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Quattro scatolette per strada - LA LETTERA

Quattro scatolette per strada - LA LETTERA

Quando si vive, come il sottoscritto in un ambiente malsano ed altamente inquinato come quello di Milano, con le sue polveri sottili perennemente in agguato a irritare bronchi e polmoni, l’aria pulita dell’interno delle Marche è considerata quasi come un toccasana. E’ quindi mia abitudine da oltre 30 anni approfittare dei soggiorni a Serrapetrona per “fare il pieno di aria buona” percorrendo a piedi qualche chilometro della strada che unisce Serrapetrona a San Severino, dove passa una macchina “ogni cavata di Papa”, come diremmo noi a Milano.

Ieri pioveva, ma non mi sono scoraggiato, ho lasciato a casa l’ombrello e mi sono calato sugli occhi un cappello a larghe falde per proteggermi dall’acqua che cadeva dal cielo.
Gli occhi a guardare dove mettevo i piedi ai bordi della strada, senza altre ulteriori distrazioni pensavo ai fatti miei quando, in nemmeno 2 chilometri di strada ho visto buttate tra l’erba quattro scatolette di Halcion, un prodotto piuttosto forte per dormire che si vende in farmacia dietro presentazione di ricetta medica.
Un primo commento, scontato peraltro, potrebbe riguardare la mancanza di senso civico che trasforma le nostre strade in un immondezzaio a cielo aperto alla faccia della raccolta differenziata, ma non è questo il punto.
Come dicevo pocanzi quel tratto di strada lo conosco bene e, mai in tanti anni avevo visto un fenomeno del genere, segno minuscolo ma tangibile dello stato di disagio mentale e quindi fisico in cui versano le popolazioni del dopo terremoto, che non riescono nel modo più assoluto a mettersi alle spalle quanto accaduto nel 2016 e, purtroppo sta ancora accadendo.

Ero a Serrapetrona in occasione della prima, devastante scossa di Amatrice ed ho potuto verificare la differenza di reazione tra chi, negli anni, ha sempre dovuto convivere con la minaccia, latente, del terremoto e chi l’ha affrontata per la prima volta o quasi. Da un lato un terrore che riaffiora, nascosto ma sempre presente nell’inconscio, dall’altro sì una paura ma più razionale, con la convinzione che, passata la scossa, tutto tornerà alla normalità.
Normalità che, invece è ben lontana dall’arrivare, basta proseguire la strada per San Severino ed arrivare ai primi quartieri, quelli dell’Uvaiolo.
Uno scempio indicibile, case lesionate e transennate, ad oltre un anno dalla prima scossa, un edificio grande come l’Itis Divini non esiste più e verrà ricostruito altrove, ma quando?
Per una scuola sgomberata quante case mostrano quotidianamente le loro macerie, segno che non siamo nemmeno all’aperitivo di un pasto, quello della ricostruzione, che mai sarà servito.
Di fronte,  un bar gelateria che era sempre frequentatissimo di giorno e di notte, vero punto di ritrovo, dove non si ritroverà più nessuno, taglio netto ad anni ed anni di storie e di frequentazioni.

Sono tutte ferite che non si rimarginano, ogni giorno si rinnova il dolore per quello che è stato e non sarà più.
La Stampa che, correttamente, fa il proprio dovere, sparge sale sulle ferite indicando tutte le magagne e le lentezze di una ricostruzione che, sempre promessa, mai arriva e quando arriva lo fa in modo insufficiente e distorto, autorizzando chiunque a pensare che non si tornerà più come prima, che la Burocrazia al di là di discorsi di facciata si inghiottirà tutto avvolgendo la ricostruzione in un mare di carte bollate, petizioni, ricorsi dalle quali sarà difficile uscire.
La farmacia stessa di San Severino, una delle tante, certifica uno stato di disagio sempre più manifesto, con corsi di sostegno psicologico alle persone che non ce la fanno, quelle stesse che buttano le scatolette delle pastiglie per dormire sulla strada vicino a Serrapetrona.
Ed allora, tristemente e con la morte nel cuore per chi ama una terra come questa, bella e sfortunata, viene da dimenticare l’aria irrespirabile e l’inquinamento della Pianura Padana, guaio di poco conto di fronte ai drammi che si vivono e, purtroppo si vivranno ancora per molto nei paesi del Cratere.


Andrea Cesari de Maria

Picchio News
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