"Non chiamatelo incidente": studenti in piazza per Giuseppe e Lorenzo
Studenti riuniti in Piazza del Popolo a Fermo dopo la morte di Lorenzo e Giuseppe, i due giovani rimasti vittime di due incidenti nel giro di un mese, uno durante l’alternanza scuola lavoro e l’altro durante uno stage. Insieme a loro anche sigle sindacali quali Fiom, Cgil, Usb.”Non chiamatelo incidente, è un problema strutturale", è uno degli slogan che si legge in piazza.
Decine i rappresentanti di forze dell'ordine, in divisa e in borghese, ma la manifestazione non è mai degenerata tra messaggi contro l'alternanza scuola-lavoro, ormai denominata Pcto, che "va abolita", e appelli per una scuola diversa, con "più risorse e lezioni in presenza" e anche con laboratori interni. Il più duro Riccardo del collettivo universitario di Macerata: "quello che è successo a Giuseppe rappresenta una scuola che mira allo sfruttamento.
Assurdo che il ministro Bianchi parli di sicurezza sul lavoro, a 16 anni non si è lavoratori e non si può morire a 80 km da casa". "Il lavoro è una cosa, la formazione è un'altra" ha aggiunto, ricordando che ci sono "4 morti al giorno sul lavoro". I centri di formazione per imparare un lavoro, come gli Artigianelli, frequentato da Giuseppe, debbono agire "per percorsi interni, in luoghi sicuri". I ragazzi, alcuni dei quali venuti da altre località delle Marche, hanno chiesto soprattutto cambiamento: "la scuola ha perso la capacità di costruire la mente critica e di affrontare il mondo del lavoro", ha detto un altro studente.
(Fonte Ansa)
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