Macerata, scompare il logo della Casa Funeraria dalla targa per gli infermieri: "Pubblicità vietata per legge"
È stato coperto nel pomeriggio odierno, con quello dell'Asur Marche, il logo della Casa Funeraria Croce Verde Servizi Srl presente nella targa dedicata a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta all’emergenza coronavirus.
La targa, inaugurata il 12 maggio (leggi qui), si trova all'ingresso dell'ospedale di Macerata e, nei giorni scorsi, aveva scatenato le polemiche per via dell'intervento del segretario della Federcofit (Federazione Comparto Funerario Italiano), Giovanni Caciolli che l'aveva bollata come una "squallida forma di promozione pubblicitaria per una struttura funebre" perpetrata all'interno di una "occasione di condivisione" (leggi qui).
"Su area pubblica è vietato per legge sponsorizzare attività legate alle onoranze funebri - spiega Luca Buldorini, in qualità di membro del direttivo regionale della Lega -. Le autorità competenti, su richiesta della Federcofit, valutata l'appropriatezza di quanto da loro denunciato, sono intervenute prontamente per far rispettare le regole, coprendo la scritta incriminata. Anche l'assessore Saltamartini si è attivato per far rispettare le regole".
"Ad Angelo Schiapichetti (attuale presidente della Croce Verde Macerata ed ex assessore regionale ndr) dico che la governance è l'espressione democratica del popolo e le regole sono uguali per tutti. Come Lega vogliamo apportare una discontinuità rispetto al passato, così come hanno chiesto gli elettori in cabina elettorale, ma contemporaneamente trasformare in azioni amministrative ciò che di buono c'era" aggiunge Buldorini.
"Condividiamo pienamente il messaggio di ringraziamento agli infermieri che esprime la targa, infatti siamo intervenuti, su richiesta di Federcofit, nel coprire il solo logo a carattere promozionale. Pensiamo che si sia trattato di uno sbaglio fatto in buona fede" chiosa Buldorini.
Post collegati

Stop alla cannabis light, a Macerata chiude lo shop: "Non sappiamo cosa fare, col Governo Meloni niente più confronto"

Commenti