"Una canzone il tuo posto prenderà": il saluto di Recanati a Piero Cesanelli (VIDEO e FOTO)
In tanti questa mattina hanno deciso di dare l'ultimo saluto a Piero Cesanelli nell'atrio comunale di Recanati e si sono stretti vicino al dolore dell'amata compagna di una vita del fondatore di Musicultura, Paola Promisqui. Al termine della cerimonia il feretro è stato accompagnato all'uscita, per procedere alla tumulazione privata, da "Le plat pays" di Jacques Brel. Durante il rito laico, officiato dall'amico e vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri, molti tra amici e istituzioni hanno voluto dire addio all'uomo simbolo della cultura nel territorio maceratese e non solo con un ricordo.
"Oggi siamo qui per la perdita di un uomo speciale e straordinario, un uomo geniale che con le sue importanti creazioni ha dato il riflesso dell'attualità umana - le parole di Nannipieri -. La sua scomparsa ha generato un'ondata di commozione per la perdita di una personalità portatrice di eleganza, passioen artistica e sensibilità nel mondo della cultura italiana e della musica."
"Ricordo che quando incontrai Piero ci siamo presi subito, c'è stata davvero una grande immediatezza di comprensione come quella che ti sanno dare gli uomini che hanno passione per ciò che fanno - le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Abbiamo lavorato molto bene insieme e abbiamo valorizzato ciò che era suo. Piero è stato in grado di scoprire i talenti di questo paese e dare loro la rilevanza che meritano. Le opere sono sì create degli uomini ma l'eredità continua a vivere e il modo migliore per onorare il genio e l'uomo è portare avanti ciò che ci ha lasciato."
"Ci lascia una mente brillante e una di quelle persone che la nostra città ha avuto la fortuna di poter avere negli anni - le parole del primo cittadino di Recanati Antonio Bravi, che ha portato anche i saluti del prefetto Iolanda Rolli -. Voglio ricordare la sua brillante e geniale intuizione nell'aver creato un gioiello come Musicultura. Nella sua vita ha sempre puntato alla qualità e non ha mai dimenticato il nostro territorio, sostenendo tutte le iniziative legate alla cultura."
Il primo cittadino di Macerata Romano Carancini, visibilmente emozionato, ha sottolineato l'importanza dell'aggregazione che Musicultura ha portato nel capoluogo. "Piero si è sempre contraddistinto per la sua voglia di non essere protagonista, rimanendo schivo e discreto: questo ha contribuito a renderlo la persona eccezionale che era."
"Piero ha sempre condiviso la sua visione senza imporla agli altri ed è per questo che chiunque gli era vicino aveva verso di lui un atteggiamento di devozione" - le parole di Stefano Caperna, presidente di Musicultura.
"È stata una eccelsa personalità recanatese - ha aggiunto l'amico Valerio Calzolaio -. Aveva 43 anni quando con Vanni Pierini mando gli inviti ai cantautori dell'epoca chiedendo di mandare una cassetta musicale. Piero ha posto l'attenzione sull'insegnamento della drammaturgia e sul cantautorato e ci ha fatto capire che è sempre importante essere ascoltati".
E poi il ricordo della moglie di Carlo Latini, dell'ex sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e del presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Piero ricorda il DNA della nostra terra: fatica, determinazione, onestà e autenticità. Chi lo conosceva non poteva non rimanere folgorato dalla sua genialità e ricchezza. Ha dato vita a un Festival vero e genuino in cui tutti i partecipanti erano allo stesso livello: senza dubbio porteremo avanti ciò che lui ha creato" le parole di Pettinari.
Infine il ricordo degli artisti de "La Compagnia" di Musicultura, nata il 24 settembre del 2008, nelle parole del batterista Riccardo Andrenacci: "Piero e Paola ci hanno fatto sempre sentire in famiglia, una vera famiglia - il toccante ricordo -. Piero ci ha sempre accolto nel suo studio tra i suoi amati dischi ed era felice come un bambino quando c'era il pienone. Oggi tutti noi siamo musicisti migliori grazie a voi e vi saremo per sempre riconoscenti. Piero, continueremo a cantare per te" hanno concluso gli artisti intonando il ritornello de "La Compagnia", "Tristezza va, una canzone il tuo posto prenderà".
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