Bontempi, storico marchio marchigiano di strumenti musicali per bambini, torna a raccontarsi con lo spot natalizio "Suona, Vivi, Bontempi". Un progetto di grande signicato, che celebra quasi novant’anni di storia e il profondo legame con la musica, la creatività e il territorio. Una storia fatta di sogni e speranze, di piccole scoperte e di crescita. Un sogno natalizio che vuole essere di buon auspicio per tutti i bambini che dalle prime note desiderano un giorno salire su un palcoscenico. Più di uno spot, per come è stato realizzato, le tematiche e la complessa produzione, si tratta a tutti gli eetti di un cortometraggio, un’opera di livello al servizio di una storica azienda marchigiana.
NEL PALINSESTO RAI DAL 29 NOVEMBRE
Lo spot sarà trasmesso su Rai Uno durante Lo Zecchino d’Oro, kermesse musicale per eccellenza dedicata ai bambini e quest’anno oerta da Bontempi. L’azienda ha voluto raccontare la storia di un bambino che insegue il sogno di diventare musicista. Il viaggio inizia la sera di Natale, quando scarta un regalo speciale: una tastiera Bontempi. Tra sacrici, studio e tanto divertimento, il sogno prende forma, dimostrando come anche un semplice dono possa trasformarsi da gioco in una passione che dura tutta la vita.
UN OMAGGIO A POTENZA PICENA E ALLA SUA COMUNITÀ
La produzione dello spot si è svolta interamente a Potenza Picena, sede storica dell’azienda dal 1937. Le riprese hanno valorizzato luoghi simbolo della città, come il suggestivo Teatro Mugellini e la Scuola Elementare Leopardi, creando un ponte tra passato e futuro. Un ruolo speciale è stato adato alla comunità locale: gli attori, compreso il piccolo protagonista Nicola, sono stati selezionati tra i residenti di Potenza Picena, e tutti i dipendenti dell’azienda hanno partecipato come comparse alla scena girata all’interno del teatro Mugellini, ripresa che vede il pubblico applaudire il protagonista, ormai adulto, mentre realizza il suo sogno, è stato un momento particolarmente emozionante, sottolineando il senso di appartenenza e orgoglio che lega tutti i componenti dell’azienda, come una famiglia, al marchio e al suo territorio d’origine.
COMMENTO DEL SINDACO TARTABINI
Il Sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, ha espresso soddisfazione: "L’azienda Bontempi ha rappresentato e rappresenta una vera e propria istituzione per il tessuto economico e sociale di Potenza Picena, di cui è parte dal lontano 1937, anno in cui Egisto Bontempi fondò quella che in origine era “La Fisarmonica”. Vedere, all’interno del nuovo spot, spazi che appartengono alla città, tra cui il nostro Teatro Mugellini, e riconoscere volti della comunità, è indubbiamente motivo di emozione e grande orgoglio. Che sia di buon auspicio per un futuro orido e colmo di grandi soddisfazioni”.
UNA STORIA CHE GUARDA AL FUTURO
Con questo spot, Bontempi rinnova il proprio impegno nel promuovere l’importanza della musica come elemento essenziale nello sviluppo creativo e umano dei più piccoli. L’iniziativa non rappresenta solo un’operazione di branding, ma anche una celebrazione dei valori fondanti dell’azienda: passione, artigianalità e radicamento nel territorio. "Suona, Vivi, Bontempi" non è solo una storia da guardare, ma un invito a credere nei sogni, proprio come Nicola.
COMMENTO DI ANDREA ARIOLA - AMMINISTRATORE UNICO iCOM - BONTEMPI
Dal 1937, anno in cui è nata, Bontempi rappresenta una realtà di successo nel panorama internazionale, diventando una multinazionale nella commercializzazione di strumenti musicali e giocattoli. Siamo orgogliosi della nostra lunga tradizione e del nostro territorio, che ha contribuito a scrivere la nostra storia. Per questo motivo abbiamo scelto di girare il nostro spot natalizio, che andrà in onda sulla Rai, nello splendido Teatro Mugellini di Potenza Picena, un luogo simbolo delle nostre radici. Questo spot non è solo una vetrina per il nostro marchio, ma un omaggio alla cultura e alle tradizioni che ci hanno ispirato. Con questo gesto, celebriamo il passato e guardiamo con ducia al futuro.
BONTEMPI - L’AZIENDA
Marchio di proprietà di Icom spa, è da sempre considerato uno dei brand più riconosciuti in Italia, grazie alla sua lunga e virtuosa storia che ha accompagnato oltre 4 generazioni nei primi passi all’interno del meraviglioso mondo delle sette note. Da Baglioni ai Metallica sono migliaia gli artisti aermati in tutto il mondo che possono dire di avere iniziato o interagito con gli strumenti Bontempi. Chi non ha avuto una pianola, una tastiera o un auto in casa? Oggi Bontempi è l’unica azienda in Italia, e una delle pochissime al mondo, che si occupa al 100% di strumenti musicali giocattolo, i clienti vanno da zero a 99 anni. Grazie a metodi brevettati, grande esperienza e applicazioni pedagogiche ancora oggi chi desidera stimolare la creatività e l’attenzione verso la musica dei ragazzi non può che pensare a Bontempi.
Lo spot “Suona Vivi Bontempi” è stato prodotto da Bontempi e realizzato dall’agenzia creativa Corner5 - Creative Studio, con la sceneggiatura di Luca Santini, la Regia di Gianni Gaudenzi di Luna Video e la fotograa di Marcello Orlando. Girato in una sola giornata nel mese di Ottobre ha visto la partecipazione di oltre 60 comparse oltre a 6 attori protagonisti e co-protagonisti. Una menzione speciale va a alla colonna sonora pensata, creata e suonata appositamente per lo spot dal musicista campano Carlo Natale, e che fa di questo spot un vero e proprio unicum nel suo genere.
La Banda ha sempre partecipato ai momenti di festa di Belforte del Chienti, ma ieri è stata Belforte a festeggiare la sua Banda.
È stata inaugurata all’ex oratorio di via Leopardi, con la benedizione del parroco, la mostra dal titolo “La Banda si racconta” dedicata ai 142 anni di storia del Corpo bandistico.
Strumenti storici, foto d’epoca, articoli di giornale, spartiti originali e vecchie divise raccontano il profondo legame tra la Banda e le tradizioni di Belforte. Una storia fatta di musica, passione e un incredibile passaggio generazionale che ha coinvolto quasi tutte le famiglie del paese. Un’idea, quella di creare l’allestimento, che arriva dalla grande dedizione della presidente della Banda, Renata Tiberi, prima donna ad aver suonato nel gruppo e prima guida donna della realtà belfortese.
«L’idea nasce dal recupero degli strumenti storici appartenuti alla Banda - dice Tiberi - che erano custoditi nell’ex scuola media. Ho pensato che fosse un vero peccato tenerli da parte e, anche ricordando quanti belfortesi avevano avuto il piacere e l’onore di suonarli, ho pensato che una mostra avrebbe potuto valorizzarli. Nell’allestimento troviamo addirittura uno strumento che vanta un secolo di vita».
Una proposta accolta subito con entusiasmo dal suo gruppo: «È un viaggio emozionante nella memoria di una comunità che si identifica anche nella Banda - aggiunge - e che percepisce il valore sociale che questa realtà ha rappresentato e rappresenta ancora per molte famiglie di Belforte. Un valore tramandato di generazione in generazione: ci siamo resi conto che quasi ogni famiglia del paese ha avuto un componente nella Banda».
Ma il viaggio nel tempo non si percepisce solo dall’esposizione: le ultime settimane dedicate all’allestimento sono state un momento per riportare alla luce aneddoti e racconti di chi ha trascorso gran parte della sua vita all’interno della Banda. E se all’ex oratorio resta esposto il passato, la Banda guarda oggi soprattutto al futuro e continua a scrivere pagine importanti legate alla musica e alla comunità: «Facciamo formazione per tutte le età - conclude la presidente - un modo per tramandare questa passione anche alle nuove generazioni».
Al taglio del nastro la graditissima visita di Orfeo Borgani, titolare della ditta di strumenti musicali che porta il suo cognome e a cui appartiene la maggior parte dei manufatti della mostra: una eccellenza del territorio. «La nostra azienda vive da 150 anni - ha detto l’imprenditore -, un numero che quasi coincide con quello della Banda di Belforte con la quale ci auguriamo di continuare a collaborare». Soddisfatto il sindaco Alessio Vita che ha ricordato come «la storia della Banda si intreccia con quella del paese e dei suoi cittadini.
Come non ricordare il legame di questa realtà musicale con Anselmo Ciappi, nostro cittadino illustre. Ora l’obiettivo del Comune è quello di trovare uno spazio per rendere questa mostra permanente affinché continui a ispirare e unire generazioni. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a trasformare questa idea in realtà, ci impegneremo a promuoverla anche con le scuole». Al fianco del primo cittadino il consigliere comunale Elio Carfagna che è stato presidente del Corpo bandistico per 42 anni. La mostra resterà aperta ogni sabato e domenica fino al 15 dicembre dalle 17 alle 19. Nella giornata conclusiva dell’allestimento, domenica 15 dicembre alle 17, nella Chiesa di Sant’Eustachio, si terrà il Concerto di Natale della Banda di Belforte.
La magia del Natale è un momento speciale per le famiglie, e l’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini rappresenta un’opportunità unica per regalare ai più piccoli esperienze indimenticabili e momenti di divertimento condiviso. Da anni, Circowow si dedica a creare eventi natalizi ricchi di emozioni, mettendo al centro l’immaginazione e la creatività dei bambini. Scopriamo allora come affrontare l’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini, seguendo i preziosi consigli degli esperti di Circowow.
L’importanza degli spettacoli di Natale per bambini
Gli spettacoli di Natale per bambini non sono solo momenti di intrattenimento, ma rappresentano anche un’occasione educativa e sociale di grande valore. Partecipare a uno spettacolo teatrale permette ai bambini di sviluppare competenze come la comunicazione, la gestione delle emozioni e il lavoro di squadra. Coinvolgere i bambini nella preparazione e nella rappresentazione di un evento natalizio contribuisce a creare legami profondi, stimolando la loro creatività e rafforzando la loro autostima. Questi spettacoli diventano momenti indimenticabili che rimangono nella memoria dei bambini anche negli anni a venire.
Pianificazione iniziale: tempistiche e formazione del team
Per un’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini efficace, è essenziale partire con una pianificazione accurata. Gli esperti di Circowow consigliano di avviare i preparativi almeno tre mesi prima della data dell’evento.
È importante definire un team organizzativo che includa:
- Un regista per guidare le prove e il coordinamento artistico.
- Un responsabile dei costumi e delle scenografie, che sappia ideare soluzioni creative ed economiche.
- Un coordinatore delle attività con i genitori e i volontari, essenziali per il supporto pratico.
Scelta del tema e della storia per lo spettacolo natalizio
La scelta del tema è uno dei momenti più creativi dell’organizzazione di spettacoli natalizi per bambini. Sebbene le rappresentazioni classiche come il presepe o Babbo Natale siano sempre molto apprezzate, Circowow suggerisce di esplorare idee originali che possano stimolare la curiosità dei bambini e incoraggiarli a esplorare nuovi orizzonti.
- Un viaggio nel mondo della fantasia: i bambini diventano protagonisti di una storia originale in cui esplorano regni magici o fanno incontri sorprendenti.
- Le tradizioni natalizie nel mondo: uno spettacolo che racconta come si celebra il Natale in diversi Paesi, stimolando la curiosità verso altre culture.
- La magia dell’amicizia: una storia incentrata sui valori dell’amicizia e della solidarietà, in perfetto spirito natalizio.
Casting e assegnazione dei ruoli: consigli per un processo equo
La fase del casting è un momento delicato e importante. È fondamentale mantenere un’atmosfera serena e priva di competizione eccessiva, affinché i bambini si sentano liberi di esprimersi senza timore di giudizi. Per i più piccoli, il casting può essere strutturato come un gioco o un momento di improvvisazione, permettendo di scegliere i ruoli in base alle capacità di ciascun bambino. Selezionare i ruoli in modo equo, spiegando l’importanza di ogni parte nello spettacolo, aiuta a gestire le aspettative e a ridurre il rischio di delusioni.
Creazione di costumi e scenografie a basso costo
I costumi e le scenografie sono elementi fondamentali per creare l’atmosfera giusta, ma non è necessario spendere cifre eccessive. Alcune idee possono essere:
- cartone e carta per scenografie leggere e facili da maneggiare;
- tessuti di recupero per i costumi, coinvolgendo i genitori nella realizzazione;
- pittura e glitter per aggiungere un tocco di magia ai dettagli.
Tecniche di regia per mantenere l’attenzione dei giovani attori
Dirigere un gruppo di bambini di diverse età può essere complicato da gestire, ma con le giuste tecniche è possibile mantenere l’attenzione e il coinvolgimento di tutti. Alcuni suggerimenti utili:
- usare il gioco come tecnica di apprendimento, trasformando le scene in attività ludiche;
- focalizzarsi su movimenti semplici, che i bambini possono memorizzare facilmente;
- premiare il loro impegno con piccoli riconoscimenti, come adesivi o complimenti, per incentivare la partecipazione.
Gestione delle prove: creare un ambiente divertente e produttivo
Un ambiente di prova sereno e gioioso contribuisce a creare uno spettacolo di successo: il consiglio degli esperti è quello di strutturare le prove in modo che bilancino l’aspetto divertente con la disciplina necessaria per una rappresentazione fluida.
- Incontri regolari per consolidare la memoria dei testi e dei movimenti.
- Giochi teatrali per scaldare i bambini e allentare le tensioni.
- Feedback positivo per aiutare ogni bambino a migliorare e a sentirsi apprezzato.
Incorporare musica e danza nello spettacolo natalizio
Musica e danza sono componenti essenziali per arricchire lo spettacolo natalizio, creando un’atmosfera festiva e coinvolgente. Circowow suggerisce di scegliere brani musicali adatti all’età dei bambini e di creare coreografie semplici che possano esprimere il senso della storia. È possibile utilizzare canzoni natalizie classiche, ma anche brani strumentali o melodie moderne che diano un tocco speciale alla rappresentazione. La coreografia non deve essere complessa: anche semplici movimenti in sincronia possono risultare molto suggestivi.
Logistica dell’evento: location, sicurezza e permessi
L’ambiente deve essere sicuro e in grado di accogliere sia i piccoli protagonisti che il pubblico, bisogna quindi assicurarsi che la location abbia tutte le dotazioni necessarie per la sicurezza, come uscite di emergenza e un’adeguata illuminazione. Inoltre, potrebbe essere necessario ottenere i permessi necessari per l’evento e verificare con il Comune eventuali normative specifiche. Con una pianificazione attenta e un team motivato, ogni dettaglio contribuirà a realizzare una rappresentazione che sarà ricordata a lungo.
Negli ultimi anni, il cappotto termico è diventato una soluzione popolare per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, ridurre le emissioni e aumentare il comfort abitativo. Con l'introduzione del bonus per il cappotto termico in vigore nel 2024, molte persone stanno valutando i costi e i vantaggi di questa tecnica di isolamento. In questo articolo, analizziamo quanto costa il cappotto termico e i principali benefici associati.
Cos'è il cappotto termico e come funziona
Il cappotto termico è una tecnica di isolamento che prevede l’applicazione di uno strato isolante sulle pareti esterne di un edificio. Questo strato riduce al minimo la dispersione termica, mantenendo il calore all'interno durante l'inverno e limitando il riscaldamento eccessivo in estate.
Il cappotto termico può essere realizzato con diversi materiali, tra cui polistirene espanso (EPS), lana di roccia e sughero, ognuno dei quali offre specifici vantaggi in termini di isolamento e sostenibilità.
Il processo di installazione prevede la preparazione della superficie esterna, l’applicazione del materiale isolante e la finitura con una rete protettiva e intonaco. Questo sistema offre isolamento continuo su tutta la struttura, migliorando l'efficienza energetica dell'edificio.
I costi del cappotto termico: fattori che influenzano il prezzo
Il costo di un cappotto termico può variare in base a diversi fattori, e sapere quanto costa il cappotto termico può essere complesso. Tra i principali elementi che influenzano il prezzo ci sono il materiale isolante scelto, le dimensioni dell'edificio e la complessità dell’installazione.
Per esempio, i materiali come l'EPS sono generalmente meno costosi rispetto alla lana di roccia o al sughero, ma potrebbero offrire un livello di isolamento inferiore.
Il prezzo medio per il cappotto termico nel 2024 si aggira intorno ai 30-50 euro per m² per l'EPS, mentre materiali più performanti come la lana di roccia possono raggiungere i 60-80 euro per m². È importante valutare il rapporto tra costo e qualità per scegliere il materiale più adatto alle proprie esigenze e budget.
Confronto dei costi tra diversi tipi di cappotto termico
Materiale
Costo medio per m² (2024)
Durata media
EPS
30-50 €
20-30 anni
Lana di roccia
60-80 €
25-35 anni
Sughero
90-120 €
40-50 anni
Fibra di legno
70-100 €
30-40 anni
Questa tabella fornisce una panoramica dei costi dei materiali più comuni, per aiutare i proprietari di immobili a prendere decisioni informate sulla scelta del materiale.
Benefici economici: risparmio energetico e riduzione delle bollette
Uno dei principali vantaggi del cappotto termico è il risparmio energetico. Grazie alla riduzione delle dispersioni termiche, si può risparmiare tra il 20% e il 40% sui costi di riscaldamento. Questo risparmio si traduce in un abbassamento delle bollette energetiche e in un rapido recupero dell'investimento iniziale.
Per esempio, in una casa di 100 m², il cappotto termico potrebbe generare un risparmio annuale compreso tra 300 e 600 euro. Nel lungo termine, questo significa ammortizzare i costi di installazione e ottenere un ritorno economico significativo.
Miglioramento del comfort abitativo e della qualità della vita
Il cappotto termico offre anche notevoli benefici in termini di comfort abitativo. La temperatura interna risulta più uniforme, riducendo i picchi di caldo e freddo.
Inoltre, il cappotto termico agisce come una barriera contro l'umidità, riducendo la formazione di muffa e migliorando la qualità dell'aria interna. Questi benefici contribuiscono al benessere e alla salute degli abitanti, riducendo i rischi di problemi respiratori e allergie.
Aumento del valore immobiliare
Un altro beneficio del cappotto termico è l'aumento del valore dell'immobile. Gli edifici con elevata efficienza energetica sono sempre più richiesti sul mercato, e un cappotto termico può incrementare il valore di un immobile fino al 10-15%.
Questo rende il cappotto termico un investimento non solo per il risparmio immediato, ma anche per la valorizzazione della proprietà nel tempo.
Vantaggi ambientali e sostenibilità
Il cappotto termico contribuisce alla sostenibilità riducendo le emissioni di CO2. Un edificio ben isolato richiede meno energia per riscaldarsi e raffreddarsi, riducendo così il consumo di combustibili fossili e l'impatto ambientale. Questi vantaggi si allineano con gli obiettivi di sostenibilità globali e contribuiscono a un futuro più ecologico.
Bonus e incentivi per l'installazione del cappotto termico
Nel 2024 sono disponibili diversi bonus e incentivi per chi decide di installare un cappotto termico. Il Superbonus 110% e l'Ecobonus offrono detrazioni fiscali per coprire una parte dei costi di installazione.
Per accedere a questi incentivi, è necessario rispettare alcuni requisiti, come l’utilizzo di materiali certificati e l'affidamento dei lavori a imprese qualificate. È possibile usufruire di finanziamenti agevolati per rendere l’investimento iniziale più accessibile.
Il processo di installazione: fasi e tempistiche
L’installazione del cappotto termico prevede diverse fasi: prima di tutto, è necessario effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni delle pareti. Successivamente, viene applicato lo strato isolante, che può richiedere da 2 a 4 settimane a seconda della grandezza dell’edificio e delle condizioni climatiche.
Dopo l’isolamento, si procede con la finitura, garantendo che l’intervento sia esteticamente gradevole e duraturo nel tempo.
In definitiva, installare un cappotto termico rappresenta un’ottima soluzione per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e aumentare il comfort abitativo. Non solo si risparmia sulle bollette, ma si valorizza l’immobile e si contribuisce alla sostenibilità ambientale. Con il bonus per il cappotto termico in vigore nel 2024, questa scelta diventa ancora più conveniente.
Il pouf letto è un complemento d’arredo versatile e pratico che unisce eleganza e comfort in un unico oggetto: questo elemento di design può essere una soluzione salvaspazio ideale per chi cerca un arredo funzionale senza rinunciare allo stile.Vediamo quali sono tutti i vantaggi di un pouf letto, come scegliere quello giusto in base alle proprie esigenze e come integrarlo perfettamente nel tuo ambiente.
Cos'è un pouf letto?
Il pouf letto è una combinazione tra un pouf tradizionale e un letto: in sostanza, si tratta di un elemento che, pur avendo l’aspetto di un semplice pouf, può essere trasformato in un letto aggiuntivo quando necessario. Grazie al suo design intelligente, il pouf letto permette di ottimizzare lo spazio, soprattutto in ambienti più piccoli dove ogni centimetro conta.
Questa trasformabilità è resa possibile da meccanismi che permettono di estendere o aprire il pouf, rivelando una superficie di riposo comoda e funzionale. È ideale per ospiti improvvisi o per chi vive in appartamenti con spazi limitati e non vuole sacrificare la qualità del sonno.
I vantaggi del pouf letto
Perché è vantaggioso scegliere di acquistare un pouf letto?
- Ottimizzazione dello spazio. Uno dei maggiori benefici del pouf letto è la sua capacità di ottimizzare lo spazio. Durante il giorno, il pouf può essere utilizzato come seduta o come elemento decorativo, mentre la notte si trasforma rapidamente in un comodo letto. Questo lo rende perfetto per monolocali, camere per gli ospiti, studi o appartamenti di dimensioni contenute.
- Facilità di utilizzo. I pouf letto sono progettati per essere facili da usare. La maggior parte dei modelli presenta un meccanismo semplice che permette di aprirlo con pochissimo sforzo. In alcuni casi, basta sollevare il cuscino o tirare una maniglia per rivelare il letto nascosto all’interno.
- Comodità Senza Compromessi. Anche se il pouf letto è compatto e salvaspazio, non significa che sia scomodo. Molti modelli sono realizzati con materassi in memory foam o altri materiali ad alta densità che offrono un comfort simile a quello di un letto tradizionale, ideale per chi ha bisogno di un posto dove dormire occasionalmente senza rinunciare alla qualità del riposo.
- Design e Stile. Il pouf letto è disponibile in una vasta gamma di stili e finiture. Che tu preferisca un look moderno, classico o minimalista, sicuramente troverai un modello che si adatta al tuo arredamento. Inoltre, molti pouf letto sono progettati con rivestimenti lavabili o sfoderabili, rendendoli facili da mantenere nel tempo.
Come scegliere il pouf giusto
Quando si sceglie un pouf letto, le dimensioni sono un fattore cruciale: è fondamentale assicurarsi che il modello che scegli possa essere facilmente adattato allo spazio disponibile. Per evitare sorprese una volta che il letto viene esteso, è bene misurare accuratamente la stanza dove intendi collocarlo e verificare le dimensioni del pouf sia da chiuso che da aperto: questo ti aiuterà a scegliere il modello giusto senza compromettere lo spazio.
Anche se i pouf letto sono pensati per essere compatti, la qualità del materasso è fondamentale per garantirti una buona notte di sonno, per questo è importante optare per un materasso in memory foam o una combinazione di materiali che possano assicurare il giusto supporto. I modelli con un materasso di qualità elevata offriranno un comfort simile a quello di un letto tradizionale, anche se utilizzato solo occasionalmente.
Esistono vari tipi di meccanismi di apertura per i pouf letto, e scegliere quello giusto è essenziale: alcuni modelli sono manuali e richiedono un semplice movimento per estendere il letto, mentre altri presentano sistemi a scorrimento o a cerniera. Quando si sceglie un modello, è bene assicurarsi che sia facile da aprire e richiudere, così da non compromettere la funzionalità. La facilità d’uso è un fattore che rende il pouf letto ancora più pratico.
Infine, il design del pouf letto deve adattarsi perfettamente all’arredamento della casa: che si stia cercando un pouf letto per il soggiorno o per la camera degli ospiti, il design è cruciale per creare armonia nell’ambiente. I rivestimenti in tessuto o pelle sono molto popolari, ma è importante che siano facili da pulire, soprattutto se il pouf letto verrà utilizzato frequentemente. Per integrare al meglio un pouf letto, è importante considerare lo spazio disponibile e lo stile della stanza. In una camera degli ospiti, può essere posizionato in una zona poco utilizzata durante il giorno, trasformandosi in un comodo letto quando gli ospiti arrivano. Nel soggiorno o nello studio, il pouf letto può fungere da seduta extra per ospiti o da elemento decorativo, mentre in caso di necessità diventa un pratico letto. Il suo design compatto e funzionale lo rende perfetto anche per piccoli appartamenti, dove ogni centimetro di spazio conta.
Insomma, il pouf letto è una soluzione salvaspazio elegante e funzionale che può rendere ogni casa più versatile e confortevole. Grazie alla sua capacità di trasformarsi in un letto, offre la comodità di un riposo di qualità senza compromettere lo stile e lo spazio. Scegli il modello che meglio si adatta alle tue esigenze, sia per comfort che per design, e goditi un arredo pratico e innovativo.
Un’eccellenza di Matelica che raggiunge il top in Italia. Con questa motivazione è stata accolta in Comune la cantina Belisario, che ieri mattina (sabato 23 novembre) ha ricevuto una pergamena direttamente dalle mani del sindaco Denis Cingolani e dell’assessore all’Agricoltura Barbara Cacciolari.
La Belisario si è infatti distinta nell’ultimo periodo per aver raggiunto dei traguardi eccezionali, tra cui la nomina a cantina cooperativa dell’anno 2025 da parte dell’importante guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. “Ci congratuliamo con l’azienda matelicese per i suoi recenti successi – hanno commentato Cingolani e Cacciolari – la Belisario è da sempre una grandissima risorsa per il nostro territorio, sia per la produzione di vini di eccellenza che fanno scoprire Matelica a tutto il mondo, sia per il valore sociale ed economico che ricopre nella nostra comunità”.
Due giorni in sella per tante persone provenienti da tutta Italia. Bel successo per l’iniziativa organizzata dall’associazione “Natura a Cavallo” che ha attratto appassionati da varie parti del Paese che sono saliti in sella per delle bellissime passeggiate tra le colline matelicesi.
Un’iniziativa di successo che ha avuto anche il plauso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani. “Grazie agli organizzatori Gionata Rossetti, Emanuela Platani e Federica Di Pietro per aver creato questo evento – ha commentato il primo cittadino – le passeggiate a cavallo sono da sempre uno dei modi migliori per scoprire il nostro fantastico territorio”.
Come da tradizione, il 22 novembre l’Associazione "Adesso Musica" di Camerino ha festeggiato Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti.
I ragazzi dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” e vari componenti della Banda orchestra "Città di Camerino", che rappresentano le due anime dell’Associazione, hanno partecipato alla santa messa che è stata celebrata nella chiesa del Monastero Santa Chiara, abbracciati dall’affetto delle clarisse.
A seguire la conviviale dove il presidente dell’Associazione Gilberto Spurio e il direttore artistico Vincenzo Correnti hanno espresso la loro gratitudine per il lavoro serio e appassionato che docenti, studenti e semplici amanti della musica fanno ogni giorno nelle aule dell’Accademia della musica.
In tale occasione la famiglia di Adesso Musica ha anche festeggiato il traguardo raggiunto da Micaela Mancinelli, segretaria dell’Istituto e docente di Teoria e solfeggio, che nei giorni scorsi presso il Conservatorio Statale di Musica "G.B. Pergolesi" di Fermo ha conseguito il Diploma di I livello in Clarinetto con la votazione di 110 e lode.
Presenti alla festa il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, l’assessore Stefano Falcioni, il presidente del Consiglio comunale Cesare Pierdominici e Gianluca Pasqui, vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche.
Unanime l’apprezzamento per la bellezza di questo eterogeneo e grande gruppo unito dalla stessa passione per la musica, per la grande disponibilità di questi musicisti e per il bellissimo senso di festa che crea la loro presenza negli appuntamenti più importanti del territorio.
Con il crollo della struttura diarchica dell’universo, si è aperta una nuova fase di conflitti, tutti diversi e, insieme, interni alla nuova “quarta guerra mondiale” (Costanzo Preve) avviatasi nel 1989. Essa, successiva alla terza (la “Guerra fredda”), è di ordine geopolitico e culturale ed è condotta dalla civiltà del dollaro contro the rest of the world, contro tutti i popoli e le nazioni che non siano disposti a sottomettersi al suo dominio, forma politica della conquista del mondo da parte della forma merce.
L’atto genetico della presente quarta guerra mondiale deve essere rintracciato nell’implosione della forza politica che, per quasi cinquant’anni, aveva reso possibile il congelamento dei conflitti, pur con l’eccezione di alcuni rilevanti punti “caldi” (dalla Corea al Vietnam).
Dissoltasi la potenza katechontica comunista, la scena mondiale si è contraddistinta per la riesplosione virulenta dei conflitti imperialistici. Sconfitta l’Unione Sovietica, la monarchia universale aspira alla conquista del mondo intero: e questo secondo la stessa logica della reductio ad unum del globalitarismo, di cui la potenza americana rappresenta la variante politica.
È, con il vocabolario di Schmitt, il tempo della “guerra dell’inimicizia assoluta”, che “non conosce alcuna limitazione”, ma poi anche del Raumordnungskrieg, la “guerra per un nuovo ordinamento spaziale” a livello globale.
La quarta guerra mondiale ha per scopo il mantenimento di un mondo monopolare (la global governance), la distruzione manu militari delle forze che ancora gli resistono, la prevenzione dell’emergenza di concorrenti asiatici o europei, la svalutazione del diritto internazionale e la mondializzazione senza frontiere dell’economia deterritorializzata e spoliticizzata.
Come suggerito da Daniel Bensaïd in Elogio della politica profana, nulla più del discorso del presidente Bush del 20 settembre 2001, all’indomani della tragedia delle Twin Towers, permette di comprendere l’essenza della quarta guerra mondiale.
Giacché i “terroristi” – cioè quanti non sono disposti a riconoscere la sovranità imperiale americana – “odiano le nostre libertà”, utilizzeremo – spiegava Bush – “tutte le risorse a nostra disposizione” per sconfiggerli. Ne scaturirà – sono ancora parole del presidente americano – “una lunga campagna senza precedenti”, condotta con “operazioni segrete, segrete fino al loro successo” e con mezzi inconfessabili. Il carattere mondiale di questa nuova guerra annunciata nel 2001 – ma già in atto fin dal 1991 – è ammesso dallo stesso Bush: “questa è una guerra mondiale. Questa è una guerra di civiltà” (this is the world’s fight. This is civilization’s fight). […] O siete con noi o siete con i terroristi”.
Da questi passi emerge come, dopo il pericolo rosso ormai sconfitto, il terrorista sia divenuto il nuovo nemico assoluto della quarta guerra mondiale, il nuovo male radicale da estirpare con ogni mezzo. In tal maniera, si tracciano, con la grammatica di Schmitt, “nuove linee d’amicizia, al di là delle quali cadono bombe atomiche e bombe all’idrogeno”. Si inaugura, così, la corsa alla guerra giusta planetaria, versione contemporanea della crociata; e questo in uno scenario in cui amici sono quanti accettano il dominio unipolare del mondo, nemici quanti gli resistono.
Per questa via, dopo l’11 settembre 2001, è normalizzata l’eccezione e, con essa, la crociata del Bene contro il Male, con tanto di riabilitazione della tortura come mezzo legittimo e di delocalizzazione delle prigioni clandestine (in tal maniera sottratte a ogni giurisdizione). Come suggerito da Agamben, azioni che, di per sé, non presentano il valore di legge, ne guadagnano la forza.
Definito lo scontro come civilization’s fight e il nemico come the terrorist, non vi è pace né negoziazione possibile. Con il terrorista non si tratta, né si scende a patti, quand’anche venga sconfitto; semplicemente lo si disintegra, non importa con quale mezzo, ma sempre in nome dell’ideologia umanitaria e della lotta contro il Male.
È, così, fondata quell’inimicizia assoluta che, come sapeva Schmitt, “attraverso il terrore e le misure antiterroristiche cresce continuamente fino alla volontà di annientamento”. Per questo, già a partire dal 1989, la sovranità imperiale mondializzata impone uno stato d’eccezione permanente. Se, con la Teologia politica di Schmitt, sovrano è colui che decide sullo Stato d’eccezione, nessuno è oggi più sovrano del Presidente statunitense.
Ebenne, la guerra d’Ucraina deve essere intesa in questo contesto: non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, come ripete l’ordine discorsivo manipolato, ma è il conflitto che l’America e l’occidente, anzi l’uccidente liberal-atlantista, conducono contro la Russia, nel tentativo di “normalizzare” e colonizzare una potenza non ancora piegata al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce.
Un pomeriggio autunnale, fuori piove, sto per uscire e sono in ritardo. Come al solito non ricordo dove ho lasciato le chiavi, comincio a rovistare freneticamente tra i cassetti della mia scrivania, quando in maniera inaspettata, tra scontrini ed appunti sparsi compare una vecchia foto, ormai consumata e dimenticata.
Un dolore sordo mi attraversa il corpo, di colpo un gran freddo, quello che ti morde le ossa, tutto intorno si ferma, non c’è più tempo né spazio. Tu bella ed immortale che mi guardi e mi rassicuri con il tuo sorriso, ed io una bambina innamorata della sua mamma. Eravamo noi due. Ora tu non ci sei più.
Quando si nasce, tra genitore e figlio si sigilla un patto d’amore indissolubile che non può concepire un taglio così netto e crudele. La morte ci appartiene tutti, nessuno è pronto, la nostra cultura non ci prepara a questa esperienza che fa parte della vita stessa.
Ogni ciclo ha un inizio, uno svolgimento ed una conclusione. Noi viviamo credendo che tutto sia eterno, così tendiamo a rimandare, rimandiamo quella chiamata, quell’abbraccio, quella parola in più...ci dimentichiamo del presente, dove invece si consuma la vita vera.
Poi arriva un giorno come tanti, in cui increduli ed impreparati viviamo l'esperienza del distacco. Uno strappo lacerante improvviso, di colpo tutto cambia, c’è un prima ed un dopo e tu non sarai più lo stesso.
Rifiuto, rabbia, tristezza per arrivare all’accettazione; si cerca di dare un senso a questa esperienza e così impariamo a rispettare il viaggio unico che ogni anima ha intrapreso in questa vita. Apprendiamo che si può uscire dalla necessità della presenza fisica, affiniamo una sensibilità che ci porta ad un ulteriore livello percettivo, dove riusciamo a sentire la persona amata accanto a noi, e ancor più dentro di noi.
Avviene un piccolo miracolo che trasforma il dolore, dandoci quel sollievo necessario per continuare nella nostra quotidianità con una nuova consapevolezza. Per assurdo, la morte ci ricorda l’essenza vera di questa esistenza, ci spoglia dell’inutile.
Sublimando il dolore, impariamo a dare un colore ed una consistenza diversa alle esperienze. Cambia il valore del tempo e delle relazioni, lasciamo andare situazioni, persone e scelte che non sentiamo più affini a noi. Impariamo ad amarci, diventando genitori di noi stessi.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la controversa tematica, relativa alla responsabilità delle compagnie assicurative in caso di sinistro stradale, e in alternativa, la possibilità di attivazione del Fondo di Garanzia vittime della strada.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Sarnano, che chiede: "In caso di sinistro stradale provocato da un veicolo sprovvisto di assicurazione o munito di tagliando assicurativo falso, è comunque responsabile la compagnia assicurativa del soggetto che ha provocato l’incidente, oppure si può essere indennizzati direttamente dal Fondo di Garanzia vittime della strada?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto dibattuta, relativa alla responsabilità colposa delle compagnie assicurative, nonché circa le condizioni e modalità di attivazione del c.d. Fondo di Garanzia, facendo particolare riferimento all’art. 283 C.d.A., che disciplina in modo chiaro, le circostanze in cui il Fondo interviene ad indennizzare il soggetto danneggiato nella misura stabilita in sede di formulazione della relativa offerta, statuendo testualmente quanto segue:
"Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso la Consap, risarcisce i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti, per i quali vi è l'obbligo di assicurazione, nei casi in cui: a) il sinistro sia cagionato da veicolo o natante non identificato; b) il veicolo o natante non risulti coperto da assicurazione;c) il veicolo o natante risulti assicurato presso una impresa in stato di liquidazione coatta o vi venga posta successivamente;d) il veicolo sia posto in circolazione contro la volontà del proprietario, dell’usufruttuario, dell’acquirente con patto di riservato dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria".
Inoltre, per il caso specifico di sinistro con veicolo provvisto di tagliando assicurativo falso e dunque, privo di idonea copertura assicurativa, rientrante nella categoria di cui alla lettera b), è opportuno operare una precisazione, poiché in tal caso, infatti, così come stabilito dall’art. 127 C.d.A, la compagnia di assicurazione del soggetto danneggiante risulterebbe responsabile per il solo fatto del rilascio di contrassegno assicurativo ed indipendentemente dall’inefficacia o dall’invalidità del rapporto di assicurazione, pure in ipotesi di contrassegno contraffatto o falsificato. Salvo che l’assicurazione stessa dia prova dell’insussistenza di una propria condotta colposa, tale da ingenerare in capo al danneggiato, l’incolpevole affidamento in merito alla sussistenza del rapporto assicurativo; in tale ultimo caso, dunque, ad operare sarà il Fondo di Garanzia.
La questione è stata infatti affrontata dalla Corte di Cassazione, con l’Ordinanza, n. 6300/2019, la quale ha fatto luce su tale controversa fattispecie, pronunciandosi in merito ad una questione analoga e consolidando un prezioso principio di diritto.
Difatti, nel caso di specie, sia il Giudice di Pace che il Tribunale adito in funzione di Giudice di Appello, avevano rimproverato al danneggiato che aveva subito dei danni a causa di un sinistro avuto proprio con un veicolo munito di un tagliando falso, di aver attivato direttamente il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, anziché promuovere preventivamente una causa di risarcimento avverso la compagnia di assicurazione falsamente indicata nel tagliando, sulla base di un autonomo convincimento circa la palese falsità del contrassegno in oggetto.
Al contrario, la Suprema Corte adita, ha cassato tale pronuncia, stabilendo il principio di diritto secondo il quale: "Non sussiste per il danneggiato la necessità di citare autonomamente l’assicurazione apparentemente titolare del contrassegno assicurativo, allorchè la prova della falsità o comunque della non attribuibilità del tagliando assicurativo all’assicurazione citata, emerga dagli atti del giudizio promosso nei confronti del Fondo Vittime della Strada, per essere stata dal danneggiato spontaneamente e preventivamente accertata, rendendo superflua l’instaurazione di un autonomo giudizio nei confronti dell’apparente compagnia, la quale si limiterebbe ad invocare il fatto notorio della falsità del contrassegno" (Corte di Cass.; Sez. III Civ.; Ord. n. 6300; dep. 05.03.2019).
Per tali motivi, in risposta alla domanda della nostra lettrice, in caso di sinistro con veicolo sprovvisto di idonea copertura assicurativa o munito di tagliando palesemente falso, il soggetto danneggiato potrà attivare direttamente la procedura di indennizzo nei confronti del Fondo di Garanzia con le modalità previste dal codice delle assicurazioni, il quale fornirà una copertura dei danni in base all’offerta di indennizzo di volta in volta formulata, senza dover preventivamente citare per il risarcimento dei danni, la compagnia assicurativa falsamente indicata, dal momento che, dato l’immediato accertamento circa la palese falsità del contrassegno assicurativo, non appare in nessun caso ipotizzabile una responsabilità colposa in capo alla stessa.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Giovedì 21 novembre, in occasione della Giornata nazionale degli Alberi, si è svolta a San Lorenzo al Lago, in località Sasso Bianco, la festa dell’Albero. I Carabinieri Forestali di Fiastra, insieme al Comune, agli alunni e agli insegnanti della scuola di Fiastra, hanno piantato 40 alberi, uno per ogni alunno e bambino di Fiastra da 0 a 14 anni.
Gli alberi, prevalentemente piante da frutto, sono stati donati dai Carabinieri Forestali e piantati ognuno da un bambino, che ha scritto il proprio nome su una targhetta da appendere ad esso. Tramite un'app sarà possibile, per ognuno dei bambini, monitorarne la crescita. Hanno partecipato anche molti genitori e nonni ricordando quando anche loro hanno piantato il loro albero ed aiutando i bambini a farlo di nuovo.
"La festa dell’Albero – commenta l'assessore Caterina Belli - è un evento che gli ex alunni della scuola di Fiastra, di qualche decennio fa, sicuramente ricordano, ma che negli ultimi venti anni si è perduta in molti comuni. É un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto riportare sul nostro territorio, perché coinvolge bambini e adulti ed è un momento educativo importante. In primo luogo permette ai ragazzi di lasciare un proprio segno sul territorio, che durerà negli anni a venire, in secondo luogo dà loro la possibilità di prendersi cura di un altro essere vivente che ha i suoi tempi e i suoi progressi, certamente più lenti di quelli umani".
"Piantare un albero è, quindi, un gesto d’amore per il prossimo, che ne raccoglierà i frutti, ma è anche un grande insegnamento di vita: è un elogio alla lentezza e alla calma, come lo è tutto ciò che cresce in natura, e ci insegna che le cose migliori, quelle che durano più a lungo, si costruiscono poco a poco e richiedono cura costante e capacità di aspettare che, nei tempi frenetici in cui viviamo tutti, compresi i più piccoli, è una abilità che si sta purtroppo perdendo e che deve essere il più possibile stimolata per permetterci di vivere una vita più serena. La festa dell’Albero - conclude l'assessore Belli - ci ricorda il rispetto per la natura ma anche a imparare da essa".
La Giunta comunale di Macerata ha approvato il progetto esecutivo di realizzazione dell’intervento Pnrr "Rigenerata Macerata Go Green" relativo alla riqualificazione di grandi aree verdi urbane per un importo complessivo di 1 milione e 696mila euro. A essere interessati saranno i giardini Diaz, il Parco di Fontescodella, i giardini Micheletti del quartiere Le Vergini e il bosco urbano del Sasso d'Italia; la consegna dei lavori è prevista entro l’anno.
“Un intervento che riveste un ruolo strategico nella valorizzazione del sistema del verde urbano di Macerata dato che i quattro parchi costituiscono punti di riferimento per la comunità e rappresentano l’ossatura del sistema verde cittadino, composto da numerose aree di varie dimensioni e funzioni, alcune delle quali di rilevante valore architettonico e paesaggistico e che richiedono risorse significative per la gestione” ha detto il sindaco Sandro Parcaroli.
“Di particolare interesse è la rete di connessione tra le aree verdi, rappresentata da sentieri e piste ciclabili in fase di progettazione – ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. La realizzazione complessiva degli interventi previsti aumenterà l’accessibilità agli spazi verdi con la risoluzione di alcune criticità strutturali e il potenziamento delle infrastrutture per promuovere e ampliare l’uso sportivo, ludico e ricreativo delle aree, rafforzandone le funzioni. Con questi interventi, attesi da tempo dalla cittadinanza, restituiamo ai maceratesi i loro luoghi del cuore migliorandone gli aspetti funzionali e di socializzazione”.
Ai Giardini Diaz sono previsti interventi che permetteranno di risolvere la criticità legata al cattivo drenaggio delle acque piovane intervenendo sui due viali che dividono i quadranti del giardino. Si procederà, inoltre, con la riqualificazione dell’area giochi seguendo i criteri di inclusività, sostenibilità e sicurezza e con la sistemazione di circa 30 nuove piantumazioni attorno al laghetto per migliorare l’ombreggiamento delle aree di sosta. L’impianto di irrigazione a goccia sarà implementato, saranno aggiunti nuovi arredi per rafforzare la funzione di sosta e lettura (tavolo da pic-nic, panchine, cestini, cartelloni) e sarà prevista la riqualificazione dello stemma di Macerata.
Per quanto riguarda il Parco di Fontescodella sarà riqualificata la piazzetta con l'aggiunta di una tettoia e di un tavolo. I sentieri saranno migliorati con un percorso inerbito per rendere più accessibili il frutteto e le altre aree meno frequentate.
Saranno installati 5 cartelloni informativi e potenziata l’attività sportiva all’aperto con l’ampliamento della pista da skateboard, la riqualificazione del campo da calcetto, il posizionamento di nuovi attrezzi per attività motoria e la sostituzione del castello in legno. In sinergia con il progetto della pista ciclabile, saranno riqualificati i percorsi perimetrali, sistemati i vialetti e le scale di accesso al parco e sarà realizzata un’area cani. L'intervento prevede anche l’installazione di un impianto di videosorveglianza e nuova illuminazione e di tavoli da pic-nic, panchine, fontanella e cestini.
Per l’area verde "Geppino Micheletti" del quartiere Le Vergini è prevista la rifunzionalizzazione dell’ex laghetto che diventerà uno spazio di socializzazione; lo stesso sarà smantellato e interrato e l’area diventerà una piattaforma verde dove sarà realizzata una pergola per le attività ludico-ricreative del quartiere. La struttura sarà arredata con panchine e tavoli e saranno realizzati un sentiero inerbito e una struttura calisthenics. Si procederà, infine, con l’installazione di una fontanella, con il potenziamento dell’area giochi e della relativa illuminazione, con la realizzazione di un’area cani e con la piantumazione di diverse specie arboree.
Il bosco urbano del Sasso d’Italia sarà interessato da interventi relativi al ripristino della piena funzionalità e sicurezza dell’area giochi con la creazione di un percorso sensoriale e l’installazione di strutture ludiche inclusive. Sarà realizzato un percorso attrezzato per attività sportive all’aperto, saranno sistemati i sentieri esistenti e si procederà alla riqualificazione del parcheggio (una parte sarà destinata alla sosta base per camper) con la piantumazione di nuove specie arboree tra cui 35 esemplari di nocciolo in continuità con la realizzazione imminente del bosco urbano all’interno dell’area comunale sita in loco.
L'amministrazione comunale di Civitanova Marche ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del reticolo idrico superficiale dei fossi "Trabocco" ed "Adua". A seguito dei sopralluoghi effettuati dal personale dell’Ufficio tecnico comunale, la Giunta ha disposto un intervento di ripristino dell’alveo dei fossi, con cui si andrà a sistemare le zone ammalorate. Dove i rivestimenti sono mancanti, deteriorati e danneggiati si provvederà alla loro sostituzione.
Nella relazione presentata dai tecnici comunali è stato evidenziato un avanzato stato di degrado sia del fondo dei canali che delle pareti laterali, con locali distaccamenti dei rivestimenti. Inoltre, il proliferare di arbusti e della vegetazione spontanea favorisce la presenza di tane di animali, tra cui nutrie, con accumuli di materiale che possono avere ripercussioni negative sul regolare scorrimento delle acque reflue. L'importo complessivo dell’opera ammonta a 70mila euro. Il geom. Marco Schiavoni è RUP e progettista dell’intervento.
"Nel corso degli anni, i canali esistenti non hanno subito incisivi interventi oltre alla manutenzione ordinaria, come la pulizia dell’alveo da canne e materiale terroso e fangoso – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai. Ora andremo ad effettuare sia il ripristino dell’alveo, che la sigillatura di tutte quelle situazioni in corrispondenza delle varie tubazioni di allaccio che potrebbero causare frane o cedimenti del terreno limitrofo, con un’accurata pulizia dell’alveo dei fossi stessi. Inoltre, l’Amministrazione comunale si è data la priorità di procedere all’ampliamento dell’alveo del Trabocco, allo scopo di adeguare lo scolmatore alle recenti anomalie climatiche che causano abbondanti piogge e improvvise precipitazioni ed ha inserito nel prossimo piano triennale di Opere pubbliche la previsione di procedere ad un allargamento dell’alveo per un importo presunto di circa 4 milioni di euro. Gli uffici predisporranno un elaborato progettuale da inviare alla Regione Marche per poter accedere ai finanziamenti statali riservati alla prevenzione delle calamità atmosferiche".
La Provincia di Macerata in prima linea, insieme a studentesse e studenti delle scuole superiori, per dire "no" alla violenza di genere. In occasione della "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne", che cade ogni anno il 25 novembre, infatti, la Consigliera di Parità Deborah Pantana, insieme alla Consigliera delegata alle Pari opportunità Tiziana Gazzellini, hanno organizzato una manifestazione in programma lunedì mattina, dalle 11 alle 13, ai Giardini Diaz di Macerata. Saranno presenti delegazioni di studentesse e studenti degli istituti del territorio che leggeranno pensieri e contributi di sensibilizzazione sul tema della violenza di di genere.
"Il 25 novembre è diventata una data simbolo, ma l'impegno per contrastare la violenza di genere deve essere portato avanti ogni giorno, perché sono ancora troppe le donne che subiscono violenze verbali, fisiche e psicologiche - commentano le consigliere Pantana e Gazzellini -. Per questo crediamo che la sensibilizzazione all’interno delle scuole, con il coinvolgimento di studentesse e studenti, sia un passaggio imprescindibile. Auspichiamo la massima partecipazione e invitiamo anche tutti i cittadini che vogliano unirsi al nostro momento di confronto".
Per due giorni al mese sarà garantito il servizio di assistenza legale gratuita presso lo Sportello InformaDonna del comune di Civitanova Marche, rivolto a donne in situazioni di fragilità che potranno ricevere una prima consulenza in ambito penale, civile, di famiglia, lavoro e tributario, senza assunzione del mandato da parte del professionista.
Grazie alla rinnovata convenzione tra il Comune di Civitanova Marche, il Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e lo stesso Ordine, lo Sportello Informadonna di Civitanova Marche potrà offrire questo servizio legale, che va ad integrare la consulenza psicologica, sempre gratuita, prestata dalla dottoressa Valeria Grassetti presso il medesimo Sportello gestito per conto del Comune da più di dieci anni dall’associazione "Praxis" di Macerata, nella persona dell'avvocato Eleonora Tizzi.
L'assistenza fornita tocca tutti gli ambiti potenzialmente critici della vita della donna, dalle difficoltà occupazionali, alle difficoltà di gestione familiare al supporto nei casi di violenza, e conta una media annuale di 150 consulenze. La convenzione è subito operativa.
Presenti questa mattina alla conferenza stampa di presentazione, nella Sala della Giunta di Palazzo Sforza, l’assessore alle Pari Opportunità Barbara Capponi, Eleonora Tizzi, responsabile Sportello cittadino Informadonna, l’avvocato Marco Cecconi, presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine avvocati di Macerata insieme alle componenti Cpo avv. Elena Ardito, avv. Mariangela Ascenzi, avv. Paola Formica e avv. Letizia Murri.
"La collaborazione con gli altri attori pubblici e privati è sempre stata la priorità dell’associazione Praxis - ha spiegato Tizzi in apertura di conferenza stampa - come nel caso del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli avvocati di Macerata, questa mattina intervenuto per informare dell'avvenuto rinnovo della convenzione tra Comune e CPO, nella persona del presidente avv. Marco Cecconi. Il servizio prevede l'assistenza legale gratuita per le nostre utenti. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che cade il 25 novembre, abbiamo voluto dare questa notizia insieme; un risultato che è per tutti noi motivo di grande orgoglio".
“Il Comitato per le Pari Opportunità è un organismo autonomo dell’Ordine degli Avvocati di Macerata che si propone di favorire e sviluppare azioni positive per attuare le pari opportunità nell’accesso, nella formazione e nello svolgimento dell’attività professionale, rimuovendo ogni ostacolo che limiti di fatto l’uguaglianza in tutte le situazioni in cui vi è una qualsiasi forma squilibrio, fragilità o vulnerabilità – ha spiegato il presidente Cecconi -. Nell’ottica di una Avvocatura sempre più vicina e connessa ai bisogni reali e più autenticamente concreti manifestati dal territorio, il Comitato si è reso disponibile nella facilitazione di un servizio per le donne in difficoltà e per le persone in situazioni di fragilità".
"Specificamente, nella collaborazione gratuita da parte di tutti gli avvocati che hanno manifestato la loro disponibilità in tal senso, con gli sportelli 'InformaDonna' istituiti presso i vari comuni del territorio, e da oggi con quello del Comune di Civitanova Marche - ha concluso Cecconi -. Il Comitato Pari opportunità è ben felice di mettersi a disposizione, facendo da tramite con gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Macerata offrendo alla collettività la propria esperienza professionale, a titolo gratuito e in completo anonimato, mediante una consulenza senza conferimento di mandato e nel rispetto degli obblighi deontologici".
"Si rinnova una collaborazione di rete importante che offrirà una pluralità di sguardi e possibilità a tutte le persone che usufruiranno dei servizi dello sportello – ha detto l’assessore Barbara Capponi. Ringrazio il Comitato Pari Opportunità per la rinnovata disponibilità a collaborare e a mettersi a servizio dell'utenza e delle loro necessità e ringrazio inoltre la Praxis, nella persona dell'avvocato Eleonora Tizzi che da anni con competenza, delicatezza e intelligenza coordina lo sportello, con una straordinaria ricaduta concreta sulla cittadinanza".
Il dott. Paolo Scapellato, presidente Praxis Macerata ha voluto sottolineare il suo ringraziamento in una nota: "La generosità mostrata dal Comitato ci è di grande conforto perché è la dimostrazione di come l'Unione delle forze sia la risposta più adeguata ai problemi legati alla disuguaglianza di genere e alla violenza sulle donne".
Il servizio è già attivo il primo giovedì del mese (dalle ore 15 alle 17) e l'ultimo mercoledì del mese (dalle 9 alle 11). Un avvocato sarà presente presso lo sportello InformaDonna per offrire una prima consulenza legale gratuita in materie relative alle Pari Opportunità e quindi penale, civile, di famiglia, dei soggetti fragili e anche tributaria. Non vi sarà in ogni caso assunzione del mandato da parte del professionista.
L'Istituto Comprensivo Sant'Agostino di Civitanova Marche si arricchisce di un nuovo, fondamentale strumento per la sicurezza dei suoi alunni, docenti e personale: un defibrillatore semiautomatico, donato generosamente dalla Galleria Persiana Ahmadi di Civitanova Marche. Questa donazione rappresenta un importante passo avanti nella cura della salute e nella prevenzione dei rischi, assicurando che la scuola sia pronta ad affrontare situazioni di emergenza con prontezza e competenza.
"Il defibrillatore è uno strumento essenziale in caso di arresto cardiaco improvviso, una condizione che può colpire chiunque, in qualsiasi momento. Grazie a questa donazione, la nostra scuola si dota di una tecnologia che può fare la differenza tra la vita e la morte, aumentando la sicurezza non solo degli studenti, ma di tutta la comunità scolastica", sottolinea il dirigente scolastico Gloria Gradassi.
"Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la salute e la sicurezza nelle scuole, un tema particolarmente sentito anche dalle famiglie e dagli stessi studenti - prosegue Gradassi -. Un gesto che, oltre a contribuire alla sicurezza, è anche un segno di vicinanza e solidarietà da parte di chi ha scelto di investire nel benessere della comunità scolastica. Un ringraziamento particolare alla Galleria Persiana Ahmadi, che con la sua donazione ha dimostrato un grande senso di responsabilità e attenzione nei confronti della collettività, con la certezza che questo dono contribuirà a rendere ogni giorno più sicuro per chi, nel nostro Istituto, vive e lavora".
"Inoltre, un sentito ringraziamento va al Rotaract La Marca, che ha donato alla scuola la manutenzione e i corsi per l’utilizzo del defibrillatore. La loro generosità e impegno nella formazione della comunità scolastica rappresentano un valore aggiunto per il nostro Istituto, contribuendo a creare un ambiente ancora più sicuro e protetto. Un cuore più sicuro per la nostra scuola, grazie alla generosità di chi crede nel valore della vita e della comunità", conclude Gloria Gradassi.
A chiunque sarà successo almeno una volta nella vita di essere proprio nel bel mezzo della stampa e visualizzare sul pc un segnale che avvisa della scarsità d’inchiostro. Non tutti sanno quale cartuccia ordinare e soprattutto come farla durare di più la prossima volta.
Quale cartuccia per la stampante usare
Quando arriva il momento di acquistare le cartucce per stampante su Ufficiodiscount.it, è normale domandarsi quale ordinare tra le tante a disposizione. Le cartucce per la stampante non sono tutte uguali e vanno scelte in base alla tecnica di stampa.
Non si può usare un toner inkjet al posto della cartuccia laser. Infatti, la inkjet stampa spruzzando inchiostro sul foglio grazie a dei piccolissimi ugelli. Invece una stampante laser sfrutta un toner fotosensibile che trasferisce l'immagine in negativo.
Dopo aver capito se la stampante è laser o inkjet, occorre decidere se usare un consumabile originale oppure compatibile. Il primo è prodotto dalla casa madre per il singolo modello, costa di più ma garantisce stampe di qualità. Invece quello compatibile va bene su più modelli e costa meno.
Quanto dura una cartuccia di inchiostro per la stampante
È difficile dire quanto duri una cartuccia d’inchiostro per la stampante poiché tutto dipende dall'uso che se ne fa. Tuttavia, si può dare qualche indicazione di massima. Chi fa un uso intensivo della stampante, come succede in un grande ufficio che ha bisogno di contratti, fatture, progetti, dovrebbe notare che la macchina richiede un refill di inchiostro anche ogni 10 mesi o meno. Al contrario, quando si fa un uso più saltuario della stampante, l'inchiostro può durare anche 24 - 30 mesi.
Come ridurre l’uso di inchiostro
Per diminuire l'uso di inchiostro della stampante e aumentare la durata della cartuccia, esistono tanti trucchetti diversi che chiunque può mettere in atto fin da subito. Molte soluzioni vanno anche di pari passo con il risparmio di carta, aumentando le attenzioni verso l'ambiente oltre che al portafogli.
- Stampare in modalità "risparmio inchiostro". Alcuni modelli di stampanti di ultima generazione hanno funzioni avanzate pensate proprio per ridurre l’uso d’inchiostro. Un documento realizzato in questo modo è meglio che si usi solo internamente in ufficio o a casa.
- Stampare in modalità bozze. Proprio come capita con la modalità risparmio inchiostro, la modalità bozze fa durare di più la cartuccia. Stampa delle lettere un po’ meno marcate, tipiche di documenti destinati a un uso interno.
- Bianco e nero o scala di grigi. Spesso si può rinunciare alla stampa a colori, soprattutto quando si tratta di documenti destinati a un uso interno. Per evitare di sperperare troppo inchiostro, è sufficiente selezionare la modalità bianco e nero. Anche la scala di grigi è da provare quanto prima.
- Cambiare il font. In pochi sono a conoscenza che alcuni font consumino minori quantità d’inchiostro durante la stampa. Sarebbe quindi il caso di passare dal comunissimo Arial a stili quali Verdana, Century Gothic, Times New Roman. Inoltre, ultimamente sono stati sviluppati delle versioni ecofont; sono caratteri bucherellati che hanno bisogno di meno inchiostro.
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La minoranza del comune di Sarnano, "Insieme per Sarnano" attraverso la voce del consigliere Giacomo Piergentili, solleva dei dubbi sulla gestione delle terme di Sarnano: "Che un'amministrazione comunale faccia la propaganda del proprio operato è nella logica delle cose; quando però dalla propaganda si passa alla mistificazione della realtà significa che si vuole esclusivamente coprire le proprie mancanze stravolgendo i fatti per carpire la buon fede del lettore. È quello che è successo con le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Fantegrossi in merito all'assemblea dei soci della Sarnano Terzo Millennio Srl svoltasi lo scorso 12 novembre".
"Leggendo le parole del sindaco sembra quasi che l'assemblea dei soci si sia espressa su un nuovo piano occupazionale inteso come base di un piano di sviluppo futuro della società termale. - continua Piergentili - La realtà è invece ben diversa. È vero che l'assemblea della STM ha affrontato il problema occupazionale, ma quello che viene taciuto ad arte è che la necessità di questa discussione è scaturita dal fatto che dal 2018 al 2021 la società termale ha effettuato un consistente numero di assunzioni a tempo indeterminato senza svolgere alcuna procedura di selezione pubblica prevista dalla legge, ma a chiamata diretta, circostanza che rende tali assunzioni insanabilmente nulle per legge (altro che "rilievi formali" come riferito dal sindaco). In base alla normativa vigente, tale problematica (che va sicuramente risolta a tutela dei dipendenti che sono le vittime incolpevoli di chi li aveva assunti non rispettando le regole) avrebbe dovuto essere affrontata dall'assemblea dei soci della STM solo a seguito della emanazione da parte del Comune di Sarnano, quale socio di maggioranza, di apposite linee di indirizzo da adottare tramite una delibera di Consiglio Comunale, ma tale delibera non è stata mai adottata dall'amministrazione Fantegrossi, e sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario".
"Proviamo a fare chiarezza, partiamo dalla situazione dei lavoratori dello stabilimento, quella più delicata e che più dovrebbe interessare tutte le parti. I contratti di alcuni dei dipendenti delle Terme sono purtroppo nulli per legge e dovevano essere risolti prima possibile, come suggeriva l'avvocato del Comune Gerardo Pizzirusso. Essendo per legge “nulli” non sono necessarie sentenze di tribunale per dichiararli tali e devono essere cessati nel più breve tempo possibile - prosegue il consigliere di minoranza -. L'assemblea dei soci invece, su proposta del consigliere di maggioranza con delega alle Terme Stefano Battaglioni, senza nessuna determinazione assunta dal consiglio comunale, che è l'unico organo preposto a dare indirizzi sulla gestione delle società partecipate dal Comune e quindi si presume di sua iniziativa personale, ha chiesto la proroga dei 7 contratti illegittimi, che dovevano essere cessati prima possibile, fino al giorno 31 dicembre. Si tratta di una grave irregolarità che potrebbe inficiare la validità delle decisioni assunte e creare gravi presupposti all' azienda Sarnano Terzo Millennio stessa. Ribadiamo come gruppo consiliare che occorre mettere in piedi un piano industriale per capire come determinare il piano delle assunzioni raffrontandolo ai parametri dei costi del personale in rapporto al fatturato; infatti il bilancio della STM non può sostenere un costo dei dipendenti che, come quello dello scorso anno, è altissimo ed oltre il 52%".
"La società termale ha bisogno di una guida imprenditoriale basata su principi economici e finanziari e non più su criteri politici di parte, altrimenti sarà la fine della Sarnano Terzo Millennio. Sarnano non può permettersi di perdere la più importante realtà economica ancora esistente sul territorio - puntualizza ancora Piergentili -. Dunque, ancora un comportamento raffazzonato ed approssimativo da parte della maggioranza che potrebbe anche mettere a rischio la stessa validità della delibera come abbiamo detto adottata dall'assemblea della STM, incoerente rispetto a quanto previsto nell'ordine del giorno inviato a tutti i soci".
"Del resto sulle Terme la mistificazione portata avanti dall'amministrazione Fantegrossi è ormai palese - attacca Piergentili -: da luglio il sindaco ha più volte dichiarato sulla stampa ed in Consiglio Comunale che era ormai prossima la nomina del nuovo CDA, ma nonostante l'amministratore unico Coppari avesse rassegnato le dimissioni già a maggio, rimanendo ancora in carica in regime di "prorogatio", ad oggi la maggioranza non ha ancora nominato il nuovo organo amministrativo della società termale. Addirittura la maggioranza ha operato in aperta violazione della delibera di Consiglio Comunale n. 51 del 7 ottobre scorso dove, su proposta del gruppo 'Insieme per Sarnano', sono stati votati all'unanimità gli indirizzo per il rinnovo dell'organo amministrativo della STM. Ebbene, dopo tale delibera l'amministrazione comunale avrebbe dovuto chiedere l'immediata convocazione dell'assemblea dei soci mettendo all'ordine del giorno il rinnovo del CDA: invece nell'assemblea del 12 novembre tale punto non è stato inserito e sembra che l'indicazione in tal senso sia venuta proprio dall'amministrazione Fantegrossi, in spregio a quanto deciso dal Consiglio Comunale che rappresenta il massimo organo rappresentativo di tutti i cittadini sarnanesi".
"In buona sostanza, a quasi sei mesi dall'insediamento dell'amministrazione Fantegrossi, sulle terme di Sarnano tante parole, ma nessun fatto. Non è stato nominato il nuovo CDA che dovrà redigere il nuovo piano economico-finanziario della società (che a questo punto non sappiamo quando vedrà la luce) sulla base degli indirizzi forniti dall'amministrazione comunale, ma nemmeno tali indirizzi (al pari di quelli sulle assunzioni) sono stati deliberati dall'amministrazione comunale. In pratica siamo rimasti alle foto ed agli slogan della campagna elettorale di CambiAmo Sarnano, quando si voleva far credere che si avessero le soluzioni per tutti gli annosi problemi delle terme di Sarnano", conclude il consigliere di minoranza.