Attualità

Caccia, Bisonni rilancia con vari emendamenti: "La proposta attuale non tutela le persone"

Caccia, Bisonni rilancia con vari emendamenti: "La proposta attuale non tutela le persone"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del consigliere regionale delle Marche, Sandro Bisonni “La mia proposta di legge per aumentare le distanze di sicurezza dei cacciatori dalle abitazioni, strutture ricettive e altro è stata bocciata in Commissione agricoltura. Evidentemente qualcuno ritiene più importante tutelare la caccia che le persone”. Sono parole del consigliere regionale Sandro Bisonni che lo scorso anno aveva presentato un atto nell’ambito del quale le stesse distanze venivano portate da cento a trecento metri. Si prevedeva, inoltre, l’utilizzo di fucili da caccia con canna ad anima liscia soltanto da trecento metri, contro i centocinquanta previsti dalla vecchia normativa. Ma Bisonni non demorde. “Ho già preparato diversi emendamenti alla proposta uscita dalla Commissione – sottolinea il Consigliere -  con l’obiettivo di riproporre l’aumento delle distanze di sicurezza che vorrei fossero applicate e che, come dimostra purtroppo quest’ultimo episodio, di un bambino di 10 anni colpito al volto e al collo dai piombini di un proiettile da caccia,  ritengo sia una scelta doverosa e di buon senso”.  

29/10/2018 16:41
Si consolida il legame tra Valfornace e Piemonte

Si consolida il legame tra Valfornace e Piemonte

Gli eventi sismici del 2016, oltre ai pesanti danni che hanno piegato la comunità locale, hanno creato un legame di solidarietà e amicizia con i tanti che hanno dato un sostegno concreto nei terribili giorni del sisma. Un legame che si sta concretizzando con molteplici progetti di collaborazione e gemellaggi con le comunità accorse a sostegno dei territori del centro Italia. In quest’ottica, nei giorni scorsi, gli alunni della 3° classe secondaria di primo grado “Margherita Hack” di Villarbasse (TO) e i loro insegnanti hanno avuto modo di visitare il Comune di Valfornace, nell’ambito di un progetto di gemellaggio culturale nato lo scorso anno tra l’Istituto Comprensivo di Pieve Torina e l’I.C. Gozzano di Rivoli (TO), comune quest’ultimo rientrante nel Patto territoriale della zona ovest di Torino e dell’Unione Montana Valle Susa, che hanno contribuito, nel febbraio scorso, alla donazione di una pala gommata con turbina al Comune di Valfornace. Gli studenti, dopo i saluti del Sindaco Massimo Citracca, hanno potuto ammirare le bellezze paesaggistiche del nostro territorio, accompagnati da Salvatore Pianesi, archeologo amatoriale conoscitore del nostro territorio, cui vanno i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale, lungo il percorso del lago di Boccafornace, con sorgente carsica intermittente. Al termine del percorso naturalistico, nell’area degli impianti sportivi del capoluogo, due guide naturalistiche hanno illustrato le peculiarità del territorio compreso all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a seguire l’Amministrazione ha offerto una degustazione dei “marroni”, le castagne tipiche del nostro territorio. Questa visita fa seguito alla gita già effettuata nella scorsa primavera dagli alunni di Valfornace in Piemonte, organizzata e offerta dagli stessi: l’auspicio è che questo legame particolare venga alimentato anche per il futuro, soprattutto per i nostri ragazzi, provati da un biennio particolarmente intenso.

29/10/2018 12:49
San Ginesio: passeggiata notturna a due anni dal sisma

San Ginesio: passeggiata notturna a due anni dal sisma

"Il Comune di San Ginesio in collaborazione con il gruppo locale di Protezione Civile e l'Associazione G-Lab Laboratorio di Idee ha organizzato una passeggiata notturna per le vie di San Ginesio.L'iniziativa "Stiamo insieme due anni dopo..." in programma per domani sera alle ore 20.30 vorrà essere un modo per continuare a resistere in un momento tanto difficile in cui si rende ancor più necessario unirsi e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.Il ritrovo sarà presso l'area SAE ( campo sportivo nuovo) per poi raggiungere l'ostello comunale che proprio due anni fa ha dato alloggio e ristoro a centinaia di sfollati.La serata sarà allietata da musica e dalla proiezione de " I due Paesi" ad opera del giovane regista Giovanni Culmone."

29/10/2018 12:42
San Ginesio: inaugurato il ponte radio "della solidarietà"

San Ginesio: inaugurato il ponte radio "della solidarietà"

E’ avvenuta questa mattina presso la sede della Protezione Civile di San Ginesio l’inaugurazione del ponte radio, quale ulteriore segnale di vicinanza e di amicizia da parte dell'Associazione Club Virgiliano-Protezione Civile di Mantova, rappresentata dal Responsabile Angelo Bonfietti, nei confronti del comune ginesino. Quello tra Mantova e San Ginesio è un legame che ha avuto origine nel periodo immediatamente successivo al terremoto del 2016 quando la polizia municipale di Mantova prestò servizio nel comune ginesino per proteggere la popolazione da eventuali casi di sciacallaggio. L’amicizia nata tra il maresciallo maggiore della polizia locale di San Ginesio, Marisa Fagiani, e il vicecomandante della polizia locale di Mantova, Luigi Marcone- oggi purtroppo assente per un grave lutto familiareha fatto sì che i due gruppi della protezione civile fossero messi in contatto tra loro per poter valutare eventuali necessità sul territorio. Oggi, grazie all’importante donazione dell'Associazione Club Virgiliano-Protezione Civile di Mantova, il gruppo ginesino potrà avere a disposizione un ponte radio che consentirà di dare assistenza alla popolazione e di coordinare gli aiuti in caso di emergenza. L’installazione è avvenuta grazie alla ditta Magh Elettronica di Reggio Emilia, rappresentata dal Sig. Claudio Magnani che ha provveduto anche gratuitamente a tutti gli adempimenti burocratici. Il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, insieme al Responsabile della protezione civile di San Ginesio, Marco Alidori, alla sua Vice, Loredana Riccucci e al delegato per il Comune, Francesco Paletti, hanno voluto fortemente ringraziare la delegazione mantovana per tutta le generosità che ancora continuano a dimostrare al nostro territorio. 

29/10/2018 11:41
Sisma, il nuovo commissario indica la via: più potere ai sindaci e meno burocrazia

Sisma, il nuovo commissario indica la via: più potere ai sindaci e meno burocrazia

Le sue idee le aveva palesate sin dal giorno immediatamente successivo alla sua nomina. E, ora, le ha messe nero su bianco in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Piero Farabollini, successore di paola De Micheli nel ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, usa l'eleganza e un po' di "politichese imparato in fretta" per sottolineare la necessità di cambiare rotta, anche bocciando, se dovesse servire, un modello (quello dell'Emilia Romagna) che a quanto pare non é applicabile al cratere del sisma del 2016. La strada da seguire, secondo il geologo di Unicam chiamato al difficile compito di avviare concretamente la ricostruzione, appare ben consapevole delle tante difficoltà a cui dovrà andare incontro e sembra aver già scelto "il suo esercito": i sindaci. Il primo nemico da combattere é la burocrazia, ossia tutto quel sistema di norme e carteggi che, di fatto, sta paralizzando un territorio già fin troppo sofferente e seriamente a rischio sotto il profilo dello spopolamento. l'idea appare quella di ricalcare, con le dovute modifiche, l'organizzazione della ricostruzione nelle Marche e nell'Umbria dopo il sisma del 1997. Clicca qui per l'intervista integrale pubblicata da Repubblica.

29/10/2018 11:00
Commemorazione dei defunti: a Civitanova cambia la viabilità nella zona del cimitero

Commemorazione dei defunti: a Civitanova cambia la viabilità nella zona del cimitero

In occasione della commemorazione dei defunti, il Comando della Polizia municipale ha emesso un’ordinanza per la parziale modifica delle ordinanze vigenti. Dalle ore 08,00 alle ore 19,00 dei giorni 30 e 31 Ottobre e dal 01 al 4 Novembre 2017, la viabilità nelle zone e vie afferenti il Cimitero di Civitanova Alta è regolata nel seguente modo: Senso unico di circolazione con direzione di marcia Est-Ovest sulla strada del cimitero, esclusi i veicoli del servizio di trasporto urbano (Atac), di soccorso, di polizia e delle nettezza urbana; Senso unico di circolazione direzione di marcia Ovest-Est sulla strada comunale Margherita e sulla strada vicinale del Pozzetto; divieto di sosta con rimozione sul lato sinistro della strada comunale Margherita; divieto di sosta con rimozione ambo i lati sulla strada vicinale del Pozzetto; divieto di fermata nel piazzale antistante l’ingresso principale del cimitero; Senso unico di circolazione nei tre parcheggi sottostanti il cimitero, con ingresso lato ovest ed uscita lato est. Inoltre scattano i divieti di sosta con rimozione sulle rampe di ingresso e di uscita dai tre parcheggi, per la lunghezza strettamente necessaria per garantire le manovre dei veicoli circolanti in condizione di sicurezza e comunque per almeno 5 metri e i divieti di accesso per tutti i veicoli, esclusi quelli dei residenti, nella strada comunale Margherita, nel tratto intersezione via Del Pincio con la Strada Vicinale Del Pozzetto. Divieto di fermata con rimozione su ambo i lati anche sulla strada del cimitero, a partire dall’area di intersezione con via Del Pincio fino al Piazzale antistante l’ingresso principale e divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto quelli i residenti, in via Borgo Casette, nel tratto che va dal Piazzale dell’entrata secondaria fino a via Del Pincio.   Infine ingresso consentito nell’area cimiteriale ai veicoli al servizio di persone disabili munite di contrassegno dalle ore 12,30 alle ore 14,30.

29/10/2018 10:40
Un incontro sul futuro di Frontignano a due anni dal sisma

Un incontro sul futuro di Frontignano a due anni dal sisma

Quella che doveva essere un passeggiata conoscitiva in alcuni luoghi simbolici di Frontignano di Ussita, in programma per oggi, si è trasformata a causa del maltempo in una lunga chiacchierata davanti al fuoco, per parlare del futuro della frazione, diventata famosa come località sciistica e turistica e ascoltare le testimonianze di alcuni residenti. L'iniziativa, a cura di C.A.S.A (Cosa Accade se abbiamo), rientra in Due, nel denso calendario di appuntamenti e manifestazioni organizzato da Terre in Moto per ricordare i due anni trascorsi dalle scosse di fine ottobre 2016, che devastarono in particolare l'alto Maceratese. Nel pomeriggio a Corridonia la Società Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il sentazione di Sul Fronte del Sisma, progetto di ricerca Emidio di Treviri con i ricercatori Michele Serafini e Marta Menghi. (Fonte Ansa)

28/10/2018 20:24
Sisma, Federcontribuenti Marche: "Sindaci commissari straordinari"

Sisma, Federcontribuenti Marche: "Sindaci commissari straordinari"

''In tre mesi e' stato risolto, con il decreto di Genova, il problema relativo all'emergenza; viceversa, riguardo il terremoto  addirittura bisogna rivedere le perimetrazioni. Non bastano 24 mesi di carte, ordinanze, perimetrazioni e controperimetrazioni, casette fradice e gente tornata negli hotel della costa, altri ospitati nelle Sae di parenti; ora bisogna riscrivere tutta la mappa per le perimetrazioni. E' un danno all' erario, e' una presa in giro ai cittadini, ai sindaci, ai territori marchigiani''. Lo scrive, in una nota, il Segretario Regionale di Federcontribuenti Marche, Maria Teresa Nori che non lesina critiche anche alla giunta regionale. ''A parte l'assessore Schiapichetti - continua Nori - c'e' stata una latitanza dei vertici della Regione, bisognava incalzare il governo e non hanno fatto quanto potevano nelle loro prerogative; ora siamo al paradosso che ben cinque sindaci vengano convocati per rivedere le perimetrazioni. Tutto cio' e' assurdo. Giusto dunque il risentimento e la protesta del sindaco di Castelsantangelo sul Nera riguardo 'tre pesi e tre misure' nel decreto Genova, ovvero tutto di tutto c'e' dentro, ma non una riga riguardo i territori devastati dal 2016. Quello che chiedono i cittadini e contribuenti marchigiani e' che i sindaci dei comuni piu' colpiti e con i maggiori danni dovuti al sisma siano messi nelle condizioni di poter operare come commissari straordinari con un decreto ad hoc della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell'Interno. Se c'e' la volonta' politica - conclude la nota di Federcontribuenti Marche - questo e' possibile farlo in poco tempo''. 

28/10/2018 15:25
"Ricominciano i furti perché abbiamo meno carabinieri": la denuncia del sindaco Saltamartini

"Ricominciano i furti perché abbiamo meno carabinieri": la denuncia del sindaco Saltamartini

Svaligiate altre 2 case a Villa Strada, il sindaco Saltamartini non ci sta e si sfoga sul suo profilo Facebook. "Ricominciano i furti perché abbiamo meno carabinieri" scrive. E continua: "Sono tornati i ladri acrobati, sono tornati a rubare nelle case, mettendo agitazione, paura e soprattutto inquietudine nelle nostre frazioni e nel capoluogo, per la palese assenza di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine.Sono passati due anni dalla manifestazione in piazza della libertà a Macerata ed è bastato poco perché il Comando dei carabinieri ci portasse via due militari: un maresciallo e un carabiniere senza rimpiazzarli. Con una stazione formata da quattro gatti è impossibile dare tranquillità e sicurezza ai cittadini. Prima di queste righe avevo già informalmente lamentato il fatto con il Comandante provinciale dei carabinieri, nella speranza che si facesse qualcosa. Era scontato che in assenza di vigilanza sono tornate le bande. Venerdì cercando di scalare i piani alti dalle tubazioni esterne, non era ancora notte quando hanno tentato di colpire all'interno di un'abitazione a Villa Strada. Impavidi, ci hanno riprovato il giorno seguente. Ieri sera hanno consumato due furti in due abitazioni.  Evidentemente avevano notato che tutto era tranquillo e non vi erano carabinieri nè altre forze dell'ordine a disturbare il loro lavoro. Chi ha subito uno di questi reati sa perfettamente che ti levano la tranquillità. Nelle settimane precedenti, analoghi tentativi di furto, solo sventati dai sistemi d'allarme, hanno gettato nel panico un altro quartiere di Cingoli quello di San Giuseppe. E' bastato che per un guasto fosse assente la pubblica illuminazione che il mio telefono è stato tempestato di telefonate. Assolutamente a ragione. Quelle famiglie colpite lamentano l'abbandono da parte dello Stato del nostro territorio. E il sindaco non può che raccogliere l'allarme perchè condivide la preoccupazione. Ho spedito alla Prefettura una richiesta di riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. E' chiaro che vogliamo fatti e risposte concrete da quelle Autorità a cui la Costituzione affida la nostra tutela dalla criminalità. Non possiamo raccontare favole ai nostri cittadini. A Cingoli abbiamo installato telecamere da 10 anni, ma ciò che serve è il controllo del territorio e cioè carabinieri in servizio a Cingoli. La risposta la anticipiamo adesso perchè non la accettiamo (non abbiamo nè uomini nè mezzi o mettete le telecamere e i sistemi di allarme e l'illuminazione anche dietro le abitazioni private). Anche i Comuni ed i Sindaci hanno registrato un pauroso abbattimento delle risorse disponibili, però non abbiamo chiuso nè i Comuni nè licenziato dipendenti né interrotto i trasporti scolastici o le mense. Tenere caserme dei carabinieri con 4 militari disponibili è un'offesa alla nostra ragionevolezza. È compito dei dirigenti migliorare l'organizzazione della sicurezza nel nostro paese. È questa un'organizzazione sbagliata perché il personale è ammucchiato in poche città, lasciando sguarniti interi comprensori come il nostro. E a noi tutto questo non può andar bene. Per chi ha questa sensibilità voglio ricordare che dobbiamo prepararci anche ad azioni eclatanti. Infine chiedo ai nostri concittadini di segnalarmi questi reati: 3392773250. C'è anche un problema di monitoraggio in tempo reale di questi crimini".

28/10/2018 14:59
Sovraindebitamento, ecco cosa si può fare

Sovraindebitamento, ecco cosa si può fare

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.  In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente la tematica relativa alla procedura di composizione delle crisi introdotta con la Legge n. 3/2012, a favore del consumatore/debitore in sovraindebitamento per il risanamento della propria posizione personale.  Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un nostro lettore di Macerata, che chiede: “Cosa è possibile fare in caso di indebitamento da parte di un soggetto impossibilitato a far fronte allo stesso per insufficienza economica?”   Grazie alla legge sul sovraindebitamento le persone fisiche e le famiglie possono risanare la propria condizione debitoria ricorrendo ad una sorta di “procedura fallimentare” che consente di trovare un accordo con i creditori dinanzi al Giudice. L’accordo in questione può essere molto vantaggioso per giungere ad un saldo e stralcio delle singole posizioni debitorie con società finanziarie, banche, Fisco, Equitalia e qualsiasi altro tipo di creditore. Il vantaggio c’è tanto per il debitore in quanto riesce a trovare una volta per tutte una sorta di compromesso e ridurre il proprio debito complessivo tentando di accontentare tutti i creditori, quanto per questi ultimi che, di fronte alla possibilità di scegliere tra procedure esecutive poco utili (vista la mancanza di beni e l’eccesso di crediti da soddisfare) e un accordo che consente di realizzare almeno parte del credito, optano certamente per la seconda strada.  Ecco perché l’accordo può essere trovato anche con il Fisco ed Equitalia, come avvenuto in recenti casi seguiti tra i quali quello del Tribunale di Busto Arsizio, che ha applicato per la prima volta il piano del consumatore ai debiti del contribuente con Equitalia decurtandoli circa l’80% del proprio debito, o il Giudice di Como invece, omologando l’accordo con i creditori, ha cancellato il 74% i debiti di un’imprenditrice nei confronti di Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto, per «sovraindebitamento» si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. Detto in poche parole, si tratta dello stato di indebitamento cronico, di perdurante insolvenza e impossibilità di far fronte a tutte le obbligazioni assunte. Possono accedere alla composizione della crisi da sovra indebitamento i consumatori e precisamente il debitore persona fisica che risulti aver contratto obbligazioni per far fronte ad esigenze personali o familiari o della più ampia sfera attinente agli impegni derivanti dall’estrinsecazione della propria personalità sociale, dunque anche a favore di terzi, ma senza riflessi diretti in una attività di impresa o professionale propria. Le procedure di composizione della crisi sono tre: accordo con i creditori, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio. Riguardo all’accordo con i creditori, la proposta di accordo deve indicare l’elenco di tutti i creditori e relative somme dovute, l’elenco dei beni, gli eventuali atti di disposizioni effettuati negli ultimi cinque anni, le ultime tre dichiarazione dei redditi, l’elenco delle spese per il sostentamento del debitore e della sua famiglia (con indicazione del numero dei componenti), l’attestazione di fattibilità del piano rilasciata da un professionista (avvocato o commercialista).Se svolge attività di impresa, il debitore deve indicare anche  le scritture contabili autentiche degli ultimi tre anni.   La proposta di accordo deve essere depositata presso il tribunale del luogo di residenza o sede del debitore tramite gli appositi “Organismi di composizione della crisi”.  Se la proposta è completa di tutti i requisiti e ammissibile, il giudice fissa un’apposita udienza, alla quale, in assenza di iniziative o atti in frode ai creditori, dispone che per non oltre 120 giorni non possano essere esperiti da parte dei creditori aventi titolo o causa anteriore, nei confronti del debitore, a pena di nullità: azioni esecutive individuali, sequestri conservativi, acquisizione di diritti di prelazione sul patrimonio del debitore. Tale sospensione non opera nei confronti dei creditori titolari di   crediti impignorabili; durante tale periodo inoltre le prescrizioni rimangono sospese e le decadenze non si verificano. Dopo che tutti i creditori sono stati informati dall’Organismo del contenuto della proposta, l’accordo si ritiene raggiunto quando essi fanno pervenire al medesimo organismo di composizione della crisi la dichiarazione scritta del proprio consenso alla proposta, con eventuali modifiche. L’accordo si ritiene raggiunto quando si ottiene il consenso del 60% dei crediti. La seconda alternativa è detta “piano del consumatore”: a differenza di quanto accade nell’accordo con i creditori, non è richiesto il consenso del creditore. Il debitore si fa autorizzare direttamente dal giudice, il quale, se ritiene che il programma di pagamento sia soddisfacente e commisurato alle effettive possibilità del debitore, lo autorizza, decurtando la residua parte della passività. È in ogni caso ammessa la contestazione dei creditori sulla convenienza del piano. Il piano del consumatore può rappresentare la scelta più vantaggiosa anche se l’accoglimento della proposta è rimesso interamente alla discrezionalità del giudice. Per tale motivo vi è l’obbligo specifico di redazione, a cura dell’Organismo di composizione, di una relazione particolareggiata, da allegare al piano e contenente, oltre all’attestazione della completezza e dell’attendibilità della documentazione presentata nonché della probabile convenienza della proposta rispetto all’alternativa liquidatoria. Difatti, quando non è possibile agire attraverso il piano del consumatore, che permette una certa libertà di scelta sui beni vendere, vi è la terza procedura, cioè quella della liquidazione del patrimonio con la vendita dei propri beni (ad eccezione di alcuni impignorabili) per avere l’esdebitazione.  Si può accedere a questa procedura anche se si è soggetti a procedura concorsuali diverse o se si è già fatto ricorso nei precedenti cinque anni al piano del consumatore o all’accordo con i creditori (condizioni che invece non permettono di accedere alle altre due procedure).Con la liquidazione si determina lo spossessamento dei beni del debitore e si dà luogo all’accertamento del passivo tramite deposito di istanze di insinuazione dei creditori.  Il progetto di stato passivo va poi comunicato dal liquidatore ai creditori interessati che hanno quindici giorni per presentare eventuali osservazioni. Il liquidatore, entro 30 giorni dalla formazione dell’inventario, deve inoltre redigere un programma di liquidazione da offrire in comunicazione al debitore e ai creditori e da depositare presso la cancelleria del Tribunale. Ha poi il potere di vendere i beni e di compiere gli altri atti necessari per la liquidazione del patrimonio del debitore.  Terminata la liquidazione dei beni procede quindi al riparto finale del ricavato tra tutti i creditori; vanno però prioritariamente pagati i crediti sorti in occasione o in funzione della liquidazione o del procedimento di composizione delle crisi.   Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.      

28/10/2018 11:00
Perimetrazioni: tutto da rifare dopo la lettera del commissario? Non a Visso

Perimetrazioni: tutto da rifare dopo la lettera del commissario? Non a Visso

La lettera del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione che chiede di rivedere le perimetrazioni fin qui presentate dai comuni del cratere sta facendo discutere e non poco il territorio. Perché é chiaro da più parti che questa revisione potrebbe comportare ulteriori slittamenti sull'avvio della ricosruzione e rendere inutile il lavoro fin qui fatto da quei comuni che avevano presentato le perimetrazioni più velocemente di altri. Chi, invece, non sembra dover fare i conti con questa problematica è il Comune di Visso, che già da tempo, controcorrente rispetto a tutti gli altri, aveva scelto di non adottare lo strumento delle perimetrazioni. Lo ha ribadito anche ieri, in un post su Facebook. il sindaco e sendatore della Lega, Giuliano Pazzaglini, che scrive: "Ho letto molte polemiche al riguardo dopo la lettera del commissario. Personalmente ritengo legittimo il suo operato visto che, preso atto di un problema si è immediatamente attivato - afferma Pazzaglini -  Evidenzio però che il comune di Visso, seppur destinatario della lettera, non è interessato al problema vista la rinuncia alle perimetrazioni. Siamo stati i primi ad adottarle insieme al comune di Castelsantangelo, ma capito che sarebbero diventate un problema siamo stati i primi a rinunciarvi. Rassicuro tutti quindi che questo ennesimo problema, di certo non creato dall'attuale commissario, non ci riguarda".

28/10/2018 10:28
Camerino:  visite in centro storico tra commozione e rabbia

Camerino: visite in centro storico tra commozione e rabbia

La commozione per aver potuto rimettere i piedi su quelle che solo due anni fa erano le vie dove si era trascorsa una vita. E tanta rabbia, per una situazione che non si sblocca e una ricostruzione che, tra mille intoppi burocratici, non parte. Sono i due sentimenti che accompagnano da due anni i camerti. Due anni dopo le scosse di fine ottobre 2016 che l'hanno devastato, il centro storico di Camerino è ancora una città fantasma, la 'zona rossa' più grande del cratere, dove si entra solo autorizzati, altrimenti si viene cortesemente respinti dai militari dell'Esercito che presidiano le vie di accesso. Dentro, per strade e piazze, regna il silenzio, rotto solo dal vento e da qualche porta che affaccia all'interno dei palazzi lesionati. Sbatte o cigola in maniera spettrale. Ma la gente di Camerino, abitanti e commercianti, in occasione del secondo anniversario delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 hanno voluto ridare vita al cuore ferito della città, tornando in centro a gruppi accompagnati, muniti di casco, e affiggendo sulle vetrine dei negozi un cuore rosso con scritto un pensiero. "Abbiamo pensato che fosse importante far rivedere la città ai nostri cittadini, agli studenti ed in tanti sono venuti" racconta il consigliere comunale Leo Marucci. (Ansa)

28/10/2018 08:10
Nuovi agenti nelle Marche, Arrigoni (Lega): solo l'inizio

Nuovi agenti nelle Marche, Arrigoni (Lega): solo l'inizio

“L'impegno della Lega per garantire la sicurezza dei cittadini e il sostegno all'operato delle Forze dell'Ordine non si esaurisce con la conferma dell'arrivo di 54 agenti in più nelle Marche, ma grazie al Ministro Salvini e a differenza di quanto avvenuto con Minniti è in atto un confronto costante con i sindacati di categoria e i vertici della polizia che per prima cosa ha permesso di stoppare la sforbiciata agli uffici della polizia ferroviaria, postale e stradale ereditata dai governi precedenti”. A dichiararlo è il senatore Paolo Arrigoni, questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche, che a seguito delle polemiche innescate da alcuni esponenti del PD marchigiano vuole entrare nel merito dell'azione di governo. “Grazie alla Lega nessuna questura perderà anche un solo agente; è vero che abbiamo confermato gli arrivi di nuovo personale ma, soprattutto, abbiamo chiesto ed ottenuto lo stanziamento di circa 400 milioni nella legge di stabilità per assumere nuove forze dell'ordine che saranno operative nei prossimi mesi. L'obiettivo è avere un incremento di 1.500 vigili del fuoco, 6.150 uomini e donne delle forze dell'ordine e 770 tra personale civile, dirigenti amministrativi e personale per la carriera prefettizia”. “Solo nelle Marche – continua Arrigoni – il progetto di riorganizzazione di questure e commissariati prevede un piano assunzioni di oltre 200 poliziotti in più”. “Lo ribadisco: i 54 nuovi agenti che arriveranno entro febbraio sono solo l'inizio! Si tratta di un cambio di visione e di priorità politiche che vede la sicurezza e il riconoscimento del lavoro dei nostri uomini in divisa al centro dell'azione del Governo e non può essere certo paragonata con le toppe che Minniti ed il PD hanno cercato di mettere per mascherare il loro disinteresse”.

27/10/2018 14:55
Potenza Picena, fognatura zona pontino Spinaci: superati annosi ostacoli che bloccavano i lavori

Potenza Picena, fognatura zona pontino Spinaci: superati annosi ostacoli che bloccavano i lavori

“Dopo oltre venti anni di contenziosi e contrasti che avevano, di fatto, bloccato l’avvio dei lavori per la realizzazione della fognatura di via Gramsci, via Regina Margherita e zona Pontino Spinaci, creando non pochi disagi ai residenti – ha sottolineato il Sindaco Noemi Tartabini - questa Amministrazione Comunale ha intrapreso in maniera determinata un percorso volto a risolvere definitivamente la questione con il coinvolgimento, oltre che dell’Astea, anche dell’Anas e del Gruppo Ferrovie dello Stato”. I lavori prevedono la realizzazione della fognatura, acque reflue nere, a servizio della zona sud di Porto Potenza Picena e la posa in opera di un collettore per le acque meteoriche del bacino che va dal Pontino Spinaci fino al Fosso Asola. “Un iter lungo e complesso che sta volgendo ormai al termine – ha aggiunto l’Assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori – L’Astea, che grazie ad un accordo con il Comune ha impegnato oltre un milione di euro di investimenti sul territorio potentino, è ora in attesa di firmare le concessioni con Ferrovie ed Anas per poi poter avviare, nel giro di qualche mese, la gara di appalto per individuare la ditta che realizzerà i lavori”. Una volta cantierati, i tempi previsti dal cronoprogramma per ultimare i lavori in questione saranno di sei mesi.  

27/10/2018 13:46
Matelica, in arrivo sei nuove telecamere intelligenti

Matelica, in arrivo sei nuove telecamere intelligenti

In arrivo nei prossimi mesi a Matelica sei nuove telecamere predisposte per la lettura delle targhe, che andranno ad implementare il monitoraggio dei varchi di accesso alla città. La giunta, che sulla rete di sicurezza ha iniziato ad investire sin dal suo insediamento, ha deliberato lo stanziamento di 16 mila euro per potenziare ed ottimizzare il sistema di videosorveglianza. Oltre all’acquisto dei nuovi occhi elettronici, le risorse serviranno ad integrare il sistema informativo attuale con soluzioni più avanzate, per migliorare ulteriormente la qualità di definizione delle immagini. “Abbiamo compiuto un altro passo in avanti  – commenta l’assessore alla sicurezza Pietro Valeriani – nel percorso di potenziamento dei controlli del territorio. Nel 2015 a Matelica c’erano 4 o 5 telecamere funzionanti. Oggi ne abbiamo 16, tutte di ultima generazione e capaci di memorizzare le targhe dei veicoli. La sicurezza è sin dall’inizio del mandato una nostra priorità, come confermano le diverse iniziative già intraprese: dall’opuscolo distribuito nelle case per ricordare ai cittadini le principali misure da adottare, al progetto di nuova illuminazione con punti luce al led, fino alle videotrappole contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti”. La delibera è stata trasmessa al responsabile del Rup, che si occuperà di indire la gara d’appalto. Le nuove telecamere potrebbero essere disponibili già all’inizio del 2019 ed andranno ad aggiungersi alle 16 attualmente posizionate nei punti strategici della città. L’obiettivo è quello di innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza e di garantire una sempre più incisiva attività di prevenzione e di contrasto a fenomeni di illegalità.  

27/10/2018 13:23
Arrivato ieri a Fiumicino il bambino portato in Messico dalla madre due anni fa

Arrivato ieri a Fiumicino il bambino portato in Messico dalla madre due anni fa

"Oggi diamo la possibilità ad un papà di riabbracciare suo figlio, di soli 5 anni, dopo due anni in cui gli è stato ingiustamente sottratto". Così l'on. Mirella Emiliozzi (M5s) annuncia il ritorno di Italia, la scorsa notte, di un bimbo di 5 anni, portato in Messico dalla madre messicana per una visita a parenti nel settembre 2016 e poi trattenuto dalla donna. Il padre italiano si è visto dare ragione dalle autorità messicane ma anche dal Tribunale di Pesaro, la sua città, che ha disposto il rimpatrio immediato del minore e l'affido superesclusivo all'uomo, con la possibilità di visite protette da parte della madre. La deputata pentastellata, che fa parte della Commissione esteri, ha seguito la vicenda insieme ala Farnesina e all'Interpol. Rocambolesco il rientro: nei giorni scorsi il nonno materno ha aggredito e picchiato i legali messicani incaricati di riportare il bimbo in Italia.    Accompagnato da loro è arrivato in aereo a Fiumicino la scorsa notte, presto sarà a Pesaro e ha riconosciuto il padre. (Ansa)

27/10/2018 10:59
City Park, i commercianti sfollati di Camerino chiedono chiarezza

City Park, i commercianti sfollati di Camerino chiedono chiarezza

"Non vogliamo lamentarci, né fare capricci, abbiamo dimostrato che vogliamo lavorare, ma oggi a un mese e mezzo dall'inaugurazione del nuovo polo sociocommerciale di Camerino, abbiamo bisogno di certezze per il nostro futuro” È così che stamattina i commercianti del centro storico di Camerino, sfollati da ottobre di due anni fa, hanno fatto sentire la loro voce durante la conferenza stampa indetta per portare alla luce problematiche che interessano chi sta per insediarsi nella nuova area commerciale "City Park". Al tavolo di confronto, insieme ai titolari di attività, era presente anche il primo cittadino Gianluca Pasqui.  "Il punto - ha spiegato Broglia, portavoce dei commercianti - è che le strutture non vengono consegnate del tutto rifinite, o meglio, quello che garantiscono i moduli come misura standard per tutti, non riesce a soddisfare le esigenze della tipologia naturalmente diversa degli articoli di vendita e i locali come assegnati non sono appetibili". "I negozi - continuano - necessitano di migliorie e adeguamenti, ad esempio nell’impianto elettrico o nella pavimentazione che, a seconda della tipologia commerciale, ci obbligherà a dover sopportare  un investimento medio di 15 mila euro a testa e che, se rapportato al totale delle attività, supera il milione di euro. Per noi che dovremmo affrontare una spesa è auspicabile conoscere chi sarà l’effettivo proprietario del locale, al fine di valutare la convenienza dell' investimento. Altro problema su cui desideriamo saperne di più, è come dovrà comportarsi chi dovrà rientrare in centro una volta che sia dichiarata agibile la sua attività, inoltre, volessimo un giorno cedere l'attività, vorremmo avere certezze su che fine farà l'investimento che andremo a fare”. Ieri con i commercianti anche il sindaco di Camerino, che li ha appoggiati in questa richiesta. “Ho chiesto un ufficio distaccato dell'Urs qui a vostra disposizione – ha detto Pasqui – che vi aiuti a capire cosa è compreso nell'ordinanza 9 della delocalizzazione e cosa no. È bene che le parole diventino fatti”.    

26/10/2018 19:41
Calcio, il Matelica oggi ha un "dottore" in più: si è laureato il centrocampista Favo

Calcio, il Matelica oggi ha un "dottore" in più: si è laureato il centrocampista Favo

Da oggi il Matelica ha un “dottore” in più si tratta di Vittorio Favo che oggi si è laureato con il voto di 100 su 110 in Economia e Commercio all’Università Politecnica delle Marche.   Il centrocampista classe 1996 nonostante gli impegni calcistici ha terminato il corso di laurea che lo vedeva impegnato con un ottimo risultato. Tutta la società si complimenta con lui augurandogli grandi successi professionali.

26/10/2018 19:18
Nasce il “Banco Marchigiano”

Nasce il “Banco Marchigiano”

“Banco Marchigiano”. E’ questo il nome della nuova Banca di sistema regionale presentata ufficialmente oggi. “In tutto il panorama delle Bcc nazionali, si tratta in assoluto del primo progetto di Banca che intende diventare Banca di sistema regionale”, dice con orgoglio e determinazione il DG Marco Moreschi.  “Siamo consapevoli dell’enorme sfida che ci poniamo – continua il DG – ma siamo anche consapevoli di avere i numeri e le potenzialità per farcela”.  Una pagina storica per l’economia del territorio. La nuova Banca nasce di fatto dall’ampliamento territoriale esponenziale della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro in questo 2018 in cui, dopo le aperture delle tre filiali in territorio anconetano (Castelfidardo, Osimo e Loreto) dei mesi scorsi e dopo la prossima incorporazione della Bcc pesarese di Suasa, sarà definitivamente destinata ad uscire dai confini territoriali storici del maceratese e del fermano e acquisirà a tutti gli effetti una dimensione regionale che si dovrà rispecchiare anche nella ragione sociale stessa della Banca. La presentazione del Banco Marchigiano, che manterrà la sede in viale Matteotti a Civitanova Marche, è avvenuta nel corso di un convegno che si è tenuto presso la rinnovata sala conferenze “Mauro Fratini” della Bcc civitanovese e al quale sono intervenuti, oltre ai vertici della Bcc di Civitanova e della Bcc di Suasa, il Professore emerito di politica economica Pietro Alessandrini e il rappresentante di Cassa Centrale Banca Andrea Bologna. Presenti anche esponenti di Banca d’Italia, rappresentanti della Regione Marche, le Istituzioni e i Sindaci del territorio in cui sarà operativo il nuovo Banco Marchigiano, Associazioni di categoria, esponenti politici regionali e nazionali, tra cui il parlamentare della Lega eletto nel territorio maceratese, Tulio Patassini. “Da questa aggregazione – dice l’attuale Presidente della Bcc di Civitanova e futuro Presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini- nascerà un nuovo Istituto che avrà tutte le caratteristiche per promuovere il coinvolgimento dei Soci nella vita della nuova istituzione, per proseguire il percorso storico di sostegno finanziario alla nostra clientela e per diventare l’interlocutore di riferimento sui territori di competenza”. Il Banco Marchigiano verrà definitivamente approvato dall’Assemblea straordinaria dei Soci della Bcc di Civitanova il prossimo 11 novembre che seguirà l’analoga assise che si terrà a Castelleone di Suasa il giorno prima, il 10 novembre.  Le due Assemblee voteranno il progetto industriale di fusione per incorporazione nella Bcc di Civitanova della Bcc di Suasa, il nuovo nome, logo e veste grafica.  Una doppia assise dal sapore davvero storico che discuterà di progetti e interventi che andranno a segnare un passaggio epocale per entrambe le Bcc. Molto importante, ancora a proposito della doppia Assemblea straordinaria del 10 e 11 novembre, sarà il punto all’ordine del giorno che prevede l’approvazione del nuovo statuto sociale per l’ingresso nel Gruppo Bancario cooperativo che fa capo a Cassa Centrale Banca SpA.  “La ratifica finale di un percorso molto lungo, articolato e complesso - dice Marco Bindelli, Amministratore Delegato della Bcc di Civitanova per i rapporti con il Credito Cooperativo – che ci ha visti protagonisti fin dalle primissime battute iniziali quando ci siamo fatti promotori, contro i pronostici dei più, del doppio Gruppo Bancario Nazionale e della holding guidata da Cassa Centrale Banca. Ora siamo a un passo da questa nuova realtà che va nella direzione del rilancio della competitività della nostra banca nei nuovi scenari di mercato, entrando a far parte di quello che diventerà uno dei principali Gruppi Bancari italiani, con il rispetto della territorialità e dei principi del mutualismo”.  Il nuovo Banco Marchigiano Province coperte: 4 (Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo) Filiali: 24  Dipendenti: 162 Soci: quasi 9 mila (8.897) Popolazione coperta: 928.368 (60% della popolazione) Popolazione complessiva nelle Marche: 1.538.055 Aziende attive nella zona di competenza: 86.759 (57% del totale) Aziende nelle Marche: 150.877  Patrimonio netto: 79,3 milioni di euro Mezzi amministrati: 931 milioni di euro    

26/10/2018 14:29
Due anni dopo i primi venti: riflessioni al netto dell'emotività

Due anni dopo i primi venti: riflessioni al netto dell'emotività

Dopo due anni sarebbe stato bello poter dire che la pagina era stata voltata. Invece le ferite del terremoto hanno bisogno di molto tempo per rimarginarsi. Almeno quelle materiali. In Umbria ce ne sono voluti 20 di anni, dopo la grande paura del 1997. Ancora andavo al liceo, ci nascondemmo sotto ai banchi quando la seconda grande scossa arrivo, portandosi poi via un pezzo della Basilica di Assisi. Un pomeriggio salimmo in macchina per arrivare a Valtopina e consegnare al sindaco la piccola raccolta di solidarietà che avevamo messo in piedi. Passando lungo quelle strade che hanno segnato per anni il viaggio verso le Marche. Per venti anni tra i bandoni arancioni dei cantieri che poi sono scomparsi, uno dopo l'altro. Riconsegnando la nuova normalità che oggi vivono da Colfiorito a Foligno e Spoleto, ad Assisi a Gualdo. In Valnerina no, perché due anni fa, come nelle Marche con cui si dividono i Sibillini, si è tornati al punto di partenza, con paesi e città da rifondare o poco meno. E con la consapevolezza che non sarebbe stato domani e neanche dopodomani. Sapendo che l'emergenza sarebbe diventata la normalità. Zone rosse, macerie da rimuovere, il nastro dei vigili del fuoco che delimita aree e quartieri, i ricordi che sono rimasti seppelliti per sempre. Si torna indietro velocemente al 1997, in fondo a quella salita da scalare passo dopo passo, con il dolore di questa gente che si può solo immaginare. In queste condizioni, due anni allora diventano troppi, è troppo un giorno. Eppure è quello con cui queste terre si trovano a fare i conti quotidianamente. In attesa che i Governi che si alternano mantengano gli impegni, che le amministrazioni locali si adoperino al meglio. Per dare un tetto a tutti, prima di tutto. E poi per mettere le basi per ripartire. Un'impresa titanica, da far tremare i polsi. Eppure l'impegno è costante e convinto, anche se le risorse e le forze sono quelle che sono, se i tempi e la burocrazia sfiancherebbero chiunque. E i risultati? Be' i risultati, quelli che si possono vedere senza inoltrarsi in sofismi e scartoffie, lasciano un po' di sconforto. Di motivazioni plausibili ce ne sono tante, nessuno discute. Ma sono le risposte quello di cui le persone hanno bisogno. Perché dopo i danni del sisma, quello che sta uccidendo questi paesi è l'impossibilità di essere ancora comunità. Un patrimonio che non ci si può permettere di sperperare. 

26/10/2018 13:36
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