Domenica 26 gennaio, il palazzetto dello sport "E. Medi" di Porto Recanati ha ospitato il 15° Trofeo di Karate Giovanile, organizzato dallo Csen Marche Settore Karate in collaborazione con il Comitato Csen Macerata e l’Associazione Sportiva Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli. L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di circa 200 giovani atleti, di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, provenienti da tutta la regione Marche e dalle zone limitrofe.
Davanti a un pubblico numeroso e caloroso, 14 società sportive si sono sfidate sul tatami, dimostrando tecnica, disciplina e spirito di squadra. Tra queste, il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, realtà storica del territorio con oltre 10 anni di attività presso la palestra Diaz di Porto Recanati, ha brillato portando in gara 32 atleti delle sue sezioni di Porto Recanati, Tolentino e Ripe San Ginesio.
I giovani karateka del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno ottenuto risultati eccellenti nelle varie categorie, contribuendo in modo decisivo alla conquista del 1° posto assoluto nella classifica società, un traguardo che conferma l’impegno e la qualità del lavoro svolto dall’associazione.
A rendere possibile il successo dell’evento ha contribuito anche il maestro Fabrizio Tarulli, responsabile Arbitri Csen della regione Marche, che ha coordinato 16 Ufficiali di Gara Csen. La loro professionalità e dedizione hanno garantito il corretto svolgimento delle gare, riscuotendo il plauso di atleti, tecnici e pubblico.
Il Direttore Tecnico M° Fabrizio Tarulli e tutto lo staff tecnico del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno espresso piena soddisfazione per la riuscita dell’evento, sottolineando l’importanza di una partecipazione così numerosa e il valore dei risultati ottenuti, frutto di un lungo e intenso lavoro di preparazione.
Dopo questo grande successo, gli atleti del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli si preparano già per la prossima sfida: la 15° Coppa di Karate città di Tolentino, in programma il 16 marzo presso il palasport G. Chierici di Tolentino.
Un evento ricco di celebrazioni e riconoscimenti quello che si è tenuto a Pieve Torina all’interno del Palazzetto dello Sport durante la festa del comitato provinciale Federciclismo Macerata. Un passo indietro alla stagione 2024 per celebrare il lavoro, i sacrifici, i successi degli atleti e delle società per la gioia del neo presidente Francesco Baldoni che ha preso il testimone da quello uscente Carlo Pasqualini, ideatore-promotore del progetto Bike Hospitality.
Da un mese a questa parte, Francesco Baldoni è alla guida del comitato provinciale maceratese e lo sarà per tutto il quadriennio federale 2025-2028 a fianco di Giovanni Bartolacci, Daniele Cervellini, Francesco Foresi, ed Achille Pellizzari.
La presenza delle autorità istituzionali locali e sportive ha aggiunto un tocco di importanza all’evento a cominciare da quella di Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana per il secondo mandato di fila.
La provincia di Macerata è la terra di Giulio Pellizzari, altro ospite illustre della cerimonia. Al microfono dello speaker Ivan Cecchini, l’atleta 21enne di Camerino, ex Bardiani, non ha nascosto l’emozione per il suo imminente debutto con la nuova casacca della Red Bull Bora Hansgrohe che avverrà tra pochi giorni in Spagna a Palma di Maiorca, in un 2025 che non lo vedrà tra i partenti alla Tirreno-Adriatico e anche al Giro d’Italia.
Assente giustificata, invece, Eleonora Ciabocco. L’atleta originaria di Corridonia, in forza al Team Picnic PostNL, ha da poco concluso il Tour Down Under in sedicesima posizione in classifica generale e si è portata a casa la maglia bianca di miglior giovane al termine della corsa a tappe australiana.
Nel corso della cerimonia di Pieve Torina, insieme al presidente federale Dagnoni e a Pellizzari, a portare il saluto e ad intervenire nella consegna dei premi anche Guido Castelli (commissario straordinario ricostruzione sisma del 2016), Lucia Albano (sottosegretario al Ministero dell'Economia delle Finanze), Chiara Biondi (assessore allo sport della Regione Marche), Alessandro Gentilucci (sindaco di Pieve Torina), Fabio Luna (presidente regionale CONI Marche), Lino Secchi (ex presidente del comitato regionale FCI Marche), Massimo Romanelli (neo presidente del comitato regionale FCI Marche), Marco Marinuk (vice presidente vicario FCI Marche) e Federico Bastianelli (presidente del comitato provinciale FCI Ancona).
Presenti anche Emanuele Senzacqua (presidente della commissione dei giudici di gara FCI Marche), Stefano Vitellozzi (tecnico regionale FCI Marche), Andrea Spaterna (presidente del Parco Nazionale Monti Sibillini), Fabio Romagnoli (neo eletto presidente regionale FIDAL Marche), Augusto Congionti (presidente nazionale di Agriturist), Elisabetta Torregiani (vice presidente Centro Studi luglio ’67), Denis Cingolani e Filippo Maria Conti (rispettivamente sindaco e assessore allo sport per il comune di Matelica).
Tra gli ospiti anche Fausto Scotti, ex commissario tecnico azzurro del ciclocross, attualmente presidente dell’Asd Romano Scotti e del comitato organizzatore del Giro delle Regioni Ciclocross che ha avuto negli ultimi anni Corridonia con il suo ruolo centrale di "feudo" del ciclocross, a dimostrazione di quanto la provincia di Macerata sia attivamente coinvolta nel promuovere questa disciplina. Con l’ex cittì Scotti premiato anche Alfio Caccamo per rinsaldare ancora di più il legame tra il CorridoMnia Shopping Park (di cui Caccamo è presidente) e il ciclocross con il Giro delle Regioni.
A Primo Ciattaglia un riconoscimento speciale per i tanti anni di onorata attività (42 anni) alla guida dell'Avis Bike Cingoli, società organizzatrice della prestigiosa Nove Fossi di mountain bike in programma a Cingoli ogni anno nel mese di aprile. Tra i premiati anche il direttore sportivo della SCAP Trodica di Morrovalle Giovanni Calvigioni, un tributo al suo instancabile impegno a fianco dei giovani.
Camerino è salita ultimamente agli onori delle cronache non solo con Pellizzari ma anche per merito dell’Avis Bike Frecce Azzurre che ha organizzato il Campionato Italiano Granfondo FCI e quello Interforze. Camerino è anche città universitaria dove i quattro studenti dell'Unicam Ludovico Ferrara, Michele Perini, Elia Toma e Sofia Scattolini stanno sviluppando il passaggio dell’app Bike Hospitality da regionale a nazionale.
Altri riconoscimenti sono stati consegnati al Centro Studi luglio ‘67 per la candidatura all'Unesco del territorio della sinclinale, alla città di Recanati come ‘città ciclistica dell’anno’ e a Fra Fabio nell’ambito de “Il Cammino dei Cappuccini”, un viaggio a piedi nella spiritualità francescana di 400 chilometri da Fossombrone ad Ascoli Piceno che verrà valorizzato a breve anche nel contesto della bicicletta.
CAMPIONI ITALIANI
Mery Guerrini dell’Hair Gallery Cycling Team (master donna 1 ciclocross) e Leonardo Marchica dell’Anthropos (paraciclismo cronometro e strada – MT2).
CAMPIONI PROVINCIALI
Leire Storani Ruiz Navarro della Recanati Bike Team (esordienti donne ciclocross), Manuel Lassandari della Recanati Bike Team (esordienti cross country), Lorenzo Spano (esordienti primo anno strada) e Leonardo Grimaldi (esordienti secondo anno strada) della Potentia Rinascita, Jacopo Pascucci del Gruppo Ciclistico Matelica (esordienti ciclocross), Camilla Magnapane della Tormatic Pedale Settempedano (esordienti donne ciclocross e cross country), Ludovico Mazzalupo del Gruppo Ciclistico Matelica (allievi ciclocross), Mattia Mosca della Recanati Bike Team (allievi cross country), Mery Guerrini dell’Hair Gallery Cycling Team (master donna 1), Alessandro Diletti del Team Co.Bo Pavoni (master 5 ciclocross), Sergio Micucci del Gruppo Ciclistico Matelica (master 8 ciclocross), Teodoro Torresi del Bici Adventure Team (under 23 ciclocross), Pietro Pavoni del Team Co.Bo Pavoni (élite ciclocross), Filippo Modesti del Bici Adventure Team (juniores strada, ciclocross e cross country), Davide Rinaldoni del Raven Team (open cross country), Lorenzo Ginestra della Work Service Group Vitalcare Vega (élite strada), Barbara Gabrielli dell’Avis Bike Cingoli (master donna 2 cross country), Francesco Scortechini del Raven Team (master 2 cross country), Alessandro Bacaloni del Tormatic Pedale Settempedano (master 3 cross country), Stefano Aquili del Tormatic Pedale Settempedano (master 4 cross country) e Fabio Cardelli della Polisportiva Morrovallese (master 7 cross country). Nell’elenco figurano anche gli atleti residenti nel maceratese ma appartenenti ad altre squadre tesserate fuori provincia: Nefelly Mangiaterra del Team Cingolani (ciclocross donne open), Alice Pascucci della Trinx Factory Team (ciclocross juniores), Marco Diletti del Team Cingolani (allievi ciclocross), Giulia Rinaldoni della Scott Racing Team (juniores cross country) ed Edoardo Moretti del Zero24 Cycling Team (allievi strada).
SOCIETA’ CICLISTICHE DEL TERRITORIO
Velo Club Montecassiano, Club Corridonia, SC Recanati Marinelli Cantarini, SC Rinascita, Bici Adventure Team, Potentia Rinascita, Gruppo Ciclistico Matelica, Avis Bike Cingoli, Fast Forward, Associazione Ciclistica Dilettantistica Recanati, Avis Bike Frecce Azzurre, Sarnano in Bici, Team Co.Bo Pavoni, Gruppo Sportivo Fontespina 2000, Altonera Cycling, SCAP Trodica di Morrovalle, Raven Team, Asd Alta Valle del Potenza, Polisportiva Morrovallese, Marconi Project’s, Pausula 1896, Recanati Bike Team, Anthropos, Bike Italia Tour, Tormatic Pedale Settempedano, Muddy Bike Team, Asd Giuliodori Renzo, Associazione Guide Cicloturistiche delle Marche, Asd Montecosaro, Polisportiva Ripe San Ginesio, Downhill Deers Cingoli, Civitanova Bike Academy e FD Steel.
(Credit foto: Lanfranco Passarini)
Riuscita a pieno la manifestazione organizzata dallo Csen Marche Settore Karate, in collaborazione con il Comitato Csen Macerata e l’Associazione Sportiva Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, presso il palazzetto “E. Medi” di via D. Alighieri. Presenti 200 tra bambini e bambine provenienti da tutte le Marche, dalla Repubblica di San Marino e dal vicino Abruzzo
I giovani partecipanti divisi per gruppi si sono confrontati nell’esecuzione di kata “forme”, e prove di kumite "combattimento", "al palloncino", primo esercizio di avvicinamento al combattimento. Al termine della manifestazione premi per tutti i partecipanti. Veramente una bella domenica di sport e divertimento.
Per l'associazione sportiva dilettantistica Karate-Kai Shototan di Civitanova Marche erano presenti: Luca Perugini, Diego Zaniolo, Matteo Mataloni, Stefano Fanelli, Mattia Quaglietti, Michele Renzi, Andriy Michuda, Anastasiia Michuda, Matteo Ciccarelli, Alessio Ascenzi, Alice Braconi, accompagnati dal Presidente Umberto Tocchetto e dal consigliere Angela Malaccari. I karateca civitanovesi hanno conquistato, nel complesso, 7 ori, 10 argenti, e 5 bronzi.
Un'importante vetrina televisiva per la Fermana Walking Football Over 50, che ieri sera è stata ospite de La Domenica Sportiva su Rai 2, negli studi televisivi di Milano. La squadra, che lo scorso novembre ha vinto per la terza volta il campionato italiano di calcio camminato, ha avuto l'onore di essere celebrata in una delle trasmissioni sportive più longeve e popolari del palinsesto nazionale, condotta da Simona Rolandi.
La vittoria del terzo Scudetto, dopo quelli del 2018 e 2023, ha conferito alla squadra fermana una nuova e meritatissima visibilità. Un riconoscimento che non si limita al campo, ma che è stato anche ufficialmente accolto dal Comune di Fermo: subito dopo la conquista del titolo, la squadra è stata ricevuta dal sindaco Paolo Calcinaro e dall'assessore allo sport Alberto Scarfini.
Non solo trionfi a livello di club, ma anche una chiamata in Nazionale per alcuni dei membri della Fermana WF. Giordano Paoloni, Francesco Vigliotti, Piero Giancamilli e Sergio Peroni sono stati convocati dalla Walking Football Italia per partecipare alla Nations Cup che si terrà a Roma il prossimo 22 e 23 marzo.
Durante la diretta su Rai 2, è stato il fondatore della Fermana WF, Fabio Belà, a prendere la parola per raccontare la storia ei valori del progetto. Belà ha sottolineato come la disciplina del calcio ambulante non sia solo un'occasione per rimanere attivi, ma anche un mezzo per promuovere la socializzazione e il benessere tra le persone over 50. In segno di apprezzamento per l'invito, la squadra ha donato un pallone ufficiale alla trasmissione.
Con il tris di Scudetti e la convocazione in Nazionale, la Fermana Walking Football Over 50 si conferma come un'eccellenza non solo per la città di Fermo, ma per l'intero movimento sportivo italiano. Grazie a questa nuova visibilità, la squadra può guardare al futuro con ottimismo, proseguendo il suo cammino di successo e condivisione dello sport come strumento di salute e inclusione.
Dopo l'esonero di Domenico Di Carlo, l’Ascoli Calcio ha affidato la panchina della prima squadra a Mirko Cudini, con contratto fino al 30 giugno 2025 con opzione.
Marchigiano di Sant’Elpidio a Mare, Cudini è una vecchia e gradita conoscenza della piazza bianconera, avendo militato nell’Ascoli da difensore dal gennaio 2004 al gennaio 2007 vestendo il bianconero 57 volte nel campionato di Serie B (più due di playoff) e 30 nell’ultima Serie A del Picchio.
Memorabile il gol del vantaggio dell’Ascoli segnato proprio da capitan Cudini nella stagione 2005/06 alla prima giornata di campionato, contro il Milan di Ancelotti, sotto il diluvio che quel pomeriggio si abbattè sul Del Duca (gara terminata 1-1 col gol rossonero siglato da Shevchenko). Il Club bianconero ha accolto con un sincero ‘bentornato’ Mister Cudini.
Il Montefano Calcio ha ufficializzato il trasferimento a titolo definitivo del giovane Lionel Scocco alla Cremonese, segnando un momento storico per la società viola e un passo importante nella carriera del promettente classe 2008.
Dopo un brillante avvio di stagione in Eccellenza Marche, dove ha dimostrato qualità e maturità da giocatore già pronto per i grandi palcoscenici, Scocco ha attirato l'attenzione di diversi club di primo livello nazionale. Tra questi, la Cremonese, squadra militante in Serie B e nel 2021/22 promossa anche in Serie A, ha deciso di puntare sul ragazzo, completando il trasferimento definitivo dopo uno stage di tre giorni che ha confermato il suo talento.
Come espresso in un comunicato da parte del club, la cessione di Lionel rappresenta un'operazione storica e un grande motivo di orgoglio per il presidente Stefano Bonacci e per tutto il Montefano, che ha contribuito alla crescita di un talento pronto a brillare in una realtà professionistica come quella della Cremonese.
Lionel Scocco è nato in Italia da genitori argentini ed è cresciuto con una forte influenza calcistica. Nipote di Carlos Aquino, una leggenda del Montefano Calcio, ha ereditato la passione per il calcio e il legame con i colori viola. La sua formazione calcistica è stata divisa tra il Sud America e l'Italia: ha mosso i primi passi al Rosario Central in Argentina, per poi completare il suo percorso giovanile in Italia con la Sangiustese , dove ha affinato le sue qualità prima di approdare in estate al Montefano. La sua crescita è stata seguita con attenzione e professionalità dalla BSP Football Agency di Silvio Pagliari , che ne cura la rappresentanza.
Scocco si è già trasferito a Cremona, dove ha completato le visite mediche e firmato il contratto con il club grigiorosso. Il suo percorso inizierà dalle giovanili, un ambiente in cui avrà l'opportunità di affinare le sue capacità e di dimostrare tutto il suo potenziale.
Il giovane talento non ha perso tempo per lasciare il segno: sabato scorso ha esordito con la maglia della Cremonese nella sfida del campionato nazionale Under 17 contro il Milan. Un debutto indimenticabile, impreziosito da un gol di testa che ha fissato il punteggio sul 3-3 contro i rossoneri.
Lionel lascia il Montefano dopo aver collezionato 14 presenze in campionato e il primo gol tra i grandi, siglato lo scorso 3 novembre nel 2-0 contro il Fano. La società viola ha voluto ringraziarlo con affetto per il contributo dato alla squadra e augurargli un futuro ricco di successi, dentro e fuori dal campo.
L'Aurora Treia conferma l'ottimo momento di forma e batte per 4-1 il Fortuna Fano nell'incontro valevole per la quattordicesima giornata del girone unico di Eccellenza Femminile. L'Aurora deve fare a meno di Di Cato, Senigagliesi, Gerez e Luca, seconda partita consecutiva da titolare per Acqualagna che torna a difendere i pali dopo un paio di mesi d'assenza.
Dal lato opposto, il Fortuna Fano si affida alla formazione tipo per cercare di contrastare le biancorosse. Il ritmo basso dei primi minuti è condizionato dal terreno di gioco reso pesante dalla pioggia caduta in mattinata.
Dopo 10 minuti di gioco è l'Aurora Treia a passare in vantaggio: Fiorentini batte da calcio di punizione, Saltarelli respinge ma c'è Mari in agguato che spinge in rete da pochi passi. Il vantaggio dell'Aurora dura poco e le fanesi trovano il momentaneo 1-1 dagli undici metri. Ottaviani si presenta sul dischetto e realizza battendo Acqualagna con un tiro preciso sotto la traversa.
Le padrone di casa provano a prendere le redini del gioco e impensieriscono l'Aurora con delle conclusioni dalla distanza che terminano non distanti dallo specchio della porta. Nel miglior momento delle locali è l'Aurora che trova la forza per riportarsi in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Capponi si avventa sul primo palo e supera Saltarelli.
Nel finale di primo tempo l'Aurora crea tre occasioni nitide con Mari, Capponi e Porcarelli senza riuscire a concretizzare. Nella ripresa è l'Aurora a scendere in campo più determinata e trova subito il terzo goal. Bernacchini inventa un filtrante per Mari che deposita in fondo al sacco con un delizioso pallonetto.
Chiude definitivamente i conti Ceresani che sigla il 4-1 sfruttando una ribattuta all'interno dell'area piccola. Le locali provano ad accorciare le distanze con un'azione in contropiede ma il pallone termina fuori.
Nel finale di gara l'Aurora prova a rendere più ampio il margine dalle avversarie ma le conclusioni di Mari, Capponi e Aran non danno l'esito sperato. Quarto successo nelle ultime cinque partite per l'Aurora Treia che sale al settimo posto a quota 20 punti. Undicesima sconfitta stagionale per il Fortuna Fano che ha interpretato molto bene l'incontro nei primi 45 minuti.
Al termine della partita, il tecnico dell'Aurora Treia Luigi Tedeschi: "Oggi la squadra ha disputato una partita di carattere nonostante le diverse difficoltà di formazione. Tutte hanno dato il massimo e ci hanno creduto contro una squadra ben organizzata. Sono contento per il risultato e faccio un grande applauso a tutte le ragazze per aver dato il massimo e a Caterina Del Zoppo che ha giocato fuori ruolo, dimostrando che il lavoro settimanale ci sta facendo crescere sotto ogni punto di vista".
Un'esultanza dal sapore agrodolce ha attraversato lo stadio della Vittoria di Tolentino domenica scorsa, quando Fabricio Lovotti, punteros argentino e attuale capocannoniere dell'Eccellenza, ha siglato il suo nono gol stagionale nel roboante 5-2 contro il Fabriano Cerreto. Una rete che potrebbe essere l'ultima in maglia cremisi per il bomber sudamericano, al centro di una calda trattativa di mercato che lo vedrebbe prossimo a vestire i colori dell'Atletico Ascoli.
Il quinto sigillo dei cremisi è arrivato con un pallonetto delizioso, eseguito con quella leggerezza che ha caratterizzato tutta l'esperienza tolentinate di Lovotti. Subito dopo la rete, l'intero stadio, la squadra, compreso il presidente Romagnoli, si sono stretti intorno a lui, in un abbraccio collettivo che ha avuto il sapore dell'addio. La standing ovation al momento della sua sostituzione è stata un chiaro segnale dell'affetto e della gratitudine che i tifosi e i compagni nutrono nei confronti di un giocatore che in pochi mesi ha saputo conquistare il cuore di Tolentino e l'Eccellenza Marche.
Intervistato al termine della gara, Lovotti ha preferito mantenere il riserbo sul suo futuro. "È stata una partita difficile su un terreno complicato. Siamo stati bravi a fare ciò che avevamo preparato in settimana ea portare a casa la vittoria”, ha dichiarato l'attaccante ex Cingolana. Alla domanda su un possibile obiettivo stagionale in termini di gol, ha risposto con diplomazia: “Non ho un obiettivo preciso, diciamo il massimo possibile”.
E sul suo futuro con il Tolentino? Lovotti si è limitato a una risata, lasciando tutto in sospeso: “Non so nulla, dovete chiedere a Giorgio”, un chiaro riferimento al direttore sportivo cremisi Giorgio Crocetti, che ora è chiamato a chiudere gli ultimi dettagli per il trasferimento all'Atletico Ascoli.
Se l'addio si concretizzerà, Lovotti lascerà Tolentino così come aveva iniziato: con quella spensieratezza e “incoscienza” che lo hanno portato a realizzare gol spettacolari, tutte raccolte in quello scavetto con cui ha salutato i suoi tifosi.
(Foto U.S. Tolentino)
Si è svolta nel Palascherma di Ancona la due giorni di gare di scherma che ha visto la partecipazione di oltre 200 atleti delle Marche. Sabato 25 hanno cominciato i più giovani delle categorie Under 10.
La Macerata Scherma ha partecipato con ben 12 piccoli schermidori delle classi "Gioco-Scherma": Tommaso Beccacece, Chiara Bracalente, Benito Buldorini, Annibale Buonsanto, Martina Censi, Neve Cesaretti, Paolo Di Fede Pilato, Camilla Montecchiari, Carlotta Montecchiari, Luce Salvi, Lorenzo Sepi, Nina Torresi. Sarebbero stati ancora più numerosi, ma l'influenza ha tenuto a casa diversi bambini.
È stata una prestazione complessiva di ottimo livello, considerando che 10 di loro sono al primo anno di pratica schermistica. Una nota di merito particolare va a Chiara Bracalente che ha vinto la gara per i nati nel 2013 e 2014. L'atleta ha superato tutti gli avversari che si è trovata di fronte con buona tecnica e notevole freddezza per una bambina di 10 anni. Salita sul gradino più altro del podio è stata premiata da Stefano Angelelli, presidente del Comitato Regionale Marche della Federazione Italiana Scherma.
La maestra pluricampionessa, Carola Cicconetti, visibilmente soddisfatta al termine della gara, ha sottolineato che "per tutti i suoi ragazzi l'obiettivo è di divertirsi in gara a prescindere dal risultato e soprattutto di sviluppare nuove amicizie all'insegna della simpatia e del rispetto reciproco".
Domenica 26 gennaio è toccato agli spadisti ed alle spadiste della categoria assoluti regionali. In cinque hanno rappresentato i colori biancorossi: Jacopo Foresi, Alessandra Franco, Benedetta Pallotta, Ilaria Palomba, Matilde Spadari. La sedicenne Benedetta Pallotta ha conquistato il terzo posto con una gara brillante in cui ha superato avversarie più titolate ed esperte, qualificandosi così per la fase nazionale in programma a Massa Carrara l'8 Marzo.
La scherma maceratese, fa notare Alberto Affede, presidente dell'associazione sportiva, "è oramai una realtà riconosciuta a livello nazionale, peccato che nella città dello Sferisterio sia spesso poco considerata dalle scuole, dagli insegnanti, dalle istituzioni. Molte volte le famiglie scoprono con sorpresa i valori che l'accompagnano e che trasmette ai suoi praticanti". "La speranza è che presto anche Macerata possa disporre del nuovo impianto in costruzione a Piediripa che consenta di allenarsi alla pari delle altre società schermistiche delle Marche".
Niente da fare per la Banca Macerata Fisiomed che deve cedere il passo alla Conad Reggio Emilia nel secondo scontro diretto salvezza consecutivo casalingo, valevole per la sesta giornata di ritorno del campionato di Serie A2 Maschile Credem Banca. I biancorossi, in una battaglia molto equilibrata, incassano la terza sconfitta consecutiva in casa al tiebreak, dimostrando un trend negativo in tutti i quinti set giocati quest’anno. Passo indietro evidente dopo la prestazione sfavillante di Siena: un approccio troppo morbido alla partita e dei periodi di black-out troppo lunghi permettono agli ospiti di vincere 2-3 al Banca Macerata Forum e di credere ancora nella lotta salvezza. Top scorers dell’incontro il tandem dei due opposti: Klapwijk e Gasparini siglano 25 punti a testa, ma l’emiliano si merita la palma di MVP grazie al risultato finale.
La cronaca:
Castellano presenta una Macerata inedita: Marsili-Klapwijk è la diagonale palleggiatore-opposto, Valchinov fa coppia con Ottaviani in posto 4, Fall fa coppia con Sanfilippo al centro con Gabbanelli ministro della difesa.
Coach Fanuli inizia il match con la diagonale principale Porro-Gasparini, gli schiacciatori sono Gottardo e Suraci, gli esperti centrali rispondono ai nomi di Barone e Sighinolfi, De Angelis-Zecca sono i due liberi in alternanza.
Primo set. Avvio di match che parla emiliano: Fall e Valchinov piazzano un muro perentorio, ma l’ace del postino di Suraci permette ai suoi di andare sul 3-5. Lo schiacciatore bulgaro di Macerata è un po’ in difficoltà sia in battuta che in ricezione: entra subito Dimitrov, ma Barone firma un 4-9 che costringe Castellano al time-out. Ottaviani prima e Sanfilippo poi provano a dare la scossa a una Macerata che non è ancora entrata in partita. Iniziano a essere tanti gli errori in battuta (7 nell’intero parziale): 10-15 dopo il fallo di Dimitrov. Brutta Banca Macerata Fisiomed, la Conad è più reattiva in tutti i fondamentali. Fall spara out in un set che ormai è indirizzato verso Reggio (16-23), chiude Gasparini da posto 1 (17-25).
Secondo set. Macerata torna col sestetto iniziale e riparte meglio dopo la pausa: Klapwijk efficace nelle prime due occasioni disponibili, ma pesta la linea portando il punteggio sul 4-3. Fall difende, Ottaviani concretizza: le facce sono cambiate e non poteva essere altrimenti; 7-3 e time-out Fanuli. Buona reazione dei biancorossi che crescono in difesa e contrattacco (10-4). Gasparini si inventa un muro su Valchinov che prova a mettere in discussione il risultato, ma è Fall che, stoppando il neo-entrato Guerrini, rassicura i suoi sul 16-9. Magia di Marsili a una mano, Macerata si limita a controllare con Fanuli che prova a ruotare tutti i suoi effettivi. Parità al Banca Macerata Forum col muro di Fall (5 nel set), 25-21.
Terzo set. Grande difesa in campo reggiano con Suraci che ruggisce dopo un mani-out: 0-2 in avvio.È lo stesso attaccante che porta la contesa sul 2-6 dopo un ace potente, Castellano blocca tutto con l’inerzia che sembra passata nuovamente nella metà campo ospite. Entra Berger, ma è Ottaviani a essere bloccato dal muro di Gasparini: 4-9. Scatto Macerata che si avvicina pazientemente grazie al contributo in difesa e attacco dei suoi due posti quattro, Reggio si blocca e il suo coach chiama a raccolta i suoi (8-9). Parziale che prosegue punto a punto con buone giocate dei singoli, 16-16 dal quattro con Klapwijk. L’opposto olandese spinge i suoi al primo vantaggio del parziale col muro su Suraci (18-17). Fall porta la Banca Macerata sul 20-19 in attesa del talento di qualcuno che decida il set, momento molto delicato. Ci prova Sighinolfi con un ace, risponde Klapwijk che però non riesce a chiudere il quinto attacco consecutivo. Chiude Reggio al primo tentativo, 23-25.
Quarto set. Parziale ancora una volta delicato per la Banca Macerata Fisiomed, Valchinov prova a scrollarsi di dosso la tensione col muro imperioso del 3-2. La fortuna aiuta gli audaci, Fall è molto audace: 5-3 grazie a una carambola in primo tempo. Due muri di Reggio sugli schiacciatori di Macerata avvicinano gli emiliani. La partita prosegue su un equilibrio delicato, Fall toglie le castagne dal fuoco col muro del 12-10. 16-15 col mani-out di Ottaviani, 17-16 con Klapwijk: serve il break. Si arriva punto a punto nella fase bollente del parziale con Marsili che si mette la squadra sulle spalle bloccando Gottardo (21-19). Attacco thriller di Sanfilippo sulla riga (23-21), ma è Valchinov (62% in attacco nel set) a regalare un tie-break soffertissimo con la spallata del 25-23.
Quinto set. Si rivede Sanfilippo per Berger, è lo stesso centrale che regala il primo punto ai suoi. Il primo doppio vantaggio è di Reggio e lo propizia Sighinolfi con la sua battuta sempre insidiosa (3-5). Ferri entra per Ottaviani e riavvicina Macerata (5-6). Sono davvero troppe le pestate di Klapwijk: 5-8 al cambio campo. Gli ospiti scappano sul 6-10, Macerata rientra (anche grazie al videocheck): 9-10. Suraci sigla il 10-12 in una serie di scambi ad altissima tensione. Ace coraggioso di Guerrini che porta poi gli ospiti a un successo che farà rammaricare la Banca Macerata Fisiomed: 13-15
Maurizio Castellano, primo allenatore: “Oggi è mancata la cattiveria nei momenti importanti, la gestione degli errori in alcuni momenti. Penso che in alcuni istanti dobbiamo essere più pazienti e permettere all’altra squadra di giocare. Per esempio, abbiamo fatto troppi in errori in battuta nei momenti in cui non dovevamo sbagliare. Noi non siamo cinici, o va tutto bene o va tutto male. Abbiamo gestito le partite con le ultime in classifica emotivamente molto male, proprio perché avevamo cercato di gestire meglio gli errori e non siamo stati capaci di farlo.”
Banca Macerata Fisiomed - Conad Reggio Emilia 2-3 (17-25, 25-21, 23-25, 25-23, 13-15),
Conad Reggio Emilia: Signorini, Gottardo 10, Porro 1, Partenio, Guerrini 1, Barone 13, Gasparini 25, Suraci 16, Sighinolfi 12, De Angelis (L1), Zecca (L2). NE: Bonola, Alberghini. All. Fanuli Fabio, Ass. Zaghi Tommaso
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 5, Ichino, Ferri 1, Valchinov 13, Ottaviani 11, Fall 12, Sanfilippo 10, Dimitrov, Klapwijk 25, Berger 5, Gabbanelli (L1). NE: Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Marconi Michele e Giglio Anthony
MVP: Gasparini
Note: Durata set: 24’, 29’, 30’, 30’, 21’ per due ore e 14 minuti.
Battute punto Macerata 2 con 21 errori, Reggio Emilia 7 con 12 errori. Muri punto Macerata 15, Reggio Emilia 12. Attacco punto Macerata 48%, Reggio Emilia 49%. Ricezione positiva Macerata 60% (31% perfetta), Reggio Emilia 53% (35%).
Photo credits: Mauro Pianesi
La finale della Coppa Italia tra Civitanova e Verona è stata un evento emozionante e combattuto, culminato in una vittoria al tie break. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti, che riflettono l'intensità e la determinazione messe in campo durante la competizione.
MATTIA BONINFANTE: “A livello personale Bologna mi porta fortuna perché due anni fa con Prata ho vinto una Coppa Italia di A3 con la stessa dinamica. Spero che si continui giocare la F4 a Bologna. Nessuno avrebbe scommesso su una finale tra Lube e Verona. Giusto che la Finale sia stata decisa da un altro tie break perché c’era tanto equilibrio in campo tra queste squadre. Siamo stati bravi a raggiungere questa intensità di gioco nella due giorni di Coppa Italia”
FABIO BALASO: “La vittoria non era affatto scontata ed è arrivata dopo due battaglie sportive al tie break. Oggi abbiamo giocato una buona pallavolo nei primi due set, poi siamo calati, soprattutto per merito loro. Siamo andati in difficoltà, ma poi siamo partiti aggressivi al quinto set. Ringrazio i compagni per il contributo e l’impegno in palestra. Ringrazio i Predators e tutti gli spettatori dell’Unipol Arena. Questo è un nuovo ciclo con tanti giovani, ci sono buone basi per i prossimi anni, ma dobbiamo continuare a lavorare sodo”.
MATTIA BOTTOLO: “Questa è una vittoria di gruppo, lo abbiamo dimostrato anche contro Trento con l’ingresso di Poriya che ha cambiato la gara. Lo abbiamo dimostrato oggi avvalendoci di Nikolov in posto 2. Così come lo stiamo facendo vedere dall’inizio della stagione e dalla grinta che mettiamo nei festeggiamenti. Non abbiamo problemi tra noi, ma siamo grandi lavoratori con tanta voglia di vincere. Bravi e pazzi? Può essere, almeno il pubblico si diverte. A parte gli scherzi meglio folli e vincenti. Faccio i complimenti allo staff e ai compagni. Non è facile in un anno con tante incognite spingere come abbiamo fatto noi e coltivare questa intesa nel gruppo. Vogliamo continuare a crescere”.
ALEX NIKOLOV: “Per me è un momento molto importante perché questo è il mio primo trofeo in Italia e l’ho vinto con la maglia della mia Lube, una società e una squadra che mi fanno sentire a casa. Il cambio di ruolo? Sono sempre a disposizione della squadra come lo sono i miei compagni. Oggi mi sono messo al servizio del team e ho lottato insieme agli altri cercando di dare il mio contributo. Abbiamo sofferto molto in campo, ma la nostra reazione è stata da grande squadra. Non ci vogliamo fermare qui. Dobbiamo lavorare per crescere!”.
MARKO PODRASCANIN: “Una vittoria meritata, di squadra, nel giorno del compleanno di mio figlio Mattia, che oggi festeggia i cinque anni di età. Dedico a lui la vittoria. In questa Coppa Italia abbiamo vinto tutte le gare al tie break, anche nei Quarti. Abbiamo sempre lottato fino alla fine quindi portiamo al collo con onore queste medaglie. Per me si tratta della quarta Coppa Italia personale ed è bello averla alzata al cielo con questa maglia come la prima conquistata”.
Ducis in fundo, dopo la Coppa Italia vinta al tie break contro Treviso da secondo allenatore della Lube nel 2003 a Trento, il tecnico Giampaolo Medei questa sera ha conquistato contro Verona all’Unipol Arena la sua prima Del Monte® Coppa Italia SuperLega da head coach, cancellando così la sconfitta incassata alle redini dei biancorossi nella sfortunata resa dei conti persa contro Perugia per 3-1 al PalaFlorio di Bari nel 2018.
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Dedico questo trofeo a mia moglie Enrica perché troppe volte il mio lavoro mi ha portato lontano e lei è rimasta ad attendermi con pazienza e a tifare per me. Dedico a lei tutto questo! Sono felice e orgoglioso di aver contribuito da head coach a portare la Lube sul gradino più alto del podio. Questo per me è un Club speciale, sono felice. I ragazzi sono stati davvero bravi a rispettare l’obiettivo, cioè esprimersi con la migliore pallavolo possibile. Oggi il cambio di assetto di Verona ci ha creato problemi dal terzo set, però siamo riusciti a non mollare e a ritornare. Da martedì resettiamo e ripartiamo in vista dei prossimi obiettivi”.
Altra vittoria per 0-3 per la CBF Balducci HR che espugna il PalaParenti di Santa Croce sull’Arno, conquistando nettamente tre punti sulla FGL-Zuma Castelfranco Pisa nell’ottava di ritorno, penultima di Regular Season. Una vittoria che permette alle arancionere di raggiungere quota 39 punti e di avvicinarsi a Messina e San Giovanni in Marignano, formazioni che le precedono nel Girone A. Merito di una prestazione lucida e concreta contro la squadra toscana, rimaneggiata oggi causa infortuni: MVP è Alessia Fiesoli, 8 punti e 80% in attacco, entrata nel corso del match. Top scorer Clara Decortes con 17 punti, le maceratesi attaccano al 43% contro il 24% di Castelfranco, gestendo bene i colpi in contrattacco: 6 muri e 3 ace completano l’opera. Per la FGL-Zuma buona prestazione di Salinas con 15 punti a segno.
Il primo set si tinge di arancionero grazie ai colpi di Decortes (7 punti) e Battista (6), che insieme ai tre muri delle maceratesi scavano il break decisivo che consegna il parziale alla CBF Balducci HR (20-25). Nel secondo set l’attacco arancionero viaggia al doppio di quello toscano (41% vs 21%), le ragazze di Lionetti non hanno problemi nel tenere in mano il match chiudendo 16-25. Set fotocopia il terzo, gli ingressi dalla panchina di Morandini e Sangugni nel turno di servizio e in seconda linea propiziano i break arancioneri, la CBF Balducci HR mantiene i nervi saldi fino in fondo (15-25).
LA PARTITA
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Bracci schiera le due registe in diagonale, Ferraro-Braida, Colzi-Fava, Salinas-Lotti, Bisconti libero (Fucka e Vecerina sono ai box, Zuccarelli assente).
Le arancionere iniziano col piglio giusto (1-4), Castelfranco torna sotto con Salinas (3-4) e resta lì sull’errore di Decortes (5-6), ma Mazzon mette due colpi a terra per il 5-8. Salinas pesta la seconda linea (6-10), Caruso va a segno in contrattacco (7-12), Battista firma il 9-14, c’è poi il fallo in palleggio di Bulaich (12-15). Decortes inventa il pallonetto del 12-17, Mazzon mura (12-18) e l'opposta arancionera firma anche l’ace del 12-19. In campo Fiesoli per Bulaich, Salinas contrattacca (15-20) ma Battista c’è (15-21): Castelfranco prova a non mollare e trova altri due break per il 18-21, Decortes non ci sta e mette giù il 18-23. Battista ferma Salinas (19-24), il set si chiude sull’errore di Lotti (20-25).
Le toscane provano a ripartire nel secondo set (3-1), le arancionere agganciano (4-4) e sorpassano sull’invasione di Fava (6-7), Bulaich contrattacca ed è 6-8. Battista va a segno (8-10), Caruso in fast (9-11) e Bulaich in pipe (9-12), arriva anche il muro di Battista per il 9-13. Ferraro tocca la rete (9-14), Caruso va in primo tempo (10-15), Salinas sbaglia (10-16) poi piazza l’ace del 12-16 ma Decortes risponde (12-17). C’è Fiesoli per Battista, Lotti non trova le mani del muro (13-19), l’arbitro giudica a terra una palla difesa da Bulaich (15-19) ma c’è ancora un errore di Lotti (15-21), anche Fava non trova il campo (15-22). Decortes contrattacca due volte (15-23 e 15-24), chiude Fiesoli 16-25.
Partenza sprint arancionera (Fiesoli resta in campo per Battista) nel terzo set sul turno al servizio di Mazzon (suo l’ace dello 0-3), il fallo in palleggio di Castelfranco vale l’1-5. Decortes va a segno (3-6) dopo un’incomprensione in campo maceratese, Bulaich firma il lungolinea del 4-7, Mazzon il primo tempo del 5-8. La CBF Balducci HR è fallosa in battuta (7-9), Fiesoli allunga però in contrattacco (7-11) e a muro (7-12), il capitano mette anche tre colpi di fila da posto quattro per l’8-15 sul turno al servizio di Morandini. L’attacco di Salinas colpisce l’asta (9-17) ma poi contrattacca in pipe (11-17), Castelfranco sbaglia il primo tempo (11-18), Bulaich mette giù un gran diagonale (11-19), imitata subito da Decortes (11-20) sul turno in battuta di Sanguigni. Ancora un errore toscano (11-21), Vecerina entra solo per il servizio e trova col nastro l’ace del 14-21, Decortes non ci sta (14-22), Braida sbaglia il servizio (15-23), ancora Decortes va a segno (15-24), chiude l’ace di Bulaich 15-25.
IL TABELLINO
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (20-25 16-25 15-25)
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA: Lotti 3, Fava 4, Ferraro 3, Salinas 15, Colzi 9, Bisconti (L), Vecerina 1, Tesi, Braida, Tosi. Non entrate: Zuccarelli, Fucka. Allenatore Bracci.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 6, Bonelli, Battista 8, Caruso 6, Decortes 17, Bulaich Simian 7, Bresciani (L), Fiesoli 8, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Allaoui, Busolini, Fabbroni, Orlandi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Tundo, Mancuso.
Note - Durata set: 29', 23', 22'; Totale: 74'. MVP: Fiesoli.
DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Castelfranco Pisa ovviamente era in una condizione non delle migliori, quindi è stata una partita un po' strana, tra virgolette, perché giocavano con due palleggiatori in campo e sicuramente questo poteva portare un po' di confusione anche dalla nostra parte del campo, che un po' alla fine c'è stata all'inizio del primo set. Secondo me siamo stati bravi poi a tenere la lucidità più alta nel secondo e terzo set, perché non era semplice stare attaccati a un match così. Da quel punto di vista siamo stati bravi, abbiamo fatto alcune sbavature in altri fondamentali che forse in settimana erano andate molto molto bene, per esempio l'attacco, però saranno sicuramente situazioni che ci aiuteranno poi a tornare in palestra, cercando di migliorare questo aspetto”.
Alessia Fiesoli (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto contenta di questi tre punti che sono frutto di una buona prestazione di squadra, sapevamo che Castelfranco avrebbe giocato con una formazione rimaneggiata a causa di tanti infortuni, però comunque noi siamo state brave a rimanere lì con la testa, a stare concentrate e a imporre la nostra pallavolo, quindi sono molto felice della prestazione di squadra. Sono tre punti fondamentali per la Pool Promozione che verrà.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “È stata una partita in cui abbiamo dovuto un po' aggiustarci, la loro formazione era molto rivista perché avevano qualche acciacco, quindi hanno giocato con il doppio palleggiatore, questo gli ha permesso secondo me di difendere tanto in alcuni frangenti, ci hanno messo in difficoltà magari qualche volta con il gioco da prima linea. Siamo comunque state brave a rimanere lì, a difendere quella palla in più, a trovare le soluzioni: tre punti importanti che servono per la classifica”.
Buon inizio delle ospiti che si riversano nei primi minuti verso l’area locale senza però riuscire ad imbastire azioni particolarmente insidiose.
La Maceratese inizia a prendere le misure e ad aumentare il ritmo per cercare la rete del vantaggio.
Avvio degno di nota per Giustozzi che tra il 6’ ed il 12’ colleziona tre palle goal impensierendo il portiere ospite.
Al 25’, le padrone di casa si rendono protagoniste di una bella combinazione: Fodali imbuca per Salvucci che dal fondo trova la testa di Stollavagli ma Catasta interviene e blocca la sfera.
Quattro minuti più tardi sempre Catasta compie un altro ottimo intervento neutralizzando il penalty calciato da Giustozzi.
Il vantaggio si concretizza al minuto 35’: lancio millimetrico per Stollavagli che infila in rete con bel pallonetto.
Sul calare della prima frazione di gara è sempre Stollavagli a rendersi pericolosa ma la conclusione si infrange sulla traversa.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa le biancorosse rientrano sul rettangolo verde decise a chiudere subito la contesa.
Dopo appena dieci secondi dal fischio dell’arbitro la formazione locale trova il raddoppio.
Altro lancio perfetto per Stollavagli che non sbaglia una volta giunta a tu per tu con Catasta.
Il sigillo del momentaneo 3-0 nasce sugli sviluppi di un calcio di punizione. Salvucci svetta imperiosamente di testa e realizza il suo diciannovesimo centro in campionato.
La CF Maceratese sfiora il poker prima con Stollavagli e successivamente con Marangoni, la Mandolesi si difende e cerca di approfittare dei varchi lasciati aperti in contropiede.
Le ospiti restano concentrate e riaprono una gara che sembrava apparentemente messa in ghiaccio: al 78’, Montani supera in girata Ranalli approfittando di una sbavatura della retroguardia locale.
I giochi vengono riaperti definitivamente a cinque minuti dalla fine: Jonuzovski calcia sul palo e sulla respinta arriva il tap-in vincente di Montani che infila a porta sguarnita.
Partita dal finale concitato che vede le rivierasche recriminare a gran voce un calcio di rigore a seguito di un atterramento all’interno dell’area locale.
Nel recupero cambia l’inerzia della partita, la Mandolesi prova a centrare la rimonta, ma la porta difesa da Ranalli non corre più seri pericoli.
La CF Maceratese resta in testa alla classifica mantenendo il vantaggio di tre punti sulla Recanatese, la Mandolesi incassa la settima sconfitta stagionale nonostante la buona prestazione sfoderata nella seconda frazione di gara.
CF MACERATESE – MANDOLESI CALCIO
CF MACERATESE: Ranalli, Fodali, Tedeschi, Cicare, Giustozzi (76’ Picchio), Fermani, Salvucci, Micheloni, Silvestrini, Stollavagli (72’ Marangoni).
Allenatore: Claide Torresi.
MANDOLESI CALCIO: Catasta, Belletti, Romanelli (68’ Serena), Paolini, Bracalente, Ecca, Forgia, Del Gatto, Montani, Marcelli, Feriozzi (48’ Jonuzovski).
Allenatore: Matteo Parigiani.
MARCATRICI: Stollavagli 35’, 45’, Salvucci 49’, Montani 78’, 85’.
ARBITRO: Alessio Giustozzi – Sezione di Macerata.
NOTE: angoli 5-1, recuperi 1’-5’.
La CF Maceratese “campione d’inverno” apre il girone di ritorno di Eccellenza Femminile con una vittoria sofferta contro una buona Mandolesi.
Il tecnico della CF Maceratese, Claide Torresi, ha voluto commentare così l’incontro:
“Siamo arrivati con sofferenza al triplice fischio senza immaginare che avremmo corso il rischio di venire rimontati. Nel calcio una squadra deve trovarsi pronta a tutto, sul 3-2 in pieno recupero abbiamo rischiato di vanificare quanto di buono fatto nel corso dell’incontro.
Proseguiamo la nostra corsa in campionato ma è ancora troppo presto per parlare della classifica dato che le distanze con le inseguitrici sono risicate. Tutto può succedere in questa stagione dove basta un minimo di sconforto per pregiudicare il cammino fatto.
Cercheremo di far tesoro della partita di oggi in preparazione della prossima. La nostra è una squadra esperta e questo è un ulteriore valore aggiunto che potrà aiutarci lungo il percorso".
Giovani, pazzi e vincenti. I giganti della Cucine Lube Civitanova alzano al cielo il primo trofeo dopo la rivoluzione massiccia voluta dalla società marchigiana in fase di mercato.
All’Unipol Arena di Bologna, davanti agli oltre 9000 spettatori assiepati sugli spalti con una larga rappresentanza di Predators, il Club biancorosso supera la Rana Verona al tie break (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10) con un gioco spettacolare ma discontinuo nella Finalissima di Del Monte® Coppa Italia rompendo un digiuno di titoli che durava dallo Scudetto 2021/22. In mezzo due Finali di Del Monte® Supercoppa perse al tie break, a Cagliari e a Biella, ma anche la Finale Scudetto sfumata a Trento in Gara 5.
Si tratta del quarto trionfo personale per Marko Podrascanin alla sua quindicesima Final Four di Coppa Italia in carriera; in passato l’italo-serbo aveva conquistato il trofeo nel 2009 con la Lube per poi ripetersi nel 2018 (proprio all’Unipol Arena di Bologna) e nel 2019 con la maglia di Perugia. Fabio Balaso, invece, timbra il terzo trionfo nella Finalissima di Coppa Italia dopo le affermazioni del 2020 e 2021, sempre all’Unipol Arena. Primo trofeo da head coach per Giampaolo Medei, che nel 2003, sul campo di Trento, aveva vinto al tie break contro Treviso una Coppa Italia da assistant coach della Lube, mentre da prima guida tecnica biancorossa aveva mancato il successo nella resa dei conti del 2018 al PalaFlorio di Bari contro Perugia.
Avanti di due set e in pieno controllo, la Lube rallenta e subisce la rimonta di Verona, per poi tornare a comandare il gioco vincendo il secondo e decisivo tie break della due giorni bolognese. Importanti i salvataggi di Balaso nelle fasi critiche e i punti dei laterali Bottolo (19) e Loeppky (17). Indispensabili anche le stoccate di Nikolov (16) reinventato opposto da Medei e inserito chirurgicamente nel match. Verona è Keita-dipendente (30 punti), ma colpisce anche con Mozic e alza in corsa il livello del muro difesa. In attacco e dai nove metri sono complessivamente più efficaci i cucinieri (9 ace a 4).
LA GARA
Lube al via con lo stesso 6+1 della Semifinale: Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Verona, da tempo priva dell’indisponibile Dzavoronok, si dispone con la diagonale composta da Abaev e Jensen, Keita e Mozic in banda, Cortesia e Zingel al centro, l’ex biancorosso D’Amico nel ruolo di libero.
Nel primo set Civitanova è incisiva al servizio (2 ace) e, nonostante i troppi errori diretti, colpisce i rivali anche in attacco, facendo poi buona guardia in ricezione e nel muro-difesa (4 i block vincenti). Sprint iniziale della Lube (5-1), poi gli scaligeri entrano in partita e trovano il pari (7-7). Il muro su Keita vale un nuovo break, la schiacciata di Bottolo il +3 (10-7), ma il team veneto riacciuffa il pari dopo un’infrazione e trova il +1 sull’attacco out di Lagumdzija (13-14). Gli uomini di Stoytchev prendono il ritmo e allungano fino al +3 a muro (15-18), la Lube reagisce (17-18), ma Rana non molla (17-20). Medei stupisce tutti inserendo Nikolov per Lagumdzija. Il bulgaro entra subito in partita (20-21), mentre Loeppky in attacco e Gargiulo su ace firmano il sorpasso (22-21). Sul 23-23 rientra Lagumdzija, ma Mozic azzecca il colpo che porta una palla set a Verona (23-24). Lagumdzija e Bottolo capovolgono tutto con due mani out (25-24). Il muro cuciniero chiude i conti (26-24).
Nel secondo set la Lube è dominante grazie a un atteggiamento perfetto a muro (6 i vincenti), un servizio aggressivo dai nove metri (2 ace), un atteggiamento migliore in attacco e in ricezione. I marchigiani trovano un primo allungo, complici le leggerezze di Keita e un muro serrato (12-8). La truppa di Stoytchev non molla (12-11), ma l’inerzia è per i civitanovesi (15-12), agevolati da un’infrazione. Questa volta gli scaligeri sentono la pressione e sbagliano (17-13) prima dell’ingresso di Vitelli per Cortesia. Tutti gli applausi dell’Unipol Arena sono per il muro di Gargiulo e per l’ace di Boninfante (20-14). Stoytchev inserisce Chevalier per Keita, ma a muovere il punteggio è la Lube con il mani out di Lagumdzija per il +7 (21-14). Medei ripropone il cambio del set precedente con Nikolov opposto. Finale in crescendo (23-15). Tra le fila di Verona entra Sani per Mozic. Il set si chiude sul muro di Gargiulo (25-15).
Nel terzo parziale in campo c’è una Lube troppo dimessa, che si scuote solo nel finale con i tre ace in successione di Nikolov. Le prodezze del bulgaro non bastano a impedire il riscatto di Verona, trascinata dai 9 punti di Keita, più precisa in attacco e solida a muro (4 ace). Rana Verona entra con Sani e Vitelli dall’inizio e trova il sorpasso con l’ace di Abaev per poi allungare dopo una fase confusa di gioco (12-15). Tra i biancorossi ci sono anche Dirlic e Nikolov in campo per cercare la rimonta (15-17). Il gruppo di Stoytchev non rallenta e l’ace di Keita complica i piani dei biancorossi (16-20). Il muro di Verona impedisce a Nikolov di dimezzare lo svantaggio e sull’attacco di Sani la distanza cresce (18-23). Civitanova ci prova con Orduna in diagonale a Lagumdzija e con le battute di Nikolov (3 ace per il 22-23). Verona trova due palle break (22-24) e riapre il match con il mani out di Keita (23-25).
Nel quarto set i 10 punti di Keita per Verona e il 75% di squadra degli scaligeri parlano da solo. Doccia fredda per i biancorossi in avvio di quarto set (1-6). Come nella Semifinale contro Perugia, i veronesi tirano fuori il meglio nella seconda parte di gara, con il solito Keita sempre sul pezzo (5-13). Gli attaccanti della Lube abbozzano una reazione (8-13), ma il maliano di Rana Verona colpisce a ripetizione (13-19). Sull’ace di Bottolo e due prodezze di Loeppky i biancorossi riducono a 2 le lunghezze di svantaggio (18-20). L’errore di Chinenyeze al servizio e l’ace del nuovo entrato Spirito, Verona rimette un cuscinetto di sicurezza (19-23). Sul 20-24 Nikolov annulla una palla set, ma Loeppky non trova il campo al servizio (21-25).
Dopo una vacanza di due set, al tie break la Lube torna a ruggire (3-0) e tiene a distanza Verona con il tocco astuto di Nikolov (5-2). C’è l’esperienza di Potke in campo nel tie break per la Lube, ma le giocate decisive arrivano da Loeppky e Bottolo (9-5). Verona perde lucidità (10-5). Sul 10-6 targato Keita entra Spirito al servizio. Verona torna sotto, ma Bottolo toglie il servizio a Keita (12-8) e Chinenyeze lo mura (13-8). L’infrazione biancorossa tiene vivo il tie break (13-9). Il mani out di Nikolov ipoteca l’ottava Coppa Italia (14-9). Bottolo chiude il match (15-10).
IL TABELLINO
Cucine Lube Civitanova – Rana Verona 3-2 (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10)
Cucine Lube Civitanova - Rana Verona 3-2 (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10) - Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 19, Gargiulo 9, Lagumdzija 8, Loeppky 17, Chinenyeze 8, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Nikolov 16, Dirlic 1, Podrascanin 0. N.E. Tenorio. All. Medei. Rana Verona: Abaev 4, Mozic 13, Cortesia 2, Jensen 4, Keita 30, Zingel 4, Baschera (L), D'Amico (L), Chevalier 0, Sani 5, Spirito 1, Vitelli 3. N.E. Bonisoli, Zanotti. All. Stoytchev.
ARBITRI: Simbari, Goitre.
NOTE - durata set: 28', 23', 26', 29', 17'; tot: 123'. Civitanova: errori al servizio 20, ace 9, muri 11, attacco 50%. ricezione % 54 (33%). Verona: errori al servizio 21, ace 4, muri 11, attacco 42%, ricezione 38% (22%). Spettatori: 9.125. MVP: Balaso
La Del Monte® Coppa Italia SuperLega diventa il trofeo più presente nella bacheca biancorossa grazie all’ottavo trionfo nella competizione. All’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, la Cucine Lube Civitanova ha centrato il titolo numero 26 della sua storia. I cucinieri vantano così 7 Scudetti, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 8 Coppe Italia, 3 Coppe CEV, 1 Challenge Cup e 4 Supercoppe.
Con il successo odierno contro la Rana Verona, capitan Fabio Balaso e compagni hanno centrato la sesta vittoria consecutiva tra SuperLega, Challenge Cup e Coppa Italia, confermandosi così imbattuti nel 2025.
Elisa Del Zozzo è il nuovo presidente del Comitato X Zona Marche della Federazione Italiana Vela per il quadriennio olimpico 2025-2028. L'elezione si è svolta ieri presso la Sala Conferenze Terzo Censi di Ancona, alla presenza di Fabio Luna e Luca Savoiardi, rispettivamente presidente del CONI e del CIP regionale.
Elisa Del Zozzo, 41 anni, avvocato di Macerata, subentra al Commissario Straordinario Alessandro Mei; oggi tesserata per il Club Vela Portocivitanova, ha iniziato l'attività velica da bambina presso l’ASD Nautica Picena di Porto San Giorgio, per poi intraprendere il percorso per diventare Ufficiale di Regata, fino a raggiungere il livello di UdR Nazionale.
In passato ha anche ricoperto il ruolo di Capo Sezione Ufficiali di regata nelle Marche. L'assemblea delle società, presieduta dal presidente della Commissione Carte Federali Fabio Mazzoni, ha poi eletto Marco Lorenzetti, Daniele Malavolta, Angelica Monti, Giovanni Pierini, Francesco Savelli e Raffaele Velardocchia componenti del Comitato regionale che affiancherà la Del Zozzo nel quadriennio olimpico. “Nel progetto di sviluppo della X Zona - ha commentato la neo presidente a conclusione dei lavori - un ruolo importante meriterà la formazione, per garantire uno sviluppo ed una promozione massima della vela nonché la valorizzazione degli Atleti, motivo di orgoglio per la nostra regione. La nostra attenzione sarà poi verso il para sailing, che nel nostro territorio conta la presenza di una realtà punto di riferimento in Italia, e sulla promozione della vela come green sport e volano per il turismo nelle Marche".
La Civitanovese torna al gol e al successo battendo il Notaresco fanalino di coda e conquistando tre punti di platino nella corsa salvezza.
Il debuttante mister Silva, con Ferri squalificato e Quacquarelli non al meglio, varava un 3-5-2 con diversi cambiamenti nell’undici di base. Mister Senigagliesi sceglieva invece in avanti la coppia Vila - Bevilacqua. A centrocampo il rientro di capitan Visciano.
Nella prima frazione, dopo un’iniziale supremazia di gioco e occasioni della squadra di casa, era la Civitanovese a trovare il gol del vantaggio con Brunet che dopo uno scambio con Franco freddava Cervellera. La gioia per Visciano e compagni durava però solo pochi minuti visto che Kapnidis a due giri di lancette dall’intervallo firmava il momentaneo pareggio.
Nella ripresa, dentro Padovani per Vila, un penalty realizzato da Capece (atterrato in area Bevilacqua) fissava al 21’ st il risultato sul definitivo 2-1. La Civitanovese avrebbe potuto arrotondare il vantaggio con il contropiede orchestrato da Macarof e non finalizzato da Padovani, mentre nel finale un super Petrucci negava la gioia del pari agli abruzzesi. Dopo 8’ interminabili minuti di recupero la Civitanovese poteva tornare a esultare insieme ai propri tifosi. Domenica in casa i rossoblu affonteranno l’Avezzano.
Finisce a reti bianche allo Stadio La Croce il match fra Montegranaro e Maceratese valido per la diciannovesima giornata di Eccellenza Marche. Una gara combattuta, con i padroni di casa fermati da un legno colpito da Perpepaj e gli ospiti che hanno provato a sbloccarla con un forcing nel finale. Il risultato di 0-0 rispecchia una partita equilibrata fra due ottime squadre.
Possanzini manda in campo dal primo minuto l’ultimo arrivato Gomez, che compone la coppia di centrocampo insieme a Bongelli. Per il resto confermato l’undici sceso in campo nelle ultime partite. Assente Cirulli per influenza. Il primo tiro della gara è veregrense, con Iuvalè che scalda i guanti di Gagliardini al 9’. La Maceratese risponde al 12’ con Cogngini, che da punizione centra la porta ma non riesce a dare forza. Al 24’ è Jallow, il più pericoloso fra i suoi, a spaventare ancora la retroguardia biancorossa con un tiro che termina a lato. L’ultima occasione del primo tempo ce l’ha Capponi, che di testa mette alto. Squadre a riposo sullo 0-0.
Nella ripresa Possanzini opta subito per un doppio cambio, sostitendo Ciattaglia, ammonito nel primo tempo, e Vrioni. Al loro posto dentro Grillo e Del Moro. Rata che parte forte, con una mischia in area risolta però dalla difesa di casa. Al 50’ Cognigni ci prova ancora da fuori ma non trova la porta. Passano 5 minuti e sull’altro fronte il neo entrato Tonuzi calcia a lato. Al 59’ l’occasione più grande della partita, con Peprepaj che lascia partire un tiro angolato dal limite dell’area. Con Gagliardini battuto è il palo a salvare la Maceratese. Sul ribaltamento di fronte, Marras raccoglie la sponda di Cognigni e impegna Taborda alla gran parata. La gara continua sul filo dell’equilibrio. A 5 minuti dalla fine la Maceratese ha l’occasione per passare in vantaggio, con Bongelli che raccoglie un bel cross dalla sinistra ma di testa mette alto sopra la traversa. L’ultima occasione del match è biancorossa: in pieno recupero Vanzan ara la fascia sinistra e mette in mezzo un cioccolatino che Gomez non riesce a deviare verso la porta. Termina così 0-0, con i ragazzi di Possanzini che vanno a raccogliere l’applauso dei 400 tifosi giunti da Macerata, che hanno apprezzato lo spirito battagliero messo in campo dalla squadra. Con la vittoria del K Sport Montecchio per 2-0 sul Montefano, la Maceratese rimane in testa a +1. Rimane a -3 il Chiesanuova, che pareggia al 90’ 1-1 con la Sangiustese a Villa San Filippo.
Il Tolentino riparte dopo due sconfitte consecutive. I cremisi tornano a sorridere al "Della Vittoria" dove hanno la meglio del Fabriano Cerreto con il punteggio di 5-2, nella sfida valevole come diciannovesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno tutto il tridente di Passarini, con Moscati sugli scudi (doppietta). Tre punti che consentono ai padroni di casa di dare impulso alle ambizioni playoff, mentre la squadra di Mariotti resta invischiata nella lotta per non retrocedere.
LE FORMAZIONI - Passarini deve rinunciare a Badiali e al suo posto schiera in cabina di regia l'esperienza di Conti. In avanti esordio dal primo minuto per il neo acquisto Peluso, arrivato proprio dal Fabriano, che va ad appoggiare la collaudata coppia offensiva composta da Moscati e Lovotti. Nessuna sorpresa in casa ospite, in campo con il consueto 4-3-3 e con uomini schierati specularmente alla sfida di settimana scorsa contro il Montefano.
LA CRONACA - Avvio di partita pirotecnico. Al 1' subito cartari pericolosi. Proietti Zolla imbuca per Palmieri, impreciso al tiro a tu per tu con Bucosse. Appena un giro di lancette dopo arriva la rete, rocambolesca, dell'ex. Moscati scappa via sulla destra e suggerisce al centro un cioccolatino che Peluso deve solo scartare. La prima conclusione è da dimenticare, ma sul rimpallo il numero 10 cremisi è fortunato e batte Mazzoni con una deviazione beffarda sotto misura.
All'8' il Tolentino trova già il raddoppio, approfittando del baricentro altissimo della linea difensiva ospite. Peluso pesca con un lancio millimetrico lo scatto in profondità di Lovotti, l'attaccante argentino si fa ipnotizzare da Mazzoni, ma sul pallone vagante arriva Moscati che deve solo spingere in rete il più comodo dei tap-in.
Il Fabriano, nell'occasione, recrimina per un possibile fuorigioco (dagli spalti la posizione pareva regolare, ndr). Trovato il doppio vantaggio i padroni di casa provano ad addormentare il ritmo della partita, senza disdegnare le ripartenze negli ampi spazi concessi dagli avversari, che hanno il merito di riversarsi con coraggio in avanti.
In una di queste sortite, il Fabriano Cerretto riesce ad accorciare le distanze. Proietti Zolla avvia e conclude un bel triangolo con Musso, fulminando Bucosse con un diagonale preciso (30').
Al 32', però, l'ennesimo lancio per lo scatto in profondità di Moscati mette in crisi la retroguardia cartaria. Sull'attaccante avviato verso la porta, Mazzoni interviene a valanga in uscita e si becca il rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Oltre al danno, per lui, anche la beffa dell'infortunio.
Sulla susseguente punizione dal limite, il tiro di Peluso si schianta sulla barriera. Ospiti che, in dieci, si ridisegnano con l'ingresso del secondo portiere Stroppa che rileva Palmieri. Null'altro di significativo accade nel primo tempo. Si va all'intervallo sul 2-1.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi doppio cambio per il Fabriano: dentro Nacciarriti e De Sanctis, per Stortini e Musso. A rendersi pericoloso, però, è il Tolentino. Al 50' il colpo di testa di Moscati termina alto sopra la traversa.
Il terreno di gioco, reso pesante dalla pioggia del primo pomeriggio, non agevola lo spettacolo. Al 57' parata che salva il risultato di Bucosse sulla battuta a colpo sicuro di Conti, al termine di un contropiede avviato da un retropassaggio sanguinoso di Tizi.
Il Tolentino non è ben messo in campo, con reparti scollegati, nonostante l'uomo in più. Passarini decide che ha visto abbastanza e si copre mandando in campo Di Biagio per Peluso.
I cremisi non riescono ad alleggerire la pressione avversaria e faticano ad uscire dalla propria metà campo. Al 70' locali di nuovo in avanti - dopo lunghi minuti di sofferenza - con la bella sforbiciata di Moscati, bloccata in due tempi da Stroppa.
A cacciare via i brutti pensieri arriva al 75' la prima rete tra i grandi di Matteo Salvucci. L'under cremisi è il più lesto sotto porta dopo la parata di Stroppa su Lovotti. Una rete che alleggerisce lo spirito al Tolentino. Tant'è che subito dopo arriva il poker di Moscati (77'). L'attaccante suggella una prestazione da migliore in campo con la doppietta personale.
All'82' c'è spazio anche per il gol di Lovotti, che supera con uno scavetto delizioso Stroppa. L'esultanza del centravanti argentino, particolarmente sentita, potrebbe suggerire il passo d'addio. In serie D lo cerca con insistenza l'Atletico Ascoli (leggi qui).
Fabriano volitivo sino all'ultimo e in rete con Nacciarriti all'89' per fissare il risultato finale sul 5-2. La vittoria riconsegna al Tolentino il quarto posto in classifica. È festa sotto la gradinata Pallorito.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 5-2
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Stricker, Tomassetti, Strano, Tizi (72' Cicconetti); Conti (63' M.Salvucci), Tortelli, Manna (78' Massini); Peluso (60' Di Biagio); Moscati, Lovotti (84' Arbusti). All: Passarini
FABRIANO CERRETO (4-3-3): Mazzoni; Stortini (45' De Sanctis), Marino, Mistura, Grassi; Trillini, Gori (72' Marinelli), Conti; Palmieri (37' Stroppa), Musso (45' Nacciarriti), Proietti Zolla (78' Carnevali). All.: Mariotti
Arbitro: Gasparoni di Jesi
Reti: 2' Peluso (T), 8' 77' Moscati (T), 30' Proietti Zolla (F), 75' M.Salvucci (T), 83' Lovotti (T), 89' Nacciarriti (F)
Ammoniti: Stortini, Manna, Trillini Espulsi: Mazzoni
Angoli: 5-2. Recupero: 3', 3'
La Civitanovese si rinforza con due nuovi arrivi ufficializzati a poche ore dal match contro il Notaresco, snodo cruciale per credere alla salvezza nel campionato di Serie D.
La prima novità è Federico Ivan Rasic, attaccante argentino classe 1992, conosciuto per la sua imponente struttura fisica e i suoi quasi due metri di altezza. Rasic porta con sé una lunga esperienza maturata in diverse squadre argentine e all’estero. In Italia, i tifosi lo ricorderanno per la sua stagione 2020/2021 con il Sona, nel Girone B della Serie D.
Cresciuto nel settore giovanile del Gimnasia La Plata, Rasic ha vestito nell’ultima stagione la maglia del Deportivo Maipù, dimostrando ancora una volta le sue qualità tecniche e fisiche. Ora è pronto a mettersi a disposizione della Civitanovese, che punta su di lui per rinforzare il reparto offensivo.
Un altro importante innesto per la squadra rossoblù è Andrea Milani, esterno classe 2002, nato a Roma e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina. Milani ha già accumulato una notevole esperienza, avendo indossato le maglie di Monopoli, Monterosi e Pineto.
Nell’ultima stagione, il giovane talento ha militato nella Pistoiese dopo essere passato per l’Ovidiana Sulmona. Ora, approda alla Civitanovese con l’obiettivo di crescere ulteriormente e contribuire al progetto della società.
Ko che fa male per la Halley Matelica, che cade nel rush finale, vittima in primis dei suoi errori e poi di un arbitraggio tutt’altro che impeccabile, sul campo di una Logimatic Ozzano brava a girarla anche quando, sul +15 e nel suo miglior momento, la Vigor sembrava averla messa in ghiaccio o quasi.
Parte bene la Halley (priva di capitan Mentonelli e con Morgillo in campo nonostante la febbre), che scatta sul +4 (4-8 dopo 3’) e che potrebbe provare la fuga già dopo pochi minuti salvo sprecare qualche tiro ben costruito. Ozzano (ancora senza Cortese) ringrazia e pian piano trova ritmo in attacco con Ranuzzi e Baggi salendo fino al +6 (18-12 al 7’).
Il giro a vuoto vigorino dura però soltanto qualche minuto: i canestri di Panzini ed Eliantonio chiudono il gap e nel cuore del secondo quarto la Halley sembra addirittura dilagare, toccando pure il +12 (28-42 al 17’). Proprio poco prima dell’intervallo lungo, però, gli emiliani hanno un sussulto e sorprendono la Vigor con pressing e difesa a zona: ne nasce un 9-0 che porta il punteggio all’intervallo lungo sul 39-44.
Matelica accusa il colpo e al rientro dagli spogliatoi ha perso completamente la brillantezza offensiva dei primi due periodi. I padroni di casa non fanno faville ma ci mettono molta più aggressività grazie soprattutto al brio di Torreggiani e Domenichelli e completano rapidamente la rimonta, operando il sorpasso in apertura di quarto quarto.
La Halley si aggrappa a un paio di guizzi di Riccio ma non trova più il bandolo della matassa, Ozzano sogna la fuga quando Ranuzzi fa 2/2 dalla lunetta per il +6 (70-64) a 4’ dalla sirena, ma all’improvviso si inceppano anche i padroni di casa, che non segnano dal campo negli ultimi 5’ di partita ma che possono lucrare sui tanti liberi concessi da un arbitraggio improvvisamente diventato fiscalissimo dopo un primo tempo di ben altro tenore.
I biancorossi, comunque, tornano a -3 (72-69) con la tripla di Dieng a 52” dalla sirena, Piazza fallisce il colpo del ko col tiro dalla media e allora la Halley può giocarsi la sua ultima chance per forzare l’overtime. Dieng attacca Ranuzzi che scivola, si apre lo spazio per un’insperata bomba coi piedi per terra che però il numero 8 vigorino spedisce sul ferro.
Il rimbalzo è matelicese, ma il tavolo non ricicla i 14” e così la sirena dei 24” suona anche se la Vigor avrebbe ancora la palla in mano con la possibilità di costruirsi un altro tiro. Gli arbitri incredibilmente non si accorgono di nulla e lasciano la palla alla New Flying Balls con soli 3” da giocare.
Rimessa emiliana in zona d’attacco, fallo immediato sull’ex di turno Ranitovic che segna dalla lunetta il suo unico punto della serata, ma il più importante: quello che chiude definitivamente i conti.
Sconfitta che lascia l’amaro in bocca e che pesa in prospettiva seconda fase (anche se i biancorossi hanno difeso il rassicurante +28 del match di andata), ma non c’è tempo per rimestarci troppo sopra: mercoledì si torna già in campo, a domicilio, contro la Goldengas Senigallia.
LOGIMATIC OZZANO-HALLEY MATELICA 73-69
OZZANO: Myers 2, Petrilli ne, Torreggiani 13, Zani ne, Ranitovic 1, Domenichelli 8, Ranuzzi 17, Tibs 8, Cortese ne, Balducci 7, Piazza 8, Baggi 9. All.: Lolli
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli, Panzini 6, Pali ne, Mentonelli ne, Dieng 16, Morgillo 6, Zanzottera 11, Riccio 14, Gaeta ne, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Bonfigli, De Rosa
PARZIALI: 20-21, 19-23, 16-13, 18-12.