Al Tubaldi non passa la capolista: finisce a reti inviolate il match tra Recanatese e Campobasso.
I giallorossi interrompono la striscia di tre vittorie consecutive, ma compiono un altro passo per accorciare sulla zona playoff.
La cronaca. La prima occasione è per la squadra ospite . Al 10′ Ladu serve Cogliati: pericoloso diagonale mancino in girata e palla che sfiora.
La replica dei giallorossi arriva al 17′ con Liguori, che supera un avversario e sfiora il pareggio con un rasoterra sinistro.
Il match è in equilibrio e al 32′ Liguori pesca Mancini, sul filo del fuorigioco, che impegna Raccichini.
La ripresa è meno vibrante.
Da segnalare, al 18′, il tentativo a giro di Vitali che finisce sopra la traversa. La Recanatese si affida al neoentrato Senigagliesi: prima calcia dalla distanza e poi ci prova direttamente su punizione, palla che finisce fuori in entrambi i casi.
L’arbitro decreta sei munti di recupero, ma le due compagini non riescono a segnare e si accontentano di un punto a testa.
Tabellino:
Recanatese: Amadio, Togola, Sbaffo, Raparo, Liguori, Pezzotti, Scognamiglio, Donzelli (71’ Alessandretti), Gomez (67’ Guercio), Brunetti, Mancini S (67’ Senigagliesi). A disposizione: De Chirico, Ferrante, Capitani, Grieco, Pennacchioni, Bove. Allenatore: Giovanni Pagliari
Campobasso: Raccichini, Fabriani, Vanzan, Ladu (76’ Di Domenicantonio), Menna, Dalmazzi, Bontà, Candellori (88’ Zammarchi), Cogliati, Tenkorang, Vitali. A disposizione: Oliva, Sbardella, Martino, Capuozzo, Mancini A., Fruscella, Di Maio. Allenatore: Mirko Cudini
Arbitro: Felipe Salvatore Viapiana (Catanzaro), 1° Ass. Francesco De Santis (Avezzano), 2° Ass. Alberto Rinaldi (Pisa).
Ammoniti: Raparo (R), Senigagliesi (R), Bontà (C).
Angoli: 2-1
Il sogno ad occhi aperti del Matelica continua. Tre gol, tutti arrivati nei secondi 45 minuti, lanciano i ragazzi di mister Colavitto verso il prossimo step grazie alle firme di Calcagni, Moretti e infine Alberti. Ci ha provato la Sambenedettese, soprattutto nella prima parte di gara, dando fondo a tutte le energie disponibili e non ma al di là del fallimento societario, il dato che si conferma è che i rossoblù non sono nemmeno riusciti a sfatare il tabù che li ha visti sempre uscire al primo turno dei play-off.
Un appuntamento con la storia per i biancorossi, una prova di orgoglio assoluto per i rossoblù. Il derby play-off tutto a tinte marchigiane presentava due squadre arrivate all’Helvia Recina per obbiettivi senza dubbio opposti ma ugualmente forti emotivamente e la qualificazione in palio al turno successivo poteva addolcire una stagione amara per la Samb o far entrare di diritto nell’olimpo il Matelica. Nei due precedenti incroci stagionali, erano stati sempre i ragazzi di mister Colavitto ad avere la meglio sia al Riviera a dicembre grazie alle reti di Balestrero, Pizzutelli e Moretti che avevano sigillato un prestigioso 3 a 2 finale, sia a Macerata quando appena un mese fa bastò il rigore di capitan De Santis per affossare agguantare il bottino pieno.
Tristi vicende societarie a parte, che poco hanno a che fare con il calcio giocato, la Sambenedettese formato play-off si è presentata al gran completo sul prato dello stadio maceratese. Fatta eccezione per i soliti noti fermi ai box Enrici, Mawuli e Mehmetaj, per l’occasione mister Montero aveva anche recuperato Maxi Lopez e Padovan, partiti entrambi dalla panchina per un 4-3-3, con qualche novità registrata sulla linea di difesa con ai lati da Goicoechea e Fazzi e in mezzo al campo il rientrante Rossi mentre in attacco trovava conferma il duo Botta-Lescano affiancati da Liporace.
Erano tre invece gli indisponibili per mister Colavitto, costretto a fare a meno di Zigrossi, fermo per un problema muscolare rimediato nell’ultima gara contro l’Imolese, Ruani e Martorel, Squadra disposta quindi con il solito più che collaudato 4-3-3, senza particolari variazioni rispetto all'ultima gara interna di regular season con Magri schierato al centro della difesa di fianco a De Santis, con Di Renzo e Tofanari sulle corsie laterali. A centrocampo Bordo ha ritrovato una maglia da titolare mentre a completare reparto offensivo. oltre agli intoccabili Volpicelli e Leonetti, figurava di nuovo Moretti preferito ad Alberti, nonostante la doppietta rifilata all’Imolese sette giorni fa.
CRONACA – Osservato un minuto di silenzio prima del fischio per onorare la memoria del responsabile medico della Sambenedettese, il dottor Mario Capriotti, scomparso nei giorni scorsi.
A scaldare i motori dopo neanche 5 minuti sono i padroni di casa che provano a mettere pressione alla Samb con un calcio piazzato battuto da Volpicelli.La palla ribattuta dalla difesa finisce al limite dell’area sui piedi di Bordo che prova una potente conclusione che però viene murata da un giocatore rossoblù. Gli ospiti rispondono al 9’ con un lampo di Ruben Botta che imbeccato da un filtrante, da posizione defilata entra in area di rigore ma calcia in equilibrio precario e la sfera viene bloccata a terra senza patemi da Vitali. Il numero 10 rossoblù si ripresenta dalla parte dei difensori di casa intorno al quarto d’ora ma il suo tentativo, arrivato questa volta dai 16 metri dopo essersi accentrato non desta preoccupazione all’estremo difensore matelicese.
I primi 20 minuti scorrono via senza particolari acuti, complice anche il clima caldo, con le due squadre bloccate in duelli a centrocampo e su palloni scodellati sulle fasce che non producono nessun tipo di azione degna di nota. Alla mezz’ora prova ad alzare i ritmi la Sambenedettese con un Botta, il più attivo dei suoi, che fermato da fallosamente da Magri ottiene un calcio di punizione dai 25 metri. Il tiro dell’argentino viene bloccato dal braccio di Leonetti ma sulla successiva chance da posizione più ravvicinata, calciata sempre da Botta finisce alta sopra la traversa.
Inconsistente la manovra offensiva del Matelica che per la prima abbondante primo del primo tempo non riesca a creare alcun pericolo dalle parti di Nobile. Sono quindi gli ospiti a cercare nuovamente la via del gol al minuto 37 quando il solito ex-interista Botta, servito in orizzontale da Lescano, lascia partire dai 20 metri un sinistro che accarezza il palo e si spegne di poco fuori.
La gara rimane bloccata fino alla fine dei primi 45 minuti che finiscono senza nemmeno il recupero e mettono in luce la pesantezza della posta in palio capace di offuscare ogni spirito di iniziativa offensiva, salvo qualche sporadico lampo degli uomini di Montero.
La seconda parte di gara inizia con i rossoblù che si creano subito una ghiotta occasione con Lescano che approfitta di un sanguinoso pallone perso da Bordo tentando una conclusione a volo da posizione favorevole non inquadra lo specchio della porta. Dopo un giro di lancette trova conferma l’espressione calcistica che recita ‘gol sbagliato gol subito, infatti una ripartenza micidiale del Matelica trova nella sponda del neoentrato Alberti l’assist perfetto per Calcagni che con un destro al volo inchioda un incolpevole Nobile e trova la rete che sblocca il match.
La Sambenedettese a questo punto per qualificarsi dovrebbe fare due gol per raggiungere la qualificazione e mister Montero ritocca il reparto avanzato inserendo Bacio Terracino e Padovan ma i padroni di casa trovano nel vantaggio siglato il loro vero volto rimasto celato nel primo tempo. Al 59’ è infatti Leonetti a fare fuori Angiulli in mezzo al campo e lasciar partire un potente tiro a giro che finisce di poco sopra lo specchio della porta. Gli ospiti non si danno comunque per vinti e tirano fuori una risposta fatta tutta di orgoglio e nervi: al’64’ è Angiulli a provarci da fuori con un fendete dalla lunga distanza che trova la risposta in tutto di Vitali e poco dopo è un cross di Botta a trovare dalla parte opposta il pregevole avvitamento di Bacio Terracino che spedisce la sfera verso la porta ma anche in questo caso l’estremo difensore biancorosso è attento e blocca a terra.
La mole di lavoro in fase offensiva svolta dalla Sambenedettese trova il suo tutto sommato giusto premio al 70’ quando un vero missile terra-aria dalla distanza scagliato da D’Angelo, entrato cinque minuti prima al posto di Rossi, si stampa all’altezza del set e rimette la contesa in equilibrio.
Questa volta i rossoblù ci credono e spingono il piede sull’acceleratore e lo fanno al 73’ con Bacio Terracino che a due passi dalla porta calcia alle stelle un pallone scodellato dalla destra mangiandosi di fatto la rete del vantaggio. Il Matelica tentenna ma risponde poco dopo quando da traversone di Calcagni spunta la testa di Leonetti che gira la palla verso la porta ma trova una decisiva risposta a mano aperta di Nobile che in volo salva la sua porta.
All’80’ piove decisamente sul bagnato in casa Samb quando Moretti lanciato a porta in solitaria, su un’azione sviluppata in contropiede, viene steso da De Goicoechea che si becca il cartellino rosso diretto, come nell’ultima gara tra le due compagini all’Helvia Recina, lasciando così in 10 i suoi nella parte conclusiva del match.
Non ne hanno più gli uomini di Montero ed ecco che allora che a 2 minuti dalla fine la mano di D’Angelo tocca la sfera in area di rigore e viene sanzionata con l’inevitabile tiro dagli undici metri a favore del Matelica. Dal dischetto si presenta Moretti che spiazza il portiere ospite e riporta i suoi in vantaggio mettendo di fatto in cassaforte il passaggio del turno.
Le emozioni non finiscono nemmeno in piena zona cesarini prima con Fracassini che si fa stoppare da Nobile ma poi, all’ultimo respiro, a calare il tris e il colpo del definitivo k.o. è Alberti che trasforma in oro un perfetto assist di Moretti e cala il sipario su un secondo tempo biancorosso i limiti della perfezione che vale il pass per il prossimo turno dei play-off.
MATELICA vs SAMBENEDETTESE 3-1
MATELICA (4-3-3): Vitali; Tofanari, Magri, De Santis, Di Renzo; Balestrero, Bordo, Calcagni (76’ Fracassini); Volpicelli (46' Aberti), Moretti, Leonetti (76’ Peroni). A disp: Cardinali, Barbarossa, Pizzutelli, Santamarianova, Baraboglia, Franchi, Seminara, Maurizii, Mbaye. All: Gianluca Colavitto
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Nobile; Fazzi, Cristini, D'Ambrosio, De Goicoechea; De Ciancio (53’ Padovan), Rossi (65’ D’Angelo), Angiulli; Botta, Lescano (77’ Maxi Lopez), Liporace (53’ Bacio Terracino). A disp: Fusco, Laborda, Trillò, Di Pasquale, Chacon, Babic,Scugli, Lombardo. All: Paolo Montero
Arbitro: Daniele De Tommaso della sez. di Rimini
Assistenti: Alessandro Minetti della sez. di Lovere – Francesco Rizzotto della sez. Roma 2
Quarto Uomo: Alberto Ruben Arena della sez. Torre del Greco
Reti: 49’ Calcagni (M), 70, D’Angelo (S), 88’ Moretti (M) rig., 90+4’ Alberti (M)
Ammoniti: 30’ Magri (M), 31’Leonetti (M), 44’ Tofanari (M), 61’ Rossi (S), 67’ Cristini (S), 90’ Botta (S)
Espulso: 80’ De Goicoechea (S)
Calci d’angolo: 1-1
Minuti di recupero: 0’+ 4’
(Foto di Lucia Montecchiari e Giuseppe Isidori)
Serie D - Finisce in parità tra Tolentino e Matese. Una partita che è stata un turbinio di emozioni soprattutto nel secondo tempo.
Per la squadra cremisi un punto che smuove la classifica, ma che non le consente di schiodarsi dalle sabbie mobili della zona paly-out.
Pronti via e già al ‘7 minuto arriva la rete del vantaggio per la squadra ospite ad opera di Galesio.
Si tratta di una doccia fredda per il Tolentino, che però reagisce e nel primo tempo ha diverse occasioni per pareggiare. Da segnalare, il più classico dei “goal fantasma” non assegnato dall’arbitro al Tolentino, su tiro di Capezzani. Un episodio da moviola che ha fatto moto da discutere, di difficile interpretazione da parte dell’arbitro, senza l’ausilio della tecnologia.
Nella seconda frazione di gioco parte forte la squadra di casa, che trova subito la rete del pareggio con Emanuele Strano: cross in area di Ruci, sulla sfera ci si lancia il difensore cremisi che in acrobazia sigla la rete del pareggio.
Partita in controllo, anzi no, perché al 55’ minuto arriva la nuova rete del vantaggio per la Matese, su una disattenzione colossale della squadra cremisi impegnata in massa a protestare con l’arbitro. Da una rimessa laterale, la palla arriva al solito Galesio, che complice la retroguardia sguarnita serve Abreu, il quale da pochi passi batte un incolpevole Governali .
Tutto da rifare per il Tolentino, che ha però la forza per reagire e 5 minuti più tardi trova la rete del pareggio. Mischia in area dove viene atterrato Capezzani: per l’arbitro è calcio di rigore. A battere ci va il solito capitan Padovani che non sbaglia. È il 2-2 definitivo di un match pieno di capovolgimenti di fronte sino al fischio finale. Negli ultimi minuti il Tolentino è apparso in debito d’ossigeno, nonostante i cambi effettuati da mister Mosconi, ma la Matese non è riuscita comunque ad approfittarne.
La Paoloni Macerata fa sua la gara di andata del primo turno dei Playoff Promozione per la Serie A3 espugnando il campo dell’Edottorossi Ascensori Foligno con il risultato di 1-3; i marchigiani accusano l’esordio in questa post season disputando un primo set zeppo di errori ma quando si tocca il fondo c’è sempre una risalita e Macerata è brava a compiere l’impresa riuscendo a capovolgere il risultato andando così a conquistare la vittoria in terra umbra.
Coach Giganti inizia la sfida con la diagonale palleggiatore opposto formata da Stella e capitan Tobaldi, Calistri e Marconi schiacciatori ricevitori, Biagetti e Persichini centrali, Leoni libero; Foligno risponde con Piumi al palleggio, Cittadino opposto, Maracchia e Mancini in banda, Di Marco e Testagrossa al centro, Grillo libero.
Macerata vola subito sullo 0-4, firmato da Biagetti a muro, che costringe l’Edottorossi Ascensori a fermare il gioco; i locali tornano sotto fino al -1 (5-6) ma un attacco dal quattro di Marconi ed una spazzolata di Stella ristabiliscono le distanze (5-8). Gli umbri giocano bene sulle mani del muro avversario ed accorciano nuovamente sul 9-10 mentre un muro di Cittadino ed un attacco out di Calistri consentono all’Edottorossi di mettere per la prima volta la testa avanti (11-10); Foligno prende fiducia con Mancini che sigla il 14-12 mentre la Paoloni diventa più fallosa ed un altro errore in fase offensiva, stavolta di Tobaldi, manda i padroni di casa sul 15-12 costringendo Giganti al timeout. Alla ripresa del gioco un ace di Di Marco ed un altro errore ospite regalano a Foligno il +5 (18-13); Macerata sembra deconcentrata e ne approfitta l’Edottorossi che si aggiudica il primo parziale 25-18 con un attacco out di Biagetti.
Sulla scia dell’entusiasmo è la squadra di casa a partire di slancio portandosi sul 6-2; Tobaldi da posto uno e Marconi al servizio provano a suonare la sveglia (6-4) con la Paoloni che finalmente aggancia gli avversari a quota 8. Macerata passa avanti, grazie al muro di Tobaldi su Di Marco (10-11), e finalmente prende coraggio guadagnando il +3 con Biagetti che stoppa Cittadino per l’11-14; Stella incanta con un pallonetto di seconda mentre Calistri gioca un mani-out da manuale che lancia gli ospiti sul 13-17. Stella entra in serie al servizio ed infila due ace consecutivi che valgono il 15-20, Calistri insacca ancora il pallone nel muro folignate per il 15-21 mentre Tobaldi chiude la seconda frazione 18-25 pareggiando il computo dei set.
Il terzo periodo vede Macerata iniziare sul +3 con un bell’attacco di seconda di Stella che vale il 5-8; l’ace di Mancini accorcia le distanze (7-8) ma Calistri, dal quattro, rimette l’Edottorossi a distanza (7-10). Finalmente i maceratesi tornano a sorridere nella loro metà campo e Tobaldi esegue un pallonetto millimetrico sull’angolo di posto cinque che vale l’8-13; gli umbri recuperano un break (10-13) ma il neo entrato Lanciani trova due punti consecutivi per il nuovo +5 (10-15). Tobaldi, dai nove metri, aumenta il gap (11-17) ma Foligno non ci sta e recupera fino al -2 (19-21); Lanciani timbra, dal centro, il primo tempo che vale il 19-22, Tobaldi mura Cittadino per il 19-24 con lo stesso opposto umbro che attacca in rete il pallone che chiude il terzo parziale con il punteggio di 19-25.
Al cambio di campo, dopo un iniziale equilibrio, la Paoloni allunga sul 6-11 grazie a Tobaldi mentre due errori in attacco dei folignati fan volare i maceratesi sul 6-13; sulle ali dell’entusiasmo Macerata aumenta il gap grazie al primo tempo di Biagetti (11-19) con Lanciani che, invece, sigla il muro dell’11-20. Nel finale la Paoloni può amministrare agevolmente il vantaggio: entrano Storani, Corradini e Sigona con quest’ultimo che tira una bella parallela che vale il 14-23 mentre Marconi mura Maracchia chiudendo il set 15-25 ed il match per 1-3.
La Paoloni Macerata conquista così la gara di andata di questo primo turno dei playoff e guarda con fiducia a quella di ritorno in programma Sabato 15 Maggio alle ore 16:00, al Palasport di Macerata in Contrada Fontescodella, dove basterà aggiudicarsi due set per aggiudicarsi la serie ed incontrare la vincente di Jobitalia Città di Castello – Bontempi Casa Netoip Ancona.
Serie B – Playoff – Primo Turno – Gara Di Andata
Edottorossi Ascensori Foligno – Paoloni Macerata 1-3
(25-18 18-25 19-25 15-25)
Edottorossi Ascensori Foligno: Grillo (L1), Piumi (K) 2, Beddini, Testagrossa 7, Maracchia 9, Mancini 12, Di Marco 5, Cittadino 11. Non entrati: Alessi (L2), Conti V., Nanni, Conti L., Trinati. All. Piumi
Paoloni Macerata: Stella 8, Corradini, Storani, Tobaldi (K) 15, Biagetti 8, Calistri 9, Lanciani 7, Leoni (L), Persichini 5, Marconi 11, Uguccioni, Sigona 1. All. Giganti – Massei
Arbitri: Angelucci Claudia (PI) – Bolici Giulio (SI)
Giorgio Farroni guida la Coppa del Mondo di paraciclismo nella sua categoria. Fondamentali le prestazioni dell’atleta dell’Anthropos di Civitanova Marche nelle gare della tappa di Ostend (Belgio).
Il Commissario Tecnico del paraciclimo italiano, Mario Valentini, ha convocato 20 atleti nella selezione azzurra e il top player del sodalizio civitanovese si sta facendo valere. Farroni, infatti, ha disputato due ottime gare imponendosi nella prova su strada e salendo sul secondo gradino del podio, giovedì, nella prova a cronometro. Performance che gli consentono di indossare la maglia di leader iridato.
Giorgio Farroni, al termine della seconda prova, non nasconde la sua soddisfazione: “Sono molto contento dei risultati – afferma -, anche perché è il primo confronto internazionale diretto post stop Covid e ho potuto constatare che il lavoro svolto fino a questo momento sta dando i suoi frutti. Ora gli obiettivi sono i Campionati del Mondo in programma dal 9 al 13 giugno e, a seguire, Tokyo per le Paralimpiadi”.
Il presidente Nelio Piermattei:
“Giorgio è uno dei nostri atleti di punta e, con professionalità e dedizione straordinarie, sta portando avanti la sua preparazione in vista degli impegni internazionali che seguiranno e che valgono tantissimo nella carriera sportiva di un atleta. Sono veramente orgoglioso che vesta i nostri colori”.
Dallo Scudetto in biancorosso all’avventura olimpica alla guida della Nazionale Italiana. Gianlorenzo “Chicco” Blengini, tecnico della Cucine Lube Civitanova e CT della selezione azzurra, è entrato ufficialmente in modalità Tokyo 2021. L’allenatore che ha fatto palpitare i cuori dei tifosi cucinieri in Campionato, d’estate sarà sostenuto da un’intera nazione nella speranza che i giganti dell’Italvolley regalino spettacolo e vittorie.
Hai girato l’interruttore e sei concentrato sulla Nazionale. Hai trovato il tempo di festeggiare lo Scudetto vinto con la Lube?
Blengini: “Ho gioito con i ragazzi per un grande traguardo, ma adesso il mio pensiero fisso è programmare il percorso migliore possibile per gli atleti azzurri in vista dei Giochi Olimpici. Alcuni giovani hanno bisogno di andare in campo e la VNL di Rimini ci darà una mano, mentre altri atleti, che sono già punti di riferimento, necessitano di un po’ di riposo dopo una stagione lunga e complicata”.
Puoi ricordare a freddo i passaggi cruciali che hanno portato il tricolore?
Blengini: “Vari step hanno innescato la scintilla: l’eliminazione dalla Champions League, avvenuta al Golden Set dopo una grande vittoria per 3-0 in Polonia, invece di scoraggiarci ha dato tanta fiducia al gruppo per la prova di forza durante la gara. Poi ci siamo potuti concentrare sui Quarti di Finale dei Play Off Scudetto e siamo riusciti a passare il turno senza gli indisponibili De Cecco e Leal, compattandoci ed eliminando una rivale molto forte in due soli match. La squadra ha dimostrato di saper soffrire, resistere e reagire gettando le basi per le successive imprese”.
A Tokyo l’Italia dovrà scendere in campo con una mentalità simile?
Blengini: “Saper fronteggiare le avversità e riemergere nei momenti più difficili con uno sforzo extra è una chiave per prevalere. Non ci danno come favoriti per le medaglie, ma il gruppo secondo me ha qualità. In termini programmatici, come ho accennato prima, vogliamo progettare un percorso funzionale agli atleti. Poi c’è l’obiettivo sportivo che è puntare al podio. Sarà fondamentale andare bene nel girone e arrivare in fiducia agli scontri decisivi”.
(Foto Spalvieri)
E’ stato il pomeriggio dell’impresa sfiorata e del rimpianto quello della Santarelli Cingoli al PalaEstra contro l’Ego Siena. La sfida di Serie A Beretta Maschile di pallamano, infatti, è terminata in parità sul 33-33: i ragazzi di Palazzi stavano conducendo 27-32 a tre minuti dalla fine, per poi subire il prepotente rientro della formazione di Dumnic negli ultimi secondi.
Il primo tempo è stato a due facce, con 15 minuti dominati dai locali e i restanti a tinte cingolane. Ladakis firma lo 0-1, ma Nikocevic, Pasini e Bronzo ribaltano il parziale sul 3-1, con due grandi parate di Leban sul greco e su Antic. Il serbo, Rotaru e Strappini mantengono a -1 Cingoli sul 5-4, rispondendo agli attacchi di Kasa e Guggino. L’ex Stefano Arcieri piazza il +3 dai 7 metri sul 9-6, dopo le parate di Colleluori su Nikocevic e di Leban su Mangoni. In tutta risposta, Ladakis e Antic segnano le reti del 9-8.Kasa ristabilisce il +2, Strappini imbatte sulla traversa ma al 19’ realizza il 10-9. Sull’11-9 Leban prima è provvidenziale su Antic e Mangoni, poi riesce a segnare al 23’ la rete del 13-10 dalla sua metà campo a porta cingolana sguarnita.
La Santarelli non molla e piazza un super break di 0-3 firmato Antic, Ladakis e Ferretti, ristabilendo il pareggio al 27’, grazie anche a tre grandi parate di Colleluori su Nikocevic, Kasa e Arcieri. Dopo il 14-13 di Bargelli, Antic e Mangoni chiudono la prima frazione sul 14-15.
Nella ripresa si assiste a un calo dell’Ego Siena nella fase centrale, con Cingoli brava ad approfittarne, sfiorando la vittoria a tre minuti dalla fine. Nikocevic e Bargelli ristabiliscono il 16-15 dopo le traverse di Strappini e Kasa. Ladakis pareggia, ma ancora Nikocevic e Bargelli riportano Siena sul +2 al 34’ (18-16). La Santarelli riconquista la parità con Strappini e Cirilli, parziale sul 19-19. Colleluori ipnotizza Kasa, mentre Leban respinge su Rotaru, Ladakis ed Antic dai 7 metri. Le squadre continuano a rispondersi punto su punto fino al 24-24, quando Antic e Mangoni piazzano il 24-26 al 46’.Colleluori para due tentativi di Kasa ed uno di Pasini, ma non può nulla per evitare il 26-26 di Arcieri.
Cingoli trova ancora un break con Rotaru e Ladakis, aiutata ancora dalle parate di Colleluori, per il 26-28. Siena a questo punto non riesce a rientrare, così gli ospiti con uno 0-4 volano a +5 dal 27-28 al 27-32 grazie alle reti di Antic, Strappini, Mangoni e ancora Strappini a tre minuti dalla fine.L’Ego, tuttavia, si risveglia e si riporta a -2 con le reti di Kasa, Nikocevic e Arcieri, grazie anche alla parata di Leban su Strappini (30-32).
All’inizio del 58’ viene annullato per un discutibile fallo di passi il possibile 30-33 di Mangoni, la difesa cingolana si distrae e permette a Kasa e Bargelli di pareggiare i conti sul 32-32 a46 secondi dalla sirena.Rotaru riesce a riportare avanti la squadra ospite, tuttavia sul gong ancora Bargelli mette in rete il definitivo 33-33.
La Santarelli Cingoli trova un punto al PalaEstra ma ne butta via uno importante in ottica salvezza contro un Ego Siena tra luci ed ombre.I ragazzi di Palazzi non sono riusciti a gestire 4 reti di vantaggio a 180 secondi dalla fine, in una partita intrepretata quasi alla perfezione, soprattutto nella ripresa. I cingolani continuano così a raccogliere poco rispetto a quanto di buono riescono ad esprimere in campo, per via di una concentrazione spesso latitante soprattutto nei momenti decisivi degli incontri.
I top scorer della gara sono Ivan Antic e Diego Strappini con 9 reti a testa, seguiti a 7 dal trio Bargelli-Kasa-Ladakis. Da sottolineare anche le ottime prove dei due portieri Leban e Colleluori, autori di grandi interventi salva-risultato.
Cingoli resta al terz’ultimo posto con 16 punti, a -3 dalla coppia Eppan-Albatro Siracusa a 19 con una partita da recuperare. Sabato prossimo 15 maggio Strappini e compagni affronteranno lo scontro diretto proprio contro la squadra siciliana al PalaQuaresima,in una classica sfida decisiva in cui i punti valgono doppio.
Ego Siena 33-33 Santarelli Cingoli (14-15)
Ego Siena: Leban 1, Pavani, Arcieri 6, Bargelli 7, Bronzo 3, Carboni, Gai, Guggino 2, Kasa 7, Muoio, Nikocevic 5, Pasini 2, Senesi. All. Dumnic
Santarelli Cingoli: Colleluori, Gentilozzi, Antic 9, Ciattaglia, Cirilli 1, Evangelisti, Ferretti 1, Garroni, Jaziri, Ladakis 7, Latini, Mangoni 3, Rotaru 3, Strappini 9, Tobaldi. All. Palazzi
Arbitro: Simone – Monitillo
(Foto di Paolo Lazzeroni)
Termina con un pareggio la stagione della Santarelli Cingoli nel campionato di Serie A Beretta Femminile di pallamano. Le ragazze di Analla, infatti, hanno strappato un 30-30 in casa del Nuoro, sfiorando la vittoria a un minuto dal termine di una sfida molto equilibrata e combattuta.
Nel primo tempo le cingolane riescono a portarsi in vantaggio e a mantenerlo fino al 30’. Dopo il 2-1 di Satta, Torelli e Yudica piazzano il 2-3. Danti è provvidenziale su Basolu, ma non può nulla sul pareggio di Satta sul 3-3. Torelli e Velieri mantengono il +1 sul 4-5, tuttavia Cester e Basolu ribaltano il parziale sul 6-5. Sara Bartolucci e Yudica riportano avanti la Santarelli sul 6-7 al 15’. L’argentina piazza poi le reti del 7-9.
Mostoni e Basolu pareggiano i conti al 19°, dall’altra parte ancora Sara Bartolucci e Brunella Yudica ribadiscono il +1, mentre Lenardon al 22’ segna il +2 sul 10-12. Notarianni accorcia, ma un break ospite di 0-3 firmato Cipolloni e doppio Velieri trascina Cingoli sul +4 al 26’, con Danti protagonista di una grande parata su Basolu. Mostoni e Notarianni riescono ad accorciare a -2, Cipolloni realizza il 15-18, però ancora Notorianni piazza il 16-18 che chiude la prima frazione.
Nella ripresa il Nuoro riesce a rimontare lo svantaggio, mentre la Santarelli prova a scappare ma viene riacciuffata dal +2. Danti ipnotizza Satta, tuttavia Basolu e Notarianni ristabiliscono il 18-18 con in mezzo un palo di Velieri. Dopo il 18-19 di Yudica, Notarianni e Basolu ribaltano il parziale sul 20-19, nonostante una parata di Danti sulla stessa capitana sarda. Cipolloni trova la traversa, Lenardon non sbaglia dai 7 metri e Yudica riporta avanti Cingoli al 39’ (20-21).
Danti continua a murare la sua porta, dall’altra parte Sofia Cipolloni è ancora sfortunata e colpisce un palo. Cester segna il 21-21, Stizia respinge l’attacco ospite, mentre l’offensiva sarda guadagna un rigore e la sospensione per due minuti per Mariniello. Dai 7 metri Notarianni trova ilnuovo vantaggio cdl Nuoro. Poco dopo la stessa viene allontanata momentaneamente dal campo, ma Saitta riesce comunque a piazzare il +2 al 42’ sul 23-21. Mister Analla chiama il time-out ed al rientro le cingolane hanno una grande reazione: un break di 0-5 firmato Lenardon, triplo Torelli e Cipolloni trascina la Santarelli sul 23-26 al 47’. Due gol di Satta accorciano le distanze, Lenardon fa +2 ma Notarianni e Basolu pareggiano i conti sul 27-27 a sette minuti dalla fine, con in mezzo un palo di Yudica.
Sara Bartolucci fa 27-28, Satta risponde a tono, si rimane sul 28-28 al 56’. Danti compie una doppia miracolosa parata su Satta e Madau, Notarianni colpisce un palo ed ancora Sara Bartolucci riporta Cingoli avanti (28-29). La giovane saracinesca cingolana si supera anche su Basolu e Cester, permettendo a Torelli di trovare il 29-30 all’inizio dell’ultimo minuto di gioco. Anche Stizia mura la sua porta, dall’altra parte Satta a trenta secondi dalla sirena segna il definitivo 30-30.
Finisce in parità la sfida tra Nuoro e Santarelli Cingoli. Il risultato è giusto, dato che le due squadre non si sono risparmiate ed hanno giocato discretamente bene. Per le ragazze di Analla si spezza così la “maledizione” delle quindici sconfitte di fila, con un po’ di rammarico per non essere riuscite a gestire il +3 a 12 minuti dalla conclusione.
La top scorer della partita è Michela Notarianni con 9 reti, seguita a 8 da Satta e Yudica. Chiude la carriera con 109 gol stagionali Cristina Lenardon, autrice di 5 gol alla 223^ presenza con la Polisportiva Cingoli. Da menzionare le ottime prestazioni anche di Jessica Torelli (6 reti) e della giovane portiere Margherita Danti, protagonista di grandi parate salva risultato.
La Santarelli chiude la stagione all’ultimo posto con 5 punti, frutto di 2 vittorie, un pareggio e 23 sconfitte. La retrocessione in Serie A2, comunque, non mette in dubbio la professionalità e la serietà delle ragazze cingolane, le quali, nonostante le difficoltà legate agli infortuni e ai casi di Covid riscontrati tra febbraio e marzo, hanno chiuso il campionato lottando fino alla fine.
Nuoro 30-30 Santarelli Cingoli (16-18)
Nuoro: Stizia, Basolu 5, Cester 3, Corrias, Filindeu, Finnu L., Finnu B., Fois, Madau 2, Mostoni 3, Notarianni 9, Onesti, Podda, Radovcic, Rivetti, Saitta 8. All. Deiana
Santarelli Cingoli: Danti, Battenti, Bartolucci S. 4, Bartolucci C., Cappelli, Ciattaglia 1, Cipolloni 3, Lenardon 5, Mariniello, Torelli 6, Velieri 3, Yudica 8. All. Analla
Arbitri: Anastasio – Zappaterreno
Pubblicata la graduatoria del Bando dello Sport 2020 Misura 7 a sostegno della ripresa delle attività sportive nelle aree colpite del sisma. Lo comunica l’assessore allo Sport, Giorgia Latini, che sottolinea: “La Regione, attraverso questa misura, sostiene i progetti che promuovono la pratica sportiva e l’attività fisico-motoria finalizzati alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione di ogni età, in particolare ai giovani, per favorire la ripresa delle attività e il ritorno alla normalità nelle aree colpite dal sisma”.
Sono 20 le domande finanziate, per un totale di oltre 120 mila euro assegnati.
In graduatoria i Comuni di Ascoli Piceno, Servigliano, Offida, Venarotta, Folignano, Pioraco, Penna San Giovanni, Valfornace, Cessapalombo, Castorano, Loro Piceno, Montemonaco, Smerillo, Camerino, Appignano del Tronto, Belforte del Chienti, Treia, Serrapetrona, Mogliano, Monterinaldo.
La Misura è rivolta a sostenere progetti di promozione sportiva a favore delle amministrazioni comunali dell’area del terremoto e anche per iniziative progettuali “Plastic free”, gli eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi quale l’inquinamento da plastica.
“Continuiamo a dedicare azioni e interventi al mondo dello Sport che rappresenta un settore fondamentale per la crescita della comunità per i valori educativi che trasmette ai giovani, e come pratica di prevenzione in tema di salute e benessere” conclude Giorgia Latini.
Seconda giornata della Coppa del Centenario e seconda vittoria per il Basket Macerata di coach Brachetti che, dopo un avvio in salita, riesce ad espugnare il PalaRisorgimento di Civitanova Marche con una prestazione di personalità e carattere in un incontro duro e spigoloso, come testimoniato dal 48-60 finale.
Partono subito forte gli 88ers trascinati da 9 punti di Pagliariccio nei primi 5 minuti, i maceratesi faticano a tenere il passo e scivolano fino al -11. I due liberi di Severini, a tempo scaduto, iscrivono il capitano biancorosso a referto e sanciscono la fine della prima frazione sul 18-13. Nel secondo periodo l’energico ingresso di Agostinelli rinvigorisce gli ospiti che cominciano a recuperare terreno sui civitanovesi. Squadre al riposo sul 30-28.
Il terzo quarto è la chiave di volta del match: la precisione dei padroni di casa cala drasticamente mentre i ragazzi di coach Brachetti assaporano il primo vantaggio del match con Agostinelli e Illuminati. Gli 11 punti di Severini nella seconda metà del periodo scavano un solco profondo e decisivo per la vittoria finale, presentando le due squadre agli ultimi 10 minuti sul 38-50. Fiato corto e storie tese nel finale, ma poche emozioni dal punto di vista sportivo con il Basket Macerata che controlla agevolmente fino alla sirena che sigilla il definitivo 48-60.
Tabellino
Civitanova: Antinori 3, Girotti 2, Poletti 5, Pagliariccio 11, Ferraro 2, Cicchitti L. 2, Gattafoni, Bovari 8, Pacioni 10, Marini, Malvestiti 2, Pelacani 3. All. Cicchitti P.
Macerata: Formentini, Spina 2, Tiberi 11, Alfonsi 5, Mogetta, Puliti ne, Agostinelli 11, Core 6, Severini 15, Illuminati 8, Centioni 2, Rischioni ne. All. Brachetti
Direttori di gara: Iacomucci e Mariani
Parziali: 18-13, 12-15, 8-22, 10-10.
Progressivi: 18-13, 30-28, 38-50, 48-60.
Usciti per 5 falli: Illuminati (Macerata)
Mercoledì in gara 3 la Med Store ha conquistato l’accesso alla semifinale, battendo per 3 a 1 l’Aurispa Libellula Lecce al Banca Macerata Forum. Domenica affronterà quindi l’HRK Motta di Livenza al Palazzetto dello Sport Grassato, ore 19, per la gara 1 di semifinale. I veneti hanno chiuso in testa il Girone Bianco, davanti a Porto Viro e proprio a Macerata, con i biancorossi usciti sconfitti nel corso della regular season in entrambi gli scontri; nei play off hanno invece avuto la meglio su Torino e Pineto.
Nella Med Store Macerata ci sarà voglia di riscatto per le sconfitte in campionato e di proseguire nel sogno promozione.
“È stata una partita spettacolare, bella da guardare e da giocare”, commenta il centrale Matteo Pizzichini, “Merito anche dell’Aurispa Libellula Lecce, hanno giocato con coraggio, a viso aperto, ci hanno sfidato su ogni pallone e portato in campo tanto agonismo. Noi ci alleniamo sempre per partite così, ringrazio lo Staff e la dirigenza per come ci hanno aiutati a preparare anche mentalmente la gara; prima dell’inizio, tra noi ci siamo detti che solo uniti saremmo riusciti a vincere e così è stato. Sfide tanto combattute si decidono nei momenti delicati e li abbiamo piegati a nostro favore, diverse delle situazioni più difficili le hanno risolte Calonico e Margutti, aiutandoci a uscirne fuori. Siamo orgogliosi di essere in semifinale e vogliamo continuare così, siamo pronti”.
Ora è il turno di Motta di Livenza, una squadra che conoscete, incontreranno una Med Store Macerata diversa da quella della regular season? “Rispetto alle due sfide passate siamo una squadra ancora più unita, scendiamo in campo in sei ma il gruppo ha la forza di più di trenta persone tra giocatori, staff, dirigenti; sentiamo una totale fiducia attorno a noi e questo fa la differenza. Loro sono una squadra aggressiva che ha fatto un ottimo campionato, ce li ricordiamo bene, noi risponderemo come sempre. È il bello dei play off, si incontrano le squadre più forti e dobbiamo dimostrarci migliori di tutti per arrivare fino in fondo”.
Dopo la pesantissima sosta del 2020 l’atletica leggera marchigiana, pur con le limitazioni del momento, ha ritrovato, sulla bellissima pista azzurra di Fabriano, una piccola normalità in una delle manifestazioni più significative del calendario primaverile: i Campionati Marchigiani giovanili di società riservati alle categorie cadetti-allievi, sia maschili che femmnili, a programma completo.
La manifestazione, che mancava da oramai due anni, ha sempre avuto un grande fascino e lo scorso fine settimana, anche con il tempo ancora instabile del periodo, i ragazzi bianco-rossi si sono fatti valere.
Le gare di sabato sono state condizionale dal maltempo ma agli avisini non è pesato molto, tanta era la voglia di riprendere dopo il lungo periodo di “lock-down” .Nella manifestazione bravo Riccardo Ricci che vince con m. 1.91 la gara di salto in alto con il nuovo personal best , migliorando il precedente 1.89 fatto alle indoor. L’atleta ha poi affrontato m. 1.93 dimostrando di essere oramai pronto per questa misura.
In grande forma anche Giovanni Stella Fagiani che nella gara di giavellotto allievi vince, sotto pioggia battente, con m. 55,61 del nuovo personale di oltre due metri.Nella stessa categoria buon esordio di Matteo Vitali nei 100 piani con un 11”61 bagnato e secondo posto di Simone Coppari nei 110 ostacoli in 17”05. Positivo rientro per Libero Samuele Marino nei 2000 in 9’48”72. Fra le allieve bella vittoria di Chiara Menotti nei 200 corsi in 26”22 davanti a Meskerem Paparello dell’AMA Civitanova a 26”70 e alla compagna di squadra Gaia Palmieri in 27”43 che nella prima giornata ha ottenuto un buon 13”08, entrambi primati personali per l’atleta camerte.
Nel mezzofondo Emma Baldoni all’esordio nei 3000 in un validissimo 10’44”60 e in buon progresso di Sofia Marchegiani negli 800 in 2’27”86. Nell’alto allieve gara difficile per le condizioni atmosferiche di Federica Tomassini con m. 1.53. Nelle cadette ancora in luce Sonia Gattari che si migliora nei m. 80 sotto la pioggia scendendo a 10”50 dietro l’inarrivabile Alice Pagliarini dell’AVIS Fano, nuova primatista regionale sulla distanza. Gattari ha poi portato alla vittoria la bella staffetta 4 x 100 in 50”39 sempre con la formazione: Olimpi-Mengarelli-Gentilucci e appunto Gattari. Un quartetto sempre più sicuro nei cambi e con le ragazze tutte in progresso anche negli 80 piani con Sofia Gentilucci a 10”89 (brava anche nel lungo con 4,73) , Giulia Olimpi a 11”02 e Anna Mengarelli a 10”83, con il nuovo personale anche sui 300 dove vince la gara in 43”43.
Buon terzo posto per Alissa Salvucci nel salto triplo con la misura di m. 9,53. Brava Beatrice Cippitelli all’esordio nella categoria che ha corso sia gli 80 ostacoli che i 300 ostacoli in 15”18 e 54”21; buon esordio di Nausica Paciaroni nel lancio del giavellotto con m. 17,22
Importante miglioramento per Sofia Romagnoli nei m. 1000 dove ha tolto quasi quattro secondi al suo personale portandosi a 3’15”81. Nell’asta Bianca Sulzer, cadetta primo anno, a m. 2,10 ha un po’ risentito della lunga sosta. Nei cadetti da registrare il progresso di Stefano Bartoloni nei m. 1000 in 3’03”18 e le buone prove di Riccardo Mozzoni nell’accoppiata alto-lungo con m. 1,40 e m. 4,72. Per ultimo la staffetta di categoria con Alberto Tabarretti (17”87 negli ostacoli e 4,45 nel lungo)-Pietro Marchionni-Samuele Montagnese e Riccardo Mozzoni in 51”19.
Enrico Diamantini murerà ancora in biancorosso. Il centrale nativo di Fano, classe 1993, ha firmato il rinnovo che lo legherà alla Cucine Lube Civitanova per tre anni. Prosecuzione naturale per un atleta che quando è stato chiamato in causa ha sempre dato un contributo importante al Club.
Cresciuto nel vivaio della Lube e protagonista di esperienze significative in team di SuperLega e A2, nell’ultimo triennio il gigante di 204 cm ha fatto incetta di trofei a Civitanova vincendo un Mondiale per Club, un Champions League, due Scudetti e due Coppe Italia, titoli che hanno arricchito il suo Palmares personale, in precedenza caratterizzato dalla vittoria dei Play Off di A2 con il Volley Potentino nel 2014/15 e dalla conquista della Challenge Cup con Ravenna nel 2018/19. Numerosi anche i titoli messi in bacheca con i collettivi della cantera biancorossa.
“Oggi sono proprio felice– le prime parole di Enrico Diamantini dopo l'accordo – Questo è quello che volevo. Desidero continuare a vincere con il Club in cui sono cresciuto”.
Anche la CBF Balducci HR Macerata, vincitrice della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A2 di volley femminile, viaggia con Contram nelle sue trasferte. Un connubio fortunato, che va ad unirsi alle fortune sportive di altre grandi realtà come Lube Volley, Santo Stefano Basket o Matelica Calcio. Connubio che il Presidente del Contram Stefano Belardinelli ha celebrato con la consegna di una targa alla società Helvia Recina Volley, in omaggio alla vittoria della Coppa.
“Per noi è un grande piacere accompagnare squadre vincenti come l'Helvia Recina e tante altre squadre che viaggiano con noi – ha dichiarato Stefano Belardinelli – Questa società sportiva ha il merito, oltre ai risultati, di dedicare molta attenzione al sociale, al settore giovanile, all'inclusione allo sport dei diversamente abili. Oltre a questo c'è il mio ricordo personale dello storico presidente Tito Antinori. Chi ha preso le redini oggi lo sta facendo con grande entusiasmo e personalità. Il volley è uno sport importante nelle Marche ed il settore femminile è rilevante per il seguito che offre. Noi siamo contenti di offrire un servizio di qualità a questa società, vogliamo continuare a farlo seguendo la squadra nelle trasferte ma anche vivendo con loro quello che succede nel corso dell'anno.”
Un momento importante anche per la squadra e la società, che con i loro risultati e con la capacità di reagire anche nelle difficoltà hanno rappresentato la forza di tutto un territorio.
“Per noi è stato un grande successo – conferma Ilenia Peretti, capitano della CBF Balducci – L'auspicio è quello di aver portato una grande gioia a questa città e a questa provincia; essendo anche io di Macerata la soddisfazione è ancora più grande. Per me che vivo qui, la Contram l'ho sempre vissuta fin da piccola, andando a scuola con le loro corriere, quindi oggi è un onore essere accompagnati da loro ed è bellissimo vedere la scritta Campioni d'Italia 2021sul pullman con il quale abbiamo vissuto le nostre trasferte.”
“Questa consegna è il riconoscimento per un gruppo, da un'azienda come la Contram che ci dà l'onore di fruire dei suoi mezzi – ha dichiarato il presidente dell'HR Volley Pietro Paolella – L'omaggio che ci hanno consegnato rafforza ancora di più l'unione che c'è con il nostro territorio, questo ci spinge sempre di più a lavorare ed a fare bene.
Bellissima partita al Banca Macerata Forum che i biancorossi fanno propria grazie ad un'altra prestazione di livello. I ragazzi del coach Di Pinto lottano con determinazione, soffrono e danno spettacolo contro un avversario mai domo che anche stavolta ha dato battaglia fino alla fine. Rispetto alla gara 2, la Med Store è riuscita a tenere sempre alta pressione sugli avversari ma da domani la testa sarà già alla semifinale di domenica, contro Motta di Livenza.
CRONACA – Nessun cambio per i due coach, la Med Store scende in campo con Dennis, Margutti e Ferri, centrali Calonico e Pizzichini, Monopoli, Gabbanelli libero. L'Aurispa Libellula risponde con Stabrawa, Disabato e Capelli, Agrusti e Rau al centro, Longo, Bisci libero. Calonico anticipa tutti al centro e apre la gara, risponde subito Stabrawa; ritmi alti al Banca Macerata Forum con la Med Store che mette sotto pressione gli avversari. Vanno avanti i biancorossi, Lecce difende su Pizzichini e Dennis in un lungo scambio, poi commette invasione, 7-5. Lottano su ogni pallone le squadre regalando spettacolo, Macerata riesce a tenere il +2 grazie ad una grande difesa di Gabbanelli e al muro vincente di Calonico che vale il 10-8. Coach Denora Caporusso è costretto a chiamare il time out per spezzare il buon momento della Med Store, 14-10; si scuote l'Aurispa Libellula che con Stabrawa in battuta va sul -1 e stavolta è Di Pinto a fermare il gioco per richiamare i suoi. Ci pensa Margutti ad allungare di nuovo sul +3, poi Muro di Calonico su Stabrawa ed ace di Dennis, 19-14. Sale in cattedra lo schiacciatore cubano e trascina Macerata sul 22-14, confezionando anche un altro ace. Controlla la Med Store e chiude il primo set con Ferri, 25-16. Apertura di secondo set di nuovo nel segno di Calonico che firma i primi due punti, poi Stabrawa trascina i suoi e in battuta trova il punto del 3-5. Ci pensa Margutti a ristabilire il pareggio con due punti consecutivi, 7-7, quindi il diagonale di Dennis regala a Macerata il nuovo vantaggio.
Grande equilibrio in campo, Disabato trova un ace fortunoso grazie alla deviazione della rete e fa 10-10; scappano ancora avanti i biancorossi con Ferri e l'ace di Calonico, gli ospiti inseguono e con Capelli in battuta raggiungo il 15-15. Torna sempre avanti Macerata, decisivo Calonico, risponde però Lecce, temibilissima in battuta, con Longo che trova un altro ace grazie al tocco della rete. Non è da meno Dennis che in battuta manda i suoi sul 20-18, poi nuova rimonta ospite e Di Piunto chiama due time out, 20-21. Due errori dei biancorossi, 21-24, chiude Stabrawa, un set a testa. Terzo set e terza apertura di Calonico, ancora una sentenza a muro, poi consueto equlibrio e squadre che giocano punto a punto; ci pensa Pizzichini ad allungare il distacco, servito due volte al centro da Monopoli, 6-3. Prova a controllare il vantaggio Macerata tenendo alta la pressione, sul 13-9 Denora Caporusso chiama il time out; stavolta restano concentrati i biancorossi e allungano, Pizzichini blocca Stabrawa a muro, 16-10. Ciardo la mette fuori in battuta, 20-13 per la Med Store che tiene le distanze e torna in vantaggio nei set con il punto decisivo di Pizzichini. Stavolta il primo punto è per l'Aurispa Libellula e sono i padroni di casa a dover inseguire, 5-6. Macerata va sul -1 con Ferri poi scappano di nuovo gli ospiti e Di Pinto è costretto a chiamare il time out sul 7-11.
Non basta a frenare gli avversari che con Disabato in battuta allunbgano 10-15, poi lo stesso Disabato manda fuori; ci prova il solito Dennis a guidare la rimonta, 13-15 e arriva il time out per Lecce. Lo schiacciatore cubano trova anche il punto del 17-17, un pareggio costruito con pazienza e determinazione dalla Med Store: sentono la pressione gli ospiti, due errori mandano avanti i biancorossi, 20-18 e time out per Denora Caporusso. Si riscatta subito l'Aurispa Libellula, il video check assegna il punto del -1 tra le proteste di Macerata, quindi Stabrawa di potenza fa 20-20, finale tirato: Ferri e un tocco out avversario mandano i biancorossi avanti 23-21; accorcia Agrusti, poi diagonale inarrestabile di Dennis dopo la grande ricezione di Gabbanelli e punto decisivo per la Med Store Macerata che arriva in un batti e ribatti sotto rete.
MED STORE MACERATA 3 - AURISPA LIBELLULA LECCE 1
PARZIALI: 25-16, 22-25, 25-15, 25-22.
Durata set: 22’, 23’, 21’, 29’. Totale: 95’.
MED STORE MACERATA: Snippe, Pasquali, Clonico 11, Cordano, Dennis 22, Margutti 8, Ferri 15, Monopoli, Princi, Pizzichini 10, Gabbanelli, Valenti. NE: Pahor, Risina. Allenatore: Di Pinto.
AURISPA LIBELLULA LECCE: Longo 2, Poli, Ciardo, Stabrawa 22, Disabato 14, Rau 3, Capelli 12, Agrusti 8, Bisci. NE. Morciano, Lisi, Catena. Allenatore: Denora Caporusso.
ARBITRI: Turtù e Somansino.
Sconfitta pesantissima per il Tolentino, la seconda consecutiva. I ragazzi di coach Mosconi si sono arresi al "Della Vittoria" per 3-1 all'Atletico Fiuggi nel recupero della ventiduesima giornata del campionato di serie D, girone F.
LA CRONACA - Ad aprire le danze è un calcio di rigore realizzato da Fall al 21', concesso per uno scomposto intervento di Capezzani a seguito di un pessimo controllo del pallone in area di rigore. Il raddoppio laziale arriva sempre grazie alla complicità della difesa di casa, dormiente su un cross messo in mezzo dalla sinistra da Turso, che trova la deviazione vincente di Gaetani.
Il Tolentino sembra subire particolarmente il doppio svantaggio ma a riportare, parzialmente il sereno, ci pensa capitan Padovani con una pazzesca girata di prima intenzione su cross di Severini. Si va al riposo sull'1-2 a favore degli ospiti.
Nella ripresa i cremisi cingono d'assedio la metà campo dell'Atletico Fiuggi, ma non riescono a trovare lo spunto vincente. Nel riversarsi in avanti, i padroni di casa lasciano ampi spazi per le ripartenze laziali. In una di queste occasioni Bonacchi, nell'intervenire come ultimo uomo su Fall, viene espulso.
È l'anticamera per il nuovo gol del Fiuggi che arriva, come una doccia fredda, poco prima del novantesimo. Magistrale il contropiede condotto da Tornatore, che in diagonale beffa Governali.
È buio pesto per il Tolentino, sempre più invischiato nella zona play-out.
Il Tribunale di Ascoli Piceno ha dichiarato il fallimento della Sambenedettese Calcio, squadra militante del girone B della serie C. Concesso l'esercizio provvisorio per permettere alla squadra di San Benedetto del Tronto di disputare i play off, con primo impegno domenica sul campo del Matelica.
Il tribunale ha nominato curatori fallimentari i commercialisti Franco Zazzetta, Massimiliano Pulcini e l'avvocato Francesco Voltattorni. Il fallimento era stato chiesto da alcuni fornitori di beni e servizi, ma non dai tesserati benché lamentino di non percepire alcun emolumento da settembre 2020.
Con l’ufficialità del fallimento resta ancora percorribile la possibilità di salvare la categoria attraverso l’acquisto del titolo sportivo all’asta fallimentare: il vincitore sarà chiamato a pagare i debiti sportivi della Sambenedettese e la deadline è fissata per il 10 giugno.
(Fonte: ANSA)
La gara tra Matelica e Sambenedettese, valevole per il primo turno dei playoff di Serie C, si disputerà domenica 9 maggio e avrà inizio alle ore 17:30, presso lo stadio Helvia Recina di Macerata.
La squadra vincente avrà accesso al secondo turno.
In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari, avrà accesso al Secondo Turno Play Off del girone la squadra meglio classificata al termine della regular season.
Fenomenali. La Rossella Civitanova tira fuori dal cilindro il coniglio più bello della stagione, firmando l’impresa contro la corazzata Gesteco Cividale e riesce in un’impresa che solo 10 giorni fa sembrava folle: entrare nei playout con il fattore campo a favore. Le concomitanti vittorie di tutte le altre dirette concorrenti, infatti, lascia di fatto invariata la classifica in coda e la Virtus, nella parità a tre con Montegranaro e Teramo, si mette dietro entrambe le formazioni: sarà proprio la squadra abruzzese l’avversaria nel primo turno degli spareggi salvezza che scattano fra due settimane.
È stato un match praticamente sul filo dell’equilibrio per tutti i primi tre quarti al PalaRisorgimento, con una Cividale a confermare le difficoltà dell’ultimo periodo (quella di ieri è la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate per i friulani) e la Rossella, al contrario, a confermare quanto di buono fatto veder dall’arrivo di coach Foglietti. Dopo 30’ nei quali nessuna delle squadra supera i due possessi di vantaggio, i biancoblu danno la prima piccola spallata al match in apertura di quarto periodo: un canestro di un super Casagrande (autore di 25 punti dopo i 30 contro Padova di mercoledì) e le triple di Rocchi e Amoroso producono un 8-0 che spinge via la Virtus (56-51 al 32’). Cividale rintuzza, ma ancora Casagrande e il rientrare Fabi (tornato nei 10 al posto di Felicioni dopo il mal di schiena che lo aveva fermato mercoledì) piazzano altri due canestri pesanti che fanno volare la Rossella al +10 (68-58 a 4’ dalla sirena). I friulani sembrano alle corde, ma i biancoblu falliscono il colpo del ko e allora Rota sale in cattedra e riporta la Ueb fino al -1 (74-73 con circa 30” da giocare). Amoroso scaccia i fantasmi colpendo da sotto, Rota fa 1/2 in lunetta (76-74) e quando Battistini frana addosso a Fabi per il fallo antisportivo di fatto è game set e match. Il play portoelpidiense è infatti glaciale dalla lunetta, Andreani lo è altrettanto con un altro 2/2 dopo il fallo veloce di Hassan e con 12” da giocare e 6 punti di vantaggio la partita va di fatto in archivio.
Terza vittoria in fila, terza in quattro partite dall’arrivo di coach Foglietti: sarà una Rossella in grande fiducia quella che fra due settimane (date e orari sono ancora da stabilire) entrerà nella fase torrida della stagione, quella in cui ci si giocherà la permanenza in Serie B.
Queste le parole di coach Foglietti a fine partita: «Una grande prestazione soprattutto in difesa. Abbiamo dimostrato che la squadra è unita, quando vedi che tutti si sbattono dietro è motivo di soddisfazione per un allenatore. In attacco abbiamo guardie di livello per cui quell’aspetto mi preoccupa meno, ma ai ragazzi avevo chiesto un occhio di riguardo in difesa, perché Cividale viaggia intorno agli 80 punti a partita. Volevamo tenerli intorno ai 70 e ci siamo riusciti. Nell’ultimo quarto abbiamo trovato 3-4 canestri facili, loro sui cambi hanno fatto alcuni errori lasciandoci l’area libera e quello ci ha dato fiducia. Ma sono sicuro che la fiducia la prendiamo anche con la difesa: tutti sono pronti a dare il massimo, anche chi in questo momento non è al meglio fisicamente. I playout col fattore campo a favore? Quando sono arrivato alla società ho detto che dovevamo ragionare per obiettivi. Il primo era non arrivare ultimi e l’abbiamo centrato. Ora siamo riusciti a tenerci addirittura due squadre dietro nella griglia dei playout, ma mettiamo in chiaro una cosa: non è ancora finito nulla, anzi, il difficile arriva proprio adesso. Ora arrivano due settimane in cui finalmente potremo lavorare su alcuni aspetti del nostro gioco con maggiore calma, senza l’assillo di avere una partita due giorni dopo. E questo non può che farci bene».
ROSSELLA CIVITANOVA-GESTECO CIVIDALE 80-74
CIVITANOVA: Primitivo ne, Fabi 7, Cognigni, Andreani 4, Vallasciani, Amoroso 9, Lusvarghi 4, Casagrande 25, Rocchi 19, Milani 12. All.: Foglietti.
CIVIDALE: Ohenhen 1, Miani, Chiera 13, Cassese 11, Rota 13, Battistini 14, Fattori 10, Cipolla 2, Hassan 10, Micalich ne. All.: Pillastrini.
ARBITRI: Colombo, Di Pilato.
PARZIALI: 19-16, 14-18, 15-17, 32-23.
Troppa Sassuolo per la CBF Balducci HR Macerata che, nell'ultimo recupero della Pool, non riesce ad arginare la verve di Antropova e compagne che si vanno a prendere il settimo posto in Pool Promozione che vale la certezza dei Play Off e l'accoppiamento nei quarti proprio con le ragazze di Luca Paniconi, che terminano al quarto posto alle spalle della Megabox Vallefoglia.
Sestetto “canonico” in casa Green Warriors, con Pasquino ed Antropova in diagonale, Salinas e Dhimitriadhi schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali e Falcone libero; nelle file della CBF Balducci due variazioni rispetto alle ultime uscite: Pirro per Renieri a completare la diagonale con Peretti e Rita per Mancini al centro accanto a Martinelli, Bisconti libero e consueta coppia di banda Lipska-Pomili.
Avvio di match piuttosto equilibrato fino al 7-7 quando Antropova e Busolini trovano il break (4 punti consecutivi) che mette il primo set in discesa per le padrone di casa. La CBF Balducci prova a rimanere in scia, anche giovandosi di qualche errore delle locali ma il turno al servizio di Antropova, con 2 ace consecutivi, inguaia Macerata (18-12). Lipska trova il punto numero 13 ma da lì in poi è monologo di Sassuolo: il turno al servizio di Dhimitriadhi è mortifero, con 2 aces, un muro di Busolini e gli attacchi di Salinas e soprattutto di Antropova che chiude il set.
Macerata inizia il secondo set con Renieri opposta per Pirro e Mancini al centro per Martinelli, ma è sempre Sassuolo a fare la voce grossa: gli attacchi Antropova e Dhimitriadhi scavano un primo solco già sull'8-3, Mancini e Lipska cercano di riportare le ospiti a ridosso della Green Warriors (9-6) ma è sempre Antropova a trascinare le padrone di casa fino al 15-10. Sono allora Rita, Lipska e Renieri, con tre attacchi vincenti consecutivi, a cercare di riaprire il set (15-13) ma ancora Dhimitriadhi e Antropova trovano un altro allungo (20-15). Macerata torna a reagire, sempre con Lipska e Renieri ed un attacco vincente di Pomili riporta la CBF Balducci a ridosso della avversario (23-22). Salinas trova il punto del 24-22, Rita annulla il primo set ball ma il secondo arriva con il monster block di Civitico.
Terzo parziale che inizia in maniera più equilibrata rispetto ai precedenti, sul 7 pari Macerata ha un piccolo giro a vuoto che induce Paniconi a cambiare inserendo Galletti in regia. La CBF Balducci lentamente, ma inesorabilmente, recupera terreno con i punti trovati da Lipska, Renieri e Rita. È proprio un ace di quest'ultima a permettere alle ospiti di riacciuffare la parità sul 15-15. Busolini e Magazza (subentrata a Salinas a set in corso) fanno riprendere quota a Sassuolo (18-16) ma Mancini, Pomili e Lipska permettono alla CBF Balducci di riprendere e superare le avversarie (20-19). Il finale è mozzafiato: Antropova riporta avanti Sassuolo sul 22-21, Rita pareggia e l'ace di Galletti riporta avanti Macerata, Lipska va punto ma la Green Warriors annulla i due set ball delle ospiti portando il set ai vantaggi. Sul 25 pari però Antropova sbaglia il servizio ed il muro di Renieri su Dhimitriadhi riapre il match.
Il set perso scivola addosso a Sassuolo che, con un'Antropova scatenata, si porta subito sul 9-2. Paniconi cerca energie fresche prima in banda (Maruotti per Pomili) poi in diagonale (di nuovo dentro Pirro per Renieri) ma non basta: Magazza, Antropova e Dhimitriadhi dilagano fino al 24-11. Rita e Maruotti annullano i primi 2 match ball ma l'out di Lipska sulla sua battuta in salto chiude la sfida e dà i 3 punti a Sassuolo.
GREEN WARRIORS SASSUOLO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Pasquino 2, Salinas 7, Civitico 10, Antropova 30, Dhimitriadhi 17, Busolini 7, Falcone (L), Magazza 6, Borlengo. Non entrate: Ariss, Mammini, Ferrari, Zojzi, Pelloni (L). All. Barbolini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 19, Rita 7, Pirro 1, Pomili 5, Martinelli 1, Peretti 2, Bisconti (L), Renieri 8, Mancini 5, Galletti 2, Maruotti 1, Sopranzetti (L). Non entrata: Giubilato. All. Paniconi
ARBITRI: Fontini, Sabia.
PARZIALI: 25-13 (19') 25-23 (28') 25-27 (29') 25-13 (22')
NOTE: Green Warriors 10 errori in battuta, 8 aces, 15 muri vincenti, 42% ricezione positiva (17% perfetta), 36% in attacco; CBF Balducci 7 errori in battuta, 5 aces, 7 muri vincenti, 34% ricezione positiva (12% perfetta), 24% in attacco.