Si è spenta questa mattina all'età di 90 anni la signora Maria Cesari , che è stata cofondatrice e protagonista della nascita dell' azienda ICA Spa, sempre a fianco del marito il Signor Claudio Paniccia.
Addolorati per il grave lutto, i dipendenti dell'ICA Spa si uniscono al cordoglio dei figli Fabio, Sandro, Piero e Valeria ed i nipoti Andrea, Claudio, Leonardo, Alessandro, Lorenzo, Giulio, Cesare e Paolo.
ll funerale si svolgerà domani 1 marzo alle ore 15 a Civitanova Marche nella Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Via Seneca, quartiere San Marone).
La sede di Civitanova dell'azienda resterà chiusa per lutto a partire dalle ore 14:30.
La redazione di Picchio News si stringe intorno alla famiglia per la grave perdita subita.
Il Carnevale, che quest'anno cadrà domenica 3 marzo, si sa è sinonimo di divertimento, allegria, gioco ma soprattutto di grandi abbuffate di dolci.
Prima però della grande festa della domenica, ricorre in tutta la nostra Penisola, il famoso Giovedì Grasso, l'ultimo giovedì prima dell'inizio della Quaresima che, viene appunto chiamato in questo modo perché, in tempi passati era, insieme al martedì grasso, il giorno in cui si mangiava in abbondanza prima di entrare nel periodo della "penitenza alimentare".
Dalle chiacchere alle frittelle, dagli arancini alle castagnole passando per le sfrappe: sono tantissimi i dolci tipici di questo periodo dell'anno e, insieme a una pietra miliare della pasticceria maceratese abbiamo deciso di svelarvi (non completamente) la ricetta di uno dei dolci tipici marchigiani di Carnevale: gli scroccafusi.
Nino Caffè a Macerata affonda le sue radici nel 1929 e chi meglio di lui poteva raccontarci i segreti di questo tipico dolce della nostra Regione?
"Noi, a differenze della grande produzione, facciamo esclusivamente gli scroccafusi fritti. I veri segreti della ricetta, che mi ha tramandato mia madre, non ve li posso rivelare - sorride Dante - ma possiamo dare un'infarinatura ai lettori su come preparare al meglio questa prelibatezza per il palato."
"Gli ingredienti degli scroccafusi fritti sono farina, uova, olio di oliva, zucchero, mistra Varnelli, lievito e vaniglia - ci rivela Dante -. Si prepara quindi l'impasto e poi viene fatto riposare per circa mezza giornata. Quando l'impasto è pronto, con l'aiuto di una saccapoche, adagiamo singolarmente gli scroccafusi nell'olio di girasole, portato precedentemente a ebolizzione. Una volta fritti, i dolci possono essere decorati con miele, alchermes o semplicemente zucchero a velo."
Dal laboratorio di pasticceria completamente artigianale del Nino Caffè escono ogni giorno dolci e leccornie alle quali è davvero difficile resistere: noi abbiamo provato per credere e vi assicuriamo che non rimarrete delusi. Ora non vi resta che provare a casa la ricetta di Dante degli scroccafusi fritti e, se non vi dovesse riuscire, il Nino Caffè vi aspetta in via Roma a Macerata.
Il video della preparazione degli scroccafusi fritti:
Una giornata per dare un significato concreto al progetto europeo “Readiness” che mette in rete Italia e Croazia per la formazione dei volontari che, in caso di eventi sismici, siano capaci di intervenire. L’appuntamento in programma per venerdì primo marzo a partire dalle 9.30 nel Comune di Belforte del Chienti, chiuderà i lavori di un lungo percorso. Alla manifestazione saranno presenti oltre all’amministrazione comunale, i membri del dipartimento di Protezione Civile Regionale, dell’INGV Marche, alcuni rappresentanti della Regione Marche, la protezione civile, Iolanda Rolli, prefetto di Macerata e alcuni sindaci del territorio. “
“Crediamo da sempre che sia molto importante la formazione soprattutto per chi si deve trovare a dare una mano in caso di difficoltà ed emergenza – commenta il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni -. L’amministrazione comunale ci ha sempre creduto fortemente, per noi questo è un valore e siamo fieri del nostro gruppo della protezione civile che è composto da persone veramente formate con un responsabile Renato Vita che ha organizzato l’evento insieme dei responsabili dei gruppi di protezione civile dei cinque Comuni e che ringrazio, insieme a tutti quelli che si impegnano quotidianamente, della grande disponibilità. Siamo orgogliosi che per chiudere questo progetto di valenza europea e nazionale sia stato scelto il Comune di Belforte del Chienti”.
La mattinata di venerdì, che si svolgerà a Belforte del Chienti, sarà un’occasione importante anche per le scuole secondarie che parteciperanno numerose. All’iniziativa saranno presenti gli alunni delle scuole secondarie “De Magistris” di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona e Cessapalombo e dell’Istituto comprensivo “Colmurano” per i paesi di Colmurano, Loro Piceno e Urbisaglia che parteciperanno ad una lezione dimostrativa attinente alle procedure in materia di sicurezza e prevenzione. Non mancheranno con un’esposizione di mezzi e attrezzature i vari corpi armati e i volontari dei mezzi di soccorso e protezione civile. L’evento si potrà seguire anche in diretta streaming, è previsto, infatti, un collegamento live con i volontari croati.
Insieme ai Comuni Bandiera Arancione marchigiani di Acquaviva Picena, Gradara, Mercatello sul Metauro e di San Ginesio, il Comune di Montelupone, rappresentato dall’assessore Orietta Mogliani, ha partecipato, nel Principato di Monaco-Museo oceanografico, al convegno su “Pratiche innovative per un turismo sostenibile”.
Il convegno che, presentato da Ezio Greggio quale presidente del Com.It.Es, ha riunito sindaci o amministratori di 54 Comuni soci e oltre 150 altri ospiti, ha avuto luogo nella Sala d’onore del Museo oceanografico ed ha avuto per tema “Turismo, mobilità elettrica e nuove tecnologie”.
Presenti personalità liguri e ministri monegaschi, non è mancato il principe Alberto di Monaco, che si è intrattenuto amabilmente con gli amministratori dei Comuni italiani.
Il marchio Bandiera Arancione “è un marchio di qualità turistico-ambientale per i piccoli Comuni dell’entroterra di cui oggi si fregiano in Italia 236 Comuni, che rappresentano meno del 9% di quanti si sono candidati per ottenerlo”.
Il marchio, tramite un serio modello di analisi territoriale, viene assegnato e controllato ogni tre anni. I Comuni che ne fanno parte sono un’eccellenza dell’offerta turistica italiana e investono con coraggio per mantenere e far conoscere le bellezze del territorio, della loro cultura, delle tradizioni, dell’enogastronomia e della loro storia.
Il borgo di Montelupone, che continua con impegno ed orgoglio a “meritare” la conferma del Marchio Bandiera Arancione, insieme a quello che lo qualifica da tempo tra I Borghi più belli d’Italia, vorrà continuare a percorrere il sentiero dell’eccellenza intesa come vero servizio pubblico a favore dei cittadini.
“È una novità assoluta per il nostro territorio e per il centro Italia”. Così l’ha definita Gianluca Di Iorio, che l’ha ideata, nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta stamane al Centro Arcade di Casette Verdini-Pollenza (in via Natali 54). La Sala Simulatori trova spazio nell’area del Centro Arcade gestito da Andrea Morresi da ben 17 anni: “Siamo un punto di riferimento per i bambini, abbiamo accolto favorevolmente questa nuova realtà che si affianca al nostro parco giochi”. “E’ una Sala di svago ed educativa – ha tenuto a precisare Gianluca Di Iorio, titolare dell’agenzia di comunicazione Cirix che organizza diverse fiere durante l’anno a Villa Potenza -. Vogliamo far divertire bambini e adulti, ma anche dare input nell’ambito della guida sicura”.
La Sala comprende sette simulatori di guida, di cui un’auto da Formula 1 in scala 1:1 in cui è possibile salire e giocare in realtà virtuale, macchine da Gran Turismo anche per bambini con incorporati programmi delle scuole guida per il rispetto delle regole, uno speciale occhiale che simula la condizione in stato di ebbrezza, un seggiolino che simula le montagne russe, un simulatore per disabili. Proprio riguardo a quest’ultima macchina, Di Iorio tiene a precisare “è stata fortemente voluta perché tutti hanno il diritto di giocare, anche stando sulla carrozzina”. Il simulatore per disabili sarà sempre disponibile gratuitamente per tutto l’anno. Alla conferenza stampa, è intervenuto Piero Mariotti, consigliere provinciale Anmil, che ha elogiato l’iniziativa in quanto “è un utile strumento che ci può aiutare quando dobbiamo prendere la patente, per questo abbiamo deciso di collaborare a questa attività”.
C’è inoltre la collaborazione della Croce Rossa Italiana che sabato prossimo, 2 marzo, in occasione dell’inaugurazione della Sala, porterà sul posto diverse attività: una nuova ambulanza dove verrà illustrato cosa c’è all’interno, come avviene un intervento dopo un incidente e come avviene la delicata operazione dell’estrazione del casco di una persona; ci saranno gli occhialini per far vedere come lo stato di ebbrezza può cambiare la percezione delle cose e provocare incidenti, e poi, l’auto telecomandata con i segnali stradali da far provare ai bambini.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile provare i simulatori gratuitamente e tutto il Centro Arcade sarà ad ingresso gratuito, inoltre sarà offerto a tutti il gelato da Tutto Gelato; la ditta Empix illustrerà cartoni animati sulla sicurezza per le scuole, alcune delle quali saranno presenti con delle rappresentative, a cominciare dalla “Renzo Frau” di Sarnano.
Per il taglio del nastro arriveranno anche due campioni, i ciclisti paraolimpici Giorgio Farroni e Giancarlo Masini. Verrà inoltre presentato nell’unica tappa regionale, in collaborazione con Anmil, il libro “Due pedali per volare” (Alba Edizioni) che propone le storie di atleti tra cui Alex Zanardi. In mostra anche alcune auto da corsa.
Tra i diversi lavori posti in essere dalla Provincia in sintonia con l'Anas per il ripristino delle tante strade dissestate dal terremoto, si segnalano quelli relativi alla messa in sicurezza della Pian di Pieca - Monastero – Fiastra iniziati dalla ditta appaltatrice l'ottobre scorso ed ormai prossimi alla loro ultimazione. “I Lavori in questione – ci dice Pettinari - rivestono particolare importanza per una moltiplicità di ragioni; si tratta di sistemare un'arteria stradale rilevante per tutta l'economia del comprensorio. L'ATI – prosegue il Presidente - costituita dalle ditte MS Costruzioni e FEMA, dall'ottobre scorso, mese in cui è stato aperto il cantiere, ha lavorato senza sosta nonostante la particolarità degli interventi da eseguire che, in alcune circostanze, hanno richiesto anche l'utilizzo degli elicotteri.”
L'intervento sulla Pian di Pieca – Monastero - Fiastra che è stato appaltato per 4.337.000,00 euro, nella sua complessità, ha comportato la posa in opera di barriere paramassi, la messa in sicurezza di una galleria e la sistemazione di un un tratto mediante l'istallazione di micropali.
“Si sta cercando – riferisce ancora Pettinari – di restituire quanto prima al territorio la totale fruibilità di una strada essenziale non solo per il collegamento tra i paesi della zona ma anche per il turismo.”
La strada, infatti, scorre all'interno di un territorio che racchiude in se un patrimonio di bellezze non solamente di carattere paesaggistico ma anche d'interesse storico.
“È quindi necessario per il sistema produttivo della zona – ha ribadito il Presidente – riattivare completamente quanto prima la viabilità su una strada in molti tratti delimitata da rocce particolarmente friabili che con il terremoto si sono sgretolate con tutti i danni che ne sono conseguiti. Questi lavori come molti altri – fa notare Pettinari – sono stati progettati e diretti dall'ANAS quale Soggetto Attuatore ed eseguti in sinergia con la Provincia proprio per sveltire tutte le attività di recupero da porre in essere.”
Alternanza 4.0, ovvero il passaggio dall’alternanza scuola lavoro ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento di qualità. Prende il via oggi un percorso di formazione regionale promosso da Ufficio scolastico regionale per le Marche e Confindustria Marche rivolto a docenti, dirigenti scolastici e referenti aziendali.
Un progetto di ampio respiro che vede coinvolti circa 280 tra docenti, dirigenti scolastici e referenti aziendali, 73 Istituti Scolastici e 45 aziende su tutto il territorio regionale. Obiettivo principale è quello di fornire ai destinatari gli strumenti per sviluppare progetti di alternanza mirati e di qualità e definire nuovi profili in uscita in accordo con le esigenze formative rilevate da Confindustria presso le aziende socie.
Le Marche non sono certo all’anno zero sul tema dell’alternanza: negli ultimi 15 anni sono state sempre all’avanguardia, creando percorsi e progetti in tutti i territori. Questo ha consentito oggi di capitalizzare tutte le best practices territoriali e realizzare un progetto regionale di ampia portata.
Un’ottica sistemica che è stata il punto di forza di un modello innovativo che ha ispirato non poco le linee guida nazionali, che ne hanno adottato di fatto il modus operandi e ripresi diversi materiali già utilizzati nell’esperienza marchigiana.
L’iniziativa di oggi, anche alla luce degli ultimi aggiornamenti normativi nazionali, vuole ampliare ulteriormente la condivisione del percorso, con un’azione che mira a consolidare l’impegno di questi anni e rafforzare il carattere sistemico dell’esperienza.
“Quello di cui le nostre aziende hanno bisogno – ha spiegato Claudio Schiavoni, Presidente di Confindustria Marche - è di reperire sul mercato figure professionali adatte a coprire i loro reali fabbisogni occupazionali. Ecco perché è assolutamente necessario che mondo delle imprese e mondo della scuola collaborino sulla definizione di percorsi comuni. Questo progetto dimostra come tutto il sistema, produttivo e scolastico, creda nei giovani e nel loro desiderio di costruire un futuro migliore: la scuola è per l’impresa luogo di preparazione dei cittadini e dei lavoratori di domani e i docenti, a cui è rivolto questo progetto, sono i nostri primi ambasciatori all’interno delle scuole. Lavoriamo allora per consolidare il rapporto tra impresa e scuola, consapevoli di vivere ed operare in un Paese dalla grandissime potenzialità, ma che ha bisogno di conquistare ogni giorno nuovi spazi di crescita e di affermazione per continuare ad essere competitivo”.
“Obiettivo strategico del sistema di istruzione delle Marche – ha spiegato il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti - è l’utile inserimento di tutti gli studenti nel sistema socio economico marchigiano, secondo la vocazione di ciascuno. L’offerta formativa deve pertanto riflettere le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale: il percorso di formazione Alternanza 4.0 favorisce la costruzione di una relazione strutturata tra scuole e aziende, vettoriale rispetto all’obiettivo strategico”
Quali sono le destinazioni più amate dai viaggiatori italiani? Come ogni anno arriva la classifica dei Travel Trend targata Skyscanner. Venti le destinazioni che hanno fatto registrare un vero e proprio boom di ricerche tra il 2017 e il 2018 e che sono destinate ad affermarsi come mete di tendenza per il 2019.
Dall’Egitto al Portogallo, si parte per un giro introno a mondo
La classifica fa riferimento alle venti mete più ricercate dai viaggiatori italiani. Il minimo comune denominatore di ricerche che spaziano dall’Egitto agli Stati Uniti, dal Pakistan al Polonia, è la voglia di godersi il viaggio in strutture ricettive accoglienti, che si tratti di alberghi o B&B, capaci di far sentire a casa il viaggiatore dopo una giornata passata alla scoperta di nuovi luoghi. Per gli albergatori italiani non c’è nulla di più semplice, basta dotarsi della giusta linea di prodotti da bagno di linea-cortesia, il portale di riferimento per gli alberghi e i B&B che vogliono puntare sulle migliori scelte per la propria linea cortesia. Per chi guarda all’estero, qui una breve guida delle principali città del mondo con in programma eventi da non perdere.
Ritorno a Sharm El Sheikh
La città egiziana ha conosciuto già in passato fasi alterne, a causa delle vicende storiche che l’hanno tristemente vista protagonista in passato e che si sono in parte ripetute i recente. Dopo una fase di instabilità politica, però, la città prova a rilanciare il turismo grazie alla possibilità di offrire il mare d’inverno, a poche ore di volo dall’Italia e a prezzi molto vantaggiosi. Dalla barriera corallina alla scalata del Sinai, il fascino di questo territorio non smette di incantare i viaggiatori italiani. Torna l’interesse dei viaggiatori anche verso la Turchia, altra meta danneggiata da recenti avvenimenti politici. Prezzi competitivi e un’offerta culturale da favola fanno d nuovo breccia nei turisti italiani che tornano a visitare questa porta tra Oriente e Occidente, perdendosi tra le meravigliose moschee e i pittoreschi vicoli di Istanbul. Imperdibile anche una tappa in Giordania, ad Amman. Anche in questo caso le tariffe del volo sono davvero molto basse e allettano i visitatori. Per non parlare dello splendore della città, affascinante di suo e a poche ore di auto dalla più nota Petra.
Cosa vedere in Europa
Per gli amanti del Vecchio Continente si suggerisce una tappa in Portogallo, in Algarve, alla scoperta di Faro e di un paradiso naturale fatto di scogliere a picco sull’oceano tutte da scoprire. Tra i trend del 2019 anche la Polonia, con Breslavia che nel 2018 si è affermata quale “European Best Destination 2018”. Nota come la Venezia del Nord promette di stupire i visitatori con i suoi accoglienti ambienti. Tra le isole si distingue Cipro con Pafos e i suoi mosaici antichi dedicati a Dionisio e le splendide Tombe dei Re. In Grecia, invece, è tutta da scoprire Samo, bagnata dalle acque cristalline dell’Egeo orientale, con il tempio ionico dedicato alla dea Era, tra i beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1992. A non perdere anche Liverpool, nel Regno Unito, capoluogo della contea inglese del Merseyside.
E ancora…
Ma l’elenco delle destinazioni da non perder è davvero lungo: Kiev (Ucraina), Lahore (Pakistan), Marrakech (Marocco), Sal (Capo Verde), Zanzibar (Tanzania), Malè (Maldive), Los Angeles (USA), Muscat (Oman), Mosca (Russia), Johannesburg (Sudafrica), Osaka (Giappone), Tel Aviv (Israele).
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G-LAB Laboratorio di Idee, associazione giovanile nata a San Ginesio nel dicembre 2016, organizza il 2 Marzo, alle ore 18, presso la Sala Consiliare del Comune di San Ginesio un incontro dal titolo “SLOT MACHINE E GIOCO D’AZZARDO, IMPATTO SOCIALE E SANITARIO DEL FENOMENO” con esperti – Paolo Nanni (Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 3, ASUR Marche) e Franco Micucci (Rete Slotmob Marche) - che tratteranno il fenomeno sia dal punto di vista sociale e sanitario che dal punto di vista delle normative che i comuni possono applicare per arginarne la diffusione.
Guardando i dati forniti da Gedi Visual, nel nostro territorio ed in particolare nell’intera Unione Montana dei Monti Azzurri, nell’anno 2017, risulta essere stata giocata, nelle slot machine e video lottery, la cifra complessiva di € 34.084.810,00. Per questo motivo G-LAB ritiene che il gioco d'azzardo patologico, in particolare quello legato alle slot machine, costituisca una questione tanto allarmante quanto poco dibattuta e richieda da parte di tutti un’attenta attività di controllo.
L'incontro è patrocinato dal Comune di San Ginesio.
Il 90% delle persone dice di non accettare il tradimento in coppia, eppure i traditori sono il 30-40% del totale. Se questo è ritenuto inaccettabile, quindi, qual è il motivo per il quale si finisce comunque per tradire?
Il più delle volte, parlando di infedeltà, si approfondiscono aspetti come la comunicazione, la complicità e la soddisfazione sessuale all’interno della coppia; questi fattori sono infatti fondamentali per risalire alla causa profonda che ha portato a tradire il partner. E se il motivo stesse invece nel nostro DNA? Alcuni ricercatori hanno portato avanti degli studi connessi proprio a questo diverso modo di vedere la questione.
I geni e ormoni responsabili
Secondo uno studio della Binghamton University (State University di New York) guidato dal professor Justin Garcia, alla base della tendenza verso la famosa “scappatella” ci sarebbe il gene DRD4, recettore della dopamina D4 e ribattezzato “gene della promiscuità”. Questo gene è infatti noto per la sua forte influenza sulla chimica cerebrale e, di conseguenza, sul comportamento delle persone.
Secondo le conclusioni dello studio, gli individui presentano delle differenze di comportamento all’interno della coppia che sono legate proprio alla variazione di questo gene, che nello specifico regola il piacere e la ricompensa. Naturalmente non tutte le persone che presentano questo genotipo avranno questo genere di comportamento, com’è anche vero che anche chi non lo ha può essere infedele: si tratta semplicemente di una maggiore propensione nel caso in cui si abbia questa variabile genetica.
Oltre al gene DRD4 ci sono due ormoni che hanno un ruolo importante in questo contesto: l’ossitocina nella donna e la vasopressina nell’uomo. Questi sono ormoni peptidergici e sono responsabili della modulazione del sistema di gratificazione all’interno della coppia.
L’identikit del traditore tipo
Se da un lato è vero che chiunque potrebbe trovarsi in una situazione di questo tipo, bisogna anche dire che ci sono alcune caratteristiche condivise tra i traditori. Tra queste troviamo ad esempio la fascia di reddito medio-alta, come spiega questa guida curata dal sito Incontri-extraconiugali.com, ma alla base vi sono spesso anche dei fattori puramente estetici: secondo i ricercatori della Florida State University, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, le donne esteticamente meno attraenti tendono a tradire di più il partner, mentre gli uomini mostrano una maggiore tendenza a tradire se hanno partner poco attraenti.
Gli individui che cedono meno alla tentazione di tradire il partner, invece, sono quelli che danno meno peso all’aspetto fisico. La scarsa attenzione verso le caratteristiche estetiche del partner (e dunque anche dei potenziali partner occasionali) sembra infatti “proteggere” le relazioni sentimentali da questa tanto temuta minaccia, in quanto il rapporto si basa su elementi ben più profondi rispetto al semplice aspetto fisico.
E’ stato costituito il Comitato per la Festa dei Cinquantenni, nati nel 1969, residenti, o vissuti a Tolentino. Il gruppo, nasce sulla base del precedente Promotore della Festa dei 40 anni del 2009, “Noi Quelli Tutto E Classe 1969”, e si arricchisce di nuove energie.
Questi i componenti: Principi Gianni – Coordinatore; Fermani Sabrina – Tesoriere; Anzuinelli Giorgio; Benedetti Anna Rita; Ceresani Gianluca; Damiani Fabio; Dignani Marco; Dignani Melissa; Domizi Carla; Fefe' Cinzia; Francia Benito; Iacone Giovannina; Mari Patrizia; Medei Rossano; Piangerelli Albano; Piloni Floria; Pinciaroli Stefano; Tarquini Mara; Tombolini Cinzia; Vecerrica Roberto.
Il Comitato si propone si rinnovare il tradizionale passaggio del “Testimone”, una chiave ed una serratura metallica, simbolo della porta che si è aperta dopo le sofferenze e le devastazioni delle seconda Guerra Mondiale, forgiata dal compianto Lauro Gesuelli, seguendo ed integrando il cerimoniale affinché questo “evento”, iniziato il 28 giugno 1997 con il passaggio della chiave dai “figli della pace del 46” ai “ragazzi del 47”, si consolidi e resti nel cuore di ogni cittadino.
Il “cuore” della Festa, come nel 2009, sarà il progetto di Solidarietà che il Comitato intende promuovere a sostegno di istanze del Territorio, al momento in fase di studio, che sarà successivamente comunicato e diffuso (nel 2009, sostegno alla Associazione Tolentinate “Onlus - Amici Per” per la costruzione di un pozzo in Burkina Faso Africa, devoluta la somma di € 1.135). Per questo, ogni contributo, idea, ed energia, saranno utili e ben accolti per conseguire gli obiettivi posti.
L’iniziativa, sarà impreziosita da momenti di riflessione, di gioco, di fantasia, di musica, e, tanta allegria per rivivere insieme i colori ed i sapori di un tempo. Salutando lo staff del 1968, che dopo averlo custodito ci passerà il “testimone”, e gli amici del 1970, che ci succederanno, comunichiamo che presto verrà costituita una pagina Gruppo-Facebook (“50 in Festa – Quelli Tutto Cuore e Classe 1969”) che sarà di riferimento per ogni aggiornamento e dettaglio.
Il presidente dell'associazione "ParadisoMontagna", il montecosarese Simone Pantanetti, si può fregiare da qualche giorno di una nuova qualifica. Dopo aver conseguito i titoli di Accompagnatore di Media Montagna e Guida Ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è diventato, infatti, dopo aver frequentato il primo corso di formazione, anche Guida del Parco Naturale Gola della Rossa e Frasassi.
Un nuovo riconoscimento che, insieme al suo bagaglio di esperienze nazionali ed internazionali, ne certifica una professionalità ed una competenza ad altissimi livelli. Nel frattempo, messe da parte leggi e regolamenti, in attesa dell'inizio della seconda stagione di escursioni con la propria associazione, ha trovato il tempo di avventurarsi tra le nevi dei Sibillini dove ha scattato delle bellissime foto di paesaggi glaciali.
L'appuntamento per gli amanti delle escursioni è per domenica 17 marzo, nella bocciofila di Morrovalle, quando nel pomeriggio, verrà presentato ufficialmente il calendario delle attività 2019 e si darà il via alla campagna di tesseramento.
Hai mai pensato di indossare un piatto di pasta? Un prezioso piatto di pasta? Se non puoi fare a meno di spaghetti e penne rigate, nasce in Campania la tua linea di gioielli preferita. Ispirata dall’arte dei pastai di Gragnano, la maestria degli orafi trova nuova linfa e nuove idee per una linea di gioielli davvero golosa e gustosa.
Gioielli che sanno raccontarsi
A dare vita a questa originale linea creativa è il giovane orafo Lucio D’Apuzzo, da sempre appassionato di creazione e ideazione di gioielli, sulle orme del bisnonno Giuseppe Liberti. Un percorso di studi e specializzazione da sempre in linea con i suoi sogni e le sue ambizioni: realizzare una linea di gioielli originale, capace di raccontarsi e raccontare. Molto più che bracciali e collane, o anelli e spille: storie da sfoggiare, piccoli, preziosi dettagli che riflettono piccole parti di noi.
Il percorso di formazione
Così, dopo gli studi, la scelta di frequentare la scuola de Il tarì di Caserta, scuola orafa tra le prime in Italia, e poi un ulteriore tassello al proprio percorso di specializzazione, nella patria del gioiello, a Vicenza. È qui che D’Apuzzo frequenta l’istituto Irigem, dove impara soprattutto le principali tecniche di modellazione in cera. E ancora, la fame di conoscenza e la passione per la sua arte lo hanno portato anche ad approfondire materie nuove, come la gemmologia e la lavorazione dei metalli nobili. Ma a cosa servono gli studi senza la pratica? Per non perdere di vista il suo obiettivo, il giovane orafo ha affiancato al percorso di formazione teorica anche lunghi pomeriggi in laboratorio, al fianco dello zio Vittorio Liberti. È qui che apprende le tecniche principali ed è qui che riceve in dono, proprio dallo zio, i preziosi strumenti del mestiere con i quali ancora oggi lavora.
Granarium
Nasce così Granarium, su queste solide basi poggia la linea di gioielli ispirata all’arte della pasta. Altamente personalizzata, è un omaggio a Gragnano, patria dell’oro bianco: di quella farina che si trasforma in pasta solo con una sapiente lavorazione e grazie alle caratteristiche uniche della valle che favorisce l’essicamento delle sfoglie di pasta da ritagliare in mille e più forme. A Gragnano, Lucio vive ancora, qui lavora e trova ispirazione quotidianamente per i suoi lavori preziosi e scintillanti. Granarium è il frutto di un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione. Nasce proprio da numerosi esperimenti, finalizzati proprio alla ricerca della strategia migliore per incidere nell’oro la forme del grano duro, la forma delle numerose tipologie di pasta. Trasformare il gioiello nella tipica pasta porosa di grano duro, un’idea originale che ha dato vita a una gamma di gioielli che spazia da un girocollo di pietre colorate, arricchito da un grande ciondolo centrale a forma di conchiglione, ai tantissimi bracciali, fino ad arrivare a orecchini e anelli. Un lavoro artigiano e certosino, destinato a conquistare l’attenzione dei più golosi.
Non solo oro
E se l’idea di indossare bracciali personalizzati vi alletta ma non siete alla ricerca di una produzione orafa artigianale, allora un’idea simpatica per condividere i vostri preziosi gioielli, unici e originali, con i vostri amici, passa per GedShop, il portale che vi consente di personalizzare i braccialetti e divertirvi a sfoggiare sempre di nuovi.
Articolo promo-redazionale
Confartigianato esprime il proprio sostegno al Questore di Macerata Antonio Pignataro in relazione ai recenti episodi di minacce che lo vedono coinvolto.
“Apprendiamo con rammarico – dichiara Renzo Leonori, Presidente territoriale di Confartigianato Imprese Macerata/Ascoli Piceno-Fermo - che le vigliacche minacce rivolte al Questore di Macerata Antonio Pignataro, tentano ancora, seppur invano, di infangare il suo operato.
A nome mio personale e di tutta la nostra Associazione esprimo massima solidarietà per le indegne scritte contro il Questore e contro gli uomini della Polizia di Macerata che quotidianamente lavorano egregiamente per la salvaguardia della città e di tutti noi cittadini.
Nella speranza che i responsabili di questi gravi fatti vengano al più presto individuati e condannati alla giusta pena, ribadiamo fermamente la nostra vicinanza al Questore e ai suoi collaboratori, e il nostro totale appoggio al loro inestimabile lavoro”.
Mi sento a casa significa mi sento felice. Questo è ciò che dicono quattro giovani di Anffas Macerata che dal 2 marzo, grazie al progetto Civico 34, andranno a vivere in un appartamento all’interno degli spazi dell’Anffas grazie all’attuazione della legge del 22 giugno 2016, n. 112 del “Dopo di noi”.
Paolo M., Paolo S., Mariano R. e Luca T. in questi giorni, con l’aiuto di volontari e operatori, stanno facendo le prove tecniche per una nuova convivenza all’interno del Civico 34, un appartamento interamente ristrutturato e realizzato per facilitare le autonomie domestiche quotidiane a persone con disabilità intellettiva e relazionale.
A seguito della scomparsa dei genitori o per situazioni familiari particolari vivono da anni nella Coser (Comunità socio educativa riabilitativa) gestita da Anffas Macerata ma ora, grazie alle innovazioni introdotte dalla legge 112/2016 sul “Dopo di noi” e affiancati da Ambito territoriale n.15 e Regione Marche, sono diventati protagonisti del loro futuro e hanno scelto dove e con chi abitare per iniziare una vita indipendente, seppur in un ambiente relativamente protetto.
“Siamo partiti - spiega Marco Scarponi, presidente Anffas Macerata - proprio dal mettere al primo posto la persona (non la sua disabilità) con le sue aspettative, prospettive e interessi. Abbiamo, allora, iniziato - continua - a chiederci cosa si aspettano da Anffas i nostri ospiti e abbiamo chiesto ad alcuni di loro quali siano i desideri e gli aspetti da tenere in considerazione nell’aiutarli a realizzare il loro futuro ora in cui possiamo accompagnarli in vista del dopo, cioè quando noi non ci saremo più”.
Anffas è stata fino ad ora per gli adulti che necessitano di una presa in carico globale e continuativa, una famiglia e un luogo sicuro in cui vivere. Per quattro di loro dal 2 marzo Anffas offre una vera e propria casa in cui svolgere una vita per molti aspetti indipendente. Saranno coadiuvati da operatori che li hanno seguiti nel passaggio dalla comunità alloggio, in cui hanno vissuto finora, al nuovo appartamento arredato con design funzionale e in cui, grazie alla domotica, molti gesti di vita quotidiana saranno ancora più semplici.
Sabato 2 marzo, nella sede Anffas di Macerata di Via Vanvitelli, alle 10,30 nel Salone Polivalente verrà presentato il progetto Civico 34, alle 11,30 ci sarà il taglio del nastro del nuovo appartamento e, a seguire, un aperitivo per festeggiare questo traguardo.
L'inaugurazione sarà fatta alla presenza di rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Macerata e dell'Ambito territoriale n.15, partners significativi per la realizzazione del progetto.
Si è svolto venerdì scorso, 22 febbraio, presso il C.A.G. di Corridonia, l'attesissimo appuntamento "La notte dei racconti", l'annuale evento ideato da "Reggionarra" e che l'Associazione Equilibri, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, da alcuni anni, promuove per avvicinare piccoli e adulti alla lettura. Hanno partecipato alla serata numerosi bambini armati di morbidi pigiamini e calzini antiscivolo, che si sono ritrovati, con le loro famiglie, per ascoltare le storie, protagoniste di questa serata unica.
Tema dell'iniziativa di quest'anno: "APRIMONDO", parola che è sinonimo di amicizia e apertura all’altro e alle diversità, siano esse fisiche, culturali o religiose. Il verde è stato il colore di questa notte, nella quale..."tutti insieme, tutti alla stessa ora, adulti e bambini hanno sperimentato in una magica atmosfera, fatta di luci diffuse e comodi cuscini, il piacere di ascoltare fantastici racconti."
A dare il benvenuto a grandi e piccini, alcuni bambini della Scuola Primaria “Luigi Lanzi”, con la filastrocca “Apristoria” di Gianni Rodari, pietra miliare della Letteratura per l’Infanzia e poi spazio alle letture: "Piccolo blu e piccolo giallo", le esilaranti storie: “Pulcette", “Diversamente uguali” e il classico, ma sempre attuale, “Brutto anatroccolo", sapientemente rivisitate dall'originalissima animazione delle lettrici volontarie, coadiuvate dalle amiche attrici Laura Silvetti e Lucia de Luca, quest’ultima anche impagabile regista di tutta la serata.
E per concludere, spazio ancora ai bambini, che hanno letto con grande intensità la tenera storia di “Guizzino”, coraggioso pesciolino che insegna ad essere uniti e sempre amici. E, prima di salutarsi, c’è stato ancora il tempo per leggere ancora qualche storia con mamma e papà, sgranocchiare un biscotto e sorseggiare del buon latte caldo. L'appuntamento è quindi per l'anno prossimo, per un'altra "Notte dei racconti", tutta nuova, tutta da immaginare e da aspettare.
Si è svolta ieri sera a Los Angeles la 91esima edizione degli Oscar. Tra i vincitori c'è anche un po' d'Italia, più esattamente la nostra Regione, le Marche.
La 35enne di Porto Sant'Elpidio, Sara Pichelli, è infatti la disegnatrice di "Spider-Man: Un Nuovo Universo", pellicola che ha vinto l'Oscar per il miglior film di animazione.
"Sara Pichelli ha creato il personaggio di Miles, ha fatto il lavoro pesante, poi per noi è stato facile portarlo sullo schermo" sono state queste le parole del regista del film, Peter Ramsey. Parole di gratitudine per la disegnatrice machigiana che ha creato il personaggio principale, il ragazzino di colore Miles, protagonista del film di animazione che ha vinto nella categoria best animated film.
La Pichelli, che per creare il fumetto ha unito le più moderne tecnologie con il suo stile, si è ispirata ai fumetti nati dalla penna dell'eterno genio di Stan Lee e di Steve Ditko, in questo caso coproduttore.
Papa Francesco sarà in visita a Loreto il 25 marzo prossimo, in occasione della celebrazione della solennità dell'Annunciazione. Lo ha annunciato l'arcivescovo Fabio Dal Cin ieri sera durante il Rosario: "Verrà come pellegrino alla Santa Casa, tra le cui pareti la giovane Maria di Nazareth ha detto il suo Sì al disegno di Dio" ha spiegato il presule, esprimendo "commossa gratitudine per questa visita che per tutti noi è un evento di grazia, un onore per questa Città e per la nostra terra marchigiana".
La visita del Pontefice non ha carattere ufficiale, è stato detto al termine del Rosario, ma vuole conservare uno stile di sobrietà: la partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, non ci sono biglietti da acquistare; tutti i partecipanti, inclusi sacerdoti e religiosi, troveranno posto in Piazza della Madonna, nel corso Sisto V, nelle piazze e luoghi attorno al santuario adeguatamente predisposti per seguire l'evento. E' la seconda visita di Francesco nelle Marche dopo la tappa di Arquata, nelle zone del sisma nel 2016.
Fonte: ANSA
Dopo i recenti casi di polpette disseminate a Civitanova, che fortunatamente si sono rivelate non dannose per gli animali, abbiamo interpellato chi di animali se ne intende, ovvero l'Ambulatorio Veterinario San Marone di Civitanova Marche, per capire cosa fare in emergenza, nel malaugurato caso che il nostro cane ingerisse un boccone avvelenato.
"La prima cosa da fare - ci dice il dottor Simone Tappatà, direttore sanitario dello studio - è cercare di capire di quale veleno si tratti, perché a seconda della sostanza ingerita, bisogna utilizzare accorgimenti diversi. In linea di massima, la cosa immediata da fare sarebbe quella di far rimettere il cane tramite la somministrazione di acqua ossigenata, che nel 90% dei casi riesce nell'intento. Il dosaggio, che dipende dal peso dell'animale, è di 2/3 ml per chilo e andrebbe aspirato con la siringa e messo in bocca all'animale. In alternativa, si può provare con una manciata di sale grosso, che somministrato e fatto deglutire, nel giro di cinque minuti provoca il vomito del cane".
"Nel caso di veleno per topi - continua il dottore -, se fatto vomitare entro 5/10 minuti, ed espelle la bustina intera, l'animale non corre alcun rischio. Se invece il cane ha ingerito del carbammato, organofosforico, stricnina o metaldeide, che nel giro di 20 minuti vengono assorbiti, l'immediata individuazione dell'avvelenamento e la possibilità di arrivare ad un veterinario, sono spesso i fattori decisivi che possono salvare la vita dell'animale che ne è vittima. Se ci rende conto quando il cane già trema, qualche volta, è complesso anche farlo rimettere perché ha già dei sintomi neurologici che inibiscono il riflesso del vomito, trattandosi di sostanze che vengono assorbite molto più velocemente".
Quella dell'acqua ossigenata, riportata erroneamente da qualche sito anti-bufale, "è tutt'altro che una notizia falsa - conclude il dottore - ma è una pratica che si usa anche in ambulatorio per far vomitare il cane e spesso gli salva la vita".
Sono due i monumenti della Città di San Severino Marche che singoli cittadini, ma anche imprese e associazioni, possono contribuire a salvare attraverso l’Art Bonus con erogazioni liberali aderendo alla campagna pubblica aperta dal Comune.
Si tratta del Monumento ai Caduti della Resistenza di Arnaldo Bellabarba, in arte Arbell, di viale Mazzini e del pianoforte a coda da concerto Sebastian Erard del 1878, custodito al teatro Feronia. Lo strumento è in disuso da anni e non è più in grado di essere suonato. In particolare si riscontrano la rottura delle cerniere del coperchio, la presenza di tarli sul legno, il danneggiamento di alcune corde, un forte degrado della tastiera, spaccature della tavola armonica. Per il restauro completo è necessaria una somma di 31.720 euro.
È di 11.102 euro, invece, la somma necessaria per il recupero del Monumento ai caduti della Resistenza, interamente realizzato in traverse di legno di quercia connesse tra loro con bulloni in ferro. Nella metà superiore sono presenti cinque grossi fori dal quale fuoriescono strisce di smalto rosso ormai sbiadite. Il monumento è inserito in un complesso monumentale più ampio composto da dieci gradini e da alzate murarie in pietra di travertino. Nell’alzata sinistra campeggia la scritta in ferro “Ventesimo Anniversario della Resistenza”. Nella parte destra del monumento una lastra di marmo ricorda i nomi dei caduti in guerra. La struttura, a causa dello svuotamento delle parti affogate nel cemento e delle ultime scosse sismiche, tende ad inclinarsi pericolosamente all’indietro. Il legno si presenta annerito e sporco a causa delle numerose pitture protettive, dello smog e degli agenti atmosferici. Lo smalto rosso risulta ormai quasi totalmente sbiadito o assente. I dieci gradini e le parti in marmo presentano in alcuni punti una colorazione verdastra dovuta alla presenza di muschi e licheni, nonché un diffuso annerimento.
Le erogazioni liberali possono essere destinate al Comune di San Severino Marche utilizzando l’Iban IT 28 C 03111 69150 000000007432 e la seguente causale: “Art Bonus - Comune di San Severino Marche - MONUMENTO AI CADUTI DELLA RESISTENZA DI ARNOLDO BELLABARBA - Codice fiscale o P. Iva del donante - Restauro e consolidamento” oppure “Art Bonus - Comune di San Severino Marche - PIANOFORTE A CODA DA CONCERTO ERARD-PARIGI 1878 - Codice fiscale o P. Iva del donante”.
Le schede dei due interventi sono disponibili ai seguenti link:
https://artbonus.gov.it/1873-monumento-ai-caduti-della-resistenza-di-arnoldo-bellabarba.html
https://artbonus.gov.it/1873-pianoforte-a-coda-da-concerto-erard-parigi-1878.html
L’Art bonus consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.