Il 30 giugno Luana D’Orazio avrebbe compiuto 23 anni. Una splendida ragazza, madre di un bambino di 5 anni, lo scorso tre maggio ha trovato la morte stritolata da un macchinario tessile nell’azienda in cui lavorava in provincia di Prato: il decesso sarebbe avvenuto a seguito di schiacciamento del torace dopo che la giovane è stata inghiottita dai rulli dello stesso.
Il consulente della Procura di Prato che sta indagando, avrebbe riscontrato una manomissione della macchina tessile per aumentare la produttività a scapito della sicurezza.
Sembrerebbe infatti che durante il sopralluogo, i periti abbiano rilevato una manomissione del quadro elettrico per permettere il funzionamento del macchinario anche senza la saracinesca di protezione abbassata: ciò, si ipotizza, al fine di velocizzare il lavoro.
L’ipotesi è che Luana si sarebbe potuta salvare se non ci fosse stata la manomissione del macchinario.
Nelle ultime ore la Procura sta verificando e- mail, sms, fatture ed ogni documento per cercare di comprendere chi ha dato mandato di alterare il funzionamento del macchinario e chi materialmente lo ha fatto. Domani il consulente della Procura effettuerà un nuovo sopralluogo per alcune verifiche sul software del macchinario. I reati ipotizzati sono omicidio colposo con rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, a causa delle violazioni delle norme per la sicurezza.
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