L'apertura del 26 aprile a serio rischio nelle Marche: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro
Bentornati cari lettori a questa ennesima puntata della rubrica. Purtroppo non mi sento ancora di essere ottimista, i dati ospedalieri della regione Marche sono evidentemente migliorati, ma questa settimana si è accentuato un trend che ho segnalato anche nelle precedenti.
Possiamo notare come sia accaduta una strana e preoccupante divergenza ovvero un calo dei positivi, ma un contestuale aumento dei sintomatici. Ricordiamo che il famoso Rt si calcola sui sintomatici: attualmente nelle Marche siamo a un +15% su base settimanale, se questo valore non scende entro giovedì, il 26 aprile non si potrà riaprire.
Notiamo anche che il rapporto sintomatici/positivi è ancora notevolmente aumentato. Oramai siamo quasi al doppio di prima dell'inizio della terza ondata, il che potrebbe significare che stiamo perdendo il doppio degli asintomatici rispetto a prima.
Dai dati degli ingressi in terapia intensiva si nota come vi sia un ritardo di 14-16 giorni rispetto alla variazione dei positivi, abbiamo il serio rischio - fra 2 settimane - di ritrovarci con i dati dei ricoveri in stallo, o addirittura in risalita.
A livello nazionale i positivi hanno praticamente smesso di crescere, continua la discesa dei dati ospedalieri e decessi.
Possiamo dedurre che la zona arancione non sia efficace: vi è ancora la logica perversa dello "state a casa", quando le abitazioni private sono il primo luogo di contagio, ed è impossibile controllare gli assembramenti nelle abitazioni, non mi sorprenderebbe che una zona gialla con bar e ristoranti all'aperto aperti possa essere più efficace della attuale zona arancione,
Nelle regioni notiamo un andamento abbastanza singolare, ovvero un calo dei contagi al centronord mentre aumentano i casi al sud. Forse le festività pasquali sono state vissute differentemente tra le 2 aree del paese.
Le vaccinazioni sono ancora troppo poche affinché possano avere effetto concreto sulla diffusione dei contagi, ed ancora non sembrano aver avuto un concreto effetto sui decessi. Questo potrebbe avvenire fra circa 2 settimane
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