Personaggio simbolo di Penna San Giovanni, il novantenne Giuseppe Gradozzi, comunemente chiamato Pippo, è morto.
La causa della scomparsa è stata una rovinosa caduta lungo le scale della sua abitazione: sono intervenuti i sanitari del 118 e la guardia medica, ma il tempestivo tentativo di soccorso è servito solo a constatarne il decesso a causa delle ferite riportate.
La banda cittadina gli ha dedicato un'esecuzione musicale durante il concerto di fine anno: lo stesso corpo filarmonico ha accompagnato poi il feretro al locale cimitero insieme alla Confraternita di San Giuseppe di cui Pippo era confratello.
"Era noto per la sua professione di elettricista e muratore, lascia un vuoto enorme in tutta la comunità di Penna San Giovanni" ha commentato l'ex sindaco Mancinelli.
"Il 31 dicembre, data stabilita dall’ASUR, abbiamo visitato la Comunità terapeutica della Città Alta. Abbiamo portato la nostra solidarietà ai 23 ospiti della struttura e agli operatori che vi operano con passione e competenza".
Così gli esponenti delle associazioni Cittaverde e Civitasvolta.
"Una chiusura inaccettabile e annunciata con una brutta ,cinica e burocratica lettera alla direzione Logistica come se chiudere una struttura socio sanitaria, in questo caso una Comunità, un Collettivo equivalesse spostare alcuni strumenti sanitari. Una chiusura di una struttura pubblica la si motiva e la motivazione/i dovrebbe essere pubblica se pensiamo che la gestione della Comunità è stata affidata ad una Coop sociale che ora gestisce in “prorogatio” .
"Dal 2013 - continuano gli esponenti - è in atto una gara di appalto per il rinnovo della gestione. Oggi siamo nel 2018 chiediamo perché una gara di appalto avviata, con offerte pervenute da mesi, non viene chiusa prendendo atto del suo risultato? In una città in cui la politica si scontra su tutto lo scibile, comprese situazioni che sono marginali rispetto alle vere esigenze dei cittadini ,non si comprende come per problemi serissimi come le –droghe- che in città scorrono a fiumi,dove sguazzano spacciatori di ogni genere, sulla Comunità Terapeuti tacciano. Tacciano anche quanti a vario titolo dicono di occuparsi di criticità sociali droghe comprese. Eppure ci sarebbe molto da dire.Intanto dire un no chiaro e netto alla chiusura, dirlo con forza al Presidente della Regione Marche con delega alla sanità Ceriscioli .Un no alla chiusura lo dovrebbe dire il Consigliere Regionale del PD Francesco Micucci Vice Presidente della Commissione Consigliare Sanità. Chiediamo un pronunciamento per il no da parte del Sindaco di Civitanova e l’Assessore ai Servizi Sociali".
"Un no - concludono - lo dovrebbero dire il Presidente del Consiglio Comunale i Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione. A tutti ricordiamo che la Comunità è stata voluta e aperta verso la fine degli anni 80 dall’allora amministrazione comunale con decisione unitaria,che quella struttura è di proprietà del Comune. Intanto la nostra iniziativa di sensibilizzazione sui Social media, sulla stampa un risultato seppur piccolo lo ha colto: l’Asur ha prorogato fino al 28 Febbraio 2018 l’attività della Comunità Terapeutica. Al Consiglio Comunale alla amministrazione comunale chiediamo di esprimere( se l’Asur persevererà nella sue politiche anti sociali come la chiusura della Comunità Terapeutica) la volontà del nostro Comune, proprietario delle strutture, di continuare con forme proprie , per esempio attraverso l’Istituto Paolo Ricci o forme di gestione esternalizzate, di continuare l’attività della Comunità Terapeutica? Di certo per noi l’impegno in difesa della Comunità Terapeutica affinché questa non solo sopravviva ma si rafforzi e si sviluppi continuerà".
La Protezione Civile delle Marche ha diramato una allerta meteo per vento forte.
L'allerta è valida dalle 18 di oggi, primo gennaio, fino alle 6 del 2 gennaio. Ad essere colpiti, in particolare, dovrebbero essere le zone più interne della Regione.
Un anno di terremoti in Italia. A fare il riassunto di quanto accaduto nell'anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, dopo il tremendo 2016, è il sismologo di Ingv Alessandro Amato.
"Ne sono stati localizzati 44455 in totale (di cui circa 37000 appartengono alla sequenza in Italia centrale). Tra questi 44455 ne abbiamo avuti:
5 di magnitudo ≥5 (uno di questi in Albania)26 di magnitudo ≥4 (qualcuno fuori dai confini)396 di magnitudo ≥3 (come sopra, ma percentualmente molti meno)4626 di magnitudo ≥2 (vedi mappa con i 4626 epicentri dei terremoti di M≥2 – come si vede sono compresi alcuni eventi nei mari e nelle terre circostanti)".
Cosa è successo di rilevante nel 2017?
"Senza pretesa di esaustività" spiega ancora Amato "alcuni avvenimenti a mio avviso importanti. 1) Sequenza in Italia centrale. La sequenza è andata scemando, più o meno seguendo le aspettative. C’era stata la ripresa importante a gennaio (4 eventi di M≥5 in poche ore il 18), che aveva fatto segnare l’attivazione di una nuova faglia più a sud (Campotosto) e conseguente timore di altri eventi più forti (che finora non sono avvenuti).
2) Ischia. Ci sono stati altri morti per un terremoto, dopo i quasi 300 del 2016. Due persone hanno perso la vita per un evento di magnitudo intorno a 4! Vero che l’ipocentro era molto superficiale, ma un evento di così piccola magnitudo non dovrebbe provocare crolli e vittime, senza se e senza ma.
3) Sequenze e paure. Ci sono state numerose sequenze o sciami in varie zone d’Italia, che hanno fatto preoccupare gli abitanti. Sarà servita questa preoccupazione a mettere in atto misure di riduzione del rischio, per esempio facendo controllare e magari adeguare o rinforzare le proprie abitazioni? Non credo molto, anzi temo che il più delle volte, passata la sequenza e quindi la paura, si sia rapidamente dimenticato il rischio (“anche stavolta l’abbiamo sfangata”). Spero però che almeno in qualche caso si sia fatto qualcosa di concreto, e che al prossimo terremoto qualcuno in più si sarà salvato.
4) SISMABONUS. A questo riguardo, un elemento nuovo e importante del 2017 è certamente il Sismabonus, introdotto nel febbraio scorso. Trattandosi di un beneficio a carattere volontario, temo che non molti si siano dati da fare al riguardo, per ragioni – comprensibili - di carattere economico e burocratico. Sono curioso di vedere qualche dato statistico su questo, a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge. Peraltro non mi pare che si sia fatta un’adeguata pubblicità alla cosa, forse per timore che un eccessivo numero di richieste potesse far saltare il bilancio dello Stato (ma è solo un’ipotesi).
5) Tsunami. Aggiungo una novità a mio avviso importante del 2017. Dal 1° gennaio scorso è operativo il Centro Allerta Tsunami, che mi onoro di coordinare per l’INGV, insieme a un gruppo di ottimi ricercatori. A giugno 2017 è uscita la Direttiva del Presidente del Consiglio che istituisce il Sistema di Allertamento nazionale, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e in collaborazione con l’ISPRA, che gestisce la Rete Mareografica Nazionale. Monitoriamo i forti terremoti del Mediterraneo che potrebbero generare degli tsunami pericolosi per le nostre coste. Un rischio remoto, ma non così tanto come si ritiene comunemente. Ne riparleremo.
Cosa si può augurare per il 2018? Purtroppo non un anno senza terremoti, per ovvie ragioni. I terremoti continueranno a esserci, molti piccoli e qualcuno più forte. Ripensandoci però, mi sentirei di augurare non uno ma più anni con pochi terremoti forti, e nel frattempo un’azione decisa di mitigazione del rischio, attraverso la riduzione della vulnerabilità degli edifici. Questa azione passa per una maggiore consapevolezza e un maggiore impegno di tutti, da noi cittadini alla politica. Se saremo fortunati (qualche anno di “calma sismica”) e bravi (riduzione graduale della vulnerabilità), al prossimo terremoto piangeremo meno lutti, meno danni, e potremo esserne orgogliosi".
E' Stella la prima nata del 2018 all'ospedale di Macerata.
Alle 6.30 del primo giorno del nuovo anno, il papà Sandro Emiliozzi e la mamma Monica Eustacchi, seguiti dall'equipe del dottor Pelagalli, hanno potuto festeggiare l'arrivo di Stella che così, diventa la prima nata del 2018. La neonata pesa 3,3 kg e sta benissimo.
A papà Sandro e mamma Monica le congratulazioni di parenti, amici e, naturalmente, della redazione di Picchio News.
Nonostante il Milan stia attraversando un momento difficile a livello di risultati calcistici dobbiamo segnalare un bel gesto di solidarietà per Camerino da parte degli amici rossoneri.
L’AIMC, Associazione Italiana Milan Club della regione Marche – spiega il presidente del Milan Club Camerino Fabio Pieroni - insieme ai Milan Club di Pesaro-Urbino, Castelfidardo, Ancona e Fabriano, ha donato la somma di 1.300 euro al nostro Club. Tutti noi abbiamo deciso di destinare tale somma al progetto di costruzione della nuova scuola dell’infanzia “Maria Ausiliatrice” e asilo nido “Felice Cambriani” la cui sede è stata gravemente danneggiata dal sisma del 2016. Nei prossimi giorni consegneremo questo contributo al parroco Don Marco Gentilucci, direttore della scuola. Ringraziamo gli amici rossoneri per la donazione, di cui beneficerà, aldilà del colore della maglia, l’intera cittadinanza camerinese”.
La vita del Parco Sir Robert Baden Powell a Civitanova, quello compreso tra le vie Boiardo e Guerrazzi, è stata sempre molto travagliata, per via di ripetuti atti vandalici e la presenza di drogati, con tutto quello che ne consegue: scritte, danneggiamenti e siringhe abbandonate.
Quello che è accaduto oggi, però, è del tutto inusuale e molto preoccupante. Parliamo della comparsa di inequivocabili scritte con il triplice sei, che nella simbologia cristiana indicano il numero di Satana, e uno strano ritrovamento con dei piatti contenenti pezzi di ananas, disposti in modo da creare una figura stilizzata somigiliante ad un angelo, con delle monete appoggiate sopra. Un tappo di sughero a formare la testa ed una bottiglia di vino rosso a poca distanza completano il quadro dello strano ritrovamento.
La denuncia arriva da Facebook, dove qualcuno ipotizza che possa trattarsi di satanismo, mentre altri, scherzando, la inquadrano più semplicemente nell'alcolismo. La maggior parte dei commenti però segnalano preoccupazione e parlano di un segnale da non sottovalutare.
Oltre al parco interessato, strani disegni con oscenità, il triangolo con l'occhio all'interno, simbolo di Dio e gli immancabili "666" sono stati trovati al parco Cecchetti e per il momento la cosa rimane nel più assoluto mistero.
Nei giorni scorsi si è svolto il tour di ispezione nelle aree Sae nell’entroterra maceratese per controllarne l’adeguatezza e verificare la veridicità delle polemiche mosse contro il Consorzio Stabile Arcale (leggi qui). Al giro di sopralluogo erano presenti Angelo Borrelli (Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale), David Piccinini (Direttore della Protezione Civile regionale), Angelo Sciapichetti (assessore regionale alla Protezione Civile), Giorgio Gervasi (presidente del Consorzio Arcale) e alcuni dei sindaci dei paesi delle aree sae visitate.
Durante il “pellegrinaggio” nel cratere ci siamo imbattuti in una vecchia conoscenza, un allevatore di Visso che, insieme alla sua famiglia, l’anno scorso aveva raccontato di aver perso non solo la casa ma anche la sua attività. Infatti lui era titolare di una macelleria a Visso e anche il negozio ha riportato gravi danni, così come la stalla dove teneva gli animali. Il giovane allevatore si chiama Mario e oggi sorride un po’ di più.
Lo abbiamo incontrato nella sua nuova casetta e ci siamo fatti raccontare come sta andando per lui la ricostruzione.
”La casetta in cui viviamo è calda e comoda. Ci sono state alcune rifiniture da fare ma assolutamente nulla di che. Facendone tante di casette non è facile farle tutte perfette. Ma tutto è stato aggiustato subito appena dopo la consegna e ora ci si sta proprio bene”.
Per quanto riguarda l’attività “stiamo facendo la delocalizzazione del negozio e stiamo sbrigando i vari procedimenti richiesti dall’iter burocratico per riavere una stalla per i nostri animali. Staremo a vedere”.
“Intanto siamo felici che la vita quotidiana sia ripresa, anche se siamo ancora pochi. Mi auguro che le cose possano migliorare presto”.
Dal canto nostro ci auguriamo che la famiglia di Mario possa presto riavere quello che ha perso.
Tanti meravigliosi scatti che riassumono un anno da favola per le escursioni del "Camoscio dei Sibillini".
"Grazie a tutti quelli che in questo 2017 per vivere i Sibillini e la Natura della Regione Marche si sono affidati a Il Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking & Forestalp Cooperativa e alle Guide Abilitate secondo legge della Regione Marche, le Guide AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche" dicono gli organizzatori "siamo saliti su cime innevate con le ciaspaole, abbiamo visto albe e tramonti dalle Due Sorelle alla Cima del Sibilla, sempre meravigliandoci e capendo che tesoro abbiamo nella nostra Regione Marche. Un grazie particolare alle guide Simone Gatto, Maurizio Baccanti, Fabrizio Sabbatini".
Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si colloca nell'ambito dell’organizzazione del Ministero dell’Interno quale struttura a cui è affidato, su tutto il territorio nazionale, il servizio di soccorso pubblico, anche per la difesa civile, e di prevenzione ed estinzione degli incendi, al fine di garantire la tutela della vita umana e la salvaguardia dei beni e dell’ambiente. Oltre agli interventi di soccorso tecnico urgente e all’attività di prevenzione incendi espletata anche nel settore dei rischi di incidente rilevante, il Corpo nazionale assicura la vigilanza antincendio negli impianti sportivi e nei locali di pubblico spettacolo, la formazione degli addetti alla sicurezza antincendio, i presidi antincendio nei principali porti ed aeroporti civili oltre a svolgere le funzioni di organo di vigilanza ai sensi della vigente normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre il Corpo nazionale è la componente fondamentale del sistema di protezione civile e, con il coordinamento del competente Dipartimento, interviene in caso di calamità mobilitando le sezioni operative delle colonne mobili regionali. Al fine di assolvere ai molteplici e delicati compito di istituto, nel rispetto del principio di prossimità ai bisogni dei cittadini, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si articola sul territorio in Direzioni regionali, Comandi provinciali, distaccamenti permanenti e volontari, reparti e nuclei speciali. In tale contesto la statistica riveste un ruolo strategico, sia per gli aspetti di pianificazione operativa che per più generali finalità istituzionali, favorendo, mediante il monitoraggio e l’analisi delle attività svolte, il continuo aggiornamento dell’organizzazione del Corpo Nazionale, l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse disponibili e il miglioramento dei servizi resi alla collettività.
La Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Marche, conclude l’anno corrente con i seguenti dati relativi agli interventi di soccorso espletati dall'1 gennaio al 31 dicembre 2017 con il numero totale di 59977, così divisi per province:
Comando di Ancona totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 7172
Comando di Pesaro e Urbino numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 4830
Comando di Macerata numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 25764 di cui 20516 relativi all’emergenza terremoto.
Comando di Ascoli Piceno numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 22211 di cui 14491 relativi all’emergenza terremoto.
In merito alle dichiarazioni di Caprodossi, Consigliere Comunale di Camerino, riportate su alcuni mezzi di informazione, il Presidente Pettinari precisa che dal 15 novembre 2016, la strada 256 Muccese non è più di competenza provinciale bensì regionale e ANAS e quindi ogni tipo di intervento su tale arteria riguarda altri e Enti e non la Provincia.
Quand'anche la Muccese fosse stata una strada di pertinenza provinciale, il Presidente chiarisce che gli interventi possibili previsti dalla normativa per l'Ente da lui amministrato riguardano esclusivamente lavori di messa in sicurezza, di manutenzione ordinaria e straordinaria e non la realizzazione di opere di urbanizzazioni quali la realizzazione di marciapiedi, illuminazione ed altro.
Quando la determinazione di un cittadino incontra la volontà politica si riescono ad ottenere ottimi risultati. Potremmo riassumere così quanto accaduto questa mattina nel condominio di via Enrico Fermi a Civitanova Marche, il palazzone abbandonato dietro la stazione.
Grazie alla richiesta di un cittadino, inoltrata e recepita dall'assessore alla sicurezza e cura urbana Giuseppe Cognigni, è stato possibile trovare le chiavi e con il permesso del curatore fallimentare della lottizzazione, si è potuto intervenire in un’area altrimenti off limits, per ripulirla dai giacigli di fortuna, coperte e vecchi vestiti usati da tossicodipendenti, senzatetto ed extracomunitari, che l'hanno scelta come loro dormitorio.
"Operatività allo stato puro. Grazie Giuseppe Cognigni e ai due operatori che si sono sporcati le mani". Titola così il post con le foto del materiale rimosso e dei locali tornati finalmente sgombri, pubblicato su Facebook dalla persona che si è attivata.
Alla domanda dell'ex candidato sindaco Mei, che chiede se ciò fosse stato possibile anche con la precedente amministrazione, la risposta, leggermente polemica, è la seguente: "Certo ma nessuno mi ha mai dato ascolto, il problema semplicemente non esisteva. Ho fatto 6 esposti e nessuno li ha calcolati, ho raccolto firme (200) e nessuno le ha considerate. Oggi mi è bastata una telefonata".
La cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni” e l’associazione “Radicali Marche” hanno trasmesso una diffida, a tutti i comuni delle Marche e alla stessa Regione Marche, per chiedere l’adozione del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche).
In base alla normativa attualmente in vigore (legge n 41 del 1986, art. 32, commi 21 e 22, così come modificata ed integrata dalla Legge n. 104 del 1992, art. 24, comma 9, nonché dell’art. 5 della legge della Regione Marche n° 52 del 1990) infatti è fatto obbligo ai comuni, alle Provincie e alle Regioni, di programmare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche/sensoriali presenti nei luoghi pubblici di propria competenza, mediante la redazione e l’annuale aggiornamento di specifici Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e dal 1992 anche dei Piani di accessibilità urbana (PAU).
Inoltre l’ente regionale, in base alla citata normativa, ha una funzione di controllo ed eventualmente di sostituzione sulle Provincie e sui Comuni, destinatari anch’essi dell’obbligo di redigere i rispettivi PEBA, in relazione al loro effettivo adempimento con l’obbligo, in caso di mancata adozione dei PEBA, di nominare un Commissario ad hoc per la loro adozione.
Le associazioni hanno dato 90 giorni di tempo alla Regione e ai comuni delle Marche per rispondere in merito alla redazione del PEBA, suggerendo di prendere esempio dal comune di Loreto che lo ha adottato con la delibera 287 del 12 dicembre 2017 (dopo che il 25 gennaio del 2017 avevano presentato una denuncia/esposto alla Procura della Repubblica di Ancona), con l’espresso avvertimento chein caso di mancata attuazione si riserveranno di agire per vie legali.
Il gip di Macerata Domenico Potetti ha respinto l'istanza di dissequestro della casetta in legno abusiva, costruita dai parenti di Giuseppa Fattori, 'Nonna Peppina', la 95enne di Fiastra diventata il simbolo degli sfollati del terremoto.
"Una tegola che non ci voleva, soprattutto considerando la sanatoria introdotta con il dl fisco collegato alla manovra" dice all'ANSA Gabriella Turchetti, la figlia con cui l'anziana sta trascorrendo le festività a Castelfidardo. 'Nonna Peppina' rifiuta di abbandonare un vecchio container vicino alla sua casa resa inagibile dal terremoto e vicino alla casetta di legno nella frazione di San Martino. Secondo il magistrato non sarebbe stata presentata tutta la documentazione richiesta.
"Stiamo predisponendo il progetto per la ristrutturazione della casa, a cui è legata la sanatoria - spiega Gabriella -, ma è tutto in fieri, perché sino a poco fa si pensava ad una perimetrazione dell'intero borgo, che però avrebbe richiesto tempi più lunghi". (Ansa)
In data 30 dicembre 2017 è stato inviato al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Commissario Straordinario Paola De Micheli e al Presidente della Regione Marche Ceriscioli il documento, condiviso da 20 Sindaci del Cratere marchigiano, Ordini professionali della Provincia di Macerata e Comitati dei terremotati, relativo al Decreto Legge 148/2017, pubblicato sulla GU n.284 del 5-12-2017, che aveva nell’art. 2-bis comma 6 la norma denominata "salva Peppina".
Promotore, come noto, è stato il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi.
Questo il testo della missiva inviata questa mattina:
Gentile Presidente del Consiglio dei ministri,
Gentile Sottosegretario e Commissario straordinario,
Gentile Presidente della Regione Marche e Vicecommissario,
a seguito degli eventi sismici di fine agosto e ottobre 2016, l’assistenza agli sfollati prevedeva l’alloggio in struttura ricettiva o il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), allontanando di decine di chilometri gli sfollati dalla propria residenza. Quest’ultimo aspetto, se da un lato è stato recepito dai residenti delle aree urbane, dove venivano individuate le “Zone Rosse” vigilate dalle forze dell’ordine e dall’esercito, non lo è stato per gran parte dei residenti delle case sparse, tipiche delle nostre zone rurali. In campagna, allontanarsi, significava di fatto lasciare la propria abitazione “aperta” (in quanto danneggiata) e incustodita, con tutti i propri beni e averi, i propri animali e le proprie culture. Per questo motivo, numerosi terremotati, non rientrando nella categoria di “allevatore” per i quali era previsto la fornitura di MAPRE, hanno installato a proprie spese e nei propri terreni alloggi di emergenza, come piccole casette in legno, case mobili, container e/o roulotte e camper.
Così facendo, oltre a rispondere in maniera efficace alle proprie esigenze abitative e di sicurezza, hanno “alleggerito” il dramma dell’emergenza a comuni e protezione civile, non hanno richiesto le costosissime e impattanti, da un punto di vista ambientale e paesaggistico, SAE e, rimanendo nei territori, hanno contribuito da subito alla loro ripresa. Purtroppo, la normativa corrente non prevede che tali “Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative” sussistano oltre i 90 giorni dall’evento emergenziale e il recente Decreto Legge 148/2017, pubblicato sulla GU n.284 del 5-12-2017, che aveva nell’art. 2-bis comma 6 l’obiettivo di superare tale limite, di fatto non lo permette. Tutto questo, oltre a determinare un enorme disagio a centinaia di terremotati, spesso anziani ed invalidi, determinerà nei prossimi mesi un’altra ondata di sfollati ad oltre un anno dal sisma, facendo ripiombare diversi comuni nell’emergenza.
Di seguito, quindi, inviamo delle note che evidenziano le criticità dell’art. 8-bis e una proposta di modifica, condivisa dai Sindaci e Ordini professionali, nonché dai Comitati dei terremotati. Si fa presente, che le stesse erano già state inviate, per vie brevi, dal Sindaco del Comune di Camporotondo di Fiastrone in data 16 Dicembre 2017 al Commissario De Micheli, ai parlamentari Morgoni e Carrescia e all’Assessore regionale Sciapichetti.
Note su art. 8-bis del D.L. 189/2016 – “Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative”
La criticità della norma, così come scritta, riguarda il comma 4) quando si fa riferimento a “opera precaria e facilmente amovibile” e per questa fattispecie si rimanda alla condizioni del comma 1) escludendo la conformità urbanistica e del piano di assetto del parco. Facendo un rimando al comma 1), tra le varie attestazioni richieste vi sono gli allegati di cui al comma 2) ed in particolar modo quello della lettera a) «una perizia asseverata a firma di tecnico abilitato che attesti .....(omissis)..... , nonché il rispetto delle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia igienico-sanitarie e antisismica». Quindi, il tecnico asseveratore deve verificare che i locali utilizzati a fini abitativi abbiano, tralasciando l’aspetto puramente strutturale (sismica), i requisiti di cui al Decreto Ministeriale 05/07/1975. L’art. 1 del Decreto prescrive un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 SLM, può essere ridotta a m 2,55. Tali altezze non possono essere derogate, salvo che l’attestazione riguardi locali di edifici sottoposti a intervento di recupero e miglioramento igienicosanitario con caratteristiche specifiche del luogo meritevoli di conservazione. (è tutto scritto nell’articolo 1 del DM). All’art. 2 del predetto DM, si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.
Facendo una ricognizione delle strutture a cui fa riferimento l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, presenti sul territorio del cratere marchigiano, nessun tecnico potrà fare una dichiarazione asseverata di questo tipo. Sono infatti presenti, roulotte, case mobili, box metallici prefabbricati, strutture in legno, che in nessun caso hanno, quantomeno, questi requisiti (altezza utile e superficie).
In allegato il documento PDF contenente il testo corrente dell’art. 8-bis e la nostra proposta in virtù delle considerazioni tecniche sopra esposte e, come sollecitato da Sindaci e Comitati dei terremotati, la modifica relativa alla decadenza del Contributo Autonoma Sistemazione. Ovvero, per quanto riguarda esclusivamente le strutture “con caratteristica di precarietà”, ricomprese nell’art. 3, comma 1, lettera e.5) del DPR 380/2001, la proposta che, qualora l’intervento venga realizzato all’interno dei territori dei Comuni individuati negli allegati 1, 2 e 2-bis del D.Lgs. 189/2016 da soggetti di cui all’art. 8-bis, comma 1 - lettera a) del predetto decreto, le “esigenze meramente temporanee” siano estese al tempo necessario per la ristrutturazione/ricostruzione dell’immobile danneggiato.
Confidando che quanto esposto possa rappresentare un contributo costruttivo, si inviano cordiali saluti,
Il Sindaco di Camporotondo di Fiastrone
Dott. Emanuele Tondi
Documento sottoscritto da:
SINDACI (in ordine alfabetico)
Giuseppe Amici (Palmiano), Mauro Baroni (Muccia), Ilenia Catalini (Loro Piceno), Mauro Falcucci (Castel Sant’Angelo), Luca Giuseppetti (Caldarola), Ornella Formica (Colmurano), Ottavi Gianmario (Cessapalombo), Luigi Monti (Pollenza), Sara Moreschini (Appignano del Tronto), Roberto Paoloni (Belforte del Chienti), Gianluca Pasqui (Camerino), Mauro Passerotti (Ussita), Aleandro Petrucci (Arquata del Tronto), Giuseppe Pezzanesi (Tolentino), Silvia Pinzi (Serrapetrona), Gabriele Santamarianova (Serravalle del Chienti), Mario Scagnetti (San Ginesio), Sante Stangoni (Acquasanta), Emanuele Tondi (Camporotondo di Fiastrone), Giovanni Zavaglini (Gualdo)
ORDINI PROFESSIONALI
Ordine degli Architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori della Provincia di Macerata
Arch. Vittorio Lanciani
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata
Ing. Paulini Maurizio
Collegio Provinciale e Geometri Laureati di Macerata
Geom. Paola Passeri
Collegio Provinciale e Geometri Laureati di Camerino
Geom. Marcello Seri
COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI
PRESENTI NEL CRATERE. “Terremoto Centro Italia”, Francesco Pastorella, Francesca Mileto; “La Terra Trema Noi No”, Diego Camillozzi
Dopo l’incontro al vertice avvenuto ieri nelle aree Sae della montagna maceratese, il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli annuncia la tanto desiderata consegna delle casette nell’area San Cassiano. Di seguito il comunicato stampa inviatoci dal primo cittadino.
Facendo seguito alle note vicende che hanno recentemente interessato l'area SAE di San Cassiano, preso atto che il consorzio Arcale ha provveduto nella giornata di ieri ad ultimare la fornitura e a consegnare il richiesto rapporto di controllo dei gruppi termici dei moduli, si comunica che domani, domenica 31 dicembre 2017, alle ore 12:00, verrà inaugurata la predetta area e consegnate le casette alle famiglie assegnatarie.
Due considerazioni finali, a margine della vicenda.La prima. L'amarezza (mia e ritengo ancor di più delle famiglie assegnatarie delle SAE) per una vicenda che si sarebbe potuta evitare se solo Arcale avesse effettivamente fatto quello che aveva dichiarato di aver fatto già il 21 novembre, cioè la completa fornitura, montaggio e controllo di tutto quello che è previsto nella convenzione.La seconda. Questa storia è almeno servita per cambiare le modalità di consegna delle SAE. D'ora in avanti e per tutte le aree SAE, la consegna delle chiavi al Comune sarà preceduta da un preventivo sopralluogo e verifica congiunta tra Regione, Erap, Consorzio Arcale e (lo affermo con una punta di soddisfazione) Amministrazioni Comunali, che finalmente potranno partecipare, anche se solo nella fase conclusiva, a questo procedimento così importante per ridare serenità a tante nostre famiglie ancora in condizioni abitative precarie e disagiate.
Finalmente risolto l'annoso problema in località Vecciola a Sarnano: verrà ampliato il tornante inadeguato per i mezzi pesanti su una delle strade interne del territorio maceratese.
Tra i molti progetti approvati in queste settimane dalla Provincia e immediatamente avviati ad appalto, ve ne è uno particolarmente importante che riguarda la sistemazione e l'allargamento di una curva sulla strada provinciale 119 Sarnano Gualdo in località Vecciola nel Comune di Sarnano.
Tale arteria è la principale via di comunicazione tra i Comuni di Sarnano e Gualdo ed il resto del suo comprensorio; la provinciale in questione garantisce il collegamento anche per diverse attività produttive presenti nella zona.
L'utilizzo della suddetta strada è attualmente penalizzato da una stretta curva a gomito situata nella frazione Vecciola; questa rende impercorribile il transito di mezzi pesanti e di autobus costituendo in tale punto una situazione di pericolo per la scarsa visibilità e per la necessità di invadere da parte di tali mezzi la corsia opposta per poter effettuare la curva.
Il progetto, dal costo complessivo di centosettanta mila euro, prevede l'acquisto di un'area e di alcuni accessori, la loro demolizione e la realizzazione dei lavori di sistemazione e allargamento della curva.
“E' un intervento atteso da tempo – dichiara Pettinari – un impegno preso ed un altro obiettivo raggiunto dall'Amministrazione Provinciale nonostante le note ristrettezze economiche. Un'opera, oggi, ancor più importante dopo il terremoto che finalmente si può realizzare grazie anche alla disponibilità dei proprietari degli accessori e delle aree interessate dall'intervento.”
Commozione ieri sera al termine dell'ultimo servizio prima del meritato congedo del brigadiere capo Domenico Iori, capo equipaggio Norm dell'aliquota radiomobile di Tolentino.
I colleghi, infatti, al suo rientro in caserma a Tolentino gli hanno preparato una sorpresa insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale.
Nato a Pievebovigliana nel 1964, impiegato della radiomobile tolentinate dal 1992, ha prima svolto servizio a Livorno, Ancona, Filottrano, Fano, Civitanova Marche e Camerino.
Sposato e padre di tre figli, le scosse del 26 ottobre 2016 hanno distrutto la sua abitazione, tanto da essere stato costretto a spostare altrove il nucleo familiare.
Come piacevole tradizione di ogni Natale, la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro è stata in visita all'Opera Pia "A. Gatti" di Montecosaro.
Gli Amministratori dell’Istituto di credito, Maria Tiziana Pepi e Giuseppe Ascani, e il titolare della filiale di Montecosaro centro storico Stefano Morganti, hanno salutato e rivolto gli auguri per le festività e per il nuovo anno agli ospiti ed agli operatori della struttura, agli impiegati, amministratori e al Presidente Luigi Talamonti.
E, sempre come da tradizione, la Banca di viale Matteotti ha consegnato agli ospiti il contributo annuale.
Presenti anche il Sindaco Reano Malaisi e il Presidente della Pro Loco di Montecosaro Alessandra Massari.
“Ringraziamo la Banca per la sua ormai storica vicinanza e sostegno”, ha detto il presidente Talamonti.
”L’Opera Pia Gatti è una delle eccellenze di Montecosaro – ha evidenziato Maria Tiziana Pepi – e Montecosaro rappresenta una parte importante delle radici della nostra Banca”.
“Questa Struttura – ha detto Ascani – si occupa di dare assistenza e qualità della vita ai nostri anziani che sono una risorsa e la nostra memoria storica”.
“Vorrei ringraziare tutta l’Opera Pia Gatti – ha detto il Sindaco Malaisi - il presidente, gli impiegati e gli operatori che sono tutti i giorni in prima linea, per quanto avete fatto e farete anche nel 2018 per gli anziani ospiti della Struttura. Siete un vanto per il territorio”.
Si chiude un anno molto impegnativo e si sta per aprire un 2018 altrettanto ricco di interventi, iniziative e opportunità per Recanati. Per raggiungere gli importanti obiettivi che l’amministrazione si è data con l'approvazione del bilancio di previsione occorrono collaborazione, impegno e attenzione quotidiana ai vari passaggi amministrativi.
Per questo motivo il sindaco Francesco Fiordomo gestirà la delega dei Lavori Pubblici vista la delicatezza delle procedure, i rapporti da tenere ed i cospicui finanziamenti da gestire. Franco Frapiccini seguirà i temi dell'Ambiente e dei Beni ambientali, dello sviluppo sostenibile, servizio smaltimento rifiuti; inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico. Luca Castagnari seguirà la valorizzazione del sistema agricolo, Carlotta Guzzini le pari opportunità, Mirco Scorcelli Protezione Civile e Sport, Antonella Mariani sanità, Massimiliano Grufi i rapporti con i quartieri.