“In questi giorni è tornata all’attenzione della stampa la situazione degli immigrati irregolari, senza dimora, i quali hanno chiesto, giustamente, aiuto e sostentamento per affrontare la stagione gelida. Chi non l’avrebbe fatto al loro posto?”.
Così l'avvocato Andrea Marchiori commenta la questione degli immigrati clandestini in Italia e in particolare a Macerata. “Mi sento anche di apprezzare l’ausilio offerto dal collega Consigliere Omar Cherqaoui, rappresentante degli immigrati, il quale per Statuto ha “facoltà di intervento e di interrogazione sulle materie attinenti l’immigrazione e le condizioni degli immigrati nel territorio comunale”, e che ha dichiarato di voler interessare il Consiglio della questione; sarà una ulteriore occasione di confronto.
Chi rappresenta le istituzioni ha, però, il dovere di pretendere il rispetto della legalità ed anche in questo contesto la solidarietà ed il rispetto per la dignità delle persone deve interrogarci sulle iniziative da intraprendere. La legge, ancorché “dura”, è legge: gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati. Non c’è spazio per diverse valutazioni considerata l’entità del fenomeno. E se il Governo è latitante e inadempiente nel far rispettare la legge, chiunque si occupa di amministrazione degli Enti locali ha il dovere di battersi per far rispettare la legge.
Resta, però, da affrontare la delicata situazione della povera gente nell’immediato, nel frattempo che lo Stato torni ad essere animato dal sentimento del rispetto della legalità. L’Amministrazione comunale, corresponsabile per aver intrapreso una politica di sovrabbondante ed incontrollata accoglienza, ha più volte annunciato di aver risolto la situazione: cecità o imbarazzante inettitudine? Sistemare queste decine di persone, significa tamponare il problema per qualche settimana dato che, poi, ne verranno altre a dormire in strada, non appena saranno “cacciati” dai progetti di accoglienza, solidali con i rifugiati, impietosi con gli irregolari.
Con queste considerazioni invito ad una ulteriore riflessione sul paradossale, quanto insensato, finanziamento dei progetti di accoglienza: davanti al Parco Fontescodella circola un veicolo acquistato anche grazie al contributo elargito dagli aspiranti rifugiati che, loro malgrado, non hanno superato l’esame. Dormono in tenda e vedono passare i loro ex compagni di stanza accompagnati a lezione di integrazione. E’ possibile che con tutti quei soldi, non ci siano avanzi per un pò di sostentamento a chi dorme in strada? Se non ci sono, almeno non chiamatele associazioni umanitarie!
L’Ordinanza n. 899 del 28 febbraio 2017 emanata dal Sindaco con lo scopo di far sgomberare gli accampamenti nel parco di Fontescodella è la dimostrazione che il problema da noi sollevato era reale e che la soluzione temporanea sempre da noi proposta non poteva che essere quella di responsabilizzare il Gus, il quale aveva in affidamento quegli immigrati. La motivazione dell’Ordinanza contiene, peraltro, le medesime motivazioni delle mozioni che abbiamo presentato in Consiglio: “le suddette persone bivaccano, importunano i passanti, disturbano e consumanoalimenti e bevande sul suolo comunale, disseminano rifiuti con pregiudizio del decoro e dellavivibilità urbana, creando difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici e generando una percezione di insicurezza tra i cittadini”. Certo è che il problema non può dirsi risolto visto che l’Ordinanza resterà in vigore sino al 28 febbraio del 2018 e che l’accoglienza dei senzatetto da parte del Gus sarà garantita per poche settimane”.
Tutto è bene quel che finisce bene, come il summit travestito da sopralluogo che si è svolto oggi in diverse aree SAE dell’entroterra maceratese. Al centro del vertice le polemiche contro il Consorzio Stabile Arcale - che ha l’appalto per la costruzione delle Sae - mosse dai sindaci di alcuni comuni che hanno riscontrato problemi nelle casette realizzate.
Il tour è partito alle ore 11 dall’area Sae di San Cassiano a Sarnano, dove c’è stato un tavolo di confronto a porte chiuse in una delle strutture non consegnate. Al summit sono intervenuti Angelo Borrelli (Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale), David Piccinini (Direttore della Protezione Civile regionale), Angelo Sciapichetti (assessore regionale alla Protezione Civile), Giorgio Gervasi (presidente del Consorzio Arcale) e il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli.
"C’è stato un equivoco sulla data di consegna delle Sae - ha dichiarato Borrelli - Abbiamo verificato che in quest'area le Sae sono tutte a posto, stiamo aspettando l'ultima certificazione che ci arriverà adesso relativa all'accensione delle caldaie. Ricevuta questa certificazione da parte dei tecnici il sindaco procederà a prendere le chiavi e consegnerà le soluzioni abitative d'emergenza alla popolazione" (la certificazione è poi arrivata in serata, consentendo di poter procedere all'assegnazione delle casette già nelle prossime ore, ndr).
“È stata l'occasione per un lungo confronto, in alcuni momenti anche (eufemisticamente) acceso - ha detto ai microfoni il sindaco Ceregioli - Questo pomeriggio, dopo aver richiesto espressamente tutte le certificazioni, mi sono stati consegnati anche i verbali di accensione e collaudo delle caldaie, per cui si è chiusa (finalmente e positivamente) la fase di verifica delle casette”.“Siamo qui per consegnare le casette, non per cercare le colpe - ha osservato Gervasi - I ritardi a Sarnano? Abbiamo consegnato le casette quando era il momento, abbiamo ricevuto la possibilità di allacciare le utenze luce, gas acqua, mercoledì prima di Natale, il giorno dopo siamo intervenuti e abbiamo lasciato in pressione gli impianti fino a mercoledì scorso, quando è venuta fuori una problematica. Abbiamo risolto tutto ieri sera, stiamo parlando di 48 ore".
La carovana dei "cinque big", seguita da un nutrito gruppo di giornalisti, si è poi mossa in direzione Caldarola. Lì alcune casette sono già abitate e i cittadini hanno dichiarato di essere soddisfatti. “Qui viviamo molto bene - racconta una coppia di signori mentre pranzano nella loro nuova casa - La casetta è a posto, non è come si dice. Siamo stati 13 mesi in Abruzzo, ora ci hanno permesso di tornare nella nostra città”.
“Appena arrivati non si poteva pretendere il Grand Hotel - racconta un altro abitante del villaggio - Qualcosa mancava ma si sono adoperati subito per risolvere i problemi”.
Il sopralluogo è continuato a Pieve Torina e poi a Visso per concludersi nel tardo pomeriggio a Castelsantangelo sul Nera. “Stiamo chiarendo le posizioni - ha affermato Gervasi (Arcale) - C’è un atteggiamento propositivo da parte di tutti, mi sento soddisfatto. I fatti lo dicono. Le Sae sono ben fatte e alcune sono abitate. Ci sono solo alcune finiture da sistemare”.
A Castelsantangelo sul Nera, al villaggio Sae di Nocria, c'era ad aspettare gli ospiti il sindaco Mauro Falcucci. “Ogni sopralluogo è sempre positivo - ha dichiarato il primo cittadino - Se fosse stato effettuato prima di Natale così da permettere alle persone di passare le feste a casa sarei stato contento, questo é il mio rammarico. A quanto pare il buon senso non è di casa per questo terremoto - ha continuato con tono amareggiato Falcucci - la montagna sarebbe dovuta venire prima perché ogni giorno che passa perdiamo cittadini e la montagna maceratese soffre. Voglio sottolineare una questione. La politica - ha concluso Falcucci - lasci fuori il terremoto dalla campagna elettorale. Il terremoto è una sconfitta per gli italiani e noi da sindaci stiamo soffrendo più degli altri”.
A tirar le somme della giornata all’insegna del controllo delle Sae, il bilancio sembrerebbe positivo. Il disagio di una popolazione che soffre resta, ma le parti si sono chiarite e soprattutto è risultato chiaro che tutti gli attori coinvolti nella realizzazione nell’approvazione e nella consegna delle casette remano in unico verso: far tornare tutti a casa quanto prima. Che oggi è, comunque, già troppo tardi.
Quando si vive, come il sottoscritto in un ambiente malsano ed altamente inquinato come quello di Milano, con le sue polveri sottili perennemente in agguato a irritare bronchi e polmoni, l’aria pulita dell’interno delle Marche è considerata quasi come un toccasana. E’ quindi mia abitudine da oltre 30 anni approfittare dei soggiorni a Serrapetrona per “fare il pieno di aria buona” percorrendo a piedi qualche chilometro della strada che unisce Serrapetrona a San Severino, dove passa una macchina “ogni cavata di Papa”, come diremmo noi a Milano.
Ieri pioveva, ma non mi sono scoraggiato, ho lasciato a casa l’ombrello e mi sono calato sugli occhi un cappello a larghe falde per proteggermi dall’acqua che cadeva dal cielo.Gli occhi a guardare dove mettevo i piedi ai bordi della strada, senza altre ulteriori distrazioni pensavo ai fatti miei quando, in nemmeno 2 chilometri di strada ho visto buttate tra l’erba quattro scatolette di Halcion, un prodotto piuttosto forte per dormire che si vende in farmacia dietro presentazione di ricetta medica.Un primo commento, scontato peraltro, potrebbe riguardare la mancanza di senso civico che trasforma le nostre strade in un immondezzaio a cielo aperto alla faccia della raccolta differenziata, ma non è questo il punto.Come dicevo pocanzi quel tratto di strada lo conosco bene e, mai in tanti anni avevo visto un fenomeno del genere, segno minuscolo ma tangibile dello stato di disagio mentale e quindi fisico in cui versano le popolazioni del dopo terremoto, che non riescono nel modo più assoluto a mettersi alle spalle quanto accaduto nel 2016 e, purtroppo sta ancora accadendo.
Ero a Serrapetrona in occasione della prima, devastante scossa di Amatrice ed ho potuto verificare la differenza di reazione tra chi, negli anni, ha sempre dovuto convivere con la minaccia, latente, del terremoto e chi l’ha affrontata per la prima volta o quasi. Da un lato un terrore che riaffiora, nascosto ma sempre presente nell’inconscio, dall’altro sì una paura ma più razionale, con la convinzione che, passata la scossa, tutto tornerà alla normalità.Normalità che, invece è ben lontana dall’arrivare, basta proseguire la strada per San Severino ed arrivare ai primi quartieri, quelli dell’Uvaiolo. Uno scempio indicibile, case lesionate e transennate, ad oltre un anno dalla prima scossa, un edificio grande come l’Itis Divini non esiste più e verrà ricostruito altrove, ma quando?Per una scuola sgomberata quante case mostrano quotidianamente le loro macerie, segno che non siamo nemmeno all’aperitivo di un pasto, quello della ricostruzione, che mai sarà servito.Di fronte, un bar gelateria che era sempre frequentatissimo di giorno e di notte, vero punto di ritrovo, dove non si ritroverà più nessuno, taglio netto ad anni ed anni di storie e di frequentazioni.
Sono tutte ferite che non si rimarginano, ogni giorno si rinnova il dolore per quello che è stato e non sarà più.La Stampa che, correttamente, fa il proprio dovere, sparge sale sulle ferite indicando tutte le magagne e le lentezze di una ricostruzione che, sempre promessa, mai arriva e quando arriva lo fa in modo insufficiente e distorto, autorizzando chiunque a pensare che non si tornerà più come prima, che la Burocrazia al di là di discorsi di facciata si inghiottirà tutto avvolgendo la ricostruzione in un mare di carte bollate, petizioni, ricorsi dalle quali sarà difficile uscire.La farmacia stessa di San Severino, una delle tante, certifica uno stato di disagio sempre più manifesto, con corsi di sostegno psicologico alle persone che non ce la fanno, quelle stesse che buttano le scatolette delle pastiglie per dormire sulla strada vicino a Serrapetrona.Ed allora, tristemente e con la morte nel cuore per chi ama una terra come questa, bella e sfortunata, viene da dimenticare l’aria irrespirabile e l’inquinamento della Pianura Padana, guaio di poco conto di fronte ai drammi che si vivono e, purtroppo si vivranno ancora per molto nei paesi del Cratere.
Andrea Cesari de Maria
Dopo Vallicenter, il piccolo centro commerciale che è stato inaugurato nella giornata di ieri, si compie quest'oggi un altro passo in avanti verso la realizzazione del centro commerciale di San Paolo che ospiterà circa 70 attività.
L'ufficio tecnico del Comune di Camerino, infatti, ha provveduto questa mattina a far partire gli inviti per l'affidamento dei lavori di urbanizzazione e realizzazione delle fondazioni. Le buste saranno aperte il prossimo 15 gennaio, dopo di che uomini e mezzi della impresa vincitrice si metteranno subito al lavoro.
La fase progettuale curata dall'Università di Camerino è dunque definitivamente terminata e per quei commercianti che ancora sono ospitati al City Park, così come per quelli ancora senza la loro attività, potrà aprirsi un nuovo capitolo.
"Difetti nelle Sae? Vedo che in realtà si trattava di finiture. E' possibile che casette costruite in 60 giorni debbano essere finite" e si procede per questo con il "collaudo". Lo ha detto oggi a Sarnano Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Arcale che ha l'appalto per realizzare le Soluzioni Abitative d'Emergenza anche nelle località marchigiane colpite dal sisma. Oggi il manager sta facendo un giro nel Maceratese per verificare la situazione insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, all'assessore regionale Angelo Sciapichetti e ai vari sindaci interessati, che avevano lamentato disservizi.
"Siamo qui per consegnare le casette, non per cercare le colpe - ha osservato dopo una riunione dentro una delle nove Sae di cui è stata rinviata la consegna -, le casette sono pronte per i cittadini, sono tutti soddisfatti". I ritardi a Sarnano? "Abbiamo consegnato le casette quando era il momento - ha spiegato -, abbiamo ricevuto la possibilità di allacciare le utenze luce, gas acqua, mercoledì prima di Natale, il giorno dopo siamo intervenuti e abbiamo lasciato in pressione gli impianti fino a mercoledì scorso, quando è venuta fuori una problematica. Abbiamo risolto tutto ieri sera - ha concluso Gervasi - stiamo parlando di 48 ore". (Ansa)
Dal 1989 sul mercato, la Piro89 di Montecosaro è stata una delle prime aziende nate in provincia di Macerata ad ottenere la licenza prefettizia per la vendita dei fuochi d'artificio e dei giochi pirici. Si tratta di un settore particolare, dove la normativa è cambiata durante gli anni, con diversi prodotti che prima erano destinati alla libera vendita e che successivamente sono stati divisi in categorie e regolamentati.
Per quanto riguarda la Piro89, come spiega il fondatore Giovanni Capasso, il target dei "fuochi" venduti è più familiare e si è deciso di rinunciare a quelli più potenti come i Cobra e le bombe carta, per avere dalla questura il via libera a tenere quantità maggiori delle categorie inferiori e meno pericolose, dove c'è il grosso della richiesta.
In negozio è possibile trovare una vasta gamma di prodotti, come le fontanine per i bambini, che arrivano massimo ad un metro e mezzo di altezza, le farfalline e i fiorellini che fanno la rosetta a terra, le intramontabili cipolline, fontane con raffiche da 20/30 colpi, razzi di varie dimensioni e diversi tipi di petardi. I prodotti più venduti sono le classiche "torte", molto semplici da utilizzare, che basta appoggiare a terra in un luogo aperto e distante dalle abitazioni ed una volta accese non c'è da fare altro che allontanarsi e godersi lo spettacolo.
Tranne pochi articoli come quelli che sparano stelle filanti e le cipolline, tutti i fuochi d'artificio e i giochi pirici sono vietati ai minori di 18 anni. "Il settore è molto controllato, come è giusto che sia - ci confida Capasso - e anche noi riceviamo spesso verifiche da carabinieri e guardia di finanza".
Oltre ai consigli e alle istruzioni fornite in negozio, sul corretto utilizzo dei prodotti acquistati, Capasso ha preparato un foglio con tutte le precauzioni da adottare dal momento successivo all'acquisto a quello dell'accensione che rilascia ai clienti. Molto importante, detta e ridetta anche da tutti i mezzi di comunicazione è l'avvertenza di non raccogliere mai petardi inesplosi.
Nata nel 1989, l'attività di Giovanni Capasso ha saputo trasformarsi nel tempo, passando dalle aperture quasi esclusivamente nel periodo natalizio dei primi anni, al negozio funzionante tutto l'anno, integrando ai fuochi d'artificio anche fumogeni e torce da stadio. Nel 2003, anticipando di molto il tempo dell'e-commerce, venne creato un sito di vendita online che negli anni è molto cresciuto, iniziando a commercializzare anche innumerevoli gadget per tifoserie, locali e discoteche, tanto da portare l'azienda ad essere il fornitore di numerosi programmi televisivi quali lo Zecchino d'Oro, Ti lascio una canzone, Io canto e Miss Italia. Viste le richieste sempre maggiori, dal negozio online si è passati a quello fisico, gestito dalla figlia Serena, che attualmente fa del settore "prodotti per le feste" l'attività prevalente e i "fuochi" si tengono più che altro per tradizione e per accontentare i molti clienti affezionati che per una reale questione di business.
Oltre ai soliti appelli a prestare la massima attenzione e a non raccogliere fuochi d'artificio inesplosi, visto le condizioni in cui spesso si trovano certe strade la mattina di Capodanno, vogliamo fare anche quello di pulire una volta "sparato" e di non lasciare tutto lo sporco in giro.
“Le casette di San Ginesio dimostrano ancora una volta che il lavoro di squadra fra le Istituzioni porta a risultati che aiutano i cittadini a vivere meglio”. Di fronte allo scatenarsi, anche mediatico, di tante polemiche intorno alle Sae del cratere, il vicesindaco Eraldo Riccucci ha subito richiesto una verifica delle reali condizioni delle 38 casette consegnate a San Ginesio, una ad una. “Ho voluto immediatamente fare chiarezza sulla situazione di San Ginesio, e verificare che tutto fosse a posto. Non voglio che si diffondano voci senza fondamento”.
Grazie alla collaborazione della Regione Marche, in tutte le fasi e anche in questa, ieri i tecnici del Comune insieme all’architetto Lucia Taffetani dell’Erap Macerata e a un tecnico della società Arcale hanno fatto un sopralluogo puntuale di tutte le casette e preso nota di ogni mancanza. “Salvo qualche piccola manutenzione, le nostre casette del centro storico, di Pian di Pieca e Santa Maria in Altocielo sono risultate abitazioni sicure, confortevoli e idonee a restituire tranquillità ai rispettivi abitanti - ha commentato Riccucci- Andiamo avanti sempre. Lavorare bene e a testa bassa è la nostra parola d’ordine. E da gennaio iniziamo la ricostruzione degli edifici pubblici”.
"Abbiamo verificato in quest'area le Sae sono tutte a posto, stiamo aspettando l'ultima certificazione che ci arriverà adesso relativa all'accensione delle caldaie". Lo ha detto il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli al termine di un incontro, a porte chiuse, ma dai toni piuttosto concitati, in una delle 9 casette a Sarnano non consegnate dal sindaco Franco Ceregioli, che ha segnalato varie criticità.
All'incontro hanno partecipato il sindaco, l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti e Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Arcale che ha l'appalto per la costruzione delle Sae. "Ricevuta questa certificazione da parte dei tecnici - ha aggiunto Borrelli - il sindaco procederà a prendere le chiavi e consegnerà le soluzioni abitative d'emergenza alla popolazione". Secondo il capo della Protezione civile "c'è stato un equivoco sulla data di consegna delle Sae".
Sono già scattate "penali per diversi milioni di euro" ai danni del Consorzio Arcale per i ritardi e i 'difetti' delle casette realizzate fino a questo momento nelle aree terremotate marchigiane. Lo ha riferito l'assessore regionale Angelo Sciapichetti al termine di un incontro a porte chiuse in una delle Sae non consegnate a Sarnano (Macerata), che ha avuto toni accesi. Vi hanno partecipato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il sindaco Franco Ceregioli e il presidente di Arcale Giorgio Gervasi, oltre all'avv. Vito Iorio, legale della Regione.
"Le responsabilità di Arcale ci sono tutte - ha ribadito l'assessore - anche perché qui in 7-8 ore abbiamo riparato quello che sembrava irreparabile, il lavoro si poteva fare anche prima. Le altre situazioni? Le stiamo verificando caso per caso. Il fattore chiave per noi è il tempo - ha rimarcato -. Quello che si sta verificando insieme ora lo avevamo denunciato qualche mese fa: purtroppo come Regione Marche siamo rimasti soli. Poi abbiamo verificato sul campo che non avevamo torto". "Nelle Marche sono state consegnate 760 Sae su 1.965 richieste - ha detto ancora Sciapichetti, altre sono in consegna. Nei prossimi giorni faremo il possibile per accelerare, così come abbiamo chiesto ad Arcale e Cns", i due consorzi impegnati.
(Ansa)
Il Brigadiere Capo Domenico Iori, Capo-equipaggio Norm dell'aliquota radiomobile di Tolentino verrà collocato in congedo dopo 34 anni di servizio effettivo.
Nato a Pievebovigliana (MC) nel 1964, impiegato della radiomobile tolentinate dal 1992, ha prima svolto servizio a Livorno, Ancona, Filottrano, Fano, Civitanova Marche e Camerino.
Sposato e padre di tre figli, le scosse del 26 ottobre 2016 hanno distrutto la sua abitazione, tanto da essere stato costretto a spostare altrove il nucleo familiare.
Un piccolo grande dono di benvenuto ha accolto, nei giorni scorsi, le famiglie settempedane terremotate che si sono viste consegnare una Sae, una struttura abitativa in emergenza, nel villaggio “Campagnano” del rione San Michele.
A tutti gli ospiti delle strutture, nei prossimi giorni seguirà la consegna anche ai nuovi arrivati, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile hanno consegnato un pacco con un panettone, una bottiglia di spumante, altri generi alimentari e di prima necessità messi insieme grazie alla generosità dell’Agenzia Dogane e Monopoli – direzione generale dei Monopoli -, l’associazione Smailers Onlus, il gruppo Remake Cinecittà Est, la società Accenture, la Scuola di scherma Collegio Svizzero, il gruppo Scout Roma 65 e la famiglia Abbafati.
La raccolta solidale prima della consegna delle Sae era stata fatta arrivare direttamente al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, da una delegazione dei donatori che ha voluto far visita al villaggio terremotati “Campagnano”.
La raccolta fondi del Comune di Cessapalombo “Un trattore per ricominciare”, vincitrice del Bando Anci Crowd Fund Sisma 2016, ha raggiunto la somma di 1000 euro.
Le donazioni sono giunte da da privati cittadini, studi professionali, aziende e un consistente contributo dal Texas.
L'obiettivo del Comune è quello di raggiungere e superare i 10.000 euro entro gli 80 giorni che rimangono.
Il link che segue è utilizzabile per donare e condividere: https://www.eppela.com/it/projects/17334-un-trattore-per-ricominciare.
"Ringrazio i nostri donatori e quanti hanno sostenuto, sostengono e sosterranno la nostra campagna di raccolta fondi - ha affermato il sindaco di Cessapalombo, Giammario Ottavi. La solidarietà verso le popolazioni terremotate ha bisogno del contributo fattivo di quante più persone sia possibile coinvolgere".
Da Rossella Fortuna, consigliere comunale di minoranza a Caldarola, riceviamo
In qualità di consigliere comunale di minoranza ho letto con molto stupore le dichiarazioni del 26 dicembre dal Sindaco Giuseppetti sulla stampa, riguardo alle condizioni inaccettabili delle SAE in consegna a Caldarola. Il sindaco stesso, infatti, al termine del consiglio Comunale di venerdì 22 dicembre, aveva dichiarato che le SAE erano pronte, ma la consegna, inizialmente prevista per il 24 dicembre, sarebbe slittata al 27 per effettuare gli ultimi collaudi. Quindi che valore dare alle dichiarazioni fatte in Consiglio? Il Sindaco è andato a controllare in che condizioni fossero le SAE o ha dichiarato che erano pronte anche se non lo erano? Dopo la lettura dell’articolo diversi cittadini mi hanno chiesto con apprensione cosa fosse successo.
Ho voluto sincerarmi di persona della situazione la mattina del 27 dicembre e quello che ho potuto vedere con i miei occhi non corrispondeva in nessun modo alla descrizione devastante fatta dal sindaco Giuseppetti.
Le SAE avevano gli impianti e gli elettrodomestici allacciati ed il riscaldamento era in funzione, gli esterni erano in ordine e le squadre degli operai erano al lavoro dalle 7 per rimuovere l’attrezzatura, che era stata lasciata per completare gli ultimi ritocchi, come si può vedere dalle foto. Nessuna condizione di degrado e nessun malfunzionamento. Allora a che scopo una polemica a mezzo stampa su dei problemi totalmente inesistenti? Di certo le sue affermazioni hanno avuto l’effetto di mettere in apprensione i cittadini che erano ormai certi di vedere terminata l’attesa di ritornare a Caldarola.
E che in realtà non ci fossero problemi è testimoniato dal fatto che la consegna delle SAE è avvenuta regolarmente nella tarda mattinata del 27 dicembre.
La verità è che, in mezzo a mille difficoltà, a soli 11 mesi dall’ultima scossa, avvenuta il 18 gennaio, e accompagnata da una nevicata fuori dal comune, molte persone hanno ricevuto le SAE che hanno permesso loro di rientrare nei propri territori, dopo essere stati assistiti nei momenti terribili delle scosse, dopo aver ricevuto il contributo di autonoma sistemazione o essere state ospitate nelle strutture ricettive. E’ stato uno sforzo senza precedenti di tante istituzioni e di tutta la collettività ed è a questa collettività, cioè a tutti noi, che chi critica senza ragione manca di rispetto.
Un tolentinate a "I Soliti Ignoti - Il ritorno". Su Rai Uno ad essere ospite della trasmissione TV "I soliti Ignoti - Il ritorno" condotta da Amadeus e andata in onda questa sera, Giuseppe Trentanni di professione banchiere.
Lo scopo del gioco è quello di associare le identità, professionali o di fama, ai personaggi presenti in scena e che ad uno ad uno vengono vagliati dal concorrente. Ogni personaggio misterioso porta con sé una carta d’identità con all’interno il valore in denaro a lui associato. Il personaggio misterioso può risponde solamente con un “si” o un “no” se l’abbinamento fatto dal concorrente è esatto o errato. Se l’abbinamento è corretto, il concorrente vince il valore della carta d’identità del personaggio, che va a sommarsi alle vincite precedenti; se invece l’abbinamento è errato, il concorrente perde la possibilità di aggiudicarsi quella somma e il personaggio resta comunque in scena per svelare alla fine del gioco la sua identità.
Giuseppe a margine della puntata dopo aver azzeccato diverse identità avrebbe potuto vincere la cifra di 22.500 euro associando correttamente il parente misterioso al rispettivo personaggio misterioso, non riuscendo però nell’impresa e tornando a casa a mani vuote.
"Sono mesi che nelle opportune sedi istituzionali e sui giornali denunciamo le inadempienze di Arcale, spesso inascoltati, quasi che le nostre contestazioni fossero un modo per scaricare la responsabilità dei ritardi sulla ditta. Finalmente anche la Protezione Civile Nazionale condivide le preoccupazioni nei confronti di Arcale e questo sicuramente farà sì che non si ripetano ancora episodi come quelli accaduti".
Così l'assessore regionale Angelo Sciapichetti
"I fatti rendono invece evidente la fondatezza delle nostre segnalazioni. Emblematica la situazione delle Sae di Sarnano. Sono state dichiarate completate da Arcale il 22 novembre ma da un sopralluogo congiunto di Protezione civile nazionale e regione mancavano alcune rifiniture. Dopo oltre un mese di attesa sono bastate meno di 12 ore per sistemare la situazione, segnalata più volte della Regione. Arcale, invece, a riprova della superficialità con la quale conduce i lavori, è intervenuta solo dopo le polemiche sui media. Stiamo affrontando la più grande emergenza dal dopoguerra ad oggi per le Marche. Abbiamo consegnato oltre 700 sae, rimosso tutte le macerie pubbliche, assistito decine di migliaia di persone in albergo e in Cas, raccolto fondi per quasi 2 miliardi di euro. Lavoriamo ogni giorno senza sosta per uscire da questa emergenza. Prendiamo atto che, invece, il centro destra utilizza il terremoto per fini elettorali. A noi interessa risolvere i problemi dei cittadini e non cavalcare le polemiche".
Prosegue la fase operativa di ripristino definitivo delle strade colpite dal sisma nel Centro Italia. Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale altri otto bandi di gara d’appalto per l’affidamento con ‘procedura aperta accelerata’ di lavori del valore complessivo di oltre 26 milioni di euro che si aggiungono agli altri pubblicati nei giorni scorsi per complessivi 14 bandi del valore di 41 milioni di euro pubblicati nel solo mese di dicembre.
Gli interventi rientrano nel “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, nell’ambito del quale sono al momento in corso lavori per oltre 110 milioni di euro e sono in fase di aggiudicazione appalti per complessivi 127 milioni di euro, mentre procedono le attività di progettazione ed approvazione dei restanti interventi.
Nel dettaglio, cinque dei bandi di gara pubblicati oggi, per complessivi 18,5 milioni di euro, riguardano lavori di ripristino definitivo lungo la strada statale 4 “Via Salaria”, duramente colpita da sisma sebbene rimasta sempre percorribile.
Un appalto del valore di 4 milioni di euro riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico dei viadotti tra il km 147,896 e il km 148,818, in provincia di Ascoli Piceno. I lavori avranno una durata di 510 giorni.
Il secondo appalto, del valore di 4,2 milioni di euro, riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico del Viadotto tra il km 148,967 ed il km 149,331, in provincia di Ascoli Piceno. La durata dei lavori sarà di 390 giorni.
Sempre sulla strada statale 4 “Via Salaria” un terzo appalto pubblicato oggi riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico del viadotto tra il km 160,578 ed il km 160,826, ancora in provincia di Ascoli Piceno. I lavori dureranno 303 giorni a partire dal momento della consegna.
Il quarto appalto pubblicato oggi riguarda analoghi interventi di riparazione e al miglioramento sismico del Viadotto Tronto I al km 138,023 e Tronto II al km 138,376, in provincia di Rieti, per un valore di circa 1,4 milioni di euro e una durata prevista di 320 giorni.
Infine, sempre per la Via Salaria, è stato pubblicato oggi un bando di gara per l’affidamento dei lavori di ripristino e miglioramento sismico del viadotto tra il km 160,300 ed il km 160,383, in provincia di Ascoli Piceno, per un valore di circa 4,7 milioni di euro. La durata dei lavori è prevista in 467 giorni.
Un ulteriore bando di gara riguarda l’affidamento dei lavori di ripristino e miglioramento sismico del sottopasso di Forche Canapine e del viadotto “Rozzi” (km 4,475), sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, per un valore di circa 3,9 milioni di euro. I lavori dureranno 198 giorni a partire dal momento della consegna all’impresa appaltatrice.
Infine, l’ultimo appalto pubblicato oggi riguarda gli interventi di ripristino del corpo stradale e opere complementari della strada comunale del Poggio, in provincia di Macerata, per un valore di circa 1,8 milioni di euro. I lavori hanno una durata prevista di 365 giorni.
Le imprese interessate devono consegnare le offerte di gara esclusivamente tramite il Portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le 12:00 del 11 gennaio 2018.
Nei giorni scorsi era stato inoltre pubblicato un bando di gara per l’affidamento dei lavori di ripristino del corpo stradale della strada provinciale 153, sempre in provincia di Macerata, per un valore di 2,5 milioni di euro.Le imprese interessate devono consegnare le offerte di gara esclusivamente tramite il Portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le 12:00 del 5 gennaio 2018.
Per informazioni sull’avanzamento del Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma e sui relativi bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.anas-sisma2016.it.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
"Soltanto metà delle casette consegnate, sindaci del Cratere che in questi giorni si rifiutano di assegnare le Sae ai loro cittadini perché consegnate in condizioni non accettabili, malfunzionamenti e disagi in strutture provvisorie nuove ed estremamente costose. L'elenco delle cose che non vanno nel post sisma è infinito, eppure il presidente del Consiglio Gentiloni chiede di guardare alle storie positive, ai passi in avanti compiuti. Il presidente del Consiglio vive sulla luna".
E’ quanto afferma la deputata marchigiana del MoVimento 5 Stelle Patrizia Terzoni.
"Gentiloni è precipitato nel ridicolo quando oggi ha cercato di prendere in giro i cittadini affermando che sul terremoto stanno pesando i problemi causati dalla burocrazia. E' stato il suo governo, insieme a quello di Renzi, a scegliere il modello di gestione del dopo sisma; è suo il commissario alla ricostruzione che emana ordinanze che spesso sono in contrasto con le norme vigenti e mandano in tilt gli uffici ricostruzione. Lui, il suo governo e i subcommissari regionali invece di gestire la burocrazia, snellendola, l'hanno subita con conseguenze che ricadono sui cittadini. Gli abitanti delle zone appenniniche chiedono dignità, la presenza dello Stato, celerità. Questi cialtroni rispondono con frasi vuote e confermano la sensazione che per molti questa tragedia che ha colpito il Centro Italia sia solo un grande business da sfruttare: quanto udito oggi è raccapricciante, chi ci governa dovrebbe girarsi tutti i villaggi Sae”.
Da Filcams Cgil Marche e Fisascat Cisl Marche riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sul nuovo appalto del servizio di ristorazione nelle caserme dei Vigili del Fuoco della Regione Marche.
I sindacati di categoria Filcams Cgil e Fisascat Cisl contestano il nuovo appalto di affidamento del servizio di ristorazione nelle caserme dei Vigili del Fuoco della Regione Marche.
Con la chiusura prevista dal prossimo primo gennaio delle cucine nei distaccamenti di Urbino, Fano, Fabriano, Jesi, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto prevista dal capitolato, a fronte del venir meno di un importante servizio per i nostri Vigili del Fuoco, si sono di fatto create le condizioni per il licenziamento di 12 operatrici a fronte di 25 addetti complessivi in ambito regionale.
Contestiamo fortemente l’impostazione dell’amministrazione appaltante che nella logica del risparmio a tutti i costi, che ormai condiziona tutti gli appalti sia pubblici che privati, ha deciso di ridimensionare fortemente il servizio di ristorazione per una categoria importante quale quella dei Vigili del Fuoco e, cosa che alle scriventi organizzazioni sindacali della categoria dei servizi preme ancor di più, ha creato le condizioni per lasciare a casa 12 lavoratrici che, in alcuni casi, sono occupate da anni nelle cucine dei Vigili del Fuoco che ora verranno chiuse.
Auspichiamo un ripensamento dell’amministrazione perché si possano recuperare posti di lavoro sempre importanti in una condizione di difficoltà generale che ancora stiamo affrontando. Da parte nostra abbiamo nel frattempo chiesto garanzie alla ditta subentrante affinché, nel caso si verifichino le condizioni, possano essere riassorbite le persone che dal primo gennaio rimarranno senza posto di lavoro.
Continuano senza sosta i lavori di manutenzione e rifacimento delle strade. Si va ad intervenire su ulteriori 18 strade di Recanati e dintorni, questa volta concentrandosi su quelle vicinali e bianche.
In particolare: Strada Opera Pia, Strada Corta di Potenza Picena, Strada Stucchetto, Strada Passatempo, Strada Castelletta Bassa, Strada Vecchia di Montecassiano, Strada San Giacomo I e II tratto, Strada Molinette, Strada della Pietà, Strada Vallememoria, Strada della Cura e Strada Cantalupo per un importo complessivo di 439.200 euro. Si aggiungono inoltre la manutenzione straordinaria dei due Piazzali Montevolpino e Montemorello dei tratti delle Strade Canepina, Addolorata e Opera Pia.
Realizzati gli interventi a San Pietro, Strada Bianca Corta di Potenza Picena, Via Osimo, Numana, Porto Recanati e Potenza Picena.
"Sciapichetti dovrebbe dimettersi per il fallimento della Regione sul terremoto". A chiedere le dimissioni dell'assessore regionale alla Protezione Civile è stato oggi Sandro Zaffiri, presidente del Gruppo consiliare Lega Nord, in una conferenza stampa in cui Lega, Fi e FdI hanno duramente criticato l'operato della Giunta nei due anni e mezzo di mandato sotto ogni punto di vista: dall'economia al lavoro, dalla sanità all'innovazione fino alla gestione post sisma.
"La Regione non ha controllato - ha detto Zaffiri a proposito dei difetti delle Sae finora assegnate - e scarica sul consorzio Arcale: non esistono le condizioni civili per abitare quelle casette e non ne hanno consegnate neanche il 47-48%".
"E' sbagliato il modello scelto per l'emergenza post sisma" e "affidato a persone che non conoscono il territorio", ha rimarcato il vice presidente del Consiglio regionale Piero Celani (Fi) e "non esiste un piano per la ricostruzione. C'è solo da vergognarsi". (Ansa)
Trasporto pubblico urbano si cambia. Annunciate questa mattina le importanti novità che l’Amministrazione comunale di Macerata in collaborazione con l’Apm adotteranno dal prossimo 4 gennaio, in via sperimentale per sei mesi, per rafforzare l’intero settore attraverso nuovi servizi e il potenziamento delle linee già esistenti.
“Questa è la nostra mission – ha detto il sindaco Romano Carancini aprendo la conferenza stampa di presentazione che si è svolta all’interno della nuova circolare #CircolainCittà -. La novità più rilevante del programma di potenziamento del servizio di trasporto pubblico è la linea Circolare che partendo ogni 15 minuti dal capolinea dei Giardini Diaz permetterà di raggiungere velocemente 8 punti nevralgici di Macerata per arrivare fino in piazza della Libertà. Dalle 7,03 alle 20,15 sono previste 52 corse al giorno, per un totale di 100mila chilometri in più all’anno, in partenza verso il Tribunale, la stazione ferroviaria, l’ospedale, il cimitero, lo sferisterio, piazza della Libertà e il parcheggio Garibaldi. E’ il passo più qualificante dell’intero progetto di riqualificazione della mobilità urbana che abbiamo avviato con la pedonalizzazione del centro storico e la revisione della sosta. Un passaggio fondamentale per facilitare l’accesso al centro storico. Dal 4 gennaio – ha concluso il sindaco -, e questo è un dato oggettivo, infatti, il cuore della città si potrà raggiungere in 15 minuti”.
Oltre alla nuova circolare altro punto qualificante del progetto, per un impegno economico totale di 200.000 euro, è il trasferimento del capolinea degli autobus urbani che da Rampa Zara si sposta ai Giardini Diaz offrendo all’utenza un servizio più confortevole e la possibilità di raggiungere più facilmente il cuore della città attraverso gli ascensori del parcheggio Centro storico.
I lavori al terminal dei Giardini Diaz sono in fase di completamento tranne per quanto riguarda l’asfaltatura dell’area che, date le condizioni meteo dovute al clima invernale, verranno eseguite a giugno. Per ciò che concerne invece il parcheggio Cenrtro storico, entro tre mesi verrà completamente riqualificato, come da progetto, il tunnel di accesso agli ascensori mentre a breve verrà avviata l’infoviabilità anche attraverso i display dislocati alle varie entrate della città.
A presentare le novità questa mattina sono stati, oltre al sindaco Carancini anche il vice sindaco Stefania Monteverde, l’assessore alla Mobilità Mario Iesari, il presidente e il direttore dell’Apm rispettivamente Giorgio Piergiacomi e Stefano Cudini.
“Il 30 giugno – ha detto il presidente dell’Apm, Giorgio Piergiacomi - effettueremo una verifica delle problematicità. L’intera operazione comporta uno sforzo economico significativo. Il solo servizio di circolare, che prevede l’impiego di due mezzi sulla stessa tratta, infatti, ha un costo di 100.000 euro, il 10% di quello totale che equivale a 850.000 euro”.
“#CircolainCIttà punta a una mobilità più facile, economica, ecologica e veloce. La scelta fatta – ha affermato il vice sindaco e assessore al centro storico, Stefania Monteverde - punta su una cultura di città che procede verso il completamento di centro storico smart. La sperimentazione della pedonalizzazione del centro storico è finita e non si mette in discussione, adesso si va oltre e si pensa alle aree pedonali urbane e al loro arredo, più funzionale”.
Il nuovo piano di rafforzamento del trasporto pubblico urbano prevede servizi in più per la linea 2 e, in particolare per i residenti del quartiere Le Vergini, oggi non servito dal trasporto pubblico, e per gli studenti del polo universitario Bertelli. L’autobus transiterà in via Giovanni Falcone dove sarà istituita una fermata. Si intensifica anche la linea 11 che raggiungerà la frazione di Villa Potenza transitando in via Ghino Valenti, zona oggi servita solo dal servizio extraurbano. Anche in questo caso sarà istituita una fermata a servizio di via del Piccinino, sede del nuovo complesso edilizio. Infine il Bis 10 proveniente da Sforzacosta al mattino transiterà in via Cioci offrendo così un collegamento diretto con gli Istituti scolastici della zona. Al ritorno, il passaggio è previsto in via Roma.
Il cambiamento e il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico urbano comporta necessariamente alcune modifiche alla circolazione stradale. L’ordinanza del Comando di Polizia locale prevede, ai Giardini Diaz, l’estensione del divieto di transito dalle 7 alle 21 nell’area destinata al nuovo Terminal degli autobus, anche nella fascia oraria scolastica dalle 7,30 alle 8,30. Sarà inoltre attuato un maggior controllo per il rispetto del divieto. In via Marche, dove transita la linea 2 con un autobus più comodo e capiente a servizio del polo universitario Bertelli e del quartiere Le Vergini, si è reso necessario istituire, nei soli giorni feriali, un divieto di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 21 sul lato destro della via nell’ultimo tratto che confluisce su via Urbino (dal numero civico 92 al numero 112). In più, è prevista l’istituzione del senso unico di marcia nel tratto di via Urbino che, da tale intersezione con via Marche, prosegue verso via Cincinelli. Per chi proviene da via Cincinelli ci sarà invece una direzione obbligatoria a destra all’intersezione con via Urbino (verso il tratto comprendente i numeri civici dal 55 al 63) tranne l’accesso alle aree private dei civici 45 e 47.
In via Giovanni Falcone, nel quartiere Le Vergini, istituzione del senso unico di marcia con direzione via Bramante, sul tratto compreso tra l’intersezione con via Ninni Cassarà e la rotatoria via Livatino/via Chinnici. Lungo la via saranno creati posti per la sosta delle auto al posto degli attuali divieti di sosta.
Le modifiche riguardanti lo spostamento delle fermate dei bus in piazza della Libertà, inserite nell’ordinanza della Polizia locale, sono rinviate di sei mesi.
I biglietti e l’abbonamento settimanale per il servizio di Trasporto Pubblico Urbano possono essere acquistati nelle rivendite autorizzate Gli abbonamenti annuali e per studenti sono in vendita allo sportello Apm . Questi prezzi: biglietto di corsa semplice o a validità 1 ora € 1,25; abbonamento settimanale € 11,30; carnet di 10 biglietti € 10; biglietto a validità 2 ore € 1,40; biglietto di corsa semplice ceduto a bordo € 2,00; abbonamento mensile € 30; abbonamento studenti 9 mesi € 210; abbonamento annuale € 300.