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Il green pass, una manovra che piace a metà: le perplessità degli operatori economici

Il green pass, una manovra che piace a metà: le perplessità degli operatori economici

Il green pass piace, ma non a tutti gli operatori economici della provincia di Macerata. Molti sono infatti i timori e le perplessità che trapelano nell'imminenza ormai del prossimo 6 agosto, giornata in cui l'obbligo entrerà in vigore. Non tutti infatti sono pronti a scommettere sul semplice nesso tra l'eventuale aumento delle vaccinazioni e il maggior afflusso di clientela, una clientela che è timorosa e sfiduciata dopo tanto tempo passato in casa o, peggio, in preda alle mille difficoltà sociali ed economiche.

La pensa in questo modo Fabrizio Sagripanti, titolare della palestra Exe di Civitanova: "come molti operatori abbiamo già dovuto misuraci con molte difficoltà, abbiamo infatti adattato gli ambienti alle nuove norme di sicurezza, in particolare riducendo gli ingressi, pensi che in una sala da 500 metri quadrati facciamo entrare circa 30 persone appena, ora non credo che il Green Pass possa aiutarci"

"Rischiamo di perdere all'incirca un 30% della nostra clientela, molti infatti sono coloro che ci dicono che non intendono vaccinarsi - sottolinea Sagripanti -. Consideri che già dopo le chiusure e il lockdown abbiamo avuto un recupero di circa il 60% della clientela precedente, rischiamo di subire un ulteriore dimezzamento".

Rimane aperto poi il problema degli abbonamenti già effettuati: "non possiamo andare avanti con le sospensioni e i recuperi, la struttura non sta incassando nulla da mesi, siamo ancora alle prese con i recuperi del secondo lockdown (di novembre ndr), non credo che potremo continuare in questo modo. 

Più attendista il giudizio di Mauro Antonini, presidente dell'associazione che gestisce il Centro Nuoto Macerata e la piscina la Filarmonica. Pochi problemi per quest'ultima dal momento che risulta normativamente equiparata agli stabilimenti balneari, essendo obbligata per ciò a seguire tutte le relative normative di quest'ultimi.

Altro discorso per la piscina comunale: "noi, come abbiamo sempre fatto, ci atteniamo alle regole che le commissioni e il legislatore predispongono. Siamo stati chiusi fino alle porte dell'estate, dopodichè abbiamo rispettato tutte le regole anti covid, abbiamo infatti introdotto l'obbligo di autocertificazione, la misurazione della temperatura, lo scaglionamento degli ingressi attraverso le prenotazioni (telefoniche) obbligatorie (non siamo mai arrivati a più di quattro persone per corsia), e adeguato gli spazi pubblici (spogliatoi, sala d'ingresso). Nonostante tutto credo che, a livello normativo, si favorisca la fruizione della piscina principalmente a chi pratica a livello agonistico, ma la piscina non è destinata solo a loro. Bisognerebbe fare di più per disabili, anziani, bambini che rappresentano una fetta di clientela significativa. Non vorrei sbilanciarmi, lo vedremo, ma temo che all'interno di questa fascia con il Green Pass ci sarà una riduzione degli ingressi". 

Analogo giudizio quello di Olga Nemiro, responsabile marketing ed eventi dell'Hotel e centro benessere Horizon di Montegranaro: "credo che il Green Pass sia un ulteriore bastone fra le ruote per il turismo specialmente perchè andrà a creare discriminazione fra chi non è vaccinato o comunque è impossibilitato a vaccinarsi. Temiamo di perdere un'ulteriore percentuale del mercato interno, oltre quello estero che per varie ragioni, fra cui l'utilizzo di vaccini non considerati idonei dall'Unione uropea, è quello chiaramente più sacrificato. Inoltre ad oggi non ci sono arrivate linee guida sulla gestione del green pass, speriamo in future delucidazioni da parte del Governo". 

Trapela un cauto ottimismo invece da parte degli operatori del divertimento e dei ristoratori: "per noi è in ogni caso un modo per poter riaprire e scongiurare chiusure future" ci dice la titolare dello Strapark Mariani Romina di Piediripa: "siamo chiusi dal 7 marzo, dopo la chiusura subita già dopo Halloween. Anche noi come gli altri abbiamo dovuto rivoluzionare gli spazi e le nostre attività, noi viviamo di aggregazione. Poco prima di chiudere, a Febbraio, avevamo effettuato un investimento, volevamo portare il bowling nella nostra ludoteca, ora tutto è fermo. Ma contiamo di riaprire a Settembre e confidiamo nel fatto che molte persone si vaccineranno per poter fare tutta una serie di cose importanti. Dopodichè è naturale che le persone pensino anche a divertirsi, lì arriviamo noi". 

"Mi chiedo cosa dovrei fare se un cliente non vuole mostrarci il Green Pass, " ci ha detto il titolare della Trattoria Da Rosa di Macerata Elio Vincenzetti  "ci fidiamo della scienza e pensiamo che chi verrà perchè vaccinato sarà più garantito se anche tutti gli altri lo sono, però ci aspettiamo chiarimenti dal Governo e soprattutto speriamo che non si richiuda a Settembre. Turisti ce ne sono in giro  - continua Vincenzetti - ma non come prima, e soprattuto mangiano qualcosa di fretta. Anche dopo l'Opera non abbiamo avuto quell'afflusso di persone che avevamo pre covid. 

(FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI)

 

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