Finisce a reti bianche allo Stadio La Croce il match fra Montegranaro e Maceratese valido per la diciannovesima giornata di Eccellenza Marche. Una gara combattuta, con i padroni di casa fermati da un legno colpito da Perpepaj e gli ospiti che hanno provato a sbloccarla con un forcing nel finale. Il risultato di 0-0 rispecchia una partita equilibrata fra due ottime squadre.
Possanzini manda in campo dal primo minuto l’ultimo arrivato Gomez, che compone la coppia di centrocampo insieme a Bongelli. Per il resto confermato l’undici sceso in campo nelle ultime partite. Assente Cirulli per influenza. Il primo tiro della gara è veregrense, con Iuvalè che scalda i guanti di Gagliardini al 9’. La Maceratese risponde al 12’ con Cogngini, che da punizione centra la porta ma non riesce a dare forza. Al 24’ è Jallow, il più pericoloso fra i suoi, a spaventare ancora la retroguardia biancorossa con un tiro che termina a lato. L’ultima occasione del primo tempo ce l’ha Capponi, che di testa mette alto. Squadre a riposo sullo 0-0.
Nella ripresa Possanzini opta subito per un doppio cambio, sostitendo Ciattaglia, ammonito nel primo tempo, e Vrioni. Al loro posto dentro Grillo e Del Moro. Rata che parte forte, con una mischia in area risolta però dalla difesa di casa. Al 50’ Cognigni ci prova ancora da fuori ma non trova la porta. Passano 5 minuti e sull’altro fronte il neo entrato Tonuzi calcia a lato. Al 59’ l’occasione più grande della partita, con Peprepaj che lascia partire un tiro angolato dal limite dell’area. Con Gagliardini battuto è il palo a salvare la Maceratese. Sul ribaltamento di fronte, Marras raccoglie la sponda di Cognigni e impegna Taborda alla gran parata. La gara continua sul filo dell’equilibrio. A 5 minuti dalla fine la Maceratese ha l’occasione per passare in vantaggio, con Bongelli che raccoglie un bel cross dalla sinistra ma di testa mette alto sopra la traversa. L’ultima occasione del match è biancorossa: in pieno recupero Vanzan ara la fascia sinistra e mette in mezzo un cioccolatino che Gomez non riesce a deviare verso la porta. Termina così 0-0, con i ragazzi di Possanzini che vanno a raccogliere l’applauso dei 400 tifosi giunti da Macerata, che hanno apprezzato lo spirito battagliero messo in campo dalla squadra. Con la vittoria del K Sport Montecchio per 2-0 sul Montefano, la Maceratese rimane in testa a +1. Rimane a -3 il Chiesanuova, che pareggia al 90’ 1-1 con la Sangiustese a Villa San Filippo.
Il Tolentino riparte dopo due sconfitte consecutive. I cremisi tornano a sorridere al "Della Vittoria" dove hanno la meglio del Fabriano Cerreto con il punteggio di 5-2, nella sfida valevole come diciannovesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno tutto il tridente di Passarini, con Moscati sugli scudi (doppietta). Tre punti che consentono ai padroni di casa di dare impulso alle ambizioni playoff, mentre la squadra di Mariotti resta invischiata nella lotta per non retrocedere.
LE FORMAZIONI - Passarini deve rinunciare a Badiali e al suo posto schiera in cabina di regia l'esperienza di Conti. In avanti esordio dal primo minuto per il neo acquisto Peluso, arrivato proprio dal Fabriano, che va ad appoggiare la collaudata coppia offensiva composta da Moscati e Lovotti. Nessuna sorpresa in casa ospite, in campo con il consueto 4-3-3 e con uomini schierati specularmente alla sfida di settimana scorsa contro il Montefano.
LA CRONACA - Avvio di partita pirotecnico. Al 1' subito cartari pericolosi. Proietti Zolla imbuca per Palmieri, impreciso al tiro a tu per tu con Bucosse. Appena un giro di lancette dopo arriva la rete, rocambolesca, dell'ex. Moscati scappa via sulla destra e suggerisce al centro un cioccolatino che Peluso deve solo scartare. La prima conclusione è da dimenticare, ma sul rimpallo il numero 10 cremisi è fortunato e batte Mazzoni con una deviazione beffarda sotto misura.
All'8' il Tolentino trova già il raddoppio, approfittando del baricentro altissimo della linea difensiva ospite. Peluso pesca con un lancio millimetrico lo scatto in profondità di Lovotti, l'attaccante argentino si fa ipnotizzare da Mazzoni, ma sul pallone vagante arriva Moscati che deve solo spingere in rete il più comodo dei tap-in.
Il Fabriano, nell'occasione, recrimina per un possibile fuorigioco (dagli spalti la posizione pareva regolare, ndr). Trovato il doppio vantaggio i padroni di casa provano ad addormentare il ritmo della partita, senza disdegnare le ripartenze negli ampi spazi concessi dagli avversari, che hanno il merito di riversarsi con coraggio in avanti.
In una di queste sortite, il Fabriano Cerretto riesce ad accorciare le distanze. Proietti Zolla avvia e conclude un bel triangolo con Musso, fulminando Bucosse con un diagonale preciso (30').
Al 32', però, l'ennesimo lancio per lo scatto in profondità di Moscati mette in crisi la retroguardia cartaria. Sull'attaccante avviato verso la porta, Mazzoni interviene a valanga in uscita e si becca il rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Oltre al danno, per lui, anche la beffa dell'infortunio.
Sulla susseguente punizione dal limite, il tiro di Peluso si schianta sulla barriera. Ospiti che, in dieci, si ridisegnano con l'ingresso del secondo portiere Stroppa che rileva Palmieri. Null'altro di significativo accade nel primo tempo. Si va all'intervallo sul 2-1.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi doppio cambio per il Fabriano: dentro Nacciarriti e De Sanctis, per Stortini e Musso. A rendersi pericoloso, però, è il Tolentino. Al 50' il colpo di testa di Moscati termina alto sopra la traversa.
Il terreno di gioco, reso pesante dalla pioggia del primo pomeriggio, non agevola lo spettacolo. Al 57' parata che salva il risultato di Bucosse sulla battuta a colpo sicuro di Conti, al termine di un contropiede avviato da un retropassaggio sanguinoso di Tizi.
Il Tolentino non è ben messo in campo, con reparti scollegati, nonostante l'uomo in più. Passarini decide che ha visto abbastanza e si copre mandando in campo Di Biagio per Peluso.
I cremisi non riescono ad alleggerire la pressione avversaria e faticano ad uscire dalla propria metà campo. Al 70' locali di nuovo in avanti - dopo lunghi minuti di sofferenza - con la bella sforbiciata di Moscati, bloccata in due tempi da Stroppa.
A cacciare via i brutti pensieri arriva al 75' la prima rete tra i grandi di Matteo Salvucci. L'under cremisi è il più lesto sotto porta dopo la parata di Stroppa su Lovotti. Una rete che alleggerisce lo spirito al Tolentino. Tant'è che subito dopo arriva il poker di Moscati (77'). L'attaccante suggella una prestazione da migliore in campo con la doppietta personale.
All'82' c'è spazio anche per il gol di Lovotti, che supera con uno scavetto delizioso Stroppa. L'esultanza del centravanti argentino, particolarmente sentita, potrebbe suggerire il passo d'addio. In serie D lo cerca con insistenza l'Atletico Ascoli (leggi qui).
Fabriano volitivo sino all'ultimo e in rete con Nacciarriti all'89' per fissare il risultato finale sul 5-2. La vittoria riconsegna al Tolentino il quarto posto in classifica. È festa sotto la gradinata Pallorito.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 5-2
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Stricker, Tomassetti, Strano, Tizi (72' Cicconetti); Conti (63' M.Salvucci), Tortelli, Manna (78' Massini); Peluso (60' Di Biagio); Moscati, Lovotti (84' Arbusti). All: Passarini
FABRIANO CERRETO (4-3-3): Mazzoni; Stortini (45' De Sanctis), Marino, Mistura, Grassi; Trillini, Gori (72' Marinelli), Conti; Palmieri (37' Stroppa), Musso (45' Nacciarriti), Proietti Zolla (78' Carnevali). All.: Mariotti
Arbitro: Gasparoni di Jesi
Reti: 2' Peluso (T), 8' 77' Moscati (T), 30' Proietti Zolla (F), 75' M.Salvucci (T), 83' Lovotti (T), 89' Nacciarriti (F)
Ammoniti: Stortini, Manna, Trillini Espulsi: Mazzoni
Angoli: 5-2. Recupero: 3', 3'
La Civitanovese si rinforza con due nuovi arrivi ufficializzati a poche ore dal match contro il Notaresco, snodo cruciale per credere alla salvezza nel campionato di Serie D.
La prima novità è Federico Ivan Rasic, attaccante argentino classe 1992, conosciuto per la sua imponente struttura fisica e i suoi quasi due metri di altezza. Rasic porta con sé una lunga esperienza maturata in diverse squadre argentine e all’estero. In Italia, i tifosi lo ricorderanno per la sua stagione 2020/2021 con il Sona, nel Girone B della Serie D.
Cresciuto nel settore giovanile del Gimnasia La Plata, Rasic ha vestito nell’ultima stagione la maglia del Deportivo Maipù, dimostrando ancora una volta le sue qualità tecniche e fisiche. Ora è pronto a mettersi a disposizione della Civitanovese, che punta su di lui per rinforzare il reparto offensivo.
Un altro importante innesto per la squadra rossoblù è Andrea Milani, esterno classe 2002, nato a Roma e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina. Milani ha già accumulato una notevole esperienza, avendo indossato le maglie di Monopoli, Monterosi e Pineto.
Nell’ultima stagione, il giovane talento ha militato nella Pistoiese dopo essere passato per l’Ovidiana Sulmona. Ora, approda alla Civitanovese con l’obiettivo di crescere ulteriormente e contribuire al progetto della società.
Ko che fa male per la Halley Matelica, che cade nel rush finale, vittima in primis dei suoi errori e poi di un arbitraggio tutt’altro che impeccabile, sul campo di una Logimatic Ozzano brava a girarla anche quando, sul +15 e nel suo miglior momento, la Vigor sembrava averla messa in ghiaccio o quasi.
Parte bene la Halley (priva di capitan Mentonelli e con Morgillo in campo nonostante la febbre), che scatta sul +4 (4-8 dopo 3’) e che potrebbe provare la fuga già dopo pochi minuti salvo sprecare qualche tiro ben costruito. Ozzano (ancora senza Cortese) ringrazia e pian piano trova ritmo in attacco con Ranuzzi e Baggi salendo fino al +6 (18-12 al 7’).
Il giro a vuoto vigorino dura però soltanto qualche minuto: i canestri di Panzini ed Eliantonio chiudono il gap e nel cuore del secondo quarto la Halley sembra addirittura dilagare, toccando pure il +12 (28-42 al 17’). Proprio poco prima dell’intervallo lungo, però, gli emiliani hanno un sussulto e sorprendono la Vigor con pressing e difesa a zona: ne nasce un 9-0 che porta il punteggio all’intervallo lungo sul 39-44.
Matelica accusa il colpo e al rientro dagli spogliatoi ha perso completamente la brillantezza offensiva dei primi due periodi. I padroni di casa non fanno faville ma ci mettono molta più aggressività grazie soprattutto al brio di Torreggiani e Domenichelli e completano rapidamente la rimonta, operando il sorpasso in apertura di quarto quarto.
La Halley si aggrappa a un paio di guizzi di Riccio ma non trova più il bandolo della matassa, Ozzano sogna la fuga quando Ranuzzi fa 2/2 dalla lunetta per il +6 (70-64) a 4’ dalla sirena, ma all’improvviso si inceppano anche i padroni di casa, che non segnano dal campo negli ultimi 5’ di partita ma che possono lucrare sui tanti liberi concessi da un arbitraggio improvvisamente diventato fiscalissimo dopo un primo tempo di ben altro tenore.
I biancorossi, comunque, tornano a -3 (72-69) con la tripla di Dieng a 52” dalla sirena, Piazza fallisce il colpo del ko col tiro dalla media e allora la Halley può giocarsi la sua ultima chance per forzare l’overtime. Dieng attacca Ranuzzi che scivola, si apre lo spazio per un’insperata bomba coi piedi per terra che però il numero 8 vigorino spedisce sul ferro.
Il rimbalzo è matelicese, ma il tavolo non ricicla i 14” e così la sirena dei 24” suona anche se la Vigor avrebbe ancora la palla in mano con la possibilità di costruirsi un altro tiro. Gli arbitri incredibilmente non si accorgono di nulla e lasciano la palla alla New Flying Balls con soli 3” da giocare.
Rimessa emiliana in zona d’attacco, fallo immediato sull’ex di turno Ranitovic che segna dalla lunetta il suo unico punto della serata, ma il più importante: quello che chiude definitivamente i conti.
Sconfitta che lascia l’amaro in bocca e che pesa in prospettiva seconda fase (anche se i biancorossi hanno difeso il rassicurante +28 del match di andata), ma non c’è tempo per rimestarci troppo sopra: mercoledì si torna già in campo, a domicilio, contro la Goldengas Senigallia.
LOGIMATIC OZZANO-HALLEY MATELICA 73-69
OZZANO: Myers 2, Petrilli ne, Torreggiani 13, Zani ne, Ranitovic 1, Domenichelli 8, Ranuzzi 17, Tibs 8, Cortese ne, Balducci 7, Piazza 8, Baggi 9. All.: Lolli
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli, Panzini 6, Pali ne, Mentonelli ne, Dieng 16, Morgillo 6, Zanzottera 11, Riccio 14, Gaeta ne, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Bonfigli, De Rosa
PARZIALI: 20-21, 19-23, 16-13, 18-12.
Ritorno con il botto in Final Four di Coppa Italia per la Cucine Lube Civitanova dopo tre anni di assenza. All’Unipol Arena di Bologna, davanti a quasi 8000 spettatori, i biancorossi piegano in Semifinale i campioni d’Europa dell’Itas Trentino al tie break (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15) dopo 2 ore e 13 minuti di battaglia e accedono alla resa dei conti della competizione per la 12ª volta nella storia del Club con il proposito di mettere in bacheca l’ottavo trofeo con la coccarda tricolore.
Civitanova vince il duello a muro (10 i block in contro i 7 trentini), tiene in ricezione e trova una maggiore lucidità in attacco nei momenti decisivi. Top scorer del match Loeppky e Lagumdzija, entrambi autori di 18 punti, seguiti da Bottolo (16). Traguardi personali per Chinenyeze, che supera i 1500 punti in Italia e per Gargiulo, che supera i 1000 in carriera. Tra i rivali il più prolifico è Lavia (16). Con lui quattro compagni in doppia cifra.
La Lube tornerà in campo per la Finalissima con la Rana Verona domani, domenica 26 gennaio, alle 15.15 (con diretta Rai 2, VBTV e Radio Arancia), sempre sul taraflex tricolore dell’Unipol Arena. Dopo 54 sfide in campionato (44 vittorie a 10 per Civitanova), tra Regular Season e Play Off, per la prima volta i marchigiani e gli scaligeri si misureranno in Coppa Italia, nel remake della Finale di Play Off 5° Posto giocata nel 2024 a Verona.
LA GARA - Biancorossi al palleggio con Boninfante (febbricitante in mattinata e assente alla rifinitura) e con Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Trentini schierati con Sbertoli in cabina di regia e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Lavia e Michieletto in banda, Bartha e Flavio al centro, Laurenzano libero.
Primo set buttato via dalla Lube, abile nel recuperare 5 punti di svantaggio con un attacco incisivo (61%) e nel centrare il sorpasso dopo il 20, ma tradita da due errori diretti che gridano vendetta, con una palla set a disposizione. Dopo una fase di equilibrio, Trento prende il largo spingendo al servizio, mostrandosi tenace nel muro-difesa e vivace in attacco (11-6). La Lube non ci sta. Entrato in corsa come Orduna, Dirlic piazza il muro seguito dalla pipe di Loeppky (15-12).
Bottolo riavvicina i suoi (15-13), che trovano il block del -1 (16-15). Sul 17-16 rientrano Boninfante e Lagumdzija, in tempo per il pari targato Loeppky (18-18). Tra i rivali in campo c’è anche Gabi Garcia. Un errore biancorosso in battuta e l’attacco di Michieletto mettono nei guai i cucinieri (22-20), che trovano il ribaltone con Chinenyeze e due prodezze di Bottolo (22-23), autore di 6 punti con il 67% nel set come Loeppky. Avanti 23-24, gli uomini di Medei sprecano un servizio e un attacco (25-24) per poi capitolare sull’ace di Michieletto (26-24), che mette a referto il nono punto personale.
Nel secondo set la Lube si riscatta con un muro-difesa di alto livello (5 i block vincenti) e un gioco più pulito rispetto all’Itas, che deve fare i conti con 9 errori. Tra i dolomitici resta in campo dall’inizio l’ex biancorosso Gabi Garcia. Si lotta punto a punto (11-12). Il break dei cucinieri a muro e il successivo ace di Lagumdzija (13-16) ricaricano i numerosi Predators sugli spalti. Basta un attimo di distrazione per restituire il filo del gioco ai gialloblù (17-17). Orduna e Dirlic entrano per suonare la carica come nel primo set. Il muro di Bottolo e l’infrazione di Lavia, che azzarda un improbabile palleggio, rilanciano Civitanova (17-19). Il block in a uno di Chinenyeze procura tre palle set ai marchigiani (21-24). Bartha annulla le prime due, Lavia la terza (24-24). L’azione prolungata chiusa da Loeppky e il muro di Chinenyeze valgono un set speculare al primo (24-26) con il match che torna in perfetta parità.
Nel terzo atto Civitanova prende tutto in ricezione, si affida a un Lagumdzija grintoso al servizio e in attacco (6 punti con il 71% di efficacia e un ace) w controlla le offensive dei rivali. Al rientra in campo i giocatori della Lube sono spiritati e si dimostrano capaci di mettere subito all’angolo i campioni d’Europa (7-12). Sulle giocate vincenti di Lagumdzija intervallate da due errori in attacco dei gialloblù, gli uomini di Giampaolo Medei si guadagnano un margine impressionante (9-18). Boninfante, palleggiatore classe 2004, è bene ricordarlo, si mette in proprio e schiaccia il pallone del +10 (10-20). Un parziale a senso unico si chiude con il muro vincente di Civitanova (14-25).
Nel quarto set la rabbia trentina sfocia nei 5 ace in un gioco più solido. Reazione aggressiva già in apertura (11-7). Sul punteggio di 13-8 Medei inserisce Nikolov per Loeppky, ma è l’ace di Bartha a muovere il punteggio (14-8). A seguire la Lube cambia anche la diagonale dando spazio a Dirlic e poi a Orduna. I biancorossi cercano di risalire (16-12), ma incassano un pesantissimo parziale di tre a zero (19-12). Sul 19-13 Podrascanin sostituisce Gargiulo. Sul 20-14 rientra la diagonale di partenza. La Lube realizza tre punti chiusi dall’ace di Boninfante (20-17). Il mani out di Nikolov consente ai suoi di riavvicinarsi (21-19), la successiva stoccata vincente del bulgaro vale il -1 (23-22). Gabi Garcia procura due palle set ai suoi, Michieletto centra l’ace (25-22) e porta la gara al tie break.
Al tie break Nikolov parte dall’inizio tra i biancorossi, ma dopo un suo errore in battuta (4-3) lascia il posto a Loeppky. I dolomitici trovano il break (6-4). Al cambio di campo Trento è avanti 8-6. Nei due scambi successivi Civitanova riesce a impattare il punteggio con Lagumdzija (8-8). Trento ritrova il break complice un tocco a muro di Civitanova su un attacco gialloblù (11-9). Su una difesa pazzesca di Balaso e il mani fuori di Bottolo i giochi sono aperti (12-11). I due ace del nuovo entrato Poriya valgono il sorpasso (12-13), ma al termine di un’azione prolungata Lavia impatta (13-13). I successivi errori di Lavia e Bartha mandano la Lube in Finale (13-15).
TABELLINO
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 2-3 (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15)
TRENTO: Bristot (L) ne, Pesaresi ne, Michieletto 15, Sbertoli 1, Pellacani ne, Garcia Fernandez 11, Rychlicki 1, Magalini 2, Laurenzano (L), Lavia 16, Bartha 13, Flavio 13, Acquarone. All. Soli
CIVITANOVA: Chinenyeze 9, Gargiulo 6, Loeppky 18, Orduna , Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 18, Dirlic 2, Podrascanin, Bottolo 16, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Puecher (PD), Piana (MO).
Note: durata set 28’, 29’, 21’, 33’, 22’. Totale 2h13. Trento: errori al servizio 18, ace 8, muri 7, attacco 45%, ricezione 47% (22%). Civitanova: errori al servizio 22, ace 6, muri 10, attacco 50%, ricezione 52% (28%). Spettatori: 7.812.
Durante l'Assemblea Nazionale Elettiva della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest), tenutasi il 25 gennaio presso il Cosmopolitan di Civitanova Marche, il neo-rieletto presidente Enzo Casadidio ha fatto il punto sul percorso della federazione e sugli obiettivi per il futuro.
Casadidio ha sottolineato l’importanza del quadriennio appena concluso, caratterizzato dall’approvazione dello Statuto, un passaggio fondamentale per consolidare la struttura della Figest. “C’è stata l’approvazione dello statuto. Al di là delle elezioni del consiglio federale, l’assemblea straordinaria ha stipulato quello che possiamo definire il codice civile della federazione. Quindi, quali sono le regole dello sport e del vivere insieme,” ha dichiarato il presidente.
Ha poi ricordato che la Figest raccoglie 26 discipline sportive, una varietà che contribuisce a creare un equilibrio simile a quello del Coni. “La nostra federazione racchiude 26 discipline. Automaticamente, governarle tutte ricrea quell’equilibrio che c’è nel Coni,” ha affermato Casadidio.
Guardando al futuro, il presidente ha fissato l’obiettivo per il prossimo quadriennio: spingere per il riconoscimento olimpico di due discipline già nel circuito mondiale. “L’obiettivo che abbiamo nel prossimo quadriennio è quello di spingere sulle due discipline che stanno nel circuito mondiale per integrarle alle olimpiadi di Adelaide” ha detto, sottolineando l’impegno della federazione per dare maggiore visibilità agli sport tradizionali italiani.
Termina 2-2 la sfida tra Aurora Treia e Cluentina, valida per il diciannovesimo turno del Girone B di Promozione. I padroni di casa, reduci da cinque risultati utili consecutivi, passano in vantaggio al 21' grazie a un gran sinistro di Bonifazi che colpisce il palo e si insacca alle spalle di Rocchi. L’Aurora potrebbe raddoppiare poco dopo con Arias, ma l’attaccante spreca sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Nel primo tempo, nonostante alcune occasioni per Ibii e Camilloni, il punteggio rimane invariato. La ripresa si apre con il raddoppio dell’Aurora al 59’, quando Arias finalizza un assist preciso di Borrelli. La Cluentina non demorde e, grazie a una deviazione, accorcia le distanze con Torresi. Al 75', Monserrat pareggia definitivamente per la Cluentina con una punizione battuta direttamente in rete.
Nonostante il pari, la Cluentina conquista un punto prezioso, utile soprattutto per il morale, mentre l’Aurora, con l’undicesimo pareggio stagionale, conferma la sua difficoltà a capitalizzare i momenti favorevoli. La Cluentina resta penultima, ma il nuovo allenatore Luca Travaglini potrebbe portare la scossa giusta per risollevare la squadra nelle prossime giornate.
Il risultato finale premia la tenacia della Cluentina, ma l’Aurora dovrà riflettere su come sfruttare meglio le occasioni per tornare alla vittoria.
Tabellino
Aurora Treia: Tiberi, Marini (78' Garcia M), Dominino, Romagnoli F (68' Rozzi), Ballanti (26' Filacaro), Bartolini, Garcia F, Bonifazi, Allegretti (68' Wali), Borrelli, Arias.
A disposizione: Testa, Bontempo, Cacciamani, Ruani, Romagnoli. Allenatore: Francesco Nocera.
Cluentina: Rocchi, Torresi, Pagliarini, Trobbiani, Menghini, Bosetti, Giaconi (87' Testiccioli), Cantarini (57' Trosce), Cappelletti (57' Monserrat L), Camilloni, Ibii.A disposizione: Scoppa, Montecchiari, Francalancia, Giordani, Gentili, Acquaviva. Allenatore: Luca Travaglini.
Marcatori: Bonifazi 21', Arias 59', Torresi 64', Monserrat L 73',
Arbitro: Enrico Cittadini - Sezione di Macerata.
Assistenti: Samuele Gasperi - Sezione di San Benedetto del Tronto; Pierfrancesco Parisi - Sezione di Macerata.
Note: ammoniti Bartolini, Borrelli, Marini, Nocera (dalla panchina), Pagliarini, Testiccioli, Travaglini (dalla panchina), angoli 5-1, recuperi 2'-6', presenti circa 200 spettatori al "Leonardo Capponi" di Treia.
Si dividono la posta in palio P.S. Elpidio e Settempeda dopo aver dato vita ad una bella partita durante la quale hanno dato tutto per superarsi dimostrando che la classifica di entrambe è giusta e certifica l’ottimo valore di ognuna che si è visto anche in questo pomeriggio al Ferranti. Più piacevole il secondo tempo in cui si sono viste occasioni e le due reti(entrambe nel finale dell’under Sfrappini e dell’esperto Trombetta) rispetto al primo molto tattico ed equilibrato. Sfiora il colpaccio la Settempeda che subisce il pari allo scadere, ma i locali hanno meritato questo risultato dopo aver creato nella prima parte della ripresa almeno due/tre palle gol che sono state sventate da un ottimo Pettinari (il migliore in campo). Insomma, una sfida piacevole che lascia tante cose positive ai due allenatori che tornano a casa dopo aver mosso la classifica e consapevoli che gli obiettivi, anche quelli più importanti, possono essere raggiunti se le prestazioni saranno di questo livello.
Trasferta insidiosa in riva all’adriatico per la Settempeda che raggiunge il Comunale Ferranti per affrontare i locali dell’Atletico Calcio P.S. Elpidio. Altro big match con in palio punti pesanti. I bianchi di casa sono terzi(quota 34) e con ancora qualche ambizione di alta classifica, mentre i biancorossi(per l’occasione in completo nero) inseguono a sei lunghezze ad un passo dalla zona play off. Settempeda che vuole dimenticare il ko beffa con il Trodica, ma deve andare in campo in emergenza, soprattutto a centrocampo, e dunque con un undici inedito. Sono indisponibili Dolciotti, Farroni e Rango. Oltre la conferma tra i pali del fresco ex Pettinari e del trio difensivo, le novità sono Massini e Salvatelli come esterni, Quadrini e Perez come mezzali e Sfrappini da sotto punta. Padroni di casa, invece, con tre under titolari(tra cui il 2008 Vallasciani) e l’asse composto da Zira in attacco e dall’esperta coppia di difesa Trombetta e Smerilli; tra gli assenti invece spiccano Islami e Macchini, che fece molto bene all’andata(vittoria dei rivieraschi con doppietta di Zira). Avvio di gara pimpante e con ottimi ritmi. Le due formazioni si rispettano e dimostrano di temersi, dunque si gioca con molta attenzione e le difese non fanno passare nulla prevalendo sugli attacchi. Situazione che prova a rompere Panichi che, sugli sviluppi di una rimessa, calcia di prima di contro balzo con palla di poco fuori. Al 21’ ecco la Settempeda con Perez che trova il modo di lanciare in profondità Cappelletti che ci prova dal limite con destro largo. Al 32’ primo corner per i locali con palla che Magliulo batte al volo trovando pronto Pettinari. Fino all’intervallo a cui le squadre vanno con un giusto pareggio, regna l’equilibrio visto nell’arco dei 45’, anche se c’è un guizzo di Bracalente che, imbeccato da capitan Trombetta, arriva al limite per poi tirare un rasoterra che Pettinari devia allungandosi sulla propria sinistra. Ripresa che mostra un P.S. Elpidio più deciso e propositivo tanto che al minuto 8 va ad un passo dal vantaggio: Magliulo avanza in bello stile, palla per Zira che tocca a Bracalente che si incunea centralmente in area e davanti alla porta conclude con il destro trovando però uno strepitoso Pettinari che ribatte con la mano aperta di puro istinto. Ancora decisivo il numero uno ospite quando vola a deviare con la punta delle dita un sinistro dal limite di Zira diretto nell’angolino. Ciattaglia cambia richiamando Salvatelli per inserire Pariani variando così l’attacco(Sfrappini trasloca a sinistra).
Locali che prendono campo e possesso palla con la Settempeda che arretra un po’ cercando di sfruttare ripartenze e porzioni maggiori di campo. I padroni di casa adesso spingono e al 23’ Zira ha una buona palla per concludere con il destro e quando lo fa non riesce ad impensiere Pettinari che in tuffo controlla agevolmente. Subito dopo è Montanari a provare il sinistro dalla lunga distanza con palla centrale tra le braccia di Doello. Scocca la mezzora e si erge di nuovo a baluardo della Settempeda il portiere Pettinari (di gran lunga il migliore dei suoi) che va a togliere in tuffo dall’angolo basso alla sua sinistra una precisissima punizione dal limite di Bracalente. Dopo qualche difficoltà, gli ospiti sfiorano il colpo grosso con un piazzato di Montanari con tiro a giro di sinistro che incoccia sul palo e va sul fondo. I biancorossi insistono e puniscono i rivali al 35’: azione sulla destra dove Massini imbuca in area per Cappelletti che difende palla e poi fa l’assist dal fondo trovando pronto Sfrappini che con il destro infila Doello. Il classe 2006 porta avanti i suoi nel momento di massimo sforzo dei locali che però non demordono e al 44’ trovano il pari senz’altro meritato. Punizione dalla sinistra che spiove a centro area dove Trombetta stacca nel mucchio trovando la traiettoria vincente con sfera a fil di palo imprendibile questa volta per l’eccellente Pettinari. Parte il recupero con le squadre decise a superarsi. Occasione Settempeda su palla inattiva con colpo di testa di Palazzetti che trova ben piazzato Doello che può bloccare. E’ l’ultima emozione del match che termina 1-1 per un punto a testa che ci può stare e che può soddisfare due ottime squadre che saranno protagoniste fino al termine del campionato.
ATL. CALCIO P.S. ELPIDIO-SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: st 35’Sfrappini, 44’ Trombetta
ATL CALCIO P.S. ELPIDIO: Doello, Corvaro(38’st Mannozzi), Magliulo, Felloussa, Smerilli, Trombetta, Amici, Vallasciani(25’st Shakaj), Zira, Bracalente(47’st Cerquozzi), Panichi. A disp. Del Moro, Moroni, Mancini, Di Rosa, Chiodini. All. Mengoni
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Salvatelli(12’st Pariani), Pagliari, Palazzetti, Montanari, Sfrappini, Massini, Cappelletti, Quadrini, Perez. A disp. Bartoloni, Mulinari, Eugeni, Boldrini, Staffolani Edoardo, Sigismondi, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Buttafuoco di SBT e Serena Mercuri di Fermo
NOTE: Ammoniti: Zira, Palazzetti, Perez. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 4’
Inclusione sociale e solidarietà. Con queste premesse, unitamente alla volontà dell'Arma Aeronautica storica istituzione del territorio potentino fin dall'ormai lontano 1956, il colonnello Marco Attanasio comandante del Centro di Formazione Aviation English di Loreto - Potenza Picena, ha siglato un significativo accordo di collaborazione con l'A.S.D. Santo Stefano Sport di Porto Potenza Picena, una delle maggiori realtà nazionali impegnate nella promozione dello sport a favore di persone con disabilità, insieme al presidente del sodalizio rivierasco dottor Mario Ferraresi.
La firma del protocollo d'intesa, precedentemente approvato dal Comando Scuole A.M. di Bari, si è tenuta nei locali del Circolo Ufficiali della caserma di contrada Alvata a Porto Potenza Picena con una cerimonia sobria ma significativa alla quale hanno preso parte, oltre al personale della base, anche la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini, il vicesindaco Giuseppe Castagna, i consiglieri comunali Mirco Braconi e Antimo Flagiello, il vicepesidente dell'Asd S.Stefano Antonio Bortone nonché le delegazioni del Corpo Militare del Sovrano Ordine di Malta e dell’Associazione Arma Aeronautica di Loreto e Potenza Picena.
"Abbiamo aderito con piacere ed entusiasmo alla richiesta rivoltaci dall'Asd Santo Stefano Sport di poter fruire di uno spazio all'interno del sedime della base di Porto Potenza Picena da utilizzare per gli atleti con disabilità impegnati nel settore getto del peso, lancio del disco e del giavellotto - ha sottolineato il comandante Attanasio - una delle priorità della forza armata è quella di aprirsi al territorio e alla società civile e credo che l'avvio di un proficuo rapporto di reciprocità con una significativa realtà, com'è quella dello sport paralimpico, può essere soltanto un esempio virtuoso di collaborazione a sostegno di persone vulnerabili o diversamente abili".
L'Asd Santo Stefano è una polisportiva che ha avviato la sua attività nel 1976 come sport terapia per gli ospiti dell'omonimo istituto di riabilitazione. Nell'arco di quasi mezzo secolo l'impegno originario del basket in carrozzina si è ampliato ad altre discipline come atletica, vela, golf, bocce e tennis diventando uno delle più importanti associazioni sportive del mondo paralimpico italiano.
"Si tratta di un importante inizio di collaborazione che, mi auguro, possa crescere nel tempo e nell'impegno su più fronti - ha detto il presidente Mario Ferraresi - oltre che ringraziare il colonnello Attanasio e l'Aeronautica Militare per la sensibilità dimostrata ci tengo a sottolineare il lavoro di tutto il mio staff in particolare del vicepresidente Antonio Bortone e della segretaria Lorella Miccini".
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini che ha evidenziato l'importanza di iniziative di questo tipo aperte ad una concreta collaborazione tra istituzioni e realtà del territorio, in un'ottica di crescita comune. Al termine della cerimonia ufficiale si è tenuta una Santa Messa nella rinnovata cappella della caserma officiata dal parrocco don Massimo Fenni.
Il questore di Pesaro-Urbino ha emesso 8 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di tifosi coinvolti nei disordini avvenuti al termine della partita tra Vis Pesaro e Recanatese, giocata il 19 maggio 2024, presso lo stadio Benelli. La partita, valida per i play-out del campionato di Lega Pro Serie C, ha visto la vittoria della Vis Pesaro, che ha così evitato la retrocessione.
Gli episodi di violenza si sono verificati nel tratto di autostrada che segue l’ingresso del casello di Pesaro, in direzione Ancona, dove un gruppo di tifosi della Vis Pesaro, tra cui anche un minorenne, ha violato la misura del Daspo a cui erano già sottoposti. I tifosi hanno lanciato sassi, fumogeni, artifici pirotecnici e oggetti contundenti contro i pullman che trasportavano i tifosi della Recanatese.
Non solo i tifosi pesaresi sono stati protagonisti di comportamenti violenti. Anche tre tifosi della Recanatese sono stati identificati per intemperanze e danneggiamenti durante l’incidente, contribuendo al clima di caos post-partita.
Dopo aver completato le indagini e identificato i responsabili, il questore ha emesso i Daspo che vanno da uno a cinque anni, con l’obbligo per gli interessati di non partecipare a manifestazioni sportive durante il periodo di interdizione. Di questi provvedimenti, tre riguardano l’aggravamento di sanzioni precedenti e uno è stato emesso come nuovo provvedimento.
Il 2-1 subito dall'Ascoli sul campo della Lucchese non è stato solo una brutta sconfitta sul piano sportivo, ma ha segnato anche la fine dell'avventura di Domenico Di Carlo sulla panchina bianconera. Pochi minuti dopo il fischio finale, Massimo Pulcinelli, patron della squadra marchigiana, ha comunicato l'esonero dell'allenatore tramite un post su Instagram, accompagnato da un durissimo commento: "Chiediamo scusa ai nostri tifosi, prestazione indegna".
Una decisione che arriva dopo un avvio di stagione difficile per l'Ascoli, che non è riuscita a ingranare sotto la guida di Di Carlo. L'allenatore era subentrato lo scorso 3 ottobre a Massimo Carrera, in un periodo turbolento per la squadra. Prima dell'arrivo di Di Carlo, l'Ascoli aveva vissuto un breve periodo di transizione, con l'allenatore della Primavera Cristian Daniel Ledesma alla guida della prima squadra per una settimana.
Nonostante l’esperienza di Di Carlo nel calcio italiano, che vanta trascorsi in panchine prestigiose come quelle di Chievo e Vicenza, l'Ascoli non è riuscito a trovare la giusta continuità di risultati, accumulando prestazioni deludenti in campionato.
La sconfitta contro la Lucchese, al di là del risultato, ha evidenziato una squadra incapace di reagire e di trovare una soluzione ai propri problemi. Il patron Pulcinelli ha voluto così prendere un deciso atto di cambiamento, consapevole che la situazione richiedeva una scossa immediata per evitare ulteriori danni alla stagione.
Con l'esonero di Di Carlo, l'Ascoli è ora alla ricerca di un nuovo allenatore che possa restituire fiducia e vitalità a una squadra che non sta certo vivendo il suo miglior momento. Il prossimo tecnico dovrà lavorare fin da subito per risollevare le sorti della squadra e soddisfare le aspettative di una tifoseria che, delusa dalla prestazione contro la Lucchese, si aspetta una pronta reazione.
Attimi di grande apprensione hanno avvolto tutto l'Helvia Recina domenica scorsa nella partita contro l'Atletico Mariner, quando intorno alla mezz'ora del primo tempo Armin Nasic si è accasciato a terra dolorante. Il centrocampista è stato poi costretto ad abbandonare il campo in barella, fra la preoccupazione generale di compagni e tifosi. La brutta sensazione avuta in quel momento è stata confermata dalla società, che attraverso una nota ufficiale, ha dichiarato che Nasic dovrà osservare un lungo periodo lontano dal rettangolo di gioco.
"Dopo una prima visita specialistica - rende noto la società - si prevede un lungo periodo di stop per il giocatore,ma restiamo in attesa degli esami strumentali per avere una diagnosi più precisa e definire i tempi di recupero". Nonostante il duro colpo subito, la società ha voluto mandare un segnale di vicinanza al proprio tesserato. “Il presidente Crocioni, la dirigenza, lo staff, i tifosi e tutta la squadra sono al fianco di Armin in questo momento delicato – si legge nel comunicato ufficiale della Maceratese –. La maglia biancorossa continuerà ad aspettarlo, con la certezza che saprà superare anche questa sfida con la forza e la determinazione che lo contraddistinguono".
Nasic, centrocampista classe 2000, si è sempre distinto per il suo contributo alla squadra in questa prima parte di stagione, diventando rapidamente un idolo della tifoseria biancorossa. La notizia dell'infortunio ha colpito non solo i suoi compagni di squadra ma anche l'intero ambiente, che si è stretto attorno al giocatore con messaggi di solidarietà e incoraggiamento.
"Forza Armin, ti aspettiamo in campo!". Conclude la nota della società, unendo la voce di tutto il popolo biancorosso in un unico coro di sostegno per il giocatore.
Ora non resta che attendere l'esito degli esami per conoscere i tempi di recupero e pianificare il percorso di riabilitazione. Nel frattempo la Maceratese ha rinforzato il reparto con gli importanti innesti di Gaspar Monteiro e Francis Gomez per non farsi trovare impreparata in vista dei prossimi impegni, a partire dalla delicata sfida di domenica in casa del Montegranaro, con calcio d'inizio alle ore 15:00 allo "Stadio La Croce". La società calzaturiera ha messo a disposizione 400 biglietti per la tifoseria orspite. Dopo il primo giorno di prevendita sono stati venduti già oltre 100 tagliandi, segno di come la tifoseria sia vicina alla squadra in questo momento fondamentale della stagione.
(Foto di Francesco Tartari)
Castelraimondo sarà grande protagonista al Giro d'Italia 2025 ospitando l'arrivo dell’ottava tappa. Il prossimo 17 maggio la carovana rosa partirà da Giulianova e attraverserà l’entroterra abruzzese e marchigiano, prima di concludere la propria corsa proprio in città.
Oggi il Comune di Castelraimondo ha partecipato a Roma in Campidoglio, nella sala "Nicoletta Calcagni", all’incontro "Workshop Giro d’Italia". Tra i temi trattati l’organizzazione logistica e comunicativa del Giro d’Italia.
Presenti per quanto riguarda l’ottava tappa, il comune di Giulianova, con Federico Montebello, consigliere con delega allo sport e Marco Di Carlo, assessore al turismo e ai grandi eventi del comune abruzzese. Per il comune di Castelraimondo ha parlato Edoardo Bisbocci, assessore allo Sport: "Siamo - ha detto - sempre più pronti ad accogliere questo grande evento di caratura internazionale e ci stiamo preparando per fare in modo che sia un arrivo indimenticabile poiché si tratta di una manifestazione che offre una vetrina importantissima visto che è seguita potenzialmente da 700 milioni di persone”.
Un concitato intreccio di trasferimenti sta accendendo il mercato invernale, coinvolgendo attaccanti dalla Serie C fino alla Promozione. Tutto nasce dal ritorno di Jonathan Ciabuschi all'Ascoli. Cresciuto nel settore giovanile bianconero, l'attaccante ascolano ha coronato il sogno di riabbracciare la squadra per cui tifa. Un trasferimento carico di emozioni, che rappresenta anche una grande opportunità per il giocatore.
Per sostituire Ciabuschi, l'Atletico Ascoli di mister Seccardini ha individuato in Fabricio Lovotti il profilo ideale. L'attaccante argentino, attualmente in forza al Tolentino, sta brillando nel campionato di Eccellenza con reti di pregevole fattura. Per Lovotti sarebbe un vero salto di qualità, considerando che solo un anno fa militava in Prima Categoria con la Cingolana, con cui subì la retrocessione.
L'accordo tra le parti sembra ormai vicino, e il trasferimento dovrebbe chiudersi entro la prossima settimana. L'attaccante sarà comunque disponibile in casa cremisi per la partita di domenica contro il Fabriano Cerreto. Ma il valzer delle punte non si ferma qui. Il trasferimento di Lovotti in maglia bianconera aprirebbe infatti la strada al passaggio di Pietro Voinea, esperto attaccante in uscita dal Trodica, al Tolentino.
Voinea, che ritroverebbe Mister Passarini e Marco Badiali, rappresenta un profilo affidabile e già collaudato: due stagioni fa, con l'Aurora Treia, sfiorò la promozione in Eccellenza segnando ben 14 gol. Attaccante giramondo, sempre con Mister Passarini aveva poi affrontato l'avvenutra in Arabia Saudita con l'Afif Club. Sarebbe una delle opzioni più percorribili sul tavolo cremisi.
Si tratta di giorni intensi per i dirigenti, con le squadre impegnate a completare i propri organici in vista del girone di ritorno. Ogni mossa è studiata con attenzione per sfruttare al massimo il momento decisivo della stagione. L'effetto domino delle punte promette di regalare spettacolo, non solo sul campo, ma anche nel dietro le quinte del calciomercato dilettantistico.
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia comunica ufficialmente di aver acquisito le prestazioni sportive del giocatore 𝙉𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖𝙨 𝘿𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞𝙣𝙤. Il giovane centrocampista argentino, classe 2006, ha giocato la prima parte di stagione con la maglia cremisi del Tolentino.
Negli scorsi anni ha militato con il Club Atlético María Juana e con il Club Atlético de Rafaela. "Un caloroso benvenuto da parte di tutta la società, dirigenti, giocatori e tifosi", si legge in una nota del club biancorosso. Si tratta del secondo acquisto dell'Aurora Treia dai cremisi nella sessione autunnale-invernale del mercato, dopo essersi aggiudicati anche le prestazioni di Riccardo Ruani, sempre dal Tolentino.
Stasera, alle 18:30, lo stadio La Memora-Pozzo di Biella sarà il teatro del big match della sedicesima giornata di Serie A femminile, che vedrà affrontarsi Juventus e Inter. A dirigere la sfida tra le bianconere capolista e le nerazzurre seconde in classifica, staccate di quattro punti, sarà l'arbitro Gabriele Sacchi, della sezione di Macerata.
Per Gabriele Sacchi, inquadrato nella CAN C dal 2022, si tratta di un'altra designazione di prestigio. Dopo aver diretto con autorevolezza il match di Serie C Ascoli-Milan Futuro, conclusasi 2-2 la scorsa settimana, il giovane arbitro maceratese è stato scelto per gestire il derby d'Italia al femminile, una delle gare più attese della stagione nel campionato femminile. Una decisione che conferma la fiducia riposta nel suo operato e il riconoscimento di una carriera in continua ascesa.
Fratello minore dell'arbitro di Serie A Gianluca Sacchi, Gabriele sta seguendo con successo le orme del congiunto, distinguendosi per professionalità e capacità di gestione delle partite. La sfida di stasera rappresenta un importante banco di prova, con gli occhi di appassionati e addetti ai lavori puntati sia sul campo che sulle sue decisioni.
Calcio d'inizio alle 18:30, per una serata che promette spettacolo e che vedrà il giovane arbitro maceratese protagonista al centro del rettangolo di gioco.
Manuel Giandonato è un giocatore della Recanatese. Dopo aver rescisso con L'Aquila, il centrocampista classe 1991 oggi ha firmato con il club leopardiano e si è messo subito a disposizione del tecnico Bilò.
Giandonato non ha bisogno di presentazioni vista la lunga carriera tra i professionisti, iniziata con la maglia della Juventus (la perla su punizione in Manchester United- Juventus all'Old Trafford nell'ultima partita di Gary Neville è un ricordo indelebile) e proseguita con Lecce, Vicenza, Cesena, Juve Stabia, Salernitana, Lanciano, Catanzaro, Padova, Livorno, Piacenza e, nelle ultime stagioni, con Olbia e Fermana. Quasi 300 presenze tra i professionisti per il centrocampista abruzzese. Giandonato in rosa va a sostituire Francis Gomez, passato ieri alla Maceratese
Gianmarco Tamberi ha gettato nel panico i suoi tifosi con un enigmatico post su Instagram. “Forse è il momento di prendere quella decisione” – queste le parole che hanno scatenato una tempesta di ipotesi, facendo pensare a molti che il campione potrebbe essere in procinto di appendere le scarpe al chiodo. Nessuna conferma è ancora arrivata, ma il messaggio ha inevitabilmente acceso la curiosità e le speculazioni sul futuro del saltatore marchigiano.
Tamberi, che compirà 33 anni il prossimo 1° giugno, ha vissuto una stagione complessa ma ricca di soddisfazioni. Dopo aver conquistato il suo terzo titolo europeo all'aperto con uno spettacolo mozzafiato allo Stadio Olimpico di Roma – segnato anche dalla miglior misura mondiale dell'anno a 2,37 metri – il campione ha aggiunto un'altra gemma alla sua collezione vincendo il terzo trofeo della Diamond League a Bruxelles. Tuttavia, il grande rimpianto del 2024 è stata la finale olimpica di Parigi, dove, debilitato da due violenti attacchi di colica renale, non è riuscito a difendere l'oro conquistato a Tokyo nel 2021, classificandosi undicesimo.
Nonostante la delusione olimpica, Tamberi ha reagito con la grinta che lo contraddistingue, partecipando a cinque competizioni post-olimpiche, culminate nella vittoria della Diamond League con un'eccellente misura di 2,34 metri. Da quel momento, il campione non aveva dato segnali di voler lasciare l'attività agonistica, rendendo ancora più sorprendente il post pubblicato ieri.
Chi ha raggiunto tutto come Tamberi potrebbe decidere di fermarsi, ma c'è ancora tanto da scrivere nella sua storia sportiva. A 36 anni, l'età che avrà nel 2028, si può ancora competere ad altissimi livelli, come dimostrato da altri grandi campioni dell'atletica. Per il marchigiano, il prossimo grande appuntamento potrebbe essere i Mondiali di Tokyo nel 2025, dove si presenterebbe da campione in carica, o magari un percorso di preparazione mirato per arrivare in forma perfetta alle Olimpiadi di Los Angeles.
È importante ricordare le dichiarazioni di Tamberi dopo Parigi: aveva espresso il desiderio di dedicare più tempo alla famiglia e alla vita personale, con la possibilità di costruire una famiglia, ma non aveva mai parlato esplicitamente di ritiro. Negli ultimi mesi, i suoi post su Instagram hanno raccontato una pausa dalla routine agonistica, senza però far trasparire un'intenzione definitiva di lasciare.
Il criptico messaggio pubblicato potrebbe essere solo uno dei suoi consueti “scherzi sociali”, un modo per creare suspense o per annunciare il ritorno alla preparazione in vista di nuove sfide. Tamberi ha sempre dimostrato di saper giocare con il suo pubblico, e forse il “momento di prendere quella decisione” non riguarda il ritiro, ma una nuova avventura da affrontare con la stessa energia che lo ha reso uno degli atleti più amati in Italia.
Nelle prossime ore, sicuramente, arriveranno chiarimenti. Fino ad allora, i fan possono solo sperare che il campione continui a scrivere pagine memorabili della sua straordinaria carriera.
La Figc Marche ha emesso un duro provvedimento disciplinare nei confronti della società Settempeda ASD a seguito degli eventi accaduti durante l'ultima partita casalinga contro il Trodica.
Secondo quanto riportato nel referto arbitrale, la gara è stata temporaneamente sospesa per due minuti dopo il lancio di un fumogeno che ha sfiorato il volto dell'assistente arbitrale, provocandogli irritazione e dolore a un occhio a causa delle scintille. Nel primo tempo si era già verificato un altro episodio, con lo stesso assistente preso di mira dal lancio di un bastone, che è finito sul campo senza causare danni.
Ulteriori disordini si sono verificati durante il match, con il lancio di petardi all'interno del recinto di gioco e cori denigratori nei confronti della Lega Calcio. Al termine della gara, un gruppo di tifosi ha atteso la terna arbitrale fuori dal recinto di gioco, mostrando atteggiamenti ritenuti aggressivi e intimidatori, tanto da rendere necessario l'intervento delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza degli ufficiali di gara.
In seguito ai fatti riportati, la Figc Marche ha emesso un provvedimento disciplinare nei confronti della Settempeda ASD. La società è stata sanzionata con un'ammenda di 3.000 euro e con l'obbligo di disputare la prossima gara interna a porte chiuse.
La Maceratese piazza due colpi di mercato in un solo giorno, annunciando l’ingaggio dei centrocampisti Gaston Ribeiro e Francis Gomez. Un segnale importante lanciato alle inseguitrici: la squadra biancorossa vuole restare in vetta.
La società ha agito rapidamente sul mercato dopo l’addio di Gomis e l’infortunio di Nasic, garantendo a mister Possanzini due pedine fondamentali per rinforzare la mediana. Se l’arrivo di Ribeiro era già nell’aria e si attendeva solo l’ufficialità, l’approdo di Gomez rappresenta una sorpresa, che aumenta ulteriormente il potenziale della squadra.
Portoghese classe 1998, Ribeiro è un centrocampista di grande esperienza, che vanta un curriculum di tutto rispetto. In Italia ha già conquistato diversi traguardi, tra cui un playoff di Eccellenza, una finale nazionale playoff, una Supercoppa in Calabria e, da protagonista, la vittoria del campionato con il Sambiase nella scorsa stagione.
Dopo un inizio di stagione con la Castiglionese in Eccellenza Toscana, Ribeiro torna ora in scena con la Maceratese, portando in dote anche esperienze significative in Spagna e Portogallo.
Classe 2000, il gambiano Francis Gomez approda alla Maceratese dopo aver iniziato la stagione 2024/25 con la Recanatese in Serie D, collezionando 18 presenze. Gomez porta con sé un’importante esperienza maturata con i giallorossi, squadra con cui ha disputato ben 91 partite e realizzato 8 gol, risultando decisivo nella stagione 2021/22, quando contribuì alla vittoria del campionato di Serie D e alla promozione in Serie C.
Su Gomez avevano messo gli occhi anche diverse squadre di Serie D, fra cui anche la Fermana. La volontà del giocatore di sposare il progetto biancorosso è però prevalso. La Maceratese, sostenuta da una piazza calorosa e da una società ambiziosa, si prepara a vivere una seconda parte di stagione da protagonista, con l’auspicio di regalare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi.