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Civitanova, un Consiglio comunale aperto per celebrare l'anniversario dell'Unità d'Italia

Civitanova, un Consiglio comunale aperto per celebrare l'anniversario dell'Unità d'Italia

Civitanova Marche ha celebrato il 160° anniversario dell’Unità d’Italia con una seduta consiliare aperta in videoconferenza, in rispetto della normativa anti Covid, a cui ha partecipato il Professor Pier Luigi Cavalieri, studioso di storia civitanovese e a cui hanno partecipato numerosissimi studenti ed insegnanti della Città.

“Ben vengano queste ricorrenze - ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi – come quelle della ‘Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera’, che contribuiscono a diffondere ed aumentare tra noi il senso dell’unità nazionale".

"Resisteremo alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo di grandi risorse umane e morali. Ma deve operare nuovamente un forte legame nazionale unitario. Non possiamo non manifestare la nostra fierezza nazionale – ha proseguito Morresi -  il nostro attaccamento alla patria anche in rispetto di chi, in quegli anni, sacrificò la vita in difesa della libertà e, oggi, a quanti con la bandiera tricolore operano e rischiano la vita. Non è affatto riduttivo legare patriottismo e costituzione che rappresentano tuttora la valida base del nostro vivere comune, con un corpo di principi e valori in cui tutti possono riconoscersi".

“Sono già trascorsi 10 anni dalla grande festa nazionale dei 150 anni dell’Unità d’Italia e allora fu addirittura proclamata festa nazionale con scuole, uffici e attività lavorative sospese’. Così il Sindaco Fabrizio Ciarapica introducendo i lavori dell’Anniversario dell’Unità d’Italia. "Oggi a 10 anni da quella festa, il volto del nostro Paese è stato stravolto da questa grande pandemia che non cessa e in cui le celebrazioni pubbliche ci sembrano un lontano ricordo”. 

“Nonostante tutto, infatti, siamo qui perché il 17 marzo del 1861, Vittorio Emanuele II di Savoia, Re di Sardegna e Piemonte, uno dei principali promotori del movimento d’indipendenza italiano, diventò il primo Re d'Italia. Fu – ha continuato Ciarapica - necessaria però la Prima Guerra Mondiale perché la nostra Nazione assumesse l’aspetto attuale con l’annessione del Veneto, Trento e Trieste, dominate dall’Impero Asburgico”. 

“Così nella data di oggi si concentra l’idea di unità e un’Italia che non si limita più ad un ‘concetto geografico’, basti guardare all’attualità che più di tutte oggi può illuminarci rispetto a questa data: di fronte a una grave emergenza come quella che stiamo attraversando è stato necessario riunire tutte le forze, anche le forze politiche che normalmente sono contrapposte, per avversare la grave crisi sanitaria, economica e sociale. Mai come in questo momento il Paese è stato unito da un unico obiettivo superando ogni ‘particolarismo’ e ogni ideologia per contrastare le gravi difficoltà. Perché la Festa dell’Unità d’Italia deve essere la festa per eccellenza restituendo tutta la forza e tutto il suo valore alla parola “unità”. Questa giornata – ha concluso Ciarapica - oggi deve riassumere altre due parole molto importanti: orgoglio e identità e, come ha detto il Premier Draghi nel suo discorso d’insediamento al Senato, ‘l’unità non è un’opzione ma un dovere’, frase che mi sento di condividere pienamente”. 

“Oltre ai saluti ai Consiglieri, vorrei ringraziare e complimentarmi con Aurora Prebibay ed Ominia Abila, dell’Istituto Grafico Bonifazi, per la realizzazione dei bellissimi manifesti, Aurora per quello relativo al programma generale, ed Ominia per quello del Consiglio Comunale. Celebriamo oggi il giorno che ci unisce come italiani - ha commentato l'assessore Capponi -. Mi verrebbe da chiedere a voi ragazzi: che vuol dire essere uniti oggi? Alla luce della pandemia arrivata “a tradimento”, vale la pena porci questa domanda. La storia ci dimostra che nei momenti di difficoltà, anche quelli più esasperati e drammatici, ci sono due vie: quella di unirsi o quella di dividersi in fazioni impegnate a distruggere quelle opposte, come ha ben rappresentato Francisco Goya nel 1797 sol suo dipinto ‘Il sonno della ragione genera mostri’. Cari ragazzi mi permetto di indicarvi i volontari quali esempi positivi da seguire. Essi agiscono senza clamori, in silenzio, per il bene della comunità. A chi – ha concluso Capponi - opera da volontario per passione non importa chi siete o come la pensiate. A Civitanova abbiamo tanti volontari che operano in varie associazioni a cui va il nostro ringraziamento. Questa gente è il volto vero della nostra unità, l’unità di chi crede nel senso di comunità ed impiega se stesso per costruire a servizio degli altri, senza se e senza ma”.

Il Prof. Cavalieri, riprendendo molti passi del suo libro ‘Civitanova Marche nell’età del Risorgimento’  ha ripercorso le tappe più significative del Risorgimento italiano che hanno coinvolto tante personalità e patrioti civitanovesi e della provincia maceratese.

Tra coloro che si sono particolarmente distinti nell’opera che condusse all’Unità d’Italia, il Prof. Cavalieri ha citato primo tra tutti Giacomo Ricci, marchese liberale e cattolico, e poi Pier Francesco Frisciotti, Francesco Puccinotti, Gaetano Graziani, Girolamo Simoncelli, Gregorio Possenti, Luigi Mercantini, Costantino Bernardini.

La seduta del Consiglio è proseguita con la presentazione degli elaborati degli studenti delle scuole. Nello specifico, per l’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci”, Alessandro Conti, coadiuvato dalla Prof.ssa Silvia Gaetani, ha presentato un video sulle figure civitanovesi del Risorgimento; per l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato (I.P.S.I.A.), Massimo Albanesi, coadiuvato dalle Prof.sse Licia Cecchini e  Roberta D’Amore, ha presentato il video “Genesi di una coscienza nazionale”. Al termine della seduta, la Dirigente scolastica Flavia Maria Teresa Valentina Cannizzaro si è complimentata telefonicamente per l’iniziativa con il Presidente del Consiglio Morresi.

La giornata è proseguita con le ‘Letture per bambini’ online sulla costituzione e sull’inno nazionale curate dalla Biblioteca civica S. Zavatti e stasera dalle 18.30, e fino al 21 marzo, sarà acceso il ‘tricolore’ su Palazzo Sforza e su Corso Umberto I.

 

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