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Terremoto costa marchigiana, Ingv: "Lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni"

Terremoto costa marchigiana, Ingv: "Lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni"

A spiegare la natura dell'evento sismico che ha colpito la costa marchigiana nella mattinata di oggi è l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di una scossa di magnitudo 5.7, con epicentro a 30 chilometri dalla costa marchigiana, in Adriatico, susseguita poco dopo da un’altra scossa di forte intensità.

A partire da questo momento sono cominciate una trentina di repliche di magnitudo maggiore di 2, di cui una decina di magnitudo maggiore di tre. Gli strumenti dell’Ingv stanno rilevando ancora repliche.

La distanza dalla costa dell’epicentro ha probabilmente favorito l’impatto meno importante del sisma, evitando così di creare danni ingenti, specialmente lungo i centri abitati della costa. Si prevede che lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni.

"Alcune di queste repliche potrebbero essere risentite dalla popolazione, specie quella residente lungo la costa, senza escludere altri eventi di altrettanta entità, anche se al momento è impossibile fare previsioni" spiega l'Ingv. 

L’assessore alla protezione civile della regione Marche Stefano Aguzzi ha riferito che “dalle prime ipotesi sembrava che l’epicentro fosse di fronte a Falconara Marittima, poi si è riorientata la rilevazione verso Senigallia e infine Fano. Mentre raggiungevo la Sala operativa ad Ancona, ho sentito il prefetto di Pesaro, i sindaci di Fano e Pesaro. Ho chiesto subito alla Protezione civile regionale di invitare i sindaci della provincia di Ancona e di Pesaro e Urbino di evitare l’apertura delle scuole. Ho sentito anche i presidenti di provincia del sud delle Marche (più lontane dall’epicentro) invitandoli ad assecondare eventuali remore dei sindaci nell’aprire le scuole". 

Il terremoto è stato di meccanismo compressivo, cioè legato alle strutture di compressione off shore. Evento simile a un altro terremoto avvenuto nel 1930 a Senigallia, seppure l’epicentro di quello odierno sia localizzato più lontano rispetto alla costa.

Dal raffronto delle testimonianze non sono emersi danni a persone, nonostante le numerose chiamate (oltre mille) al 112, arrivate soprattutto dalla provincia di Ancona e Pesaro e Urbino. La linea ferroviaria, nel tratto da Rimini fino a Varano (Ancona), è stata dapprima interrotta, nell’attesa delle necessarie verifiche tecniche e successivamente riaperta. Nessun danno alle reti stradali e autostradali. Segnalazioni di danni lievi ad edifici. Sono in corso tutte le verifiche tecniche da parte dei vigili del fuoco. 

Verifiche anche sulle strutture sanitarie, senza finora segnalazioni di danni, e presso le scuole. Il presidente Acquaroli ha raccomandato tuttavia la chiusura degli istituti scolastici specie nelle due province maggiormente coinvolte: Pesaro e Urbino e Ancona. Chiuse anche le Università in via precauzionale.

 

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