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Fatture elettroniche e nuovi metodi di pagamento per i rifornimenti di carburante

Fatture elettroniche e nuovi metodi di pagamento per i rifornimenti di carburante

Anche l’ultima proroga delle ultime modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 205/2017 è giunta allo scadere e, il primo gennaio scorso, tutte le misure riguardanti fatturazione tra operatori IVA e acquisti carburante sono entrate in vigore a pieno regime.

Le proroghe concesse dal decreto Dignità proposto dal ministro Di Maio puntavano a concedere un tempo maggiore ad aziende e liberi professionisti per prepararsi all’arrivo dei cambiamenti legislativi senza farsi trovare impreparati ed evitare così sanzioni pecuniarie.

Le misure più importanti presenti nella Legge di Bilancio riguardanti le flotte aziendali e i titolari IVA sono:

     L’obbligo di fatturazione elettronica per tutti gli acquisti di beni o servizi tra operatori IVA e anche tra operatori IVA e privati;

     L’eliminazione delle schede carburante;

     L’obbligo di pagare i rifornimenti di carburante con metodi tracciabili per poter accedere alle detrazioni IVA in modo da combattere l’evasione fiscale.

Il nuovo sistema di fatturazione elettronica pone l’Italia tra i paesi europei più all’avanguardia nel settore fiscale e promette di far risparmiare tempo e denaro sia a liberi professionisti che ad aziende di ogni tipo. Per poter sfruttare tutti i vantaggi delle fatture elettroniche bisogna però conoscere come funzionano e come ottimizzare al massimo il loro utilizzo.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto del proprio meglio per eliminare i dubbi sollevati dall’introduzione della fattura elettronica. Nella circolare numero 13/E del 2 luglio 2018, viene descritto l’obbligo di fatturazione elettronica fra tutti i soggetti in possesso di partita IVA e, per quanto riguarda i carburanti, limitato a quello venduti per motori sfruttati per uso trazione. Infine, l’obbligo di fatturazione elettronica è applicabile solamente “alle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato”.

Le schede carburante diventano quindi obsolete e non potranno più essere utilizzate come documenti legali per la detrazione IVA. Bisogna quindi aggiornarsi ed informarsi sulle nuove regole alternative createsi per rimpiazzarle.

Fattura elettronica, come funziona?

Le fatture elettroniche dovranno sempre essere emesse tramite un dispositivo digitale il che consentirà di spedirle e riceverle anche da tablet e smartphone senza limitarne l’uso ai soli computer. Si potranno utilizzare diversi metodi per crearle ed inviarle: il sito dell’Agenzia delle Entrate, software gratuiti e non messi a disposizione sul mercato da aziende informatiche, l’app Fatturae per smartphone e tablet.

Per ricevere le fatture elettroniche bisognerà dotarsi di un indirizzo PEC, Posta Elettronica Certificata. Una volta inviate, le fatture verranno gestite direttamente dal Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate che andrà a verificarne la veridicità.

L’opzione migliore per sostituire le schede carburante.

In passato, si faceva affidamento, per la rendicontazione degli acquisti di carburante, alle schede carburante, documenti cartacei su cui segnare tutti i dati relativi a ogni rifornimento. Oggi, la nuova normativa manda definitivamente in pensione questi metodi, e introduce nuove possibilità. Uno di questi è dato dalle carte prepagate. 

Il vantaggio maggiore che forniscono a professionisti ed aziende specialmente se dotate di flotte aziendali di grandi dimensioni è quello di poter snellire il processo di tracciamento dei pagamenti.

Non solo si possono impostare limiti di spesa e affidare ai dipendenti budget controllati, ma diventa più facile gestire la rendicontazione a fini fiscali. Si potrà ricevere un estratto conto dettagliato di tutte le transazioni a fine mese senza la necessità di spulciare le fatture una ad una per capire quali siano relative ai rifornimenti di carburante e quali no.

Sarà anche molto più facile riconciliare ogni fatture elettronica al veicolo che ha effettuato l’acquisto in modo da poter richiedere le giuste detrazioni IVA.

Le aziende e i professionisti dovranno quindi darsi da fare per adattarsi alle modifiche introdotte e scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenza senza però farsi trovare impreparati.

 

 

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