Post-sisma, "Ussita non è il Belice": chieste le dimissioni di Farabollini e Fraticelli
"Chiediamo formalmente le dimissioni del Commissario Straordinario del governo, il professor Farabollini e del Commissario Prefettizio del comune di Ussita, il dottor Fraticelli, per i ritardi nella valutazione dei progetti delle aree focali. Tali ritardi sono inammissibili''. Nell'incontro svoltosi nel piccolo centro di Ussita a cui hanno preso parte parlamentari, consiglieri regionali e sindaci, organizzato dalla lista di minoranza ''Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione'' è emerso un quadro ''che effettivamente fa prevedere lo spettro del Belice'', come dice uno degli organizzatori.
''Le dimissioni - dicono i consiglieri di minoranza - sono anche un segno di rispetto verso i cittadini. Il Commissario Prefettizio è presente a Ussita solo per poche ore e c'è bisogno di una presenza continua e assidua. Se tale ruolo non può svolgerlo, chieda al Prefetto di farsi sostituire''.
''Si continua - affermano ancora i consiglieri Guido Rossi, Gianni Marronaro, Giulio Bischi e il coordinatore Enrico Tamburi - sulla strada del non fare nulla. Quando Sergio Pirozzi afferma '3 governi, 3 commissari, cratere troppo esteso e ricostruzione al palo' non possiamo che essere d'accordo''.
"Dopo il sisma del 2016 a Ussita c’è stato anche un sisma istituzionale. Le dimissioni del sindaco Marco Rinaldi - si legge nella nota dei consiglieri di opposizione - hanno portato alla nomina del Commissario straordinario Passerotti; la giunta del sindaco Vincenzo Marini Marini ha retto solo tredici mesi e le sue dimissioni hanno portato al nuovo commissario straordinario Fraticelli. Tutto ciò è il risultato del fallimento di chi vuole governare Ussita a ogni costo, e rappresenta soprattutto il fallimento della lista civica “Ussita comunità in cammino” che aveva vinto le elezioni del giugno 2018 per la assoluta incapacità di risolvere i problemi, affidandosi a chi non era in grado nemmeno di dedicare il tempo necessario alla guida del municipio''.
''Ai ritardi della ricostruzione per un impianto normativo inadeguato e per un territorio devastato nella sua interezza - sottolinea infine la nota del gruppo di minoranza - si sommano quelli di una mancanza di guida politica capace di affrontare e risolvere i problemi con senso di responsabilità''.
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