Partita intensa anche questa di ritorno che ha visto i padroni di casa dell'Aurispa Libellula Lecce avere la meglio con un netto 3-0. Macerata ha giocato più di quanto il risultato lasci intendere, riuscendo a recuperare più volte la partita ma mancando nei finali l'occasione di chiudere in proprio favore un set. Sfida dai ritmi alti con gli avversari che rispetto all'andata hanno messo in difficoltà i biancorossi in battuta. Resta però una gara 3 tutta da giocare, con la Med Store che potrà affrontarla nel suo Banca Macerata Forum.
LA CRONACA – Nessun cambio per Di Pinto rispetto alla gara di andata, Dennis, Ferri e Margutti, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli e il libero Gabbanelli. Per l'Aurispa Libellula Lecce Stabrawa, Disabato e Capelli, Rau e Agrusti i centrali, Longo, Bisci libero. Ritmi alti come da premesse, con i padroni di casa subito avanti: Rau trova l'ace e firma il primo punto della partita. Macerata costruisce con pazienza il recupero fino al 6-6 e subito dopo trova il primo vantaggio della sfida, quindi inizia una fase combattuta con le squadre che giocano punto a punto, 10-10. Serie positiva in battuta di Longo e l'Aurispa Lubellula allunga con due muri, di Agrusti su Dennis e Stabrawa su Margutti, 13-10 e coach Di Pinto chiama il time out. Inarrestabile Longo, ace e 16-10, nuovo time out per i biancorossi in difficoltà. Break Macerata che prova il recupero, intanto Rau in pallonetto supera il muro ospite per il 20-14; infrazione sotto rete dei biancorossi, 24-19, non si arrende però la Med Store e con Dennis accorcia tanto che sul 24-21 arriva il time out per i padroni di casa. Finale col brivido: Macerata recupera 5 punti, l'ace di Dennis manda i suoi sul -1 ma sul più bello Agrusti chiude il set, 25-23. La gara riparte combattuta, i padroni di casa trovano il vantaggio e con l'ace di Disabato volano fino all'8-5; l'Aurispa Libellula prosegue l'ottima gara in battuta, Stabrawa mette a segno due ace consecutivi, 11-6 e time out per Di Pinto. Di nuovo Macerata è costretta ad inseguire, Dennis prova a trascinare i suoi e accorcia lo scarto con un ace, 13-10; mantengono il +3 i padroni di casa, Disabato buca il muro biancorosso per il 20-17 e arriva il time out chiamato da Di Pinto, nel tentativo di scuotere i suoi. Risponde Ferri con due punti consecutivi che riaccendono le speranze di Macerata, 21-20, finale tutto da giocare: il muro di Pizzichini vale il 22-22, Capelli gioca invece contro il muro avversario, 24-23 poi errore in battuta e arrivano i vantaggi. Rau al centro piega le mani di Calonico, quindi il diagonale di Stabrawa manda l'Aurispa Libella due set avanti. Dennis due volte murato ad inizio del terzo set, poi lo schiacciatore si riscatta ma l'arbitro vede un fallo e i padroni di casa si ritrovano avanti 3-0. Reagisce subito Macerata, recupera lo svantaggio e costringe Stabrawa all'errore per il 4-5; allungano i biancorossi, pallonetto delicato di Dennis a superare il muro, 4-7 e time out per i padroni di casa ora in difficoltà. Pizzichini a muro confeziona il punto del 6-10, non riesce però a mantenere il +4 Macerata, l'Aurispa Libellula cresce e dopo un batti e ribatti sotto rete trova il pareggio con Rau, 14-14. Nuova fase di grande equilibrio: lungo scambio e spettacolo al Palazzetto dello sport, risolto in favore di Macerata da Pasquali, 18-19. Tutto ribaltato subito dopo, con Disabato che trova con un difficile lungolinea il punto del 20-19 e quando lo schiacciatore di casa si ripete, Di Pinto chiama il time out in vista del finale di set. Accusa il colpo Macerata e l'Aurispa Libellula allunga 23-19 ma subito si scuotono i biancorossi con i punti firmati Margutti e l'ace di Pasquali, nuova parità 23-23. Stabrawa vola e gioca col muro, 24-23, Calonico risponde, ancora vantaggi: chiude la gara 2 Stabrawa lungo linea, quindi punto finale a muro per i padroni di casa.
Il tabellino:
AURISPA LIBELLULA LECCE 3 MED STORE MACERATA 0
PARZIALI: 25-23, 26-24, 27-25.
Durata set: 25’, 29’, 33’. Totale: 87’.
AURISPA LIBELLULA LECCE: Morciano, Longo 3, Ciardo, Stabrawa 19, Disabato 20, Rau 8, Catena, Capelli 6, Agrusti 11, Bisci. NE: Poli, Lisi, Laganà. Allenatore: Denora Caporusso.
MED STORE MACERATA: Pasquali 3, Calonico 4, Pahor, Cordano, Dennis 21, Margutti 6, Ferri 12, Monopoli, Princi, Pizzichini 3, Gabbanelli, Valenti. NE: Snippe. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Capolongo e Stancati.
La vittoria di ieri contro il Crotone (2-0, reti di Eriksen e Hakimi) e il contemporaneo pareggio odierno dell'Atalanta, che era la più vicina inseguitrice dei nerazzurri, hanno determinato la matematica assegnazione dello scudetto all'Inter.
Anche a Macerata, come a Milano e in molte città italiane, si è scatenata la festa dei supporters neroazzurri. Una gioia attesa dai tifosi ben 11 anni.
Come prevedibile, anche se le norme per il contenimento del Coronavirus vietano manifestazioni in pubblico e assembramenti, tanti tifosi sono scesi in strada per festeggiare la vittoria numero 19 del campionato di calcio di serie A della Beneamata.
Un gruppo di supporters si è dato dapprima appuntamento davanti al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, per poi muovere verso il centro del capoluogo.
Purtroppo la spontaneità dell'evento ha fatto sì che in tantissimi si siano fermati per partecipare ed altrettanti ci siano assiepati per guardare e immortalare il festoso evento neroazzurro, trascurando di pensare, nell'euforia del momento, agli altri utenti della strada penalizzati dal groviglio di auto in sosta.
L'intervento della Polizia Locale, peraltro molto comprensivo e collaborativo, ha scaldato un po' gli animi di qualcuno che credendo fosse un intervento sanzionatorio si è scagliato contro gli agenti.
In realtà gli agenti hanno semplicemente chiesto di spostare i veicoli in intralcio ripristinando la normale circolazione e permettendo altresì il proseguire dei festeggiamenti che da lì a poco si sono trasferiti in corteo verso Piazza della Libertà, dove sono proseguiti fino alle 19:30.
Nessun problema, nessun disordine, nessun danno, solo tanta voglia di festeggiare un evento atteso da anni e soprattutto tanta voglia di tornare alla normalità.
Il Matelica finisce così come aveva iniziato: ovvero vincendo. Una stagione travolgente, forse inaspettata, che ha visto la piccola matricola mettere i panni da grande ed oggi ancora una volta ha dimostrato di saper stare, eccome, alla pari dei ‘mostri sacri’ del girone B di LegaPro. Questo pomeriggio a colpire sono stati Alberti, a segno due volte, e il solito Volpicelli che non hanno lasciato scampo ad una Imolese rassegnata ai play-out e senza più nulla da chiedere al campionato. Scatterà ora l’operazione play-off, che inizierà la prossima settimana, un traguardo più che meritato che se i biancorossi affronteranno con lo spirito visto nel corso della stagione allo sarà certo, ci sarà da divertirsi.
La 38° di serie C all’Helvia Recina ha visto affrontarsi, che nonostante il clima da ‘ultimo giorno di scuola’, due squadre che ancora si giocavano molto nell’economia del campionato. Il Matelica per continuare la sua favola da terribile matricola ma con sogni da grande mentre per l’Imolese del presidente Spagnoli c’erano in palio dei punti pesanti in ottica play-out. Nella sfida di andata, giocata ad inizio 2021, furono i romagnoli ad imporsi con un secco 2 a 0 ma poi le strade con i biancorossi marchigiani si sono decisamente divise così come gli obiettivi stagionali che si sono oramai ben definiti con la certezza, per entrambe, che quella odierna non sarà l’ultima partita di questa annata.
Molte novità nell’undici iniziale dove mister Colavitto è costretto a fare a meno del portiere Martorel che ha riportato una ferita al sopracciglio dopo uno scontro di gioco in allenamento mentre trova conferme il collaudato 4-3-3 con Volpicelli, Leonetti e il ‘ritrovato’ Alberti in attacco, supportato dietro da Pizzutelli con Calcagni e Balestrero che agiranno ai fianchi insieme ad un pacchetto difensivo che ritrova i volti di Fracassini e Maurizii oltre ai soliti noti Zigrossi e De Santis.
Due defezioni importanti per gli ospiti che si sono presentati a Macerata privi di Tommasini e Polidori (in panchina), out per infortunio e il nuovo forfait muscolare di Rondanini, per lui altro stop muscolare a poco tempo dalla trasferta di Macerata. Spazio quindi nel reparto avanzato alla coppia Bentivegna-Mattiolo con D’Alena che agirà alle loro spalle. Linea difensiva composta da Boccardi, Carini, Aurelio e infine Cerretti, scelto dopo un ballottaggio con Pilati, che si sono occupati di proteggere l’estremo difensore Siano.
CRONACA – Partono subito forte i padroni di casa che dopo appena 6 minuti provano mettere paura all’Imolese con un potente sinistro da fuori di Volpicelli. Il tiro è preciso ma viene deviato quanto basta da un difensore romagnolo per farlo finire appena sopra la traversa della porta difesa da Siano. La partita stenta a decollare ma dopo una buona partenza dei biancorossi sono gli ospiti a cercare le vie della porta con più insistenza: al 12’ è Mattiolo a provare ad impensierire Vitali ma senza successo e dopo due minuti, un buon cross scagliato dalla destra di Cerretti trova in area il controllo che però non riesce ad impattare bene la sfera grazie anche alla efficace guardia di un difensore matelicese.
Gli uomini di Colavitto tornano a farsi vedere dopo il 20’ con Leonetti che prima tenta un’incursione personale in area di rigore conclusa con un cartellino giallo sventolato al numero 10 reo di aver simulato il contatto con il suo diretto marcatore, poi sull’azione seguente il suo colpo di testa trova l’opposizione di Cerretti che si prende pure un fallo. Buona manovra dell’Imolese intorno alla mezz’ora quando Bentivenga servito da Provenzano lascia partire un insidioso traversone dal fondo, la cui traiettoria si alza e non trova nessuno ponto all’appuntamento in area.
In una gara sostanzialmente senza squilli, al minuto 38 arriva la scossa che tramortisce l’Imolese ad opera di Thomas Alberti, lesto e bravo da due passi a ribadire in rete una imprecisa respinta di Siano dopo il tiro da limite di Balestrero. Il gol de vantaggio biancorosso da una nuova luce il match, soprattutto sulla sponda Matelica che inizia a correre con maggiore insistenza annullando di fatto qualsiasi iniziativa dei ragazzi mister Mezzetti.
L’occasione del raddoppio arriva proprio sul finire della prima frazione di gara quando un gran fendete da fuori di Calcagni diretto all’incrocio trova una spettacolare risposta di Siano, che con un gran volo smanaccia la sfera in corner e cala di fatto il sipario sugli iniziali 45 minuti.
Il secondo tempo inizia con i rossoblu che inseriscono Torrasi al posto di Masala dietro le punte ed è proprio il nuovo entrato a portare la prima insidia quando per un soffio non impatta di testa un invitante cross al centro. Dopo 4 minuti, anche il Matelica è costretto ad effettuare un avvicendamento in difesa inserendo Magri al posto di Zigrossi, messo fuorigioco a causa di un problema muscolare sofferto durante uno scontro di gioco. I padroni di casa tornano subito in pista e si fanno sentire al 56’ con Fracassini che dai 25 metri lascia partire un tiro diretto all’angolino che trova la manona di Siano che spinge la sfera in calcio d’angolo. Manco un giro di lancette che i biancorossi sono ancora dalle parti dell’area romagnola e stavolta riescono a colpire grazie ad un’iniziativa di Volpicelli che butta in mezzo la palla nell’area piccola dove si accende una mischia furibonda dove la meglio ce l’ha Alberti che, dopo un iniziale ribattuta dell’estremo difensore, trova ancora il colpo Vicente che vale il 2 a 0 e la sua prima doppietta della stagione.
Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa continuano a rendersi pericolosi mentre piove sul bagnato per l’Imolese che al 61’ resta pure con un uomo in meno per via di un fallo di Boccardi commesso al limite dell’area su Leonetti che essendo già ammonito, viene spedito dall’arbitro anzitempo negli spogliatoi. Le punizioni dal limite in casa Matelica come di consueto sono la specialità di bomber Volpicelli che anche questa volta con un preciso fendente buca barriera e portiere e cala il tris impreziosito dalla maglietta con su la scritta ‘Papà ti amo’ dedicata al padre recentemente scomparso.
La marea biancorossa affoga in pratica la partita che diviene un monologo degli uomini di mister Colavitto che gestiscono senza troppi problemi andando addirittura vicini al poker ancora con Fracassini ma questa volta il riflesso a mano aperta di Siano evita ai suoi un passivo ben più pesante.
L’Imolese stacca mentalmente e il Matelica, di conseguenza, gioca sul velluto: così mister Colavitto ne approfitta per dare spazi ai giovani Barbarossa, Peroni e il rientrante Seminara che trova la sua prima apparizione in campionato dopo la rottura del crociato di fine estate scorsa, che l’aveva tenuto fuori in pratica per tutta la stagione.
Succede poco nulla negli ultimi 10 minuti, gestiti senza troppi patemi e conduce in porto tre punti che chiudono una regular season da incorniciare e che rappresentano il modo migliore per presentarsi al ricco tavolo dei play-off (ad oggi dovrebbe affrontare la Sambenedettese) prenotato per la prossima settimana allo stadio ‘Helvia Recina’ di Macerata
MATELICA vs IMOLESE 3-0
Tabellino:
Matelica (4-3-3): Vitali; Fracassini, Zigrossi (49’ Magri), De Santis, Maurizii (81’ Seminara);Pizzutelli, Calcagni, Balestrero; Volpicelli (74’ Peroni), Alberti (74’ Barbarossa), Leonetti (74 ‘ Bordo). A disp.: Cardinali, Di Renzo, Tofanari, Moretti , Mbaye, Santamarianova. Allenatore: Gianluca Colavitto
Imolese (4-3-1-2): Siano; Boccardi, Cerretti, Carini (Rinaldi), Aurelio; Alboni, Provenzano, D’Alena; Masala (46’ Torrasi); Bentivegna (63’ Pilati), Mattiolo (70 ‘Laghi).A disp: Nannetti, Rossi, Angeli, Rodanini, Della Giovanna, Lombardi, Onisa, Polidori. Allenatore.: Lorenzo Mezzetti
Arbitro: Paride Tremolada della sez. di MonzaAssistenti: Francesco Perrelli della sez. Isernia e Marco Dentico della sez. di BariQuarto Uomo: Luca Capriuolo della sez. di Bari
Reti: 38’ Alberti (M), 56’ Alberti (M), 62’ Volpicelli (M)
Ammonti: 8’ Boccardi (I), 24’ Leonetti (M), 62’ Volpicelli (M), 68’ Maurizii (M)
Espulsione: 61’ Boccardi (I)
Calci d’angolo: 5-4
Minuti di recupero: 1’ + 3’
La Recanatese batte per tre a uno il Porto Sant'Elpidio, nel recupero della ventunesima giornata del girone F del campionato di Serie D. Si tratta di tre punti pesanti per la formazione leopardiana, che ora torna a "vedere" la quota playoff: i 41 punti della Matese distano solo tre lunghezze e i giallorossi hanno giocato una partita in meno.
LA CRONACA - Il vantaggio arriva al settimo minuto del primo tempo, al termine di una spettacolare azione, conclusa da una splendida conclusione ad incrociare di Sbaffo, al volo. Il raddoppio arriva a stretto giro di posta, con un contropiede velocissimo dei leopardiani. Stavolta Sbaffo si traveste da uomo assist e lancia Togola in campo aperto: il terzino è bravissimo a battere a tu per tu il portiere avversario.
Il tris giunge all'alba della mezz'ora di gioco con l'ottima iniziativa di Liguori sul lato destro dell'area di rigore: il suo tiro a fil di palo è vincente. Nel frangente la difesa di casa è apparsa piuttosto sonnacchiosa.
Nella ripresa il Porto Sant'Elpidio trova la rete della bandiera, grazie alla precisa realizzazione di Carissimi dagli undici metri. Palla da una parte, Amadio dall'altra. Restano parecchi dubbi circa la concessione del penalty, causato dall'atterramento di Palladini: è apparso piuttosto generoso.
Nel cammino che porterà alle Paralimpiadi di Tokyo si avvicinano due importantissimi eventi per l’atletica paralimpica internazionale. In prima linea molti atleti della Asd Anthropos.
Da martedì 1 a sabato 5 giugno 2021, a Bydgoszcz in Polonia, sono in programma i Campionati Europei paralimpici di Atletica leggera WPA. La FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) ha diramato l’elenco dei convocati.
La rosa, scelta su proposta del Direttore Tecnico nazionale Vincenzo Duminuco, comprende 23 atleti. Ancora in fase di recupero dall’infortunio al tendine d’Achille, non ci sarà Assunta Legnante, ma tra i portacolori civitanovesi non mancheranno Raffaele Di Maggio di Palermo e Ndiaga Dieng di Montecassiano (preparazione atletica in collaborazione con l’Atletica Avis Macerata Asd), che saranno seguiti dal tecnico Orazio Scarpa componente dello staff tecnico federale.
A seguire, da lunedì 7 a lunedì 14 giugno 2021, sempre a Bydgoszcz, sono in programma i Campionati Mondiali di Atletica leggera VIRTUS, per i quali la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali) ha diramato l’elenco dei convocati.
La rosa, scelta su proposta del Referente Tecnico nazionale Mauro Ficerai, comprende 14 atleti. Tra i nomi designati figurano i nostri portacolori Luigi Casadei di Ancona (preparazione atletica in collaborazione con la Stamura Ancona Asd), Raffaele Di Maggio, Ndiaga Dieng, Ruud Koutiki di Maltignano (preparazione atletica in collaborazione con la Asa Ascoli Asd), Gaetano Schimmenti di Osimo (preparazione atletica in collaborazione con l’Atletica Osimo Asd), Alessio Talocci di Fara in Sabina e Fabrizio Vallone di Palermo, con al seguito i nostri tecnici Orazio Scarpa e Giuseppe Raffermati, entrambi componenti lo staff tecnico federale.
E’ stato un primo maggio sfortunato per la Santarelli Cingoli nel recupero della 19^ giornata di Serie A Beretta Femminile di pallamano. Le ragazze di Analla, infatti, hanno ceduto 33-29 in casa del Cellini Padova, al termine di una partita equilibrata e giocata alla pari per quasi 40 minuti.
Il primo tempo è caratterizzato da un lungo botta-risposta tra le due squadre. Bearzi e Fatima Aroubi portano le locali sul 2-0, ma Cipolloni e Torelli pareggiano subito i conti sul 2-2. Al 7’ il parziale è bloccato sul 5-5. Padova trova il vantaggio con Meneghini, però Ciattaglia e Lenardon piazzano il primo +1 ospite sul 6-7 all’11° minuto. La Santarelli resta avanti nel parziale fino al 9-10 di Cipolloni al 15’, quando un 7 metri di BevelynEghianruwa e la rete di Meneghini valgono l’11-10.
La “battaglia” continua fino al 13-12, quando vengono assegnati due minuti di sospensione a Yudica. Il Cellini ne approfitta per portarsi a +2 al 22’ con il gol di Meneghini sul 14-12. Il vantaggio aumenta sul +3 grazie a Yuana e Carelle Djiogap al 24’ (16-13). In questo frangente BevelynEghianruwa viene sospesa per 120 secondi, costringendo mister Saadi a chiamare il time-out per bloccare il gioco.
Cingoli esce motivata dalla pausa, trovando un break di 0-4 firmato Ciattaglia, doppio Velieri e Torelli, trovando il 16-17 a due minuti dalla fine del primo tempo. Eghianruwa e Aroubi piazzano il 18-17, ma Jessica Torelli chiude la prima frazione sul 18-18.
Ad inizio ripresa le locali trovano i break decisivi per la vittoria. YuanaDjiogap ed Eghianruwa segnano subito il +2, dall’altra parte Cipolloni ristabilisce il 20-19. Padova si porta poi sul +3 con Bearzi e Meneghini sul 22-19. Dopo il 22-20 di Sofia Cipolloni, Padova mette a segno tre marcature di fila con Aroubi, Carelle DjiogapeEghianruwa, parziale sul 26-20 al 46’.
Yudica e Lenardon suonano la carica, ma due gol di Bearzi confermano il 28-22. Ancora Lenardon e Cipolloni trascinano la Santarelli sul -4 (28-24), tuttavia dall’altra parte Bearzi, Aroubi ed Eghianruwa stabiliscono il +6 sul 31-25. Le locali mantengono le sei reti di vantaggio fino alla fine, con Torelli nel finale a rendere meno amaro il parziale sul 33-29.
Il Cellini Padova vince la sua ultima partita in casa e blinda il terzultimo posto. Le due squadre, nonostante la retrocessione, hanno onorato l’impegno a testa alta. Nella Santarelli Cingoli c’è un po' di rammarico per l’andamento del secondo tempo, dato il grande equilibrio della prima frazione.
Cristina Lenardon e Fatima Aroubi si dividono la palma di top scorer con 7 reti, con la vice-capitana cingolana che ha così superato le 100 marcature stagionali, seguite a 6 dal quartetto Carelle Djiogap-Eghianruwa-Meneghini-Cipolloni e a 5 da Bearzi e Torelli.
La stagione delle ragazze di Analla si chiuderà sabato prossimo, 8 maggio, con la trasferta sarda in casa del Nuoro, per cercare di evitare l’ultimo posto e interrompere la serie negativa di quindici sconfitte di fila.
Cellini Padova 33-29 Santarelli Cingoli (18-18)
Cellini Padova: Broch, Aroubi F. 7, Aroubi S., Bearzi 5, Damean, Djiogap Y. 1, Djiogap. V. 1, Djiogap C. 6, Eghianruwa B. 6, Eghianruwa S., Enabuele, Meneghini 6, Nitcheu, Prela. All. Saadi
Santarelli Cingoli: Battenti, Danti, Bartolucci S. 1, Bartolucci C., Cappelli, Ciattaglia 4, Cipolloni 6, Giambartolomei, Lenardon 7, Torelli 5, Velieri 3, Yudica 3. All. Analla
Arbitri: Prandi – Ambrosetti
Foto di Simone Saretta (Ufficio Stampa Pallamano Cellini)
"Devi togliere un 8.60 e mettere un 8.70...". Sta scoppiando una vera e propria bufera nel mondo arbitrale del calcio italiano. Tutto è partito da una denuncia presentata dai tesserati dell’Associazione Italiana Arbitri Niccolò Baroni e Daniele Minelli che hanno portato alla luce dei giustizi post-gara adeguatamente ‘ritoccati’ per favorire il salto in serie A di alcuni fischietti.
A scoperchiare il vaso di pandora una chat WhatsApp segreta composta dai componenti della commissione arbitri del torneo cadetto in cui si legiferava appunto su cambi di voti ad hoc.
I messaggi risalgono al 21 agosto 2020, quando, a campionato concluso, si stila la graduatoria finale degli arbitri: "Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi», esordisce Davide Garbini (membro della Can B, oggi unificata con la Can A) che ha il file Excel aperto. Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70» e qualche messaggio dopo posta un’emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che ha un’idea: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Garbini rimanda l’elenco, modificato: «Viene così coi tre 8.70»".
Minelli e Baroni fanno ricorso, respinto dal tribunale federale nazionale, ma vengono contattati da Di Fiore che dice loro che lui quell'8.70 ad Abbattista non l'ha mai dato ma che si era fermato a 8.60 e quel 0,10 per la promozione gli è stato dato da qualcun altro. Il referto lo conferma e da qui la denuncia alla Procura di Roma.
Anche la Procura della Federcalcio è da settimane al lavoro sulla denuncia, secondo la quale sarebbe stata manipolata la graduatoria degli arbitri della Can B dell'Aia della stagione 2019-20, attraverso la falsificazione dei voti attribuiti dagli osservatori che avrebbero poi determinato le dismissioni di alcuni associati". Lo apprende l'Ansa da fonti della Federcalcio. "La Procura Figc diretta da Giuseppe Chinè nelle scorse settimane ha già svolto decine di interrogatori ed ha inoltre acquisito una serie di documenti presso gli uffici dell'Aia. La conclusione delle indagini è prevista nei prossimi giorni”.
La Coppa, organizzata per il centesimo anniversario dalla nascita della Federazione Italiana Pallacanestro, riporta il basket nei palazzetti maceratesi dopo più di un anno. La prima sfida di questa rinascita cestistica vede di fronte il Basket Macerata, all’esordio ufficiale dopo il cambio di gestione ai vertici della società, e Il Ponte Morrovalle, ormai solida realtà della palla a spicchi nostrana. Due squadre anagraficamente agli antipodi, ma con un unico grande obiettivo in comune: ricominciare a giocare.
Il tabellone alla fine reciterà 69-56 per i padroni di casa, ma questa volta si può davvero dire che hanno vinto tutti, perché anche solo scendere in campo, di questi tempi, è il più grande traguardo per tutto il movimento.La cronaca: i primi punti di questa nuova stagione sono messi a referto dall’ex Mordini che con un 2/3 ai liberi rompe il ghiaccio in questa emozionante serata. Non si fa attendere la reazione dei padroni di casa che rispondono con Centioni e Severini e piazzano subito un parziale che porta i maceratesi avanti sul 15-4 dopo 6 minuti. Timeout immediato per coach Cececotto che scuote i suoi e imbastisce un pressing a tutto campo che ricuce immediatamente lo strappo. Nel secondo periodo assistiamo ad un bel testa a testa con la zampata decisiva degli ospiti, proprio sulla sirena dell’intervallo lungo, con una bomba di Bruscantini che manda i suoi al riposo in vantaggio di due lunghezze. 34-36Il terzo quarto è lo snodo cruciale dell’incontro, i ragazzi di coach Brachetti recuperano Tiberi, limitato dai falli nella prima frazione, e con un ritmo tambureggiante impongono il proprio gioco. Gli ospiti, condizionati dal nervosismo, si aggrappano alle grandi giocate di Paggi per rimanere agganciati. I 10 minuti finali si aprono subito con due pennellate di capitan Severini che indirizzano prepotentemente la gara a favore dei padroni di casa, le tre bombe di Tiberi la chiudono definitivamente. Sirena finale e braccia al cielo per i maceratesi che si impongono per 69-56 e possono festeggiare la prima vittoria di questa nuova storia.
Tabellino:
Basket Macerata: Spina 3, Tiberi 14, Alfonsi 10, Luciani ne, Torresi ne, Puliti 2, Agostinelli 4, Core 4, Severini 14, Illuminati 6, Centioni 12, Rischioni. All. Brachetti
Il Ponte Morrovalle: Bruscantini 5, Cappella 2, Spernanzoni C. ne, Spernanzoni V. ne, Cingolani 11, Bongelli 1, Mordini 8, Di Chiara 3, Paggi 13, Francesconi 7, Carpineti, Panaro 6. All. Cececotto
Parziali: 15-14, 19-22, 15-5, 20-15.
Progressivi: 15-14, 34-36, 49-41, 69-56.
Usciti per 5 falli: Agostinelli (Macerata); Bongelli (Morrovalle)
Arbitri: Beltrami T. e Beltrami F.
Il successo di partecipazione, in presenza e online, della video conferenza sul tema “Entrare nel mondo del lavoro” del 29 aprile scorso, testimonia il sempre maggiore interesse intorno all'attività formativa e divulgativa della ASD Europe TT in collaborazione con la Lega Italiana Lotta ai Tumori – Sez. di Macerata e il CUS Camerino nel progetto “I Giovani C'Entrano” della Regione Marche.
Dopo il saluto iniziale della dott.ssa Luisa Paradisi in rappresentanza della Regione (PF Politiche Giovanili e Sport) gli interventi della psicologa e Presidente della LILT Macerata Barbara Capponi sul tema “Sum Ergo Lavoro”, per spiegare le varie modalità dell'individuo di sfruttare le sue capacità nel mondo del lavoro, dell'Istituto Bonifazi di Civitanova Marche (con gli interventi della vice-preside prof.ssa Daniela Patriarca e del docente prof. Giacomo Palma, ma anche degli stessi studenti) per parlare di come capacità e creatività dei giovani possono essere messe al servizio delle aziende, e di Lucio Zanca (docente e consulente per lo sviluppo delle risorse umane e competenze trasversali ed autore del libro “Welcome to the jungle”).
In chiusura i saluti del Presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, che ha parlato delle varie opportunità dei nuovi mercati del lavoro ma anche di come le professioni più tradizionali, anche rivisitate in una chiave innovativa, permettano di essere assolutamente competitivi nella propria offerta professionale.
Infine si ringraziano i Licei di Camerino che rispondono sempre presenti a queste iniziative con la classe del 3 Liceo Scientifico in presenza al 50% e alle altre classi collegate. Ha moderato la conferenza Marco Moscatelli
Missione compiuta. La Rossella Civitanova piega la Antenore Energia Padova nel recupero della quarta giornata della seconda fase e centra il primo obiettivo di questo complicato finale di stagione: evitare la retrocessione diretta. La sconfitta della Guerriero Padova ad Ancona, infatti, spedisce gli aquilotti a +4 sui veneti, che con una sola partita da giocare non possono più effettuare l’aggancio.
Forse ancor più confortante del risultato è stata però la prestazione dei biancoblu, che per la prima volta in stagione vincono due partite in fila e che praticamente sono sempre in controllo dal secondo quarto in avanti, guidati da uno straordinario Casagrande (30 punti, 5/8 da 2, 4/6 da 3, 9 rimbalzi) ma capaci di trovare qualcosa di buono da tutti gli effettivi scesi sul parquet.
Coach Foglietti deve fare a meno di Fabi, bloccato dal mal di schiena a poche ore dalla palla a due, e così ripesca Felicioni, ma l’avvio sorride agli ospiti, che armano la mano torrida di Barbon (14 punti con 4/4 da tre nei soli primi 5’ per il prodotto della cantera di Treviso, saranno 29 con 9 triple alla fine) e prendono le redini del match toccando anche il +5 (13-18 al 7’).
I prematuri tre falli di Bianconi e i due di Morgillo tolgono però ai padovani i due riferimenti nel pitturato e allora la Rossella, dopo essersi aggrappata alla diga Lusvarghi (5 stoppate nel primo quarto) e al solito Casagrande, esce dal guscio. Milani entra in partita, Rocchi (premiato prima della gara come miglior under 21 del mese di marzo) accende i reattori e i biancoblu passano a condurre, conservando il vantaggio praticamente per tutto il secondo periodo.
La prima spallata al match la dà Casagrande proprio a fil di sirena: rimbalzo difensivo, coast to coast e bomba da nove metri segnano il +9 (45-36) col quale si va negli spogliatoio. Padova sembra aver accusato il colpo al ritorno in campo e sotto i colpi di uno scatenato Casagrande scivola subito a -16 (52-36 al 22’). Fatta? Neanche per sogno.
È De Nicolao a suonare la carica: il play patavino alza i giri in difesa e si colpisce con costanza in attacco, trascinando i suoi fino a tornare negli specchietti retrovisori (61-57 al 29’). Una tripla di Andreani sul finire del quarto ridà quota alla Rossella, che poi in avvio di quarto periodo firma l’allungo decisivo: un incontenibile Casagrande segna da 3 su una gamba sola per riportare i biancoblu oltre la doppia cifra di vantaggio, Vallasciani alimenta la fuga con un gioco da tre punti e per quanto la pressione a tutto campo della Antenore dia fastidio, di fatto gli ospiti non danno più grossi pensieri.
Amoroso e compagni possono festeggiare a centro campo, anche se è presto per festeggiare. Domenica al PalaRisorgimento arriva una Cividale ferita per l’ultimo impegno di stagione regolare, la Rossella avrebbe addirittura qualche spiraglio aperto per la salvezza diretta, ma meglio non pensare ai risultati degli altri: intanto provare a vincere ancora, poi si vedrà.
ROSSELLA CIVITANOVA-ANTENORE ENERGIA PADOVA 84-72
CIVITANOVA: Montanari ne, Cognigni ne, Andreani 8, Felicioni 2, Vallasciani 9, Amoroso 2, Lusvarghi 8, Casagrande 30, Rocchi 10, Milani 15. All.: Foglietti.
PADOVA: Pellicano 2, Schiavon, Clark ne, Barbon 29, De Nicolao 13, Fiore ne, Ferrari 8, Brigato 8, Bianconi 5, Bocconcelli 2, Morgillo 5. All.: Rubini.
ARBITRI: Mammoli, Ragionieri.
PARZIALI: 21-18, 24-18, 20-21, 19-15.
Il 2021 agonistico ha avuto finalmente inizio per il triathlon firmato Centro Nuoto Macerata. Il debutto è avvenuto a Foligno con un degli atleti più rappresentativi, Roberto Ripani. L’alfiere del team biancorosso ha partecipato al “Duathlon Sprint”, sorprendendo per il rendimento da protagonista pure in una gara diversa dal solito per lui: 5 km di corsa, 20 km di bici e poi di nuovo corsa nell’ultima frazione di 2,5 km. La sua performance è arrivata una settimana esatta dopo il World Parkinson Day e ha fornito un’altra testimonianza circa il valore terapeutico dello sport che concretizza proprio lo slogan coniato da Ripani “Tremo & Non Temo”.
Successivamente sono scesi in campo i compagni di squadra, impegnati a San Benedetto del Tronto nel Campionato Italiano di Duathlon Sprint, competizione che vedeva al via 750 atleti da tutta Italia. Il Centro Nuoto Macerata si è presentato con 5 elementi distribuiti nelle diverse categorie.
Inossidabile Enrico Ribichini che, con due frazioni di corsa incredibili, ha agguantato il 7° posto di categoria a solo 1’30” dal podio. Un risultato strepitoso considerando che è classe 1964, raggiunto grazie alla sue capacità, ma anche determinazione e costanza negli allenamenti.
Nella Under23 c’è stato l’ottimo debutto assoluto per Francesco Marconi, classe 2001. Sua la migliore prestazione cronometrica del CN Macerata, gara terminata in 1 ora e 25 secondi con una prima frazione run tra i migliori. Esordio in questa specialità anche per Luca Ilari che ha ottenuto significativi miglioramenti cronometrici.
Nelle altre categorie hanno ben figurato il neo acquisto Simone Leoni, 23° nella M3 e dulcis in fundo coach Franco Pallocchini (S4), questa volta anche nelle vesti di atleta.
Prossimo appuntamento per la squadra del capoluogo il 2 maggio a Porto Recanati con diversi atleti al debutto stagionale in acqua per la specialità del triathlon olimpico.
A distanza di pochissimi giorni dal sesto Scudetto, il secondo titolo stagionale conquistato dalla Cucine Lube Civitanova dopo la Del Monte® Coppa Italia vinta a Bologna, Albino Massaccesi, vice Presidente della A.S. Volley Lube, ricorda il passato, esalta il presente e pensa già agli obiettivi futuri del Club perché la sua filosofia coincide con quella del patron Fabio Giulianelli: “La Cucine Lube partecipa a tutte le competizioni per arrivare fino in fondo”.
Albino Massaccesi: “Il nostro feeling con le finali è notevolmente migliorato, ma non rinnego il periodo in cui collezionavamo secondi posti. La Cucine Lube in questi anni ha sempre lottato al vertice. Dopo lo Scudetto e la Coppa Italia vinti durante il primo ciclo di Blengini in panchina, abbiamo dovuto fare i conti con 7 battute d’arresto all’ultimo step sfiorando il Mondiale per Club, la Champions League e lo Scudetto, ma eravamo lì a giocarci obiettivi prestigiosi. Abbiamo fatto tesoro delle occasioni sfumate e ci siamo imposti in sei delle successive sette finali diventando campioni del Mondo e d’Europa, dominando in Italia, con due Scudetti e due coppe nazionali. Abbiamo perso solo la finale di Supercoppa con Perugia al tie break e ci è dispiaciuto perché vogliamo sempre vincere. In questo lungo lasso di tempo abbiamo fatto degli investimenti e siamo stati protagonisti. Continueremo a lavorare per dare una continuità al bellissimo percorso senza mai snobbare nessuna kermesse, ma inseguendo tutti gli obiettivi come facciamo ormai da molto tempo. Senza il blocco dei tornei nel 2019/20 forse la bacheca sarebbe ancor più ricca”.
Cristiana Mazzaferro è stata riconfermata alla guida del Club Vela Portocivitanova, dove inizia proprio oggi a lavorare al suo settimo mandato.
Questo il verdetto dell'Assemblea elettiva del sodalizio civitanovese, che si è svolta sabato sera presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, secondo le procedure anti Covid disposte dalla legge, che ha portato al rinnovo di tutte le cariche sociali.
Oltre al Presidente, sono stati nominati i consiglieri Andrea Netti, Vicepresidente, Luca Avallone, Tesoriere, Oscar Monina, Segretario, Alessandro Battistelli, Direttore Sportivo Altura, Stefano Cossiri, Consigliere Sandro Iesari, Consigliere, Augusto Moretti, Consigliere, Vittorio Palmieri, Consigliere.
I membri supplenti: Pacifico D’Ettorre, Pierluigi Cipolla, Giacomo Sabbatini.
I probi viri: Augusto Cingolani, Francesco Tassi, Antonio Paoletti.
Il revisore unico Giampietro Verdini e il revisore supplente Francesco Stronati.
I probi viri supplenti: Gianclaudio Luzi, Giampaolo Morresi.
L’olimpico di Londra 2021, Michele Regolo, resta Direttore Sportivo della scuola vela come figura esterna, mentre è una novità l'affidamento della gestione dei pontili ai soci Augusto Moretti e Vittorio Palmieri.
Nel corso dell’assemblea sono stati approvati Bilancio Consuntivo e Preventivo, fortemente orientati al fundraising per opere future, con particolare attenzione sul rifacimento dei pontili più obsoleti dell’area Nord del porto.
Nel corso dell’Assemblea è stato presentato il progetto editoriale de “Le Vele che Schioccano”, house organ trimestrale del Club di cui è attesa a breve l’uscita del primo numero. Il nome riprende un’espressione nota del poeta Dino Campana che fa riferimento ai trabaccoli, gli antichi velieri commerciali dell’Adriatico. Nel giornalino infatti, accanto alla narrazione del presente, ci saranno ampi spazi per il ritorno alle tradizioni veliche della zona, con rubriche dedicate alla storia del Club.
I giovani biancorossi guidati dal coach Sandro Mobbili hanno fatto visita al Gruppo Medico Associati Fisiomed, uno dei più importanti sostenitori della Pallavolo Macerata. La delegazione biancorossa è stata accolta nella storica sede di Sforzacosta in Provincia di Macerata, dove l’Amministratore Unico Enrico Falistocco ha potuto salutare la squadra ed omaggiare coach e giovani atleti con dei kit firmati Associati Fisiomed, contenenti una borraccia in alluminio e un set di gadget.
L’under 17 porta proprio il nome Associati Fisiomed, a dimostrazione di quanto il centro medico specializzato creda nel progetto della Pallavolo Macerata, in particolare nell’avvicinare ragazzi e ragazze al volley. Lo sport è infatti un mezzo perfetto per trasmettere valori importanti e aiuti i giovani a crescere, abituandoli ad una vita sana.
Il successo del connubio tra Pallavolo Macerata e Gruppo Medico Associati Fisiomed è anche sul campo da gioco, con i ragazzi del coach Mobbili che al momento sono in testa del proprio girone. Nelle prime tre uscite del campionato, ripartito finalmente da qualche settimana, sono arrivate altrettante vittorie grazie ad ottime prestazioni. Il progetto comune di Pallavolo Macerata e Gruppo Medico Associati Fisiomed punta proprio a far crescere questi ragazzi, con l’obiettivo di favorire la nascita dei futuri campioni che vestiranno la maglia della squadra di Serie A.
Ricevute questa mattina in Comune le ragazze della CBF Balducci HR Macerata la squadra di volley femminile vincitrice della Coppa Italia di serie A2. Nel rispetto delle norme anti covid, in sala Consiglio era presente solo una rappresentanza delle atlete e in particolare la capitana Ilenia Peretti, la centrale Melissa Martinelli, il libero Veronica Bisconti e la schiacciatrice Aleksandra Lipska. Erano accompagnate dal presidente Pietro Paolella e da Matteo Lattanzi, Corrado Bellagamba e Elisa Giuliani del comparto Comunicazione e marketing.
A fare gli onori di casa il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi che hanno espresso alla squadra i complimenti e i sentimenti di orgoglio a nome della città e hanno consegnato al presidente Paolella il Premio MacerataPiù, un riconoscimento ideato dall’assessore Sacchi per sottolineare il valore dello sport e premiare le eccellenze sportive di Macerata sia sotto il profilo dei risultati che dell’etica sportiva. Presente alla breve cerimonia anche la vice sindaco Francesca D’Alessandro e alcuni consiglieri comunali.
“Siamo onorati di potervi consegnare questo titolo simbolico che riconosce l’impegno, la tenacia, i risultati ma anche l’etica sportiva - ha affermato l’assessore allo sport Riccardo Sacchi - La vostra squadra è nata a Villa Potenza e cresciuta nel tempo fino a conquistare un ambito traguardo come quello di oggi. Un motivo di orgoglio per tutta la città. Ora appuntamento al prossimo anno per celebrare insieme Macerata città europea dello sport. ”
Anche il sindaco Sandro Parcaroli ha rivolto il suo saluto alla CBF Balducci volley anticipando poi una notizia che è stata recepita con molto favore dal presidente e dalla squadra.
“Grazie a tutti voi perché tenete alto il nome di Macerata a livello nazionale e contribuite al prestigio della città. L’Amministrazione comunale vi è vicina e vi anticipo che è nostra intenzione realizzare un palazzetto dello sport a Villa Potenza. Ci stiamo impegnando per poterci riuscire. Congratulazioni e auguri per i prossimi impegni che vi attendono”.
“L’Amministrazione comunale conferisce il premio MacerataPiù alla CBF Balducci HR Volley – si legge nella pergamena consegnata al presidente Pietro Paolella - per aver contribuito al prestigio e all’affermazione della città di Macerata aggiudicandosi la Coppa Italia di Serie A2 nel Campionato 2021”.
La capolista Perugia fa valere anche con il Matelica la legge del Renato Curi: nel proprio fortino i Grifoni incamerano l’undicesimo risultato utile consecutivo (di cui dieci vittorie), mantenendo la vetta della classifica e battendo i marchigiani per 2-0 grazie alla doppietta di Minesso a cavallo tra i due tempi.
Mister Caserta, sempre fiducioso nella sua squadra e nella possibilità di tornare subito in cadetteria, dopo la netta vittoria di sette giorni fa contro il Ravenna, seppure dopo un primo tempo difficile, per affrontare i marchigiani riproponeva la difesa a quattro con capitan Angella inizialmente in panchina e poi costretto ad entrare al 42’ pt per l’infortunio occorso a Negro. Assenti Moscati e Konate, il tecnico ex Juve Stabia schierava Vanbaleghem a centrocampo insieme a Sounas e Kouan ed in avanti Minesso dietro le due mobili punte Elia e Murano. Mister Colavitto, invece, fedele al suo 4-3-3, spostava un po’ a sorpresa Tofanari in mediana, insieme a Calcagni e Balestrero, in difesa tornava dalla squalifica Zigrossi, dirottato sulla corsia esterna. Per vie centrali confermava la coppia Magri - De Santis, in attacco dava piena fiducia alle tre ‘fionde’ Moretti, Leonetti e Volpicelli.
Il Matelica non sfigurava affatto nei primi 45’, nonostante chiudesse sotto 1-0 per via del sinistro da fuori di Minesso al 27’ pt su cui nulla poteva Cardinali. Gli umbri sin dai primi minuti cercavano di fare la partita e mettere pressione agli ospiti, spingendo forte sulle fasce e mettendo al centro palloni invitanti. Leonetti e compagni, invece, senza timori reverenziali pur peccando qualche volta in precisione, in un paio di occasioni riuscivano a penetrare minacciosi in area avversaria, senza far male. L’occasione per il pari capitava al 40’ pt a Moretti, innescato da Volpicelli, ma nell’occasione Minelli si faceva trovare pronto e sventava con sicurezza.
Nella ripresa dopo pochi minuti il Perugia trovava il gol del raddoppio grazie al penalty realizzato ancora da Minesso (nono centro stagionale) per un fallo commesso da capitan De Santis e sfiorava il tris con il colpo di testa alto di Kouan e il tiro a giro di Murano. Il Matelica provava ad accorciare le distanze, ma sulla conclusione di Di Renzo faceva ancora buona guardia Minelli, mentre la punizione di Volpicelli veniva ribattuta in corner dalla barriera. Diversi i cambi su entrambe le sponde nell’ultimo scorcio di gara: da segnalare per i locali l’ingresso del marchigiano Melchiorri che provava subito il tiro finito sull’esterno della rete senza impensierire troppo Cardinali.
Nel finale il subentrato ex Barbarossa dalla sinistra sfiorava il gol della bandiera, poi era Moretti a provare per vie centrali. Domenica prossima il Matelica si congederà dalla regular season ricevendo all’Helvia Recina la visita dell’Imolese per l’ultimo impegno tra le mura amiche prima di affrontare i playoff, già matematicamente agguantati sette giorni fa.
PERUGIA - MATELICA 2-0
MATELICA (4-3-3): 1 Cardinali; 9 Zigrossi (29’ st 5 Bordo), 4 De Santis, 18 Magri, 3 Di Renzo; 14 Tofanari (29’ st 2 Fracassini), 19 Calcagni (41’ st 6 Barbarossa), 11 Balestrero (29’ st 8 Pizzutelli); 7 Volpicelli, 17 Moretti, 10 Leonetti (13’ st 23 Franchi). A disposizione: 22 Martorel, 28 Vitali, 16 Baraboglia, 21 Peroni, 24 Seminara, 29 Alberti, 30 Mbaye. Allenatore Gianluca Colavitto.
PERUGIA (4-3-1-2): 25 Minelli; 2 Rosi, 24 Negro (42’ pt 5 Angella), 6 Monaco, 14 Crialese; 28 Kouan (15’ st 8 Burrai), 19 Vanbaleghem, 13 Sounas; 18 Minesso (31’ st 23 Falzerano); 7 Elia, 11 Murano (31’ st 9 Melchiorri). A disposizione: 1 Fulignati, 12 Bocci, 3 Favalli, 4 Sgarbi, 10 Di Noia, 20 Bianchimano, 27 Cancellotti, 32 Vano. Allenatore Fabio Caserta.
ARBITRO: Sig. Federico Longo della sezione di Paola.ASSISTENTI: Sig. ri Andrea Micaroni della sezione di Chieti e Davide Stringini della sezione di Avezzano.QUARTO UOMO: Sig. Marco Ricci della sezione di Firenze.RETI: 27’ pt e 4’ st (rig) Minesso.NOTE: gara a porte chiuse; ospiti in divisa verde, pantaloncini e calzettoni verdi e portiere in maglia gialla, pantaloncini e calzettoni neri; locali in divisa rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi e portiere celeste; corner 1-2; ammoniti Di Renzo, Sounas, Zigrossi, Balestrero e Negro; recupero 2’ pt, 3’ st.
Ancora tie-break a Roma tra Acqua&Sapone e CBF Balducci HR Macerata. Stavolta ad avere la meglio è però la formazione capitolina al termine di un incontro che ha visto le due formazioni alternarsi nel comandare le operazioni. La CBF Balducci torna comunque a Macerata con un punto che dà la matematica certezza di un posto nelle prime quattro (da giocarsi la terza piazza con la Megabox Vallefoglia che viaggia a pari merito a quota 53 dovrà recuperare una partita in più rispetto alle ragazze di coach Paniconi).
Entrambi gli allenatori confermano i sestetti delle ultime uscite: diagonale Guiducci-Decortes, Arciprete e Papa, Cogliandro e Rebora centrali per il sestetto di Roma completato dal libero Spirito; in casa Macerata la diagonale è composta da Peretti e Renieri, con Lipska e Pomili in banda, Mancini e Martinelli al centro e Bisconti libero.
Il primo set è tutto di marca maceratese. Sul 5 pari Roma sbatte due volte sul muro di Macerata (prima Mancini e poi Peretti su Decortes e Arciperete) per il 5-8 che mette in discesa il primo set per la CBF Balducci, ma è sul successivo turno al servizio di Pomili che il solco diventa incolmabile: Mancini mura ancora su Decortes prima di trovare la fast vincente, l'attacco di Lipska e l'ace della schiacciatrice ospite trascinano Macerata al 6-14. Il muro, più dell'attacco, è l'arma vincente dell'inizio di gara della CBF Balducci ed una scatenata Martinelli con due stampate consecutive su Papa e Rebora porta ad un clamoroso 7-17. Roma cambia la diagonale inserendo Purashaj e Diop non riesce quasi mai a sfruttare il cambio palla ed è Pomili a trovare il punto del 12-24. Quando Diop annulla il primo set ball il suo turno al servizio mette pressione alla ricezione maceratese. Tre set ball annullati, ma la pipe di Lipska chiude su un incredibile 16-25.
Immediata reazione di Roma che cambia al centro inserendo Consoli per Cogliandro agli albori di un secondo set tutto sul filo dell'equilibrio, tra sorpassi e controsorpassi e squadre che non vanno mai oltre il +2 fino al 20-20, quando il turno al servizio di Arciprete dà all'Acqua&Sapone il colpo di acceleratore che lascia al palo la CBF Balducci: Rebora approfitta di una ricezione lunga per mettere a terra, Papa mura la fast di Martinelli e Lipska va out per il 23-20. L'errore della stessa Arciprete dai 9 metri rimette in corsa Macerata, ma Papa e proprio Consoli trovano i punti che chiudono il parziale sul 25-21.
Terzo set sulla falsariga del secondo, stavolta però sono le ospiti a trovare un break importante con gli attacchi di Renieri e Pomili (11-14). Roma fatica a mettere palloni a terra (grazie anche alle difese di Bisconti e compagne) ma risponde con il muro di Rebora, che con tre monster blocks consecutivi trova il controsorpasso (17-16). La CBF Balducci risponde immediatamente con Lipska, protagonista assoluta del finale del set, con 6 punti che portano Macerata al 20-22. Il coach romano Cristofani cambia ancora la diagonale ma Diop si infrange sul muro di Martinelli e Pomili trova l'attacco vincente che vale il 20-24. Il primo set ball è sufficiente grazie all'ace di Lipska.
CBF Balducci di nuovo avanti ma la verve dell'Acqua&Sapone è intatta. Il primo break corrisponde al turno al servizio di Cogliandro, che trova anche due aces consecutivi con il servizio insidioso a cercare sempre il corridoio tra Lipska e Pomili, il secondo è sulla successiva battuta di Guiducci, con Arciprete scatenata in attacco e a muro per il 13-7 che mette il set in discesa per le padrone di casa. Paniconi cambia in regia inserendo Galletti per far respirare Peretti ma anche Cristofani pesca dalla panchina facendo rientrare Diop che impatta molto bene il set con 2 punti consecutivi che valgono il 17-9. Il tecnico della CBF Balducci prova ad inserire anche forze fresche in banda (Maruotti per Lipska) e al centro (Rita per Mancini) ma Roma non rallenta (anche per l'ottima prestazione in difesa di Spirito), inibendo la fase break di Macerata fino al 21-16 e trovando un altro break con Arciprete e due mani-out di Papa. Ancora una volta a Roma è tie-break.
La CBF Balducci parte bene con l'out di Papa che poi non supera il muro di Renieri. Macerata resta avanti fino al 5-6 prima di un altro turno al servizio di Cogliandro che mette ancora in difficoltà le ospiti, con 2 punti consecutivi di Rebora per il cambio di campo sull'8-6. Lipska (top scorer) prova a terere Macerata agganciata all'avversario ma il pallonetto di Decortes dà il via ad un altro break, con l'attacco di Arciprete ed il muro di Rebora su Lipska. Ancora Arciprete in attacco e Decortes a muro avvicinano Roma alla vittoria (14-8). Pomili annulla la prima palla match, ma la seconda è finalizzata da Papa che porta a Roma i 2 punti, importanti per tenere dietro Mondovì nella lotta a 2 per la promozione diretta in A1.
ACQUA & SAPONE ROMA VOLLEY CLUB – CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2
ACQUA & SAPONE ROMA VOLLEY CLUB: Arciprete 16, Rebora 10, Decortes 11, Papa 22, Cogliandro 6, Guiducci 1, Spirito (L), Diop 5, Consoli 5, Purashaj, Bucci. Non entrate: Giugovaz, Nuzzo (L), Adelusi. All. Cristofani.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mancini 6, Peretti 5, Lipska 23, Martinelli 9, Renieri 14, Pomili 16, Bisconti (L), Maruotti 2, Galletti 1, Giubilato, Pirro, Rita. Non entrate: Sopranzetti (L). All. Paniconi.
ARBITRI: Dell'Orso, Capolongo.
PARZIALI: 16-25 (23'), 25-21 (24'), 20-25 (26'), 25-16 (20'), 15-9 (14').
NOTE: Acqua&Sapone 10 errori in battuta, 5 aces, 13 muri vincenti, 53% ricezione positiva (22% perfetta), 37% in attacco; CBF Balducci 10 errori in battuta, 6 aces, 15 muri vincenti, 43% ricezione positiva (10% perfetta), 34% in attacco.
Vittoria sofferta ma meritata dei biancorossi, in una partita dai due volti: fino al finale del secondo set non c'è quasi partita per Lecce, con Macerata che comanda, si prende il primo set e nel secondo scappa con un buon vanataggio. Gli ospiti però crescono nel corso della gara, danno battaglia e dal terzo set diventa un'altra partita. Macerata deve lottare su ogni pallone ma dopo aver ceduto un set agli avversari riesce a chiudere la gara nel quarto con grande determinazione.
CRONACA – Sestetto tipo per il coa,ch Di Pinto Dennis, Ferri e Margutti, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli, quindi Gabbanelli libero. Aurispa Libellula Lecce risponde con Stabrawa, Disabato e Capelli, centrali Agrusti e Rau, Longo, libero Bisci. Primo punto di Margutti, propiziato dalla difesa di Monopoli, e buon inizio Med Store che prova a scappare con l'ace di Dennis, 5-1. Sul 7-2 arriva il primo time out chiamato dall'Aurispa Libellula, lo stop non spezza il buon momento dei biancorossi che controllano e allungano 10-5. Non c'è partita per la squadra ospite, Monopoli confeziona palle d'oro per i compagni, Ferri e Dennis sono inarrestabili ma tutta la Med Store difende e contrattacca ad alti ritmi. L'ace di Margutti vale il 21-8, Macerata in controllo: dopo un breve break ospite, Dennis chiude il set con due diagonali vincenti, 25-11.
Riparte da dove ha aveva concluso il primo set la Med Store, prendendosi il vantaggio, 6-3; stavolta gli ospiti sono in partita e accorciano con Stabrawa che trova il buco nel muro biancorosso. Allunga di nuovo Macerata con l'ace di Ferri per il 9-4 ma con pazienza Lecce si riavvicina e sull'11-9 è Di Pinto a chiamare il time out. Spavento al Banca Macerata Forum Monopoli cade male dopo un'azione concitata sotto rete; il Capitano si rialza tra gli applausi e riprende il suo posto in campo servendo a Dennis la palla del 15-9. Ancora Monopoli: con una finta inganna il muro avversario regalando il punto a Calonico, poi in anticipo su tutti mette a terra sotto rete il 18-11. Margutti fa volare Macerata sul 22-14, poi break Lecce con Disabato che prima mette in difficoltà la difesa di casa, poi rova l'ace. Buon momento ospite, due muri su Dennis e il tocco di Rau accorciano 23-20; Di Pinto chiama il time out per un finale d'improvviso aperto: Stabrawa spaventa la Med Store, prima buca il muro poi trova l'ace del 24-22 ma la sua battuta a rete chiude il secondo set in favore dei padroni di casa. La gara riparte con un lunghissimo scambio, grande difesa dell'Aurispa Libellula ma alla fine Dennis trova il modo; le squadre ora giocano a punto a punto e Lecce trova anche il primo vantaggio trascinata da Stabrawa. L'errore di Ferri vale il +2 per gli ospiti, che ora controllano mentre Macerata prova a ritrovarsi, 8-10 intanto. Ci pensa Margutti a riportare il risultato in parità con due punti consecutivi, poi Calonico al centro manda la Med Store di nuovo avanti.
Fase di grande equilibrio, torna avanti Lecce intanto e Di Pinto chiama un nuovo time out, 13-15. Insegue Macerata, Margutti vola e mette a terra una palla difficile, 18-20, risponde però subito Disabato e ancora il coach di casa richiama i suoi nel tentativo di invertire la rotta in questo difficile terzo set. Lecce trova il 21-23 ma subito Ferri accorcia, quindi Pizzichini trova il muro del pareggio ma il video check cambia tutto e il punto passa agli avversari, 22-14. L'ace di Capelli regala il set all'Aurispa Libellula. Stabrawa risponde a Dennis, il copione non cambia, grande equilibrio e squadre che giocano punto a punto. Va avanti Macerata e con un gran salvataggio di Valenti trovi il contrattacco giusto firmato Dennis, 9-6, ma non molla Lecce che subito accorcia. Si giocano tutto le due squadre e lottando su ogni pallone regalano spettacolo al Banca Macerata Forum, intanto i biancorossi provano a tenere il +2. Sale in cattedra Dennis, prima in diagonale fulmina la difesa ospite, poi blocca due volte a muro, 18-14. Break Lecce poi Ferri con l'aiuto di Monopoli fa 20-17, finale tirato: Calonico trova l'ace del 23-18, poi due errori di Capelli e la gara 1 è di Macerata.
MED STORE MACERATA 3 - AURISPA LIBELLULA LECCE 1
PARZIALI: 25-11, 25-22, 22-25. 25-19.
Durata set: 18’, 27’, 26’, 23’. Totale: 94’.
MED STORE MACERATA: Pasquali, Calonico 9, Cordano, Dennis 25, Margutti 8, Ferri 12, Monopoli 2, Princi, Pizzichini 8, Gabbanelli, Valenti. NE: Snippe, Pahor, Risina. Allenatore: Di Pinto.
AURISPA LIBELLULA LECCE: Longo, Ciardo 1, Stabrawa 26, Disabato 15, Rau 8, Capelli 8, Agrusti 4, Bisci. NE. Morciano, Poli, Lisi, Laganà. Allenatore: Grezio,
ARBITRI: .Toni e Merli
Ancora un record regionale in questa prima parte della stagione all’aperto. Stavolta è un primato assoluto, conquistato sui 5000 metri da Ilaria Sabbatini con il notevole tempo di 16’30”29.
Bella impresa per la 26enne di Pesaro, portacolori dell’Atletica Avis Macerata, che sulla pista dell’Arena di Milano è protagonista non solo di un netto progresso personale con oltre venti secondi in meno rispetto al crono di 16’51”85 ottenuto due anni fa, piazzandosi nona al traguardo. Ma riesce anche a togliersi la soddisfazione di realizzare il nuovo limite marchigiano che da quasi diciassette anni portava il nome di un’altra pesarese, Laura Giordano, con 16’38”67.
Dopo essere già cresciuta nella stagione al coperto, in cui è scesa a 9’35”45 sui 3000 e poi a 4’28”91 nei 1500 metri, ecco un altro exploit per la mezzofondista che si allena con il tecnico anconetano Fabrizio Dubbini. Nella sua carriera è anche riuscita a salire sul podio tricolore, con il terzo posto nei 1500 agli Assoluti indoor del 2017.
“Ho trovato una gara praticamente perfetta - racconta - in condizioni meteo ottimali, con temperatura fresca e senza vento. Sapevo che era l’occasione giusta, ma non pensavo di migliorarmi così tanto. Ho un po’ ceduto solo durante il quarto chilometro, dopo essere passata forte ai 3000 metri rispetto ai miei standard. E ho fatto quello che mi ero prefissata all’inizio: rimanere in gara il più possibile, per poi stringere i denti fino alla fine. Sono felicissima! È un bel passo avanti e continuando a lavorare potrò migliorarmi di nuovo”. Laureata con lode in ricerca storica all’ateneo di Macerata, dopo la triennale in beni culturali a Urbino, è impegnata anche come tecnico delle categorie giovanili nella Grottini Team di Recanati.Nello stesso meeting di Milano, brilla al maschile Stefano Massimi. Il 28enne del Cus Camerino abbatte il muro dei quattordici minuti sui 5000 metri, correndo in 13’58”03. Un grande miglioramento per l’ascolano, già azzurro nelle categorie giovanili, che dall’anno scorso è passato sotto la guida tecnica di Roberto Scalla e finora aveva un record personale di 14’24”16.
Il sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova è stato salutato con frasi di stima dai vertici dello sport italiano e della pallavolo nazionale.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ci ha tenuto a rimarcare sui social network la doppietta biancorossa e a complimentarsi per “questa bellissima impresa”.
Puntuali le congratulazioni di FIPAV e Lega Volley tramite i due presidenti, che ieri erano in tribuna stampa all’Eurosuole Forum e hanno applaudito alle prodezze della Cucine Lube e di Perugia in Gara 4 della Finale Play Off. Il numero uno federale Giuseppe Manfredi ha parlato di “meritato trionfo” e di “ennesimo successo conquistato dalla Lube”, mentre Massimo Righi, condottiero della Lega Volley, ha twittato la sua soddisfazione per lo spettacolo della SuperLega Credem Banca, con tanto di complimenti al Club cuciniero ed elogi alle altre squadre della SuperLega “per questa incredibile e difficilissima stagione portata a compimento”. Una carezza a tutto il movimento la coda del suo cinguettio: “La nostra forza è la nostra passione!”.
Il titolo numero 24 nella storia della Cucine Lube Civitanova ha avuto un grande risalto anche sui media cubani. Titoli e foto-notizie che hanno fatto il giro del web. Un feeling legato alla presenza dei quattro atleti caraibici in maglia biancorossa. Tra i protagonisti della vittoria di Coppa Italia e Scudetto figurano, infatti, il capitano Osmany Juantorena in posto 4, MVP di Gara 1 e Gara 4 di Finale, il centralone Robertlandy Simon, un rullo compressore per tutto il torneo, e lo schiacciatore in partenza Yoandy Leal, che ha salutato la Cucine Lube con una volata di grande intensità nei Play Off e il titolo di MVP di Gara 3 di Finale. In mostra si è messo anche il giovanissimo connazionale Marlon Yant, che ha risposto all’appello con freschezza atletica, entusiasmo e sprazzi di ottimo volley quando è stato chiamato in causa. La vittoria, da attribuire alla compattezza e alla forza del collettivo biancorosso, presenta una fortissima impronta cubana.