Un gregge di 38 pecore è stato sterminato dai lupi nell'azienda agricola Capponi a Matelica che produce carne e formaggi. Il 16 marzo, riferisce la Coldiretti, cinque lupi sono penetrati nelle recinzioni e hanno massacrato le pecore. Pochi giorni prima nella stessa ditta un'altra dozzina di pecore era stata uccisa.
Ora Coldiretti ha chiamato il comparto alla mobilitazione, denunciando una situazione "totalmente fuori controllo della fauna selvatica: "oltre a fronteggiare animali selvatici lasciati proliferare in maniera indisturbata - scrive - le aziende devono fare i conti anche con la burocrazia lumaca per i rimborsi". Fermi, denuncia Coldiretti che segnala emergenze anche per cinghiali, corvi e storni, i progetti per un piano di controllo numerico dei selvatici, per un regolamento unico per gli Atc regionali e per una 'base' per una nuova legge regionale. Coldiretti ha chiesto un incontro al presidente Luca Ceriscioli per ricevere atti concreti in tempi certi. (Ansa)
Le previsioni sembrano essere confermate. Nei prossimi giorni le Marche saranno infatti interessate da una nuova perturbazione che porterà neve fino ai 200 metri sul livello del mare.
Secondo il portale meteo macerata e provincia "Dopo la fase mite primaverile (seppur perturbata) eccoci pronti al ritorno di condizioni prettamente invernali nella settimana entrante. La nostra penisola infatti sarà interessata da aria molto fredda di origine artico-continentale in ingresso dalla porta della bora.
A partire da lunedi le temperature subiranno una graduale diminuzione per raggiungere l'apice nella giornata di giovedi con punte fino a -8° a 1500 m circa sulla provincia di Macerata. È prematuro parlare di precipitazioni e quota neve, ma è molto probabile il ritorno della neve a quote quantomeno collinari. Sarà una fase di freddo e non di gelo come nella parte finale di febbraio quando il respiro russo è arrivato dritto sull'italia".
Previsioni confermate anche da 3bmeteo.it: "Un campo di alta pressione tenderà a rafforzarsi sulla Scandinavia, favorendo la discesa in moto retrogrado (da est verso ovest) di masse d'aria decisamente fredde verso l'Europa centrale, che in parte causeranno un moderato calo termico anche sui settori del medio versante Adriatico, in un contesto tardo invernale senza particolari eccessi.
Tra Marche e Abruzzo, dopo una domenica perturbata con piogge e rovesci anche intensi, un minimo depressionario posizionato sull'alto Adriatico determinerà condizioni di diffusa instabilità anche nella giornata di lunedì con piogge e rovesci tra mattinata e tardo pomeriggio e nevicate in calo fino a quote collinari sulle alte Marche grazie all'arrivo di aria decisamente più fredda di estrazione continentale proveniente dall'Europa nord-orientale e mediamente sopra i 1.000 metri sull'Abruzzo.
Tra martedì e giovedì spiccata instabilità tra Marche e Abruzzo per la persistenti di correnti nord-orientali nei medio-bassi strati dell'atmosfera, con passaggio di alcuni fronti perturbati che determineranno nuove nevicate sulla dorsale appenninica fino a quote di bassa collina e temperature inferiori alla media del periodo, con valori tardo-invernali a tutte le quote.".
Sono 880 i cantieri avviati (494 nelle Marche) o già completati nella ricostruzione post terremoto nelle quattro regioni del Centro Italia colpite. Il dato che emerge al 9 marzo scorso dai dati del centro funzionale della Protezione civile dell'Umbria, raggruppa sia la ricostruzione leggera esclusi gli alberghi).
I contributi finora assegnati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria superano gli 80 milioni di euro, di cui circa 67 riservati al recupero degli immobili. Per la ricostruzione leggera e pesante le pratiche al momento istruite, cioè caricate sui portali degli Uffici speciali per la ricostruzione, sono 2.383 (285 Umbria, 385 Abruzzo, 202 Lazio, 1.511 Marche), mentre i cantieri aperti sono 514 (otto Abruzzo, 16 Lazio, 362 Marche, 128 Umbria), più 18 completati. I numeri delle delocalizzazioni temporanee parlano di 1.202 pratiche istruite (738 Marche) e 336 cantieri (15 Abruzzo, 113 Lazio, 132 Marche, 76 Umbria), più 12 completati. Per quanto riguarda i contributi, circa 57 sono andati alle Marche.
(Fonte Ansa)
Dopo il caso della Peugeot grigia vista sulla pista ciclabile mercoledì scorso (leggi: https://goo.gl/rB5nkg), poco prima delle due di questa notte, un'altra Peugeot, sempre grigia e probabilmente dello stesso modello, si è resa protagonista di una manovra non proprio ortodossa sul lungomare nord di Civitanova.
L'auto in questione, trovandosi nel tratto iniziale del lungomare e dovendosi recare in centro, ha pensato bene di percorrere qualche decina di metri controsenso, piuttosto che arrivare fino al sottopasso alla fine della via. Manovra purtroppo abbastanza comune, soprattutto nel periodo estivo, anche se non da quella distanza. Di solito, quelli che lo fanno, sono parcheggiati sempre vicino alla rotonda.
Dalle immagini, si vede chiaramente l'auto immettersi su strada nella direzione opposta al senso di marcia, avendo l'accortezza di fermarsi al lato della carreggiata al sopraggiungere di un'altra macchina, per poi continuare ed arrivare alla rotatoria. La cosa strana ed anche un po' pericolosa, è che l'abbia fatto a fari spenti.
"Come al solito esce la sterile polemica di Silenzi quando qualcuno propone qualcosa che esce dai suoi canoni mentali. L’opera non è prerogativa di Macerata, seppure Civitanova la rispetti totalmente, tanto da creare una stagione operistica invernale, proprio per non sovrapporsi con la splendida stagione dello Sferisterio".
Così il sindaco Fabrizio Ciarapica risponde al consigliere Silenzi e difende Civitanova all’opera, "fonte di cultura, di coinvolgimento dei giovani, di lavoro, di ridistribuzione del reddito e importante vetrina per talentuosi artisti locali".
"I Carmina Burana - continua - inizialmente inseriti in cartellone a luglio, vista la concomitanza con Civitanova Classica, sono stati cancellati e in ogni caso, un uomo cosiddetto di cultura come l’ex assessore, dovrebbe sapere che comunque si tratta di due allestimenti completamente diversi per organico, tipologia e location, essendo due versioni diverse. Civitanova all'Opera inoltre, non è una stagione che acquista spettacoli da altri teatri, ma allestisce i propri spettacoli, dà lavoro a quasi cento tra musicisti, artisti del coro, macchinisti, tecnici, cantanti, registi, scenografi, quasi cento professionisti per ogni spettacolo, e per il novanta per cento sono del nostro territorio. Tramite questa stagione quindi, non solo vi è una ridistribuzione del reddito ma anche si dà visibilità e spazio ad alcuni artisti di talento del nostro territorio che possono così avere le opportunità che meritano. Altro grande merito che Silenzi ha volutamente ignorato è quello di coinvolgere i giovani delle nostre scuole che, attraverso il progetto concertato dal maestro Sorichetti, li coinvolge e in maniera attiva facendo vivere loro un'esperienza formativa ed indimenticabile".
"Questa stagione lirica - conclude il sindaco - è un vero vanto e una ricchezza per la nostra città. Come Civitanova Danza ha dato i suoi frutti in questi 25 anni di attività, Civitanova all'Opera è stata presentata per il primo anno, ha bisogno di tempo per crescere ma sarà amata dai Civitanovesi e non solo da loro, ferma restando la nostra stima per Macerata e per la stagione lirica dello Sferisterio. Possibile che non ci si rassegni al fatto che la vita va avanti e che Civitanova ha bisogno di spettacoli nuovi e innovativi? E anzi, ci si aspettava proprio che Silenzi, anziché fare la solita critica, sostenesse un’iniziativa di pregio e valore come l’Opera, come dovrebbe fare qualsiasi persona che ha a cuore Civitanova".
Grande attesa per la puntata di Cucine da Incubo di domani, domenica 18 marzo, in onda sul canale Nove alle 21.25.
Come preannunciato nei giorni scorsi, infatti, protagonista del programma condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo sarà il ristorante Il Vecchio Mulino che si trova in piena zona terremotata, a Casavecchia di Pieve Torina.
Sta girando in queste ore il trailer, con Cannavacciuolo e Silvia Fronzi che si confrontano sul menù... "leggermente confusionario". Ecco le immagini
Questa mattina, presso la Sala Consiliare del Comune di Visso, si è tenuta l’assemblea pubblica informativa indetta dall’Amministrazione Comunale in cui è stata presentata l’ipotesi di lavoro predisposta dall’Area Gestione del Territorio – SUAP, relativa all’individuazione degli aggregati edilizi all’esterno delle perimetrazioni, da recuperare attraverso interventi unitari di edifici, subordinati a progettazione unitaria.
L’assemblea è stata convocata nel solco di quanto previsto dalla normativa sulla ricostruzione, al fine di assicurare un ampio coinvolgimento delle popolazioni interessate.
Massiccia è stata la partecipazione di cittadini e professionisti, che hanno utilizzato l’occasione per chiarire molti aspetti dell’iniziativa comunale ed anche altri problemi legati alla ricostruzione in generale.
Gli interessati potranno inviare eventuali contributi e osservazioni entro il giorno giovedì 10/04/2018, dopodiché la proposta, debitamente assestata, sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale.
Con la trasmissione del Consiglio comunale del 19 e 20 marzo 2018, il Comune di Macerata lancia il suo nuovo canale web tv targato CiviCam. La tv istituzionale via web per dirette streaming e video on demand è stata presentata ufficialmente sabato 17 marzo nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti. E’ l’evoluzione della comunicazione web del Comune di Macerata, che si è dotato di un nuovo servizio in linea con le esigenze di trasparenza amministrativa e d’informazione sempre più ampia ai cittadini.
“Fortissimamente verso il cittadino, a portata di mano, in ogni luogo e in qualsiasi momento della giornata - commenta il sindaco Romano Carancini. “La città che siamo, dalla politica al turismo, dagli eventi alle conferenze, fa un ulteriore salto in avanti nella tecnologia a servizio dei cittadini, grazie alla web tv del Comune di Macerata, canale istituzionale per tutti gli internauti. È solo l'ultimo tassello di un percorso dell'Amministrazione che parte da lontano e che ha l'obiettivo di rafforzare una relazione istituzione-comunità facile, reale e costruttiva."
La web tv del Comune di Macerata, realizzata su piattaforma CiviCam, messa a punto da una giovane start-up della Halleymedia di Matelica, è raggiungibile all’indirizzo www.webtv.comune.macerata.it o dal sito istituzionale www.comune.macerata.it. Consente di seguire il dibattito consiliare sia in diretta che on demand nei giorni successivi, individuando agevolmente argomento e intervento di proprio interesse, saltando da un punto all’altro del dibattito per scegliere il tema su cui si vuol essere informati. Offre inoltre, nella sezione La città, filmati realizzati per la promozione del territorio.
“Trasmettevamo già in streaming nel sito del Comune i Consigli comunali sin dal 2014 – spiega il presidente del Consiglio Luciano Pantanetti - ma era solo un semplice sistema di trasmissione di tutta la seduta consiliare. Non c’era alcuna possibilità né di rivedere i video, qualora non si potesse seguire il Consiglio in diretta, né soprattutto di scegliere gli argomenti di proprio interesse. Il sistema oggi è stato notevolmente migliorato dalla nuova piattaforma CiviCam che permette tutto questo, offrendo anche possibilità di sviluppo del servizio come vera e propria web tv istituzionale.”
Il servizio si inserisce in un processo di innovazione tecnologica del Comune di Macerata come spiga l’assessore all’Innovazione e Politiche giovanili Federica Curzi – “Con un’operazione di cloud computing, abbiamo migliorato i servizi on line e la fruizione on demand di una mole di video delle sedute consiliari (oltre ottanta) prodotta negli anni dal Comune. Una risposta efficace alla richiesta di partecipazione e trasparenza del governo della città.”
Nei progetti del Comune c’è anche l’utilizzo promozionale e turistico della piattaforma CiviCam come sottolinea l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde: “Con la web tv racconteremo Macerata ai turisti. Con le videoguide di MacerataMusei scopriremo i posti più belli, musei, teatri, palazzi, cortili, itinerari nella città. Un vantaggio in più anche per i cittadini, per conoscere i preziosi tesori del nostro territorio e per non perdere le tante iniziative culturali che Macerata offre.”
La piattaforma CiviCam, inserita tra i migliori progetti innovativi per la pubblica amministrazione all’interno del Forum PA del 2017, è arricchita da funzioni studiate proprio per ottimizzare la fruizione di contenuti specifici come quelli amministrativi, come un'indicizzazione dettagliata dei contenuti, la possibilità di creare infiniti canali, sezioni, sottosezioni, ma soprattutto una ricerca ed una navigazione fluida e flessibile che si snoda attraverso punti dell'ordine del giorno, singoli interventi dei consiglieri, mozioni e votazioni.
“CiviCam è una piattaforma innovativa, concepita e sviluppata proprio per la comunicazione istituzionale delle PA” – spiega Giorgio Massari ideatore e titolare di CiviCam. “Con lo sviluppo che ha recentemente investito il mondo digitale, anche gli Enti pubblici sono chiamati ad adottare soluzioni innovative per comunicare con i propri cittadini. Il video rappresenta uno strumento chiave in questo scenario, rispondendo a pieno alle esigenze di trasparenza amministrativa e di coinvolgimento degli utenti. Il nostro team affianca e aiuta l’ente pubblico in questo cruciale passaggio, garantendo servizi puntuali per tutto ciò che concerne assistenza, manutenzione, problem solving, formazione e affiancamento.”
L’attivazione della web TV CiviCam è un’operazione che coinvolge i giovani su due fronti: come partner e come target. “Sono i giovani i nostri partner per questo servizio perché la scelta della piattaforma è caduta sul prodotto di una start-up del maceratese, nata dall’intraprendenza e competenza di giovani del nostro territorio, ma i giovani sono anche il nostro target perché vogliamo avvicinarli alle istituzioni attraverso mezzi di comunicazione adeguati.” afferma il presidente Luciano Pantanetti.
Sul fronte della trasparenza, la trasmissione live del Consiglio comunale si affianca a quella televisiva attraverso il canale 89 del digitale terrestre di EmmeTV e alla diretta radiofonica sulle frequenze 90.00 di Radio Nuova in Blu, attualmente fruibili per seguire il dibattito consiliare.
Martedì 20 marzo 2018, la Città di Tolentino ospita Giuseppe Costanza, l’uomo di fiducia del Giudice Giovanni Falcone e che era con lui e la moglie Francesca Morvillo nell’auto saltata in aria quella tragica mattina del 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci.
Giuseppe Costanza, nella mattinata incontrerà gli alunni delle scuole superiori e nella sera presenterà, alle ore 21.15, alla Biblioteca Filelfica, il libro “In stato di abbandono” edito da Minerva e scritto in collaborazione con il giornalista Riccardo Tessarini.
Uomo di fiducia, autista di Giovanni Falcone, Costanza deve la sua vita al fatto che al momento dello scoppio della grande bomba di Capaci a guidare l’auto su cui viaggiavano era proprio il Giudice Falcone. Nell’incontro di martedì, racconterà la sua storia di “uomo semplice” che dopo aver superato e vinto la lotta per la sua vita si è trovato ad essere “in stato di abbandono” per colpa della burocrazia. Giuseppe Costanza è un vero “servitore dello Stato”, un uomo sopravvissuto a trecento chili di tritolo, che ha scritto un libro per raccontare la sua personale tragedia, prima al fianco del suo giudice Falcone e poi, da solo, negli altri giorni terribili fino al ritorno alla “non normalità”.
Questo incontro con Giuseppe Costanza offre a tutti la preziosa occasione per comprendere da vicino la figura di Giovanni Falcone e la sua lotta contro la mafia e i poteri occulti ma anche per conoscere di persona un uomo che è stato per tanti anni al suo fianco, silenziosamente e fedele e che per lui ha rischiato la vita e che oggi mantiene vita la memoria di quei tragici fatti.
Da lunedì 19 marzo 2019 il servizio di raccolta differenziata Porta a Porta prenderà avvio su tutto il territorio comunale di Sefro.
La raccolta, il trattamento e il successivo avvio al recupero e quindi al riciclo sarà a cura del Cosmari srl, azienda interamente pubblica che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti di tutti i comuni della provincia di Macerata con una raccolta media del 75%.
Saranno interessate sia le famiglie che tutte le attività economiche (negozi, artigiani, aziende, uffici professionali) residenti sul territorio.
Le modalità del nuovo servizio sono semplici e facili da adottare e già in uso in tantissimi comuni italiani. In pratica prevede che ognuno che risiede a Sefro capoluogo, collochi all'esterno della propria abitazione, davanti alla porta di casa, nei giorni e negli orari prefissati, il sacchetto dei rifiuti, corrispondente, per qualità, a quello indicato nel programma stabilito. Sarà compito degli operatori ritirare i rifiuti e avviarli al recupero presso gli impianti di selezione consortili.
In pratica le famiglie dovranno mettere fuori della porta di casa il sacchetto blu con i rifiuti multimateriale, ossia plastica, alluminio e barattolame metallico, ogni venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
il sacchetto di carta con carta, cartoncini, giornali, riviste e tetrapack, ogni giovedì, dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
il sacchetto giallo con i rifiuti rsu, quindi inserendo tutto quello che non è differenziabile o recuperabile, ogni lunedì dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
Per il rifiuto umido e per il vetro si potranno continuare ad usare, secondo le proprie esigenze, i cassonetti stradali di piccole dimensioni marroni e verdi. Per conferire l’organico è indispensabile utilizzare i sacchetti biodegradabili e compostabili.
Particolare attenzione è dedicata anche alle utenze non domestiche, quali ristoranti, bar, esercizi commerciali, aziende produttive, studi professionali, strutture ricettive. In questo caso il servizio sarà calibrato sulla base delle concrete esigenze di ciascuna attività, attraverso concordate ed adeguate modalità di conferimento (della carta, della plastica, del cartone e degli imballaggi in genere) presso il proprio esercizio commerciale o la propria azienda, sempre secondo un calendario prestabilito.
Questo modo nuovo di conferimento dei rifiuti, come tutte le novità che si affacciano nel quotidiano abbisogna di un periodo di "rodaggio" funzionale così da farci acquisire dimestichezza e far proprie le nuove regole di comportamento.
In questi giorni si sono tenuti diversi incontri informativi con la partecipazione dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e degli esperti del Cosmari.
Il kit per effettuare la raccolta differenziata è stato distribuito direttamente e gratuitamente a casa da parte degli operatori del Cosmari. Le famiglie hanno ricevuto un mastellino per la raccolta dell’umido, i sacchetti blu per il multi materiale leggero, i sacchetti per la carta e cartone, i sacchetti gialli per l’indifferenziato e i sacchetti biodegradabili e compostabili per l’umido. Inoltre, sempre a casa, saranno consegnati un libricino informativo con il glossario dei rifiuti e un utile calendario che ogni giorno facilita il conferimento esatto dei propri rifiuti.
Gli obiettivi primari di questo nuovo servizio – ricorda il Sindaco Giancarlo Temperilli - sono aumentare la raccolta differenziata fino al 65%, migliorare ulteriormente l'immagine e la vivibilità di tutto il territorio comunale, contenere i costi di gestione e di smaltimento dei rifiuti, riducendone anche le quantità prodotte.
Si ricorda che è fondamentale il rispetto dell'obbligo di separazione dei rifiuti conferiti. E' indispensabile la partecipazione attiva e consapevole da parte di tutti i cittadini e di tutte le famiglie. Per ottenere i massimi vantaggi è necessario minimizzare la quantità dei rifiuti prodotti e integrare gli sforzi di ognuno, perché insieme è possibile tutelare il territorio, migliorare l'ambiente e la nostra salute. Tutto ciò perché tutti abbiamo a cuore il nostro territorio e Sefro.
Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Recanati, Stefania Stimilli (Pac)
"A nome di Pac ringrazio l’assessore Sabbatini per la sua risposta rispetto a quanto da me richiesto durante il consiglio comunale del 28 febbraio scorso, in relazione alla biblioteca Moroni.
In verità però la mia domanda, alla quale l’assessore non aveva risposto per la mancata conoscenza dei dati e che si può riascoltare dall’audio e dalla registrazione della seduta, non verteva sul numero degli iscritti quanto piuttosto sul numero degli utenti effettivi che usufruiscono giornalmente dei servizi erogati dalla biblioteca comunale.
In paesi vicini a Porto Recanati infatti, (Castelfidardo, Recanati, Osimo , Civitanova Marche) le biblioteche comunali hanno tutte il servizio di Wi-Fi gratuito e, ad eccezione di quella di Osimo, hanno tutte 2/3 postazioni fisse con Pc connesso, media dei visitatori giornaliera varia dai 20/25 utenti di Osimo e Castelfidardo ai 70/100 di Recanati e Civitanova Marche.
Ritengo pertanto che l’assessore Sabbatini dovrebbe rivalutare la sua opinione espressa nella risposta a me fornite scrivendo che “non si è voluto in sostanza creare un hotspot pubblico dove tutti possono connettersi e ciò in buona sostanza perché la biblioteca comunale non può rappresentare luogo per fruire di una connessione generalizzata e per qualunque tipo di necessità, ma solo ed esclusivamente per finalità di studio e ricerca inerenti i fruitori del servizio”.
I numeri degli utenti delle biblioteche comunali dei paesi a noi limitrofi dovrebbero ancora di più far comprendere che se si vuole dare un vero servizio pubblico è necessario dotare anche la nostra biblioteca di un servizio Wi-Fi gratuito e delle postazioni con pc connessi, nonchè di arredo e luci adatte alla lettura e al lavoro di ricerca.
Questo permetterebbe agli utenti della biblioteca di studiare in modo molto più completo, ma anche di fare ricerche e leggere i quotidiani. Solo in questo modo si doterebbe anche porto Recanati di una vera biblioteca comunale utilizzabile non solo per il mero prestito libri, ma anche , cosa molto più attuale, a lavoro di studio e ricerca in loco".
Continuano gli incontri formativi da parte del Villa Musone. In questa stagione la società gialloblu ha organizzato finora diversi appuntamenti, alcuni legati alla pratica sportiva mentre altri riguardanti le tematiche giovanili, sempre molto partecipati ed interessanti. Per continuare su questa falsariga, lunedì 19 marzo, alle 18.30 presso la sala Anders in località Acquaviva di Castelfidardo, si svolgerà l'incontro dal tema "Figli, genitori e smartphone, una grande sfida educativa".
Il pomeriggio sarà incentrato su questa tematica molto sentita ed attuale, visto che i dati confermano come l'uso dello smartphone sia ormai quasi una sorta di dipendenza per i giovani, e non solo. Infatti il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni difficilmente si prendono una pausa dagli smartphone tanto da arrivare a controllare il proprio cellulare in media 75 volte al giorno. Addirittura il 7% lo fa fino a 110 volte al giorno. Sono i dati emersi da un sondaggio online condotto dall'Associazione Di.Te. (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo) su un campione di 500 persone, di età compresa tra i 15 e i 50 anni. In questa statistica rientrano anche gli adulti che purtroppo tengono comportamenti analoghi. Infatti il 49% degli over 35 non riesce a stare senza cellulare, controlla se sono giunte notifiche o messaggi almeno 43 volte al giorno, di cui un 6% arriva a sfiorare le 65 volte: un 58% di loro non riesce a stare per almeno 3 ore senza buttare un occhio sullo schermo. Ad approfondire il tema ci sarà il dott. Filippo Angeletti, logopedista già relatore del primo incontro sul bullismo e cyberbullismo. L'incontro, oltre ad essere rivolto ad istruttori, atleti, dirigenti e genitori, è gratuito ed aperto a tutti.
“Sono 34 gli impianti delle Marche non in regola con la Direttiva comunitaria per quanto riguarda il sistema delle reti fognarie e il trattamento delle acque reflue. Una inadempienza che potrebbe costare alle Marche la considerevole cifra di 11 milioni di euro di ammenda". La denuncia viene dal consigliere regionale Sandro Bisonni, vice presidente della commissione Ambiente della Regione, che sull’argomento ha presentato una interrogazione in consiglio regionale proprio allo scopo di fare chiarezza sulla vicenda.
“La Direttiva – precisa Bisonni – stabilisce che tutti gli agglomerati con una popolazione superiore ai duemila abitanti siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie, per il trattamento delle acque reflue, entro precise scadenze temporali che se non rispettate saranno motivo di ammenda. Nelle Marche attualmente sono 34 gli impianti non in regola che tradotto in euro di multa significa 11 milioni che ricadranno, questo oramai è noto, sulle tasche dei cittadini che vedranno aumentare la loro bolletta dell’acqua non tanto per l’incremento del costo della materia prima ma per il mancato investimento nelle infrastrutture atte alla depurazione".
Da una informale accesso agli atti, risulterebbe che degli impianti "a rischio", "una parte potrebbe essere in regola prima della scadenza, tra il 2020 e il 2023, attraverso la realizzazione delle strutture di depurazione. Ma in molti casi lo stato di avanzamento dei lavori si attesta su livelli iniziali o insufficienti e quello che è sicuro che almeno 17 di questi non saranno in grado di raggiungere la conformità entro il periodo stabilito dalla Direttiva europea".
“I soldi della multa – precisa Bisonni – potrebbero essere utilizzati per la realizzazione degli impianti. Non è una idea geniale, ma scontata perché nessuno sarebbe disposto ad attendere con le mani in mano, una scadenza che porta ad infrazione e alla conseguente ammenda, se sa bene che può porvi rimedio. Sarebbe meglio investire questi soldi in strutture che resterebbero patrimonio della comunità. Inoltre va sottolineato che è proprio la mancanza di adeguate depurazioni delle acque ad essere la causa principale di quei divieti di balneazione che tanto danno portano all’ambiente, al turismo e all’economia della regione”.
Per questo Bisonni chiede espressamente al presidente della giunta regionale di fare chiarezza e di conoscere se i 34 impianti con procedura di infrazione in corso potranno raggiungere la conformità prima che la Corte di giustizia europea emetta la condanna per inadempienza; se la Regione ha fornito tutti gli strumenti economici, di programmazione, qualità dei progetti e un percorso trasparente e certo nei tempi per la conclusione dei lavori di adeguamento del servizio di depurazione; se non ritinga necessario rafforzare i controlli non solo sulla costa ma anche sui fiumi, sui fossi e scarichi dell’entroterra allo scopo di individuare eventuali scarichi illegali non depurati o mal funzionanti e questo attraverso le forze dell’ordine, anche alla luce dei nuovi strumenti messi a disposizione dalla legge sugli ecoreati.
Il cimitero di Macerata trasformato in una discarica. Questo è quello che appare nelle foto che un lettore ci ha inviato in redazione per denunciare la situazione di degrado del camposanto di via Pancalducci: "Questo è quello che troviamo quando andiamo a trovare i nostri cari morti... siamo nel degrado più assoluto" denuncia.
Rifiuti ingombranti, sgabelli, sanitari - come si evince dalle foto - risultano ammassati in maniera disordinata tra i cassonetti gettati a terra o fuori dai container che dovrebbero servire proprio per raccogliere i rifiuti più voluminosi. La presenza di quelli che sembrano essere resti di un cantiere fa pensare che si tratti di un tentativo, finora riuscito, di trasformare la zona in una sorta di discarica a cielo aperto, dove chiunque può abbandonare quello che non gli serve più, incurante di chi al cimitero va per un saluto ai propri congiunti.
Dalla capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, riceviamo.
"Presentata in consiglio regionale una mozione a firma della capogruppo Elena Leonardi sulla situazione, nella regione Marche, dell'assenza di scuole di specializzazione per la cosiddetta "area non medica". Si tratta di corsi di specializzazione del tipo “Patologia Clinica e Biochimica Clinica”, “Microbiologia e Virologia”, “Genetica Medica”, “Farmacologia e Tossicologia Clinica”, “Scienza dell'alimentazione” e così via. Tutte materie che sono necessarie per formare adeguatamente tecnici di laboratorio e biologi che svolgono tirocini o servizi di vario tipo presso i laboratori analisi regionali.
Il ministero dell'Università e Ricerca Scientifica già dal 2016 ha iniziato a sollecitare gli Atenei italiani ad attivare tali corsi, diverse Università su tutto il territorio nazionale hanno così seguito la circolare medesima. Per quanto riguarda le Marche parrebbe che tali corsi non siano ancora stati attivati tutti e per il loro accesso sono "abilitati" attualmente soltanto i medici. Quello che si chiede nella mozione, continua la Vicepresidente della Commissione Sanità, è un impegno a stipulare un'intesa, un accordo, con l'Università Politecnica marchigiana affinchè anche il personale dell'area "non medica" possa avere riconosciuto questo diritto dando seguito a quanto stabilito con Decreto Nazionale. Inoltre il corso sarebbe comunque oneroso per chi volesse frequentarlo, pertanto esso sarebbe sostenuto finanziariamente dagli stessi soggetti; il vantaggio è che questi professionisti o studenti non dovrebbero più trasferirsi presso i grandi Atenei italiani con un impegno finanziario spesso insostenibile.
Si pensi inoltre alla perdita della possibilità di continuare il tirocinio presso il servizio sanitario regionale o presso i centri medici privati regionali marchigiani. Un vantaggio economico anche per la nostra regione: con il mantenimento di queste figure nel nostro territorio, inoltre, il D.L. n. 502 del 30 dicembre 1992 sancisce l'obbligatorietà del possesso del titolo di specializzazione, anche per i laureati “non medici”, come uno dei requisiti obbligatori per la partecipazione concorsuale al Sistema Sanitario Nazionale. Ho fiducia nell'accoglimento di questo atto nell'Aula regionale perchè il blocco della attivazione delle scuole di specializzazione nei confronti dei soggetti “non medici” sta arrecando un grave danno ai tanti giovani biologi che hanno sempre sognato di poter lavorare nei laboratori del Sistema Sanitario Nazionale".
La giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato, primo Comune delle Marche, un nuovo atto d'indirizzo in vista della pubblicazione del prossimo bando per la formazione della graduatoria degli aventi diritto alle case popolari (delibera n. 90 del 10-3-2018).
Vengono introdotti una serie di criteri più rigorosi riguardanti la documentazione da produrre per l'accesso alla graduatoria, in modo da rendere più semplici i controlli delle autocertificazioni non solo in Italia ma anche in altri Stati. E' il Comune ad effettuare i controlli, sia a campione che in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive.
I nuovi vincoli non riguardano la graduatoria vigente, approvata nella seduta del 6 ottobre 2016 dalla Commissione Comunale Assegnazione Alloggi Erp, che scadrà il prossimo 23 ottobre, ma il nuovo bando che dovrà essere predisposto.
Il provvedimento è stato presentato questa mattina, nella sala dell'Amicizia, dal sindaco Fabrizio Ciarapica, e dagli assessori Ermanno Carassai (Lavori Pubblici e Case Popolari), Giuseppe Cognigni (Sicurezza e Decoro urbano) e Pierpaolo Borroni (Commercio).
“Miriamo alla formazione di una graduatoria più equa, che ci dia maggiore certezza di escludere dalle liste degli aventi diritto quei nuclei familiari già in possesso di un immobile adibito ad abitazione. Questo vale non solo in Italia ma anche in altri Stati – ha spiegato il sindaco Ciarapica - Con questa misura non si ledono diritti, ma si ristabilisce una equità sociale che andava ripristinata. Ringrazio gli assessori Cognigni, Carassai e Borroni per il loro fondamentale contributo”.
In base al regolamento comunale, il richiedente ricorre all’autocertificazione e, ove occorra, alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dei requisiti richiesti.
La delibera approvata stabilisce che i cittadini di Stati extraeuropei (a meno di presenza di apposite convenzioni internazionali) debbono già al momento della presentazione della domanda per l'accesso alla graduatoria presentare la dichiarazione dello Stato di provenienza, con traduzione in italiano, che attesti che nessun componente del nucleo ha una abitazione idonea nello Stato da cui le persone provengono. I cittadini della Comunità Europea (non italiani) possono presentare la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà al momento della domanda, ma poi se sono collocati in posizione utile per l'assegnazione di un alloggio, prima di tale assegnazione, debbono presentare la certificazione dello Stato di provenienza con traduzione asseverata dell'Autorità Consolare che certifichi che l'assegnatario e tutti i componenti del nucleo familiare non sono proprietari di altro alloggio idoneo.
“Siamo i primi nelle Marche ad attuare questa riforma, nel rispetto delle normative vigenti – sottolinea l'assessore Cognigni - La casa è un diritto di tutti e vogliamo scoraggiare abusi”.
L'assessore Ermanno Carassai ha poi illustrato la situazione degli alloggi disponibili. “Prima della scadenza dell'attuale bando contiamo di assegnare otto alloggi, di cui due sono in via Quasimodo, uno in via Verga. Per gli altri devono ancora iniziare i lavori di ripristino, perché, come sapete, l'Erap è impegnata in primis nelle zone terremotate dove c'è maggior urgenza”.
L’amministrazione comunale di Potenza Picena ha aderito come partner istituzionale all’iniziativa di valenza nazionale denominata “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”. Dal 17 marzo al 1 aprile, presso la Chiesa di Santa Caterina, si svolgerà la mostra in versione “compact” organizzata e promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che resterà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.
Scopo dell’esposizione è quello di diffondere una concreta cultura di pace attraverso un percorso di immagini, documenti e testimonianze di uomini e donne che vissero il dramma di Hiroshima e Nagasaki. Aperta a tutti, con ingresso gratuito, la mostra è pensata in particolare per le giovani generazioni, destinate a raccogliere il testimone del futuro del nostro pianeta e renderlo un luogo in cui alle armi ed ai conflitti si sostituiscano il dialogo e la pace.
“L’amministrazione comunale di Potenza Picena ha scelto di aderire con entusiasmo e convinzione a questa iniziativa che, partendo dalla consapevolezza della memoria, vuole essere non solo un monito ma un cammino verso un futuro migliore – ha sottolineato il vice sindaco, Noemi Tartabini – ci è piaciuta la grande attenzione rivolta alle scuole ed ai giovani in una campagna in cui le parole d’ordine sono pace e rispetto verso ogni essere vivente e verso il pianeta che ci ospita”.
Senzatomica è una dei principali partner italiani dell’Ican (International Campaign to Abolish Nuclera weapons), un’unione di organizzazioni non governative di 101 Paesi insignita del Premio Nobel per la Pace 2017. L’iniziativa ha, inoltre, il patrocinio della Regione Marche ed è stata insignita di una medaglia quale speciale premio di rappresentanza dal presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel febbraio 2011.
Ieri 15 marzo, una delegazione dell’Amministrazione Comunale si è recata in visita presso la comunità di recupero di San Patrignano, al fine di approfondire il fenomeno delle dipendenze con particolare focus sulla ludopatia.
La visita si inserisce nel lavoro promosso da Monia Rossi, presidente della Commissione Consiliare attività economiche e produttive e dall’assessore ai servizi sociali Barbara Capponi per la formulazione di un nuovo regolamento per la disciplina del gioco d’azzardo.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di trovare il giusto equilibrio nella disciplina del settore vista la forbice esistente tra il costo sociale per il recupero delle persone che vivono il disagio della ludopatia e la necessità di non limitare il settore dei giochi leciti, settore molto significativo sia per i produttori che per gli esercenti locali.
«È Fondamentale conoscere affondo il problema per poter implementare delle strategie efficaci - ha affermato l’assessore Capponi. Conoscere questa realtà ci ha mostrato delle metodologie di lavoro e prospettive di collaborazione che saranno senz’altro utili per la prevenzione e l’intervento nei confronti della nostra cittadinanza».
Il consigliere Rossi, invece, si è concentrata sull’aspetto umano: «Mi ha molto emozionato - ha detto - vedere la forza di volontà di questi ragazzi che hanno ripreso in mano la propria vita per iniziare un percorso di rinascita”.
Alla visita erano presenti, oltre all’assessore Capponi e al consigliere Rossi, il consigliere Belletti e i funzionari Passarelli, Castellucci e Ranieri. Durante la visita, i rappresentanti del Comune hanno preso atto che le ditte costruttrici delle macchine da gioco hanno predisposto gli apparecchi di un dispositivo in grado di riconoscere e impedire il gioco alle persone segnalate come ludopatiche dai servizi sociali del Comune.
La comunità di recupero San Patrignano sorge su un territorio di circa 260 ettari, è una relatà molto importante che ospita circa 1300 ragazzi in cura e 160 famiglie di ragazzi residenti, operatori ed ex pazienti guariti.
Il finanziamento per 1 milione e 800 mila euro da parte del Ministero dell'Ambiente e della Regione Marche per il mitigamento del rischio idrogeologico nella zona di Via Beato Benvenuto (Rione Mercato) è stato oggetto di una riunione operativa promossa dal Sindaco Fiordomo come appuntamento della campagna di ascolto. Ad illustrare lo studio geologico e la progettualità prodotta dopo i problemi emersi con l'alluvione del 2012 il Dirigente dell'ufficio tecnico Maurizio Paduano e il geologo Morgoni.
Presenti anche Raffaella Caraceni, presidente del gruppo comunale di volontari, e la vice Stefania Grassetti per parlare di prevenzione e buone pratiche in caso di emergenza. Interesse e soddisfazione da parte dei residenti di Via Benvenuto ma anche della centrale Via Loreto per il finanziamento ottenuto. Ora iniziano le procedure tecniche per elaborare il progetto definitivo ed appaltare i lavori.
Nella puntata di ieri sera, giovedì 15 marzo, nel tg satirico di Canale5 è andato in onda un servizio da Visso, iniziato con l'inviato Riccardo Trombetta, in quello che rimane del centro storico del paese, dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre 2016.Nonostante le tante promesse ricevute, gli abitanti di Visso lamentano un grande immobilismo burocratico e la mancata consegna di parte delle casette a loro destinate.A mostrare le condizioni del paese è Giuseppe Capocci, dell'Associazione "Risorgi Visso", che con un velo di tristezza indica quello che era il suo negozio e spaziando nella piazza, tutti gli edifici lesionati, evidenziando come non sia stato fatto molto per quanto riguarda la ricostruzione.Le telecamere si spostano quindi di fronte ad un grande edificio gravemente danneggiato, dove dovrebbe sorgere un centro commerciale e la nuova piazza di Visso, importantissimi sia come funzione sociale che a livello turistico. Purtroppo però i lavori sono inesorabilmente fermi a causa di fondi per un totale di 8 milioni di euro, bloccati dalla Regione (2 milioni) e dalla Protezione Civile per (6 milioni).Difficoltà anche per le attività commerciali, sistemate in delle anguste casupole di legno a ridosso del fiume, fredde d'inverno e infuocate d'estate, dove mancano perfino i bagni, come nel caso della parrucchiera intervistata la quale ha sottolineato che con una clientela di signore anziane, questa situazione crea notevoli disagi."Quì non ci vede e non ci sente nessuno - conclude l'ultimo signore intervistato - né la Regione, né la Provincia, né lo Stato. Noi vogliamo che si riparta, riparta la ricostruzione e se non succede, che se ne vadano via tutti!".