Continua il periodo buio per la Recanatese. Dopo la sconfitta contro la Vastese, la squadra leopardiana cade anche a Montegiorgio nel derby marchigiano.
Si tratta di un successo prezioso per la squadra fermana, che sale a quota 20 punti in classifica, fuori dalla zona play-out, e con ancora molte partite da recuperare.
Di contro, la banda Giampaolo deve iniziare a guardarsi le spalle visto che gli attuali 22 punti non rassicurano, sebbene la zona play-off resti distante sole tre lunghezze.
LA CRONACA - Il vantaggio del Montegiorgio arriva sugli sviluppi di un corner battuto da capitan Trillini. A seguito di un batti e ribatti, a depositare la palla in rete è Mandolesi quando il cronometro segna il diciottesimo minuto del primo tempo.
Il raddoppio arriva al 60', con Pampano che è bravo a raccogliere l'imbucata di Trillii e a non fallire di esterno destro a tu per tu con De Chirico.
La Recanatese prova a riaprirla al 74' con bomber Pera, che svetta di testa sul calcio di punizione pennellato da Pezzotti ma il forcing finale non porta i frutti sperati. A festeggiare la vittoria del derby marchigiano è il Montegiorgio.
Il Tolentino conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato, ottenendo lo scalpo della capolista Campobasso al termine della migliore partita della stagione. I cremisi travolgono 4-0 i molisani e ottengono tre punti fondamentali per tornare a respirare e provare ad allontanare le zone calde della classifica sebbene rimangano ancora invischiati nella lotta per evitare i play-out.
LA CRONACA - Il Campobasso viene tramortito nell'arco di quindici minuti. Al 22' arriva il vantaggio cremisi grazie ad un contropiede condotto egregiamente da bomber Padovani che si avventa su un rilancio lungo di Zrankeon, combatte con due difensori molisani e serve lungo la fascia Severini. Il numero del 10 del Tolentino parte in velocità seminando gli avversari e battendo implacabilmente Piga con un gran diagonale.
Il raddoppio arriva nove minuti più tardi, ancora una volta grazie alla caparbietà di Padovani che vince due contrasti in area di rigore, per poi servire Tortelli che gli ridà il pallone. L'attaccante cremisi calcia in porta, ma il tiro esce strozzato divenendo un assist d'oro per Capezzani che deve solo spingere la sfera in rete.
Dopo aver contribuito in maniera determinante alle prime due segnature, Padovani mette anche la propria firma personale sul match incornando alla perfezione un corner calciato dal neo-acquisto Conti: è il trentaquattresimo minuto del primo tempo.
Dopo circa un quarto d'ora nella ripresa, lo stesso Padovani è però costretto ad abbandonare il campo a causa di un problema muscolare alla coscia sinistra. Al suo posto entra Minella. Poco dopo il Campobasso si divora la rete del 3-1 con Cogliati che calcia alto a porta vuota al termine di una grande azione corale.
Ad illuminare la manovra cremisi, per tutta risposta, ci pensa Severini che manca il gol dell'anno soltanto per colpa della traversa. Il fantasista cremisi scaglia, dal centro dell'area di rigore, un tiro al volo da applausi per coordinazione e tecnica ma il montante gli dice no.
La sfuriata finale del Campobasso non produce risultati apprezzabili, è invece il Tolentino a pungere di nuovo. A cinque minuti dal termine anche Minella mette la sua griffe con un colpo di testa ravvicinato, su splendido assist da Conti: è 4-0.
I ragazzi cremisi possono festeggiare una delle vittorie più prestigiose della gestione Romagnoli.
(Credit Foto: Facebook Us Tolentino 1919)
Il nuovo testimonial promozionale della Regione Marche è il CT della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini. Lo ha stabilito oggi la giunta regionale con una delibera con la quale individua il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, originario di Jesi e sportivo di fama internazionale, come testimonial per la promozione turistica della Regione Marche fino al 2023.
"Sono felice che Roberto Mancini abbia accettato la sfida di rappresentarci in Italia e nel mondo - afferma il Presidente Francesco Acquaroli – e di aiutarci a valorizzare le nostre bellezze e farle conoscere il più possibile. Lo ringrazio per l’entusiasmo e la disponibilità dimostrata già fin da subito".
La scelta della giunta e del Presidente Acquaroli, che ha tenuto per sé la delega al turismo, è stata proprio quella di puntare su un testimonial di notorietà internazionale che possa favorire il rilancio delle Marche in Italia e nel mondo in un momento in cui, le conseguenze del sisma prima ed ora le difficoltà legate alla pandemia, richiedono un’azione di promozione turistica e valorizzazione territoriale forte e riconoscibile. La scelta è ricaduta dunque sul grande campione jesino che oggi guida gli Azzurri: uno sportivo le cui origini sono note e che oggi si appresta a sfide sportive internazionali, e che per le prossime stagioni sarà il volto delle Marche nel mondo. La sua riconoscibilità e forza in Italia e all’estero dipendono soprattutto dalla sua immagine autentica, fatta dalla qualità del lavoro e della professionalità, vicina ai nostri territori dove Mancini torna ogni volta che può.
La Camera di Commercio delle Marche sarà partner della Regione Marche nella realizzazione dell’iniziativa e collaborerà con l’ente regionale nell’attuazione della campagna di comunicazione e marketing che vedrà protagonista Mancini.
"L'accordo con Mancini - commenta il Presidente di Camera di Commercio Marche, Gino Sabatini - darà più forza, visibilità e attrattività all'offerta turistica marchigiana anche oltre i confini nazionali in un'ottica recupero di quote di mercato fondamentale per tutta la nostra economia, a partire dal comparto dell'accoglienza ma non solo".
Con l’immagine di Roberto Mancini saranno realizzati i nuovi prodotti promozionali che andranno a comporre l’offerta del sistema turistico regionale delle Marche per riposizionarla nel mercato nazionale ed internazionale.
È un’annata particolarmente difficile per l’Ascoli. La squadra marchigiana dopo la prima parte di stagione si trova a dover lottare con le unghie e con i denti per allontanare lo spettro della retrocessione e dei play out.
Un compito non facile per la squadra di Sottil che deve ritrovare entusiasmo, cattiveria e soprattutto punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Nella seconda parte di stagione, secondo gli esperti di scommesse, la squadra può regalarsi un cammino importante verso la salvezza, anche se non sarà di certo facile scalare la classifica allontanandosi dalla zona play out.
Il campionato di Serie B è da sempre un campionato lungo e difficile nel quale non mancano mai i colpi di scena e per questo nulla è ancora deciso per i bianconeri marchigiani.
La sfida con la Reggiana
Nell’ultimo turno di campionato l’Ascoli ha perso in trasferta contro la Reggiana a causa di un calcio di rigore trasformato da Ardemagni. I marchigiani sono rimasti in dieci per gran parte della partita a causa dell’espulsione di Caligara. Nonostante l’uomo in meno i marchigiani hanno ben coperto il campo ed in più occasioni hanno sfiorato il pareggio anche se in inferiorità numerica. Una prestazione che da un lato lascia l’amaro in bocca ai tifosi ed al tecnico, ma che dall’altro lascia ben sperare in vista delle prossime partite.
Per fare ciò il tecnico Sottil dovrà puntare tutti sui propri uomini migliori a disposizione nella rosa dell’Ascoli. A partire dal bomber Federico Dionisi che dopo anni di gol in maglia Frosinone ha deciso di sposare la causa Ascoli ed è pronto a trascinare la squadra verso l’importante traguardo della promozione. Un attaccante che come dimostrato nel corso degli anni può davvero fare la differenza nella serie cadetta. Sta al tecnico Sottil trovare la chiave di volta per utilizzare nel miglior modo possibile le caratteristiche tecniche del bomber Dionisi.
Proprio contro il Frosinone, in maglia Ascoli, è arrivato il gol numero 100 in Serie B. Una rete siglata su calcio di rigore che ha permesso all’Ascoli di pareggiare contro i ciociari ed al bomber di raggiungere un traguardo importantissimo e tanto atteso, proprio contro la sua ex squadra.
Altro protagonista di questa squadra è Oliver Kragl. Il forte esterno tedesco, in prestito dal Benevento, è uno dei punti forza della squadra marchigiana e può fare la differenza con le sue incursioni e con i calci da fermo. Kragl, infatti, è uno dei maggiori interpreti dei calci da fermo del campionato cadetto e dalle sue punizioni possono arrivare punti importanti per la salvezza di una squadra che ha bisogno di curare soprattutto i particolari per portare a casa un risultato fondamentale come la salvezza.
Vince ancora la S. Stefano-Avis di Porto Potenza nel campionato di serie A. Sabato, nell’esordio casalingo al PalaPrincipi i portopotentini hanno vinto facile contro Sassari.
Sempre in controllo i padroni di casa, concentrati in fase difensiva ed efficaci in avanti.
Una vittoria che mantiene i ragazzi di coach Roberto Ceriscioli saldamente al comando della classifica del girone A con 6 punti, a punteggio pieno dopo le vittorie a Sassari, a Padova e, appunto, sabato contro di nuovo la Dinamo Lab.
Ma coach Roberto Ceriscioli non si accontenta e chiede di più ai suoi, consapevole della straordinaria brevità di questo campionato rispetto a tutti gli altri: “Proprio questa caratteristica – dice il coach -rende il torneo di quest’anno incredibilmente intenso. Ogni minuto di ogni partita deve essere sfruttato per raggiungere la forma giusta, sia fisica che mentale. Contro Sassari, invece, ho visto i miei ragazzi meno intensi di quanto li vorrei. Mai come in questo campionato chiedo loro il massimo della determinazione e della concentrazione su ogni pallone, dal primo all’ultimo minuto di gara”.
Una delle migliori peculiarità dei portopotentini emersa anche dal match contro gli isolani è quella di non avere un piccolo manipolo di grandi realizzatori ma di avere molti punti distribuiti in più mani e di riuscire a mandare a canestro molti giocatori. Sabato i ragazzi erano contati, visti i 4 giocatori non convocato perché positivi al Covid19, ma degli 8 in distinta tutti sono andati a punti (Schiera 2, Ghione 10, De Boer 7, Miceli 5, Giaretti 21, Stupenengo 4, Castellani 6, Bedzeti 16). E, di questi 8, ben 3 sono andati in doppia cifra.
Una leadership realizzativa, quindi, molto ben diffusa in campo.
La S. Stefano-Avis prossima settimana giocherà ancora al PalaPrincipi. Sabato alle ore 16 sarà la volta di Padova, altro match non solo da non prendere sottogamba ma soprattutto, come predica incessantemente coach Ceriscioli, da capitalizzare in ogni azione per oleare i meccanismi, migliorare la complicità in campo e raggiungere, dopo tanti mesi senza partite ufficiali, il giusto ritmo e intensità, in vista del turno successivo.
Ricordiamo che la seconda fase del campionato, quella dei quarti di finale, avrà inizio il 6 marzo con gli incontri incrociati, tra i due gironi A e B, prima–quarta e seconda-terza con il ritorno che si giocherà il 13 marzo.
Le semifinali andranno in scena il 20 e il 27 marzo mentre lo spettacolo delle finali inizierà con gara 1 il 10 aprile.
Intanto nei prossimi giorni verrà definita anche la data per il recupero della partita contro Giulianova. Il derby dell’Adriatico tra S. Stefano-Avis e Amicacci Giulianova, lo ricordiamo, era stato rimandato per i casi di positività tra i portopotentini.
Nel posticipo serale del ventiquattresimo turno al Braglia di Modena i gialloblù padroni di casa tornano alla vittoria, rompono il digiuno di gol e risalgono sul podio del girone B a quota 44 punti.
Marchigiani vogliosi di riscatto dopo il pari per 1-1 nel derby di domenica scorsa con la Vis Pesaro, emiliani reduci da due pari consecutivi, prima con la Triestina e poi nell’ultimo turno con il Ravenna, a quota 5 punti nelle ultime 5 gare (di cui le ultime 3 senza reti, ultimo successo datato 24 gennaio nel match con il Gubbio).
Stesso undici di otto giorni fa per mister Colavitto, diversi invece i cambi per Mignani. Nelle fila dei canarini, con Pierini ancora infortunato, il portiere Gagno non al meglio e il terzino Bearzotti squalificato (al suo posto Mattioli), a vincere i rispettivi ballottaggi erano Narciso tra i pali, Tulissi, Luppi e Spagnoli nel reparto offensivo, in mediana conquistavano la maglia Muroni, Gerli e Castiglia, in difesa tornava Zaro (con i gradi da capitano).
A sbloccare subito il match per i padroni di casa, aggressivi e compatti sin dalle prime battute, era uno dei protagonisti del match di andata, Pergreffi. A Macerata la sua espulsione consentì ai biancorossi di guadagnare spazi e fiducia per una storica vittoria in rimonta, questa sera invece il classe 1988 ex Piacenza gonfiava la rete alla prima occasione utile. Al minuto 2, sugli sviluppi di un corner assegnato tra le proteste ai locali, il numero 4 risolveva una mischia spedendo la sfera alle spalle di Vitali.
Il Modena premeva subito sull’acceleratore alla ricerca dell’immediato raddoppio per mettere in ghiaccio la contesa, il Matelica, dopo aver trovato le misure, provava invece a sorprendere Narciso con gli spunti di Moretti ed un’altra splendida rovesciata di Leonetti.
I gialloblù riuscivano comunque a siglare il 2-0 poco dopo il quarto d’ora, con l’incornata vincente di Muroni, ma una parabola perfetta di Volpicelli dalla distanza (ottavo centro stagionale) accorciava le distanze intorno alla mezz’ora, riaprendo i giochi.
Nella ripresa purtroppo ancora una rete in avvio condizionava la gara dei biancorossi. L’ennesimo penalty fischiato contro e realizzato da Luppi portava a tre le marcature per i locali.
La reazione degli uomini di Colavitto non si faceva attendere e passava soprattutto per una bellissima punizione calciata da Volpicelli di poco oltre la traversa e per un altro tentativo dell’attaccante partenopeo nel finale.Al 22’ st era stato infatti Muroni a imporre il quarto e definitivo sigillo sulla gara, con una bella conclusione che valeva la doppietta personale.
Risultato da archiviare in fretta: giovedì si tornerà di nuovo in campo all’Helvia Recina per la sfida con il Mantova.
La Serie A è entrata finalmente nel vivo e il livello delle squadre in classifica sta risultando chiaro a tutti. Ormai il quadro della situazione è palese e lo si evince anche dalle quote Serie A dei bookmaker: alcune compagini che intendevano lottare per un posto in Europa dovranno accontentarsi della salvezza, mentre qualche potenziale outsider per la corsa scudetto ha scoperto le carte da poco e si è iscritta, a ragione, alla contesa per il titolo nazionale. Per gli addetti ai lavori risulta indubbiamente facile sottolineare i meriti dei club che si stanno comportando meglio sul campo.
Più complicato, invece, evidenziare le note dolenti del campionato, le sorprese in negativo. Non lo si può negare: tre le squadre che rischiano seriamente la retrocessione figurano nomi importanti che forse avrebbero meritato ben altre posizioni in graduatoria.
Come non citare l’andamento deludente del Torino? Marco Giampaolo era arrivato in Piemonte tra squilli di tromba, ma la squadra granata ha deluso parecchio con la guida del “Maestro” e il bomber Belotti ha conosciuto un lungo periodo di stanca dal punto di vista realizzativo.
Il pareggio contro il Napoli ottenuto poco prima di Natale ha solo allungato di poco la permanenza del tecnico sulla panchina. Giampaolo ha vinto solamente 2 partite ed è stato esonerato a metà gennaio, dopo lo 0-0 maturato contro uno Spezia rimasto peraltro in inferiorità numerica.
Anche il Parma sta faticando a risalire la china. Qualche anno fa i ducali riuscivano a concorrere tranquillamente per l’Europa, ma oggi sono clamorosamente scivolati verso il baratro.
Eppure, il valore della rosa non è certo da snobbare, considerando la presenza di elementi come Gagliolo, Kucka e Gervinho. Liverani, retrocesso con il Lecce nella passata stagione, è stato esonerato a inizio gennaio e la guida della squadra crociata è stata affidata nuovamente a Roberto D’Aversa, artefice della doppia promozione dalla Lega Pro alla Serie A tra il 2016 e il 2018.
Un’altra squadra dal rendimento molto curioso è il Cagliari. Eusebio Di Francesco non si è più tolto grandi soddisfazioni dopo aver sfiorato la finale di Champions League alla guida della Roma.
L’esperienza del tecnico alla Sampdoria è durata appena un paio di mesi e in terra sarda ha già ottenuto più di 10 sconfitte. Nemmeno il ritorno del luogotenente Nainggolan sta aiutando il mister a risollevare la situazione. Un esonero di Di Francesco sarebbe tutt’altro che sorprendente a questo punto della stagione.
Insomma, sono addirittura 3 le squadre che fino all’anno scorso arrivavano agevolmente in posizioni tranquille di classifica e attualmente sono a un passo dalla Serie B: Torino, Parma e Cagliari. Non stupiscono, invece, i continui tonfi del Crotone, comunque capace di fermare la Juventus qualche mese fa. Ad approfittare di questa situazione sono soprattutto formazioni come lo Spezia e il Bologna, per non parlare del Benevento.
La Fiorentina sta carburando lentamente, ma nel frattempo si è portata fuori dalla zona retrocessione. Il Genoa, invece, sta volando sulle ali dell’entusiasmo da quando Ballardini è tornato sulla panchina del “Grifone”. Il timore è che, con tutte queste premesse, tra le 3 squadre che saluteranno la Serie A sarà coinvolta almeno una delle piazze che hanno fatto la storia del massimo campionato italiano.
Successo prezioso per la Feba Civitanova Marche che trova la prima vittoria nel 2021. In una sfida importante per la classifica le momò, grazie ad una prestazione corale, si impongono al fotofinish sul PalaGiaccio Firenze per 64-60, con una prova di grinta e carattere, ed accorciano proprio sulle toscane.
Pronti via ed avvio equilibrato del match, con le toscane che tentano il primo allungo, 8-14, grazie alla verve di Rossini. Le momò tengono botta e con Bocola si rifanno sotto chiudendo il primo quarto sul 12-16. Nella seconda frazione partono meglio le momò sorrette da Castellani, poi Paoletti e Trobbiani confezionano il primo break biancoblu, 23-17. Le ragazze di coach Corsini rimangono in scia ma negli ultimi 2 minuti subiscono un break di 5-0 e vanno al riposo lungo sul 28-22.
Alla ripresa delle ostilità la Feba allunga e con un’ispirata Dzinic toccano il 33-24 ma Firenze trova punti pesanti sotto canestro da Poggio. Rossini e Scarpato ricuciono lo strappo, 35-34, però le momò difendono forte e trovano canestri in area con Bocola e Dzinic, chiudendo sul 44-39 la terza frazione. Ultimo quarto palpitante: le toscane con Rossini e Scarpato passano avanti a metà periodo, 49-50, e comincia un botta e risposta fino agli ultimi due minuti. Rossini e Rosellini si rispondono da tre, 60-60, poi Trobbiani e Rossini falliscono la palla del più due, mentre Dzinic è glaciale sotto canestro, 62-60 a 5’’ dal termine. Firenze riparte da centrocampo con la rimessa laterale dopo il time out ma compie infrazione di cinque secondi, sul seguente possesso palla Rosellini subisce fallo e dalla lunetta mette il 2/2 a tempo praticamente scaduto che chiude i giochi.
“Avevo chiesto alle ragazze di ripartire dalla gara di Brescia in positivo – commenta coach Donatella Melappioni – Avremmo potuto rivivere in fantasmi di quella partita nel finale di oggi invece abbiamo trovato il guizzo vincente nell’ultima parte della sfida, in un match caratterizzato da cambi di fronte, continui botta e risposta e molto agonismo. Bene gli inserimenti di Dzinic e Zanetti che stanno piano piano entrando nei nostri giochi e ci hanno dato una grossa mano”.
FEBA CIVITANOVA MARCHE – PALAGIACCIO FIRENZE 64-60
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Rosellini 12, Paoletti 9, Bocola 12, Bolognini 2, Binci, Ciccola ne, Angeloni ne, Dzinic 11, Trobbiani 5, Castellani 9, Pelliccetti ne, Zanetti 4 All. Perini
PALAGIACCIO FIRENZE: Rossini M. 18, Rossini S, Pochobradska 6, Scarpato 13, Poggio 11, Calamai 4, Cabrini 1, Salvucci 4, Valentino ne, Donadio 3 All. Corsini
Parziali: 12-16; 16-6; 16-17; 20-21
Arbitri: Del Gaudio – Di Tommaso
Senza gli infortunati Milani e Casagrande, gli aquilotti tengono botta per due quarti e mezzo, poi sprofondano sotto i colpi di una Fabriano con pochi fronzoli ma tanta concretezza. I biancoblu hanno fatto il possibile finché hanno avuto energia, aggrappandosi alle buone percentuali da fuori e ai tanti rimbalzi offensivi arpionati dal duo Vallasciani-Lusvarghi (10 sui 15 totali tirati giù dalla Virtus), ma alla lunga la qualità e la profondità del roster fabrianese hanno fatto la differenza.
Eppure la Rossella aveva aperto la gara senza alcun timore reverenziale, piazzandosi a zona in difesa per evitare di andare sotto contro la fisicità fabrianese e sfidando i tiratori cartai. È però l’approccio a fare davvero la differenza: l’aggressività virtussina e due canestri in fila di Rocchi producono il primo strappo civitanovese (7-2 dopo 3’). La Ristopro sembra sorpresa, ma entra in partita con un paio di canestri da sotto di Cassar e quando anche Merletto e Marulli si iscrivono al match i cartai sorpassano e allungano in maniera ben più decisa. La tripla di Garri che apre il secondo periodo fissa il massimo vantaggio Janus sul +11 (14-25 all’11’), ma la Rossella stringe i denti e non sprofonda, chiudendo la prima metà di gara sotto di 10 (30-40).
Il canovaccio sembra non cambiare al rientro dagli spogliatoi, con la Ristopro a controllare e la Rossella che cerca più volte di riavvicinarsi, arrivando fino al -7 (38-45 al 23’) e con più di un’occasione per minacciare per davvero di tornare in scia. Ma quando le energie virtussine si esauriscono, la Janus affonda il colpo: Scanzi, dopo aver annullato Andreani in difesa, graffia anche in attacco con le zampate che fanno scappare via Fabriano, poi due triple di Paolin a cavallo di terzo e quarto quarto certificano la fuga cartaia (41-63 al 31’). La Rossella ha un ultimo sussulto, ma non ce n’è: altre due triple di Paolin seppelliscono le velleità degli aquilotti e il finale è tutto per i più giovani.
Nessun dramma, perdere dalla corazzata del girone in condizioni a dir poco emergenziali ci può stare. Ora l’importante è resettare in vista del rush finale della prima fase, che inizia domenica con il cruciale scontro diretto contro la Sutor Montegranaro.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «Per 25’ abbiamo giocato una buona partita, non posso recriminare nulla ai ragazzi. Abbiamo avuto un atteggiamento molto positivo, abbiamo provato a difendere cambiando spesso le carte in tavola a una squadra espertissima e fortissima come Fabriano e alcune volte ci siamo riusciti. In attacco non sempre siamo riusciti a trovare il canestro, sprecando tiri aperti e ben costruiti. Alla lunga il loro talento e la loro organizzazione sono venute fuori e per mancanza di energie ed alcuni episodi il divario si è ampliato in maniera esagerata. Non ci siamo pianti addosso, abbiamo fatto una partita alla pari per lunghi tratti, poi è chiaro che senza due pezzi importanti come Milani e Casagrande non sempre potevamo trovare soluzioni. Aggiungiamoci che Fabriano è stata bravissima in difesa a limitare Andreani, per cui a un certo punto facevamo davvero difficoltà a trovare il canestro. Quei 5-6 canestri facili che ci siamo mangiati ci hanno tagliato le gambe. Abbiamo usato molto la zona per provare a salvaguardare i nostri lunghi dai falli e cercare di concedere meno pick and roll possibili ed essere pronti su tagli e accoppiamenti. La Ristopro è stata brava a punirci, onore al merito. Ora voltiamo pagina, abbiamo tre partite fondamentali da giocare prima del termine della prima fase con Montegranaro, Ancona e Giulianova. Dovremo essere bravi a ricaricare le pile a livello mentale, portandoci dietro quanto di positivo fatto oggi per costruire delle vittorie nelle prossimi gare. Sul fronte infermeria, Milani aveva già ripreso da qualche giorno un programma di allenamento da giovedì, siamo molto fiduciosi. Casagrande ha avuto una distorsione alla caviglia giovedì scorso, niente di preoccupante ma non siamo riusciti a rimetterlo in piedi in extremis per oggi. L’unica cosa che chiedo è che non ne capitino altre da qui in avanti».
ROSSELLA CIVITANOVA-RISTOPRO FABRIANO 55-78
CIVITANOVA: Montanari, Primitivo, Ciarapica, Cognigni 3, Andreani, Felicioni 11, Vallasciani 12, Amoroso 11, Lusvarghi 7, Casagrande ne, Rocchi 11, Milani ne. All.: Mazzalupi
FABRIANO: Alibegovic ne, Papa 3, Di Paolo, Paolin 17, Merletto 4, Di Giuliomaria, Cassar 10, Garri 15, Scanzi 8, Gulini 2, Marulli 14, Radonjic 5. All.: Pansa.
ARBITRI: Roca, Morra.
PARZIALI: 14-22, 16-18, 11-20, 14-18.
La Recanatese rimane bloccata nel pantano dello stadio 'Aragona' dove, con un gol per tempo. la Vastese si aggiudica il match grazie a due reti di Mamone che lancia i suoi nelle zone nobile della graduatoria.
Il manto erboso, fortemente provato dalla neve caduta nei giorni scorsi, rende la partita non troppo vibrante e per vedere la prima azione tocca aspettare il quarto d'ora quando Di Prisco calcia un pericoloso fendente al volo che trova però sulla sua strada una pronta risposta da parte di De Chirico. Gli uomini di Giampaolo non riescono a produrre azione offensive degne di nota e così al 39' vengono puniti da un colpo di testa di Mamona che infila la sfera nell'angolo portando così avanti i suoi.
Non cambia il copione nella seconda parte di gara con De Chirico che al 53' è ancora costretto a esibirsi in una provvidenziale parata sul tiro da fuori di Martinez mentre la prima insidia a firma della Recantese arriva introno alla mezz'ora con un calcio piazzato dai 25 metri di Pera che però trova sulla sua strada un pronto Di Renzo.
Che non sia un San Valentino dei più felici in casa leopardiana lo si capisce al 75' quando il neoentrato Candidi si fa buttare fuori dall'arbitro Palumbo a causa di un fallo commesso sull'estremo difensore locale. La strada si fa ancora più in salita quindi per la Recanatese che capitola definitivamente in zona cesarini quando ancora Mamona in contropiede fredda De Chirico sigillando così il definitivo 2 a 0 in favore dei ragazzi di mister D'Adderio.
Rimane quindi a quota 22 punti in classifica la Recanatese che ora sarà impegnata mercoledì 17 febbraio nel derby 'di recupero' tutto marchigiano sul campo del Montegiorgio.
VASTESE - RECANATESE 2-0
Vastese: Di Rienzo, Di Filippo, Capitanio, Barbarossa, Obodo (60’st Lenoci), Diallo, Di Prisco, Diarra, Franzese (68’st Martiniello), Martinez (60’st Mecola), Mamona A disp: Boccanera, Ferramosca, Cardinale, Solimento, De Angelis, Bernardi. All: Fulvio D’Adderio
Recanatese: De Chirico, Donzelli, Brunetti, Ferrante, Scognamiglio, Gomez, Raparo (60’st Titone), Senigagliesi (60’st Candidi), Liguori, Pera, Pezzotti A disp: Santarelli, Togola,Curzi,Guercio,Capitani, Giaccaglia,Pennacchioni All: Federico Giampaolo
Arbitro: Carlo Palumbo della sez.Bari
Assistenti: Antonio Conte della sez.Taranto e Giuseppe Rizzi della sez.Barletta
Espulsi: 77' Candidi (R)
Min.Recupero: 1'+5'
Reti: 38' Mamona (V), 91' Mamona (V)
Prosegue il momento magico di Macerata che raccoglie la sesta vittoria di fila, quinta in trasferta. Dopo un inizio difficile, con i padroni di casa bravi ad andare in vantaggio e controllare il set, i biancorossi si sono bloccati e negli ultimi punti hanno ribaltato il risultato aprendosi la strada verso la vittoria. Nel secondo e terzo set non c'è stata storia per Bolzano, la Med Store ha fatto valere l'esperienza dei propri campioni ma anche la qualità dei giovani. Un'altra prestazione di livello che conferma l'ottima forma della squadra, peccato solo per l’infortunio patito da Margutti al quale vanno gli auguri di un pronto rientro.
LA CRONACA – Coach Di Pinto schiera Dennis, Ferri e Margutti, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli e il libero Gabbanelli. Per Bolzano Ostuzzi, Polacco e Gallo, i centrali Gasperi e Codato, quindi Maccabruni e il libero Brillo. Subito buoni ritmi e dopo un iniziale doppio vantaggio biancorosso firmato Calonico, Bolzano recupera e ribalta, 5-3. Macerata raggiunge il 5-5 grazie all'ace di Calonico ma l'equilibrio dura poco e i padroni di casa scappano sul 9-6, costringendo il coach Di Pinto al time out. Si difende bene Bolzano e mette in difficoltà i biancorossi, intanto Dennis a innescare il recupero bucando il muro di casa dopo un bel recupero di Valenti, ma gli avversari tengono il vantaggio con un Ostuzzi in fiducia e il supporto di Maccabruni, 15-13. Il coach di casa chiama il time out sul 20-18, dopo che i biancorossi recuperano due punti; Palano capisce il momento di calo dei suoi, infatti Macerata ingrana con l'ingresso di Cordano e Snippe e la partita cambia: arriva il 21-21, poi proprio il diagonale dell'olandese vale il vantaggio per i biancorossi, 21-22 e nuovo time out per Palano. Ora è Macerata a guidare ma l'ace di Maccabruni rimette tutto in gioco, 23-24 e time out Di Pinto. I biancorossi restano concentrati e Ferri mette al terra il punto che chiude il primo set. La gara riparte con Macerata avanti, è Ferri a firmare il punto del 3-6 con Bolzano che soffre mentre prova a ritrovare il buon ritmo del primo set. Macerata controlla, Bolzano è in balia dei biancorossi, la distanza si allunga ancora e Ferri trova l'ace del 5-13, poi Pizzhinici buca al centro, quindi arriva il break per i padroni di casa con l'errore in battuta di Ferri. La partita non è finita, Bolzano reagisce e accorcia, ci prova Gallo con una forte schiacciata a spingere i suoi sul 12-18, risponde però subito Ferri, di nuovo sopra al muro avversario. Macerata guida con esperienza, tenendo a distanza Bolzano, Pahor svetta e in diagonale firma il 14-23; ormai il set è in discesa e ancora Pahor, stavolta a muro, firma il punto decisivo. Bolzano riparte con nuova verve e si porta subito avanti, Macerata risponde ancora e ribalta, 5-6. Di nuovo i biancorossi provano a scappare, controllando il vantaggio con Pizzichini che con una palla lunga supera il muro e trova il 9-11. Buon momento anche di Pahor che firma due punto e manda i suoi sul 10-14, time out per coach Palano. La risposta di Bolzano passa ancora dalle mani di Ostuzzi, che risolve un lungo scambio schiacciando tra le mani del muro; non si scopone Macerata e Pahor trova l'ace, poi i biancorossi scappano sul +7 con il muro di Ferri, 13-20. Gara sotto controllo, la chiude un ottimo Pahor di forza, 17-25.
Il tabellino:
MOSCA BRUNO BOLZANO 0 MED STORE MACERATA 3
PARZIALI: 23-25, 14-25, 17-25.
Durata set: 26’, 25’, 24’. Totale: 75’.
MOSCA BRUNO BOLZANO: Codato 6, Senoner 1, Marotta, Maccabruni 2, Grassi, Brillo, Polacco 11, Anastasios, Ostuzzi 12, Gallo 3, Gasperi 8. NE: Bressan, Dalmonte. Allenatore: Palano.
MED STORE MACERATA: Snippe 4, Pasquali, Calonico 6, Pahor 8, Cordano, Dennis 8, Margutti 2, Ferri 17, Monopoli 1, Pizzichini 6, Gabbanelli, Valenti. NE: Risina, Princi. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Piubelli e Serafin.
Segnali incoraggianti per la ripresa dello sport giovanile e per il ritorno in campo della cantera biancorossa. La Fipav ha comunicato le date per lo svolgimento dei Campionati di categoria della stagione 2020/21. Il via libera avverrà nel mese di marzo con precedenza agli U17, seguiti poi da U15 e U19. Tra le notizie interessanti spicca l’assegnazione della Finale U19 maschile alle Marche (kermesse a Fano).
Giampiero Freddi (responsabile del settore giovanile AS Volley Lube): “I nostri giovani campioni possono finalmente darsi degli obiettivi in una stagione sciagurata. Apprendo fiducioso le novità comunicate in questi giorni dalla FIPAV. Pensare che a marzo i ragazzi possano tornare in campo ci dà un senso di rivalsa dopo mesi di sacrificio e attesa. Abbiamo continuato a lavorare e a programmare in attesa di sviluppi. Dopo tanto parlare di pallavolo, la prospettiva di giocare entusiasma tutti!”
Di seguito gli schemi del settore maschile.
Fase territoriale: U19, U17, U15, U13 (3vs3), U13 (6vs6) stabilito dalle consulte regionali.
Fase regionale: U19 (entro 28 giugno), U17 (entro 15 giugno), U15 (entro 28 giugno), U13 3vs3 e 6vs6 (stabilito dalle consulte regionali).
Fase nazionale: U19 (6-11 luglio), U17 (22-27 giugno), U15 (6-11 luglio).
Finale U19-M: Cr Marche
Finale U17-M: Cr Puglia
Su proposta dell’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini la giunta ha approvato l'avviso pubblico per il sostegno della ripresa dell’attività sportiva nelle aree colpite dal sisma e finalizzato alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione.
“La Regione – ha sottolineato Giorgia Latini - promuove lo sport e le attività motorio-ricreative in genere quale strumento fondamentale per la formazione e la salute della persona, per il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi nonché per lo sviluppo delle relazioni sociali e dell’integrazione interculturale. In particolar modo la nostra attenzione è rivolta alla ripresa dell’attività sportiva nei territori duramente colpiti dal sisma per far tornare i cittadini alla normalità. La Regione è consapevole del valore dello sport e si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree territoriali più disagiate”.
Le risorse della Misura ammontano a 130mila euro e sono destinate agli Enti Locali per finanziare progetti che favoriscano la pratica sportiva e anche per iniziative progettuali “Plastic free”, quali eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi come l’inquinamento della plastica
Il primo ostacolo della Cucine Lube Civitanova nella fase a eliminazione diretta di Cev Champions League 2021 sarà lo Zaksa. La marcia verso la finalissima del primo maggio (sede da stabilire) passerà infatti per la doppia sfida dei quarti di finale contro il Grupa Azoty Kędzierzyn-Koźle. Questo l’esito maturato oggi dalle urne lussemburghesi nel quartier generale della Cev.
I vertici del volley continentale hanno disegnato un tabellone tennistico tracciando il percorso verso le Super-Finals per gli otto club europei che si sono guadagnati la qualificazione nel corso della Fase a Gironi conclusa ieri sera. In caso di accesso alle Semifinali, i cucinieri affronterebbero i vincenti tra i polacchi del Belchatow e i russi dello Zenit Kazan, che si incroceranno nel quarto di finale collocato nella parte superiore del tabellone, quella dei biancorossi.
Il match di andata tra Cucine Lube Civitanova e Grupa Azoty Kędzierzyn-Koźle si giocherà all'Eurosuole Forum di Civitanova (possibili date 23-24-25 febbraio), il ritorno in Polonia all’Azoty Kędzierzyn-Koźle Hall (possibili date 2-3-4 marzo). Le date esatte saranno comunicate dalla Cev in un breve lasso di tempo. Nell'eventuale semifinale la Lube giocherebbe in trasferta l’andata e in casa il ritorno (possibili date 16-17-18 marzo e 23-24-25 marzo).
Sarà il quinto confronto tra Lube e Zaksa. Oltre alla doppia sfida della fase a gironi nel 2019 (match di andata vinto 3-0 in trasferta dalla Lube, gara di ritorno vinta in casa 3-2), nella stagione 2017/18 le due formazioni si sono incrociate nella fase a gironi del Mondiale per Club e nella semifinale di Champions League: doppia vittoria cuciniera (3-2 e 3-1) in entrambe le sfide. Lo Zaksa prese anche parte alla Final Four in Polonia del 2001/02, edizione della prima Champions alzata al cielo da Civitanova, ma le due squadre non si incrociarono perché i polacchi furono eliminati in semifinale dai greci dell’Olympiacos Pireo. I giganti ellenici furono poi sconfitti dai cucinieri in quattro set.
La qualificazione alle semifinali verrà decretata seguendo il regolamento introdotto dal 2014: sia nella sfida di andata che in quella di ritorno verranno infatti attribuiti i punti in classifica come fosse una normale gara di del girone eliminatorio, quindi 3 punti per la vittoria da 3-0 o 3-1, 2 punti per la vittoria al tie break, 1 punto per la sconfitta al tie break, 0 per la sconfitta 1-3 o 0-3. Il Golden Set, ovvero il parziale di spareggio ai 15 punti si giocherà di conseguenza (nella partita di ritorno) soltanto nel caso in cui le due formazioni abbiano conquistato lo stesso numero di punti fra la gara d’andata e quella di ritorno.
Il Comune di Macerata ha deciso di partecipare all’avviso pubblico “Sport nei parchi” emanato da Sport e salute SpA e ANCI per la messa a sistema, l’allestimento, il recupero, la fruizione e la gestione di attrezzature, servizi ed attività sportive e motorie nei parchi urbani. Obiettivo promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto attraverso le associazioni e società sportive dilettantistiche che operano sul territorio e la realizzazione di sinergie tra le stesse e i Comuni, che vadano oltre il periodo di emergenza sanitaria, per l’utilizzo di aree verdi.
“Si tratta di un’iniziativa in cui crediamo molto soprattutto in questo momento in cui l’emergenza sanitaria ha colpito duramente la pratica sportiva – interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Occorre quindi orientare la centralità dello sport all’aperto ma non solo. L’Amministrazione comunale ancora una volta mette al centro della propria politica lo sport e si impegna affinché sia una ricchezza educativa, formativa, aggregativa e strumento di prevenzione delle dipendenze”.
Esaminati i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, che prevedono due distinte linee di intervento – linea1: dimensioni di almeno 200 mq in area pianeggiante, assenza di barriere architettoniche, compatibilità a livello urbanistico ed ambientale; linea 2: dimensioni di almeno 500 mq facilmente accessibile e pianeggiante, permessi di accesso e utilizzo, disponibilità a concedere lo spazio alle ASD/SSD durante la settimana per svolgere le attività sportive a pagamento in favore dei propri iscritti.
I Servizi tecnici del Comune hanno predisposto i progetti che individuano e prevedono, nel primo caso, per l’area verde di Corneto la riqualificazione del percorso natura attraverso l’istallazione di nuove attrezzature fornite da Sport e salute SPA, per un finanziamento totale di 10.000 euro, di cui 5.000 a carico del Comune, mentre nel secondo caso, per il Parco delle Vergini, la creazione di aree non attrezzate, le cosiddette “isole di sport”, messe a disposizione dal Comune e gestite da associazioni o società sportive che verranno individuate tramite un apposito avviso pubblico che verrà emanato dopo l’approvazione del progetto, per un totale di 24.000 euro, contributo che verrà erogato direttamente da Salute e Sport Spa.
Nella seconda e ultima gara della bolla di Perugia la Cucine Lube Civitanova esce sconfitta per 3-0 dal derby italiano con i padroni di casa della Sir Sicoma Monini Perugia (21-25, 18-25, 21-25) e deve dunque attendere il risultato del match di domani tra la medesima formazione umbra e i francesi del Tours per sapere se chiuderà la fase a gironi della CEV Champions League al primo o al secondo posto del Pool B (attualmente è prima con 5 vittorie in 6 partite, 15 punti, 15 set vinti e 5 persi).
I campioni d’Europa in carica, che avevano conquistato la sicurezza della qualificazione ai quarti di finale già ieri sera, superando i francesi del Tours VB, conosceranno poi i propri avversari della fase Playoffs questo venerdì, con il sorteggio programmato in Lussemburgo alle 12.00.
I quarti si giocheranno con gare di andata (dal 23 al 25 febbraio) e ritorno (dal 2 al 4 marzo).
La partita
Nel parziale d’apertura i padroni di casa, in campo con Ter Horst opposto e ricci al centro con Solé, recuperano per ben due volte il tentativo di fuga della Cucine Lube (da 6-10 a 10 pari, poi da 16-19 a 19 pari), per poi sferrare il colpo decisivo con la battuta di Ter Horst. Sul servizio del tedesco (e Marchisio inserito nella metà campo cuciniera per rafforzare la ricezione) arrivano infatti contrattacchi vincenti di Solé e Leon che consentono agli umbri di mettere il muso davanti trovando addirittura il break (21-19). Quindi i suoi due ace che scrivono il 23-19, chiudendo di fatto ogni discorso in favore della formazione di Heynen (finirà 25-21).
A senso unico il secondo set, nel quale i padroni di casa staccano la Lube già in avvio (7-2), per poi amministrare grazie ad un cambio palla che risulta efficace sia passando dalle bande (protagonista il solito Leon, autore di ben 7 punti) che dal centro, con Solé quasi infermabile sui primi tempi (100% su 4 attacchi). La Sir raggiunge il suo massimo vantaggio sul 21-14, al cospetto di una Cucine Lube sofferente in ricezione (35% di positività, 78% per Perugia) e stranamente poco efficace in attacco (44% contro il 68% della Sir) ad eccezione del solo Simon (5 punti, 71%).
Finisce 25-18 per gli umbri, che dominano anche nel terzo parziale: la fuga vincente arriva come nel primo set con le battute di Ter Horst e Plotnytskyi, che dopo un muro vincente di Solé su Juantorena spediscono la Sir sul 17-12, quindi verso il 3-0. Finirà 25-21, con Leon top scorer del match a quota 18 punti (61% in attacco, 1 ace e 3 muri).
Il tabellino
SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Piccinelli n.e., Ricci 6, Vernon-Evans, Travica, Ter Horst 10, Sossenheimer n.e., Biglino n.e., Leon 18, Zimmermann, Solé 9, Russo, Colaci (L), Atanasijevic n.e., Plotnytskyi 13. All. Heynen.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar n.e., Marchisio, Juantorena 10, Balaso (L), Leal 6, Larizza (L) n.e., Rychlicki 8, Diamantini n.e., Simon 10, De Cecco 2, Anzani 4, Falaschi n.e., Hadrava, Yant. All. De Giorgi.
ARBITRI: Gradinski (SRB) – Makshanov (RUS).
PARZIALI: 25-21 (28’), 25-18 (27’), 25-21 (25’).
NOTE: Sir: bs 15, ace 6, muri 7, 60% in ricezione (42% perfette), 64% in attacco. Lube: bs 14, ace 2, muri 2, 40% in ricezione (21% perfette), 54% in attacco.
Dopo il pareggio casalingo contro Vastogirardi, la Recanatese ritrova il successo nel recupero dell’8’ giornata del girone F di serie D. A decidere il match sono state 2 reti, una per tempo, realizzate da Scognamiglio e da Piccioni poi, che consento agli uomini di mister Giampaolo di assestarsi sulla soglia della zona play-off.
Parte meglio la Recanatese, al minuto 8 subito pericolosa con Piccioni che colpisce la traversa. Al 20’ ancora la Recanatese, il tiro di Senigagliesi viene respinto da Novi. Al 25’ occasione per il Fiuggi con Tornatore ma trova pronto De Chirico. Al 30’ la Recanatese passa in vantaggio, punzione di Pera e deviazione vincente di Scognamiglio. Al 38’ ci prova Papaserio per gli ospiti ma il portiere giallorosso si fa trovare pronto. All’intervallo il risultato è di 1 a 0 per la Recanatese.
I giallorossi tornano in campo con la voglia di chiudere la partita e subito Piccioni colpisce il palo. Al 75’ del secondo tempo è pericoloso il Fiuggi con il colpo di testa di Cifarelli. Al 79’ Pezzotti serve Piccioni, il suo tiro viene parato da Novi. I giallorossi chiudono la partita al 93’ assist di Liguori per Piccioni che con il destro batte il portiere del Fiuggi. Si chiude la partita al “Tubaldi” con la vittoria per 2-0 dei giallorossi.
RECANATESE vs ATL.FIUGGI TERME 2-0
Recanatese (3-5-2): De Chirico; Donzelli, Brunetti, Ferrante; Senigagliesi (1’st Pezzotti), Scognamiglio (1’st Raparo), Gomez, Giaccaglia (27’st Guercio), Candidi (25’st Liguori); Piccioni, Pera (41’st Togola) All. F.Giampaolo A disp. Santarelli, Curzi, Capitani, Pennacchioni.
Atletico Terme Fiuggi (5-3-2): Novi; Moriconi (46’st Basilico), Frabotta, Del Duca (6’st Foglia), Esposito, Marianelli; Papaserio (30’st Rizzitelli), Proia, Forgione (36’pt Tajani); Tornatore (6’st Gaetani), Cifarelli All.Incocciati A disp. Atzeni, Cibè, Tucci, Lo Duca.
Reti: 31' Scognamiglio, 93' Piccioni
Ammoniti: Scognamiglio (R), Proia (F), Del Duca (F)
Calci d’angolo: 3-5
Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Tolentino: al “Della Vittoria”finisce 2-0 il recupero dell’ottava giornata di serie D contro l’Olympia Agnonese.
La squadra cremisi ha controllato il match e con goal per tempo è riuscita a portare a casa 3 punti pesanti per la lotta salvezza.
La Cronaca - La prima azione pericolosa della partita è del Tolentino: calcio d’angolo battuto da Severini, stacco di testa di Labriola con un super Landi che devia in calcio d’angolo.
Partita che scivola via sonnacchiosa, con la squadra cremisi che però va vicina alla rete con Ruci, sempre sugli sviluppi di un corner.
Al minuto 22 arriva il vantaggio del Tolentino: Padovani entra in contatto con una avversario, la palla finisce a Laborie che crossa per lo stesso attaccante cremisi che da solo insacca.
Alla mezz’ora è Strano a trovare la rete del 2-0 di testa, ma l’arbitro annulla per carica sul portiere.
La ripresa si apre con la squadra di casa che è ancora padrona del gioco. La prima occasione è ancora per Strano che all’11', sempre di testa, impegna il portiere molisano Landi.
Portiere dell’Agnonese che nulla può al 29’: il solito Laborie lancia in area a Strano che dopo un gran controllo batte il portiere e sigla il 2-0 cremisi. È di fatto la rete che chiude i conti, il Tolentino in controllo non rischia nulla nel finale portando a casa tre punti d’oro.
I cremisi restano in zona playout, ma ritrovano i tre punti al "Della Vittoria" dopo molto tempo (ultima vittoria nel marzo scorso contro la Recanatese).
Nella bolla di Perugia, dove da oggi va in scena la tre giorni di gare valide per il ritorno della fase a gironi della CEV Champions League, dopo la gara d’esordio la Cucine Lube Civitanova - conti alla mano - può già festeggiare l’aritmetica qualificazione ai Playoffs della competizione, alla quale verranno ammesse le formazioni prime classificate nei gironi, e le due migliori seconde.
Con la vittoria ottenuta stasera in quattro set ai danni dei francesi del Tours VB (3-1: 22-25, 25-20, 25-21, 25-15), infatti, i marchigiani campioni del mondo guidano la classifica del Pool B con cinque vittorie in altrettante gare (15 punti all’attivo e 2 set lasciati per strada), considerando che anche in questa occasione i turchi dell’Arkas Izmir non hanno potuto partecipare per problemi legati al Covid, e per tutte le partite che li riguardano, così come già avvenuto all’andata, la CEV ha assegnato lo 0-3 a tavolino.
Nessuna delle squadre in lizza per il secondo posto negli altri gironi può raggiungerla.
Nella partita che domani alle 18.00 vedrà la Cucine Lube Civitanova affrontare i padroni di casa della Sir Perugia, quindi, per la squadra allenata da Ferdinando De Giorgi ci sarà in ballo soltanto il primo posto, comunque importante ai fini del ranking con cui venerdì verrà effettuato il sorteggio dei playoffs. Ai cucinieri, per mantenere la vetta, basterà vincere due set.
La partita
De Giorgi deve fare i conti con l’indisponibilità del giovane martello Marlon Yant, alle prese con un problema alla schiena, ma può comunque schierare il suo sestetto tipo, con De cecco al palleggio in diagonale con Rychlicki, Anzani e Simon al centro, Juantorena e Leal di mano, Balaso libero.
Tra i francesi, rappresentano invece una sorpresa le presenze in sestetto di Chauvin al palleggio, e del martello Toledo al posto di Wounembaina.
Nel primo set la formazione francese, che attacca addirittura col 75% di efficacia (contro il 48% della Lube) sorprende la Cucine Lube con il servizio, costruendosi per ben due volte un gap di tre lunghezze, quando sulla linea dei nove metri c’è il regista Chauvin. I biancorossi riescono in entrambe le occasioni a pareggiare, nella seconda a quota 20 con due ace di Simon, ma nulla possono quando il Tours, stavolta con la battuta di El Graouì (top scorer dei suoi con 5 punti) e complice anche un errore in attacco di capitan Juantorena, volavo sul 20-23, per poi chiudere 22-25.
Entra in campo con tutt’altro piglio nel secondo parziale la cucine Lube, avanti addirittura 7-1 in avvio con ben tre muri siglati in sequenza da Rychlicki. E l’opposto lussemburghese (per lui 6 punti, col 75% di efficacia sulle schiacciate) sarà grande protagonista anche nel finale del set, con i contrattacchi utili a mantenere a distanza la formazione di Henno che nel frattempo aveva accorciato a tre le lunghezze del proprio svantaggio (tornano 4, sul 20-16, dopo il mani out vincente di Rychlicki). Chiuderà Simon sul 25-20.
Nel terzo set la Cucine Lube trova subito un buon gap (8-5) grazie ad un errore in attacco di Udrys seguito da un ace di Simon (il quarto), quindi arriva l’allungo decisivo, firmato da muri in sequenza di Rychlicki e del medesimo Simon (13-8). I marchigiani, avanti 16-11 dopo un attacco di prima intenzione di Juantorena (che sfrutta il servizio di Leal), utilizzano Marchisio in seconda linea insieme a Balaso e nel finale anche Hadrava in posto 2, e andranno a chiudere 25-21 con un attacco vincente del loro capitano.
De Giorgi tiene in campo Hadrava nel quarto parziale, inserendo sul 7-6 anche Diamantini (per Anzani), che esordisce firmando il muro vincente del break sull’8-6. C’è Simon sulla linea dei nove metrie sulle sue bordate la Cucine Lube trova di nuovo l’allungo decisivo, nella fattispecie con due muri di fila di Juantorena che fissano l’11-6 e la rotta verso l’importantissima vittoria che vale la qualificazione. Finisce 25-15.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar, Marchisio, Juantorena 18, Balaso (L), Leal 16, Rychlicki 9, Diamantini 4, Simon 11, De Cecco 3, Anzani 5, Falaschi n.e., Hadrava 3, Yant (L) n.e.. All. De Giorgi.
TOURS VB: El Graouì 15, Lomba 5, Nascimento Dos Santos 9, Chauvin 1, Ventura 4, Toledo, Bruckert 7, Lemeur (L), Wounembaina n.e., Rossard (L), Coric n.e., Udrys 14, Perry. All. Henno
ARBITRI: Burkiewicz (POL) – Medvid (UKR).
PARZIALI: 22-25 (29’), 25-20 (24’), 25-21 (25’), 25-15 (24’).
(FOTO BENDA)
Il Centro Nuoto Macerata ha appena archiviato il primo ciclo di impegni agonistici. Sì perché nel rispetto delle norme anti covid e seguendo le indicazioni della Fin, gli atleti che si preparano alle manifestazioni nazionali riconosciute Coni hanno continuato, pur fra difficoltà, ad allenarsi e a gareggiare.
Il CN Macerata è sceso in vasca sia nel torneo di qualificazione per i Campionati italiani di categoria di Salvamento, sia col settore nuoto, debuttando alla Coppa Caduti di Brema, manifestazione nazionale a squadre disputata su base regionale a Fermo.
Il Centro Nuoto Macerata ha schierato la formazione più numerosa delle Marche nel Salvamento, la specialità della casa. A un anno dall’ultima competizione ufficiale, gli atleti guidati da Giacomo Marinozzi hanno ben figurato in tutte le distanze ottenendo al primo colpo numerose qualificazioni ai prossimi Italiani. Eccellente, tra i senior, la super-performance di Maria Chiara Cera nel torpedo che, con il crono di 1’09’2 ha ottenuto, oltre al pass di categoria, anche la prestigiosa qualifica per i Campionati Assoluti. Insomma la Cera sempre più nell’elite delle nuotatrici nazionali. Da menzionare anche il personal best e qualifica agli italiani per il veterano Lorenzo Menchi (100mt pinne).
Nella categoria Ragazzi sono approdati agli italiani Francesco Paperi (100mt nuoto ostacolo e 50mt manichino) e Angelica Florentino Marsuzi (100mt nuoto ostacolo); per gli Juniores i pass dalla specialità 200mt nuoto ostacolo grazie a Maria Chiara Balestrini, Leonardo Maria Mariotti e Alessandro Pianesi; tra i Cadetti tris per Alessio Biaggi nelle specialità senza pinne (200mt ostacolo, 50mt Manichino, 100mt percorso misto) e per Riccardo Brancadori, specialista nelle nuotate pinnate (100mt Pinne, 100mt Torpedo, 200mt Super Lifesaver); qualifica anche per Sara Porfiri (100mt pinne) e Silvia Smorlesi (100mt Torpedo).
Anche il settore nuoto ha avuto brillanti risultati per la soddisfazione di Mauro Antonini, presidente del sodalizio tornato alla conduzione tecnica dopo l’addio di Ulto. Le gare ovviamente sono state distribuite su più appuntamenti per ridurre il numero di presenze in vasca e consentire il rispetto dei protocolli. Nelle varie tappe di qualifica ai Campionati italiani, i nuotatori maceratesi hanno addirittura migliorato, proprio tutti, le loro performance rispetto allo scorso anno. In generale il CN Macerata si è segnalato come il team più in crescita nel movimento regionale.