maltempo dovrebbe proseguire anche per la giornata di giovedì 3 ottobre sino al pomeriggio, quando i fenomeni temporaleschi andranno ad esaurirsi.
Nelle Marche sono 2.705 i migranti accolti, mentre due anni fa erano 5.300. Questa, fa sapere Cgil Marche, la situazione dell'accoglienza nella regione al 30 settembre 2019, secondo i dati del Ministero dell'Interno.
Capitolo a parte è quello relativo agli "irregolari che sono aumentati dall'entrata in vigore del primo decreto sicurezza voluto da Salvini: si stima - fa notare il sindacato - che siano oltre 1.200 le persone cui è stata limitata la possibilità di avere la protezione umanitaria".
Tra i 2.705 accolti, 1.733 (oltre il 64%) sono nei Centri di accoglienza (Cas), 972 nei centri nei centri Sprar (ora Centri Siproimi). Questi ultimi non possono più accogliere, per effetto del decreto Salvini, i richiedenti asilo ma solo minori non accompagnati e altri casi speciali, previsti dalla normativa.
Fonte. Ansa Marche
L’incertezza sul futuro degli stabilimenti marchigiani della Whirlpool e, conseguentemente, sulle reali prospettive dei dipendenti (più di mille, tra le sedi di Melano di Fabriano e Comunanza) è al centro di un'interrogazione che il consigliere regionale Enzo Giancarli ha rivolto al Presidente Ceriscioli.
“Vogliamo sapere con certezza qual è la strategia industriale di questa multinazionale che opera in Italia, con sedi anche nella nostra regione – ha detto Giancarli - Vogliamo il rispetto degli accordi in tutti gli stabilimenti e il mantenimento di tutte le unità produttive a Melano di Fabriano, dove si producono piani di cottura a gas ed elettrici, e a Comunanza, dove si producono lavatrici e lavasciuga”.
Giancarli ha chiesto una presa di posizione e un impegno forte da parte della Regione, rispetto ad una situazione che, altrimenti, potrebbe prendere una piega negativa. “Bisogna passare dalle dichiarazioni di principio – ha rilevato Giancarli - a provvedimenti capaci di garantire produzione e occupazione a tutti i lavoratori dipendenti del gruppo, ma anche all’indotto e ai terzisti”.
Nel mentre, per l’immediato futuro, Giancarli ha chiesto una significativa vicinanza della Regione alle preoccupazioni dei dipendenti. “Alla grande manifestazione programmata a Roma per il 4 ottobre, indetta dai coordinamenti nazionali dei sindacati metalmeccanici Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, - ha affermato Giancarli - occorre la presenza di una delegazione della Regione Marche con proprio gonfalone”.
Per Giancarli, l’occasione è stata utile anche per rilanciare una sua proposta relativa al riconoscimento dell’area di crisi complessa per il territorio fabrianese. “Lo richiede la difficile situazione che stanno attraversando più aziende del territorio, Jp, Cartiere Miliani, Tecnowind e, appunto, Whirlpool, solo per citarne alcune – ha concluso Giancarli – pertanto è giunta l’ora di passare ai fatti e dare l’avvio concreto all’iter per la richiesta al Ministero dello Sviluppo economico”.
Massimo Dell’Orso, tra le molte cose, collaborava alla gestione del Centro Faunistico del Parco Nazionale dei Sibillini, tra Castelsantangelo e la frazione di Vallinfante. Si occupava del lupo Merlino, ospite dei recinti del Centro, teneva d’occhio la colonia di cervi più importante del Parco, che vive nei boschi intorno alla frazione. Massimo era un amante sincero dell’Appennino. Ha deciso di andarsene il primo maggio del 2018, nell’hotel sulla costa abruzzese dove era stato sfollato in attesa di una casetta che non sarebbe mai arrivata.
Ha lasciato un grande vuoto nella comunità dei Sibillini, grande come tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno scelto di lasciare queste terre dopo il terremoto.
A distanza di un anno da quando Massimo se n’è andato, viene bandito un premio alla tesi che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017.
L’iniziativa vede il contributo del gruppo di ricerca Emidio di Treviri, del Corso di Sociologia Unicam, dell’Istituto Storico di Macerata e delle Brigate di Solidarietà Attiva - Marche. Aderiscono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo, Terre in Moto - Marche ed Ecomuseo del Monte Ceresa.
L’iniziativa intende favorire la concessione di un premio per la tesi di laurea o di dottorato a giovani studenti e ricercatori attraverso la raccolta e la gestione di fondi a tale scopo. L’obiettivo è la costituzione di un archivio digitale intitolato alla memoria di Massimo dell’Orso, costituito da lavori scientifici che affrontino le trasformazioni del post-terremoto dell’Appennino Centrale 2016-2017.
Il concorso avrà un solo vincitore che si aggiudicherà il primo premio, mentre tutti gli altri vinceranno la possibilità di vedere pubblicata una sintesi dei principali progressi scientifici del loro lavoro in un libro collettaneo liberamente scaricabile online. Inoltre tutti quanti i lavori, nella loro interezza, contribuiranno a costituire la base di un archivio online di materiale scientifico, liberamente consultabile, sul post-sisma dell’Appennino Centrale sempre dedicato alla memoria di Massimo.
I concorrenti devono aver realizzato una ricerca che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. Sono ammesse tutte le scienze (sociali, naturalistiche e umane) purché i lavori riguardino le conseguenze sociali e/o ambientali della crisi seguita al terremoto. L’elaborato deve essere terminato e presentato nelle sedi relative, entro il 31 dicembre 2019. (qui il link al bando https://www.emidioditreviri.org/archivio-mdo/ )
“Il 26 settembre scorso sono stati formalmente consegnati i lavori per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche”. A dare l’annuncio, in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale, il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei. Il sindaco ha ricordato che le opere, seppur formalmente consegnate nei giorni scorsi, sono già state avviate per stralci da oltre un mese.
“Durante gli scavi della parte verso il palazzetto dello sport sono stati rinvenuti dei resti archeologici, per cui in quella parte i lavori dovranno procedere più lentamente, per consentire il recupero dei reperti, con conseguente ritardo sulla fine dei lavori - ha poi proseguito il sindaco -. Mi è stato assicurato dal soprintendente Casci Ceccacci che tutti i reperti recuperati andranno ad arricchire il nostro museo archeologico”.
Nell’Assise cittadina si è parlato ancora dei numeri dell’emergenza sisma: complessivamente al Comune di San Severino Marche sono state presentate 349 pratiche di cui 249 relative alla ricostruzione leggera, 96 relative alla ricostruzione pesante e 4 riferite alle attività produttive. Sono state finanziate 188 pratiche di cui 176 relative alla ricostruzione leggera e 12 a quella pesante. Complessivamente sono state chiuse 110 pratiche. Per altre 31 il sindaco ha firmato le revoche delle Ordinanza di inagibilità trattandosi di immobili che hanno fatto ricorso al contributo del Sisma Bonus, uscendo quindi dalla procedura ordinaria.
In questi giorni il Comune di San Severino ha provveduto anche al pagamento de C.A.S. di agosto, il contributo per l’autonoma sistemazione. Sono 755 i nuclei familiari destinatari del contributo che, complessivamente ammonta a 570.877,53 euro. In tutto le domande di C.A.S. inserite nel sistema Cohesion sono state 1.332.
Sempre con riferimento ai lavori post terremoto il sindaco ha ricordato la fornitura e la posa in opera di condizionatori per il plesso scolastico di via D’Alessandro.
In merito alle opere ammesse a finanziamento con l’Ordinanza 56, cioè il Piano stralcio delle opere pubbliche, per San Severino la struttura del Commissario alla ricostruzione ha ammesso tre opere: il miglioramento sismico dei laboratori dell’Istituto Professionale “Pocognoni”, il miglioramento sismico di palazzo Governatori e quello del palazzo Comunale.
“Abbiamo provveduto a redigere la progettazione di tutti gli interventi con personale interno - ha spiegato il sindaco Piermattei in Consiglio - e ad oggi sono stati approvati i progetti dei laboratori dell’Ipsia e del palazzo Comunale, mentre per palazzo Governatori l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ci ha fatto sapere che verrà discusso alla prossima Conferenza dei servizi regionale entro il mese di ottobre”.
Quattro abitazioni sono tornate di nuovo agibili a San Severino Marche dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco, Rosa Pieramttei, ha infatti firmato le revoche delle Ordinanze con le quali aveva dichiarato non utilizzabili tre abitazioni, con relative pertinenze, in via Raffaello Sanzio e un edificio bifamiliare nella località dei Granali.
Per le prime tre abitazioni, riunite in un unico comparto, sono stati necessari lavori di riparazione del danno sismico e di rafforzamento locale per complessivi 185mila euro. Per l’edificio dei Granali, il cui proprietario non ha usufruito del contributo della ricostruzione ma ha preferito riparare la struttura in maniera autonoma servendosi del sisma bonus, sono state necessarie opere di consolidamento strutturale localizzato.
In tanti questa mattina hanno deciso di dare l'ultimo saluto a Piero Cesanelli nell'atrio comunale di Recanati e si sono stretti vicino al dolore dell'amata compagna di una vita del fondatore di Musicultura, Paola Promisqui. Al termine della cerimonia il feretro è stato accompagnato all'uscita, per procedere alla tumulazione privata, da "Le plat pays" di Jacques Brel. Durante il rito laico, officiato dall'amico e vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri, molti tra amici e istituzioni hanno voluto dire addio all'uomo simbolo della cultura nel territorio maceratese e non solo con un ricordo.
"Oggi siamo qui per la perdita di un uomo speciale e straordinario, un uomo geniale che con le sue importanti creazioni ha dato il riflesso dell'attualità umana - le parole di Nannipieri -. La sua scomparsa ha generato un'ondata di commozione per la perdita di una personalità portatrice di eleganza, passioen artistica e sensibilità nel mondo della cultura italiana e della musica."
"Ricordo che quando incontrai Piero ci siamo presi subito, c'è stata davvero una grande immediatezza di comprensione come quella che ti sanno dare gli uomini che hanno passione per ciò che fanno - le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Abbiamo lavorato molto bene insieme e abbiamo valorizzato ciò che era suo. Piero è stato in grado di scoprire i talenti di questo paese e dare loro la rilevanza che meritano. Le opere sono sì create degli uomini ma l'eredità continua a vivere e il modo migliore per onorare il genio e l'uomo è portare avanti ciò che ci ha lasciato."
"Ci lascia una mente brillante e una di quelle persone che la nostra città ha avuto la fortuna di poter avere negli anni - le parole del primo cittadino di Recanati Antonio Bravi, che ha portato anche i saluti del prefetto Iolanda Rolli -. Voglio ricordare la sua brillante e geniale intuizione nell'aver creato un gioiello come Musicultura. Nella sua vita ha sempre puntato alla qualità e non ha mai dimenticato il nostro territorio, sostenendo tutte le iniziative legate alla cultura."
Il primo cittadino di Macerata Romano Carancini, visibilmente emozionato, ha sottolineato l'importanza dell'aggregazione che Musicultura ha portato nel capoluogo. "Piero si è sempre contraddistinto per la sua voglia di non essere protagonista, rimanendo schivo e discreto: questo ha contribuito a renderlo la persona eccezionale che era."
"Piero ha sempre condiviso la sua visione senza imporla agli altri ed è per questo che chiunque gli era vicino aveva verso di lui un atteggiamento di devozione" - le parole di Stefano Caperna, presidente di Musicultura.
"È stata una eccelsa personalità recanatese - ha aggiunto l'amico Valerio Calzolaio -. Aveva 43 anni quando con Vanni Pierini mando gli inviti ai cantautori dell'epoca chiedendo di mandare una cassetta musicale. Piero ha posto l'attenzione sull'insegnamento della drammaturgia e sul cantautorato e ci ha fatto capire che è sempre importante essere ascoltati".
E poi il ricordo della moglie di Carlo Latini, dell'ex sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e del presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Piero ricorda il DNA della nostra terra: fatica, determinazione, onestà e autenticità. Chi lo conosceva non poteva non rimanere folgorato dalla sua genialità e ricchezza. Ha dato vita a un Festival vero e genuino in cui tutti i partecipanti erano allo stesso livello: senza dubbio porteremo avanti ciò che lui ha creato" le parole di Pettinari.
Infine il ricordo degli artisti de "La Compagnia" di Musicultura, nata il 24 settembre del 2008, nelle parole del batterista Riccardo Andrenacci: "Piero e Paola ci hanno fatto sempre sentire in famiglia, una vera famiglia - il toccante ricordo -. Piero ci ha sempre accolto nel suo studio tra i suoi amati dischi ed era felice come un bambino quando c'era il pienone. Oggi tutti noi siamo musicisti migliori grazie a voi e vi saremo per sempre riconoscenti. Piero, continueremo a cantare per te" hanno concluso gli artisti intonando il ritornello de "La Compagnia", "Tristezza va, una canzone il tuo posto prenderà".