La Sangiustese esce dal tunnel e al quinto tentativo coglie la prima vittoria in campionato. Nello stesso tunnel ci finisce invece il Chiesanuova che cade 0-1 ed è condannato al quarto ko in cinque uscite. La partita che doveva essere della svolta, contro un rivale che “chiamava” solo un punto, finisce invece con blitz, sorpasso e la crisi biancorossa. Il gruppo di Mobili ora è terz’ultimo e per giunta atteso da due trasferte non semplici contro Urbania e Urbino.
Senza Zannotti e Hernandez, Mobili va con Monti tra i pali e un assetto tattico diverso dal solito, con la linea di difesa spesso a tre e marcature uomo a uomo quasi a tutto campo in stile Gasperini. Sangiustese col 4-3-3. Si gioca sotto folate di vento insopportabili che condizioneranno molto il gioco, specie su palle lunghe. L’avvio comunque è frizzante, al 2’ Grassi scatta sul filo dell’offside e una volta in area conclude largo. Al 6’ replica di Persiani e tiro debole dal limite dell’area. Ancora più insidioso all’8’ Bambozzi, il 2006 impegna nella respinta Rossi. Dopo queste scaramucce però non annotiamo più nulla. Il Chiesanuova ha il vento a favore ma non sfrutta il vantaggio.
Ripresa. Al 10’ azione insistita della Sangiustese e sul secondo cross dalla sinistra, palla a Perpepaj posizionato sul palo lontano, stop e botta imparabile sotto la traversa. Il gol vittoria. La possibilità della prima festa fa chiudere i rossoblù che diventano troppo rinunciatari, ma il Chiesanuova fa tanto possesso senza riuscire a creare grattacapi. Il ritmo è basso, il gioco spesso spezzettato e si vede che i biancorossi non sono sereni né lucidi. Al 35’ Rossi quasi li aiuta uscendo in ritardo e per poco la spizzata del neoentrato Papa non lo beffa. Nel finale padroni di casa con Monaco torre aggiunta. Al 43’l’ex Crescenzi prova la zingarata personale, sinistro centrale. Dopo 6’ di recupero il triplice fischio.
Chiesanuova: Monti, Parioli, Mosquera (39’st Sopranzetti), Monaco, Diouane (24’st Papa), Tanoni (36’st Di Paolo), Pasqui, Russo, Persiani, Mongiello, Bambozzi (43’st D’Alesio). All. Mobili
Sangiustese: Rossi, Cresci (34’st Giandomenico), Pasqualini, Raparo, Wahi, Iommi, Perpepaj (40’st Ausili), Ruggeri, Grassi (46’st Formentini), Crescenzi, Masi (26’st Di Giminiani). All. Sansovini
Arbitro: Cittadini di Macerata
Rete:10’st Perpepaj
Note: spettatori 250 circa; ammoniti Russo, Pasqui, Rossi, Di Giminiani, Iommi; corner 7-0; recupero 1’ e 6’
Allo Stadio Polisportivo si è consumata una sfida amara per la Civitanovese, battuta 2-1 da un cinico Urbania. Nonostante le occasioni create, la formazione di casa non riesce a sbloccare la casella delle vittorie stagionali nel campionato di Eccellenza. La cronaca del match è scritta dalle reti ospiti di Fagotti e Del Bianco, che hanno neutralizzato il momentaneo pareggio firmato da Macarof prima dell'intervallo.
L'inizio è di marca rossoblù: Handzic (9') e un colpo di testa di Ganev su cross di Pitronaci (11') sfiorano il vantaggio. Tuttavia, è l'Urbania a passare per primo: al 32', Fagotti approfitta di una disattenzione difensiva e batte Forconesi per lo 0-1.
La reazione della Civitanovese è immediata. Dopo un'occasione mancata di Macarof, è lo stesso numero 7 a rimettere le cose a posto al 41': assist al bacio di Pitronaci, autore di un'azione personale devastante, e pareggio 1-1 insaccato. Il primo tempo si chiude in equilibrio.
Nella ripresa, un gol annullato a Hanzic per fuorigioco (8'st) gela la Civitanovese. L'episodio che decide l'incontro arriva al 19'st: dopo l'ammonizione di Cosignani per fallo al limite, Del Bianco batte la punizione, trovando la rete che riporta l'Urbania sul 2-1.
Gli ospiti sfiorano il tris con Fagotti (25'st), mentre la Civitanovese va vicinissima al pari al 37'st, trovando però un superlativo Casadei che si oppone prima a Lorenzoni e poi al tap-in di testa di Renzi. Le speranze di rimonta si spengono al 42'st con l'espulsione diretta di capitan Visciano. Dopo cinque minuti di recupero, l'Urbania festeggia la vittoria.
CIVITANOVESE – URBANIA: 1-2
Marcatori: Fagotti (U), Macarof (C), Del Bianco (U)
Civitanovese (All. Mercanti Andrea): Forconesi, Candia (21’st Lorenzoni), Cosignani, Visciano, Luciani (34’st Martin Garcia), Cahaïs, Macarof (26’st Malavolta), Franco, Handzic, Pitronaci (39’st Marini), Ganev (12’st Renzi)
Urbania (All. Ceccarini Antonio): Casadei, Kolombo, Delbianco, Del Compare, Conti, Olivi, Triana (40’st Antoniucci), Catani, Fagotti (34’st Vrioni), Sarli (34’st Zingaretti), Fraternali (8’st Manna)
Arbitro: Andrea Airaghi Colombo di Legnano. Assistenti: Petrone e Illuminati
Note: Ammoniti: Conti, Sarli, Cosignani. Espulsi: Visciano
Se si giocasse sempre allo stadio "San Francesco" di Trodica probabilmente l'inizio di stagione del Tolentino racconterebbe un'altra classifica. Dopo la roboante vittoria in Coppa Italia su questo campo (leggi qui), i cremisi si impongono anche in campionato con il punteggio di 2-1, ritrovando i tre punti dopo un'astinenza che si protraeva dalla prima giornata. A segno vanno Moscati e Pietrani nella ripresa, inutile la rete di Bonvin per i padroni di casa. Davanti a una grande cornice di pubblico, lo spettacolo è stato in parte condizionato dalle raffiche di vento che hanno imperversato per tutta la durata del match.
LE FORMAZIONI - Uno dei protagonisti più attesi alla vigilia, mister Buratti, non siede in panchina per via della pesante squalifica di 8 turni comminata nei suoi confronti da parte del giudice sportivo (leggi qui). Biancocelesti schierati con il consueto assetto offensivo impreziosito dalla presenza di Susic alle spalle della coppia Cognigni-Spagna. Il Tolentino deve rinunciare al suo faro tecnico, Capezzani, e al suo capitano, Tizi: entrambi non figurano nemmeno tra i convocati per infortunio. Il loro posto nell'undici titolare viene preso da Mariani e Salvucci. La fascia viene indossata da Tortelli.
LA CRONACA - Parte meglio il Trodica. Susic e Cognigni scaldano i guanti di Marricchi nel giro di 7 minuti. All'11' una punizione velenosa di Virgili viene ancora neutralizzata dal portiere ospite che devia la sfera in corner. Il Tolentino esce alla distanza e prova a tenere in mano le redini del possesso palla. I cremisi esplorano in particolare la fascia destra, quella presidiata da Papavero e Romoli, ma peccano di precisione al momento del cross. Al 45' Spagna tenta di sorprendere Marricchi con un pallonetto, ma il portiere cremisi alza la palla sopra la traversa allungandosi con la mano di richiamo.
Avvio di ripresa arrembante del Trodica che conquista due calci d'angolo nel giro di 60 secondi, ma non riesce a sfondare. La replica ospite porta al gol, che arriva improvviso ed è un pezzo di bravura individuale di Moscati. L'attaccante si beve mezza difesa avversaria e penetra in area come una lama nel burro. Davanti a Baldi, Moscati è freddo e non sbaglia. È uno a zero al 48'.
Due minuti più tardi Virgili raccoglie lo scarico di Spagna e lascia partire la conclusione dalla distanza: troppo debole. Al 53' la stoccata di Spagna viene bloccata senza difficoltà da Marricchi. Sempre i padroni di casa conducono le danze. Al 55' Cognigni si avventa sulla sfera in spaccata, ma la sfera viene deviata in corner.
Monologo biancoceleste. Al 63' Cognigni incoccia la traversa dopo aver lasciato partire un gran arcobaleno dal limite dell'area. Al 73' Passalacqua svetta di testa sugli sviluppi di calcio d'angolo: la palla è alta. Due minuti dopo la semi-rovesciata di Spagna, meritevole di maggior fortuna, si spegne a lato.
Nel Tolentino a brillare è sempre Moscati. Il numero 9 cremisi è bravo a sgusciare tra le maglie avversarie e conquistare l'ennesima punizione dalla trequarti offensiva (83'). Sul punto di battuta va il neo-entrato Cappa. Il suo tiro è potente ma impreciso. All'89' lo stesso Cappa fugge in contropiede e apre la strada della porta al subentrato Pietrani, che viene affossato in maniera evidente da Gobbi (entrato da poco ed ex della partita). Il rosso diretto per chiara occasione da rete è inevitabile, così come il rigore. Dal dischetto Pietrani fredda Baldi, raddoppio ospite.
La partita è ricca di emozioni. I padroni di casa riescono a ricucire al 93' sugli sviluppi di punizione. L'incornata di Bonvin non lascia scampo a Marricchi. Il finale, seppur palpitante, non regala altre azioni da segnalare. Il Tolentino espugna di nuovo Trodica e ritrova il sorriso.
La Maceratese esce sconfitta di misura dal “Bonolis” di Teramo al termine di una gara intensa e combattuta, decisa da un episodio nella ripresa. Dopo i due successi consecutivi contro Sora e Sammaurese, i biancorossi di mister Possanzini si arrendono 2-1 e restano fermi a quota 6 punti in classifica.
Il tecnico biancorosso conferma il tridente offensivo Marras–Osorio–Neglia, con Cusin tra i pali e Vanzan di nuovo titolare sulla corsia mancina. A centrocampo Ciattaglia viene alzato in posizione più avanzata, mentre Ambrogi parte dalla panchina.
PRIMO TEMPO
Avvio equilibrato e subito ricco di occasioni da una parte e dall’altra. Dopo un intervento provvidenziale di Cusin sul diagonale di Sereni (5’), la Maceratese risponde con un cross teso di Ciattaglia che attraversa tutta l’area senza deviazioni (8’).
Al 15’ arriva il vantaggio biancorosso: splendida azione sulla destra, Marras crossa basso e, dopo una deviazione, il pallone arriva a Neglia, che si inventa un colpo di tacco spettacolare per l’1-0.
Il Teramo reagisce e trova il pareggio al 32’: Pavone calcia dal limite e sorprende Cusin sul primo palo. Lo stesso portiere biancorosso è poi protagonista di una doppia parata straordinaria su Borgarello, mantenendo il punteggio in equilibrio. Si va al riposo sull’1-1.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa il Teramo trova subito il vantaggio al 56’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il neoentrato Fall svetta sul secondo palo e firma il 2-1.
La Maceratese reagisce con coraggio: Possanzini inserisce Gagliardi, poi Ambrogi, Sabattini, Cirulli e Nasic per aumentare il peso offensivo. All’82’ Marras va vicino al pareggio con una conclusione dal limite che sfiora il palo. Gagliardi ci prova di testa da centro area ma il suo tentativo è debole.
Nel finale i biancorossi si riversano in avanti, ma la difesa abruzzese regge l’urto e il risultato non cambia.
Termina 2-1 per il Teramo, che sale a 14 punti. La Maceratese, autrice di una prova comunque generosa, incassa la quarta sconfitta stagionale e guarda già al prossimo impegno per tornare a muovere la classifica.
TERAMO: Torregiani, Pietrantonio, Messori (17’ Angiuilli), Sereni (86’ Alessandretti), Salustri, Pavone (75’ Maglia Silvestri), Della Quercia, Bruni, Botrini, Borgarello, Nanapere (54’ Fall) A disposizione: Sonko, Cipolletti, Persano, Alessandretti, Costanzi, Seck Allenatore: Pomante
MACERATESE: Cusin, Perini, Morganti, Mastrippolito, Vanzan (63’ Gagliardi), De Angelis (80’ Ambrogi), Ciattaglia (84’ Nasic), Ruani (82’ Sabattini), Marras, Osorio, Neglia (83’ Cirulli) A disposizione: Gagliardini, Nasic, Sabattini, Sciarra, Papa, Cirulli, Lorenzi, Ambrogi Allentore: Possanzini
Reti: 15’ Neglia (M), 32’ Pavone (T), 56’ Fall (T)
(Foto Francesco Tartari)
TREIA – Il derby del Girone F di Seconda Categoria sorride alla Treiese, che ha superato con un netto 3-0 l’Abbadiense al termine di una gara combattuta e ricca di episodi. I rossoblù di Mister Giovagnetti centrano così la prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico e si portano a quota sette punti, a sole due lunghezze dal Caldarola capolista.
Entrambe le formazioni, espressioni del progetto Lube Academy, si presentavano all’appuntamento appaiate a quattro punti in classifica. L’Abbadiense, squadra di Santa Maria in Selva, era reduce da due buone prestazioni e con la difesa ancora imbattuta prima del fischio d’inizio.
La Treiese parte meglio, cercando di imporre il proprio ritmo e mantenere il possesso palla, mentre l’Abbadiense si difende con ordine e riparte con intelligenza. La prima occasione è per i padroni di casa: Ariel Di Francesco sfiora il vantaggio con un colpo di testa di poco alto. Gli ospiti rispondono subito con D’Ascanio, la cui girata termina sul fondo. Al 15’ Pieroni salva i giallo-verdi con un intervento provvidenziale su Cola, ma il momento più caldo arriva tra il 29’ e il 32’, quando la Treiese vede annullarsi due gol nel giro di pochi minuti. Prima Romanzetti insacca da due passi ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco, poi è Di Francesco a trovare la rete, nuovamente annullata tra le proteste rossoblù.
Al 33’ il match cambia volto: D’Ascanio viene espulso con un rosso diretto, lasciando l’Abbadiense in dieci uomini. La prima frazione si chiude sullo 0-0, con la Treiese che non riesce a sfruttare la superiorità numerica.
Nella ripresa i ritmi si abbassano, ma la Treiese aumenta la pressione. Soldini ci prova dalla distanza al 54’, trovando pronto Natali. Il vantaggio arriva al 74’: sugli sviluppi di un corner, il neoentrato Selita anticipa tutti e firma l’1-0. Passano solo tre minuti e Laconi, servito da Tumino, batte il portiere con un destro preciso, trovando il suo primo sigillo stagionale. Nel finale, su assist dello stesso Laconi, Demaj chiude i conti con il gol del definitivo 3-0.
Grande soddisfazione in casa Treiese per una vittoria arrivata con carattere e gioco, che consolida le ambizioni della squadra di Giovagnetti dopo il successo esterno di Urbisaglia. L’Abbadiense, nonostante l’inferiorità numerica per oltre un’ora di gara, ha tenuto bene il campo ma ha ceduto nel finale di fronte alla spinta dei padroni di casa.
TABELLINO
TREIESE: Natali, Tumino, Prenna (74’ Come), Cola (68’ Laconi), Liberini, Mora, Marini (68’ Selita), Romanzetti, Medei, Patrassi (86’ Capradossi), Di Francesco (80’ Demaj). A disposizione: Pulita, Vittorini, Marrocchi, Bravi. Allenatore: Cesare Giovagnetti.
ABBADIENSE: Cherubini, Rocchi, Corradetti, Sabbatini (58’ Giustozzi), Pieroni, Mengoni, Pizzichini (86’ Pelati), Cirilli (77’ Clementoni J), Soldini A (66’ Tamba), Motroni (77’ Rosetti), D’Ascanio. A disposizione: Ascenzi, Ciafrè, Colombo, Borgognoni. Allenatore: Gabriele Soldini.
MARCATORI: Selita 74’, Laconi 77’, Demaj 86’.
ARBITRO: Renato Kurti – Sezione di Fermo.
NOTE: ammoniti Medei, Di Francesco, Selita, Mengoni; espulsi D’Ascanio e Clementoni J; angoli 4-1, recuperi 0’-4’, buona cornice di pubblico al “Leonardo Capponi” di Treia.
L'ABBA Pineto conquista la vittoria nella quarta edizione del Memorial Furiassi-Valenti, replicando il successo ottenuto nella scorsa edizione del torneo. Il pomeriggio, all'insegna della grande pallavolo, ha visto il Banca Macerata Forum come palcoscenico per il confronto tra tre delle quattordici squadre che parteciperanno alla prossima Serie A2 Credem Banca.
Punteggi molto simili rispetto a quelli del triangolare dello scorso anno (dove era presente Ancona con Pineto e i biancorossi) con Macerata che parte bene vincendo la prima partita al tie-break, ma deve chiudere al secondo posto perdendo quello del secondo match. La finalina contro Pineto, decisa anch'essa al tie-break, si è conclusa con il punteggio di 13-15, con la squadra di coach Giannini che ha avuto l'opportunità di fare un bilancio sui progressi da fare in vista dei prossimi incontri ufficiali.
Tutte le squadre hanno avuto modo di testare i propri roster, con l'obiettivo finale di mettere ogni atleta nelle migliori condizioni fisiche e tecniche in vista dei prossimi impegni ufficiali.
Nota lieta per Rusi Zhelev, già in campo con i suoi nuovi compagni a poche ore dal suo arrivo in Italia. Ecco un breve resoconto partita per partita di tutto quello che è successo oggi pomeriggio sul parquet maceratese:
Macerata vs Fano: 2-1Vittoria nel primo incontro del Furiassi Valenti per Banca Macerata Fisiomed, che si impone 2-1 contro la Essence Hotels Fano. 25-21, 22-25, 15-7. Arriva l’esordio di Zhelev che fa coppia col connazionale Karyagin in posto 4. Giocano bene i biancorossi che, salvo il secondo set, prendono sempre un buon vantaggio iniziale che risulta decisivo decisivo alla fine del match.
Banca Macerata Fisiomed Fabi, Novello 5, Pedron, Garello, Fall 5, Ambrose 7, Zhelev 12, Karyagin 14, Talevi, Becchio, Gabbanelli (L). NE: Diaferia, Dolcini (L2). All: Giannini, Ass: Leoni
Essence Hotels Fano: Coscione 2, Merlo 6, Roberti 6, Sorcinelli, Galdenzi, Ricci 6, Tonkonoh 8, Mengozzi 6, Iannelli (L). NE: Bisotto, Arguelles-Sanchez, Fornal, Rizzi (L2). All: Mastrangelo, Ass: Roscini
Pineto vs Fano: 2-0
Dominio abruzzese nella seconda partita del memorial. Pineto ruota tutti i suoi effettivi (tranne Allik) e si prepara alla “finalina” contro Macerata con una prova solida e convincente contro Fano. Finisce 3-0: 25-16, 25-19, 15-8. Pineto fa meglio in attacco (51 contro 32% la positività in attacco) e in ricezione. Fano si fa invece preferire a muro, ma non basta per evitare la terza posizione in questo sabato di grande pallavolo.
Abba Pineto: Zamagni 3, Trillini, Catone, Schianchi 5, Larizza, Rascato 4, Krauchuk 14, Di Silvestre 1, Castagneri 2, Suraci 10, Morazzini (L1), Pesare (L2). NE: Allik. All: Di Tommaso, Ass: Angeloni.
Essence Hotels Fano: Bisotto 1, Merlo 7, Roberti 3, Sorcinelli 3, Galdenzi 1, Arguelles-Sanchez 8, Ricci 3, Mengozzi 2, Iannelli (L). NE: Coscione, Tonkonoh, Fornal, Rizzi (L2). All: Mastrangelo, Ass: Roscini
Macerata vs Pineto:
Finalina del torneo visti i risultati precedenti. L’ABBA continua il suo dominio anche nel primo set (17-25) con i biancorossi che, al contrario, commettono troppi errori (saranno 12 alla fine del parziale) per poter lottare. Migliora il livello del gioco nel secondo set che mette subito in parità la contesa con un Novello che sale in cattedra (5 punti, 56% in attacco). Macerata parte meglio con Ambrose nel tiebreak, ma deve cedere il passo a una Pineto più continua che si assicura il Memorial con un muro finale su Novello (13-15).
Banca Macerata Fisiomed Fabi 2, Novello 9, Pedron 2, Garello, Diaferia 2, Ambrose 7, Zhelev 8, Karyagin 10, Talevi, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Fall, Dolcini. All: Giannini, Ass: Leoni
Abba Pineto: Zamagni 2, Trillini 7, Catone 1, Schianchi 5, Larizza, Rascato 1, Krauchuk 4, Di Silvestre 12, Castagneri 3, Suraci 3, Morazzini (L1). NE: Allik, Pesare (L2). All: Di Tommaso, Ass: Angeloni.
Un pomeriggio inebriante nel quartier generale dei vicecampioni d’Italia di fronte a oltre 700 tifosi festanti. Dopo la presentazione della partnership tra A.S. Lube Volley, il brand OMODA & JAECOO e la concessionaria Pieralisi, grazie alla voce dello speaker Fabio Domizi, sul campo dell’Eurosuole Forum, va in scena la sfilata della Cucine Lube Civitanova, orfana dei soli Fabio Balaso, Mattia Bottolo e Alex Nikolov. Una parentesi in grado di galvanizzare i tanti Predators intervenuti al Lube Day. Una scaletta spettacolare lascia poi spazio alla pallavolo giocata e al derby con l’amichevole ufficiale tra Cucine Lube Civitanova e Yuasa Battery Grottazzolina, vinta 3-1 dai padroni di casa in rimonta.
La Lube inizia con qualche falla in attacco e concede il primo set agli ospiti, poi sale in cattedra e domina l’incontro con un 75% finale nelle offensive. Il top scorer con 16 punti è Magalini sul fronte opposto, unico in doppia cifra della Yuasa. La staffetta tra Boninfante e Orduna, invece, porta in doppia cifra 4 biancorossi: Poriya (14), Loeppky (13), Kukartsev (11), e Duflos-Rossi (10). Ottimi riscontri anche al servizio (8 ace), a muro (13 block) e in ricezione.
La Gara
Lube in campo con Boninfante al palleggio e i tre schiacciatori a gestire le fasi di attacco, Loeppky, Poriya e Duflos-Rossi, centrali D’heer e Tenorio, libero Bisotto.
Yuasa disposta con Falaschi in cabina di regia e Petkovic opposto, Magalini e Koprivica laterali, Pellacani e l’ex Stankovic centrali, l’ex Marchisio libero.
Nel primo set la Lube risponde presente a muro (4 i vincenti) e in ricezione, ma sbaglia troppo in attacco e Grottazzolina (50% nelle offensive) ne approfitta con un Magalini in grande spolvero (6 punti con 75%).
Nel secondo set l’inerzia è per la Lube e c’è spazio anche per l’ingresso di Kukartsev (19-13), ma la stoccata vincente è di Loeppky (25-21). Cambio di passo in attacco (60%). In palla D’Heer con 5 punti, di cui 1 ace e 1 muro.
Nel terzo atto partono il Potke e Kukartsev. A fare la partita sono i biancorossi con un atteggiamento autoritario (17-11) e un dominio in tutti i fondamentali, con 2 ace a 0, 3 muri a 2, una ricezione mai in difficoltà e un attacco che arriva al 68% grazie anche Loeppky (6 punti con 1 ace e 1 muro). Si chiude 25-17.
Nel quarto set Orduna parte al servizio ed è subito 7-0 per una Lube che spinge. I cucinieri continuano a macinare punti e volano sul +11 con i salvataggi di Bisotto e le prodezze di Duflos-Rossi (12-1). Il muro di Tenorio, il mani out di Kukartsev e l’attacco errato di Pellacani valgono il +14 (18-4). Dai nove metri “Kuka” chiude i giochi con il punto n.6 (25-11). Roboante 75% in attacco per i biancorossi.
Le dichiarazioni di Marko Podrascanin:
“Finalmente sono tornato a giocare davanti ai miei tifosi. Erano passati cinque mesi da quando avevo fatto l'ultima partita al Palas onestamente mi mancava. Volevo con tutte le forze giocare qui. Credo che questa sia la prima e l'ultima amichevole ufficiale davanti ai nostri supporter. Oggi la squadra ha girato meglio rispetto al test sul campo del PalaSavelli. Dobbiamo ancora sistemare tanto per giocare come vogliamo e il tempo è poco, però per fortuna da lunedì saremo al completo con tutti i reduci dal Mondiale. Alzeremo il livello. Ripeto da anni che i Predators sono sempre il nostro settimo giocatore in campo, non mi scorderò mai di dirlo. L'anno scorso ci siamo divertiti tanto nel nostro campo, eravamo quasi imbattibili nella nostra casa. Abbiamo un’altra bella rosa e vogliamo rivivere le stesse emozioni!”.
Il tabellino
Cucine Lube Civitanova – Yuasa Battery Grottazzolina 3-1 (20-25, 25-21, 25-17, 25-11)
CIVITANOVA: Gargiulo ne, D’heer 11, Loeppky 13, Orduna 2, Bisotto (L), Boninfante 4, Poriya 14, Kukartsev 11, Podrascanin 3, Penna, Duflos-Rossi 10, Amadio, Tenorio 5. All. Medei
GROTTAZZOLINA: Magalini 16, Cubito 1, Falaschi, Stankovic 7, Pellacani 8, Petkovic 7, Mar
Prima vittoria stagionale per una bella VR Macerata, che al "San Giuliano" regola una sempre viva Vis Faleria, grazie alla tripletta di bomber Canesin e al sigillo di Calabrese.
Bell'inizio di partita tra due squadre che prediligono il fraseggio. Maceratesi in vantaggio con Canesin che scappa sull'out di destra e infila Smerilli sul primo palo. La Vis Faleria reagisce e raggiunge il pareggio con il sempre pericoloso Gobbi che deposita in rete dopo aver approfittato di un malinteso tra Fuscá e Benfatto. I padroni di casa reagiscono subito con Canesin che trasforma un rigore concesso per un fallo di Smerilli su Romagnoli lanciato a rete.
Nel secondo tempo la VR chiude la pratica con Canesin che trova la tripletta capitalizzando un assist di Romagnoli. Il goal del definitivo 4-1 è opera di Calabrese con un bel tiro da fuori a fil di palo. Grazie a questo successo la VR Macerata sale a quota 5 punti in classifica, mentre i rivieraschi restano ancorati sul fondo a 0.
CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA - GIRONE E - TERZA GIORNATA
VR MACERATA-VIS FALERIA 4-1
VR Macerata: Fuscá, Giustozzi (75' Prenna) Giampaoletti, Nicolai (50' Elisei),Tartari, Benfatto, Calabrese, Doga (75' Girotti), Canesin (75' Cardinali), Ciurlanti, Romagnoli (75' Bertola). A disposizione: Alfei, Intermesoli, Stura, Gadou. Allenatore: Marco Moretti.
Vis Faleria: Smerilli, Felici, Verducci, Marziali, Isma, Mori, Mora, Doci, Gobbi, Strupsceki, Beltrami. A disposizione: Damiani, Lucci, Sardini, Cicoria, Passamonti, Cunha, Falconieri, Xiang, Martini. Allenatore: Danilo Battaglini.
Marcatori: Canesin 20', Gobbi 30', Canesin (Rig.) 35', Canesin 50', Calabrese 60'.
Note: presenti circa 150 spettatori al "San Giuliano" di Macerata.
Al campo sportivo “Tonino Seri” di Macerata, in una splendida giornata di sole su un terreno asciutto, si è consumata l'impresa della terza giornata del campionato di Prima Categoria Girone C: la Cluentina ha superato il Potenza Picena (oggi in maglia nera con la scritta “potentina” sul retro) con una prova di cuore, tattica e incredibile tenacia.
I pronostici erano impietosi: la squadra ospite, con un undici farcito di nomi altisonanti e di categoria superiore come Castellano, Perna, Ruzzier, Tomba, Gambacorta, Romagnoli e Bigoni, era stata costruita apertamente per dominare il campionato, mentre il mister Raffaele Gesuelli schierava una Cluentina molto più giovane, ma evidentemente con un'anima da guerriera.
La cronaca si apre all'11, con i biancorossi subito propositivi: Lovascio devia di testa una punizione di Mancini, palla di poco alta, preludio di un ottimo calcio palla a terra e di eccellenti geometrie messe in mostra dai biancorossi, che si confermano padroni del gioco. Al 20’, Canuti pecca forse di altruismo, preferendo l’assist al tiro da buona posizione, intercettato dalla difesa avversaria. Purtroppo, al 27’, un infortunio muscolare costringe l’esperto difensore Pagliarini a lasciare il campo, sostituito dal giovane Menchi, ma l'assetto non ne risente. Il Potenza Picena prova a farsi vedere con Tassetti al 31’ (conclusione alta), ma l'episodio chiave arriva al 33’: Castellano, solo davanti a un portiere ormai battuto, viene ipnotizzato da un clamoroso intervento di Francesco Gesuelli, che salva tutto e libera l’area. Tuttavia, appena un minuto dopo, il gol ospite arriva comunque: un tiro potente da 30 metri di Gambacorta viene respinto corto da Pennesi (unico errore della sua giornata di grazia) e Tassetti, a due passi, insacca. Sull'1-0, la sfortuna si accanisce contro i padroni di casa: al 40', un fuorigioco inesistente ferma Francesco Gesuelli lanciato a rete. Ma la Cluentina non molla. Al 41’, Lovascio ha l'occasione del pari, ma solo davanti a Tomba conclude male sul fondo. Il riscatto è però immediato: al 45’, lo stesso Lovascio si riscatta agganciando un delizioso assist di Andrea Mancini e infilando in rete per un meritatissimo pareggio allo scadere del primo tempo.
La ripresa si apre con i tentativi del Potenza Picena: al 2’ Pistelli di testa alto su cross di Gambacorta e al 5’ un'altra clamorosa occasione di Castellano viene sventata da un fantastico colpo di reni del portiere Pennesi, che devia in angolo e si erge a muro invalicabile. Nonostante la pressione, la Cluentina controlla bene la gara. Al 14’ c'è ancora un'occasione per Lovascio, il cui tiro viene ribattuto in area prima che Montecchiari concluda debolmente. Il Potenza Picena tenta ancora da fermo con Castellano (punizione di poco alta al 27’) e costringe Pennesi a un altro miracolo al 36’ sulla conclusione ancora di Castellano, liberato da un errore difensivo. Ma i biancorossi non si limitano a difendere, e al 38’ Cappelletti conclude alto. Poi, al 50’, l'apoteosi! Gol di Ceesay che, con una zampata da vero attaccante, raccoglie un assist in piena area ancora del geniale Mancini, artiglia il pallone, lo difende e beffa Tomba per il 2-1 che fa esplodere il "Seri"! Il pareggio, a freddo, sarebbe forse stato più giusto, ma la Cluentina ha avuto il gigantesco merito di crederci fino all'ultimo respiro.
Il mister Gesuelli, a fine gara, è raggiante: “debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi, soprattutto a quelli che sono subentrati. Ovvio che se fosse finita 1-1 sarebbe stato più equo ma portiamo a casa tre punti fondamentali per la nostra classifica”. Sulla scelta del modulo: “Tutt’altro che scelta di prudenza, sapevamo che il Potenza Picena ha due esterni fortissimi e abbiamo cercato di tenerli alti.”
IL TABELLINO
CLUENTINA: Pennesi, Gesuelli F., Torresi (69’ Mogetta), Pieristé, Pagliarini (27’ Menchi), Menghini, Montecchiari (69’ Di Marino), Ceesay, Lovascio (62’ Cullhaj), Canuti (78’ Cappelletti), Mancini. All. Raffaele Gesuelli
POTENZA PICENA: Tomba, Gambacorta, Perna, Ghannaoui, Romagnoli, Bigoni, Tassetti, Vecchione (88’ Bartolini), Pistelli (73’ Ciucci), Ruzzier, Castellano. All. Marco Comotto
ARBITRO: Valentino Valeriani (Fermo)
RETI: 34’ Tassetti (P), 45’ Lovascio (C), 95’ Ceesay (C).
NOTE: Spettatori circa 200.
I Mondiali di atletica paralimpica sono giunti al penultimo giorno di gare e ultimo per i portacolori dell’Anthropos. Una giornata indimenticabile per i rappresentanti del team marchigiano!
Alle ore 5:30 Italiane è scesa in pedana per il Peso categoria F11 la nostra Assunta Legnante. La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, è sempre più nella leggenda. L’indomabile atleta oggi è salita sul tetto del mondo per la sesta volta nel getto del peso. Senza rivali la nostra campionessa che con un miglior lancio da 14,44 mette quasi due metri tra sé e la cinese Zhao Yuping, argento con 12,67. L'atleta asiatica beffa all'ultimo tentativo Lydia Church, che con 12,60 conquista il bronzo per la Gran Bretagna.
Assunta a fine gara: "Sono contentissima per l’ ennesima vittoria iridata. La gara l'ho vissuta con poca grinta perché ho gareggiato quasi da sola, ma come si dice gli assenti hanno sempre torto e ad avere ragione è chi gareggia. Io c'ero e questo è il mio sesto oro mondiale nel peso. Questa manifestazione è stata bellissima e la nostra squadra è fantastica, composta davvero da grandissimi ragazzi di cui non posso che essere fiera. Li ringrazio come ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo: il tempo passa, ma io ci sono ancora!".
Alle ore 5:55 Italiane è giunto il momento di Ndiaga Dieng nella finale dei 1500m categoria T20. Ndiaga, tesserato anche con il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica AVIS Macerata con cui si allena, nella mattinata di ieri aveva conquistato senza problemi l’accesso alla finale e quest’oggi si è fermato a soli 57 centesimi dalla medaglia senza riuscire a ultimare la propria rimonta ed eguagliando il piazzamento di Parigi 2023. Come nelle Semifinali, parte arrembante il giapponese Natsuki Toda, che prova a scappare via portandosi dietro il portoghese Sandro Baessa, ma lo statunitense e campione mondiale Michael Brannigan non ci sta e a metà gara prende la testa della corsa per andare a vincere il terzo titolo iridato personale con il record dei campionati di 3:50.44. Il giapponese conquista l'argento in 3:52.45 e il portoghese è di bronzo con 3:55.00 davanti all'azzurro, quarto in 3:55.57:
Ndiaga a fine gara: "Poteva andare meglio, mi sono rilassato troppo dopo la vittoria negli 800 e non ci ho creduto fino in fondo, ma questo risultato non fa che motivarmi di più. Non mollerò e, anzi, ripartirò dalla medaglia d'oro conquistata l'altro giorno per lavorare sempre di più anche sulla distanza più lunga".
Alle ore 13:30 Italiane è giunto il momento di scendere in pedana per Arjola Dedaj nella finale del Salto in Lungo categoria T11. Arjola, in pedana con la guida Stefano Storti, allenata dal marito e atleta nazionale Emanuele Di Marino, otto anni dopo la vittoria di Londra 2017, torna sul podio iridato nel salto in lungo con un bronzo di grande spessore. Non una gara semplice per l'azzurra, che si trova fin da subito a lottare contro problemi fisici che ne influenzano la prestazione e la obbligano a richiedere l'assistenza del medico. La lunghista azzurra però non cede al dolore e con un salto da 4,41 conquista il terzo gradino del podio alle spalle della spagnola Alba Garcia Falagan, oro in 4,80, e della francese Tiffany Logette-Lods, seconda con 4,56.
Arjola a fine gara: "In competizioni come i Mondiali conta più la posizione che non la misura, quindi non posso che essere soddisfatta. Salire sul podio è un grandissimo risultato, anche perché un mese fa mi è sorta una forte infiammazione alla gamba di stacco e abbiamo dovuto lavorare molto di fisioterapia per riuscire a partecipare a questi Campionati. È stato un mese sofferto, ma abbiamo deciso di provarci e per fortuna sono riuscita a fare un buon salto. Proprio quel tentativo, però, ha fatto tornare fuori il dolore alla gamba che mi rallentava in ogni movimento senza permettermi di saltare oltre. Sicuramente è un risultato frutto di sofferenza e di grande impegno, sono davvero contenta di questo podio".
Il presidente Nelio Piermattei: “Giornata strepitosa e Mondiale da incorniciare. Poco da dire su Assunta che in questi 13 anni di militanza con noi ci ha riempito di gioie sportive e umane facendoci crescere tutti. Ndiaga avrebbe potuto fare meglio oggi, ma come lui stesso ha detto, si è rilassato dopo lo straordinario, per lui primo, titolo mondiale negli 800 e ci sta, fa parte del percorso di crescita. Un abbraccio enorme ad Arjola, al primo anno con noi, che nonostante un infortunio ne abbia condizionato la preparazione e messo a rischiolal presenza, chiude con un bronzo che sa molto di più. Splendidi tutti come i loro tecnici Roberto Minnetti, Maurizo Iesari ed Emanuele Di Marino e la guida Stefano Storti. Grandeorgoglio anche perché ad oggi sulle 9 medaglie azzurre 6 sono dei portacolori dei gruppi sportivi militari e le altre 3 sono targate Anthropos!”
Si sono svolte questa mattina, 4 ottobre, le elezioni per il rinnovo del Comitato Regionale Marche della Federazione Pugilistica Italiana. Tutte le società aventi diritto al voto hanno scelto all’unanimità Giacomo Bugaro come nuovo presidente, già eletto domenica scorsa anche come consigliere regionale nelle file di Fratelli d’Italia.
Bugaro, 56 anni, sposato e residente ad Ancona, ha coltivato fin da giovane una grande passione per la boxe, ereditata dal padre. Negli anni scorsi è stato presidente della società pugilistica anconetana Upa Pittori. La sua nomina subentra a quella di Luciano Romanella, del Fermano, il quale aveva rassegnato le dimissioni a seguito della caduta del precedente comitato regionale.
Al fianco del neo-presidente, sono stati eletti i consiglieri Lorenzo Alessandrini di Jesi e Adelchi Tonucci di Ancona; in rappresentanza degli atleti è stata scelta Carlotta Paoletti, già campionessa italiana negli assoluti femminili, mentre per i tecnici è stato eletto Andrea Gabbanelli di Castelfidardo, maestro e preparatore del campione italiano ed europeo Charly Metonyekpon.
Il nuovo Comitato Regionale Marche rimarrà in carica fino al 2027, coincidente con la scadenza del quadriennio olimpico, pronto a guidare le società pugilistiche marchigiane verso nuovi successi a livello regionale e nazionale.
Uno splendido momento di sport e spettacolo ha animato ieri sera il Palasport Fontescodella a Macerata con il vernissage arancionero della nuova stagione 2025/26 della CBF Balducci HR Macerata. La serata ha visto la presentazione ufficiale della prima squadra e di tutto il settore giovanile, in vista dell’esordio nel campionato di Serie A1 Tigotà, in programma lunedì 6 ottobre alle 20.30 contro Cuneo.
La serata-show, condotta da Marco Moscatelli con la colonna sonora affidata agli Spaghetti Dj Set, è iniziata con i saluti delle autorità presenti: gli assessori del Comune di Macerata Andrea Marchiori, Paolo Renna e Riccardo Sacchi, il presidente Coni Marche Fabio Luna e la presidente del Comitato territoriale FIPAV Macerata, Monica Salvatelli.
Primo momento dedicato al settore giovanile, diretto da coach Nicola Bacaloni, con la presentazione di tutte le formazioni dal minivolley S3 fino alla Under 18. Tra musica e giochi di luce, le giovani atlete hanno creato un’atmosfera di entusiasmo e partecipazione, aprendo ufficialmente la stagione per le piccole arancionere.
Spazio poi alla dirigenza del club. Sul palco sono saliti il presidente Pietro Paolella, il direttore sportivo Maurizio Storani e il direttore operativo Lucia Bosetti. “Grazie a tutti i presenti oggi, una bellissima serata con protagonista la nostra prima squadra e il settore giovanile al completo, oltre agli sponsor che ci sostengono sempre con tanta passione e convinzione”, ha detto Paolella. Storani ha aggiunto: “Siamo pronti ad iniziare una nuova grande avventura in Serie A1, dove proveremo a fare del nostro meglio per raggiungere l’obiettivo: stasera c’è grande entusiasmo, la splendida cornice del palasport ci dà tanta fiducia per il nostro futuro”.
Anche Bosetti ha espresso soddisfazione: “Sono felicissima di vedere tutte le ragazze del giovanile salutare la prima squadra stasera, a loro un grande in bocca al lupo per la stagione. Il campionato di Serie A1 sarà una sfida tosta, ci sarà bisogno di un grande sostegno e aspettiamo quindi tutti al palasport”.
Non sono mancati i ringraziamenti alla famiglia Balducci e a tutti gli sponsor, che continuano a sostenere con passione l’avventura arancionera nel massimo campionato. Dopo la presentazione dello staff dirigenziale, tecnico e medico del Club, il momento clou della serata è stato l’ingresso della prima squadra: le atlete hanno salutato il pubblico, creando grande entusiasmo tra i tifosi presenti.
Il capitano Giulia Bresciani ha dichiarato: “Cercheremo di farci trovare pronte per questo inizio – così come siete calorosi in questa serata sappiamo poi che lo sarete anche in occasione delle gare, per accompagnarci al meglio in questa avventura”. Asia Bonelli ha aggiunto: “Sicuramente ci aspetta una bellissima stagione, sarà una grande esperienza in uno dei campionati più belli del mondo, siamo felici ed entusiaste di poter scendere in campo e vi aspettiamo numerosi proprio come stasera”. A chiusura, l’head coach Valerio Lionetti ha sottolineato: “La cosa più importante siete voi, che venite a sostenerci, ne abbiamo bisogno. Serviranno pazienza, equilibrio e tanto lavoro in palestra: noi ce la metteremo tutta e vi aspettiamo al palasport”.
La campagna abbonamenti prosegue anche lunedì 6 ottobre, ultimo giorno disponibile, con apertura dalle 18 presso la biglietteria del Palasport Fontescodella.
(Foto Roberto Bartomeoli)
Dal 10 al 12 ottobre torna il Marche Trail, l’evento di bikepacking che ogni anno porta ciclisti da tutta Europa alla scoperta della regione. La ottava edizione presenta una novità: il One Shot Social Gravel, percorso giornaliero di 100 chilometri dedicato agli amanti della gravel bike.
L’evento, organizzato dall’associazione Marche Bikepacking, prenderà il via dal Marche Trail Village, situato nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, tra Tolentino e Urbisaglia. Il villaggio base offre sentieri immersi nella natura, aree pic-nic e camper attrezzati, percorsi ciclistici e ippici, oltre a spazi per parcheggi e servizi.
I partecipanti del Marche Trail avranno a disposizione tre campi base: a Colmurano, dove pernotteranno la sera prima della partenza; ad Ascoli Piceno, per ammirare la città di notte; e al Natural Village Resort di Porto Potenza Picena. Gli organizzatori ricordano che ognuno può scegliere di pernottare anche in strutture ricettive locali, valorizzando così il turismo e l’economia del territorio.
Due i percorsi principali dell’evento: il Classic 300, che attraversa borghi, campagne e scorci marini, e il Wild 400, più impegnativo, che tocca le aree isolate dei Sibillini e dell’Appennino marchigiano. Lo spirito rimane “unsupported”: ogni partecipante sceglie la propria andatura, senza tempo limite.
Il Marche Trail attraverserà quattro province e oltre trenta città, da Urbisaglia a Monte Ascensione, passando per borghi storici, la costa adriatica e parte del Cammino Lauretano. Si tratta di uno dei maggiori eventi bikepacking d’Italia, supportato da numerosi partner tra cui Radio Linea, Cingolani Bike Shop, Pasol, MSP Italia, Sete Track, IBeer, Miss Grape e Krono.
La novità 2025, One Shot Social Gravel, partirà il 12 ottobre dall’Abbadia di Fiastra: un percorso ad anello di un solo giorno, lungo circa 100 chilometri tra le strade bianche e le colline del Maceratese, pensato per chi non può affrontare l’intero Marche Trail. L’iniziativa è aperta a tutti, con iscrizioni entro il 10 ottobre sul sito www.machetrail.it sezione One Shot. Il finale sarà animato dal concerto del gruppo Jupiter all’Abbadia di Fiastra, per chiudere la giornata di avventura in musica.
Gli organizzatori ricordano: “Il Marche Trail non è una gara, ma un’avventura. La vera sfida è con se stessi, tra natura, borghi e tradizioni locali, in una delle stagioni più suggestive dell’anno”.
Approdare in una squadra piuttosto che in un’altra. Cambiare allenatore in un momento cruciale della propria carriera. Avere l’intuizione fulminea di una giocata risolutiva. Decidere di dedicare la propria vita allo sport o al suo racconto. Le scelte, nel mondo dello sport, definiscono destini e costruiscono storie. Sarà proprio questo il filo conduttore di Overtime, il Festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo che torna a Macerata dall'8 al 12 ottobre per festeggiare la sua quindicesima edizione con un cartellone denso di appuntamenti.
Il programma, presentato questa mattina nell’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti dai fondatori del festival Michele e Angelo Spagnuolo insieme all’assessore allo sport e al turismo Riccardo Sacchi, è stato accompagnato dal commosso ricordo di Nazareno Rocchetti, artista ed ex fisioterapista della Nazionale italiana di atletica leggera, scomparso pochi mesi fa. Rocchetti, vicino al festival sin dai suoi albori, sarà ricordato attraverso la mostra "…quando il cuore va oltre", curata dal fotografo maceratese Paolo Cudini. "Ci ha visto crescere e, come faceva con le mani, ha plasmato questo festival insieme a noi", hanno raccontato gli organizzatori.
“Overtime è uno dei fiori all’occhiello della nostra città – ha aggiunto l’assessore Sacchi –. A Macerata non c’è un mese senza eventi di qualità e il pubblico continua a premiarci. Molti commercianti ed esercenti hanno espresso soddisfazione per i numeri di questi mesi. Overtime ci viene invidiato a livello nazionale perché nessun altro festival ha questo approccio umano e artigianale: lo sport diventa un pretesto per indagare la vita a 360 gradi”.
Michele Spagnuolo ha ricordato anche il ruolo delle università, con la conferma delle collaborazioni con l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino – rappresentata dal rettore Graziano Leoni – e l’Università di Macerata, rappresentata dalla professoressa Falappa.
Confermata pure la sinergia con il CONI Marche, attraverso il presidente Fabio Luna, e con il Comitato Paralimpico, con il presidente regionale Luca Savoiardi che ha sottolineato come Overtime abbia dato spazio allo sport paralimpico fin dalla sua prima edizione, quindici anni fa, quando non era affatto scontato. “Grandi gesta meritano di essere raccontate, in particolare nel loro lato umano – ha aggiunto Luna –. Questo è quello che il festival cerca di fare: noi pensiamo a compierle, ma per raccontarle servono grandi professionisti. Ci sarà attenzione anche alle Olimpiadi di Milano Cortina, occasione preziosa per capire cosa ci aspetta”.
Ecco dunque il programma completo della quindicesima edizione di Overtime Festival, in calendario dall’8 al 12 ottobre a Macerata.
Mercoledì 8 ottobre tradizionale apertura dedicata al mondo paralimpico con la presentazione del libro “Non siamo normali” delle giornaliste Elisabetta Ferri e Beatrice Terenzi e la presenza del Presidente CIP Marche Luca Savoiardi e delle atlete paralimpiche Anna Maria Mencoboni e Giada Cerpolloni. Nel pomeriggio ospite di Overtime uno dei giocatori di basket italiani più vincenti e longevi di tutti i tempi, capitano della Nazionale azzurra per 5 anni, argento olimpico ad Atene 2004, Giacomo “Gek” Galanda che presenterà il libro “La mia vita a spicchi”.
Ha scelto con entusiasmo di tornare a Macerata con la sua ultima opera “La storia del calcio azzurro in 50 ritratti” un fedelissimo frequentatore del Festival, giornalista e cantore di tante imprese sportive: Marino Bartoletti. Sarà invece per la prima volta ospite della rassegna il dott. Vito Cozzoli che dopo essersi occupato per anni della promozione dello sport in Italia alla guida di Sport & Salute ha voluto condensare la sua esperienza nel libro "L'anima sociale e industriale dello sport", che presenterà intervistato dalla prof.ssa di Unimc Francesca Spigarelli.
Alle ore 21.00 al Teatro Lauro Rossi la giornalista Mediaset Chiara Icardi condurrà l’attesissimo incontro con protagonista Pablo Trincia, scrittore, autore televisivo e giornalista pluripremiato, considerato il podcaster più influente d’Italia, il quale tra i tanti casi affrontati si è occupato anche della triste vicenda del calciatore del Cosenza Denis Bergamini. All’evento presenzierà il Magnifico Rettore di Unicam prof. Graziano Leoni.
Giovedì 9 ottobre il giornalista Antonio Maria Mira metterà in guardia gli studenti maceratesi dalle “scelte pericolose“ in un appuntamento organizzato in collaborazione con il Presidio Libera "Ciro Colonna" di Macerata. In collaborazione con Coni Marche, Scuola Regionale dello Sport Coni Marche e Università di Macerata il convegno accreditato dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche e moderato da Alessandra Pierini “Aspettando Milano Cortina 2026” con la partecipazione del Pres. CONI Marche Fabio Luna e di giornalisti che di Olimpiadi ne hanno raccontate parecchie: Gerardo De Vivo (Agenzia Area), Dario Ricci (Radio24), Serena Sartini (askenews).
Interverranno anche i professori Unimc Giacomo Gistri e Giacomo Buoncompagni. Grande attenzione riservata, come di consueto, allo sport paralimpico, di cui si parlerà approfonditamente nell’incontro “La forza delle scelte. Nuoto, vita e impegno paralimpico” alla presenza della nuotatrice paralimpica Monica Boggioni e di Riccardo Vernole (Coordinatore dei gruppi sportivi della Polizia di Stato - Fiamme Oro). Evento in collaborazione con arena.
Nel pomeriggio un monumento del calcio femminile italiano, Patrizia Panico, vincitrice per 14 volte del titolo di capocannoniere della Serie A, interverrà alla presentazione del libro di Dario Ricci “Touchdown Mr. President”, cui farà seguito quella dell’opera “Quarti di gloria. Storie a un passo dal podio” di Serena Sartini e Gerardo De Vivo. Monica Bertini, volto noto di Sport Mediaset, conduttrice di importanti trasmissioni televisive a tema calcistico, racconterà la sua passione per il giornalismo sportivo.
A seguire, Flavio Tranquillo, giornalista e telecronista di football americano e basket per Italia 1, TV Koper Capodistria, Tele+ e SKY Sport, affronterà interessanti tematiche legate a sport, etica e legalità. A chiudere la giornata, dopo il clamoroso successo della scorsa edizione, il ritorno, nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi di Macerata, degli ex calciatori Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola che daranno vita a una originale puntata on the road del loro fortunatissimo Viva el Futbol, il format che non si limita a replicare le consuete analisi calcistiche, ma le trasforma in un dialogo vivace e coinvolgente, incentrato sull’engagement del pubblico e sulla partecipazione attiva, rendendo ogni episodio un’occasione unica di confronto e di celebrazione del calcio.
Venerdì 10 ottobre l’arbitro di Serie A e B di calcio Juan Luca Sacchi e la digital strategist Daniela Zepponi saranno artefici dell’incontro “La sfida più difficile: crescere (tra sport, regole e social)”: due mondi apparentemente distanti, sport e digitale, si intreccieranno in una conversazione rivolta ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori. Quanto mai attuale, dopo i Mondiali di ciclismo appena conclusi in Ruanda, la presentazione del libro “Strade nere” di Marco Pastonesi, seguita dall‘inaugurazione di “Human Being Woman”, esposizione fotografica di Massimiliano Verdino dedicata all’emancipazione della donna in Kenya attraverso la corsa.
Nel pomeriggio Marco Ardemagni, storico amico del festival dal lontano 2013, intervisterà il celebre attore Stefano Fresi e il Magnifico Rettore di Unimc prof. John McCourt sul loro rapporto con lo sport; Giuseppe Pastore, giornalista molto apprezzato dai giovani per le sue collaborazioni per Cronache di Spogliatoio e Rivista Undici, presenterà il suo libro "La Bomba - Lo spettacolo di Alberto Tomba" dedicato alla figura del formidabile e istrionico sciatore di Castel de' Britti.
La giornata si concluderà con la partecipazione al Festival di Ivan Capelli, ex pilota che ha all’attivo novantotto gran premi in Formula 1 e che poi è divenuto, a fine carriera, apprezzato commentatore tecnico di corse automobilistiche per Rai e successivamente per SKY. Presenterà il libro che ripercorre la sua storia sportiva “Ivan Capelli. Quella volta che... memorie di vita e di corse” con la moderazione del giornalista Lorenzo Pastuglia.
Il programma di sabato 11 ottobre soddisferà i palati degli amanti del calcio di una volta con una “chicca“ imperdibile: la partecipazione al festival di un ospite internazionale, Jürgen Sparwasser, il giocatore diventato celebre per aver segnato la rete decisiva che consentì alla sua Germania dell’Est di sconfiggere i super favoriti “cugini“ dell’Ovest ai Mondiali del 1974 in un match che fu molto più di una partita. La sua storia, che va molto oltre quel gol, è stata raccontata dal giornalista Giovanni Tosco nel libro “Sparwasser. L'eroe che tradì”.
Emozionante sarà il ricordo dell’indimenticato Bruno Pizzul alla presenza del figlio Fabio e di Marco Ardemagni, presidente del comitato organizzatore della neonata Coppa Pizzul. Ad arricchire il calendario la presentazione del libro “Sudafrica 95. Una squadra, una nazione” di Dario Ronzulli, del libro “Sforbiciate” di Fabrizio Gabrielli, dell’opera “Io posso – Storia di un’allenatrice di pallavolo in Iran e in Pakistan” di Alessandra Campedelli, una coach che ha vissuto esperienze profonde al confine tra sport, cultura e diritti.
Gran finale di giornata con un altro ospite immancabile del Festival, lo storyteller Federico Buffa che ci parlerà di alcune epocali scelte nella storia dello sport e con il reading teatrale intitolato “Solo Coppi temo” dell’allenatore di calcio Serse Cosmi accompagnato sul palco dal pianista Giovanni Guidi. Al Teatro della Filarmonica, a partire dalle ore 21.15, scopriremo cosa c’entra Coppi con Serse Cosmi in uno spettacolo dal quale emerge prepotente il punto di vista personale, mai banale e sempre controcorrente dell’ex mister del Perugia.
Nella giornata conclusiva della manifestazione, domenica 12 ottobre, attesi due grandi campioni dello sport italiano e internazionale: Gianfranco Rosi, pluricampione mondiale di pugilato nei pesi welter, che parteciperà alla presentazione in anteprima nazionale del podcast “1989 – Quando la boxe italiana era mondiale” di Alberto Facchinetti nella sede del Macerata Boxing Club e Kristian Ghedina, uno dei più grandi discesisti italiani di sempre, celebre non solo per i risultati ma anche per la sua personalità istrionica e per la spaccata in volo durante la discesa di Kitzbühel nel 2004. Con l’autore Lorenzo Fabiano presenterà il libro “Ghedo. Non ho fretta, ma vado veloce”.
A completare il cartellone di giornata: la presentazione del libro "I campioni che hanno fatto la storia della Formula 1" di Federico Principi; la presentazione del libro “Palla al piede. Undici storie di calcio e libertà” di Daniele Ognibene e Alberto Antonio Dandolo. A chiudere il Festival Pierluigi Pardo, il telecronista che in maniera magistrale e sempre sorprendente intreccia preparazione tecnica e simpatia.
Durante il suo incontro interverranno, a proposito di ironia, i gemelli marchigiani Fabrizio e Valerio Salvatori, conduttori Radio/TV, Content Creators e DJ, meglio conosciuti come TwoTwins. Overtime ospiterà anche la quinta edizione di ACES International Video Awards, proiezione e premiazione dei video promozionali di candidatura a Regione/Città/Comuni/Isola/Comunità europee dello Sport. All’evento, ideato da Aces Italia, delegazione italiana di ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, parteciperanno parlamentari europei e amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia e d‘Europa che avranno anche la possibilità di creare sinergie durante il convegno previsto venerdì 10 ottobre nella Sala consiliare del Palazzo Comunale di Macerata dal titolo “Le politiche europee di promozione e sostegno allo Sport, Cultura e Turismo”.
Per Overtime 2025 prestigiosi partner culturali: confermate le collaborazioni con l’Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino e Università degli Studi di Macerata. Protagoniste anche le proiezioni e i concorsi sui documentari e cortometraggi sportivi, una vetrina ormai tradizionale per valorizzare i lavori di registi e videomaker di settore. Overtime Film Festival si consolida come una tra le più prestigiose rassegne cinematografiche a tematica sportiva in ambito nazionale. Rinnovate anche le collaborazioni con il territorio, dalle realtà associative alle aziende, dai club service agli Ordini professionali.
Tra i convegni in cartellone: “Sport e formazione universitaria: un connubio essenziale” con i saluti del prof. Stefano Pollastrelli (UNIMC), il coordinamento della prof.ssa Francesca Spigarelli (UNIMC) e gli interventi del dott. Mario Cognigni (ex pres. ACF Fiorentina), Luigi Barbiero (pres. LND Serie D), Gianluca Baiesi (dir. operativo Stadium manager SSC Napoli); il convegno “Nordic Walking: un’attività sportiva per tutte le età” con i saluti di Alfredo Bocci (pres. Nordic Walking Green Macerata, istr. S.I.N.W.), il coordinamento di Rosanna Passatempo, gli interventi di Maria Sellitti (AST Macerata – Dip. Prevenzione, UOSD Epidemiologia e Promozione Salute), Giorgio Caraffa (Movimento e sport nella cura del benessere), Danilo Tombesi (istr. S.I.N.W, Nordic Walking e disabilità) e il contributo di Mario Ferranti (“un medico con i bastoncini”); il convegno in collaborazione con ODCEC Macerata e Camerino “La riforma dello Sport. Tra presente e futuro. Focus sulla Nuova esenzione IVA” con interventi del dott. Andrea Garbuglia (Pres. Commissione ETS - ODCEC Macerata e Camerino), dott. Alfredo Benedetti (Componente Commissione ETS – ODCEC), dott. Roberto Pepa (Componente Commissione ETS – ODCEC).
Quattro le mostre in programma durante le giornate di manifestazione. Alla Galleria Antichi Forni "RATA ALE’", storia della tifoseria maceratese a cura di Fabiola Monachesi e Francesco Tartari con l’amichevole partecipazione di Massimo Zanconi; “Human Being Woman”, esposizione fotografica di Massimiliano Verdino; “KING of the RING – Ritratti di pugili”, mostra a cura di Francesco Colafella e di APS Festival Rocky Marciano ETS. Alla Galleria GABA.MC “...quando il cuore va oltre”, la già citata mostra a cura di Paolo Cudini omaggio a Nazareno Rocchetti. Non mancano altri storici amici del Festival, grandi firme del giornalismo: Nicola Calzaretta, Dario Ronzulli, Andrea Capretti, Marta Elena Casanova.
I ragazzi del Banca Macerata Rugby organizzeranno presso il campo da rugby Elia Longarini, la nona edizione del Memorial Elia Gaglione; il Corso di aggiornamento FIR “Tag Rugby” per docenti di Educazione Motoria a cura di USR per le Marche e gli Usp di Macerata e di Pesaro Urbino; lo Stage tecnico di formazione con Fiamme Oro Rugby e Marco De Rossi; presso la Galleria Antichi Forni un talk live con la partecipazione di "Astuti Lions Tour Roma 2026", Macerata Rugby, Fiamme Oro, Antonella Gualandri (Vice Presidente FIR), Fiamme Oro Rugby e Marco De Rossi.
Confermata la tradizionale e partecipatissima sezione che guarda all’enogastronomia e alla sana alimentazione con Coop Adriatica 3.0, Tipicità, Istituto Tecnico Agrario Garibaldi, impreziosita dalla partecipazione dello chef Davide Moioli. Il contest coinvolgerà appassionatamente gli studenti e si svolgerà presso il ristorante Signore te ne ringrazi dello chef Michele Biagiola. Premiazioni previste domenica 12 ottobre alla presenza di Alberto Monachesi (Tipicità).
Appuntamenti di rilievo “Il potere delle scelte”, pratica di yoga a cura di Sibilla Leanza e le attività di allenamento ibrido, forza, flessibilità e coordinazione organizzate da MOVEINSIDE. Tante le scuole coinvolte nella quattordicesima edizione. Saranno organizzati incontri con gli studenti di ITA Giuseppe Garibaldi, Liceo Scientifico Galileo Galilei, Istituto Alberghiero di Cingoli.
Con un programma che intreccia cultura, spettacolo e memoria sportiva, Overtime 2025 si conferma come uno dei festival più originali del panorama nazionale. Un motivo d’orgoglio per Macerata, che per cinque giorni diventa capitale del racconto sportivo, offrendo a tutti la possibilità di partecipare gratuitamente a incontri, mostre e spettacoli di livello assoluto.
Si è conclusa con grandi soddisfazioni per l’Italia l’ottava edizione del Comegym, la manifestazione giovanile di ginnastica dedicata ai paesi del Mediterraneo, andata in scena a Istanbul dal 28 settembre al 2 ottobre. Protagonista assoluta la sezione di Aerobica, che ha visto gli azzurri e le azzurre distinguersi per tecnica, energia e affiatamento.
I risultati hanno confermato l’ottimo lavoro svolto da atleti e staff: 1º posto nella classifica per il gruppo, che ha visto la partecipazione delle atlete maceratesi Anna Bisconti e Anna Pinzi, 1º posto il trio e 1º posto individuale per Manuel Garavaglia, 2º posto individuale per Camilla Cerbara.
Un bilancio che testimonia il valore del movimento italiano e la crescita costante della disciplina, frutto di impegno, dedizione e spirito di squadra sottolineano i tecnici della società maceratese: Arianna Ciucci, responsabile anche della squadra Nazionale Junior, e Ludovico Vallasciani.
La prossima settimana, inoltre, la Ginnastica Macerata assisterà al passaggio di testimone dalle ginnaste Junior A alle Junior B: saranno, infatti, le giovani atlete Matilde Miceli, Margherita Paolucci e Ginevra Evangelista a rappresentare la società maceratese e l’Italia alla prestigiosa Open Internazionale Plovdiv Cup in Bulgaria.
Questo appuntamento internazionale non solo permetterà loro di confrontarsi con coetanee di alto livello provenienti da tutta Europa, ma rappresenterà anche un momento fondamentale per la crescita personale e sportiva di ciascuna atleta. Inoltre, la Plovdiv Cup sarà un importante banco di prova in vista del prossimo appuntamento internazionale: l’Europeo di novembre in Azerbaijan, dove le atlete Junior B avranno l’opportunità di mettersi in luce a livello continentale, accumulando esperienza preziosa e rafforzando la preparazione per le sfide future.
La Pallavolo Macerata e il Gruppo Medico Associati Fisiomed rinnovano e rafforzano la loro collaborazione: il centro medico si conferma medical partner ufficiale della società biancorossa e, per il secondo anno consecutivo, sarà anche title sponsor della squadra che affronterà il prossimo campionato di Serie A2 come Banca Macerata Fisiomed.
L’annuncio è stato ufficializzato in occasione di una conferenza stampa ospitata presso la sede Fisiomed di Sforzacosta, in una settimana speciale per la pallavolo italiana, fresca campionessa del mondo dopo il successo contro la Bulgaria. Un risultato che si lega simbolicamente anche a Macerata: nelle fila della nazionale bulgara milita infatti Rusi Zhelev, nuovo acquisto della squadra biancorossa, attualmente nel suo Paese per impegni istituzionali con la selezione nazionale. All’incontro erano presenti l’amministratore unico di Fisiomed, Enrico Falistocco, il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli, il direttore generale Italo Vullo, l’allenatore Romano Giannini, oltre a squadra, staff e sponsor.
Enrico Falistocco ha espresso grande soddisfazione per il rinnovo dell’accordo, sottolineando il forte legame con la città e con la società sportiva: “Siamo veramente orgogliosi di far parte di questa squadra e di essere entrati anche come co-title sponsor. Con la Pallavolo Macerata condividiamo stima e amicizia, che ci hanno portato a crescere insieme. L’anno prossimo festeggeremo i 30 anni di attività e vogliamo continuare a portare i nostri servizi nelle case delle persone, perché non è solo un motto ma un modo di essere. Siamo nati a Macerata e proprio nel cuore della città avremo una nuova sede. La presenza in centro è per noi un segno di riconoscenza verso la comunità che ci sostiene e che vogliamo continuare a servire da vicino. La partnership con Pallavolo Macerata e Banca Macerata è un binomio che si rinnova con grande soddisfazione".
Il presidente Gianluca Tittarelli ha evidenziato il ruolo fondamentale dei partner e il valore sociale del progetto sportivo: “Oggi presentiamo le novità e ringraziamo sponsor e partner che rendono possibile non solo l’attività della Serie A, ma anche tutto il settore giovanile e la Serie C regionale. Pallavolo Macerata è una piazza storica e vogliamo continuare a rappresentarla al massimo delle nostre possibilità. Offriremo al nostro pubblico uno spettacolo di livello, consapevoli che nello sport conta anche l’avversario, ma certi di poter dare sempre il massimo”.
Il direttore generale Italo Vullo ha presentato la nuova rosa, costruita con equilibrio tra esperienza e gioventù, oltre alla volontà, a partire dall'allenatore, di puntare sul "Made in Marche": “È una squadra formata da giocatori motivati, con grande voglia di lavorare. Anche i nostri atleti più rappresentativi sono molto giovani: basti pensare ai due bulgari, di cui uno argento agli ultimi Mondiali, che non hanno ancora 24 anni. Ognuno ha motivazioni diverse, ma tutti hanno l’obiettivo di fare bene”.
Coach Romano Giannini ha infine espresso l’entusiasmo dello staff e dei giocatori in vista della nuova stagione: “Abbiamo tanta voglia di iniziare e di metterci in gioco. Stiamo affrontando amichevoli e test, ma il vero banco di prova sarà dal 20 ottobre, quando inizierà un campionato di A2 molto competitivo e stimolante”.
Il rinnovo della partnership tra Pallavolo Macerata e Fisiomed conferma la solidità di un progetto sportivo che unisce risultati, radici territoriali e valore sociale. Con una squadra giovane, motivata e rinforzata da talenti internazionali, la Banca Macerata Fisiomed si prepara a vivere da protagonista la nuova avventura in Serie A2, portando sul taraflex la passione di una città intera.
Un solo giocatore rimasto e un'infinità di volti nuovi. E’ un Cus Macerata totalmente rifatto quello che si accinge ad iniziare il secondo campionato di fila nella Divisione Regionale 1 di pallacanestro. Dopo aver festeggiato la salvezza, la squadra è stata oggetto di un profondo restyling per esigenze di budget ma anche per il dna universitario del team, con studenti che arrivano e lasciano, una volta laureati.
Tanta la curiosità nel gruppo, acuita dall’altra novità: la panchina affidata a Matteo Palmioli. Anzi, ri-affidata, perché si tratta di un ritorno: una figura che ha sempre operato per il Cus come dirigente e selezionatore della rappresentativa di basket ai Campionati Nazionali Universitari.
Della vecchia rosa è rimasto solo Edoardo Mandozzi (studente di Economia Aziendale), che indosserà i gradi di capitano del rinnovato e giovane gruppo.
Siete reduci dalla partecipazione al 22° Memorial “Toti Barone” e da diverse amichevoli contro squadre di DR1, cosa rimane di questi test?
“Nonostante le due sconfitte credo che abbiamo raccolto molte indicazioni positive – risponde Mandozzi – e mi sono sorpreso di constatare che siamo più avanti del previsto a livello atletico”.
Venerdì alle 21.45 al PalaVirtus aprite il campionato contro Ascoli, formazione contro cui la scorsa primavera avete evitato i playout. Che partita sarà?
“E’ una squadra che da anni mantiene la stessa struttura e quindi a livello di chimica sarà più avanti rispetto a noi. Dovremo difendere forte e provare a correre, inoltre servirà intelligenza nelle scelte d'attacco”.
Com'è coach Palmioli?“Chiaramente già lo conoscevo e devo dire che come allenatore è molto preparato, sicuramente tra i più pronti e bravi nella categoria. Ha già saputo plasmare il gruppo a livello di spogliatoio e secondo me ci farà togliere soddisfazioni”.
L'obiettivo comunque rimane la salvezza?
“Assolutamente”.
La rosa del Cus Macerata 2025-2026: play Tommaso Strappa e Lorenzo Nanni; guardia Geronimo Stellon, Corrado Malvestiti, Andrea Salvucci, Ettore Cantarini, Marco Brambatti e Lorenzo Mogetta; ali Michele Ciccarelli, Alessio Bernardini, Simone Urselli, Edoardo Mandozzi e Luca Pranzetti; pivot Illia Dubrovin, Tommaso Palmucci, Leonardo Zannoni e Filippo Storani.
Dopo la scalata raccontata nel nostro precedente articolo "La scalata di Alessandro Valeri: il pilota recanatese pronto al debutto nel Mondiale MXGP", la stagione 2025 si chiude con un sorriso per il giovane pilota recanatese, residente a Villa Potenza. Alessandro Valeri ha conquistato un prestigioso secondo posto nella classifica generale del Campionato Italiano Fast MX2, coronando un’annata intensa e ricca di soddisfazioni.
L’ultimo atto si è svolto domenica ad Arco di Trento, dove Valeri ha confermato la propria costanza di rendimento. «Sono abbastanza soddisfatto di questo risultato – commenta – ho commesso alcuni errori durante la stagione che non mi hanno permesso di raggiungere la prima posizione, ma ho comunque lottato al massimo e questo risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno».
Un piazzamento che certifica la crescita del giovane talento marchigiano, capace di imporsi tra i protagonisti della categoria e di guadagnarsi la stima del paddock nazionale.
Determinante il lavoro svolto insieme al team Pedica Racing, con cui Valeri ha già rinnovato l’accordo per la stagione 2026: «Ringrazio moltissimo tutto il team, proseguiremo insieme anche il prossimo anno – aggiunge –. Un grande grazie va anche a tutti gli sponsor, perché senza di loro nulla di questo sarebbe possibile».
Per Valeri la stagione non è però ancora del tutto terminata: resta infatti un ultimo impegno nel campionato regionale, dove guida la classifica e punta a chiudere in bellezza con un altro successo.
Il 2025, intanto, si archivia con la certezza di avere posto un tassello importante in un percorso di crescita che punta sempre più in alto, tra traguardi nazionali e nuove prospettive internazionali.
Un brutto Chiesanuova cade 0-2 nei quarti di finale di Coppa Italia, trafitto da una Civitanovese tanto giovane quanto brillante. Il blitz fornirà un bel vantaggio ai rossoblù in attesa del ritorno tra due mercoledì al Polisportivo. Un passo indietro per i biancorossi, domenica bisognerà giocare tutta un’altra partita, sempre in casa, per la 5° di campionato contro la Sangiustese.
Cronaca. Tra i locali prima da titolari per Papa, Cappelletti e Sopranzetti, c’è Tacconi in difesa (domenica a Matelica come allenatore). Nelle fila ospiti 10/11 millennials, varie le seconde linee e esordisce Franco fresco di transfer. La Civitanovese approccia con un fraseggio più fluido e al 23’ passa. Filtrante per Marini sul filo del fuorigioco, assist sul secondo palo dove proprio Franco mette dentro: 0-1. Il gol non scuote un Chiesanuova che continua ad essere slegato e impreciso, invece al 36’ Marini sfiora il bis. Il mediano si destreggia dai 20 metri e spara un sinistro che si stampa sulla traversa.
Secondo tempo. Sotto di un gol, il Chiesanuova si ritrova pure sotto di un uomo. Al 4’ rosso per Tacconi sugli sviluppi di un corner, è rigore. Dal dischetto Franco va di potenza ma centrale, Monti ribatte e tiene in partita i suoi. Al 14’ palla persa da Mosquera in disimpegno, dalla sinistra rasoterra dentro e Ganev deposita per lo 0-2. Mobili inserisce qualche big e il neoentrato Mongiello serve una palla d’oro a Papa che sottomisura si divora la ghiotta chance. Avrebbe dato ben più speranze per la sfida del 15 ottobre. Con l’ingresso di Visciano gli ospiti badano a controllare il possesso fino al triplice fischio e conservano il doppio vantaggio.
I Mondiali di atletica paralimpica sono giunti al terzo giorno di gare e oggi a scendere in pista e in pedana sono stati anche due dei tre portacolori dell’Anthropos. Alle ore 6:30 italiane è scesa in pedana per il Disco categoria F11 la nostra Assunta Legnante.
La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, archiviati i due nulli iniziali, trova un buon 35,36 m che la issa provvisoriamente in terza posizione. Al quarto tentativo arriva però la zampata dell'azzurra, che con 37,90 m scavalca la lituana Dobrovolskaja e si prende la medaglia d’argento. Per la campionessa del team civitanovese si tratta del terzo podio mondiale consecutivo nel disco, dopo l’oro conquistato a Dubai nel 2019 e il bronzo di Parigi 2023.
"Ancora una volta il risultato è in linea con quanto lanciato tutto l'anno, perché il mio stagionale fatto ad Ancona è di appena 6 cm in più - ha commentato Legnante -. Purtroppo, o per fortuna, conosco i miei limiti nel disco, ma anche la mia forza. So che potrei fare tanto di più, ma non ho quella concretezza e costanza che mi permettano di arrivarci". Alla cinese Xue Enhui la medaglia d’oro con uno stagionale di 39,51 m.
Alle ore 15:20 italiane è stata la volta di Ndiaga Dieng negli 800m categoria T20. Il mezzofondista dell’Anthropos è il nuovo campione del mondo. L’atleta, tesserato anche con il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica AVIS Macerata, con cui Ndiaga si allena, non si lascia sorprendere da un arrembante Maksim Angelov.
Dieng prende subito il comando delle operazioni e ai 600 metri si mette davanti a tutti per andare a tagliare il traguardo in prima posizione in 1:53.91. Quella conquistata tra le corsie dello stadio indiano è la sua prima medaglia iridata per il tesserato Anthropos, che sulla distanza detiene anche il primato mondiale.
"Sono felicissimo per questa prima medaglia mondiale, ho lavorato tanto per ottenerla anche se questa stagione non è stata facile - confida Dieng -. L'obiettivo era conquistare il podio e ci siamo riusciti. Questo mi riempie di orgoglio e festeggiare insieme alla squadra e ai tecnici è per me un grande onore”.
Sul secondo gradino del podio sale il portacolori dell’Arabia Saudita Meshal Mahutan in 1:54.26, mentre il bronzo va al turco Mehmet Emin Egilmez con il crono di 1:54.34.Il neocampione iridato tornerà in gara venerdì mattina per le semifinali dei 1500 metri.
I portacolori azzurri saranno nuovamente in gara con il seguente programma: venerdì 3 ottobre Ndiaga impegnato nelle semifinali dei 1500 metri e sabato 4 ottobre Ndiaga nell’eventuale finale dei 1500 metri, Assunta nella finale del Getto del Peso e Arjola Dedaj nella finale del Salto in Lungo.
Il presidente Nelio Piermattei commenta: "Grandi i nostri ragazzi. Assunta è una campionessa senza tempo che non smette mai di stupirci e regalarci vittorie e momenti da ricordare. Ndiaga oggi ha confermato che può raggiungere risultati ancora decisamente importanti nel futuro. Ora ci prepariamo a una chiusura del Mondiale che ancora tanto può regalare al mondo Anthropos e all’atletica paralimpica italiana".