Davanti ai 3.500 spettatori del Regional Volleyball Center di Novosibirsk, il quartier generale siberiano cade per la quarta volta in 25 apparizioni nella CEV Champions League. La Cucine Lube Civitanova firma l’impresa esterna nella seco nda giornata di ritorno della Pool C piegando i russi del Lokomotiv grazie a una rimonta in quattro set (25-21, 23-25, 22-25, 20-25) e stacca il pass per i Quarti di Finale con un turno di anticipo.
Grazie all’en plein di cinque successi in altrettante gare nel massimo torneo continentale 2021/22, i biancorossi consolidano il primato e aumentano le chance di chiudere in testa il girone più ruvido della kermesse europea. Contro i siberiani la Lube soffre nel primo set in ricezione e fatica in attacco, mentre dal secondo parziale migliora l’efficacia delle offensive con l’innesto di Gabi Garcia Fernandez, top scorer votato MVP con 17 punti (57% di efficacia e 1 block).
Fondamentale per la rimonta il supporto di un muro sempre presente (8 a 6 per i biancorossi i block vincenti, 3 quelli di Simon). Una marcia in più arriva dal cambio di ritmo al palleggio e la crescita dai nove metri (8-8 gli ace), ma anche grazie alle ingenuità sparse dei russi, meno performanti nella seconda parte della contesa. Prossimo appuntamento nella Pool C mercoledì 16 febbraio 2022 (ore 20.30) all’Eurosuole Forum contro i campioni d’Europa dello Zaksa.
LA CRONACA
Biancorossi in campo con De Cecco al palleggio per la bocca da fuoco Zaytsev, Simon e Anzani al centro, Yant e Lucarelli laterali, Balaso libero. Padroni di casa schierati con la diagonale Abaev-Luburic, Kurkaev e Lyzik al centro, Perrin Savin in banda, Martynyuk libero.
Servizio decisivo all’andata, grandi battute di De Cecco in avvio della gara di ritorno (3-5 con due ace). Inizialmente i russi faticano ed esaltano il muro marchigiano (4-8), ma poi entrano in gara dai nove metri (7-8). Gli errori dei cucinieri tengono in vita i rivali che giocano palle veloci impattando con Perrin (11-11) e mettendo il naso avanti a muro (13-12).
Il lungo punto a punto si chiude con l’invasione di Simon che manda il Lokomotiv in doppio vantaggio (20-18). La Lube perde lucidità (22-20) e cede il parziale incassando un block e un ace (25-21). I 4 muri (3 di Simon) non compensano i problemi in attacco.
Al rientro La Lube schiera Garcia (siglerà 4 punti), i siberiani scappano col quinto ace del match (8-5) insistendo su Yant in zona di conflitto. Gli uomini di Blengini ritrovano la calma e si riscattano con Lucarelli al servizio (11-11). Il parziale si evolve a strappi, con i russi trainati dagli ispirati Kurkaev e Luburic (14-11), i cucinieri capaci di impattare con Anzani (16-16).
I biancorossi giocano rafforzano la difesa con l’ingresso di Marchisio per Yant, ma il sorpasso biancorosso arriva grazie a un fallo di formazione dei russi (19-20) prima del rientro del cubano. Nel finale il Lokomotiv sbaglia il servizio (23-24), mentre Yant pesca l’ace con il sesto punto nel set (23-25). Crescita in attacco della Lube (50%), qualche ingenuità dei russi.
Grande battaglia sportiva anche nel terzo set con Garcia confermato in campo e protagonista della rimonta per il 13-13, ma anche autore della giocata del +2 dopo l’ace di Lucarelli (13-15). Civitanova gela il palazzetto siberiano con un tocco astuto di Yant (14-17), Novosibirsk reagisce all’istante (16-17) spingendo Blengini a un time out.
La battuta out dei siberiani dà ossigeno almeno quanto il mani out di Garcia (17-20). I campioni d’Italia gestiscono il vantaggio fino all’attacco di Yant fischiato out (22-23). Il finale è tutto della Lube che chiude con una palla corta di Simon dai nove metri (22-25).
Per i russi coach Konstantinov si affida a capitan Kruglov. Sulle ali dell’entusiasmo la Lube mette la freccia in avvio di quarto set, ma viene rimontata sul 12-12, prima di sfoggiare un altro scatto di reni culminato con il muro di De Cecco e il successivo errore dei siberiani (14-18).
I padroni di casa vacillano e la fame di Gabi Garcia in attacco produce una stoccata importante (16-21) che taglia definitivamente le gambe alla corazzata siberiana. Il portoricano chiude la gara da protagonista insieme a Simon, che mette la sua firma sull’ultima azione (20-25).
Il tabellino
LOKOMOTIV NOVOSIBIRSK: Martynyuk (L), Perrin 10, Tisevich, Krivitchenko (L), Abaev 2, Savin 12, Luburic 14, Chereyskiy ne, Tkachev ne, Vlasov ne, Kruglov 3, Lyzik 12, Kurkaev 8, Komarov ne. All. Konstantinov
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 17, Sottile, Marchisio, Jeroncic ne, Balaso (L), Zaytsev 1, Lucarelli 9, Simon 11, De Cecco 5, Anzani 6, Yant 14. All. Blengini.
ARBITRI: Konstantin Yovchev (BUL), Wim CAMBRE’ (BEL)
PARZIALI: 25-21 (26’), 23-25 (32’), 22-25 (34’), 20-25 (27‘). Tot.: 1h 59’.
Lunedì 7 feabbraio alle ore 21.30, presso l’Auditorium San Francesco di Morrovalle, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di Gianluca Di Marzio, “Almanacco 2021-2022 del Grand Hotel Calciomercato”. All’ex convento di Borgo Marconi, il noto inviato di punta dell’emittente satellitare Sky Sport ha raccontato alla ricca platea tanti interessantissimi aneddoti riportati all’interno del suo libro e considerazioni personali su quello che è il mondo del calcio attuale.
Dalla favola di Messias al Milan, agli addii sorprendenti come quelli di Ronaldo e Lukaku, passando per i ritorni clamorosi in panchina di Mourinho in Italia, alla Roma, undici anni dopo il Triplete con l’Inter e di Massimiliano Allegri nuovamente alla guida della Juventus. Sono stati questi i macrotemi su cui si è soffermato il giornalista 47enne, per circa due ore incalzato dalle argute domande della dottoressa Marta Bitti, giornalista e responsabile dell’ufficio stampa dell’Ancona Matelica, la quale ha splendidamente condotto l’evento al fianco del dottor Alver Torresi.
Un anno intero di segreti e retroscena racchiuso in ben quindici capitoli - centonovantuno pagine - e snocciolato in una serata ricca di tantissime storie, retroscena e aneddoti. Tuttavia, tra una commento dell’Almanacco 2021/22 di Di Marzio e l’altro, non sono mancati gli interventi degli ospiti: di fatto, dopo le parole di benvenuto del sindaco di Morrovalle, Andrea Staffolani, a fare da complemento ai racconti del giornalista hanno pensato gli interventi dei vari direttori, dirigenti e allenatori del calcio regionale e non, ospiti dell’evento organizzato dagli stessi Alver Torresi e Marta Bitti in collaborazione con l’ACD Morrovalle.
Massimo Palanca, ad esempio, ha voluto ricordare con degli aneddoti il papà di Gianluca Di Marzio, l'indimenticato tecnico Gianni, suo allenatore ai tempi del Catanzaro, recentemente scomparso. E ancora gli interventi di Fabio Brini, che ha trattato la tematica della psicologia che un allenatore dovrebbe adottare quando alle prese con un giocatore in procinto di andarsene, e di Massimo Paci, che ha illustrato il rapporto tra calciatori e procuratori riportando anche il suo personale esempio.
A seguire, i camei del “Principe" Giuseppe Giannini, di Antonio Tempestilli, del direttore sportivo Giuseppe Bifulco, della presidentessa dell'Ancona Matelica, Roberta Nocelli e del Professore dell’Università di Macerata Stefano Pollastrelli, che ha presentato il nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico. La serata si è, infine, conclusa tra sorrisi, selfie e firma copie di Gianluca Di Marzio agli spettatori presenti in sala che, sicuramente, saranno tornati a casa con un bellissimo ricordo.
E’ stato un bel fine settimana, che ha superato le più rosee aspettative, quello degli junior dell’Avis Macerata iscritti ai tricolori indoor, soprattutto tenendo conto delle obiettive difficoltà di cimentarsi in una attività dove, se vuoi essere competitivo, è necessario avere la disponibilità di una struttura al coperto, che a Macerata purtroppo non c’è.
Ha aperto le danze la velocità con Sofia Stollavagli che da un mese a questa parte va sempre al massimo. Infatti a gennaio la forte avisina ha uguagliato per ben tre volte il suo personale nei 60 piani in 7”71, ma in occasione dei Campionati Italiani ha saputo guadagnare la finale a otto con il personal best a 7”68, dimostrando di essere pronta per un ulteriore salto di qualità.
In grande progresso anche Chiara Menotti nei 200, distanza dove la talentuosa velocista di Montecassiano ha ottenuto, nell’occasione che conta, un brillantissimo 25”40, che rappresenta il suo record sia indoor che outdoor, che le ha fatto guadagnare la finale a otto sulla distanza.
Sempre al Palaindoor di Ancona un ritorno importante in Casa Avis è stato quello di Federico Vitali negli 800 metri, finalmente nelle posizioni di vertice dopo un lungo stop per infortunio. E’ un ragazzo di talento il cingolano, già finalista due anni già a Rieti da allievo con 1’54”91, che ha ottenuto a gennaio il pass per i Campionati junior indoor con l’ottimo tempo di 1’56”21, secondo miglior tempo in carriera, e che domenica scorsa ha coraggiosamente condotto in testa la sua serie dimostrando che il periodo periodo buio è finito, ottenendo un valido 1’56”69 nelle posizioni di testa della prima serie. Nel corso del mese di gennaio l’avisino era ritornato a correre anche i 400 dove aveva fatto segnare un valido 50”47, di buon auspicio.
Brava anche Margherita Forconi nei 1500, distanza nella quale la mezzofondista di Morrovalle ha dimostrato di essere sulla buona strada per crescere ancora fissando il suo personal best a 4’55”25. A metà gennaio la forte avisina aveva ottenuto il nuovo record regionale indoor Under 20 nei 3000 metri portandolo a di 10’21”32 (migliorando il suo precedente di 10’32”37).
Buona la prova di Federica Tomassini che con 1,58 metri ha eguagliato la prestazione necessaria per disputare i tricolori indoor. Accantonali i campionati under 20 il calendario propone fra 15 giorni gli Assoluti, sempre ad Ancona. L’atleta più in forma al momento sembra Lorenzo Angelini che nella nuova stagione indoor si è presentato migliorando il nuovo record regionale assoluto dei 200 metri in 21”50, cancellando il suo 21”57 dello scorso anno.
Il forte velocista dell’Avis Macerata, già azzurro in varie occasione compresi i Campionati Europei junior di Tallinn e terzo ai Campionati Italiani assoluti di Padova 2020 ha raggiunto questo traguardo a 29 anni dimostrando di avere oltre che un grande talento anche una longevità invidiabile e una infinita passione. Nel programma tecnico della manifestazione tricolore purtroppo non è prevista da alcuni anni questa specialità. L’atleta inoltre è progredito anche nei 400 in 48”96.
Sta rientrando nelle posizioni di vertice, dopo un anno difficile, anche Eleonora Vandi che negli 800 si è portata recentemente a Padova a 2’06”68 e che sta affinando la forma in vista del massimo impegno stagionale di Ancona. Per gli assoluti è pronta anche Ilaria Sabbatini già su tempi pregevoli sia nei 1500 in 4’29”61 che nei 3000, che lei predilige, in 9’38”32.
(Credit foto: Massimo Mozzoni e Maurizio Iesari)
Peccato per il risultato, ma tanti applausi per questa Virtus Civitanova. I biancoblu accarezzano per tre quarti il sogno di fare l’impresa contro una Real Sebastiani Rieti decimata (presenti solo ad onor di firma i tre lunghi senior Ndoja, Ghersetti e Chiumenti) e in netta difficoltà. Ma un passaggio a vuoto in apertura di quarto periodo e soprattutto i tanti tiri aperti sbagliati nella prima metà di gara condannano gli aquilotti a una sconfitta sì preventivabile ma che lascia un po’ di amaro in bocca per la bella prestazione sfoderata.
E pensare che l’avvio di gara non sembrava promettere nulla di buono. La Virtus costruisce tiri piedi per terra per tutti, ma le brutte percentuali aprono le porte allo scatto bruciante di Rieti, che senza strafare strappa sul 2-11 dopo soli 3’ di gioco. I canestri di Riccio e Costa fanno uscire la Virtus dal guscio e con la difesa che inizia a carburare i reatini non riescono a prendere il largo.
Peccato che le percentuali zavorrino i tentativi di una Civitanova ordinata in attacco e tonica in difesa e così Rieti, approfittando soltanto degli errori virtussini, tiene le mani sul volante senza particolari problemi, toccando pure il +10 a fine prime tempo con una bomba da cineteca di Dieng (24-34).
Ma Felicioni e compagni non ne vogliono sapere di darsi per vinti. Riccio prende fuoco e con 8 punti in fila rimette la Virtus negli specchietti retrovisori di una Real Sebastiani totalmente in tilt e quando Felicioni converte un fallo subito in due liberi a referto Civitanova è addirittura a -1 (38-39 al 27’). Nel momento più difficile della serata, le bombe di Loschi e Okiljevic ricacciano indietro i biancoblu, che all’imbocco dell’ultimo periodo sono comunque ancora ampiamente a contatto (42- 50).
La quinta tripla della serata di Riccio che apre gli ultimi 10’ è però il canto del cigno virtussino: Loschi e Dieng costruiscono un parziale di 0-11 che scaraventa Civitanova a -16 (45-61 a 6’ dalla sirena) e condanna la Virtus a una paradossale sconfitta da applausi: perché è vero che il risultato finale è inequivocabile, ma la prestazione dà conforto in vista delle gare nelle quali ci si giocherà la salvezza per davvero.
La Feba Civitanova Marche cede per 55-71 contro La Bottega del Tartufo Umbertide. Le momò sfoderano una prestazione gagliarda e di cuore contro una compagine organizzata e che viaggia nei piani nobili di classifica. Le giovanissime biancoblu, che hanno ancora una volta incamerato ulteriore esperienza e non hanno affatto sfigurato, si sono alla fine dovute arrendere contro lo strapotere fisico delle avversarie che hanno dominato sotto le plance.
Dopo un ottimo primo quarto, che ha visto le momò chiudere sotto per 18-21 con Umbertide sorretta da una super Baldi, nella seconda frazione le umbre hanno scavato il solco vincente grazie alla vena realizzativa di Giudice e Cabrini che ha permesso loro di andare al riposo lungo sul 28-47. Le biancoblu nel terzo quarto hanno cercato un generoso tentativo di rimonta anche se la compagine di coach Staccini si è dimostrata solida in difesa e chirurgica in attacco, frenando i tentativi di rimonta delle padrone di casa. Stesso canovaccio nell’ultima frazione con le umbre che hanno chiuso sul 55-71. In casa Feba rimane comunque una positiva prestazione corale, in cui spicca l’apporto di Bocola, sia sotto le plance che in termini realizzativi, Paoletti e Perrotti oltre alla continua crescita delle giovanissime.
“Abbiamo cercato di lottare facendo il più possibile il nostro gioco – commenta coach Gabriele Carmenati – purtroppo questa settimana non siamo riusciti ad allenarci al completo comunque andiamo avanti per la nostra strada, cercando di giocare ogni weekend. Questo campionato, ad oggi, però non ha avuto una regolarità reale e queste cose comunque vanno considerate. In questo momento non abbiamo degli equilibri in campo e i nostri avversari cercano di giocare su questo. Poi questa sera Umbertide ha tirato con percentuali altissime, dai liberi e da fuori, e questo fa la differenza”.
La Vis Civitanova, nel recupero dell’11° giornata di campionato, si impone per 2-0 contro il VFC Venezia e si rilancia nella corsa salvezza. Contro un’avversaria in lotta per la permanenza della categoria, le rossoblu colgono i primi tre punti casalinghi al termine di una prestazione generosa e gagliarda. Un successo costruito con caparbietà ed attenzione ai dettagli, contro un avversario compatto, che permette di dare ulteriore fiducia a tutto l’ambiente.
La Vis Civitanova è stata brava a capitalizzare le occasioni da gol create ed a concedere poco alle rivali, grazie ad un’ottima attenzione difensiva. Dopo un buon avvio delle ospiti, le ragazze di mister Renzo Morreale hanno preso campo ed hanno trovato la rete al 28’ con una deviazione di Uzqueda dentro l’area piccola. La compagine di mister Giancarlo Murru ha viaggiato sulle folate offensive di Della Santa, arginata bene dalla retroguardia rossoblu, ma al riposo lungo la Vis Civitanova ha chiuso avanti per 1-0.
Nella ripresa le ragazze di mister Renzo Morreale hanno sfiorato il raddoppio con Spinelli ed Uzqueda, poi hanno stretto i denti di fronte al forcing delle rivali. Uzqueda si è guadagnata, ed ha trasformato, il penalty del 2-0 al 72’ che di fatto ha chiuso i giochi con un VFC Venezia che non è riuscito a trovare la rete nel finale.
“Abbiamo interpretato bene la partita – commenta Angelo Gasparroni, vice allenatore rossoblu – In settimana abbiamo preparato tatticamente in un certo modo e le ragazze sono state molto brave. Avevamo di fronte una squadra compatta però siamo state brave a sfruttare le occasioni da gol create. La strada è ancora lunga per la salvezza e dobbiamo continuare a lavorare sodo”.
2 punti per la CBF Balducci HR Macerata nello scontro play-off contro la Sigel Marsala al termine di una girandola di emozioni che ha infiammato il Banca Macerata Forum. Macerata ritrova Michieletto in pianta stabile nella coppia di banda con Fiesoli, potendo ripartire dalla diagonale Ricci-Malik, dalla coppia di centrali Pizzolato-Martinelli e dal libero Bresciani; lo starting six di Marsala vede Okenwa opposta a Scacchetti in diagonale, Pistolesi e Ristori schiacciatrici, D’Este e Parini centrali, Gamba libero.
Inizio favorevole alle ospiti: Okenwa trova l’ace del 2-4, Macerata non riesce mai a sfruttare il cambio palla, mentre un’ottima performance a muro delle siciliane e gli errori in attacco della CBF Balducci spianano la strada all’allungo della Sigel fino al 17-22. Le padrone di casa cercano di tenere il passo ma un out di Stroppa (subentrata con Peretti per dare il cambio alla diagonale di partenza) sancisce il 19-25 che chiude il primo set.
Avvio di secondo set molto tirato con le squadre che si rispondono colpo su colpo. Sull’11 pari un break di 4-1 (con Ricci che chiama in causa attacchi di Michieletto e Pizzolato e Martinelli che firma un ace) mette l’inerzia del parziale in mano a Macerata. Pistolesi rimette tutto in discussione (16-15) e Paniconi si gioca la carta Peretti in regia. Malik e Martinelli riportano in quota la CBF Balducci. La Sigel non molla, anche perché Scacchetti alterna bene i suggerimenti sia alle laterali che al centro. Martinelli va out e la Sigel torna a far paura. Due errori in attacco delle ospiti però mettono il primo set ball sulle mani di Malik. È 24-21 ed un ace dell’opposta israeliana rimette il match in parità.
Le squadre giocano al gatto e al topo anche all’inizio del terzo set. Quando Pistolesi sbaglia in battuta per il 9-9, gli attacchi di Fiesoli e della scatenata Malik tracciano il solco sul 15-10. Pizzolato mura su Okenwa e Scacchetti va out. È 18-12, ma sul turno al servizio di Ristori cambia tutto: Pistolesi colpisce a volontà, D’Este mura prima su Fiesoli, poi su Michieletto. 6 punti consecutivi ed è 18 pari. La CBF Balducci ritorna avanti con Pizzolato ma ancora un’ottima performance a muro permette a Marsala di riacciuffare la parità ai 22. Malik rimette tutto in discussione sul 23 pari ma il primo tempo di Parini e la Pipe di Pistolesi danno a Marsala il terzo set.
1-2 e le cose sembrano andare di male in peggio per Macerata che ad inizio quarto set deve anche far fronte all’infortunio di Martinelli. Vista la mancanza di alternative, coach Paniconi deve far affidamento sullo spirito di adattamento di Malik e di Ghezzi che subentra dalla panchina. Lo sfortunato episodio però compatta ancora di più le padrone di casa che affrontano la partita con sempre più mordente. Ghezzi alla battuta comincia a mettere in seria difficoltà la ricezione di Ristori, trovando anche un ace, mentre cambia il contesto tattico del match ma Malik continua a fare la voce grossa anche in attacco. Michieletto mura la fast di D’Este e Pizzolato porta Macerata sul 10-7. Marsala non riesce a riprendere giri e due errori di Ristori in attacco spianano la strada al 16-11. Il turno al servizio della schiacciatrice della Sigel sembra poter rimettere le cose a posto come già avvenuto in precedenza ma è Pizzolato ad interrompere la rotazione murando su Okenwa.
Gli attacchi di Michieletto e Fiesoli tengono a distanza le ospiti. Nel finale c’è tempo per il rientro di Martinelli che mette subito a terra il punto del 23-19 prima che Malik chiuda il set mandando le squadre al tie-break. Il quadro psicologico del quarto parziale premia la CBF Balducci che approccia subito meglio il quinto e decisivo set. Bresciani concede le briciole all’attacco ospite. Il turno al servizio di Malik spiana il match a Macerata, con un ace, un attacco di Michieletto e due fast di Pizzolato. I due punti finali li firmano capitan Peretti (nominata MVP di giornata) e Malik (top scorer dell’incontro con 25 punti).
“Una partita molto difficile e rocambolesca per certi aspetti – ha dichiarato il tecnico della CBF Balducci Luca Paniconi – In certi momenti ci è mancata continuità, ma sappiamo che ci manca perché in allenamento stiamo facendo i salti mortali. Ci stiamo allenando con due centrali da un mese e mezzo. Encomiabili le ragazze, che sono riuscite a trasformare il momento di difficoltà dell’uscita di Martinelli in un momento di determinazione e rabbia. Abbiamo recuperato Polina, stiamo recuperando anche Francesca Cosi, sarebbe molto importante per noi tornare a lavorare al meglio.”
“Quando si torna a casa da Macerata con un punto, il bicchiere è sempre mezzo pieno – il commento di Marco Bracci, tecnico della Sigel Marsala – Se si analizza la partita, quando si è infortunata la centrale e non avevano un cambio di ruolo, non abbiamo saputo approfittare della defaillance che si è creata dall’altra parte della rete. Dovevamo essere più cattivi, sportivamente parlando. Brave loro a rientrare e non sfaldarsi e meritatamente hanno vinto.”
CBF BALDUCCI HR MACERATA-SIGEL MARSALA 3-2
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli 8, Picocchi ne, Michieletto 9, Gasparroni, Ghezzi 3, Ricci, Stroppa, Peretti 2, Pizzolato 13, Fiesoli 9, Malik 25. All. Paniconi
SIGEL MARSALA: Ristori 13, Caserta ne, D’Este 10, Patti, Okenwa 10, Scacchetti, Gamba (L), Parini 13, Pistolesi 23, Ferraro 1. All. Bracci
ARBITRI: Pescatore, Proietti
PARZIALI: 19-25 (23’), 25-21 (24’), 23-25 (29’), 25-19 (26’), 15-8 (13’)
NOTE: CBF Balducci 9 errori in battuta, 4 aces, 58% ricezione positiva (29% perfetta), 35% in attacco, 11 muri vincenti; Sigel 12 errori in battuta, 3 aces, 47% ricezione positiva (13% perfetta), 34% in attacco, 10 muri vincenti
Reazione della squadra biancorossa che dopo l'eliminazione in Coppa Italia torna subito a vincere e portarsi a quota 37 punti. Ottimo approccio alla gara della Med Store Tunit che prende subito le distanze nel primo set e controlla senza affanni trascinata da un ottimo Giannotti e da un muro efficace. Nel secondo set Garlasco prova a reagire ma dopo un inizio combattuto cede il passo ai biancorossi che gestiscono bene e vanno sul +2 nei set; Garlasco riesce nel terzo set riuscendo a giocarsela contro Macerata soprattutto nel finale, bravi i biancorossi a restare concentrati e portare a casa la vittoria. C’è poco tempo per i festeggiamenti in casa Med Store Tunit, mercoledì infatti è subito sfida d'alta classifica contro Prata di Pordenone che sarà ospite del Banca Macerata Forum.
LA CRONACA – Conferme in casa biancorossa, con Giannotti ci sono Lazzaretto e Margutti, al centro Pasquali e Sanfilippo, regia affidata a Longo e come libero Gabbanelli. Per Garlasco Crusca, Magalini e Puliti, la coppia di centrali formata da Porcello e Giampietri, Petrone il palleggiatore e Taramelli il libero. Lazzaretto firma il primo punto della partita con un elegante pallonetto a superare il muro di casa.
Prova subito a guidare Macerata e allunga ancora grazie a Lazzaretto: prima nuovo pallonetto poi gioca sulle mani del muro avversario e porta i biancorossi sul 2-6; coach Bertini chiama il time out. Bene anche a muro la Med Store Tunit, vola Sanfilippo a chiudere gli attacchi di Garlasco e trova il punto del 3-8, ottimo inizio dei maceratesi. Petrone prova a scuotere i suoi anticipando tutti sotto rete, 6-11, risponde subito Giannotti, partito fortissimo; è sempre il numero 4 biancorosso a mettere in difficoltà Garlasco, pallonetto a sorprendere il muro, 8-15. Sul velluto Macerata, l'ex Porcello prova ad opporsi ma il muro di casa fatica contro gli attacchi ospiti, Lazzaretto trova due volte lo spazio per andare a punto, 10-19 e coach Bertini si affida al palleggiatore Di Noia per cambiare l'inerzia della gara. È Magalini a spezzare il buon momento per Macerata trovando due ace consecutivi, la risposta biancorossa passa dalle mani di Margutti che con un forte diagonale scaccia indietro Garlasco, 15-22:
Med Store Tunit in controllo, si prende il set con il punto finale di Pasquali, 16-25. Le squadre ripartono giocando punto a punto, 5-5, ci pensa Pasquali a muro a riportare avanti Macerata; lungo scambio con i padroni di casa che difendono più volte ma alla fine risolve tutto Pasquali che trova il mani out e la Med Store Tunit scappa 5-8. Buon momento per Garlasco con Giampietri in battuta, i rossoneri accorciano fino al -3 poi break ospite con il solito Giannotti, quindi nuova fuga grazie al muro di Lazzaretto, 9-15; bene in ricezione Macerata, Gabbanelli serve Giannotti che fulmina la difesa di casa, 11-18 e coach Bertini si rifugia ancora in time out.
Altra cannonata dell'opposto padovano che colpisce direttamente in battuta, 12-20 e finale tutto a tinte biancorosse: la Med Store Tunit controlla, trova il 14-24 col muro e chiude il secondo set di nuovo con Pasquali. Macerata riparte da Giannotti, mette a terra di forza un pallone difficile e firma il primo punto del terzo set. Insegue Garlasco e accorcia con Di Noia, bravo sotto rete a sorprendere la difesa ospite, 5-6; il diagonale di Puliti vale il 7-7, ci pensa ancora Giannotti a ristabilire il vantaggio con un pallonetto preciso, fase combattuta. Ace di Magalini, 12-11, ribalta subito però Macerata e torna sul +2 con il diagonale di Giannotti; accusa il colpo Garlasco e i biancorossi scappano e tornano a controllare la gara. Sul 18-23 il coach di casa richiama i suoi col time out: Miglietta trova l'ace del 20-23, poi errore Macerata e i rossoneri accorciano fino al 22-23 che costringe stavolta Di Pinto a chiamare il time out. Alla fine sbaglia Miglietta ma Giampietri spaventa di nuovo la Med Store Tunit, 23-24, poi errore in battuta e la vittoria è biancorossa.
Il tabellino:
VOLLEY 2001 GARLASCO 0 MED STORE TUNIT MACERATA 3
PARZIALI: 16-25, 16-25, 23-25.
Durata set: 24’, 25’, 26’. Totale: 75’.
VOLLEY 2001 GARLASCO: Taramelli, Porcello 3, Miglietta 3, Coali 2, Crusca 4, Testagrossa 2, Giampietri 5, Di Noia 1, Magalini 12, Puliti 7, Peltrone 1. NE: Resegotti, Moro, Mellano. Allenatore: Bertini.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 9, Longo, Giannotti 20, Scita, Margutti 7, Sanfilippo 8, Scrollavezza, Lazzaretto 12, Gabbanelli. NE: Paolucci, Ferri, Facchi, Ravellino, Robbiati. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Laghi e Jacobacci.
PROMOZIONE – GIRONE B – 16° GIORNATA
In riapertura del campionato dopo la lunga pausa, andiamo a vedere tutte le partite disputate nel girone B di promozione per la sedicesima giornata di campionato. Il Chiesanuova si conferma in testa alla classifica nonostante il pareggio contro il Trodica. Monturano Campiglione gioisce dopo la vittoria contro Aurora Treia che la porta a -1 dalla vetta.
Atletico Centobuchi – Monticelli Calcio (1-2) Il Monticelli riparte alla grande espugnando il duro campo dell’Atletico Centobuchi. Decisivo Gibellieri con una doppietta personale, che riconquista il vantaggio dopo la punizione di Veccia. Centobuchi a un soffio dal pareggio dagli undici metri ma Liberati sbaglia.
Primo tempo che inizia equilibrato e dal ritmo disteso, con le poche azioni da entrambi i lati che terminano con un nulla di fatto, complice un terreno di gioco particolarmente dissestato. La partita si sblocca al 37’ del primo tempo: Paolini prova il tiro dopo aver recuperato palla su errore di Beni, ma Oddi ci mette la mano ed evita la realizzazione. Il direttore di gara decide di espellere il centrale del Centobuchi e di assegnare un rigore agli ascolani. Ottimo Gibellieri dagli undici metri che, freddo, mette la palla in rete. Gli avversari cercano la risposta, nonostante l’uomo in meno, ma il primo tempo si chiude in favore degli ospiti.
Ripresa che non sembra voler cambiare le regole del gioco e i primi venti minuti scorrono senza grandi emozioni. La squadra di casa tenta di farsi avanti per trovare il pareggio, ma il Monticelli difende bene. Fino a quando, al 21’, Veccia trova la rete del pari su calcio di punizione. Non si fa intimidire la squadra di mister Settembri che sfrutta bene il vantaggio numerico e torna immediatamente in controllo della partita: il solito Gibellieri mette la firma al bellissimo lancio di Tarli. Oltre alla doppietta personale, risulta decisivo l’errore in conclusione di Liberati dal dischetto, che sbaglia clamorosamente e regala la partita ai ragazzi di mister Ricciotti.
Monturano Campiglione – Aurora Treia (1-0): Partita tesa la prima dopo la riapertura quella fra Monturano Campiglione e Aurora Treia, che ha visto sfidarsi rispettivamente la seconda e la terza in classifica: il Monturano riesce a portare a casa il risultato allungando a +4 dall’Aurora.
Vantaggio immediato per i padroni di casa che trovano la rete alla prima occasione: Moretti riceve palla la limite dell’aria e infila un ottimo tiro sotto il sette, segnando la rete decisiva della gara. L’Aurora Treia prova a rifarsi e Di Francesco sfiora anche il pareggio in un paio di occasioni, ma non riesce a trovare lo specchio della porta. Il Monturano si chiude a riccio nel tentativo di resistere alle offensive treiesi, ma Castelli riesce comunque a far tremare i gialloblu con un tiro che sembrava destinato ad entrare, ma che scivola comunque sul fondo e nega il pareggio agli ospiti. Tre punti d’oro per il Monturano che consolida la sua seconda posizione e arriva a solo un punto dal Chiesanuova.
PortoRecanati – Calcio Corridonia (0-1): Corridonia corsaro in trasferta al “Monaldi” del PortoRecanati. Partita fiacca e povera di azioni da sottolineare, con un solo gol che arriva al 27’ del primo tempo su errore degli arancioni. I tanti errori dei ragazzi di mister Bugari pesano sulla prestazione e costano alla squadra l’ennesima sconfitta.
A nulla servono i tentativi di Pantone di farsi carico delle responsabilità collettive nel secondo tempo e la partita si chiude su un comodo 1 a 0 per il Corridonia.
Cluentina Calcio – Castignano (2-1): Grande successo per la Cluentina sulla linea di partenza di questo 2022, che nel match contro il Castignano vince per 2 a 1. Continua la scalata verso la salvezza, ora solo a -1.
Primo tempo dominato dai padroni di casa, che trovano però tardi il vantaggio quando, al 35’, Brandi trova la rete. Raddoppio che arriva meno di dieci minuti dopo da parte del nuovo acquisto Guermandi su assist di Sopranzetti.
Secondo tempo in cui Castignano sembra più convinta e sembra a più riprese in grado di ribaltare le sorti della partita. Papa Ndiour accorcia subito le distanze e i giochi si riaprono. L’errore dagli undici metri di Trobbiani infiamma ancora di più la voglia di riscatto degli ospiti, che spingono sempre più, senza mai però riuscire a trovare la rete del pari. La Cluentina regge bene i colpi e chiude il secondo tempo in testa, aggiudicandosi i tre punti.
Futura 96 – Centobuchi 1972 MP (4-0): La Futura 96 cala il poker fra le mura casalinghe nel match contro Centobuchi 1972.
Partita a senso unico, dominata fin dai primi minuti dai padroni di casa che a quindici minuti dal fischio del direttore di gara passano già in vantaggio con la rete di Cingolani. Non tarda ad arrivare il raddoppio, al 25’, firmato capitan Conte.
Ripresa sulla stessa falsa riga del primo tempo, in cui i fermani continuano a imporsi e ad allungare il vantaggio. Prima Mannozzi, al 64’, poi Pelliccetti, all’80’, trovano le reti che assicurano il risultato. 4 a 0 perentorio che confermano le posizioni in graduatoria delle due squadre.
Chiesanuova - Trodica (1-1): Termina in pareggio il match valido per la ventesima giornata di promozione fra Chiesanuova e Trodica. Partita intensa e combattuta con un Trodica che domina a inizio gara e concede poco, nonostante l'uomo in meno, nel secondo tempo.
Primo tempo con un Chiesanuova poco brillante e che fatica a trovare la quadra. Le redini sono in mano del Trodica che passa in vantaggio al 23' grazie al nuovo arrivato Cuccù. La partita sembra mettersi bene per i biancoazzurri, fino a quando Lasku non è costretto ad abbandonare il campo dopo il brutto fallo su Rango: per l'arbitro non ci sono dubbi, rosso diretto e sotto la doccia.
La ripresa vede protagonista la difesa ospite che deve far fronte alle offensive biancorosse. La supremazia del Chiesanuova viene spezzata da sporadici tentativi di contropiedi, a volte anche pericolosi, e dall'espulsione di Rapaccini al 33', che ristabilisce la parità numerica in campo. È però il solito Mongiello a risultare decisivo un minuto più tardi: tiro diagonale imparabile per Zoldi che si insacca nell'angolino e riporta in parità il risultato.
Imbattibilità in casa preservata dal Chiesanuova, così come la prima posizione in classifica con il punto conquistato contro Trodica.
Montecosaro - Potenza Picena (1-2): Il Potenza Picena torna a casa vittorioso dalla trasferta a Montecosaro. Decisvo Abbruzno con la doppietta personale, inframezzata dalla rete di Bartolini.
A poco più di un quarto d'ora dall'inizio della gara trova subito il vantaggio la formazione ospite grazie alla prima rete di Abbrunzo. Non si fa attendere la risposta del Montecosaro che riporta la situazione in parità dopo appena 3 minuti: al 21' è Bartolini a siglare l'1-1.
Secondo tempo dal risultato incerto fino all'ultimo, deciso a 1 minuto dalla fine da Abbrunzo che segna il secondo gol personale in partita e regala la vittoria ai giallorossi.
Montecosaro scavalcata dalla Palmense si vede allontanata dalla zona salvezza, mentre continua la scalata del Potenza Picena che conquista tre punti fondamentali.
È amaro il ritorno in casa per l’Ancona Matelica, che interrompe la sua striscia positiva che durava da otto turni con la Pistoiese, fanalino di coda del girone B, bravissima però nella giornata odierna a sfruttare tutte le occasioni concesse dai padroni di casa, incappati nella classica giornata no, dove nulla sembrava riuscire.
Torna al Del Conero da ex mister Marco Alessandrini alla guida degli arancioni toscani, pesantemente piegati nel turno infrasettimanale dal Grosseto, ma forti anche da una grande campagna acquisti in cui spiccano il portiere Seculin e l’attaccante Di Massimo, entrambi presenti nel 3-5-2 iniziale ospite.Padroni di casa invece reduci dal positivissimo blitz di Olbia, con Mister Colavitto che riportava Papa e Delcarro nell’undici titolare, schierando in avanti il tridente offensivo composto da Rolfini, Faggioli e Moretti.
Primo tempo in salita da parte della formazione di casa, che al pronti via si ritrovava subito sotto grazie alla rete di Vano, lesto a spedire in fondo al sacco la sfera dopo una triangolazione con Di Massimo. I biancorossi tentavano subito la riscossa, mettendo in campo grande voglia di recuperare, con Iannoni che calciava alto da ottima posizione. L’Ancona Matelica recriminava poiper un sospetto mani in area toscana, dopo una grande discesa di Noce sulla destra. Per l’arbitro non c’erano gli estremi per il penalty.
La squadra di casa continuava a spingere, ma nè Rolfini nè Faggioli riuscivano a trovare la rete. Provvidenziale anche il salvataggio in extremis di Marcucci sulla linea a Seculin battuto. Beffa completata al 40’ , quando Bocic (entrato per sostituire Di Massimo infortunato) veniva steso in area e dal dischetto raddoppiava ancora Vano, oggi a tratti imprendibile. Prima dell’intervallo i padroni di casa avevano anche l’occasione di accorciare (atterrato Faggioli) e rimettersi in carreggiata, ma dagli undici metri Moretti si faceva respingere il tiro da Seculin.
Nella ripresa erano ancora una volta letali i primi minuti con il solito Vano appostato sul secondo palo a firmare tripletta e 3-0. Mister Colavitto correva ai ripari inserendo Sereni e Del Sole, con il numero 21 che sfiorava subito il gol in tre occasioni, calciando prima a lato, poi con un tiro a giro smanacciato da Seculin, oggi insuperabile, ed infine su punizione. L’infortunio di Sereni costringeva il tecnico di casa a sostituirlo con Palesi, mentre nell’ultimo quarto d’ora trovavano spazio anche Gasperi e D’Eramo, con la gara che però non cambiava mai binario.Incidente di percorso e testa subito alla prossima: domenica i biancorossi saranno attesi dalla difficile trasferta di Imola.
Il tabellino:
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 33 Noce, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 4 Iannoni (29’ st 23 D’Eramo), 27 Papa (8’ st 21 Del Sole), 8 Delcarro (29’ st 7 Gasperi) ; 9 Rolfini, 18 Faggioli (8’ st 10 Sereni, 29’ st 19 Palesi), 17 Moretti. A disposizione: 1 Canullo, 13 Vitali, 5 Bianconi, 14 Tofanari, 15 Sabattini, 26 Ruani, 28 Maurizii. Allenatore Gianluca Colavitto.
PISTOIESE (3-5-2): 90 Seculin; 42 Moretti, 4 Venturini, 3 Sottini; 94 Mezzoni, 34 Suciu, 6 Marcucci (24’ st 33 Martina) , 77 Pertica (25’ st 16 Portanova), 97 Paolini; 9 Vano (24’ st 20 Pinzauti) , 99 Di Massimo (27’ 11 Bocic). A disposizione: 1 Pozzi, 22 Crespi, 2 Nica, 8 Castellano, 10 Stijepovic, 28 Di Matteo, 29 D’Antoni. Allenatore: Marco Alessandrini.
ARBITRO: Sig. Gianluca Grasso della sezione di Ariano Irpino.ASSISTENTI: Sig.ri Marco Porcheddu della sezione di Oristano e Marco Pilleri della sezione di Cagliari.QUARTO UOMO: Sig. na Stefania Menicucci della sezione di Lanciano.
RETI: 1’ pt, 40’ pt (rig) e 2’ st Vano.
NOTE: prima del fischio d’inizio la squadra di casa è entrata in campo con una maglia contro il bullismo; spettatori totali 1364 per un incasso di 12.439,54 euro; locali in divisa biancorossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio; ospiti in divisa blu, pantaloncini e calzettoni blu e portiere verde; ammoniti D’Eramo, Portanova, Mezzoni, Vano, Di Renzo, Venturini, Delcarro, Pertica e Sottini; corner 8- 6; recupero 1’ pt, 5’ st.
Capitolano i leopardiani fra le mura amiche del Tubaldi di Recanati contro una Sambenedettese agguerrita e intenzionata a dare battaglia. Decisiva la bordata da fuori area di Alboni a inizio ripresa che sigilla il risultato sullo 0-1.
LA CRONACA - Primo tempo lento ad ingranare, poche occasioni per i primi venti minuti. Al 21’ la prima occasione è per la Recanatese con Ferretti che cerca il secondo palo, bravo Knoflach a mettere in angolo. La samb subisce il possesso palla giallorosso ma riesce comunque a dimostrarsi pericolosa costruendo delle buone azioni. Il primo tempo comunque termina a reti inviolate.
Ripresa che si apre con la rete della Sambenedettese al 2’ minuto, Alboni decisivo. Il terzino interviene su una spazzata difensiva dei leopardiani e insacca la palla alle spalle di Urbietis. I toni della gara si alzano e gli animi si scaldano, inizia un botta e risposta che però non porta mai al gol. Sbaffo e Giampaolo sfiorano il pareggio in più di un’occasione ma non basta e la Samb porta a casa tutto il bottino.
Sconfitta che accorcia le distanze fra Recanatese e Trastevere, ora di un solo punto, e ridà ossigeno alla Samb, che è ormai ad un passo dalla zona salvezza.
Doveva essere una partita facile quella contro l’ultima in classifica, l’Aurora Alto Casertano, e la strada sembrava tutta in discesa dopo l’espulsione nel primo tempo del numero 10 di casa, ma la maledizione della scorsa giornata continua e il Tolentino non trova il gol nonostante l’uomo in più e la partita termina a reti inviolate. Seconda delusione per i cremisi che iniziano a mostrare sempre più carenze in fase di realizzazione.
LA CRONACA - Inizio partita combattuto ma povero di occasioni. Il Tolentino spinge bene fin dai primi minuti ma non riesce a risultare incisiva. Unico evento degno di nota del primo tempo l’espulsione del numero 10 dell’Aurora Alto Casertano, Campano, per le troppe proteste a seguito di un presunto rigore non assegnato a favore della squadra. Primo tempo che si chiude senza gol, con il Casertano in 10.
Secondo tempo con un Tolentino forte del vantaggio numerico che riesce a proporre di più in fase offensiva. A meno di un quarto d’ora dall’inizio della ripresa entra Prosperi al posto di Mengani. La partita si fa sempre più dura e i cremisi, nonostante costringano i padroni di casa a difendere in area, non trovano il sorpasso. Sembra profilarsi di nuovo l’ombra del pareggio in superiorità numerica
La tensione aumenta e mister Mosconi prova a rivoluzionare il reparto offensivo, prima Salvatelli esce per Cicconetti, poi Tortelli per Bartoli, e infine Zammarchi per Moscati, ma la situazione non si sblocca e il risultato rimane congelato. Un altro singolo punto per il Tole che torna dalla trasferta di nuovo con l’amaro in bocca.
Nell’anticipo casalingo della 7ª di ritorno della SuperLega Credem Banca, andato in scena all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche davanti a 1.082 spettatori, la Cucine Lube Civitanova liquida la pratica Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia in tre set (25-17, 25-17, 25-12), aggiungendo ulteriore consistenza al suo secondo posto solitario nella classifica della Regular Season, alle spalle della capolista Perugia.
Con Juantorena e Kovar ancora fermi ai box, il tecnico di casa Blengini ripropone il sestetto protagonista delle precedenti 4 vittorie di fila in campionato, al cospetto di una Tonno Callipo che a sua volta conferma il recuperato Nishida nella diagonale d’attacco con Saitta.
Mette subito il muso davanti a inizio gara la squadra campione d’Italia, forte di un servizio che procura non poche difficoltà gli avversari. E sono proprio i tre ace firmati in sequenza da Yant (7-5), De Cecco (11-8) e Lucarelli (14-9) a lanciare la fuga già decisiva dei padroni di casa, che trovano il massimo vantaggio sul 20-11 (primo tempo a segno di Anzani che arriva dopo un muro vincente di Yant su Nishida) e vanno a chiudere 25-17, vanificando il disperato tentativo dell’allenatore ospite di raddrizzare la situazione in attacco (al 35% di efficacia sulle schiacciate contro il 62% della Lube) inserendo la diagonale Partenio-Nelli. Mattatori Lucarelli e Anzani, autori rispettivamente di 7 (75% in attacco) e 6 punti (100% in attacco e 2 muri).
Nel secondo set i calabresi tengono botta fino all’8-8, poi è un muro vincente di Simon a spianare nuovamente la strada a Balaso e compagni. Che con De Cecco sulla linea dei nove metri (7 servizi di fila per lui) allungano sul 14-9 con un pallonetto in contrattacco di Lucarelli costringendo Baldovin a spendere un time out (14-9), quindi sul 16-9 con un errore in attacco di Nishida, che lascerà nuovamente il campo a Nelli. La Cucine Lube chiude sul 25-17, con Marlon Yant top scorer (6 punti, 86% di attacchi vincenti) e il suo connazionale Robertlandy Simon (5) al 100% sui primi tempi e 2 muri.
Nel terzo parziale Baldovin gioca la carta Nelli dall’inizio, ma c’è ben poco da fare contro questa Cucine Lube, che conquista senza intoppi il 25-12 e quindi il 3-0 finale (MVP il martello di casa Ricardo Lucarelli, 13 punti con il 63% in attacco, top scorer Yant a quota 14), e ora può concentrarsi sull’importante sfida di Champions League in programma mercoledì a Novosibirsk, nella Russia siberiana (ore 13 italiane).
Ecco le dichiarazioni a fine partita:
GIANLORENZO BLENGINI (ALLENATORE): “La squadra ha offerto una grande prova di mentalità. Pochi giorni dopo la maratona contro Trento, in queste partite ‘trabocchetto’, le formazioni come la nostra hanno l’occasione di dimostrare il proprio spessore mentale. I ragazzi hanno saputo interpretare bene l’incontro contro una Vibo Valentia in difficoltà, dato che per lunghi tratti del campionato non ha avuto i suoi giocatori e deve recuperare tante partite. Il team calabrese ha comunque individualità, quindi bisognava approcciarla bene, con il giusto atteggiamento. La Lube lo ha fatto dall’inizio, ha messo pressione fin da subito e senza tregua. Anche dopo aver vinto un set siamo partiti con una buona attitudine, questo era molto importante. Lucarelli ha fatto una partita notevole in tutte le situazioni di gioco, dalla battuta alla difesa in attacco. Non è un giocatore che scopriamo oggi, ha avuto questo infortunio, ma nonostante tutto ha lavorato sodo per recuperare nel minor tempo possibile. Va sottolineato l’atteggiamento di tutta squadra: quando si è vinto con margine è facile parlare, però abbiamo visto tante partite che si sono complicate e i ragazzi sono stati bravi a non abbassare la guardia, affrontandola bene. Adesso pensiamo alla sfida di mercoledì”.
RICARDO LUCARELLI: “Sono molto contento, abbiamo fatto una partita impressionante, con tanta aggressività in battuta e pochissimi errori. Per tutti è difficile giocare contro di noi quando battiamo così bene e riusciamo a proporre un sistema muro-difesa notevole. Complimenti ai miei compagni per la prestazione, era molto importante arrivare alla partita di Champions League con una buona fiducia. In Russia il viaggio non sarà facile, con un fuso orario di 6 ore di differenza per giocare contro una formazione molto forte. Sappiamo che sarà tutto molto complicato, ma con questo atteggiamento avremo grandi possibilità di fare una bella partita e assicurarci il passaggio del turno. Dopo l’infortunio, all’inizio ho dovuto affrontare un cambiamento di gesto, abituandomi con un ‘nuovo’ braccio. Mi sento già molto meglio, ma devo stare attento quando faccio stretching e devo lavorare con la spalla. Dovrò continuare questa serie di manovre per tutta la vita, ma se tutto questo servirà per giocare non sarà un problema”.
IVAN ZAYTSEV: “Questa sera avete visto la vera Lube dal punto di vista della mentalità e della capacità di mantenere alta la tensione nervosa. Sulla carta Vibo Valentia è un’ottima squadra, ma sta affrontando un periodo di difficoltà: oggi non ha avuto un buon impatto, forse grazie al nostro atteggiamento. Per noi è stato un bello sprint: io ho un po' tifato da dentro, perché non ho giocato la mia migliore partita, ma ci sto lavorando. I ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione e sono molto contento per questi tre punti. Il terzo set è figlio dell’approccio dell’inizio: siamo riusciti a mantenere costante la tensione mentale, quindi abbiamo finito con una bella chiusura. Ora pensiamo alla Champions, dove ce la metteremo tutta per provare a portare a casa la quinta vittoria nel girone che potrebbe essere quella buona per la qualificazione alla fase successiva”.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez, Sottile n.e., Marchisio n.e., Jeroncic (L) n.e., Balaso (L), Lucarelli 13, Zaytsev 5, Penna n.e., Diamantini n.e., Simon 12, De Cecco 3, Anzani 8, Yant 14. All. Blengini.
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Fromm 5, Nishida 4, Condorelli (L) n.e., Gargiulo, Borges 8, Saitta, Candellaro 2, Basic, Rizzo, Resende Gualberto 3, Partenio, Nelli 6. All. Baldovin.
ARBITRI: Braico (TO) – Giardini (VR).
PARZIALI: 25-17 (23’), 25-17 (23’), 25-12 (24’).
NOTE: Spettatori 1082, incasso 14.433,41 Euro. Civitanova battute sbagliate 11, ace 3, muri vincenti 8, 62% in attacco, 54% in ricezione (41% perfette). Vibo battute sbagliate 9, ace 1, muri 3, 34% in attacco, 40% in ricezione (13% perfette).
Monterubbianese – Civitanovese Calcio (1-4): La Civitanovese cala il poker e affonda per 4-1 la Monterubbianese, ora agguantata dai ragazzi di Vagnoni al quinto posto in classifica. Partita sentita e combattuta vinta dalla Civitanovese che conquista così il terzo successo consecutivo e vede sempre più vicino il sogno dei playoff
Prime battute equilibrate, poi si accende Niane che già dai primi minuti riesce a rendersi pericoloso, fin quando non trova la rete del sorpasso. La Monterubbianese non demorde e prova a farsi avanti, ma al 18’ arriva il raddoppio rossoblu firmato Ruggeri che trova la conclusione da fuori area. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa che riescono ad accorciare le distanze grazie alla rete di Raschioni che di testa batte Monti.
Ripresa che si apre con un rigore e un espulsione ai danni della Monterubbianese, con conseguente rete di Chornopyshchuk che porta il risultato sul 3-1 e compromette definitivamente la gara per i biancorossi. La difesa rossoblu contiene le iniziative avversarie e Russo si assicura il risultato a pochi istanti dalla fine, calando il poker e facendo saltare i nervi a Donzelli, secondo espulso della giornata fra i ragazzi di Mister Cardulli.
Palmense – Maceratese 1922 (1-1)
Il 2022 non inizia nel migliore dei modi per la Maceratese che lascia il campo della Palmense con un solo punto in tasca. Avversario facile sulla carta, e che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione per ripartire col piede giusto e accorciare le distanze dal Chiesanuova capolista. Il match, invece, si è rivelato più difficile del previsto, complice anche un campo molto stretto e dal fondo irregolare.
La Maceratese va in crisi da subito, preda dei soliti errori e limiti emersi già nelle gare fuori casa di quest’anno: subisce un pressing aggressivo e serrato da parte della Palmense, tutt’altro che intenzionata a cedere palla e metri di campo. Per i primi venti minuti il gioco è frazionato e interrotto dai molti interventi del direttore di gara a causa dei molti contatti fallosi. Dal canto loro, i biancorossi non riescono a sfruttate a dovere le molte occasioni sottoporta e il primo tempo si chiude a reti ferme.
Nella ripresa il tema non cambia: la Maceratese tenta di alzare il proprio baricentro e spingere di più in attacco, facendo sempre più affidamento sui lanci lunghi e meno sulla costruzione del gioco palla a terra. Ma la squadra di casa è brava a sfruttare le misure ridotte del campo e al 40' Pomiro brucia tutti in ripartenza e batte l'estremo difensore Santarelli.
Ci vuole un rigore di Tittarelli - conquistato dal giovane Battezzati - al 44’ del secondo tempo per riequilibrare le sorti della partita. Al secondo minuto di recupero Pucci potrebbe siglare il sorpasso definitivo, ma la palla rimbalza sulla traversa e i giochi si chiudono sull’1-1.
La prestazione della Rata continua a non convincere, e la testa della classifica si allontana ancora di più. Il rigore, in conclusione, salva la giornata ed evita un inizio del tutto da buttare. Poco più di una magra consolazione magra consolazione per i ragazzi di Mister Trillini. che ottengono un punto utile a rimanere saldi in zona play-off, nella speranza che il Trodica domani possa rallentare la corsa del Chiesanuova.
Il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore si è recato questa mattina in visita a Sarnano in occasione del raduno congiunto delle Nazionali azzurre Olimpica e Paralimpica, cominciato domenica scorsa e che durerà fino a sabato in vista dei prossimi impegni internazionali. Insieme a Trombadore anche il sindaco Luca Piergentili: entrambi si sono trattenuti con lo staff e gli atleti del fioretto e gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato, tra i quali Alice Volpi, Erica Cipressa e Martina Favaretto - reduci dalle vittorie dell'ultimo mondiale a Saint Maur (Francia). Grande assente purtroppo, causa infortunio in fase di recupero, la campionessa paralimbica Bebe Vio.
La visita del Questore durante le fasi di allenamento in pedana è stata molto apprezzata non solo dal sincado Piergentili, ma anche dal Commissario Tecnico della Nazionale Olimpica Stefano Cerioni, dal Tecnico paraolimpico e Fiamme Oro Simone Vanni e dal Tecnico della Nazionale di Fioretto Eugenio Migliore - che ha illustrato le modalità con cui vengono svolte le varie sedute di preparazione, sottolinenando l’importanza dell’allenamento congiunto tra gli atleti delle due nazionali che ne approfittano per confrontarsi sulle reciproche esperienze.
Nel congedarsi, Trombadore ha espresso nuovamente i suoi complimenti a tutti e facendo i migliori auguri agli atleti in partenza per una nuova, grande avventura sportiva. Che si spera regali all'Italia nuove medaglie.
Il classe 1990 Nicolò De Cesare è un nuovo giocatore della Maceratese. Il centrocampista arriva dal Castelfidardo, in Serie D, e vanta trascorsi importanti nei professionisti. Per lui tantissima esperienza nel campionato di Eccellenza, prevalentemente con la maglia del Grottammare.
De Cesare può ricoprire vari ruoli in mediana, con spiccate caratteristiche in fase di regia: concilia qualità e quantità. È subito a disposizione di Mister Trillini sin dalla gara di sabato, sul terreno della Palmense.
Matteo Minnozzi è un nuovo calciatore dalla Recanatese. A comunicarlo è stata la stessa società giallorossa. Si tratta di un vero e proprio colpo di mercato, che rende la formazione leopardiana ancor più favorita per la vittoria finale del girone F di Serie D. L'attaccante classe 1996, cresciuto nelle giovanili dell'Ascoli, ha poi vestito le maglie di Gubbio, Castelfidardo, Montegiorgio, Tolentino, Porto d'Ascoli, Sambenedettese (Serie C) e Pineto. Nella massima serie dilettantistica Minnozzi ha collezionato 23 gol in 68 presenze.
Dall’Aurelio Galasse di Pollenza allo Juventus Training Center a Vinovo, l’estremo difensore cremisi Matteo Bucosse, classe 2002 e mvp nel derby di domenica scorsa contro la Recanatese capolista, racconta la sua avventura e la sua crescita alla Juve U23. Non vacilla la sua fede verso quel Tolentino che gli ha dato così tanto, ma lascia lo spiraglio aperto alle possibilità e alle aspirazioni.
Nella scorsa partita contro la Recanatese ti sei dimostrato il migliore in campo. Sei soddisfatto del risultato? Noi ci prepariamo ogni settimana per portare a casa i tre punti, conoscere l’avversario serve solo per sapere dove andare in giocare. Certo è che quando vai ad affrontare la prima in classifica - che ha sicuramente doti tecniche maggiori delle tue - sai che non devi sbagliare nulla, devi cercare di ridurre al minimo l’errore, e domenica ci siamo riusciti. Non mi voglio prendere tutti i meriti, il reparto difensivo non è mai da sottovalutare quando si finisce una partita a rete inviolata e nello scorso match hanno tutti dato prova di sé.
Credi ci siano state delle mancanze in attacco? Non mi sento di dire che ci sono state vere e proprie mancanze, sicuramente potevamo giocarci meglio qualche occasione ma anche se non abbiamo segnato i nostri attaccanti hanno corso tantissimo: Zammarchi e Severini hanno fatto quasi 14 kilometri a testa in partita, è normale che manchi un po’ di lucidità se fai tutto quel lavoro sporco. Se c’è bisogno di questo per finire le partite a zero a me va benissimo.
Un punto comunque importante che continua a muovere la classifica. Iniziate a puntare ai play-off? L’obiettivo rimane la salvezza, da raggiungere senza passare per strade pericolose. A inizio anno non avremmo mai pensato di trovarci così in alto, nessuno ci avrebbe dato tutta questa fiducia. Noi vogliamo giocarcela con tutti, poi, se sono più forti gli altri, lo dimostreranno in campo; altrimenti, per passare sopra il Tolentino, devono sudare.
Dal Tolentino all’U23 della Juve, com’è stato l’impatto con una realtà così grande? È stato un percorso di crescita tanto da un punto di vista calcistico che da quello umano. Per me era la prima esperienza fuori casa e devo ringraziare i compagni che, soprattutto all’inizio, mi hanno dato una grossa mano. Il circolo dei portieri in particolare mi ha accolto come uno di famiglia: sono arrivato che ero completamente spaesato, il primo giorno dentro Vinovo mi sono perso per farti capire. Non è come un centro sportivo di Serie D o Serie C, lì fino a poco tempo fa ci si allenava la Serie A ed è chiaro che per un ragazzo di 18 anni è un’esperienza fantastica per quanto difficile.
Cosa hai riportato a casa dopo l’esperienza dello scorso anno? Ho imparato tantissimo, senza togliere nulla al Tolentino o al Montemilone Pollenza, dove sono cresciuto, che nel loro piccolo hanno fatto tantissimo; non è da poco trovare società che mettano a disposizione un preparatore per i portieri fin dai piccoli. Hanno fatto e continuano a fare un ottimo lavoro, ma quello che ho imparato su è, ovviamente, di un altro livello. La differenza sta nella cura per i dettagli credo: per farti un esempio, ho imparato ad usare il sinistro.
Quali sono le tue aspirazioni personali per il futuro? Fino a fine stagione sarò con i cremisi, questo è poco ma sicuro. Poi per il futuro vedremo, lascio la porta aperta alle possibilità ma non voglio montarmi la testa o fare troppo progetti. La mia prima preoccupazione per ora è fare bene con il Tolentino, poi a fine stagione valuteremo con la società e vedremo che scelte prendere.
Altra grande battaglia tra Civitanova e Trento, con La Lube che la spunta in rimonta al tie-break e rimane dunque seconda in classifica in scia di Perugia. L’Itas Trentino si ripresenta all’Eurosuole Forum a cento giorni di distanza dalla vittoria di Supercoppa Italiana 2021 e lo fa con lo stesso sestetto che aveva vinto quella finale per 3-1 con Monza: Sbertoli in regia, Lavia opposto, Kaziyski e Michieletto schiacciatori, Podrascanin e Lisinac centrali, Zenger libero. La Cucine Lube risponde con De Cecco al palleggio, Zaytsev opposto, Lucarelli e Yant in banda, Simon ed Anzani al centro, Balaso libero.
L’inizio è tutto di marca Lube: Zaytsev (attacco e ace) spinge avanti i suoi sul 2-5, costringendo Lorenzetti ad interrompere il gioco. Alla ripresa ci pensano Michieletto e Kaziyski a costruire la parità a quota 6, ma in seguito Lucarelli firma un altro strappo (8-12). Trento pareggia i conti sul 12-12 e poi mette la freccia con il muro di Lisinac su Yant (16-15). Con Sbertoli al servizio la fase di break point gialloblù si esalta, grazie ai muri di Kaziyski e agli attacchi di Michieletto (19-15); agli ospiti basta controllare con attenzione il cambiopalla per portarsi a casa il primo set già sul 25-20, grazie alla continuità in attacco di Lavia.
Civitanova prova a reagire in avvio di secondo parziale, partendo sparata (0-4); il time out di Lorenzetti è provvidenziale, perché alla ripresa l’Itas Trentino trova la parità in corrispondenza del 7-7. La Cucine Lube vacilla (9-8) ma poi piazza un nuovo break (10-14) issata in avanti da Zaytsev fra ace ed attacchi in fase di ricostruita (12-16). I gialloblù non si arrendono e con Michieletto arrivano sino al meno due (16-18), ma poi devono cedere definitivamente (18-22 e 20-25) nel momento in cui calano le percentuali realizzative dei proprio posti 4.
Lo show della Cucine Lube continua sino al 3-5 del terzo set, poi dopo il time out di Lorenzetti gli ospiti di rianimano con gli spunti di Michieletto (attacco ed ace) e Kaziyski (7-7 e poi 9-7). I marchigiani si innervosiscono e Trento ne approfitta per procedere veloce sul +5 (13-9) anche grazie agli attacchi di Kaziyski. Il finale di set è tutto di marca ospite (18-13, 22-16 e 25-17), con la formazione trentina che non concede più nulla e viaggia veloce verso il 2-1 sfruttando la vena a rete di Lisinac e Podrascanin.
Nel quarto set l’equilibrio dura sino al 9-9, poi Civitanova allunga con Simon al servizio (9-11) e dilaga nella fase centrale servendo sempre meglio con Yant e Zaytsev (10-14 e 11-16). Lorenzetti modifica la propria formazione (dentro Pinali e Cavuto) e trova qualche segnale di ripresa (15-19) con Sbertoli che si fa sentire anche al servizio. Cavuto diventa infermabile e proietta i suoi di nuovo in scia degli avversari (18-19), prima che si scateni di nuovo Simon dalla linea dei nove metri (20-23), consegnando di fatto la partita al tie break, che arriva sul 22-25.
Il tie break è sofferenza allo stato puro tra sorpassi e contro sorpassi. Al cambio di campo è avanti la Lube dopo l’attacco vincente di Zaytsev (8-6), che poi “inciampa” sul muro di Lavia (8-8), protagonista anche del +1 (8-9). L’ennesimo cambio di fronte arriva con le prodezze di Yant (12-10), che si ripete per il 14-12.
Prossimo match
Lube di nuovo in campo sabato 5 febbraio (ore 18.30 con diretta Rai Sport, Volleyball TV e Radio Arancia), sempre all’Eurosuole Forum, contro la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia per l’anticipo della 7a giornata di ritorno.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 2, Balaso (L), Garcia Fernandez, Sottile ne, Marchisio, Lucarelli 19, Zaytsev 20, Diamantini 1, Simon 18, De Cecco 1, Jeroncic (L) ne, Penna ne, Yant 13. All. Blengini
ITAS TRENTINO: Kaziyski 18, D’Heer ne, Michieletto 17, Sbertoli 3, Cavuto 4, Pinali 1, Albergati ne, Lavia 16, Zenger (L), Podrascanin 12, Lisinac 11, Sperotto, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti
Arbitri: Mauro Goitre di Torino e Ilaria Vagni di Perugia
Parziali:20-25 (25’), 25-20 (29’), 17-25 (26’), 25-22 (31‘), 15-13 (19’). Totale 2h 10’.
Civitanova: 14 battute sbagliate, 7 ace, 4 muri vinti, 46% in attacco, 51% in ricezione (33% perfette). Trento: 17 battute sbagliate, 3 ace, 13 muri, 53% in attacco, 41% in ricezione (18% perfette).