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Rata da scoprire, l'era Monachesi e il playoff con il Livorno: "Con Pagliari non avremmo perso" (VIDEO)

Rata da scoprire, l'era Monachesi e il playoff con il Livorno: "Con Pagliari non avremmo perso" (VIDEO)

Il secondo episodio di "Rata da Scoprire", il documentario tratto dall’omonimo libro scritto da Andrea Fabiani, Enrico Scattolini e Paolo De Felice, si concentra su uno dei periodi più significativi nella storia della Maceratese: la presidenza di Stefano Monachesi, che nel 1997 portò i biancorossi a sfiorare la promozione in Serie C1, sfumata in seguito alla finale playoff persa contro il Livorno a Reggio Emilia.

L’episodio parte dalla cocente sconfitta nel playout di Cecina del 1995, arrivata in seguito ad un rocambolesco autogol. Un feeling particolarmente sfortunato quello della Rata con gli spareggi.  La società biancorossa fu così costretta a ripartire dalla Serie D, segnando l'inizio di un nuovo capitolo sotto la guida di una figura chiave come il presidente Maurizio Mosca.

La delusione di Cecina non fece che rafforzare la determinazione della società. Mosca rifondò la squadra portando in biancorosso elementi di esperienza, come Stefano Colantuono, Giuseppe De Amicis, Sergio Spuri, già secondo di Garella nella scudettata Hellas Verona, in panchina promuove l’esordiente Giovanni Pagliari, che solo l’anno prima aveva iniziato la carriera di allenatore guidando la formazione Allievi della Rata. “Il gemello del gol” valorizza due elementi del vivaio poi destinati a categorie professionistiche: Danilo Stefani, che sarà acquistato dalla Fiorentina, e Marco Cento, ceduto al termine della stagione al Venezia, in Serie B. Con i lagunari conquisterà l’anno successivo la promozione in Serie A.

Nella stagione 1995/96 la Maceratese vince il campionato di Serie D e come consuetudine anche il derby con la Civitanovese, sia in casa che sul neutro di Senigallia. Al termine di un duello serrato con la Narnese, i biancorossi vincono un campionato equilibrato fino all’ultima giornata. Il finale è da batticuore, in quanto la Maceratese deve giocare l’ultima giornata sul campo di Camerino. Non essendo l’impianto idoneo ad ospitare la marea di tifosi biancorossi al seguito, la lega e le autorità locali optano per lo spostamento della sfida sul più capiente stadio di San Severino Marche. La strada settempedana si colora di serpentoni di macchine biancorosse, con oltre 2.000 tifosi che raggiungeranno San Severino per assistere alla promozione della formazione di Giovanni Pagliari, al termine di un incontro sofferto e sbloccato solo nel secondo tempo dal decisivo gol del difensore Giuseppe De Amicis. La Serie C2 era così di nuovo realtà.

Con il ritrovato entusiasmo della piazza e l’affacciarsi al calcio professionistico, il documentario prosegue così raccontando l'ingresso dell’imprenditore Stefano Monachesi, all’epoca proprietario dell’azienda ASMEA, nella società biancorossa. Il suo avvento genera stabilità di categoria ed equilibrio societario, ma con risultati non all’altezza delle aspettative. I repentini cambi di allenatori e direttori sportivi, a fronte di grandi attese e ingenti spese, portano a scarsi frutti. Sotto la sua presidenza, la Maceratese ha comunque vissuto alcuni dei momenti più importanti della sua storia. Il focus del documentario è dedicato in maniera particolare al primo campionato di Serie C2 del 1996/97, che resterà scolpito nella memoria della tifoseria come l’anno del playoff di Reggio Emilia con il Livorno. Quella partita, giocata di fronte a quasi 15.000 tifosi, segnerà un epilogo molto amaro, che lascerà delusione, strascichi e polemiche negli sportivi maceratesi.

Monachesi ripercorre quella stagione fino alla partita con il Livorno. “Facemmo un lavoro importante. Prima di tutto costruimmo una società, con una serie di intuizioni positive legate allo staff tecnico. Per la quasi totalità riguardava la famiglia Pagliari, con Giovanni allenatore, Ivo preparatore e Silvio direttore sportivo”.

Il presidente racconta dell’alto livello delle squadre che la Maceratese si ritrovò a fronteggiare, in un girone importante con squadre come Arezzo, Ternana, Livorno. “Avevamo un bacino di utenza molto più dimensionato. La nostra forza fu quella di lavorare sulla squadra. Portammo allo stadio tanti tifosi, tanto entusiasmo e anche tante critiche, che non sono mai mancate. La squadra però fu il differenziale”.

Il culmine del racconto è la finale playoff di Reggio Emilia contro il Livorno. Monachesi ricorda con amarezza quella partita, segnata da un gol subito nei primi tre minuti e da una serie di eventi sfavorevoli, tra cui l'infortunio di Colantuono e l'espulsione di De Amicis. La partita terminò con un pesante 3-0 per il Livorno, lasciando una profonda delusione nei tifosi biancorossi. Le parole di Monachesi nel documentario sono toccanti: “Con Giovanni Pagliari non avremmo avuto quei problemi, sicuramente”, riferendosi al cambio di allenatore a stagione in corso.

Il secondo episodio di "Rata da Scoprire" offre dunque un'intensa riflessione su un periodo cruciale nella storia della Maceratese. La presidenza di Stefano Monachesi, con le sue sfide e i suoi momenti memorabili, viene analizzata in profondità, evidenziando le speranze, le delusioni e la passione che hanno caratterizzato quegli anni. Un viaggio nostalgico e formativo per tutti i tifosi biancorossi e per gli appassionati di calcio.

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