Attualità

Lavori in via Venanzi, martedì la riapertura. "La Regione inserisca Camerino nel cratere dell'alluvione"

Lavori in via Venanzi, martedì la riapertura. "La Regione inserisca Camerino nel cratere dell'alluvione"

Sarà riaperto nelle prossime ore il tratto di strada di via Viviano Venanzi chiuso ieri per i lavori di riparazione del danno provocato dall’alluvione dello scorso settembre. Lo ha comunicato l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Camerino, Stefano Falcioni, lanciando anche un appello alla Regione Marche. “Gli uffici hanno attivato il cantiere per la riparazione dei danni causati in via Venanzi dall’alluvione – afferma l’assessore Falcioni - Per permettere l’esecuzione dei lavori è stato necessario chiudere la via, che, salvo imprevisti, sarà riaperta martedì 15 novembre". "Ringrazio gli uffici, gli operai del comune e le aziende coinvolte che dal giorno dell’alluvione sono incessantemente all’opera per il superamento dei danni riparabili. È inevitabile sottolineare come sia urgente che la Regione Marche inserisca Camerino nel cosiddetto ‘cratere dell’alluvione’, almeno per quanto riguarda la riparazione dei danni riconducibili all’evento meteorologico". "Senza questo sarà molto difficile trovare una soluzione ai problemi più grandi causati da quell’evento. Il riferimento, in particolare, è alla strada Caselle – Le Calvie e al ponte di Rocca d’Aiello, che dovrà essere demolito e ricostruito”.  

11/11/2022 12:50
San Severino, muro crollato nel piazzale Madonna dei Lumi: iniziati i lavori di ricostruzione

San Severino, muro crollato nel piazzale Madonna dei Lumi: iniziati i lavori di ricostruzione

Dopo il cedimento strutturale, causato dalle forti piogge di marzo, il Comune di San Severino Marche ha avviato i lavori di ricostruzione della porzione del muro di sostegno a protezione della strada e del parcheggio del santuario di Madonna dei Lumi. Le opere, affidate all’impresa settempedana Costrem di Michele Meschini, richiederanno alcuni giorni. Per evitare al massimo i disagi ai fedeli che frequentano il luogo di culto, è stata ristretta l’area del cantiere al minimo richiesto per la sicurezza. Le macchine per il movimento terra hanno demolito la struttura portate e rimosso parte del terreno della scarpata. Si procederà ora alla ricostruzione del muro. Il parcheggio del piazzale antistante il santuario della Madonna dei Lumi sarà comunque fruibile in parte e vi si potrà transitare con le auto. Per l’ingresso in chiesa i pedoni sono invitati ad utilizzare la strada più a monte.                        

11/11/2022 12:29
Ex case cantoniere nel Maceratese: al via il bando per la vendita

Ex case cantoniere nel Maceratese: al via il bando per la vendita

La Provincia ha emesso un bando per la vendita, mediante asta pubblica, di sei ex case cantoniere e di un’area edificabile di proprietà dell’Ente. Il termine per la presentazione delle relative offerte scade lunedì 12 dicembre 2022, entro le 13, mentre l’apertura delle buste avverrà giovedì 15 dicembre, alle 12. Gli immobili in vendita si trovano in località Favete ad Apiro, lungo la strada "Apirese" al km 26 + 300 (prezzo a base d’asta 40mila euro); a Penna San Giovanni in località Portone, lungo la strada 113 "Sant'Angelo in Pontano - Monte San Martino" al km 1 + 000 (58mila euro); a San Severino in località Ponte dei Canti, lungo la strada 502 "di Cingoli" al km 36 + 660 (79.400 euro).  A Caldarola in località Marignano, lungo la strada 502 "di Cingoli" al km 63 + 060 (37.080 euro); a Recanati in località Fontenoce, contrada San Francesco 45, lungo la strada provinciale 77 al km 103 + 594 (80mila euro); a Serrapetrona in località Caccamo, via Molino 1 (costituita da due distinte abitazioni una al piano terra e l'altra al piano prima - vendibili separatamente), lungo la strada 502 "di Cingoli" al km 59 + 900 (70mila euro) e, infine, un terreno in località Villa Mattei a Montecassiano (71.500 euro). Per partecipare al bando è richiesto un deposito cauzionale del 10% del valore a prezzo d’asta dell’immobile. Tutte le informazioni relative al bando, alle condizioni dell’immobile, al suo prezzo d’asta, ai requisiti generali di partecipazione e relativi allegati sono disponibili sul sito agli indirizzi: https://istituzionale.provincia.mc.it/albo-pretorio/ e https://istituzionale.provincia.mc.it/immobili-cms/

11/11/2022 12:11
San Severino, copertura di 1 posto come istruttore direttivo informatico: avviso di mobilità esterna

San Severino, copertura di 1 posto come istruttore direttivo informatico: avviso di mobilità esterna

Il comune di San Severino Marche ha pubblicato un avviso di mobilità esterna volontaria per la copertura di un posto, a tempo pieno e indeterminato di categoria D, con profilo professionale di istruttore direttivo informatico, presso l’area amministrativa - servizio Ced. Alla procedura di mobilità possono partecipare coloro che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso di alcuni requisiti: diploma di laurea triennale, vecchio ordinamento, magistrale o specialistica in informatica o laurea equipollente, risultino in servizio a tempo indeterminato con rapporto a tempo pieno presso una pubblica amministrazione da almeno due anni alla data di scadenza dell’avviso nella medesima categoria. I partecipanti alla selezione dovranno essere in possesso del nulla osta preventivo e incondizionato da parte dell’amministrazione di appartenenza al trasferimento presso il comune di San Severino Marche, avere idoneità fisica all'impiego, non dovranno aver riportato condanne penali, né avere procedimenti penali in corso, non aver riportato sanzioni disciplinari nei due anni precedenti la data di scadenza dell’avviso stesso, non avere contenziosi in corso in materia di inquadramento professionale con il proprio datore di lavoro. La domanda di ammissione, redatta in carta semplice, deve essere indirizzata all’ufficio protocollo del comune di San Severino Marche, ubicato in via C. Battisti  1, 62027 San Severino Marche, entro e non oltre il termine del giorno 09/12/2022 alle ore 14. La stessa dovrà essere inoltrata con uno dei seguenti mezzi: - presentazione diretta all’ufficio protocollo del comune negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 13), - raccomandata con avviso di ricevimento (A/R), - tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it indicando nell’oggetto: "Domanda di partecipazione alla selezione di mobilità per la copertura di un posto da istruttore direttivo informatico – tempo pieno". L’avviso è pubblicato all’albo pretorio e sul sito web istituzionale del comune di San Severino Marche www.comune.sanseverinomarche.mc.it alla sezione "concorsi".

10/11/2022 17:02
Macerata, lavori in via Tucci e Mugnoz: aggiudicato finanziamento da 200 mila euro

Macerata, lavori in via Tucci e Mugnoz: aggiudicato finanziamento da 200 mila euro

Macerata si è aggiudicata il finanziamento previsto dal bando regionale relativo alla rete infrastrutturale stradale che prevede risorse per la manutenzione straordinaria delle vie Tucci e Mugnoz il cui progetto esecutivo è stato approvato nella Giunta del 12 ottobre. L’intervento, che verrà cofinanziato per oltre 200mila euro dalla Regione Marche, consisterà nel completo rifacimento della pavimentazione stradale di via Tucci e della rotatoria in prossimità del Palasport con posa di materiale adeguato per prevenire future fessurazioni, nonché nella realizzazione su via Mugnoz di scivoli per adeguare il percorso pedonale alle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche secondo il DM 236/1989 e nel rifacimento della segnaletica orizzontale. Il piano dei lavori prevede una spesa complessiva di circa 450mila euro. «Un ringraziamento alla Regione Marche e in particolare all’assessore Francesco Baldelli per l’attenzione che riserva alle comunità locali e ai cittadini – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Si tratta di un risultato positivo per Macerata, frutto di un lavoro sinergico per il bene della città che potrà contare sulla riqualificazione di due arterie viarie principali». «Siamo molto soddisfatti di esserci aggiudicati questo bando molto competitivo, a cui hanno partecipato circa 140 comuni e quello di Macerata è arrivato quarto nella graduatoria per entità del finanziamento – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Si tratta di un intervento strategico su una direttrice stradale di fondamentale importanza per la viabilità cittadina che, peraltro, era stata oggetto di recenti interventi per la ricostruzione della rete fognaria. Stiamo riqualificando l’intera area di Fontescodella: il Palsport, il grande parcheggio, la ciclovia, la fonte storica, la costruzione di alloggi di edilizia popolare e ora anche la viabilità. Avere una visione d’insieme e programmare i singoli interventi in modo coordinato è la filosofia della Giunta Parcaroli».

10/11/2022 15:54
Civitanova, pronti 130 mila euro per la riqualificazione urbana di via Ugo Bassi

Civitanova, pronti 130 mila euro per la riqualificazione urbana di via Ugo Bassi

Continua il progetto di riqualificazione urbana dell'amministrazione comunale. Dopo il restyling in via Cecchetti, la giunta ha approvato il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria di via Ugo Bassi che prevede il rifacimento della sede stradale e dei marciapiedi. "Un'altra strada, molto trafficata, in avanzato stato di degrado - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - via Ugo Bassi, infatti, consente di raggiungere la scuola elementare e numerosi edifici che offrono servizi centrali per la cittadinanza. Intervento dunque necessario a cui ne seguiranno altri." "Nostro obbiettivo - aggiunge il sindaco - è di provvedere alla sistemazione di strade che maggiormente necessitano di interventi con lo scopo di garantire prima di tutto la sicurezza di pedoni e automobilisti, ma anche quello di riqualificare, centimetro dopo centimetro, la viabilità della città". L'intervento, per un importo totale di 130mila euro, rientra nel progetto "programmazione triennale delle opere pubbliche 2022-2024" e prevede il rifacimento dell'asfalto e la ricostruzione dei marciapiedi esistenti da via Martiri di Belfiore sino ai marciapiedi posti in prossimità della sede scolastica. La gara di appalto sarà indetta entro il 2022 e ad inizio anno partiranno i lavori.

10/11/2022 15:30
Recanati, il 15 novembre l'ultimo saluto al dermatologo Marco Simonacci

Recanati, il 15 novembre l'ultimo saluto al dermatologo Marco Simonacci

Sarà celebrato il prossimo martedì 15 novembre, alle ore 15:30 presso la Cattedrale di San Flaviano di Recanati, il funerale di Marco Simonacci, il dermatologo stroncato da un malore mentre si trovava in Spagna ad una battuta di caccia con amici (leggi l'articolo). “Salvo imprevisti legati al volo – fanno sapere i familiari del professionista - lunedì la salma rientrerà a Recanati presso la Casa Funeraria Bamo, dove sarà possibile porgere l'estremo saluto dalle ore 18 circa, fino alle 14 del giorno successivo 15 novembre, giorno delle esequie funebri. Marco Simonacci era conosciuto in tutto il maceratese, e non solo, per le sue doti professionali e umane. Era stato, per molto tempo, primario del reparto di dermatologia dell’ospedale di Macerata.

10/11/2022 13:10
Macerata, il ritorno di medici e infermieri no vax divide. “Scelta pratica, serve politica più risolutiva”

Macerata, il ritorno di medici e infermieri no vax divide. “Scelta pratica, serve politica più risolutiva”

C’è chi ha preferito astenersi dal commentare, chi la reputa una conquista per l’intero Sistema Sanitario nazionale, chi proprio non vuole misurarsi con il gineprario giuridico che si è sviluppato all’indomani del decreto legge n. 44 del 2021. Nell’ultimo caso, per non dover fare i conti con tutte le implicazioni etiche e/o ideologiche che ne deriverebbero. Fatto sta che, a partire dal 2 novembre 2022, gli operatori sanitari che più di un anno fa rifiutarono deliberatamente di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria da Covid-19 sono stati ufficialmente reintegrati. Un’altra pronuncia di spicco nell’arco di poche settimane da parte del nuovo governo Meloni che, per estensione autoritaria del suo ministro Orazio Schillaci, ha ritenuto opportuno anticipare di due mesi rispetto all’iniziale scadenza il ripristino delle figure professionali 'sospese per no vax'. Dividendo di fatto l’opinione pubblica e gli stessi addetti ai lavori. Si cerca di fare chiarezza anche fra i medici e gli OPI di Macerata e provincia, molti dei quali (come detto in apertura) preferiscono oggi astenersi dal commentare o, nel migliore dei casi, promuovere la scelta presa a monte in virtù del forte calo di personale presente in strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali. “Essendo io un ente sussidiario dello Stato - spiega Sandro Di Tuccio, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Fnopi) di Macerata - sono tenuto ad applicare le norme a prescindere dalle idee private e deontologiche. La situazione pandemica oggi è diversa rispetto a un anno fa, e rimettere in corsia medici e infermieri rimasti sospesi sicuramente permette all’intero sistema sanitario di respirare”. Una scelta di natura pratica, dunque. Che però apre a tutte quelle altre questioni di carattere morale, meritocratico e, non ultimo, salariale. Soprattutto se, facendo appello alla memoria, si considera quella crisi della professione infermieristica iniziata alla fine degli anni ’90 (e mai sanata) che nel biennio del Covid ha pesato ulteriormente insieme al d.l. n. 44 di cui sopra. Creando di conseguenza vere e proprie divisioni interne fra colleghi. “Durante le emergenze più gravi - prosegue Di Tuccio - ha gravato il turnover di lavoro, più impegnativo in mancanza di coloro che erano stati sospesi senza retribuzione. I reintegrati ora sono tornati a percepire regolare stipendio, benefit compresi: nel mio reparto, ogni collega alla fine si è preso la responsabilità delle proprie scelte, e nessuno giudica l’altro”. Il problema reale, a questo punto, torna ad essere quello più legato al mancato reperimento di nuova forza lavoro: alla conta dei dati, il settore infermieristico rischia seriamente nel prossimo futuro di non trovare figure professionali adatte al ricambio generazionale. Soprattutto, se il neo esecutivo deciderà di andare fino in fondo con la proposta di Quota 41 (“pensioni anticipate senza limiti di età”). A questo, naturalmente, va aggiunto anche il già discusso aumento di passaggi degli operatori sanitari dal pubblico al privato financo alla libera professione: settori più appetibili dal punto di vista economico, soprattutto per i più giovani. Fra le ipotesi fin qui formulate, e già paventate da qualcuno, rientra quella di una immissione di personale dall’estero, con annesse tempistiche tutt’altro che stringate inerenti a formazione, regolarizzazione dei ruoli e gestione efficiente delle attività. Nel complesso, tutti aspetti per i quali si richiede (nuovamente) una politica di intervento davvero risolutiva. “Con la pronuncia dello scorso 2 novembre - aggiunge il presidente dell’Ordine degli infermieri di Macerata - coloro che sono rimasti sempre in prima linea negli anni della pandemia hanno ottenuto il rinnovo del contratto 2019-2021, con conseguente premio di prestazione (seppure minimo). Gli stipendi di un infermiere turnista, a seconda del reparto di appartenenza, oscillano in genere fra i 1400 e i 1700 euro: cifre decorose, ma che si scontrano con il mercato del lavoro, visto che da noi in Italia non vengono nemmeno considerati come si dovrebbero gli anni di esperienza maturati sul campo o i titoli di studio accumulati”. Insomma, una professione (quella infermieristica) che nel tempo si è sempre più spaccata, e che la normativa del 2021 ha contribuito ad aggravarne ancora di più 'lo stato di salute', con conseguenze pratiche nei confronti dei pazienti stessi. “Lavoriamo tutti con gli opportuni dispositivi di protezione - sottolinea Di Tuccio -, effettuando anche controlli e tamponi, limitando il più possibile i rischi per i soggetti fragili. Io stesso, in realtà, mi sono ammalato pur essendomi vaccinato”, ma qui il discorso rischia di generare ulteriore confusione fra chi ha scelto di credere fino in fondo alla scienza con la ‘S’ e chi (forse perché influenzato da esternazioni di altra matrice) ha preferito non farlo. O farlo solo a metà. “Il codice deontologico è molto chiaro in merito - conclude il presidente Fnopi di Macerata - anche se alla fine oguno può decidere liberamente in democrazia. Il problema vero è che nel corso del tempo, con i molti colleghi no vax che hanno fatto ricorso, si è generato un caos giuridico che ha coinvolto anche i diversi T.A.R.: chi ha ragione e chi ha torto? Ciascuno si espresso in maniera diversa, sia dal punto di vista scientifico, sia etico, sia legale. E’ diventato difficile orientarsi all’interno di questo sistema senza rischiare problematiche dispendiose per la pubblica amministrazione”.

10/11/2022 10:00
Terremoto, registrate 16 nuove scosse nel corso della notte: epicentro tra Pesaro e Ancona

Terremoto, registrate 16 nuove scosse nel corso della notte: epicentro tra Pesaro e Ancona

Prosegue la sequenza sismica davanti la costa delle Marche, dopo la forte scossa di magnitudo 5.7 registrata alle 7:07 di ieri (leggi qui). Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), le scosse più rilevanti verificatesi nelle ultime ore sono state una di magnitudo 3.5 alle 23:05 di ieri e un'altra di magnitudo 2.7 alle 00:15. Entrambe hanno avuto ipocentro compreso tra gli 8 e i 4 chilometri di profondità ed epicentro a circa 30 km da Fano (Pesaro e Urbino). Le scosse registrate dalle 23 in poi della notte appena trascorsa sono state 16 con magnitudo superiore almeno a 2. Queste portano in totale, da ieri mattina, a oltre 80 scosse superiori alla magnitudo 2.0, incentrate soprattutto davanti alla costa centro-nord della regione, in particolare al largo del Pesarese (zone Marotta di Mondolfo-Fano) ma anche più a sud davanti alla costa nord anconetana. L'ultima scossa in ordine di tempo, alle 8.47 di questa mattina, è avvenuta sempre nello stesso epicentro pesarese e con una magnitudo di 2.1. Prosegue intanto la conta dei danni, ad Ancona, nella serata di ieri, è stata sgomberata una palazzina in via Macerata inagibile temporaneamente a seguito di crepe e fessurazioni che richiedono una verifica, da parte di tecnici e vigili del fuoco, prima di autorizzare l'eventuale rientro delle sette persone residenti.

10/11/2022 09:20
Terremoto, Acquaroli: "Nessun danno grave, ma allerta resta alta"

Terremoto, Acquaroli: "Nessun danno grave, ma allerta resta alta"

“Nessun danno grave a persone o edifici. In base agli accertamenti effettuati fino ad ora dagli organi competenti e dalla Protezione civile i danni riscontrati risultano lievi e la situazione è sotto controllo, ma sono ancora tante le verifiche in corso sia negli edifici pubblici e privati". Lo riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli al termine della riunione pomeridiana tecnico-operativa del Cor (Centro operativo regionale) dopo le forti scosse sismiche (leggi qui la notizia). "Ci siamo dati appuntamento, escludendo nuovi eventi, al pomeriggio di domani per fare una nuova ricognizione - aggiunge - a seguito degli ulteriori sopralluoghi. Rimane alta l'allerta e continua il monitoraggio dell'evoluzione della situazione. Ci sono state nella mattinata ripetizioni di nuove scosse, ma non paragonabili a quella di magnitudo 5.7 che stamattina ha svegliato con violenza l'intera regione". Per le scuole "ad ora non ci risultano edifici danneggiati. In ogni caso i rilievi non sono terminati in tutti i Comuni e quindi la decisione sulle aperture degli istituti sono affidate ai sindaci in base alle singole situazioni". LEGGI ANCHE - Scuole aperte in provincia di Macerata dopo i controlli per il sisma  Alla riunione erano presenti anche l'assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni che ha coordinato gli interventi dei rappresentanti istituzionali coinvolti: Prefetture, Province, Comuni, Anas, Ferrovie, Forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, Sistema operativo delle emergenze.

09/11/2022 19:30
Alluvione Marche, incontro Governo-Regione: "Messa in sicurezza per ripresa in tempi rapidi"

Alluvione Marche, incontro Governo-Regione: "Messa in sicurezza per ripresa in tempi rapidi"

Si è svolto, nella giornata di oggi, a Palazzo Chigi, un incontro tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e, in rappresentanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, trattenuto ad Ancona a seguito degli eventi sismici di questa mattina, il capo di gabinetto Fabio Pistarelli e il vice commissario all'alluvione ingegner Babini. Erano presenti, assieme al sottosegretario Mantovano, il viceministro alle infrastrutture, Galeazzo Bignami e il sottosegretario al Mef, Lucia Albano. L'incontro si è svolto per confrontarsi sulle misure urgenti da intraprendere per famiglie, imprese e comuni colpiti e per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio coinvolto dai recenti fatti alluvionali del settembre 2022. "Dal confronto sono emersi alcuni punti nevralgici sui quali il Governo e la Regione Marche hanno convenuto, si legge in una nota di Palazzo Raffaello. Prima di tutto la necessità di intervenire per la messa in sicurezza dei luoghi e il rispristino delle infrastrutture gravemente danneggiate, un obiettivo da perseguire nel più breve tempo possibile e per raggiungere il quale emerge la necessità di una semplificazione burocratica e legislativa". "In considerazione della straordinarietà dell’evento che ha colpito le Marche, occorre inoltre avere in tempi molto rapidi certezza di dotazioni finanziarie adeguate per le famiglie e le imprese per permettere loro il ripristino delle abitazioni e delle attività economiche". "L'impegno del sottosegretario, che ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente Acquaroli ed il capo della protezione Civile Curcio, è portare il quadro delle esigenze all'attenzione del primo Consiglio dei ministri utile con l'obiettivo che le misure ed i provvedimenti siano adottati entro la legge di bilancio prossima".

09/11/2022 19:16
Terremoto Marche, Legnini: "Serve più prevenzione, riorientare il Superbonus"

Terremoto Marche, Legnini: "Serve più prevenzione, riorientare il Superbonus"

"Esprimo la mia vicinanza ai cittadini, ai sindaci, al governo della Regione Marche, ancora una volta interessata da un forte sisma, che per fortuna non ha avuto conseguenze per la popolazione e prodotto apparentemente solo danni lievi. Aspettiamo gli accertamenti, ancora in corso, anche nelle aree già colpite dal sisma del 2016".  Lo dichiara il commissario straordinario sisma 2016 Giovanni Legnini.  "Non c’era bisogno di questo nuovo evento per ricordarci che le Marche, come le aree interne dell’Appennino e molte altre del Paese, sono caratterizzate da un rischio sismico elevato, che richiede il massimo sforzo sulla prevenzione. Con la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 - aggiunge - stiamo restituendo ai cittadini case e strutture pubbliche sicure, ma dobbiamo pensare anche alla messa in sicurezza degli edifici che allora non furono danneggiati, molti dei quali hanno caratteristiche di forte vulnerabilità".  "Serve un approccio sistemico, che non si limiti alla riparazione dei danni, ma che punti alla riduzione del rischio, anche riorientando a questo fine il superbonus 110% e l’intero sistema delle detrazioni fiscali sull’edilizia" conclude Legnini.  

09/11/2022 17:30
Il sismologo Tondi sul terremoto nelle Marche: “Un bene che sia avvenuto in mare, siamo in allerta"

Il sismologo Tondi sul terremoto nelle Marche: “Un bene che sia avvenuto in mare, siamo in allerta"

Un terremoto che, per similarità geologiche, rimanda a quello che scosse profondamente l’Emilia Romagna fra il 20 e il 29 maggio 2012. Al tempo, la magnitudo rilevata oscillò fra 5.9 e 5.8, con conseguenze tangibili riferite a edifici e persone (27 le vittime, 22 in seguito ai crolli). Con il 5.7 registrato stamattina al largo della costa marchigiana (leggi qui), geologi ed esperti sono tornati a puntare i riflettori sulla medesima responsabile dei citati eventi sismici, ovvero la placca adriatica associata a una faglia sita sul fronte Appenninico e tuttora attiva. “E’ stato sicuramente un bene - spiega Emanuele Tondi, sismologo e direttore Centro INGV di Unicam - il fatto che il terremoto si sia verificato a 30 km dalla costa: questo ha permesso alle onde sismiche di attenuarsi prima di coinvolgere le abitazioni e le infrastrutture. Se si fosse verificato in terraferma l’intensità sarebbe stata maggiore di qualche grado sulla scala Mercalli (MCS)”. Quanto avvenuto ci dice qualcosa riguardo i movimenti della placca adriatica? “Da un punto di vista geodinamico, il terremoto è generato dal movimento associato alla subduzione della placca adriatica che scivola al di sotto dell’Appennino, in crescita in questo settore della costa marchigiana. Nella sezione litosferica schematica (gentilmente concessa dal prof. Carlo Doglioni) sono evidenziate le faglie responsabili dei terremoti del 30 Ottobre 2016 (Mw=6.5) con epicentro a Norcia (Umbria) in Appennino e del 9 Novembre 2022 (Mw=5.5) con epicentro a largo della costa di Pesaro in Adriatico. La faglia che ha generato il terremoto in Appennino è una faglia diretta, mentre la faglia che ha generato il terremoto a largo della costa marchigiana è una faglia inversa. Si attivano in risposta a campi di sforzo differenti, determinando estensione in Appennino e contrazione lungo la costa adriatica”. fig. 1 fig. 2 Faglia diretta (fig. 1): il blocco di roccia al di sopra al piano di faglia si abbassa rispetto all’altro, determinando una estensione dell’ammasso roccioso. Faglia inversa (fig. 2): il blocco di roccia al di sopra al piano di faglia si solleva rispetto all’altro, determinando una contrazione dell’ammasso roccioso). Dobbiamo temere future scosse in breve tempo? “L’area è stata anche in passato interessata da terremoti, si ricorda quello del 1916, poco più a nord, nella costa riminese e quello del 1930, a Senigallia, tutti e due di magnitudo stimata Mw=5.8 (https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/). Una descrizione accurata degli effetti sul costruito e sull’ambiente è presente nel catalogo CFTI di INGV ai seguenti link: 1916 riminese https://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?25486IT; 1930 Senigallia https://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?25486IT. Le faglie attive che generano terremoti in questo settore del fronte appenninico sono presenti e caratterizzate nel database DISS di INGV (https://diss.ingv.it/)”. (Mappa delle Faglie attive presenti nel database DISS - clicca qui) Quali sono eventualmente le misure da adottare preventivamente? “Le misure da adottare preventivamente sono sempre le stesse e cioè verificare se gli edifici in cui si abita e/o si frequentano sono vulnerabili al sisma oppure no. Questo è possibile farlo consultando il proprio ingegnere strutturista che valuterà il progetto dell’edificio”. Quanto è reale il rischio di un eventuale tsunami in caso di scosse più forti? “Quando un forte terremoto avviene in mare c’è la possibilità che si verifichi anche uno tsunami. Tuttavia, affinché si formino onde anomale nel mare, la deformazione del fondale marino deve essere importante e/o la faglia deve arrivare in superficie e dislocare il fondale stesso. Generalmente, queste condizioni si verificano per magnitudo Mw ≥ 6.0”. (Schema di formazione di uno tsunami associato ad una faglia che si attiva al di sotto del livello del mare/oceano - clicca qui)     

09/11/2022 16:51
Porto Recanati, le reazioni dei cittadini dopo il terremoto. "Nessun danno, ma tanta paura" (VIDEO)

Porto Recanati, le reazioni dei cittadini dopo il terremoto. "Nessun danno, ma tanta paura" (VIDEO)

Due scosse di terremoto sono state avvertite in quasi tutta Italia e in particolare nella regione Marche. La prima, di magnitudo 5.7, è stata registrata alle 07.07 del mattino: un'ora di punta per tanti lavoratori e studenti. L’immediata ordinanza regionale, che ha disposto la chiusura delle scuole, ha permesso di effetturare i primi controlli delle strutture pubbliche per scongiurare possibili danni. Il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, ha accolto positivamente la scelta di chiudere gli edifici scolastici: “Per la sicurezza pubblica bisogna prendere decisioni non semplici, la salute e l’incolumità prima di tutto. Stiamo effettuando i controlli di edifici pubblici grazie all'intervento della polizia locale e della protezione civile: al momento non risultano danni”. Infine, il sindaco ha voluto ringraziare il personale Ata e i docenti delle scuole che, in attesa dell’arrivo dei genitori, hanno tenuto al sicuro gli alunni nei giardini scolastici. “Un mercoledì che sembra sabato”: questa la sensazione condivisa dalla maggior parte dei cittadini, molti dei quali hanno confidato di non aver avvertito le scosse e di esserne venuti a conoscenza direttamente dai giornali locali.   Approfittando della bella giornata, genitori e bambini hanno esorcizzato le proprie preoccupazioni affollando piazze e spiagge per trascorrere in sicurezza del tempo all’aria aperta. Di seguito, il servizio:

09/11/2022 15:50
Terremoto, nessun danno a Macerata: domani scuole regolarmente aperte

Terremoto, nessun danno a Macerata: domani scuole regolarmente aperte

Domani scuole aperte a Macerata. A seguito della scossa di terremoto registrata questa mattina a largo della costa pesarese e avvertita distintamente anche a Macerata, il sindaco Sandro Parcaroli ha disposto, tramite ordinanza sindacale, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado della città e la struttura comunale ha attivato, sin dalle ore successive all’evento sismico, il Coc comunale sotto il coordinamento dell’assessore con delega alla Protezione Civile Paolo Renna. «In via precauzionale abbiamo deciso di chiudere le scuole - dai nidi fino alle superiori - e l’Università sia per permettere ai tecnici degli enti interessati di effettuare i relativi sopralluoghi e verificare la presenza o meno di danni, ma anche perché dato il rilevante sciame sismico che si è succeduto alla scossa iniziale, era importante evitare il generarsi di fenomeni di panico che potessero creare conseguenze alla sicurezza collettiva di studenti, docenti o personale scolastico» ha detto Parcaroli. «Siamo consapevoli dei disagi ma sospendere le lezioni è un atto dovuto nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze, la loro sicurezza è la cosa più importante – ha aggiunto l’assessore Renna -. Tutte le funzioni del Coc sono state attivate, sin da questa mattina, in collaborazione con la Protezione Civile e la Polizia locale, e si sono costantemente coordinate con la Prefettura, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per verificare la situazione nelle varie zone della città. Un ringraziamento, infine, agli Uffici comunali per il grande lavoro che hanno svolto con celerità e altrettanta attenzione». «In mattinata, il Servizio Tecnico comunale ha eseguito, con quattro squadre operative, i sopralluoghi in tutte le scuole di competenza comunale e all’interno dei siti museali cittadini; non sono state rilevate evidenze di particolare criticità alle strutture a seguito del sisma odierno. Domani le attività scolastiche riprenderanno regolarmente. La situazione è costantemente monitorata dal Coc e dal Ccr Marche».    

09/11/2022 14:53
Terremoto costa marchigiana, Ingv: "Lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni"

Terremoto costa marchigiana, Ingv: "Lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni"

A spiegare la natura dell'evento sismico che ha colpito la costa marchigiana nella mattinata di oggi è l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di una scossa di magnitudo 5.7, con epicentro a 30 chilometri dalla costa marchigiana, in Adriatico, susseguita poco dopo da un’altra scossa di forte intensità. A partire da questo momento sono cominciate una trentina di repliche di magnitudo maggiore di 2, di cui una decina di magnitudo maggiore di tre. Gli strumenti dell’Ingv stanno rilevando ancora repliche. La distanza dalla costa dell’epicentro ha probabilmente favorito l’impatto meno importante del sisma, evitando così di creare danni ingenti, specialmente lungo i centri abitati della costa. Si prevede che lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni. "Alcune di queste repliche potrebbero essere risentite dalla popolazione, specie quella residente lungo la costa, senza escludere altri eventi di altrettanta entità, anche se al momento è impossibile fare previsioni" spiega l'Ingv.  L’assessore alla protezione civile della regione Marche Stefano Aguzzi ha riferito che “dalle prime ipotesi sembrava che l’epicentro fosse di fronte a Falconara Marittima, poi si è riorientata la rilevazione verso Senigallia e infine Fano. Mentre raggiungevo la Sala operativa ad Ancona, ho sentito il prefetto di Pesaro, i sindaci di Fano e Pesaro. Ho chiesto subito alla Protezione civile regionale di invitare i sindaci della provincia di Ancona e di Pesaro e Urbino di evitare l’apertura delle scuole. Ho sentito anche i presidenti di provincia del sud delle Marche (più lontane dall’epicentro) invitandoli ad assecondare eventuali remore dei sindaci nell’aprire le scuole".  Il terremoto è stato di meccanismo compressivo, cioè legato alle strutture di compressione off shore. Evento simile a un altro terremoto avvenuto nel 1930 a Senigallia, seppure l’epicentro di quello odierno sia localizzato più lontano rispetto alla costa. Dal raffronto delle testimonianze non sono emersi danni a persone, nonostante le numerose chiamate (oltre mille) al 112, arrivate soprattutto dalla provincia di Ancona e Pesaro e Urbino. La linea ferroviaria, nel tratto da Rimini fino a Varano (Ancona), è stata dapprima interrotta, nell’attesa delle necessarie verifiche tecniche e successivamente riaperta. Nessun danno alle reti stradali e autostradali. Segnalazioni di danni lievi ad edifici. Sono in corso tutte le verifiche tecniche da parte dei vigili del fuoco.  Verifiche anche sulle strutture sanitarie, senza finora segnalazioni di danni, e presso le scuole. Il presidente Acquaroli ha raccomandato tuttavia la chiusura degli istituti scolastici specie nelle due province maggiormente coinvolte: Pesaro e Urbino e Ancona. Chiuse anche le Università in via precauzionale.  

09/11/2022 14:30
San Ginesio ospiterà l’Assemblea Federale Uca 2022: in arrivo oltre cento camper da tutta Italia

San Ginesio ospiterà l’Assemblea Federale Uca 2022: in arrivo oltre cento camper da tutta Italia

Sarà San Ginesio ad ospitare l’assemblea federale delle aree Italia Centro-Est e Centro-Ovest dell’Unione Club Amici, Federazione Nazionale del Turismo Itinerante e dei Campeggiatori. Il prossimo 12 novembre i presidenti delle associazioni dei campeggiatori di Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana e Repubblica San Marino, si incontreranno per l’assemblea federale indetta in occasione del raduno "RisorgiMarche", organizzato dai cinque club marchigiani dell’Unione Club Amici per i giorni per favorire il turismo nel comune ginesino e a cui parteciperanno quasi cento equipaggi provenienti da tutta Italia. L'incontro federale sarà incentrato, soprattutto, sull’elezione dei prossimi presidenti delle due aree dell’Unione. Sarà presente anche il Presidente Nazionale della Federazione, Ivan Perriera, residente a Isernia, oltre ai presidenti e/o consiglieri di dieci camper club. Ad accogliere gli equipaggi, che cominceranno ad arrivare dal pomeriggio di venerdì, saranno il sindaco Giuliano Ciabocco e il presidente della Pro Loco, Franco Bernabei, che hanno provveduto ad organizzare gli incontri, sin dalle ore 15 del pomeriggio.  Il programma prevede, oltre a momenti di convivialità, anche la visita a parte del centro storico. San Ginesio, fin dal 2011, è insignito del titolo di “Comune Amico del Turismo Itinerante”, progetto ideato e promosso dalla stessa Federazione al quale aderiscono circa 150 comuni su tutto il territorio nazionale, e il 12 novembre verrà consegnato l'attestato ufficiale al sindaco Giuliano Ciabocco. San Ginesio oltre ad essere "Bandiera Arancione" del Touring Club Italiano e Uno dei "Borghi più belli d'Italia"; è l'unico Comune che rappresenta l'Italia ad aver ottenuto il riconoscimento di "Best Tourism Villages", da parte della UNWTO Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite.    

09/11/2022 13:00
Terremoto Marche, a Camerino solo grande spavento: "Scuole aperte, stop accessi in zona rossa"

Terremoto Marche, a Camerino solo grande spavento: "Scuole aperte, stop accessi in zona rossa"

"Per adesso il bilancio è solo il grande spavento a cui, purtroppo, siamo abituati". Il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, ha voluto rassicurare la cittadinanza dopo le scosse di terremoto di questa mattina, avvertite distintamente anche nel comune ferito dal sisma del 2016.  "Immediatamente - ha spiegato - abbiamo messo in moto la macchina delle verifiche tecniche, provvedendo subito ai necessari accertamenti negli edifici scolastici. Per quanto riguarda quelli di competenza comunale non si sono registrate criticità di sorta e le lezioni si sono potute regolarmente svolgere". "Siamo inoltre in contatto con i tecnici della Provincia di Macerata che stanno provvedendo alle medesime verifiche nelle strutture che fanno riferimento all’ente provinciale e anche in questo caso non abbiamo notizia di danni o di particolari disagi - ha chiarito il primo cittadino -. Contestualmente il nostro personale è al lavoro per ulteriori verifiche in altri edifici cittadini. In via cautelativa, infine, abbiamo sospeso gli accessi nel centro storico, in Zona Rossa, così da poter effettuare tutti i necessari controlli e salvaguardare l’incolumità dei cittadini e di quanti operano in quell’area".

09/11/2022 12:30
Terremoto costa marchigiana, Acquaroli: "Non risultano danni gravi, ma resta l'allerta"

Terremoto costa marchigiana, Acquaroli: "Non risultano danni gravi, ma resta l'allerta"

"Sono in corso le verifiche e i sopralluoghi. Continueremo a monitorare gli eventi nel corso della giornata. Siamo davanti a una serie di scosse che si ripetono dopo la scossa principale. Restiamo in allerta, seguirò dalla sede della Protezione Civile regionale l'evolversi degli eventi. Per quello che concerne le notizie che abbiamo in questo momento, non risultato danni gravi". Così il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli è intervenuto presso la Sala degli Specchi della Regione Marche per fornire un primo aggiornamento a seguito delle scosse sismiche verificatesi questa mattina a largo della costa marchigiana. Un secondo punto stampa verrà allestito alle 18:00/18:30.  Presente alla conferenza anche l'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi e i tecnici della regione e della protezione civile regionale. "La scossa maggiore è stata quella iniziale di 5.7 della scala Richter, avvertita con una intensità minore nelle città - precisa Acquaroli -. Abbiamo subito allertato il sistema di protezione civile, i vigili del fuoco e i comuni, invitando quelli delle province di Pesaro/Urbino e Ancona a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Ci sono controlli in corso in tutte le strutture pubbliche. Oltre mille le chiamate al 112 per edifici privati e per segnalazioni di minore intensità".  "Mi sono sentito nell'immediatezza dell'evento con il capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il quale siamo in costante contatto - ha proseguito Acquaroli -. Non è previsto, per il momento, il loro arrivo nelle Marche. Sui social girano dei video che fanno comprendere l'intensità della scossa. Cito i danni alla stazione di Ancona dopo si vedono cadere dei calcinacci".  "Quest'oggi avevo un viaggio a Roma per un primo briefing con il nuovo Governo in merito ai danni creati dall'alluvione, ma ho scelto di inviare il mio capo di gabinetto perché ritengo più importante seguire la situazione relativa al terremoto dalla sede della Protezione Civile" ha concluso Acquaroli. 

09/11/2022 11:45
Alluvione Marche, via piano da 40 milioni, ma ancora non autorizzato pagamento dei primi 5

Alluvione Marche, via piano da 40 milioni, ma ancora non autorizzato pagamento dei primi 5

Dopo gli interventi di somma urgenza, in seguito all'alluvione del 15 settembre scorso, nelle province di Ancona e Pesaro Urbino, via libera al primo stralcio di 5 milioni di euro per i quali ci sono pareri favorevoli al piano previsto e dovrebbe arrivare presto l'autorizzazione ai pagamenti.  La Regione, annuncia l'assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, si appresta ora a proseguire con un ulteriore stralcio da circa 40 milioni di euro sempre per i lavori di somma urgenza che, come nel primo stralcio, comprende anche le spese sostenute da sfollati per sistemarsi in altri alloggi a causa dell'indisponibilità delle rispettive abitazioni. Per gli interventi di somma urgenza, ha chiarito Aguzzi, "abbiamo potuto utilizzare i primi 5 milioni che lo Stato ci ha messo a disposizione: c'è il parere positivo al piano ma ancora non è autorizzata la spesa; arriverà nelle prossime ore e noi apprestiamo a pagare le ditte, in percentuale, per lavori di somma urgenza come ripristino strade, ponti e alvei, ma anche spese per l'ospitalità".  "Ora stiamo predisponendo un nuovo piano che contempla maggiormente le somme urgenze nei territori, a più ampio raggio - ha spiegato - per ulteriori 40 milioni di euro: ci stiamo orientando su un successivo stralcio da 40 milioni di euro". "Intanto parliamo di somma urgenza poi proseguiremo, a poco a poco, con i ristori alle famiglie e alle imprese e ad altri enti". Chiaramente "non si riescono a coprire tutte le spese di ospitalità e gli interventi di somma urgenza". "L'autorizzazione alla spesa dei 5 milioni dovrebbe arrivare in poche settimane, spero giorni, - ha osservato Aguzzi -, e invece settimane per il secondo stralcio”.  

08/11/2022 19:40
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.