L'INPS non paga la cassa integrazione ma invita i dipendenti a "scattarsi un selfie"
A tutti i dipendenti dell‘Inps è arrivata in casella postale una missiva del 26 giugno firmata dal direttore centrale organizzazione e comunicazione, Rocco Lauria, con una insolita richiesta: “Scattatevi un selfie”, ma indossando una mascherina”.
“L’iniziativa – ha spiegato il dirigente – ha l’obiettivo di rappresentare attraverso immagini, nella fattispecie selfie, il nostro lavoro quotidiano, grazie al quale, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo continuato a garantire un servizio costante al Paese”.
“Con la partecipazione di tutti – continua Laura – vorremmo raccontare come sia stato possibile, grazie alla volontà e alla tecnologia, superare un periodo così difficile, e come l’emergenza ci abbia costretto a reagire con forza, senso del dovere e, a volte, anche con creatività”.
Dopo il disastro dell'erogazione della cassa integrazione senza poi considerare il considerevole numero di arretrati da pagare agli italiani ancora in attesa del denaro, i vertici dell'Inps hanno però trovato il tempo e lo spirito di iniziativa per proporre un metodo di lavoro quantomeno discutibile che consiste nello scegliere degli autoscatti effettuati dai propri dipendenti per mostrare l'impegno quotidiano profuso anche in tempi di emergenza sanitaria.
Inutile dire quindi, considerata l'attuale situazione che il Paese sta attraversando, che l'idea del dott. Lauria, ha generato non poche polemiche soprattutto dal mondo della politica. La dura realtà che tanti lavoratori italiani stanno vivendo non è però quella che si potrebbe evincere da un autoscatto ma è rappresentata dalle spettanza che l'ente di previdenza sociale dovrebbe ancora versare loro e per tali motivi la trovata del direttore centrale di organizzazione e comunicazione rischia di tramutarsi in una clamorosa gaffe.
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