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Ussita, riperimetrata la zona rossa: ora è possibile raggiungere anche Frontignano

Ussita, riperimetrata la zona rossa: ora è possibile raggiungere anche Frontignano

Segnali di ripartenza a Ussita, dove diverse zone escono dalla zona rossa. A ridefinire la riperimetrazione della zona rossa è una ordinanza sindacale, la 145 del 29 maggio. Vengono esclusi interamente dalla zona rossa i nuclei abitati di Frontignano, Pian dell’Arco, Cuore di Sorbo, Sant’Eusebio. 

"Nel corso di questi mesi" si legge nell'ordinanza "sono stati adottati numerosi interventi per affrontare la situazione di straordinaria emergenza indotta dagli eventi sismici in oggetto, ed ora, seppur tale emergenza permanga ancora, si ritiene necessario per le motivazioni di seguito, riperimetrare nel complesso, per tutto il territorio comunale, la delimitazione della zona rossa, allo scopo di mantenere l’interdizione dell’accesso a chiunque in quelle zone ove tuttora esistono rischi di crolli sulla pubblica via, o comunque situazioni di pericolo generalizzate in nuclei abitati del territorio comunale particolarmente danneggiati, e al contrario riaprire aree del territorio comunale ove il pericolo non sussiste più;

Tali misure si rendono opportune allo scopo di favorire il rientro di una parte della popolazione in edifici risultati agibili a seguito dei relativi sopralluoghi che nel corso dei mesi scorsi sono stati effettuati, il tutto aggravato dalla circostanza che una parte dei contratti per l’accoglienza dei cittadini, stipulati fra la Regione Marche e le strutture ricettive, sono in scadenza, e quindi i cittadini che vi alloggiano devono lasciare le stesse; è necessario porre in condizione tutti i residenti che ne abbiano desiderio di poter ritornare ad Ussita il prima possibile, o presso la loro casa risultata agibile o in autonoma sistemazione; tale esigenza si rende necessaria anche per tutti i proprietari di seconde case agibili, che in prossimità della stagione estiva intendono trascorrere parte delle loro vacanze ad Ussita; inoltre si ritiene opportuno agevolare tutte le operazioni di sopralluoghi, piccoli interventi di manutenzione ordinaria sugli edifici, allo scopo di accelerare tutte le operazioni che consentano in tempi rapidi di porre le basi per la ricostruzione. 

Tale misura di riperimetrazione, in attesa delle opere di urbanizzazione ove delocalizzare le attività commerciali preesistenti che ne hanno fatta richiesta, costituisce il presupposto indispensabile per il ritorno delle attività economiche già insediate, in quanto la riapertura, seppur parziale, del territorio comunale, può favorire un primo timido ritorno di un flusso turistico, nonché, come sopra riferito, dei proprietari delle seconde case agibili, costituendo in ultima istanza un indotto a beneficio delle attività economiche in primis, ed in definitiva di tutto il proprio territorio. (...) Con il presente atto si intende adottare una nuova riperimetrazione del territorio comunale con contestuale revoca della propria precedente ordinanza n. 110 del 28.10.2016 ed atti connessi, allo scopo di riaprire aree del territorio comunale che, all’esito dei sopralluoghi effettuati, non presentano rischi e pericoli per la pubblica incolumità; per tali finalità occorre individuare innanzitutto i nuclei abitati che per il livello di danno ingente subito a seguito degli eventi sismici, devono rimanere, a tutela della pubblica incolumità, integralmente in zona rossa e pertanto interdetti all’accesso delle persone non autorizzate; per tutti gli altri nuclei abitati, che hanno subito minori danni a seguito degli eventi sismici, occorre procedere ad una cernita per singole vie fra zone che si possono riaprire in quanto non vi sono pericoli per le persone che vi transitano e zone che, al contrario, debbano rimanere interdette al transito. 

 

Sulla scorta di tali valutazioni, si è proceduto ad esaminare singolarmente lo stato strutturale degli edifici insistenti sulle pubbliche vie e all’esito di tale esame sono state redatte le allegate planimetrie, dalle quali si evincono le aree da svincolare dalla zona rossa e quelle che al contrario debbono ancora rimanere all’interno di essa;

 

Rilevato che la presente ordinanza ha come riferimento esclusivo la delimitazione del territorio comunale e l’individuazione delle strade aperte o chiuse al pubblico transito e non contempla la valutazione di agibilità dei singoli edifici per la quale si fa rinvio alle singole ordinanze di inagibilità, alle comunicazioni di agibilità, nonché a tutte le altre norme sovraordinate emanate in materia".

Viene così revocata l'ordinanza n.110 del 28 ottobre e tutte quella alla stessa connessa e viene riperimetrata la zona rossa del territorio comunale.

Vengono esclusi interamente dalla zona rossa i nuclei abitati di Frontignano, Pian dell’Arco, Cuore di Sorbo, Sant’Eusebio.

Rimangono interamente ricompresi nella zona rossa i nuclei abitati di: Casali (considerata la non fruibilità della strada di accesso alla frazione), Castelfantellino, Palazzo, Castelmurato, San Placido.

Rimangono in zona rossa con esclusione parziale di alcune parti come indicato in dettaglio nelle allegate planimetrie: Sasso, Fluminata, Pieve, Tempori, Vallazza, Capovallazza, Calcara, Sorbo, Vallestretta.

Viene comunque disposto il divieto di avvicinarsi alle stazioni degli impianti di risalita di Frontignano con particolare riguardo alla stazione di valle e di monte della funivia a va e vieni “Vallone di Selvapiana – Malghe delle Spigare” ed all’area sottostante le funi dellastessa funivia.

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