Attualità

Recanati, visita del presidente Mattarella: cambia la viabilità, ecco le modifiche

Recanati, visita del presidente Mattarella: cambia la viabilità, ecco le modifiche

Recanati si prepara all’imminente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fissata per giovedì 26 settembre in occasione della cerimonia di inaugurazione del rinnovato orto del convento di Santo Stefano. In vista dell'arrivo della prima carica dello Stato, il servizio di Polizia Locale dalle ore 9:00 alle ore 20:00 del 26 settembre ha disposto le seguenti regolamentazioni alla circolazione cittadina: - senso unico alternato nel tratto di strada, via Colle dell'infinito int.ne via Badaloni e Colle dell'infinito int.ne Porta Nuova. Il senso unico alternato sarà regolato da impianto semaforico; il senso unico permetterà la sosta dei veicoli autorizzati nel lato destro (dir.ne di marcia mare/monti); - al passaggio della scorta presidenziale, deviazione temporanea della circolazione alla rotatoria del Crocefisso, nelle vie Monte Conero e Beato Placido, con chiusura temporanea di via Corridoni, - divieto di sosta in via Badaloni in ambo i lati (tratto compreso tra via Trento e via Colle dell’Infinito) con rimozione per tutti i veicoli in difetto, con riserva degli stalli presenti per gli invitati all'evento; - divieto di sosta e fermata in zona porta Nuova da via del Circondario per metriì 25, al fine dî consentire la fermata degli autobus. - divieto di circolazione in via E.Leopardi, p.le Monaldo Leopardi, via e P.le Santo Stefano, via Leopardi, P.la Sabato del Villaggio, via dell'Ospedale, via Montemorello, via Riccabella, v.lo dell'Olmo (in quest’ultima, sarà consentito il transito solo agli autorizzati FAI/Quirinale per raggiungere il parcheggio privato del convento dei Cappuccini). - divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli, nelle vie E.Leopardi, p.le M.Leopardi, via e p.le S.Stefano, via della Fonderia, via Leopardi, p.le Sabato del Villaggio, p.le dei Cappuccini e nella curva di via N. Sauro, in corrispondenza dell’intersezione con via Badaloni. - chiusura al transito in Porta Nuova con sbarramento a tutela dei pedoni; - chiusura al transito in via Montemorello inters,ne via Badaloni/via Trento a tutela dei pedoni, ad eccezione dei mezzi di soccorso che si dovranno recare all'Ospedale di Comunità, Durante le varie attività il personale di Polizia Locale si avvarrà di volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile e dell'Associazione Nazionale Carabinieri.  

23/09/2019 21:26
Tolentino, convegno al Teatro Vaccaj: ecco i 4 punti necessari per accelerare la ricostruzione

Tolentino, convegno al Teatro Vaccaj: ecco i 4 punti necessari per accelerare la ricostruzione

Si è svolto a Tolentino lo scorso venerdì 20 settembre, al Teatro Vaccaj, l’atteso convegno che aveva per tema “Beni Culturali e Paesaggio: Una Traccia per la ricostruzione". La folta presenza di tecnici liberi professionisti e dipendenti pubblici degli uffici interessati alla ricostruzione ha potuto assistere ad una serie di interventi di notevole qualità. La sensibilità alle problematiche da affrontare raccomandata dal Vescovo di Camerino Mons. Francesco Massara e il bagno di cultura proposto dal Magnifico Rettore Unicam Prof. Francesco Adornato hanno tratteggiato i due poli principali di interesse: la popolazione e il territorio.  La proposta, tutta incentrata sul valore del paesaggio, dell’Arch. Ugo Soragni e la lectio sul concetto di autenticità del Prof. Pietro Petraroia - unite alla relazione del prof. Michele Zampilli - hanno dato un quadro completo dei concetti che sono da affrontare prima di emanare leggi e ordinanze in modo che vengano utilizzate correttamente come strumenti validi di intervento.  "La sintesi dell’incontro si può riassumere nei seguenti quattro punti imprescindibili per accelerare la ricostruzione nei centri storici e nei nuclei urbani, che saranno oggetto di immediato riscontro nelle proposte da avanzare al Commissario straordinario Piero Farabollini ma che nel contempo hanno anche un margine di operatività immeditata" ha sottolineato Vittorio Lanciani, presidente presidente dell'Ordine degli architetti di Macerata.  Di seguito, nel dettaglio, i quattro punti individuati:  1) Utilizzare il Documento Direttore delle Ricostruzione, definito nell’Ordinanza 39, una opportunità da non perdere per programmare la ricostruzione con interventi nella prospettiva dello sviluppo e della visione del territorio; finanziato con fondi comunali, intercomunali, in attesa che venga finanziato con fondi a disposizione del Commissario Straordinario. "Non si capisce infatti come il Commissario Errani non lo abbia fatto subito permettendo le perimetrazioni senza questo quadro di inserimento, anche a raccordo intercomunale, vista l’enorme valenza che può avere tanto nel perseguire una ricostruzione veloce e rispondente alle esigenze della popolazione, quanto nel permettere interventi di qualità" puntualizza Lanciani.  2) Interventi progettuali diretti nel territorio con riferimento alla programmazione inserita nel Documento Direttore della Ricostruzione, secondo l’ordinanza 39, che possono intendersi anche come variante del piano Regolatore o di altro strumento urbanistico vigente, indipendentemente da eventuali scelte di varianti ai piani che possono essere comunque avviate contemporaneamente dalle Amministrazioni interessate 3) Utilizzo dei Concorsi di progettazione a due gradi, dove il primo grado è concorso di idee aperto a tutti i tecnici, dove i primi cinque progetti scelti, parteciperanno alla redazione del progetto preliminare; il primo vincitore sarà il progettista che seguirà il progetto proposto successivamente in tutte le fasi dal progetto architettonico e strutturale alle direzione lavori, retribuiti sulla base di un contributo per onorari fissato ed inderogabile: in questo modo vince chi proporrà il progetto con migliore qualità smentendo così la logica che il massimo ribasso sia lo strumento principe per l’affidamento degli incarichi e sia garante di una impossibile qualità del prodotto. 4) Estendere per le sole Aree SAE il regime di emergenza fino all’inserimento nel piano di riconversione di quelle aree : sono state infatti scelte in emergenza e in deroga a tutti gli strumenti urbanistici vigenti; quasi tutte hanno caratteristiche di irreversibilità e quindi quei luoghi non potranno mai più tornare come erano prima del sisma; sono pertanto da integrare nel tessuto urbano attraverso interventi di riqualificazione che potrebbero però essere bloccati in sede di progetto per la non conformità con le norme vigenti, se non fossero di nuovo inquadrati in un percorso di fine emergenza. L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti Conservatori promuoverà i risultati del Convegno su tutti i tavoli Istituzionali attraverso il sistema di rappresentanza esistente e si dichiara a disposizione dei Comuni e dei cittadini con le proprie Commissioni Normativa, Territorio, Sisma, Cultura e L’Osservatorio per i Servizi di Ingegneria e Architettura per promuovere ed indirizzare l’attuazione delle proposte.  

23/09/2019 19:45
I carabinieri ricordano Salvo D'Acquisto: deposta una corona d'alloro alla stele

I carabinieri ricordano Salvo D'Acquisto: deposta una corona d'alloro alla stele

Questo pomeriggio, nella frazione di Piediripa di Macerata, ha avuto luogo la cerimonia del 76° anniversario della fucilazione del Vice Brigadiere medaglia d'oro al valor militare alla memoria Salvo D'Acquisto. In suo onore è stata deposta una corona di alloro presso la stele commemorativa ubicata nel piazzale a lui intitolato. A seguire si è svolta la Santa Messa nell'adiacente chiesa parrocchiale. Il ViceBrigadiere Salvo D'Acquisto nel corso della seconda Guerra Mondiale s'immolò per salvare dalla fucilazione 22 ostaggi innocenti catturati dai tedeschi a seguito della morte accidentale di un militare. D'Acquisto, consapevole della situazione, si assunse spontaneamente la responsabilità dell'attentato e ottenne cosi dai nazisti la liberazione degli ostaggi. I tedeschi lo fucilarono immediatamente sul luogo dove oggi una stele in pietra ne ricorda il sacrificio. Il gesto gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria e l'attenzione delle autorità ecclesiastiche per l'innalzamento del Martire alla gloria dell'altare. Presenti alla cerimonia il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il comandante provincialedei Carabinieri Ten. Col. Michele Roberti, il comandante provinciale della Guardia di finanza Col. Gravina, il generale in congedo Honorati, ispettore regionale dell’Associazione Carabinieri in Congedo, il presidente della locale sezione, il luogotenente in congedo Giovanni Colucci e rappresentanze d’Armi.    

23/09/2019 17:45
La Guardia di Finanza di Macerata celebra la ricorrenza del Patrono San Matteo

La Guardia di Finanza di Macerata celebra la ricorrenza del Patrono San Matteo

Questa mattina, la Guardia di Finanza di Macerata ha celebrato la “Giornata della memoria delle vittime del dovere e vittime del dovere sopravvissute”. La “Giornata”, è stata officiata da Don. Alberto Forconi presso la Chiesa Santa Croce di Macerata, in occasione della ricorrenza di San Matteo, Patrono del Corpo della Guardia di Finanza, con una santa messa a beneficio dei militari in servizio e congedo del Comando Provinciale di Macerata e dei Reparti dipendenti. La funzione religiosa, svolta alla presenza del Prefetto Iolanda Rolli e delle Autorità civili e militari della provincia, ha rappresentato un importante momento di meditazione interiore per le Fiamme gialle maceratesi ed i loro familiari. Il Comandante Provinciale, Col. Amedeo Gravina, nel rivolgere un particolare ringraziamento alla parrocchia ospitante e agli intervenuti, ha rivolto un sentito pensiero alle vittime del dovere di tutti i servitori dello Stato ed in particolare ai finanzieri caduti nell’adempimento del dovere. Partendo dalla figura di San Matteo che, prima di essere chiamato da Cristo, si occupava della riscossione di tributi, il Col. Amedeo Gravina ha evidenziato come il “mestiere” del Santo Patrono sia da sempre una delle più importanti missioni operative della Guardia di Finanza e come l’attività di contrasto all’evasione fiscale sia indispensabile per il corretto funzionamento di ogni moderno stato sociale.  Infine, il Comandante ha ringraziato tutte le Fiamme gialle della provincia per l’impegno e la professionalità profuse in servizio nonché tutte le Istituzioni operanti sul territorio, nella consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi specifici del Corpo è realizzabile solo grazie all’interazione, al reciproco scambio informativo e alla costante collaborazione.  

23/09/2019 15:00
Pezzanesi sulla ricostruzione: "L'Amministrazione di Tolentino c'è, gli 'avvoltoi' rimangono a 'bocca asciutta'"

Pezzanesi sulla ricostruzione: "L'Amministrazione di Tolentino c'è, gli 'avvoltoi' rimangono a 'bocca asciutta'"

"Guardando il sito della Regione Marche, evitando superflua spettacolarità comunicativa per ogni edifico ristrutturato e riconsegnato ai legittimi abitanti, si evince in maniera chiara che l’Ufficio Sisma – Ufficio Urbanistica del Comune di Tolentino, alla data del 30 agosto 2019 ha in carico 363 pratiche inerenti ordinanza 4-8 della cosiddetta ricostruzione “leggera”. Finora sono state invece presentate 128 pratiche inerenti la ricostruzione “pesante” – ordinanza 19, mentre le pratiche presentate ai sensi dell’ordinanza n. 13, inerenti attività produttive, sono state 4 e quelle che riguardano le delocalizzazioni, ordinanza 9, sono state in totale 108. Per cui finora sono state presentate 603 pratiche ai sensi delle ordinanze nnumeri 4-8-19-13-9. Per queste pratiche appena indicate risulta essere emesso il decreto di concessione del contributo per 145 edifici ai sensi delle ordinanze 4-8 (ricostruzione leggera). Per quanto riguarda la ricostruzione pesante (ordinanza 19) 10 decreti di concessione di contributi, 1 per le pratiche produttive (ordinanza 13) e 47 relativi alle pratiche di delocalizzazioni (ordinanza 9). In totale sono state emesse 203 concessioni di contributo". A esporre i dati è lo stesso primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. "Dall’ulteriore esame dei dati trattati e relativi agli aspetti economici e finanziari emerge che il Comune di Tolentino per la ricostruzione privata ai sensi delle ordinanze numero 4-8-19-13-9 ha complessivamente ottenuto finanziamenti per un importo pari a 58.159.192,15 euro, risultando il Comune che ha ottenuto l’importo di gran lunga maggiore di contributi pubblici - continua l'Amministrazione comunale -. Solo per fornire un termine di paragone Tolentino alla medesima data ha ottenuto e messo a disposizione per la ricostruzione 58.159.192,15 euro contro i 11.080.601,50 euro di Caldarola; 16.257.709,34 euro di Matelica; 10.450-365,16 euro di San Ginesio; 28.916.837,54 euro di San Severino Marche, solo per citarne alcuni. Tutto ciò serve per far comprendere a chiunque che, come dicevamo in apertura, la comunicazione è basilare ma a volte è anche spettacolare… ma lo sono ancor di più i fatti concreti, già i fatti a cui noi ci sentiamo profondamente legati." "Quindi, come si può largamente concludere tre sono le verità fondamentali che emergono da questi dati. L’Amministrazione comunale di Tolentino c’è, eccome se c’è, l’Assessorato e gli Uffici pure, come la scientezza, la forza, la volontà, la concretezza di ricostruire pure!!! Un ringraziamento doveroso anche ai tecnici privati che ci mettono l’anima e all’Ufficio Sisma per l’ascolto e la collaborazione - continua il Sindaco - . Tutti, dico tutti, costretti a lavorare e a fare i conti, ogni giorno, con normative e tempi sicuramente non adeguati alla bisogna… Ma non molliamo, anzi, vogliamo non solo ricostruire ma costruire una Tolentino ancora più bella e performante nelle strutture e nelle infrastrutture, che attragga inevitabilmente l’enorme bacino di utenza collinare e montano di cui è indubbio riferimento e partner. Ancora una volta gli “avvoltoi” appollaiati sui loro trespoli da anni ad evocare disgrazie, sciagure e fantasmi contro questa Amministrazione rimangono “a bocca asciutta” e continuando di questo passo rimarranno pelle ed ossa."

23/09/2019 14:30
Crisi delle nascite, "l'Umbria al bivio sopravvivenza": il report di ESG89

Crisi delle nascite, "l'Umbria al bivio sopravvivenza": il report di ESG89

I dati sulle nascite risultano drammatici anche in Umbria. "La regione dal ‘Cuore Verde’ perde colpi – sostiene Giovanni Giorgetti Ceo di ESG89 Group - sia dal punto di vista dei bebè, sia dal punto di vista demografico in generale e quindi, di conseguenza, dal punto di vista delle prospettive economiche. Su questo fenomeno abbiamo chiesto i pareri di alcuni opinionisti ed esperti al fine di provare a suggerire delle, seppur complesse, soluzioni. Una regione che continua ad invecchiare rappresenterà in futuro una palla al piede per ogni politica di sviluppo. La desertificazione di molti piccoli comuni dell’Umbria, inoltre, è sotto gli occhi di tutti. I giovani laureati e/o diplomati spesso sono costretti a lasciare la regione per trovare soddisfazioni professionali. Ci siamo chiesti, dunque, se questa grave situazione possa essere invertita anche con misure regionali e perché no entrare a pieno titolo nel dibattito politico che in queste settimane si svilupperà intorno alle elezioni del prossimo governatore". Per l’imprenditrice Federica Angelantoni "il crollo demografico rappresenta uno scenario molto preoccupante: non solo i nuovi nati sono sempre di meno, ma dovranno in futuro sopportare il peso di una popolazione che sarà sempre più anziana. L’assenza di politiche adeguate rappresenta un segno evidente della mancanza di capacità di pianificazione del futuro, dell’incapacità di lavorare in prospettiva. I rimedi sono per lo più noti. È necessario varare politiche fiscali e sociali per favorire la conciliazione della maternità con il lavoro, fornire supporto economico alle giovani coppie, aumentare il tasso di occupazione dei giovani e delle donne e, in generale, incoraggiare tutte quelle politiche industriali volte a far crescere la produttività e competitività delle nostre imprese. Strategie complesse, costose e di lungo periodo ma capaci di invertire la rotta. E per invertire la rotta un altro elemento imprescindibile è puntare sull’integrazione, sull’inclusione e sull’equità sociale. Il declino demografico dell’Italia oggi è rallentato solamente dalla crescita dei cittadini stranieri e questo è un dato incontrovertibile che, se ben gestito, rappresenta una grande potenzialità di sviluppo e una ricchezza da valorizzare per favorire la crescita". Per Franco Cotana, noto docente dell’Università di Perugia, puntare sull’innovazione sembra essere una possibile soluzione. "L’Umbria ha grandi ricchezze storico culturali e con altissimi standard di qualità della vita ma le sue potenzialità sono inespresse. Occorre creare ricchezza, occupazione e sviluppo economico ridando fiducia e prospettive ai giovani affinché la nostra regione non sia un luogo da cui fuggire. Tutto ciò sarà possibile solo facendo leva sulla ricerca, sull’innovazione e sul trasferimento tecnologico". Luca Busco, professionista di lungo corso nella gestione delle risorse umane, sottolinea il ruolo del capitale umano come leva fondamentale. "Dal mio punto di vista il capitale umano è il fulcro su cui lavorare per il rilancio dell’economia e del nostro tessuto sociale. Fare rete sempre fra enti, aziende e lavoratori è il segreto per una rinascita dei territori. Sicuramente una governance efficace deve mettere al centro vari aspetti tutti connessi come ad esempio: il supporto sociale alle madri lavoratrici, vedi l’esempio in Emilia Romagna caso di San Lazzaro Bologna asili nido gratuiti, che possono così pensare a fare figli senza dover abbandonare il lavoro e diminuire il potere economico familiare; la formazione dei giovani strettamente interconnessa con il tessuto produttivo del territorio per favorire il ricambio generazionale nelle aziende con figure preparate e soprattutto pronte alle sfide innovative e portando all’emancipazione più precoce dalla famiglia di origine". Per Angelo Frascarelli del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Perugia, invece al centro delle dinamiche demografiche c’è la mancanza di fiducia nel futuro. "In Umbria il problema delle nascite è grave, ma non è un problema di natura economica. Le famiglie con meno figli sono quelle benestanti. I figli nascono in misura maggiore dalle coppie di reddito medio basso. Cosa manca in Umbria, quindi? Manca desiderio, fiducia e speranza. C’è un “effetto Cernobyl” che, senza accorgersene come una nube tossica, ha assopito il desiderio. Si enfatizzano i problemi, invece che il desiderio di affrontarli, di guardare con positività il futuro, di costruire e lasciare in eredità i propri ideali. Domina il lamento, invece che conoscenza e speranza. Siamo una società in declino culturale e spirituale, quindi demografico ed economico. Cosa fare? Scovare e mettere al centro, uomini che vivono di conoscenza e speranza. Operazione difficile, il declino continuerà, ma si riparte dall’esempio di uomini che non si rassegnano. I politici devono essere i primi “testimoni” di speranza, di condivisione, di valorizzazione e di unità; mettere a bando i politici che alimentano polemiche, divisioni, chiusure, paure". Per Massimo Marotta, manager e docente all’Università Politecnica delle Marche "si possono sicuramente ipotizzare delle soluzioni, che comunque non potranno avere effetti tangibili nel breve periodo. Come, ad esempio, lo sviluppo di misure integrate che sostengano e rafforzino: i progetti dei giovani di conquistare una propria autonomia e formare una propria famiglia; i progetti delle donne e delle coppie di conciliare in modo efficace il lavoro con la scelta di avere un figlio. Oltre al contrasto del rischio di impoverimento delle famiglie con figli. Un esempio virtuoso arriva dalla Svezia, che già negli anni ’80 registrava questo problema. L’adozione di misure di spesa pubblica per natalità, particolarmente efficaci in quanto poche, semplici e universalistiche, permise al paese, già dal decennio successivo, di invertire la tendenza negativa. In Svezia, le prestazioni sono erogate in forma di sussidi monetari o di agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, per esempio asili nido o trasporto pubblico locale, mentre è da sottolineare la totale assenza di interventi dal lato della tassazione. Infine, sia gli importi sia la durata dei sussidi sono particolarmente generosi. Al contrario, il sistema italiano è frammentato in tante piccole misure di importo e durata limitati, spesso riservate solo ai nuclei familiari in condizioni di disagio economico. Implementare in Italia, ancor più a livello regionale, politiche del genere, non sarà compito agevole. I vincoli di bilancio e le limitate risorse finanziarie, l’elevata evasione fiscale, la frammentazione normativa, rappresentano ostacoli difficili da superare".

23/09/2019 13:45
"L'indifferenza è il male peggiore del nostro tempo": Franco Gabrielli a Recanati per ricordare Roberto Antiochia FOTOGALLERY

"L'indifferenza è il male peggiore del nostro tempo": Franco Gabrielli a Recanati per ricordare Roberto Antiochia FOTOGALLERY

Intitolato questa mattina all'agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia, ucciso dalla mafia a Palermo il 6 agosto del 1985, il piazzale retrostante al Palazzo comunale di Recanati. La celebrazione, voluta dal questore di Macerata Antonio Pignataro, fa parte dell'iniziativa "L’esempio del coraggio - il valore della memoria”. Dopo gli interventi del prefetto di Macerata Iolanda Rolli e del questore Pignataro, che hanno sottolineato l'importanza di ricordare esempi come quelli di Roberto Antiochia, la parola è passata al Capo della Polizia il prefetto Franco Gabrielli.  "Un plauso al questore di Macerata che ha fortemente voluto questa iniziativa coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole - le parole di Gabrielli -. Una sorta di gemellaggio tra la terra di Sicilia e questa terra, patria di uno dei più grandi poeti, che ha un significato molto concreto. Grazie perché ogni volta che la comunità si riconosce negli uomini e nelle donne della Polizia, credo che siamo nel senso più compiuto della nostra missione." "Roberto Antiochia non è solo un collega ma porta con sé il messaggio di quanto l'indifferenza sia il male peggiore del nostro tempo - ha sottolineato Gabrielli -. Aveva 23 anni ed era nel pieno delle sue legittime aspettative di vita. Era già stato trasferito a Roma ma decise di rimanere per continuare la sua battaglia in un territorio in cui si moriva uccisi dal piombo della mafia e dall'indifferenza della comunità. Roberto porta con sé un insegnamento sulla lotta alla criminalità: che il peggiore dei mali e il girarsi dall'altra parte fanno morire un pezzo di noi. Ce lo hanno insegnato Falcone e Borsellino: chi ha coraggio muore una volta sola chi non lo ha muore tutti i giorni." "Allora voglio concludere ricordando un grandissimo artista, Hemingway - ha chiosato il Capo della Polizia -. Roberto non si pose la domanda "per chi suona la campana" perché la campana suonava per lui." Si e poi preceduto, alla presenza dei fratelli di Roberto Antiochia, all'intitolazione del piazzale al poliziotto vittima della mafia.

23/09/2019 13:30
Macerata, "Non abbattete i pini!": la segnalazione dei residenti di viale Martiri della Libertà

Macerata, "Non abbattete i pini!": la segnalazione dei residenti di viale Martiri della Libertà

"Non abbattete i pini!". È questo in sintesi il grido di allarme giunto in redazione da parte di alcuni cittadini di viale Martiri della Libertà a Macerata. Da molti giorni, infatti, sul posto sta lavorando una squadra di due persone, sembra per il ripristino o la variazione della rete fognaria, con grande disagio per i pedoni e per le attività presenti. Stamattina sono iniziate le operazioni di abbattimento per sradicamento di alcuni pini presenti sul viale sembra per permettere alla nuova fognatura di attraversare la sede viaria e numerosi sono i cittadini rimasti sconcertati da queste operazioni. “Il viale alberato è una caratteristica della zona che da valore al quartiere – scrive una residente –. Già anni fa abbiamo assistito alle decimazione delle piante tipiche per essere rimpiazzate da altre tipologie”. Infatti al'epoca furono sostituiti i pini a inizio viale perché in cattive condizioni e pericolosi, subito rimpiazzati con alberi di altra natura, piu resistenti e meno infestanti. Stessa sorte era toccata, non molto tempo fa, a secolari fusti nei pressi della chiesa di Santa Croce e ad alberi in viale Indipendenza, in quest’ultima via a seguito del rifacimento del marciapiede. “Si chiama campo dei pini – spiega un’altra lettrice – quegli alberi ci sono sempre stati, quando comprai la mia casa la scelta fu condizionata proprio da questo meraviglioso viale alberato.“ Nei messaggi arrivati qualcuno ipotizza anche che si tratti di alberi protetti il cui abbattimento sia vietato e che le piante abbattute godevano di ottima salute. Qualcuno si chiede perché non si sia potuto spostare il passaggio delle fognature per preservarli o, nell’impossibilità, non si sia pensato ad uno spostamento con conseguente ricollocamento. "Togliere gli alberi per far posto a macchine e strutture – concludono i residenti – è come togliere l’aria per respirare meglio. Sono gli alberi che ci donano ossigeno e, cosa non trascurabile, danno un fascino di storico a un quartiere tra i piu belli di Macerata.”

23/09/2019 13:05
San Severino, torna agibile un'abitazione in località Scaloni: un'altra famiglia torna a casa

San Severino, torna agibile un'abitazione in località Scaloni: un'altra famiglia torna a casa

Ritorno a casa, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, per un’altra famiglia settempedana. Dopo i lavori di riparazione del danno, un’abitazione sita in località Scaloni è tornata, difatti, nuovamente agibile. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha provveduto a firmare la revoca dell’Ordinanza con la quale, tre anni fa, l’edificio era stato dichiarato non utilizzabile. Al proprietario è stato riconosciuto un contributo di 66mila euro.  

23/09/2019 12:22
La solidarietà viaggia sulle due ruote a Pieve Torina: i “Bikers Invasori” donano 6700 euro

La solidarietà viaggia sulle due ruote a Pieve Torina: i “Bikers Invasori” donano 6700 euro

Grandissimo successo per l'ultima, solidale invasione del 2019 realizzata dall'associazione romana “Bikers Invasori” che ha voluto portare ieri, domenica 22 dicembre, il suo contributo alle comunità di Visso e Pieve Torina. Un gruppo forte e numeroso, capace di non mollare neppure di fronte alle condizioni meteo avverse, con motociclisti provenienti da Roma e da tutta Italia. Anche chi, all'ultimo minuto, ha rinunciato alla partenza proprio per le difficoltà imposte dalla pioggia, ha comunque versato il proprio contributo. Tirando le somme, sono stati raccolti 6.700 euro destinati alla ricostruzione della palestra e del centro ricreativo di Pieve Torina e 1.300 euro alla Proloco di Visso per l'acquisto di un defibrillatore. Sono questi i numeri generati dall'associazione benefica no profit nata nel 2015 e impegnata a organizzare pacifiche invasioni per promuovere la passione per le due ruote, la solidarietà e, negli ultimi anni, l'impegno in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016. "Mille rombi di motore e un solo cuore", sono le parole del presidente dei “Bikers Invasori”, Simone Pera, che sintetizzano al meglio lo spirito dell'evento che ha visto i motociclisti arrivare ieri a Visso per la motobenedizione e fermarsi poi a pranzo a Pieve Torina per godersi una giornata in compagnia. Estremamente soddisfatto il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci che ha ringraziato gli organizzatori dell'evento "per il loro spirito eroico e la carica di allegria che hanno saputo portare in città. Un evento che l'Amministrazione ha accolto con gioia perché la comunità ha, oggi più che mai, bisogno di iniziative simili per tornare a essere centro del turismo di montagna e tornare a vivere anche di questo. I fondi raccolti contribuiranno alla ricostruzione di strutture fondamentali per la nostra comunità, e siamo davvero grati ai bikers per il loro impegno e la loro straordinaria solidarietà”.      

23/09/2019 11:57
Esanatoglia, Comune e "Tulipano Bianco" inaugurano "Orto in Comune"

Esanatoglia, Comune e "Tulipano Bianco" inaugurano "Orto in Comune"

La solidarietà de “Il Tulipano Bianco” sbarca di nuovo a Esanatoglia, uno dei paese del maceratese colpito dal terremoto del 2016. Dopo aver donato le poltrone per gli ospiti del Centro Diurno per anziani “Santa Maria Maddalena” e l’aula informatica alla scuola secondaria di primo grado "Carlo Alberto Dalla Chiesa", l’associazione del presidente Francesco Giordani dà vita a una nuova iniziativa di promozione sociale, in collaborazione e sinergia con l’Amministrazione comunale di Esanatoglia.Il progetto si chiama “Orto in Comune” e l’inaugurazione è prevista per il prossimo martedi 24 settembre, a partire dalle ore 12, presso la Casa di riposo "Santa Maria Maddalena". Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazareno Bartocci, l’assessore ai Servizi Sociali e Formazione del Comune di Esanatoglia Debora Brugnola, e il presidente dell’associazione “Il Tulipano Bianco” Francesco Giordani.“Siamo di fronte a un percorso importante, che racchiude aspetti sociali e formativi – fanno sapere da Il Tulipano Bianco e dal Comune di Esanatoglia -. Svolgere lavori come questi aiuta l’inclusione e la relazione tra le persone. In questo progetto, gli ospiti della Casa di Riposo Santa Maddalena di Esanatoglia, insieme ai bimbi della scuola comunale, svolgeranno mansioni come la semina, la raccolta dei frutti e dei fiori, vale a dire tutte quelle attività che stimolano l’olfatto, la vista, il tatto o l’udito e incrementano capacità e competenze. E saranno coadiuvati da alcuni soggetti in stato di difficoltà, a cui verranno assegnati compiti di controllo dell’andamento del progetto”.

23/09/2019 09:45
Bando per il reclutamento di 3 allievi finanzieri: riservato ai congiunti delle "vittime del dovere"

Bando per il reclutamento di 3 allievi finanzieri: riservato ai congiunti delle "vittime del dovere"

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 72 del 10 settembre 2019 - 4^ Serie Speciale - è stata pubblicata la procedura di selezione per il reclutamento di 3 allievi finanzieri del contingente ordinario della Guardia di Finanza, riservata al coniuge e ai figli superstiti, nonché ai fratelli o alle sorelle del personale delle Forze di Polizia, deceduto o reso permanentemente invalido al servizio, con invalidità non inferiore all’80% della capacità lavorativa. Possono partecipare i cittadini italiani che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 18° anno di età, non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della laurea. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo https:concorsi.gdf.gov.it, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere tramite la propria area riservata al format di compilazione della domanda di partecipazione. Nel sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.

23/09/2019 09:44
I carabinieri ricordano il sacrificio di Salvo D'Acquisto a Piediripa

I carabinieri ricordano il sacrificio di Salvo D'Acquisto a Piediripa

Lunedì 23 settembre, alle ore 17:00, nella frazione di Piediripa di Macerata avrà luogo la cerimonia del 76° anniversario della fucilazione del Vice Brigadiere medaglia d'oro al valor militare alla memoria Salvo D'Acquisto. L'organizzazione delle celebrazioni è stata curata dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Macerata, di concerto con il Comando Provinciale.  Il ViceBrigadiere Salvo D'Acquisto, il 23 settembre 1943, sotto la torre di Palidoro, frazione del comune di Torrinpietra (Roma) s'immolò per salvare dalla fucilazione 22 ostaggi catturati dai tedeschi. La morte accidentale di un militare tedesco, attribuita dai nazisti a un'azione di sabotaggio causò la cattura di 22 innocenti abitanti del luogo, minacciati di esecuzione immediata se l'autore del presunto delitto non si fosse costituito. Il Vice Brigadiere D'Acquisto, consapevole della situazione, si assunse spontaneamente la responsabilità dell'attentato e ottenne cosi dai nazisti la liberazione degli ostaggi. I tedeschi lo fucilarono immediatamente sul luogo dove oggi una stele in pietra ne ricorda il sacrificio. Il gesto gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria e l'attenzione delle autorità ecclesiastiche per l'innalzamento del Martire alla gloria dell'altare. Alla manifestazione è prevista la partecipazione del Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, del Generale Tito Baldo Honorati, Ispettore Regionale Marche dell'Associazione Nazionale Carabinieri, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata Colonnello Michele Roberti, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Amedeo Gravina e del Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Macerata Luogotenente Giovanni Colucci, È prevista la deposizione di una corona di alloro presso la stele commemorativa ubicata nel piazzale intitolato all'eroe e dopo le allocuzioni della personalità sulla figura del Vicebrigadiere la celebrazione della Santa Messa nell'adiacente chiesa parrocchiale.    

22/09/2019 20:42
Il Capo della Polizia Gabrielli domani a Recanati per ricordare il poliziotto Roberto Antiochia, vittima della mafia

Il Capo della Polizia Gabrielli domani a Recanati per ricordare il poliziotto Roberto Antiochia, vittima della mafia

Il Questore di Macerata Antonio Pignataro ha promosso, dallo scorso anno, l’iniziativa “L’esempio del coraggio - il valore della memoria” per ricordare uomini straordinari delle Istituzioni che hanno donato la propria vita, consapevoli che il loro lavoro sarebbe rimasto come esempio della lotta in difesa dei più deboli. Il fine di questa iniziativa ha lo scopo di lasciare un ricordo indelebile di questi uomini, come messaggio di speranza e di legalità rivolto soprattutto alle nuove generazioni, intitolando loro una via, una piazza, uno spazio verde o altro luogo. La proposta, insieme ad altri comuni, è stata accolta con entusiasmo anche dal sindaco di Recanati Antonio Bravi, e domani, alle ore 11.00, verrà intitolato un piazzale, retrostante il palazzo comunale, all’Agente della Polizia di Stato  Roberto Antiochia ucciso dalla mafia a Palermo il 6 agosto 1985. Alla cerimonia, che si inserisce nel più ampio programma di festeggiamenti per il bicentenario della stesura de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, è prevista la presenza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, dei fratelli di Roberto Antiochia e di alcuni funzionari di Polizia all’epoca dei fatti in servizio a Palermo, tra i quali il Dott. Francesco Pellegrino dirigente della Squadra Mobile. La squadra mobile costituita da questi valorosi dirigenti di Polizia, era soprannominata “l’avamposto degli uomini perduti” per il loro coraggio e la loro determinazione nel fronteggiare un nemico forte e insidioso come la mafia che spadroneggiava non solo in Sicilia ma in tutta l’Italia. Roberto Antiochia svolgeva il proprio lavoro e serviva lo Stato, come sottolinea in ogni occasione da tempo il Questore Pignataro, con “Disciplina e Onore”. Attraverso queste parole il Questore di Macerata rinnova, sottolinea e dona valore inestimabile, a quei principi fondamentali di uno Stato di diritto: come la fedeltà alla Repubblica, disciplina e onore di cui oggi sembra smarrito il senso. Il 6 agosto 1985 Roberto Antiochia, giovane poliziotto e ragazzo di fiducia di Cassarà, mentre lo scortava a casa dopo tre giorni di permanenza in ufficio, un gruppo di nove uomini armati di mitra appostati nel palazzo di fronte a quello dove vive Cassarà, comincirono a sparare sull'Alfetta di scorta. Antiochia, cercando di fare scudo con il suo corpo a Cassarà, sceso dall'auto per raggiungere il portone di casa, rimase ucciso dagli spari. Cassarà, rimasto ferito dagli innumerevoli spari dei mitra, riuscì a raggiungere il portone, ma spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa dopo aver visto l'accaduto insieme alla figlia dal balcone della sua abitazione. Il 17 febbaio 1995, la terza sezione della Corte d'Assise di Palermo condanna all'ergastolo cinque componenti della Cupola mafiosa (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia) come mandanti del delitto. L’eroe Roberto Antiochia per il suo sacrificio è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: "Agente della Polizia di Stato, in servizio a Roma, mentre era in ferie, spontaneamente partecipava in Palermo alle delicate e difficili indagini sull'omicidio di un funzionario di polizia, con il quale aveva in passato collaborato, consapevole del pericolo cui si esponeva nella lotta contro la feroce organizzazione mafiosa. Nel corso di un servizio di scorta, rimaneva vittima di proditorio agguato ad opera di spietati assassini. Esempio di attaccamento al dovere spinto all'estremo sacrificio della vita".

22/09/2019 18:55
Potenza Picena, giardino di via Pesaro intitolato alla memoria del Capitano Pilota dei Carabinieri Fausto Paniconi (FOTO)

Potenza Picena, giardino di via Pesaro intitolato alla memoria del Capitano Pilota dei Carabinieri Fausto Paniconi (FOTO)

Potenza Picena non ha dimenticato. A distanza di 35 anni dalla tragica scomparsa del Capitano Pilota dei Carabinieri Fausto Paniconi, originario della frazione di Montecanepino, l’Amministrazione Comunale ha voluto intitolargli il Parco di via Pesaro, nella zona nord di Porto Potenza Picena. Una iniziativa sentita e partecipata per ricordare il giovane Ufficiale che nel 1984 perse la vita in un incidente aereo mentre era in servizio con il suo elicottero sulle montagne di Pinerolo, preceduta da un progetto di riqualificazione del giardino pubblico che ha visto la sinergia della Giunta Municipale, dell’Ufficio Tecnico Comunale e della compartecipazione della Regione Marche tramite la Consigliere Elena Leonardi. Determinante nell’organizzazione dell’evento la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri ed in particolare dell’impegno profuso dal Comandante della Compagnia di Civitanova Marche, Tenente Colonnello Enzo Marinelli. Fausto Paniconi a soli 33 anni era già Capitano e Comandante del Nucleo elicotteri di Volpiano ed era stato collaboratore del Generale Dalla Chiesa negli anni di Piombo. Marito di Emanuela De Luca e padre di Erika, una bimba di soli otto mesi. Un cittadino di cui essere davvero orgogliosi. Fausto era un ragazzo semplice che fin da bambino nella sua frazione, Montecanepino, aveva dato prova di grande generosità verso gli altri con il suo attivismo nella piccola parrocchia. La notizia del disastro aereo dove, insieme a Paniconi, persero la vita altri quattro militari, scosse l’Arma, l’Italia e la comunità potentina tutta. Sabato gli hanno voluto rendere omaggio in tanti. La cerimonia di intitolazione del Parco di via Pesaro alla memoria di Fausto Paniconi, nella quale si sono anche celebrati i 60 anni dalla costituzione della locale Associazione Carabinieri, è stata presieduta dal Sindaco Noemi Tartabini, dal Comandante Provinciale dell’Arma Colonnello Michele Roberti e dal Generale Commissario ANC Tito Baldi Honorati. Erano, inoltre, presenti il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il Tenente Colonnello del Corpo Forestale Carabinieri Simone Di Donato, il Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Civitanova Tenente di Vascello Giuliano Gentilini, il Comandante della Guardia di Finanza di Civitanova Capitano Tiziano Padua, il Comandante della Polizia Locale Tenente Anna Mercuri, il Luogotenente della 114esima Squadra Radar dell’Aeronautica Militare Vincenzo Tammaro, i Comandanti delle Stazioni Carabinieri di Potenza Picena Luogotenente Massimiliano Del moro e di Porto Potenza Picena Maresciallo Alessio Alberigo nonché i rappresentanti della Protezione Civile, Croce Rossa ed Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Hanno preso parte alla cerimonia anche gli studenti della Primaria dell’Istituto Comprensivo “Raffaello Sanzio”. Per onorare il Capitano Pilota Paniconi è giunto sul posto un elicottero dei Carabinieri del Nucleo di Pescara, atterrato nel vicino campo sportivo, visitato dagli studenti e dalla cittadinanza intervenuta.

22/09/2019 13:05
Disservizio del Comune sulla raccolta rifiuti: il contribuente ha diritto al pagamento almeno in misura ridotta

Disservizio del Comune sulla raccolta rifiuti: il contribuente ha diritto al pagamento almeno in misura ridotta

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica attinente all’imposta sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e malfunzionamento del relativo servizio fornito dall’amministrazione comunale. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice della Provincia di Macerata che chiede: “Di fronte ad un disservizio del Comune sulla raccolta dei rifiuti il pagamento della relativa tassa è comunque dovuto per l’intero?”. Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 22767/2019, affermando testualmente quanto segue: “Il diritto alla riduzione presuppone l'accertamento specifico mirato sul periodo, sulla zona di ubicazione dell'immobile, sulla tipologia dei rifiuti conferiti e, in generale, su ogni altro elemento utile a verificare la ricorrenza in concreto della riduzione richiesta, della effettiva erogazione del servizio di raccolta rifiuti in grave difformità dalle previsioni legislative e regolamentari, il cui onere probatorio grava sul contribuente che invoca la riduzione della Tarsu, ai sensi del D.Lgs. n. 507 del 1993, art. 59, comma 4” (Cass. Civ.; sez. Trib.; Sent. n. 22767 ; dep. 12.09.2019). Difatti, l’art. 59 del citato D.lgs. n. 507/1993, al comma 4° prevede espressamente che: "Se il servizio di raccolta, sebbene istituito e attivato, non si è svolto nella zona di residenza o di dimora nell'immobile a disposizione ovvero di esercizio dell'attività dell'utente o è effettuato in grave violazione delle prescrizioni del regolamento di cui al comma 1, relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta, da stabilire in modo che l'utente possa usufruirne agevolmente, il tributo è dovuto nella misura ridotta di cui al secondo periodo del comma 2'' ovvero in misura non superiore al 40% della tariffa.". Pertanto, in risposta alla nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare che: "Il presupposto della riduzione della Tarsu ai sensi del D. Lgs. n. 507 del 1993, art. 59, comma 4, non richiede che il disservizio sia imputabile all’Amministrazione comunale; al contrario, tale presupposto si identifica nel fatto obiettivo che il servizio di raccolta, istituito ed attivato, non sia svolto nella zona di residenza o di dimora nell'immobile, ovvero, si sia svolto in grave violazione delle prescrizioni sul servizio di nettezza urbana” (Cass. Civ.; Sez. Trib.; Sent. n. 22531/2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

22/09/2019 09:50
Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella provincia di Macerata alle 3:28 della scorsa notte. Il comune più vicino all'epicentro, a 9 chilometri dallo stesso, è Castelsantangelo sul Nera. Il terremoto è stato registrato ad una profondità di 11 chilometri. Gli altri comuni del maceratese in prossimità dell'epicentro sono Ussita, a 14 chilometri, e Visso, a 15 chilometri.   

22/09/2019 09:10
Attesa a Recanati per la visita del Presidente Mattarella: il programma. Bravi: "Momento storico"

Attesa a Recanati per la visita del Presidente Mattarella: il programma. Bravi: "Momento storico"

Fervono i preparativi a Recanati per l’imminente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sarà nella città natia del poeta Giacomo Leopardi giovedì 26 settembre in occasione della cerimonia di inaugurazione del rinnovato orto del convento di Santo Stefano. Insieme a lui potrebbe arrivare anche il Ministro Dario Francheschini. A guidarci lungo l’intero percorso che Mattarella farà giovedì 26 è il primo cittadino di Recanati Antonio Bravi che accompagnerà il Presidente dall’inizio alla fine. “Il capo dello Stato arriverà dall’aeroporto di Ancona, dove atterrerà in mattinata, per poi partire alla volta di Recanati. La prima visita sarà al ristrutturato Centro Nazionale degli Studi Leopardiani che, grazie ai fondi del FAI, ha potuto arricchirsi di una nuova zona museale e delle sale immersive – spiega il sindaco -. Alle 11:00 ci sarà un incontro pubblico presso la Sala Franco Foschi del Centro e si susseguiranno gli interventi delle istituzioni: dal sottoscritto, passando poi per il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Presidente del Centro Nazionale degli Studi Leopardiani Fabio Corvatta e il Presidente del FAI Andrea Carandini. Al termine il Presidente Sergio Mattarella potrebbe prendere la parola per un saluto da rivolgere ai presenti.” “Dopo questo momento pubblico si procederà con la visita al nuovo orto del convento di Santo Stefano, ristrutturato e rigenerato con i fondi che il Comune ha ottenuto dal Ministero – spiega Bravi -. Qui Mattarella scambierà delle battute con una piccola delegazione di studenti del Liceo. Da qui accederà a Casa Leopardi, dove saranno presenti la contessa Olimpia e il conte Vanni. Il Presidente dovrebbe quindi visitare la Biblioteca per poi uscire e ripartire alla volta di Ancona. L’unica possibilità per i cittadini di poter vedere il Presidente è quella di attendere il suo arrivo in piazza Sabato del Villaggio.” “Siamo molto emozionati e orgogliosi di questa visita – ha proseguito il primo cittadino -: un momento che si inserisce nel bicentenario dell’Infinito e in una programmazione di eventi che va a dare il massimo risalto al poeta e alla Città. Quello di giovedì 26 è un fatto storico perché per la prima volta questi luoghi saranno accessibili al pubblico.” “Ringraziamo moltissimo il FAI e l’investimento di un milione e 200 mila euro che ha voluto fare su Recanati e sul Colle dell’Infinito, ristrutturando il palazzo degli Studi che dal 1937, quando in occasione del centenario della morte del poeta subì un restauro, non aveva più subito lavori – ha spiegato il sindaco -. Nell’orto del convento di Santo Stefano invece, che si sviluppa su una superficie di circa 2mila metri quadri, c’è stata una vera e propria rigenerazione botanica. Sarà possibile visitare un luogo nel quale godere del silenzio e della concentrazione, andando a ricreare quella condizione che aveva Giacomo quando scriveva le sue poesie, con lo sguardo sempre rivolto ai Monti Sibillini.” Il nuovo orto sarà poi visitabile per tutti da domenica 29 settembre mentre per i recanatesi, gratuitamente, anche il 27 e 28.

21/09/2019 18:37
342mila euro per i lavori di pavimentazione della strada provinciale "Pioraco-Sefro"

342mila euro per i lavori di pavimentazione della strada provinciale "Pioraco-Sefro"

Sono iniziati mercoledì scorso e si avviano a conclusione i lavori di pavimentazione che riguardano la strada provinciale 97 “Pioraco - Sefro”. La Provincia di Macerata ha programmato questo intervento, del costo di 342mila euro, utilizzando le risorse previste dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel piano di investimenti di sicurezza stradale del bilancio 2019. Oltre alla provinciale 97 è stato interessato all’opera di asfaltatura anche un tratto del bivio Agolla - Montelago, 7/7. I lavori sono stati assegnati alla ditta CVC Srl di Marciano della Chiana (AR). “Dopo gli interventi avviati pochi giorni fa sulle provinciali Collamato e Matelica-Esanatoglia - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - affrontiamo un nuovo stralcio di lavori che interessano il nostro entroterra, questa volta la Pioraco - Sefro, per la messa in sicurezza delle nostre strade”.

21/09/2019 18:00
Temporali a partire dal pomeriggio di domani nelle zone interne del maceratese

Temporali a partire dal pomeriggio di domani nelle zone interne del maceratese

Allerta meteo gialla per tutto il pomeriggio e per tutta la serata di domani nelle zone interne del maceratese. La Protezione Civile delle Marche ha emesso un bollettino meteo, con validità dalle ore 14:00 fino alla mezzanotte di domani.  La fase di attenzione di allerta gialla, relativa ai fenomeni temporaleschi, riguarda principalmente le zone interne e montane del maceratese, le province di Pesaro e Urbino e Ancona e parte dell'ascolano.  

21/09/2019 16:16
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