Si è svolta questa mattina, presso l’Auditorium dei Licei di Civitanova Marche, la prima Riunione Tecnica dell’Area di Crisi industriale complessa del “Distretto Fermano-Maceratese”, riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico con D.M. del 12/12/2019 e conseguente costituzione (con DM 16/04/2019), del Gruppo di Coordinamento e controllo (GdCC) formato dalle Amministrazioni centrali, dalla Regione, dai 42 Comuni coinvolti, dalle categorie produttive, dalle Banche e gli ordini professionali, in particolare i Dottori Commercialisti. L’incontro è stato coordinato da Invitalia, Regione Marche e Province. Il GdCC ha il compito di fornire le linee strategiche per la definizione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) e di coordinarne l’attuazione sul territorio. Gli Interventi dedicati sono realizzati a valere sulla Legge 181/89 .
“Ho partecipato a questa prima importante riunione, innanzitutto per rappresentare la nostra Provincia, così come richiesto dal Presidente Tonino Pettinari, impegnato in una riunione a Roma, poi perché la nostra Amministrazione, fra le più grandi del territorio, si faccia promotrice e da stimolo nella realizzazione dei progetti che debbono essere ben strutturati e con finalità chiare anche in un’ottica di innovazione e riqualificazione del capitale umano” ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica, intervenendo alla riunione. “E’ necessario lo sforzo di tutti gli “steakeholders” affinché questa opportunità sia colta, soprattutto in tempi celeri e in modo collegiale. Auspico, quindi velocità e coesione nel presentare i progetti”.
“Il Ministero – ha continuato Ciarapica - si è impegnato affinché si giunga alla stipula dell’Accordo di programma con la Regione Marche e Invitalia entro 10 mesi, al fine di attrarre investimenti, riconvertire e riqualificare la nostra area di crisi”.
“Certamente questo è un importante strumento per il rilancio del distretto. Anche se la caratteristica delle nostre imprese è di taglio piccolo e piccolissimo e rischia di lasciare sul terreno molte aziende, poiché la legge parla di investimenti, per ogni progetto, pari almeno a 1Milione e mezzo di Euro. Forse sarebbe opportuno, su questo argomento, un aggiustamento. Le misure disponibili dall’Accordo per la nostra realtà potrebbero rappresentare un freno. La possibilità che intravedo e che auguro è che tutte le realtà produttive facciano rete fra loro. La frammentazione – ha continuato Ciarapica - potrebbe essere un ostacolo al successo dell’iniziativa. Inoltre, sarebbe anche opportuno attivare la Zona Franca Urbana come ulteriore strumento di rilancio dell’economia che andrebbe a sgravare le aziende, anche le piccole, con moltissime agevolazioni fiscali e in modo anche rapido. Da parte della nostra Amministrazione c’è disponibilità, come richiesto, di individuare le aree immediatamente disponibili e cantierabili”.
“L’accordo avrà la durata di 3 anni. Un’opportunità occupazionale e di sviluppo in più per il nostro territorio. Forza, andiamo avanti tutti insieme per il bene e il futuro imprenditoriale della nostra terra” ha concluso il Sindaco.
Deciso passo avanti della proposta di legge, ad iniziativa del Vicepresidente della Commissione Ambiente, Sandro Bisonni, che mira ad individuare criteri più stringenti per la localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e del CSS (Combustibile solido secondario). Il provvedimento è stato, infatti, licenziato questa mattina dalla Terza Commissione con un voto ad ampia maggioranza e l’astensione della Lega nord. Attraverso la legge si fissa in cinque chilometri in linea d’aria la distanza minima che tali impianti dovranno avere dai centri abitati, dove, per centro abitato, si fa riferimento alla definizione del codice della strada, cioè “un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”.
Sempre cinque i chilometri di distanza minima anche dalle cosiddette “funzioni sensibili”, come scuole ed ospedali. Soddisfatto per il via libera in Commissione della proposta di legge il Vicepresidente Sandro Bisonni che spiega come “con la norma del 2018 si erano vietati gli inceneritori e gli impianti pubblici per la combustione del CSS, mentre, con questa proposta, non potendo vietare l’iniziativa imprenditoriale privata in questo campo, si vanno a fissare le distanze di salvaguardia a tutela della salute pubblica dei cittadini”. “Soddisfazione che, però – rileva Bisonni – avrebbe potuto essere piena se anche il rappresentante della Lega avesse condiviso una linea comune sposata dall’intera Commissione”.
“La Regione Marche – ha affermato il Presidente della Commissione, Andrea Biancani – ha dimostrato di voler puntare in modo deciso su un sistema sostenibile della gestione dei rifiuti, ispirando le proprie politiche all’economia circolare. Anche questa legge ne è testimonianza, perché mira a tutelare l’ambiente e la salute delle persone”.
"A seguito della sequenza sismica che ha interessato il centro Italia iniziata a partire dal 24 agosto 2016, il comune di Tolentino ha subito gravi danneggiamenti sia alle abitazioni private che agli edifici di proprietà comunale, alcuni di essi destinati anche alle attività ricreative, ludiche e culturali delle quali oggi più che mai gli stessi quartieri ne hanno necessità. La Città necessita di strutture pubbliche sicure da utilizzare per il tempo libero e da destinare anche a centri di accoglienza per la popolazione in caso di ulteriori eventi sismici - spiega l'Amministrazione -. Allo scopo è stata individuata un’area baricentrica come quella del “Formaggino”, che consentirebbe di avere, nel cuore del centro urbano, un luogo da destinare proprio alle attività sociali, ricreative, ludiche e culturali."
"Contestualmente si realizzerebbero una struttura edilizia lignea da destinare alle attività promosse da Associazioni sociali, culturali e sportive di Tolentino nonché un'area verde attrezzata e arredata che potrebbe donare alla cittadinanza un nuovo centro di aggregazione per le attività all'aperto - proseguono -. Allo scopo è stata eseguita una progettazione preliminare dall'Area Tecnica dei Lavori Pubblici del Comune. Lo studio di fattibilità prevede la possibilità di suddivisione dei lavori in primo e secondo stralcio; il primo stralcio riguarda l'esecuzione delle opere iniziali di preparazione della zona di intervento, per un totale investimento corrispondente ad € 85.000,00. In particolare si prevedono lavori di movimento terra con scavi e rinterri, livellamenti e spianamenti, allo scopo di eseguire i collegamenti impiantistici di base, quali le derivazioni di utenze della linea elettrica e dell’impianto di fognatura e acquedotto a servizio del fabbricato da realizzare all’interno dell’area, compresa l'installazione di tubazioni, pozzetti e pali di illuminazione pubblica, inoltre, la fondazione di base dell’edificio prefabbricato, con sovrastante soletta ed anche la recinzione in legno dell'area di sgambamento per cani. Il secondo stralcio comprende la realizzazione di una costruzione in legno ad un unico piano, fruibile anche da disabili."
"Per velocizzare la realizzazione dell'intervento si è deciso di unificare i due stralci in un unico progetto denominato "Riqualificazione area verde “Zona Formaggino" con realizzazione di un centro ricreativo sociale” redatto dall'Ing. Henry Gullini per una spesa di circa 210 mila euro finanziata in parte con bilancio comunale e in parte con donazioni sisma. Il progetto definitivo è stato approvato dalla Giunta" concludono gli Amministratori.
Visto il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l'intervento denominato "Realizzazione nuovo centro tennis in Contrada Pace Tolentino", la Giunta comunale ha ritenuto di dover fornire l’indirizzo per la realizzazione del nuovo centro tennis in zona Pace, dando luogo all’attuazione della procedura più conveniente nell’ambito del partenariato pubblico privato previsto dal Codice dei Contratti e predisponendo l’analisi della sostenibilità dell’intervento e delle necessità tecnico- economiche di supporto al bando di gara.
"Al fine di rispettare i tempi della programmazione dei lavori, anche in funzione delle competenze specifiche che esulano dal campo prettamente tecnico, abbiamo deciso di avvalerci del supporto operativo di un professionista esperto nel settore per le questioni amministrativo - contabile al fine di ricavare l’equilibrio finanziario della scelta del partenariato pubblico privato comprensivo del rischio finanziario e degli oneri manutentivi, individuando altresì nell’ing. Katiuscia Faraoni, responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni, il responsabile del procedimento" spiegano gli amministratori.
Pertanto è stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l'intervento denominato "Realizzazione nuovo centro tennis in Contrada Pace Tolentino" redatto dall'arch. Viviana Severini ed il cui quadro economico ammontante ad un importo complessivo di € 2.472.997,00.
Si prevede di realizzare 4 campi da tennis in terra rossa, 2 campi in pavimentazione sintetica a cui si aggiungerà il campo centrale. Prevista la copertura pressostatica oltre alla palazzina che ospiterà spogliatoi, sala custode e segreteria, palestra, club house e locali comuni.
Dopo i lavori di ripristino del manto stradale in mattoncini e il rifacimento dei sottoservizi, via Mugellini ritorna ad essere praticabile. Consegnata la chiusura dei lavori è stato, infatti, effettuato il collaudo dell’opera e, conseguentemente, ufficializzata la riapertura di una delle vie principali del centro storico di Montesanto. "Lavori che, lo ricordiamo, sono stati fatti in tre stralci partendo dal piazzale della Collegiata fino ad arrivare a Piazza Garibaldi (già piazzette delle Erbe) percorrendo tutta via Bruno Mugellini - spiegano gli Amministratori -. Un’opera che era diventata ormai improrogabile per i problemi ai sottoservizi quali le linee dell’acquedotto (che avevano evidenziato perdite con avvallamenti della carreggiata in alcuni punti), del gas e della rete fognaria."
"I lavori fanno parte del pacchetto di un milione di euro di investimenti che Astea ha destinato al Comune di Potenza Picena. La ditta incaricata, una volta aperto il cantiere ha trovato una situazione peggiore del previsto che ha fatto slittare di alcuni mesi la consegna dei lavori. L’Amministrazione Comunale ringrazia i residenti e gli operatori commerciali per la collaborazione e il senso civico con cui hanno affrontato i disagi dovuti al prolungarsi della chiusura di via Mugellini. Un ulteriore intervento di miglioramento inserito nel progetto di valorizzazione del centro storico" concludono.
È previsto un mese di sciopero degli straordinari per i lavoratori di Poste Italiane dal 18 giugno al 18 luglio.
Lo sciopero è stato proclamato da Slc Cgil, Failp Cisal e Confsal-Com per motivi legati alla carenza di personale ed a politiche aziendali che non hanno considerazione per le Marche, anche per quanto concerne l'organizzazione del lavoro.
Negli ultimi anni, Poste italiane ha fatto un ricorso massiccio ai contratti a tempo determinato: solo nelle Marche, ne sono stati utilizzati oltre 1000. L’azienda, inoltre, sta prevedendo centinaia di assunzioni in tutta Italia, ma non ne ha prevista nessuna nella regione, nonostante la carenza di personale.
Nelle Marche lo sciopero interessa circa 3355 lavoratori.
Due abitazioni di borgo Conce sono tornate agibili dopo i lavori di riparazione del danno, per una somma di circa 100mila euro, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato in queste ore la revoca dell’Ordinanza di inagibilità dell’edificio che ospita altrettante famiglie che potranno così tornare alla normalità.
Borgo Conce, quartiere un tempo destinato ad ospitare le strutture per la concia delle pelli come avveniva in altre città, è l’unico in quasi tutte le Marche ad avere conservato il principale assetto urbanistico di quartiere industriale. Questo polo industriale-artigianale ha avuto sempre una grande importanza per lo sviluppo economico della città.
È tutto pronto per domenica 16 giugno a Camerino per la visita di Papa Francesco. Il Pontefice atterrerà con il suo elicottero, alle ore 8:45, presso il campo del Centro universitario le Calvie e sarà accolto dall’Arcivescovo Francesco Massara, dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dal Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, dal Presidente della Provincia Antonio Pettinari, dal primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia e dal Rettore Unicam Claudio Pettinari.
Il Santo Padre, alle 9:00, visiterà poi i terremotati delle Sae, che noi di Picchio News abbiamo incontrato qualche giorno fa, nell’Area Cortine ovest. A seguire Papa Francesco muoverà verso piazza Cavour: qui, insieme a Monsignor Massara, visiterà la Cattedrale di Santa Maria Annunziata e i incontrerà i sindaci della Diocesi.
Alle ore 10:30, Bergoglio celebrerà la messa in piazza Cavour e pronuncerà l’Angelus. Dopo la funzione Papa Francesco pranzerà con i sacerdoti della Diocesi e, alle ore 15:00, incontrerà i bambini che quest’anno faranno la prima Comunione. Dopo i saluti il Pontefice ripartirà alla volta del Vaticano.
ACCESSI GRATUITI
Per motivi di sicurezza e a causa della capienza limitata, l’accesso in piazza Cavour (che sarà chiusa da domenica 16 giugno) è consentito esclusivamente ai possessori di PASS gratuiti che verranno distribuiti - fino ad esaurimento dei posti - presso il check-point del Rettorato UNICAM dalle ore 6,00 alle ore 8,30 di domenica 16 giugno.
Ogni singola persona potrà ricevere un singolo PASS. È necessario portare un documento d’identità in corso di validità per eventuali controlli. Dal Rettorato UNICAM, i possessori dei PASS potranno raggiungere la zona adiacente alla Piazza attraverso il servizio navetta gratuito.
Come da precedente comunicato, dal Sottocorte Village, salendo verso Via Madonna delle Carceri, sarà possibile sostare presso i MAXI-SCHERMI e attendere il passaggio del Santo Padre che percorrerà quella via.
PARCHEGGI
Tutti i parcheggi saranno gratuiti. Sarà attivo un servizio gratuito di navette della CON.TRAM che, dalle varie aree di parcheggio, trasferirà i fedeli presso il check-point presso il Rettorato UNICAM (Via A. D’Accorso). Il servizio navetta da e per i parcheggi sarà attivo dalle ore 5,00 alle ore 17,00.
Tutto il tragitto compiuto dal Santo Padre sarà transennato: il transito pedonale sarà libero e senza necessità di PASS.
INDICAZIONI PER I DISABILI
Per motivi di capienza e di sicurezza, soltanto i disabili già accreditati attraverso l’UNITALSI potranno accedere in piazza Cavour in occasione della visita del Santo Padre. Tutte le aree parcheggio saranno dotate di un servizio di trasporto con navette idonee all’uso anche di persone con ridotta capacità motoria.
L’area del maxi-schermo allestita presso il Sottocorte Village sarà dotata con uno spazio dedicato e riservato ai disabili.
VIE DI ACCESSO A PIAZZA CAVOUR
- Per i fedeli: Via Madonna delle Carceri, zona Sottocorte Village;
- Per i Sacerdoti, le Autorità, i disabili e gli altri accreditati: Via Emilio Betti.
Presentandosi ai parcheggi dalle ore 6,00 alle ore 8,30, sarà possibile usufruire del servizio navetta gratuito che la CON.TRAM mette a disposizione e che effettuerà il trasferimento presso il check-point.
DIVIETI
È assolutamente fatto divieto di portare con sé oggetti metallici e bottiglie di vetro. È possibile utilizzare SOLO bottiglie di plastica. È possibile condurre con sé ombrelli per proteggersi dal sole o dalla pioggia.
PER IL DEFLUSSO DA PIAZZA CAVOUR
- I Sacerdoti che parteciperanno al pranzo con il Papa presso il Centro di Comunità San Paolo lasceranno Piazza Cavour non appena terminata la Concelebrazione: il trasporto a San Paolo avverrà con servizio navetta, con imbarco in Largo Sossanta.
- I disabili e i loro accompagnatori UNITALSI lasceranno la Piazza dopo il Pontefice con la stessa modalità con cui sono giunti in Piazza.
- Tutti gli altri partecipanti lasceranno la Piazza dopo che il Pontefice sarà partito dalla piazza.
MAXI-SCHERMI
Chi non troverà posto in piazza Cavour, potrà seguire l’incontro con il Santo Padre e la Santa Messa attraverso i MAXI-SCHERMI allestiti lungo il percorso compiuto dal Papa:
- Parcheggio dell’Università (Via Madonna delle Carceri)
- Zona Sottocorte Village (Via Madonna delle Carceri)
- Piazzale presso la Geostruttura (Via Madonna delle Carceri)
DIRETTA TELEVISIVA
Tutti i fedeli che non potranno recarsi personalmente a Camerino potranno seguire la diretta televisiva della Santa Messa presieduta dal Papa che sarà trasmessa su RAI 1 (Programma “A Sua immagine”) e su TV2000 (canale 28).
Recanati si preparare ad un’estate ancora più accogliente. Il museo civico della città di Giacomo Leopardi, e dove in questi mesi si celebrano i duecento anni della stesura de L’Infinito, è stato riconosciuto dal portale Dogwelcome come struttura dove i cani sono i benvenuti. Insomma, un luogo dove scoprire l’arte in compagnia del proprio animale domestico, senza il pagamento di alcun biglietto aggiuntivo.
Nei giorni scorsi, infatti, Villa Colloredo Mels compare tra le 400 strutture culturali e di intrattenimento del paese presenti e certificate nel sito dedicato ai viaggiatori con quadrupedi al seguito. Il portale è nato nel 1999 per sostenere i diritti di chi vive con un animale domestico fornendo soluzioni reali per combattere l’abbandono, fenomeno che vent’anni fa aveva una portata molto elevata.
Dal momento che per legge i cani devono essere condotti al guinzaglio nei luoghi pubblici, perché proibire ai loro padroni le visite nei musei civici? Sono molti i turisti che sia nella stagione estiva che invernale si presentano a Villa Colloredo Mels in compagnia del proprio amico a 4 zampe per poter ammirare i tesoro custoditi nel museo civico recanatese. Come, ad esempio, l’Annunciazione di Lorenzo Lotto dove compare il più noto gatto della storia dell’arte.
"Il cosiddetto "sblocca cantieri", anche in relazione al post sisma, lo possiamo ribattezzare "sblocca nulla"." Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, come riportato dall'ANSA Marche, dopo aver preso atto del mancato accoglimento degli emendamenti formulati da Regioni e Comuni.
Anche "emendamenti volutamente senza costi" non sono stati accolti. Come quello, esemplifica, di prevedere entro "la soglia comunitaria da 5 milioni di euro la procedura negoziata. L'Ue dice che va bene, è nel rispetto delle regole europee, cosa che il governo fa fatica in generale a rispettare". La norma sarebbe servita a dare "un strumento per poter semplificare la gara far partire i cantieri". Altro punto dolente è quello del personale. "Da noi mancano all'appello 130 persone all'ufficio ricostruzione" riferisce Ceriscioli.
Nel frattempo ieri, alla Camer, è stata chiesta la fiducia: la discussione è prevista per oggi pomeriggio.
Un atto per sollecitare il contrasto della mafia nigeriana quello presentato ieri dalla capogruppo regionale Elena Leonardi, di Fratelli d'Italia, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale.
"Sono ormai diverse le regioni colpite da questa piaga che si sta pericolosamente diffondendo e che spesso funge da manovalanza per le mafie nostrane o sta autonomamente occupando intere piazze dello spaccio e della prostituzione – ha affermato in Aula la Leonardi - . La denuncia viene dalla stessa Direzione Investigativa Antimafia, che nelle sue ultime relazioni cita proprio le Marche e anche il caso specifico della povera Pamela a Macerata, come luoghi e fatti legati a questa potente e pericolosa nuova forma di criminalità.
La Leonardi ha ricordato che "quella nigeriana è una delle mafie fra le più attive nel traffico di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento della prostituzione, reati che spesso vedono alla loro base delitti altrettanto gravi come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù: ricordo - prosegue la rappresentante del partito della Meloni - la denuncia e le indagini addirittura dell'FBI americano che ha sollevato il caso del traffico di organi umani legato alle attività della mafia nigeriana a Castelvolturno. Riti tribali e vodoo sono apparsi ora anche nelle cronache locali, sappiamo che sono alcuni degli strumenti utilizzati per assoggettare col terrore queste persone, questa nuova agghiacciante scoperta sommata ad altri gravi fatti avvenuti sul nostro territorio sono segnali che anche nella nostra regione la politica deve porre la propria attenzione al fenomeno, combattendolo con tutti i mezzi."
"Lo stillicidio quotidiano di arresti di trafficanti, pusher, corrieri, spacciatori e sequestri di sostanze, come si afferma sugli organi di informazione, evidenzia come le Marche siano un terreno di conquista – prosegue Leonardi - per gli ingenti traffici di stupefacenti nei quali spesso vengono investititi proventi che derivano dallo sfruttamento della prostituzione."
Nel suo atto la Leonardi ha ricordato in Aula anche "il caso del funerale di Emanuel Chidi Namdi, il profugo morto nella rissa di Fermo del 5 luglio 2016, nel quale sembra siano intervenuti membri della setta Black Axe, la medesima pericolosa setta citata dalla Direzione Investigativa Antimafia." "Questi soggetti erano perfettamente riconoscibili - afferma una informativa delle Forze dell'Ordine - perché tutti indossanti abiti dal colore rosso e nero al fine, verosimile, di rendergli manifestamente onore”.
La capogruppo di Fratelli d'Italia condivide "il pensiero di diversi studiosi che affermano il fatto che per lungo tempo nelle Marche si è sottovalutato il fenomeno della presenza stabile e sempre più radicata delle organizzazioni di matrice mafiosa italiane e straniere: le Marche sono anche uno dei terreni privilegiati di reinvestimento speculativo dei proventi delle attività delittuose, specie nei settori delle infrastrutture, dell'edilizia, della grande distribuzione, della ristorazione e del turismo alberghiero."
Nella mozione della Leonardi, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, chiede alla Giunta Regionale di attivarsi presso il Governo Nazionale al fine di assumere iniziative urgenti, anche di normative specifiche, per potenziare le attività di indagine e contrasto efficace sul territorio marchigiano della mafia nigeriana. Al contempo si chiede un impegno da trasmettere al Governo Italiano al fine di specializzare le Procure Antimafia con "uffici ad hoc per il contrasto della feroce e violenta mafia nigeriana."
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del vice capogruppo PD Francesco Micucci sulla mozione approvata all’unanimità per la salvaguardia dei lavoratori del Mercatone Uno.
Votata all’unanimità la mozione a firma del vice capogruppo, Francesco Micucci, e sottoscritta anche dal presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, del vice presidente, Claudio Minardi, e dal consigliere, Andrea Biancani, sul Fallimento Mercatone Uno.
“Il documento vuole essere un sostegno all’azione già avviata dalla Giunta regionale per attivare tutte le modalità di salvaguardia sociali per i lavoratori – spiega Micucci – Quella del Mercatone Uno è stata un’operazione che definisco barbara da parte dei proprietari dell’azienda che con un sms hanno comunicato ai lavoratori il fallimento dell’azienda, con una modalità che rischiava di escludere i lavoratori anche dall’accesso agli ammortizzatori sociali. Rischio che ora sembrerebbe essere stato scongiurato, anche grazie all’intervento tempestivo delle Regioni presso il ministero dello Sviluppo economico”.
Nelle Marche sono 120 i lavoratori coinvolti nella vicenda, impiegati nei tre punti vendita: Pesaro, Monsano e Civitanova. Nella mozione il vice capogruppo, Micucci, invita a non abbassare la guardia rispetto questa drammatica vicenda ed impegna la Giunta ad attivare col Governo ed il Mise ogni possibile intervento al fine della salvaguardia dei posti di lavoro e valutare ogni alternativa possibile al fine di far proseguire l'attività economica e lavorativa dell'azienda.
L’assessore Capponi e il dottor Agostino Basile intervengono in merito al caso della cooperativa "Il Nodo", attraverso una nota stampa, precisando la situazione. (Leggi qui per saperne di più)
"Relativamente alla questione della cooperativa sociale “Il Nodo”, questa Amministrazione già da 2 anni, ossia da quando si è insediata, è in costante contatto con i responsabili della cooperativa sociale ed ha cercato con forza e volontà di sostenere la sua attività di alta valenza sociale - affermano nella nota - .
"L'Assessorato alle Politiche sociali, fin da luglio 2017 ha infatti mantenuto un filo diretto di collaborazione e confronto con la cooperativa; inoltre io stessa, insieme al dottor Basile, all'epoca uno dei promotori del Nodo, di concerto col Sindaco Ciarapica abbiamo già incontrato in settimana, in un appuntamento programmato precedentemente i vertici del Nodo per confrontarci nuovamente sulla situazione e verificare cosa possa essere ipotizzabile. L'incontro è servito per studiare eventuali piani di azione per arrivare a delle risposte concrete ed attuabili.
Nei prossimi giorni - continuano - ci saranno ulteriori incontri per valutare ogni possibile azione utile di concerto con la cooperativa e tutti coloro che vorranno contribuire concretamente".
Lo sfogo di un avvocato o semplicemente la richiesta di un cittadino al suo sindaco per aiutare i lavoratori che troppo spesso in questo ultimo periodo vengono licenziati. Così su Facebook il legale Stefano Massimiliano Ghio si rivolge al primo cittadino della città rivierasca Fabrizio Ciarapica per dire la sua e con la speranza di fermare questa corsa ai licenziamenti che sta interessando anche un'altra realtà di Civitanova Marche: la Cooperativa il Nodo.
"Caro Sindaco, la perdita di un posto di lavoro è un evento drammatico che porta il lavoratore e la sua famiglia alla disperazione -così il legale al primo cittadino -. Non si lavora solo per produrre e contribuire alla ricchezza del Paese, ma per coniugare la persona con l’ambiente sociale dove vive, con ciò valorizzando la sua dignità misurandola con la sua utilità sociale. Ciò appare indiscutibile! È difficile fare una classifica delle disperazioni ma quando chi perde il lavoro perde anche la sua funzione, direi terapeutica, di reinserimento sociale i problemi si complicano ancor più. Ho sempre svolto la mia professione in modo riservato senza utilizzare i mezzi di informazione come cassa di risonanza per i risultati ottenuti, ma oggi, non so per quale motivo ho subito la esondazione delle emozioni percependo la sconfitta definitiva del sistema."
"Certamente la vicenda del Mercatone Uno è emblematica - prosegue l'avvocato -. La narrazione di un fallimento annunciato dalla superficialità con cui vengono affrontati i temi delle crisi aziendali che troppo spesso premiano i furbi in danno degli onesti lavoratori. Ma quello che mi ha fatto sbottare ancora di più, semmai ve ne fosse stato bisogno, è il silenzio con il quale si stanno consumando altre piccole grandi tragedie."
"La Cooperativa il Nodo di Civitanova Marche ha inviato alcune lettere di licenziamento a suoi dipendenti per ristrutturazione aziendale, in altre parole per insufficienza di lavoro. Alcuni di questi licenziamenti sono arrivati sul mio tavolo di lavoro e meritano di essere partecipati alla collettività non per i temi tecnico-giuridici che li caratterizzano e che saranno valutati riservatamente, ma per le conseguenze che portano con se, conseguenze che possiamo solo immaginare rispondendo a queste domande: cosa significa un posto di lavoro di qualche ora al giorno e per poche centinaia di euro per chi perdendolo non ha alcuna possibilità di trovarne un altro? Cosa significa per le persone più sfortunate poter essere impegnate qualche ora al giorno per sentirsi utili ed integrate con il sistema? Cosa significa per le famiglie di queste persone non avere più a disposizione la funzione terapeutica di un lavoro che colloca in uno spazio fisico la dignità personale? - si chiede Ghio -. Sto parlando degli ultimi, coloro che andrebbero aiutati a prescindere, coloro che sono italiani per caso, ma che se fossero stati stranieri sarebbe stato lo stesso!"
"Per un Sindaco tentare di risolvere i problemi occupazionali causati dal Mercatone Uno è una missione impossibile, mentre trovare una soluzione per alcuni lavoratori del Nodo è alla sua portata visto che il lavoro della Cooperativa a me sembra sia strettamente connesso con i servizi che fornisce al Comune. Chiedere con urgenza un tavolo di confronto con la Cooperativa, verificare quali sono le condizioni economiche della stessa e i suoi piani occupazionali, verificare quali sono i servizi di cui ha bisogno la nostra città, verificare la possibilità di salvare i posti di lavoro a coloro che dal lavoro hanno una utilità terapeutica oltre che economica - ha concluso il legale -. Sindaco se aveva già pensato di attivarsi in questo senso mi scuso dello sfogo, perché non c’è alcuna volontà politica rivendicativa solo la necessità di aiutare veramente chi ha bisogno. Se poi la politica non è in grado di fare ciò, se gli ultimi non potranno essere salvati, ci rimarrà solo il rammarico di aver perso tutti il senso dell’orientamento".
"La direzione generale per le dighe del ministero Infrastrutture ha comunicato alla Regione il riparto dell'Accordo integrativo del Piano di settore, finanziato dal Cipe con il Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Alle Marche vengono destinati 4,6 milioni di euro per gli interventi programmati negli invasi di Comunanza, Castreccioni (Cingoli), Mercatale (Sassocorvaro), San Ruffino (Amandola), Le Grazie (Tolentino)". Lo comunica la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, assessore alle Infrastrutture.
"Beneficiari sono gli enti gestori (Consorzio di bonifica delle Marche e la municipalizzata Assm di Tolentino). Sulla base della stima del costo degli interventi, la diga di Comunanza beneficerà di 1 milione di euro, Castreccioni di un altro milione, Mercatale di 500 mila euro, San Ruffino di 600 mila euro, Le Grazie di 1,5 milioni. "Il filo conduttore di questi finanziamenti, per cui ci siamo confrontati sui tavoli nazionali, è quello della sicurezza sismica", riferisce Casini.
(Fonte Ansa)
“Ogni volta che inauguriamo una nuova attività - dichiara il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - ogni volta che festeggiamo l’avvio di una nuova impresa guidata da giovani che, come in questo caso, hanno deciso di restare dove sono nati, la festa per noi tutti, e per la nostra comunità, è doppia. Soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo dopo il terremoto”.
Con questi auguri sinceri e pieni di orgoglio, Rosa Piermattei ha salutato i cittadini presenti alla cerimonia di inaugurazione del nuovo salone Moriconi Auto.
La concessionaria multimarche dei fratelli settempedani Andrea e Francesco Moriconi è stata aperta nel rione Settempeda, uno tra i più colpiti della città.
Al taglio del nastro della nuova attività ha preso parte anche il cardinale Edoardo Menichelli.
A mandare la notizia dell'ordinanza di interdizione dell'uso dei pozzi a Montecassiano, zona Vallecascia, è Paride Paolorossi, membro dell'opposizione nell'amministrazioe comunale. "Le falde sono contaminate. L'uso dei pozzi è momentaneamente interdetto".
Il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena ha deciso - a seguito del rapporto dell'Arpam giunto in amministrazione il 31 maggio scorso - di interdire tramite ordinanza l'approvigionamento di acqua dalle falde nei pressi dell'ex cava, più nota come ex Fornace Smorlesi.
"Si tratta di un'azione esclusivamente cautelativa e preventiva", assicura il sindaco.
Ad essere direttamente coinvolte sono due famiglie, non allacciate all'acquedotto, e Catena si sta già attivando affinchè non manchi loro nulla.
"Spingerò perchè i controlli vengano fatti il più rapidamente possibile - continua il sindaco di Montecassiano - Ci tengo a precisare però che le indagini sono state fatte da più di un anno da parte dell'Arpam e, sebbene capisca il segreto istruttorio, avrei preferito fossimo stati messi al corrente prima della situazione".
Ad ogni modo Catena sfata gli allarmismi e si augura che le indagini si concludano presto e con esiti positivi.
L'ARPAM, contattata telefonicamente, ci ha riferito che maggiori dettagli sulla vicenda verranno comunicati a breve.
È stata consegnata sabato scorso, 8 giugno, presso i locali ospitanti il Municipio di Valfornace, una turbina-spazzaneve donata grazie alla generosità dimostrata dalla cittadinanza di San Mauro Pascoli, che ha aderito alla raccolta fondi promossa da Antonio Sarpieri, titolare della Gelateria Santa Chiara della cittadina romagnola , che ha lanciato il primo maggio scorso l’iniziativa “Un gelato per i terremotati”. Il successo dell’iniziativa è stata evidente, e grazie anche a Doriano Corbelli, che si è guadagnato l’appellativo di “Postino dei Terremotati”, grazie all’attivismo mostrato sin dall’inizio della crisi sismica a favore delle popolazioni, i fondi raccolti sono stati finalizzati all’acquisto donato al nostro Comune.
Il mezzo verrà così usato al fine di rendere meno disagevole la vita nei diversi campi SAE presenti nel territorio comunale, ospitanti la quasi totalità della cittadinanza rimasta senza casa.
"È anche grazie a queste piccole grandi azioni che le popolazioni colpite dal terremoto possono sentire la vicinanza concreta di chi non si è dimenticato di loro e verso i quali la riconoscenza sarà sempre viva" .
"La comunità di Valfornace e l’Amministrazione Comunale ringraziano sentitamente tutti i protagonisti di questa iniziativa”.
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Chi lo fa per rinnovare la propria fede, chi per una persona cara venuta a mancare, chi per l'anno scolastico conclusosi con ottimi voti. Le motivazioni sono davvero tante perché le storie sono tante. Le storie degli 80mila che, partiti ieri sera dallo Stadio Helvia Recina di Macerata sono arrivati questa mattina a Loreto, al Santurario della Santa Casa.
Il Pellegrinaggio Macerata-Loreto è un momento che coinvolge non solo le Marche ma tutta l'Italia (e non solo). Pellegrini di ogni età che hanno deciso di percorrere questi 30 chilometri insieme, uniti sotto al segno della fede in Dio, perché "Non sarai più solo, mai" è anche il motto di questa 41esima edizione.
Abbiamo raccolto alcune testimonianza e vi abbiamo voluto raccontare il 41° Pellegrinaggio Macerata-Loreto con questo video:
Abbiamo incontrato Robertino Paoloni, titolare della Ram System che divide la sua giornata tra gli impegni da dirigente dell’azienda, da neo-sindaco e da papà. Negli anni dei primi sistemi di intaglio pilotati da computer, la Ram System ha sviluppato e distribuito un software specifico in grado di pilotare questi sistemi. Fin dagli inizi l'azienda è stata partner Roland per quanto concerne i sistemi digitali nel mondo della comunicazione visiva. Molte sono le competenze maturate, in oltre 25 anni, nel settore delle arti grafiche e in quello industriale in cui è richiesta l'adozione di sistemi digitali.
“L’Aziende nasce nel 1993 grazie all’incoscienza della gioventù – ci ha spiegato Paoloni -. Abbiamo iniziato in tre e oggi ho completamente acquisito l’Azienda. Avevo 23 anni quando tutto è partito. Ero dipendente di un’altra realtà del territorio e, ripeto, guidato dall’incoscienza della mia giovane età, ho deciso di lanciarmi in questa impresa. Con il senno di poi, posso dire che è andata molto bene e soprattutto rifletto spesso su ciò che ho fatto: oggi, a molti giovani, manca lo spirito d’iniziativa e quel pizzico di spregiudicatezza che a me, hanno portato fortuna.”
“Ho iniziato con la mia esperienza di tecnico grafico e, durante un convegno nel Nord Italia, mi sono reso conto di essere riuscito a dare delle informazioni tecniche a tutti i presenti – ci racconta Paoloni -. Queste informazioni sono risultate vincenti e le persone hanno iniziato a cercarmi perché avevo dato loro delle soluzioni, non dei prezzi.” Paoloni ci indica poi delle sedie nel suo ufficio. “Quello è stato il primo progetto al mondo in cui si è riusciti a personalizzare delle sedie e degli arredamenti per bar e locali: l’idea è stata della Ram System:”
L’Azienda, dopo aver raggiunto una sua posizione stabile sul mercato, negli anni, ha acquisito altre tre realtà. “Attualmente collaboriamo con un fornitore coreano ma l’obiettivo, a breve termine, è quello di riuscire a produrre il tipo di macchina da stampa di cui necessitiamo (quella per grandi formati) direttamente qui. Grazie all’esperienza e alla preparazione di un fornitore limitrofo, riusciamo a realizzare anche tutte le modifiche per delle realizzazioni speciali che ci vengono richieste, di volta in volta, dai nostri clienti. Per noi la personalizzazione è un aspetto fondamentale e riuscire a soddisfare le diverse richieste dei clienti è un grande motivo di orgoglio e sinonimo del fatto che stiamo lavorando nella maniera giusta.”
“Memore del successo avuto in merito al ‘dare e ricevere informazioni’ non ho mai abbandonato quella strada e ho sempre formato e offerto formazione ai miei clienti – ci racconta il titolare della Ram System -. Si tratta di corsi che teniamo noi in azienda o che vengono comunque svolti qui da persone esterne, tra questi anche docenti del Politecnico di Milano. Il nostro organico è inoltre strutturato per lavorare in maniera continuativa, con un consulente aziendale che viene da noi due volte alla settimana. Insieme a lui, collaborano un consulente finanziario, c’è poi la supervisione di un consulente CNA, lavoriamo con uno studio legale (perché le leggi sono tante) e poi ci sono i reparti paghe e sicurezza. Un lavoro d’equipe che ho voluto sin dall’inizio perché ho la mania dell’organizzazione e di delegare: ogni persona qui ha il suo ruolo e lo porta avanti nel miglior modo possibile.”
“Abbiamo iniziato a lavorare principalmente con le Marche poi, con il passare del tempo, abbiamo raggiunto anche l’Umbria, l’Abruzzo, la Bassa Romagna e, più in generale, tutta Italia. In questo momento, ad esempio, stiamo facendo una installazione a Como – ci ha spiegato Paoloni -. In alcune zone d’Italia abbiamo dei colleghi quindi cerchiamo di non creare interferenze e collaborare semplicemente. Abbiamo una piccola parte di lavoro anche all’estero: in Brasile c’è la nostra installazione più grande.”
Un territorio, quello di Loro Piceno e maceratese in generale, che per Paoloni, come per molti altri imprenditori che abbiamo incontrato, rappresenta un motivo di orgoglio, nonostante i sacrifici e le difficoltà. “Per passione ho sempre deciso di mantenere qui l’Azienda – ha proseguito Paoloni -. L’ho volontariamente voluta sul territorio maceratese per due ragioni: intanto perderei le persone con le quali ho iniziato e poi perché sono nato qui e, per me, c’è un dovere etico nel ridare qualcosa al territorio. Spostare un’azienda come la mia da un luogo in cui è sempre più difficile portare lavoro, indubbiamente mi porterebbe dei vantaggi di fatturato ma impoverirebbe la nostra mission.”
“La nostra filosofia aziendale infatti pone al centro la professionalità delle persone e delle aziende. Una professionalità sulla quale lavoriamo ogni giorno con seminari, corsi e focus orientati ad accrescere le conoscenze di tutte le persone che lavorano in estrema fiducia con il team Ram System. Il nostro slogan è infatti "con noi si cresce", in questa frase si evince lo spirito che anima il lavoro quotidiano della nostra azienda e la voglia di crescere insieme ai nostri partner e alle aziende che ogni giorno si avvalgono dei nostri servizi. L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nel nostro settore e nel nostro territorio.”