Fernando Alonso si appresta a tornare ad un ruolo operativo in F1 con Alpin. ll team è praticamente la Renault F1 che per volontà di Luca De Meo (AD Renault) ha cambiato nome, prendendo quello del marchio sportivo di casa Renault. Alonso si era ritirato nel 2018 perché riteneva non soddisfacente proseguire il rapporto con Mclaren che non gli consentiva prospettive vincenti.
Ora Renault sembra essere un team in crescita con un buono staff tecnico che ha dato ad intendere nelle ultime gare del 2020 di aver trovato il bandolo della matassa della sua competitività e quindi di poter migliorare i propri risultati sportivi.
Tutto questo suggellato da un compagno di squadra come Ocon che difficilmente potrà essere al livello del bicampione del mondo asturiano e quindi essere un elemento di disturbo nel team per Fernando.
Tuttavia c’è un “ma” sul quale tornerò nel corso della stagione 2021 di F1; vengo al dunque: Alonso ha dimostrato di essere un campione di classe iper-cristallina, di essere solido e veloce ma ha anche dimostrato che la sua smania di vincere a tutti i costi è stata spesso causa di deterioramento di rapporti umani che sono poi costati molte opportunità, ed anche opportunità di vittoria al "Matador".
Uno su tutti il caso di litigi ed umiliazioni inflitte in pubblico e bruscamente alla Honda per la sua scarsa competitività con i propulsori installati su McLaren, Honda ha poi reso la pariglia mettendo il veto affinchè Alonso partecipasse ad una edizione della 500 miglia di Indyanapolis con team motorizzati dalla Honda medesima.
Ora la domanda è: "Benché Alonso sembri essersi calmato, riuscirà a tenere a bada il suo sacro fuoco e a non creare dissesti e contraccolpi nel team fino al 2022 (anno in cui si spera l’Alpine avrà una macchina da lotta per il Mondiale)?"
Commenti