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"Non esiste alcun caso disabili": RisorgiMarche dà la sua versione e parla di "speculazione". No, alla gogna non ci stiamo.

"Non esiste alcun caso disabili": RisorgiMarche dà la sua versione e parla di "speculazione". No, alla gogna non ci stiamo.

A cinque giorni di distanza dai fatti, finalmente arriva la spiegazione di RisorgiMarche in merito ai fatti contestati dal signor Federico Superiori, disabile di Sarnano, in occasione del concerto di Paola Turci ai Piani di Ragnolo (qui)

Come noto, Superiori asseriva di non essere stato messo nella possibilità di poter assistere al concerto, malgrado avesse seguito tutte le indicazioni per i disabili riportate sul sito dell'evento.

Andiamo per ordine. Questo è quanto viene riportato oggi da RisorgiMarche: "Non esiste alcun caso disabili per il concerto di Paola Turci a #RisorgiMarche, giovedì scorso a Piani di Ragnolo, come veicolato da un sito d’informazione locale (noi, ndr) e subito ripreso da alcuni aspiranti santoni del web (Luca Craia e il suo blog Laperonza, ndr).

All'uomo in questione, infatti, che pretendeva di raggiungere con la propria auto direttamente l’area concerto dedicata al pubblico, è stato vietato l'accesso come previsto dalle più elementari norme di sicurezza e dalla recente circolare del Capo della Polizia emanata dopo i noti fatti di Torino: nessun mezzo può circolare o sostare nell’area dedicata al pubblico ad eccezione di quelli delle forze dell’ordine o dell’assistenza autorizzata.

L’uomo, nonostante le spiegazioni fornite dal personale di servizio e di assistenza, ha insistito per muoversi autonomamente nell’area dove era posizionato il pubblico, rifiutandosi di usufruire del previsto accompagnamento da parte del personale di Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, 118 e Anpas, il solo autorizzato al trasporto dei disabili motori.

Quando la situazione è degenerata, considerata l'ostinazione nel voler entrare con la propria autovettura nell’area dove era già assiepato il pubblico, lo stesso uomo è stato invitato dalle forze dell’ordine ad allontanarsi per oggettive ed evidenti ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica".

Quindi, il fatto c'è stato e viene confermato dalla stessa organizzazione: Superiori racconta la sua versione e qui ne viene fornita un'altra. Con la stessa conclusione però: il disabile non ha potuto assistere al concerto. Bene. Quindi la notizia allora è vera, qualcosa è successo ai Piani di Ragnolo. Ma la cosa ben più curiosa è che alla mail inviata da Superiori all'organizzazione per assistere al concerto, è stato risposto il giorno dopo. Quantomeno anomala la coincidenza che la risposta sia arrivata dopo che era stata sollevata la questione relativa alla sua mancata partecipazione. Ma ancora più curioso è quanto poi scrive lo stesso Superiori commentando il post di RisorgiMarche: "Ieri ho partecipato al concerto di Bungaro arrivando con la mia auto" (screenshot in allegato). Ma come? Quanto "previsto dalle più elementari norme di sicurezza" funziona per Paola Turci e non per Bungaro? 

Ancora Superiori, sempre sul profilo di RisorgiMarche, scrive oggi "Riguardo al concerto di Paola Turci, credo si sia trattato di una persona al cancello, un volontario della Protezione Civile, non informato. L'organizzazione di RisorgiMarche è perfetta, i concerti sono bellissimi, Neri è fantastico e i concerti sono veramente emozionanti". Quindi, anche dopo la nota dell'organizzione, non solo non smentisce quanto accaduto ai Piani di Ragnolo, ma lo conferma. Ribadendo che l'evento è ottimo e bellissimo. 

La questione, purtroppo, appare diversa. E' un po' come "chi tocca i fili muore". Ogniqualvolta si vanno a toccare certi sistemi, c'è il rischio di essere messi alla gogna. E' evidente che noi non dobbiamo scusarci con nessuno. Noi abbiamo dato voce alla protesta di un disabile, documentata con tanto di mail inviata all'organizzazione. Dopo quattro giorni, l'organizzazione ha ritenuto opportuno dare la sua versione dei fatti, con un tono francamente sopra le righe rispetto alla portata dell'accaduto: la perfezione non è di questo mondo, può capitare che qualcosa vada storto. Nessuno da queste colonne ha mai messo in discussione RisorgiMarche o la sua valenza artistica e sociale per dare vita alle zone colpite dal terremoto. Ma non si può pretendere in alcun modo che se qualcosa non funziona o se qualcuno muove un appunto, si scateni la caccia all'uomo e si vogliano impartire lezioni di giornalismo. Fra l'altro, l'attacco frontale alla vicepresidente del consiglio regionale Marzia Malaigia, rappresenta un atto politico che ha avuto l'inevitabile effetto di scatenare odio e insulti verso l'esponente di una forza politica che altro non aveva fatto che chiedere maggior attenzione verso le persone disabili. 

RisorgiMarche sappia che il nostro compito è quello di fare informazione e dare voce a chi non ne ha. Se aver dato voce a un disabile per RisorgiMarche significa "speculare su queste situazioni", forse potrebbe essere la stessa speculazione di chi si dà visibilità attraverso il dramma del terremoto. Solo che noi lo facciamo gratis. 

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