Morrovalle, rischio idrogeologico: interventi al fosso Bagnolo e al ponte di via XXIX giugno
Prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale di Morrovalle per uno dei grandi problemi del territorio: i rischi derivanti da alluvioni, da mitigare con una serie d’interventi sulla rete idrica.
Completati i lavori per la realizzazione di ponti e l’ampliamento delle sezioni idrauliche dell’alveo del torrente Trodica, realizzati grazie a un finanziamento da 4,2 milioni da parte del Ministero per l’Ambiente, ora si guarda a due lavori di grande importanza.
Grazie a un altro finanziamento ottenuto dal Ministero, sono in programma altre due opere poste al centro di un incontro recente tra il sindaco Andrea Staffolani, il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Ernesto Tosoni e i tecnici della Bonifica delle Marche.
Uno riguarda il punto di confluenza tra il torrente Trodica e il fosso Bagnolo, zona critica di esondazione delle acque. Il progetto esecutivo è pronto, si attende il parere del Genio Civile per poi passare all’appalto dei lavori.
Finanziata con 600 mila euro, l’opera riguarda un tratto del Bagnolo lungo un centinaio di metri, compresi tra il punto di confluenza e la strada provinciale 6, interno all’area del Parco Pegaso e vedrà un ingrandimento dell’alveo del fosso.
La struttura di progettazione della bonifica sta anche lavorando sul progetto relativo all’ingrandimento del ponte in via XXIX giugno e alla conseguente sistemazione della strada che viene interessata dall’opera idraulica. Ulteriore obiettivo comunale è poi il reperimento di fondi sovracomunali anche per la sistemazione dei fossi Coppo e Fontanelle.
Queste opere pubbliche, peraltro, si rendono necessarie anche nell’ottica della realizzazione del sottopassaggio ferroviario tanto atteso dalla popolazione, che consentirà l’eliminazione del passaggio a livello.
L’esecuzione di questi lavori implicherà una revisione regionale della zona R4 del Pai, il Piano di assetto idrogeologico, che impone un gravoso vincolo d’inedificabilità per tutta l’area in cui ricade la lottizzazione Pegaso, da anni bloccata nell’espansione edilizia.
"Abbiamo visto nelle scorse settimane quanto siano importanti interventi di questo genere – ribadisce l’assessore all’urbanistica Stefano Montemarani – oggi la conformazione del corso del Trodica consente il contenimento di un flusso d’acqua di gran lunga maggiore rispetto a prima. Ogni cittadino può infatti osservare quanto sia stato ampliato l’alveo nel tratto parallelo al Parco Pegaso, a valle sino alla foce e a monte per un tratto. Una prima valutazione, conseguente alle piogge insistenti e copiose di fine aprile e poi maggio, sembra indicare che il rischio di alluvioni a Trodica, che in passato aveva creato danni e distruzione, abbia avuto una prima risposta".
Commenti