Il nuovo governo guidato da Giuseppe Conte vede nella stessa maggioranza i tre Commissari Straordinari che si sono occupati del terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2016 e dei successivi: il Sen. Vasco Errani, Il Ministro On. Paola De Micheli ed il Commissario in carica Prof. Piero Farabollini. Secondo una nota dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Macerata firmata dal presidente Vittorio Lanciani sono, quindi, finiti gli alibi: "Non possono più rimpallarsi le colpe l’un l’altro. Regole certe, responsabilità chiare, professionalità ed onestà intellettuale devono rimuovere quel velo di diffidenza nemmeno troppo celato che le istituzioni hanno sempre mostrato verso i professionisti".
"A meno di un accordo che stravolga l’attuale Ordinamento delle Professioni Tecniche nel nostro paese il ruolo dei tecnici, siano essi liberi professionisti o dipendenti della Pubblica Amministrazione, è centrale per accelerare la ricostruzione e dare senso compiuto allo sforzo economico che il nostro paese sosterrà per rilanciare i nostri territori. È necessario - sottolinea Lanciani - che il governo dimostri che vuole risolvere veramente il problema delle risorse: nessuno ormai crede più che 79500 progetti di ricostruzione possano essere finanziati solo con il meccanismo del credito di imposta. Si chieda all'Unione Europea che le risorse necessarie siano escluse dal patto di stabilità e siano disponibili nella quantità necessaria. Si attiverebbe così un vero e proprio moltiplicatore di Pil".
"Non saranno accettate valutazioni al ribasso della sicurezza sismica delle soluzioni tecniche scelte dal progettista, unico responsabile del progetto, sull’altare di far rientrare i costi all’interno del costo ammesso al finanziamento! Sarebbe una chiara forzatura deontologica del tutto inaccettabile. Attendiamo le modifiche alle normative proposte ai Commissari Straordinari dagli Ordini Professionali attraverso la Rete delle Professioni Tecniche richieste inutilmente in questi tre anni, in tempi brevi e l’avvio di un rapporto rispettoso del ruolo sociale dell’operato degli Ordini come istituzioni e dei loro iscritti: siamo al bivio o la politica ammette con estremo pragmatismo ed onestà intellettuale che l’impianto normativo messo in campo non ha funzionato e procede a cambiarlo profondamente, in questo caso onore al merito, oppure conferma con l’immobilismo normativo che è questa la situazione che si voleva creare con le norme emanate, cioè la morte lenta del territorio ed una modifica genetica delle professioni tecniche" conclude il presidente Vittorio Lanciani.
"Come è ormai visibile a tutti nell’ultimo decennio si è assistito ad un progressivo peggioramento delle condizioni degli spazi verdi pubblici e delle aree comuni come i marciapiedi e le aiuole degli incroci stradali. Di fatto la mancata cura delle aiuole e dei marciapiedi unita ai rifiuti gettati a terra hanno causato in passato e stanno causando ora una situazione difficilmente vivibile in molti quartieri del Comune Maceratese". La denuncia di una situazione che vede all'ordine del giorno degrado ed incuria arriva da Marco Bernabei, un cittadino maceratese, che sottolinea in particolare come nella zona PIP di Piediripa di Macerata "la commistione tra l’inciviltà del privato e l’incuria del pubblico ha raggiunto vette inimmaginabili".
"Facendo un giretto a piedi o in bici in quelle zone, peraltro molto frequentate da runners e ciclisti, non possiamo fare a meno di notare che - sottolinea Bernabei -, fatti salvi i marciapiedi più visibili al traffico veicolare, tutti gli altri sono stati lasciati nel degrado più assoluto. E’ talmente tanto tempo che ciò accade da rendere impraticabili la maggior parte di essi, su alcuni sono addirittura nate piante con fusto e da frutto che superano abbondantemente i tre metri (vedi foto sotto, ndr). Vale la pena ricordare che parliamo di una nuova lottizzazione aperta al pubblico nel 2013 che ha già le sue infrastrutture pedonali fortemente compromesse, e che l’obbligatorio recupero potrebbe comportare dei costi pesanti per la comunità".
"Di questa situazione renderò edotta - conclude il lettore - anche l’amministrazione comunale affinché solleciti chi di dovere a prendere immediati provvedimenti atti all’integrale ripristino delle zone in questione. Ammesso e non concesso che il dovere non sia dell’amministrazione comunale stessa. Mi pongo comunque alcune domande: come si è arrivati a tanto? Chi era che doveva vigilare su queste situazioni? E cosa stava facendo? Anche su questi temi avrei il piacere che i nostri attuali amministratori e i futuri presunti tali si confrontino con la cittadinanza. Spero che, visto che ci troviamo in periodo elettorale, qualcosa venga fatto" conclude Bernabei.
Settembre del cuore per la Andrea Bocelli Foundation (ABF), protagonista di una importante campagna di raccolta fondi destinata alla ricostruzione dell’Accademia Musicale di Camerino. Dopo la ricostruzione della scuola secondaria ad indirizzo musicale di Sarnano, dopo la scuola primaria e dell’infanzia di Muccia (leggi qui), entrambe realizzate in tempi record (150 giorni), la Fondazione che porta il nome del grande tenore toscano concentra le forze su Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016, per costruire la nuova Accademia di Musica in convenzione con il conservatorio di Fermo.
Il nuovo progetto ABF punta a restituire una struttura funzionale, sicura e sostenibile a beneficio di oltre 160 studenti che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container. Grazie alla convenzione con il Conservatorio di Fermo, la nuova struttura potrà ospitare non solo le lezioni degli allievi iscritti ma anche fungere da sede distaccata del Conservatorio, assumendo un ruolo ancora più significativo per il territorio.
La campagna “Con Te, ripartiamo” dedicata al Progetto Camerino sarà attiva dal 9 al 22 settembre: componendo il numero 45580, si potranno donare 2 euro (sms da cellulare Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce, Tiscali) oppure 5 e 10 euro (da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile, TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali).
Il lancio della nuova sfida filantropica corrisponderà alla messa in onda in seconda serata su Rai Uno, lo stesso lunedì 9 settembre, di “Con Te, per ricostruire il futuro”. Il documentario racconta l’ultimo triennio di attività della Fondazione nel quale si sono concentrati gli interventi e i progetti nelle zone colpite del sisma 2016, dando corpo e spessore alla propria mission, riassunta nello slogan Empowering people and communities.
La campagna avrà il suo culmine sabato 14 settembre in prima serata sempre su Rai Uno quando andrà in onda il grande concerto-evento “Ali di libertà”, eccezionale show ambientato presso il Teatro del Silenzio a Lajatico, il paese natale di Andrea Bocelli.
Il Teatro del Silenzio, giunto alla sua quattordicesima edizione (e presentato questa volta da Stefano Accorsi insieme all’attrice Serena Rossi) è un evento concertistico unico nel suo genere che chiama annualmente oltre ventimila spettatori, provenienti da tutto il mondo.
Accanto ai tanti illustri ospiti di “Ali di libertà”, sul palco del Teatro del Silenzio, anche una delegazione di giovanissimi studenti dell’accademia di Camerino che, con i loro strumenti, accompagneranno Andrea Bocelli nel brano “Fall on me”. Una presenza simbolica e concreta al tempo stesso, quella degli allievi della scuola di musica marchigiana, poiché emblema della cifra stessa in cui ABF di riconosce: creare opportunità di crescita, sostenere, incoraggiare, valorizzare il talento.
Nelle Marche fino a luglio sono 13.833 le domande accolte dall'Inps per il reddito e la pensione di cittadinanza per un totale di 32.063 raggiunti considerando i nuclei familiari (circa 2,1% della popolazione attestata a 1.525.271 abitanti).
Il dato è stato diffuso ad Ancona dal direttore regionale dell'Inps Alessandro Tombolini durante un incontro sul tema del reddito di cittadinanza a cui ha partecipato anche il presidente dell'Inps Pasquale Tridico.
Le domande per il reddito di cittadinanza accolte sono 11.782 e 2.051 quelle per la pensione di cittadinanza per un importo medio di 413 euro. Sono stati in tutto erogati 5.071.000 di euro. La maggior parte dei richiedenti il reddito fa parte di famiglie composte da quattro o da una sola persona. Nella regione è stato accolto il 60,4% di richieste e respinto il restante 39,6%. Rispetto al Reddito d'inclusione (Rei) che aveva raggiunto 5.492 nuclei il numero di soggetti è cresciuto del 115% con Reddito di cittadinanza e l'importo erogato è superiore del 70%.
Fonte: ANSA
Dalle Marche a Capo Nord in bicicletta, ma con il cuore sempre rivolto alla sua città e alla sua famiglia: Kyrylo Morresi, 22 anni, di Civitanova, ma nato in Ucraina, studente al secondo anno di Ingegneria Informatica e dell’Automazione dell’Università Politecnica delle Marche, non poteva non fare tappa a Palazzo Sforza, ricevuto dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dall’assessore allo Sport e Turismo Maika Gabellieri, che questa mattina lo hanno accolto con entusiasmo per ascoltare quella che è stata la realizzazione di un grande sogno percorso sulle due ruote.
Il giovane, partito lunedì 15 luglio dal Polo Trifogli a Montedago, ha raccontato agli amministratori questa incredibile pedalata di 46 giorni, rispondendo a tutte le curiosità. “All’inizio avevo pianificato tutto nei minimi dettagli – ha raccontato – ma ben presto mi sono reso conto che un piano ben delineato a priori non poteva andare d’accordo con la vita in bici, che è libertà”.
Una sfida in prima persona, che ha portato in dodici paesi il nome di Civitanova.
“Deve essere davvero bello poter fare una esperienza di questo tipo – ha detto il sindaco Ciarapica. Le emozioni sono tante, per i paesaggi, le persone che si incontrano e davvero è motivo di orgoglio per noi sapere che un civitanovese sia riuscito in questa impresa, in così giovane età. Un esempio per tanti giovani che debbono lanciarsi in sane avventure
E proprio questo fine settimana a Civitanova ci sarà il Bike Festival dove tra le altre cose si parlerà di cicloturismo. L’assessore Gabellieri ha invitato Kyrylo all’evento, donandogli il gagliardetto del Comune e i nuovi gadget realizzati per lanciare il nuovo brand.
Il viaggio è stato raccontato giorno per giorno sui social network e su instagram in particolare: «Sono dell'idea – ha detto il ragazzo - che per fare cose incredibili non ci vogliano doti incredibili. Non sono un atleta eppure eccomi qua al traguardo. Il messaggio che sto cercando di portare è: se posso farcela io voi non siete da meno. Grazie tutti per l'aiuto. Sto già preparando la prossima avventura e porterò sempre il nome di Civitanova con me».
Un viaggio nel quale lo studente della Politecnica ha sfidato se stesso più volte, perché oltre ad allungare il tragitto, ha pedalato senza sosta addirittura per 24 ore riuscendo a percorrere 290 chilometri in un solo giorno.
Sarà inaugurato ufficialmente questo pomeriggio, lunedì 9 settembre, alle ore 18.00 il nuovo plesso della Scuola Grandi, facente parte dell’istituto comprensivo “Don Bosco”. A seguito del sisma del 2016, molte classi della scuola primaria sono state trasferite presso l’istituto Grandi che ha registrato un sovraffollamento di studenti. Per venire incontro alle nuove esigenze didattiche, l’Amministrazione comunale ha realizzato un nuovo plesso composto da 5 aule, un locale riservato per le attività motorie e un locale che è stato collegato alla mensa già esistente, ampliando di fatto lo spazio destinato al consumo dei pasti.
Il nuovo plesso è stato realizzato grazie al contributo messo a disposizione del Poltrona Frau Group che insieme a Cappellini e Cassina hanno promosso una manifestazione podistica non competitiva, tenutasi a Meda e a Tolentino, che ha consentito di raccogliere fondi che sono stati destinati alla realizzazione della nuova struttura scolastica.
Alla cerimonia interverranno il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il nuovo Dirigente scolastico del Don Bosco Giuseppe Calenzo, i Responsabile Marketing Operativo Poltrona Frau Graziano Marzioni e l’Assessore alla Protezione Civile della Regione Marche Angelo Sciapichetti.
In questi giorni si stanno anche concludendo i lavori di riqualificazione della piazza Martiri di Montalto al fine di renderla più fruibile ai pedoni. È stato realizzato uno spazio urbano che arreda la piazza e che si inserisce all’interno dell’area abitualmente adibita a parcheggio. È stata anche inserita una fontana.
Piazza Martiri di Montalto è un'area particolarmente trafficata e dove insistono molteplici attività commerciali e artigianali e quindi particolarmente frequentata dai pedoni. Il nuovo spazio urbano sarà consegnato alla Città, con una cerimonia pubblica a cui potranno partecipare tutti i cittadini, martedì 10 settembre, alle ore 17.00.
"Osservando il grafico mensile dell’andamento dello spread in Italia – provoca Giovanni Giorgetti Ceo di ESG89 Group – verrebbe da pensare che in Italia in poco meno di un mese, siano cambiati completamente gli scenari economici e programmatici, che il Pil stia progressivamente crescendo e che la disoccupazione non rappresenti più una preoccupazione. E invece niente di tutto questo! Anzi, l’Italia e l’Europa stanno confermando la fase di stagnazione e non si sono ancora palesate le prossime misure della manovra finanziaria del nascituro Governo Conte 2’. E allora quali sono i motivi di questa repentina contrazione? Lo abbiamo chiesto ad Antonello Marcucci, presidente di UmbraGroup, ad Alberto Re della direzione finanza di Banco Desio e ad Andrea Cardoni dell’Università di Perugia."
"L'attuale contesto globale ed europeo - commenta Marcucci - presenta alcuni rischi al ribasso per la crescita economica italiana, date l'interconnessione della produzione interna con la catena di produzione. È probabile che questi rischi derivino da una possibile debolezza in Germania (secondo trimestre negativo) e dall'incertezza relativa ai rischi geopolitici e alle controversie commerciali (vedasi dazi), che potrebbero potenzialmente influire negativamente sulla produzione del nostro paese. L'Italia continuerà a beneficiare del calo dei tassi di interesse nella Zona Euro e della politica monetaria eccezionalmente accomodante della BCE. Ci si attende un ulteriore taglio dei tassi di interesse della BCE e dell'annuncio di un nuovo importante programma di acquisti di attività a settembre. Nel breve termine, in un contesto di bassi tassi di interesse, gli investitori proseguiranno la ricerca di rendimento e ciò dovrebbe limitare la pressione del mercato. Tuttavia, nel medio termine, l'Italia dovrà affrontare una vera sfida. In assenza di riforme strutturali per aumentare il suo potenziale di crescita, il debito pubblico non sarà sostenibile (il rapporto debito pubblico/PIL continuerebbe ad aumentare). Detto questo, va notato che in un contesto di tassi di interesse strutturalmente più bassi, sarà più facile per tutti i paesi della UE stabilizzare il loro rapporto debito/ PIL. Nel medio periodo anche in considerazione dell’andamento del differenziale tra BTP/Bund non si prevede un rialzo dei tassi di interesse, elemento di grande riflessione per le imprese al fine di programmare nuovi investimenti".
"Il calo dello spread di questi giorni è stato importante e significativo – sostiene Alberto Re - . La situazione dei titoli governativi in Europa è stata condizionata da un progressivo calo dei rendimenti dei bond, addirittura negativi in paesi come la Germania, l’Olanda e la Francia. Lo scenario futuro ritengo possa può essere questo: è ragionevole pensare che soprattutto se le manovre del governo saranno prese con il favore dell’Europa, a mio avviso lo spread potrebbe ulteriormente ridursi con effetti benefici sul bilancio dello stato italiano e aprire così spazi a manovre a sostegno dell’economia reale e sulle aziende".
"Il recente andamento dello spread - sostiene Andrea Cardoni - rappresenta un fatto sicuramente positivo dal punto di vista tecnico: un effetto immediato sarà sui patrimoni delle banche che detengono titoli di stato nei loro portafogli. Tale effetto alleggerirà la pressione sui coefficienti di vigilanza e potenzialmente darà maggiore slancio alla capacità di erogazione del credito. Sul piano strategico, tuttavia, un tale andamento desta quanto meno perplessità perché appare svincolato dall’andamento dei fondamentali e dai presupposti incerti, complessi e imprevedibili con cui è nato il nuovo governo. Viene ancora una volta il dubbio che non sia l’economia a condizionare la politica, come spesso ci si lamenta, ma esattamente il contrario".
Circa un mese fa, si è discussa durante il Consiglio Comunale di Belforte del Chienti la proposta arrivata dall’Anci “in cui chiederemo delle leggi ad hoc per la ricostruzione e per fare un quadro generale sulla situazione post sisma delle zone terremotate. Un’opera di sensibilizzazione delle istituzioni per l’adozione di provvedimenti atti a semplificare e snellire il processo della ricostruzione”. A parlarne è Alessio Vita, sindaco di Belforte del Chienti, eletto lo scorso maggio, che ha vissuto solo in questi ultimi mesi la difficile questione legata alla ricostruzione.
“Attualmente, a Belforte, non ci sono Sae e nemmeno zone rosse - spiega Vita -. Sono 115 le persone assistite dal contributo di autonoma sistemazione e che non possono ancora rientrare nelle loro abitazioni, quattro le persone assistite presso altre strutture, sei le persone che hanno spostato la loro residenza dal 2016, due gli edifici pubblici danneggiati, non ci sono invece né scuole, né strade, né attività commerciali inagibili. 295 sono le pratiche attese per la ricostruzione privata mentre 55 quelle presentate.” Sono questi i dati dei lunghi tre anni che anche il comune di Belforte del Chienti ha dovuto vivere negli intricati schemi della burocrazia.
“L’asilo nido e le scuole materna, elementare e media sono tutte agibili e non hanno riportato danni con il terremoto sebbene stiamo comunque portando avanti un lavoro di adeguamento sismico per la scuola media dato che è una struttura molto vecchia e abbiamo bisogno di finanziamenti per ammodernarla e renderla più sicura sismicamente” ha spiegato Vita.
“Sicuramente Belforte del Chienti può ritenersi “fortunato” rispetto a molti altri comuni del maceratese in merito ai danni causati dalle scosse di tre anni fa: inoltre i nostri tecnici hanno sempre lavorato bene e stanno continuando a farlo – osserva il primo cittadino -. Risultano attualmente ancora inagibili, sempre sul fronte delle strutture pubbliche, un’ala del comune (che subito dopo il 30 ottobre era stato spostato nella sede della Pro Loco e della Protezione Civile) e l’ex oratorio che si trova in piazza anche se sono già partiti i decreti e stiamo aspettando i finanziamenti. La Chiesa di Sant'Eustachio è stata subito riaperta dopo la messa in sicurezza della volta mentre la Chiesa di Borgo Sana Maria rimane ancora chiusa.”
"Il nostro impegno è quello di cercare di far tornare a casa il prima possibile le 115 persone che sono ancora fuori - ha concluso Vita -. La cosa importante è non mollare perché ci sono ancora molte pratiche da portare avanti: è dovere delle istituzioni sensibilizzare il governo centrale e riuscire, tutti insieme, a fare la voce grossa in questa situazione."
Prosegue spedito lo stato di avanzamento delle opere pubbliche nel comune di Pioraco. A darne notizia è il primo cittadino Matteo Cicconi che spiega come "gli uffici stanno lavorando celermente per tutto ciò che è di loro competenza per cercare di dare le maggiori risposte possibili ai cittadini e procedere in maniera spedita con l'inizio dei lavori, in particolare quelli relativi alla ricostruzione privata."
Sono stati trasmessi alla Regione Marche gli atti di gara per l'affidamento dei lavori dell'edificio situato in via Maestro Aranno e dell'edificio in piazza Matteotti 4, destinati a civile abitazione. Ciò al fine di acquisire il parere preventivo dell’ANAC così come previsto dalla normativa di settore, necessario per poter procedere all’individuazione dell’impresa appaltatrice. È di 435.814,67 euro l'importo del primo progetto mentre di 528.384,00 euro l'importo del secondo.
Sempre nella giornata di oggi, sono stati trasmessi in Regione anche gli atti di gara per l'edificio in piazza Boccati 9, il cosiddetto "Bar di Seppio" destinato a civile abitazione ad attività di somministrazione di alimenti e bevande. L'importo complessivo del progetto è di 356.351,97 euro.
È in attesa del parere definitivo dell'ANAC, necessario per porcedere all'affidamento della progettazione, l'edificio sito in via Vittorio Veneto, destinato alla casa riposo “A. Mataloni”: 1.280.400,10 euro l'importo del progetto finanziato dal 1° Piano delle Opere Pubbliche (Ord. 37/2018).
Approvata la verifica della Congruità dell’Importo Richiesto a giugno 2019 e sono quindi in fase di predisposizione gli atti da inviare alla Regione Marche per richiedere il parere preventivo dell’ANAC per poter affidare la progettazione del "Cinema Teatro 70" di viale della Vittoria, opere finanziata dal 2° Piano delle Opere Pubbliche (Ord. 56/2018) per un importo complessivo di 650.000,00 euro.
È stata svolta e conclusa la prima fase di indagine e sono in corso le operazioni di affidamento della seconda fase per gli studi geologici eseguiti in zona Campetti.
Con Decreto n. 40/VCOMM2016 è stato approvato il perimetro del quartiere "Madonnetta" e il 3 maggio è stato riconosciuto un primo importo per la progettazione pari a €17.617,29. Considerata la particolarità del quartiere “Madonnetta” è in corso la stipula di un accordo con l’Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Architettura con il quale affidare alla stessa la ricerca per individuare il miglior modello costruttivo da realizzare tenendo conto delle caratteristiche del terreno.
"Oggi è già domani". È la frase scelta da Maria Paola Merloni per titolare il libro scritto per raccontare l'ascesa di un uomo, suo padre, che ha fatto la storia dell'imprenditoria italiana, Vittorio Merloni, scomparso tre anni fa. Scritto insieme a Claudio Novelli, il libro "Oggi è già domani. Vittorio Merloni, vita di un imprenditore" è in uscita il 12 settembre edito da Marsilio.
Figlio di Aristide, fondatore delle Industrie Merloni, Vittorio nasce a Fabriano nel 1933 ed è stato presidente di Indesit Company fino al 2010, anno in cui divenne Presidente Onorario. È nel 1960 che inizia la sua carriera di imprenditore, quando comincia a lavorare nell'azienda di famiglia. Quindici anni dopo nasce la Merloni Elettrodomestici, leader in Europa nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 1980 Vittorio Merloni assume la carica di presidente di Confindustria, che ricopre per quattro anni. Da quel momento sono tanti i riconoscimenti che lo hanno consolidato come uno dei più importanti imprenditori d'Italia. Vittorio Merloni muore nel giugno del 2016, nella sua città natale, a 83 anni.
Il visionario Vittorio Merloni, con umilità, ambizione e intraprendenza, è riuscito a traghettare un'azienda marchigiana di direzione familiare verso i più ampi orizzonti del mercato internazionale. Dall'ingresso in azienda, alla presidenza di Confindustria fino alla conquista dei mercati dell'Est: Maria Paola Merloni, nel libro scritto per suo padre, ripercorre tutte le tappe più importanti della storia dell'imprenditore e dell'Azienda da lui guidata.
Domenica prossima, 15 settembre, a Passo di Treia verrà ricordato Gianluca Alessandrini. In ricordo del giovane di 22 anni, originario di Passo di Treia, tragicamente scomparso lo scorso 12 maggio, che frequentava l'Università a L'Aquila, dove studiava fisioterapia, in Via del Vallato verranno intitolati i giardini alle ore 17.
Un dramma quello di Gianluca, che sconvolse l’intera frazione di Passo Treia e più in generale l’intera comunità treiese.
Gianluca, studente modello, che amava la bici e il softair, verrà ricordato con la musica e le immagini che faranno da contorno alle testimonianze di affetto e ai ricordi di coloro che lo hanno conosciuto e amato. In tale occasione, verrà appunto intitolato a lui questo spazio verde attraverso l'apposizione di una targa commemorativa.
Il comune di Caldarola riconquista un altro pezzo del centro storico. Infatti dopo i lavori di messa in sicurezza e bonifica delle macerie causate delle terribili scosse dell’agosto e dell’ottobre 2016 finalmente anche le vie a ridosso del Castello Pallotta sono state riaperte e le case non gravemente danneggiate nuovamente accessibili dai proprietari.
A seguito di tali lavori infatti il Responsabile Settore Urbanistica, LL.PP. ed Edilizia privata di Caldarola ha emesso un’ordinanza che permette di riaprire Via Mazzini e l’intera zona compresa tra Via del Cassero e Colcù, sottostante le facciate del Monstero e della Chiesa di S. Caterina, della Torre del Cassero e tratto nord ovest delle mura del Castello Pallotta. Tali via possono essere riaperte a seguito dell’ultimazione degli interventi di bonifica delle coperture e di messa in sicurezza dei fabbricati.
L’Amministrazione Comunale di Caldarola sta lavorando per ridurre ulteriormente la Zona Rossa rimasta relegata solo a pochissime vie, nuove opere di bonifica nelle prossime settimana saranno dirette all’ulteriore riduzione delle aree interdette in attesa della fine dell’emergenza e all’emissione di ulteriori provvedimenti di riperimetrazione o revoca.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al contratto di comodato d’uso gratuito avente ad oggetto un immobile e concluso a beneficio di un familiare. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “Il proprietario di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito per esigenze familiari al proprio figlio, può richiedere il possesso del bene in caso di separazione della coppia beneficiaria ?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, stabilendo il seguente principio di diritto: “Il comodato di un immobile che sia pattuito per la destinazione di esso a soddisfare le esigenze abitative familiari, non è assoggettabile al recesso “ad nutum” da parte del comodante, dal momento che il rapporto creato secondo lo schema contrattuale di cui all’art. 1809 cod. civ., sorge per un uso determinato ed ha una durata funzionalmente legata alla permanenza della famiglia, pur se in crisi” (Corte di Cassazione; Sez. Un.; Sent. n. 20448 dep. il 29.09.2014).
Difatti, l’art. 1809 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevedendo espressamente che, “Il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando se n’è servito in conformità del contratto”, sancisce un nesso inscindibile tra la finalità per la quale il comodato viene perfezionato e la durata dello stesso, impedendo dunque al proprietario concedente, di rientrare con semplice richiesta, nel possesso del bene oggetto di tale contatto, fino a che permanga l’esigenza che si intende soddisfare.
A tal proposito, occorre osservare che, in un’altra recentissima sentenza, la n. 21785/2019, la stessa Suprema Corte si è pronunciata in ordine al legittimo recesso della proprietaria di un appartamento concesso in comodato d’uso gratuito al figlio e alla rispettiva ex moglie, la quale anche dopo il divorzio da quest’ultimo, aveva continuato ad utilizzare l’immobile ad oggetto, esclusivamente per la notte, pur avendo costituito un nuovo nucleo familiare con un altro uomo ed acquistato una nuova casa, rilevando come in tale circostanza, “Le caratteristiche concrete del rapporto quali dedotte in giudizio, fanno protendere per la cessazione della finalità del comodato, in ragione del venir meno della reale destinazione dell’appartamento, essendo lo stesso rimasto occupato soltanto di notte e a meri fini strumentali, per evitare cioè una pronuncia di restituzione alla legittima proprietaria. Da tali motivi ne deriva che le esigenze connesse all’uso familiare dell’immobile concesso in comodato d’uso gratuito siano certamente venute meno”, così legittimando il recesso della proprietaria comodante (Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 21785/2019; dep. 29.08.2019).
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare che: “Quando un terzo abbia concesso in comodato un bene immobile di sua proprietà perché sia destinato a casa familiare, il successivo provvedimento di separazione o divorzio dei beneficiari, non modifica la natura e il contenuto del titolo di godimento sull’immobile, con la conseguenza che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento per l’uso previsto nel contratto a patto che permangano le effettive esigenze abitative di ciascun soggetto” (Cass. Civ.; SS.UU.; Sent. n. 13603/2004).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La “Samara challenge” può configurare reato. Ad esprimersi in materia è il Codacons, il Coordinamento delle Associazioni per la tutela dei diritti del consumatore, che ha puntato il dito contro la “moda” sviluppatasi tra gli adolescenti di mascherarsi dalla protagonista del film horror “The Ring” per spaventare i passanti. "Si va dal procurato allarme alla molestia e alla violenza privata, passando per il blocco stradale laddove si creino problemi di traffico a seguito degli avvistamenti - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Chi gira travestito, inoltre, rischia di essere aggredito dai passanti e subire serie lesioni fisiche".
Episodi del genere si sono verificati nei giorni scorsi, nella nostra Regione, a Civitanova nei quartieri di San Gabriele e Fontespina e ad Ascoli Piceno. Nell'episodio civitanovese c’era stato l’intervento di Polizia e Carabinieri.
Il Codacons invita inoltre le forze dell’ordine a identificare chi gira travestito da Samara e "denunciare i responsabili in Procura, affinché siano perseguiti penalmente per i danni e i pericoli anche potenziali prodotti alla collettività".
Lo Sferisterio di Macerata ha festeggiato i suoi 190 anni e lo ha fatto nel migliore dei modi.
È stato infatti un grandissimo successo il concerto della Banda dei Carabinieri all’Arena, avvenuto la sera dello scorso giovedì 5 settembre.
Un evento che ha registrato il sold-out e che ha visto la Banda, guidata dal primo maestro Massimo Martinelli, offrire un repertorio variegato che è andato dal rock allo swing alle colonne sonore dei più celebri film, per concludere ovviamente con l’opera lirica.
La splendida esibizione era stata preceduta da una marcia in corso Cairoli, con il successivo ingresso trionfale allo Sferisterio.
“I protagonisti di questa splendida vittoria sono stati: la città, l’Arma dei Carabinieri e lo Sferisterio”, ha affermato il sindaco di Macerata Romano Carancini , in una cerimonia avvenuta oggi presso l’Arena, per sottolineare ancora una volta l’importanza che avuto il concerto della Banda dell’Arma.
Un evento molto apprezzato dai cittadini che hanno risposto con entusiasmo, affollando prima Corso Cairoli e andando poi a riempire gli spalti dell’Arena.
“Di sentimenti che valgono più delle parole” ha parlato il Comandante provinciale dell’Arma Michele Roberti”- È stato un concerto che mi ha emozionato enormemente e che ha creato un clima forte di coesione con la città. È stato ancora una volta dimostrato quando l’Arma sappia parlare alla gente, e quanto la gente la ami. Il legame con il territorio è fortissimo ed è stato evidenziato da questo splendido evento. Un evento – ha continuato Roberti – che ha visto due simboli andare uniti: l’Arma dei carabinieri , appunto, e lo Sferisterio entrambi patrimoni dell’Italia e ambasciatori della nostra cultura all’estero".
Un evento che si è svolto nei migliore dei modi anche grazie all’ottima organizzazione, sul fronte dell’ordine pubblico, offerta dalla squadra dei Vigili del Fuoco, guidata dal comandante Antonio Giangiobbe. Alla cerimonia, in rappresentanza dei Vigili del Fuoco era presente Davide Paoloni.
Di grande emozione ha parlato l’imprenditore Sandro Parcaroli, titolare del Med Store, uno degli sponsor dell’evento.” È stato solo un modo per un imprenditore - ha affermato – per essere vicino al territorio e viverlo, quale miglior evento dunque che questo".
Una grande soddisfazione, per la splendida riuscita del tutto, è stata espressa anche dalla Presidente della Croce Rossa e della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti.
IAl termine della conferenza il colonnello Roberti ha omaggiato con un riconoscimento gli “attori” che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, una miniatura del cappello storico dei Carabinieri con il pennacchio rosso e bianco, anziché rosso e blu, perché il bianco, ha spiegato Roberti “è il colore dei musicanti.” Al sindaco Carancini, invece, è stata donata la spilletta con la “fiamma”.
“Poco più di 2mila persone sono attualmente fuori casa a San Severino. Le zone rosse iniziali, che hanno interessato le frazioni e non il centro storico, ora sono tutte state riaperte e non sono state fatte le perimetrazioni. A oggi sono 1.113 gli edifici inagibili e 340 le pratiche presentate; 176 quelle finanziate e 96 quelle chiuse. Gli edifici di proprietà comunale sono 140, di cui 75 inagibili. Per il Palazzo comunale e il palazzo dei Governatori sono state presentate le pratiche all’Usr mentre all’ex Lazzaretto, al Chiostro del Santuario Glorioso e a Porta Romana sono stati conclusi i lavori. Siamo poi a buon punto con la ricostruzione dell’ex scuola di Stigliano che ci permetterà di avere due alloggi. Le chiese comunali inagibili sono due, il Duomo e il Santuario Glorioso, mentre quella di San Domenico è agibile. 43 sono le chiese della Curia inagibili mentre 9 quelle fruibili. Tre sono le attività delocalizzate. 103 le Sae consegnate, 7 gli appartamenti mentre 763 famiglie percepiscono il Cas. 27 nuclei sono nelle strutture alberghiere (71 persone), 24 si trovano a San Severino (65 persone) e 3 fuori dal territorio comunale (6 persone)." A tracciare il bilancio, in numeri, è il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a tre anni di distanza dalla prima scossa che ha colpito il Centro Italia.
“Sul fronte delle strade, sono stati stanziati 6milioni e 100mila euro dall’Anas per il programma degli interventi che interesseranno la viabilità del Comune a seguito degli eventi sismici – ha spiegato il sindaco -. Le opere, finanziate con il terzo e quinto stralcio, consisteranno in lavori di riasfaltatura e di rifacimento del manto stradale oltre al ripristino di ponti, cavalcavia e sottopassi.”
Per quanto riguarda le scuole, “è stato realizzato un istituto provvisorio in via Lorenzo d’Alessandro, composto da 14 classi, un’aula multimediale, la mensa, la cucina e tutti gli spazi necessari al normale svolgimento della didattica – ha osservato la Piermattei -. L’ITTS “Divini”, che rappresenta il nostro pane quotidiano, il nostro gioiello, è stato demolito e ora lo dobbiamo ricostruire in base all’ordinanza 14: i lavori sono già partiti. La parte dei laboratori è a carico della Provincia e c’è stato un appalto prima del terremoto; l’altra parte invece, dove ci sono le aule e la palestra, la stiamo ricostruendo noi del Comune ma dato che ci sono stati dei ritrovamenti di reperti archeologici ci siamo dovuti fermare in attesa delle disposizioni della Sopraintendenza. Mi auguro che i lavori possano ricominciare a breve e che i ragazzi, entro gennaio, possano tornare nella loro scuola. Attualmente sono nell'edificio dell'ex “Luzio”, per il quale abbiamo avuto dei finanziamenti per la ricostruzione e per l’adeguamento. Infine è stato messo in esecuzione il progetto di una parte dei laboratori dell’Ipsia. La scuola dell’infanzia in via Gentili è stata invece realizzata dalle Missioni Estere dei Frati Cappuccini delle Marche, che hanno donato quattro moduli.”
“L’Ospedale ha subito dei piccoli danneggiamenti nella parte dello sportello prenotazioni – ha spiegato il primo cittadino -. Non abbiamo proceduto alla messa in sicurezza ma è stato chiuso in attesa del giusto adeguamento sismico. La questione relativa al nostro nosocomio è una delle mie principali battaglie: quello di San Severino si trova in una posizione bellissima e non ho nulla contro gli ospedali di Macerata e di Camerino. Credo che però bisogna investire dove gli ospedali ci sono già perché sono dei luoghi reali: bisogna evitare le volontà politiche e non calpestare ciò che già c’è. In un comune di 194 chilometri di estensione, composto da 46 frazioni, non credo sia giusto far morire le piccole entità perché altrimenti si spopola tutto il tessuto sociale.”
“Nel mio mandato avevo un obiettivo: avevo in mente molto bene ciò che dovevo fare e conoscevo le ragioni per le quali mi ero candidata; il sisma però, indubbiamente, ha creato molti disagi ai miei “disegni” soprattutto perché lavorando nel privato, io non sono abituata a questi tempi biblici – ha continuato il primo cittadino -. Quando sono stata eletta sindaco è stata un po’ una sorpresa, forse i cittadini hanno apprezzato la novità, ma ciò che avevo in mente l’ho sempre ripetuto: avrei donato cinque anni della mia vita a San Severino perché glielo dovevo, perché qui sono nata ed era giusto che riportassi qualcosa indietro alla Città. Fino all’ultimo giorno lavorerò e poi deciderò se andare avanti con una seconda ricandidatura. Oggi devo pensare al paese; sia la mia famiglia sia il mio lavoro mi hanno sempre insegnato a essere ligia al dovere e se prendo una responsabilità la porto avanti fino alla fine."
“Girarsi ora e guardare indietro fino al 2016 per me è molto difficile – non nasconde la commozione il sindaco Piermattei nel ricordare quei tragici momenti -. È stato drammatico perché ciò che è successo il 24 agosto è stato solo un assaggio. Erano giornate di pioggia e vedevamo cadere, a macchia di leopardo, la Città: non si è mai pronti a vedere la propria casa distrutta. Ero impreparata e ciò che potevo fare era solo stare vicino alla mia popolazione: solo a pensarci mi viene da piangere. Ricordo le vie piene di persone che non sapevano dove andare e dove dormire. Abbiamo allestito cinque campi per cercare di dare un luogo sicuro alla popolazione, composta prevalentemente da anziani, e abbiamo dovuto far capire loro che probabilmente non sarebbero più rientrati a casa. Allo stesso tempo però, credo che proprio nel momento in cui si perde tutto scatta in noi qualcosa, una reazione che, nella drammaticità della tragedia, ci unisce ancora di più."
“Ricordo che il 2 febbraio del 2017 avevo firmato 7.500 ordinanze, tutte a mano, perché all’inizio ero digiuna di questioni relative a una amministrazione pubblica figuriamoci di quelle relative a un terremoto. Ricordo che quella notte, quando erano le quattro circa, mi dissero solo una frase ‘sindaco prenda carta e penna, metta il caschetto e ordini alle persone di uscire dalle case’ e io questo ho fatto.Le istituzioni mi sono sempre state vicine, questo lo devo riconoscere – ricorda la Piermattei -. Tutti abbiamo lavorato, notte e giorno, cercando di fare l’impossibile. Ancora oggi, ogni giorno, passo e controllo come vanno i lavori, se è stato messo un paletto in più: sono sempre stata presente ma mai invasiva perché voglio essere certa di ciò che si sta facendo; ecco forse è un po’ il senso femminile di casa, di controllare che dentro sia tutto al suo posto.”
“Seguo alla lettera tutte le normative che ci sono, ma una volta che le ho seguite mi si deve dare ciò che chiedo. Io non discuto se una legge va bene o va male: la eseguo come mi viene impartito dall’alto ma poi pretendo delle risposte – prosegue il sindaco -. Vista la mole di lavoro che c’era e che c’è ogni giorno ci sono poi state assegnate 12 persone e ho gestito e costruito l’ufficio come se fosse un’azienda privata. Ciò che maggiormente mi preoccupa però è la depressione delle persone, soprattutto degli anziani: proprio per questo costruirò una casa di riposo, da sindaco o da cittadina – conclude la Piermattei -. La vita è una cosa bellissima ed è giusto che tutto abbiano modo di apprezzarla allo stesso modo.”
Carolina Stramare di Vigevano è Miss Italia 2019. Le Marche cedono la corona alla Lombardia.
Tra le quattro finaliste marchigiane solo la recanatese Giulia Ciarlantini riesce ad entrare fra le prime venti. La fermana Gaia Foglini, si ferma fra le prime quaranta. L’ascolana Simona Viola e la maceratese Maria Gabrielli escono alla prima eliminatoria. A presentare la serata è stato Gerardo Greco con Gina Lollobriggida come madrina ed icona dell’evento.
Carlotta Maggiorana, la Miss Italia 2018 , ha aperto la serata. Serata, in quel di Jesolo che ha visto alternarsi come ospiti le miss ospiti dell’ottantennale. Tra loro rivediamo Tania Zamparo che iniziò con la fascia di miss San Benedetto la sua avventura nel 2000, e c’è spazio per Anna Zamboni, miss Italia 1969 a Salsomaggiore, nativa di Campofilone.
Il sorriso della Recanatese Giulia Ciarlantini buca lo scherma e riesce ad entrare come detto nella ventina finale.
Già nella prima eliminatoria escono la maceratese Maria Gabrielli e l’ascolana Simona Viola.
La vittoria è quindi di Carolina Stramare, le cede la corona la marchigiana Carlotta Maggiorana. Per tutte, al di là del risultato, rimane l'emozione per aver vissuto un'esperienza unica.
Dopo 5 anni alla guida della Caserma di Via Carnia, il Maggiore Enzo Marinelli lascia la Compagnia dei Carabinieri di Civitanova. Il 30 settembre assumerà il Comando del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti. In questi anni si è distinto non solo per una serie di operazioni sul territorio, ma anche per la ininterrotta e incisiva attività di prevenzione svolta sul territorio. Con la promozione a Tenente Colonnello, che avverrà a breve, è giunto appunto anche un nuovo incarico per il Maggiore Marinelli che, arrivato l’8 settembre del 2014 a Civitanova da Montesilvano (PE), ha impresso subito la sua impronta nella gestione della Compagnia, diventando in breve tempo un riferimento per la comunità e per le istituzioni del territorio. Oltre alle capacità relazionali, ha saputo guidare il Comando anche in alcune brillanti operazioni investigative portate a termine sui 7 comuni di competenza, con un bacino di utenza di oltre 100mila persone. In questi anni, segnati da gravi episodi di cronaca nera avvenuti in provincia, il Maggiore ha portato la presenza dell'Arma nei luoghi più sensibili. Importante lo sforzo per il controllo sull'Hotel House e sulla costa, specie d'estate e nei periodi di maggior afflusso di cittadini.
Ma in questi 5 anni numerose sono state anche le operazioni seguite direttamente, a partire dall'arresto del truffatore dei parroci e prelati o dello scippatore seriale, fino all'arresto di alcuni soggetti che avevano messo a segno un cospicuo furto di pellami per 180 mila euro a Civitanova e che sono stati poi catturati in Alto Adige. In quel caso l'abilità dei Carabinieri guidati dal Magg Marinelli aveva consentito di far naufragare un secondo colpo, sventando il furto e mettendo in fuga i pregiudicati. Eclatante in questi anni il rinvenimento lungo le coste di Porto Recanati di quintali di droga. Ma il Magg. Marinelli si è distinto anche per operazioni meno “mediatiche” ma necessarie per segnare la presenza dello Stato e della legalità sul territorio, come il controllo capillare ad attività commerciali, imprese e aziende. Ha aperto fascicoli su reati amministrativi, portando legalità e sicurezza in ogni settore, dalla lotta al caporalato al controllo delle attività della pubblica amministrazione.
Il Tribunale Amministrativo delle Marche ha accolto il ricorso urgente presentato da alcune associazioni ambientaliste e animaliste e ha bloccato nuovamente l'attività venatoria marchigiana per le prossime giornate dell'8 e dell'11 settembre, a eccezione per la caccia allo storno. A diffondere la notizia è l'ANSA Marche.
A un primo esame "non sembrano persuasive" al Tar Marche le motivazioni addotte dalla Regione per deliberare a fine agosto il via libera alla preapertura della caccia nel territorio regionale nei primi giorni di settembre che era stata sospesa in precedenza dal Tar Marche in via d'urgenza.
Nel decreto del presidente Sergio Conti si ravvisa il rischio di pregiudizi irreversibili e si anticipa il provvedimento rispetto alla trattazione del collegio fissata per il 18 settembre ad Ancona.
A fine estate è stato pubblicato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che dà attuazione a quanto previsto dal D.L. n. 8 del 2017. Tale ultima normativa prevede l’estensione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, alle imprese localizzate nei comuni del “cratere”, colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016.
“Confartigianato è da sempre attenta alle criticità legate alle conseguenze degli eventi sismici ed a sollecitare provvedimenti e misure a sostegno delle imprese che hanno subito danni – ha affermato il Presidente interprovinciale Renzo Leonori. Abbiamo quindi accolto con grande soddisfazione la notizia relativa al provvedimento che definisce le modalità di presentazione della comunicazione per la fruizione del credito d’imposta sugli investimenti produttivi realizzati nei comuni del cratere. L’Associazione ha infatti sin dall’inizio sostenuto la necessità di tale misura agevolativa che consentirà alle imprese, che hanno avviato dal 24 agosto 2016 programmi di investimento in beni strumentali, di fruire di tale beneficio. Questa misura, come molte altre promosse e sostenute dall’Associazione, si colloca nell’attività di supporto continuo volto ad offrire alle imprese strumenti e soluzioni che contribuiscono alla loro concreta ripresa economica.”
Gli investimenti finanziabili saranno quelli relativi a beni strumentali, come nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie, anche acquisiti mediante leasing, finalizzati alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, ovvero alla diversificazione della produzione di uno stabilimento o al cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
L’intensità massima dell’investimento e l’entità del contributo riconosciuta variano a seconda della dimensione d’impresa: per le piccole imprese l’investimento massimo è di 3 milioni di euro con un credito d’imposta del 45%, per le medie imprese 10 milioni di euro con un credito d’imposta del 35%, mentre per le grandi imprese 15 milioni con un credito d’imposta di euro del 25%.
Il Servizio Contributi Pubblici alle Imprese di Confartigianato si occuperà della predisposizione della domanda per la richiesta del credito a partire dal 25 settembre e fino al 31 dicembre 2019.