Il 90% delle persone dice di non accettare il tradimento in coppia, eppure i traditori sono il 30-40% del totale. Se questo è ritenuto inaccettabile, quindi, qual è il motivo per il quale si finisce comunque per tradire?
Il più delle volte, parlando di infedeltà, si approfondiscono aspetti come la comunicazione, la complicità e la soddisfazione sessuale all’interno della coppia; questi fattori sono infatti fondamentali per risalire alla causa profonda che ha portato a tradire il partner. E se il motivo stesse invece nel nostro DNA? Alcuni ricercatori hanno portato avanti degli studi connessi proprio a questo diverso modo di vedere la questione.
I geni e ormoni responsabili
Secondo uno studio della Binghamton University (State University di New York) guidato dal professor Justin Garcia, alla base della tendenza verso la famosa “scappatella” ci sarebbe il gene DRD4, recettore della dopamina D4 e ribattezzato “gene della promiscuità”. Questo gene è infatti noto per la sua forte influenza sulla chimica cerebrale e, di conseguenza, sul comportamento delle persone.
Secondo le conclusioni dello studio, gli individui presentano delle differenze di comportamento all’interno della coppia che sono legate proprio alla variazione di questo gene, che nello specifico regola il piacere e la ricompensa. Naturalmente non tutte le persone che presentano questo genotipo avranno questo genere di comportamento, com’è anche vero che anche chi non lo ha può essere infedele: si tratta semplicemente di una maggiore propensione nel caso in cui si abbia questa variabile genetica.
Oltre al gene DRD4 ci sono due ormoni che hanno un ruolo importante in questo contesto: l’ossitocina nella donna e la vasopressina nell’uomo. Questi sono ormoni peptidergici e sono responsabili della modulazione del sistema di gratificazione all’interno della coppia.
L’identikit del traditore tipo
Se da un lato è vero che chiunque potrebbe trovarsi in una situazione di questo tipo, bisogna anche dire che ci sono alcune caratteristiche condivise tra i traditori. Tra queste troviamo ad esempio la fascia di reddito medio-alta, come spiega questa guida curata dal sito Incontri-extraconiugali.com, ma alla base vi sono spesso anche dei fattori puramente estetici: secondo i ricercatori della Florida State University, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, le donne esteticamente meno attraenti tendono a tradire di più il partner, mentre gli uomini mostrano una maggiore tendenza a tradire se hanno partner poco attraenti.
Gli individui che cedono meno alla tentazione di tradire il partner, invece, sono quelli che danno meno peso all’aspetto fisico. La scarsa attenzione verso le caratteristiche estetiche del partner (e dunque anche dei potenziali partner occasionali) sembra infatti “proteggere” le relazioni sentimentali da questa tanto temuta minaccia, in quanto il rapporto si basa su elementi ben più profondi rispetto al semplice aspetto fisico.
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