Entro la fine del 2025 Civitanova avrà due nuovi asili nido, uno a San Marone e l'altro in zona ex Micheletti, altrettanti verranno riqualificati, "Il Grillo Parlante" in via Saragat e "Il Cavalluccio Marino" in via Regina e la mensa dell'asilo "Lo Scoiattolo" in via Guerrazzi Margherita sarà ampliata. Costo complessivo dei lavori 9 milioni, 520 mila euro di cui 8 milioni 360 mila euro da fondi Pnrr e 1 milione e 160 mila euro a carico dell'amministrazione.
Questa mattina la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Sforza del primo dei cinque cantieri in corso, quello in zona ex Micheletti. "Non è stato facile intercettare risorse così importanti - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - e ancora più difficile è stato riuscire, in pochissimi mesi, a progettare i lavori e trovare una sistemazione dei bambini in altre strutture temporanee. Ce l'abbiamo fatta grazie ad un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio l'assessore Ermanno Carassai, il dirigente Marco Orioli, l'azienda che sta effettuando i lavori, i progettisti e tutti gli uffici. Queste nuove e qualificate strutture - conclude il primo cittadino - consentiranno di aumentare l'accoglienza di 110 posti in più e quindi di migliorare un fondamentale servizio educativo e sociale".
Con numeri alla mano è stato l'assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai ad illustrare il progetto: "Il nido d'infanzia nella zona ex Micheletti avrà una capienza di 28 posti per bambini da 0 a 2 anni. I lavori sono stati affidati alla ditta Appalti e servizi di Itri (Latina) che ha offerto un ribasso del 15,80%. Il progetto è stato realizzato dallo studio Spm dell'architetto Carlo Melfi. Responsabile Unico del procedimento, il dirigente Marco Orioli. L'intervento complessivo è di 2 milioni e 450 mila euro".
Carassai ha elencato anche i "numeri" degli altri interventi: "Il nuovo nido d'infanzia a San Marone avrà una capienza di 60 posti per un intervento pari a 2 milioni e 850 mila euro; grazie alla riqualificazione de "Il Grillo Parlante" si avranno 7 posti in più (si passa da 25 a 32) per un intervento pari ad 1 milione e 400 mila euro; quanto al nido "Il Cavalluccio Marino" in via Regina Margherita si avranno 15 posti in più (si passa da 27 a 42) per un intervento di circa 2 milioni di euro. L'ampliamento della mensa dell'asilo "Lo Scoiattolo" in via Guerrazzi, invece, ha un costo di 520 mila euro".
Ad entrare nei dettagli di quello che sarà il nuovo asilo in zona ex Micheletti il progettista, l'architetto Carlo Melfi affiancato da Mirko Mari addetto all’attività dei fondi Pnnr. "Sono previste grosse vetrate, ampio spazio verde esterno, riscaldamento a terra, impianto fotovoltaico. Come il Pnrr impone sarà un edificio Nzeb, un edificio, cioè, a quasi energia zero con alte prestazioni energetiche grazie alle caratteristiche costruttive, tipologiche ed impiantistiche".
Carassai ha voluto ricordare anche l'impegno e l'investimento dell'amministrazione comunale, di circa 325 mila euro, per attivare le strutture provvisorie e quindi accogliere i bambini delle strutture dove sono in corso i lavori di riqualificazione. "Mi riferisco a quella in via Saragat (25 posti), zona Micheletti (22 posti) e "La Lumachina" in zona San Marone (17) per un totale di 12 posti in più rispetto a quelli esistenti, passando da 52 a 64. Non un lavoro di poco conto - ha detto - che ci ha visti impegnati e in tempi brevi su più fronti: intercettazione fondi, elaborazione progetti e individuazione delle strutture temporanee".
Macerata è pronta ad ospitare i protagonisti della settima edizione del Premio Inclusione 3.0 promosso a livello nazionale dell’Università di Macerata. L’appuntamento è per il pomeriggio di sabato 23 marzo alle 14:30 al Teatro Lauro Rossi. Sarà possibile seguire la diretta online sul canale web dell’Ateneo youtube.com/@unimcwebtv. Conduce Giusi Minnozzi.
La manifestazione corona un’intensa Settimana dell’Inclusione, ricca di confronti, incontri, dibattiti, laboratori tecnologici dove l’accademia - con i suoi docenti, ricercatori, studenti e dottorandi, nazionali e internazionali - incontra la società civile in un fecondo scambio di impegni, progettualità, buone pratiche per riflettere sull’inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso la ricerca e l’innovazione.
Il Premio è stato pensato per valorizzare le tante associazioni e organizzazioni impegnate nella realizzazione progetti inclusivi volti a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, la loro indipendenza e autodeterminazione. L’iniziativa è diventata negli anni un punto di riferimento, che vede una partecipazione sempre crescente: per questa edizione sono giunte 73 domande. Il comitato scientifico, composto da docenti delle Università di Macerata, della Esadual Paulista del Brasile, dagli atenei statunitensi di Kansas e Arizona e dell’Istituto Tecnico Nazionale per i Sordomuti di New York, ha selezionato i 22 premiati, di cui 4 premi speciali, ai quali si aggiungerà un premio del pubblico.
Verranno assegnati quattro premi speciali, uno per le azioni sul territorio, quattro per l’inclusione scolastica, tre per l’innovazione tecnologica, quattro per gli sport inclusivi, altrettanti per la vita indipendente, inclusione sociale e lavorativa e tre per danza, arte, musica. Domani saranno svelati i vincitori e le bellissime storie celate dietro ognuna delle targhe simboliche che saranno assegnate.
La Settimana dell’inclusione è organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale Sipes e la Fondazione Marche Cultura.
Giornata ricca di eventi ieri 21 marzo a Camerino per “Unicam Svelata”: l’Università di Camerino ha aderito infatti all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui, con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, istituita in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.
Università svelate, alla quale hanno aderito oltre 70 università, ha voluto essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università italiane e osservarla da dentro.
L’Università di Camerino ha organizzato “Unicam Svelata”, un calendario di appuntamenti che si sono svolti in diversi luoghi dell’Ateneo sia al mattino che nel pomeriggio, con seminari, incontri, conferenze, attività, aperitivi scientifici, insieme a docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo.
“Sono molto soddisfatto per questa giornata – ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni – nel corso della quale abbiamo aperto le porte della nostra Università per far scoprire alla popolazione e a quanti interessati o solo curiosi, cosa succede nei nostri laboratori, quali tesori celano le nostre stanze e le nostre aule, quanto la scienza e la ricerca sia importante nella quotidianità di ognuno di noi. È stata nostra ospite con il suo spettacolo e con un seminario anche la divulgatrice scientifica Gabriella Greison, che ringrazio per aver accolto il nostro invito”.
Si è iniziato proprio con lo spettacolo di e con Gabriella Greison dal titolo “La donna della bomba atomica” nella sala convegni del Campus universitario, introdotto dai saluti del Rettore Graziano Leoni. Ci si è poi spostati nel giardino del Rettorato per un aperitivo scientifico con il professor Gianni Sagratini e la professoressa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che hanno illustrato alcune particolari ed affascinanti ricerche che stanno conducendo.
Il programma pomeridiano si è aperto all’orto Botanico “Carmela Cortini” con l’incontro su “Gino Marotta: conosciamolo nei suoi luoghi” a cura di Monica Straini, dell’Area Comunicazione, Organi Accademici e Public Engagement, che ci ha condotto alla scoperta dell’artista attraverso le opere presenti in Ateneo.
Gabriella Greison è stata poi di nuovo protagonista del seminario su “La fisica nucleare e i cambiamenti climatici” promosso in collaborazione con la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani”, che ha visto la partecipazione numerosissima di studentesse e studenti
Si è poi tornati al Rettorato per l’incontro “Palazzo ducale sconosciuto: diagnostica di opere d'arte”, nel corso del quale Alessandro Delpriori, docente del corso di laurea in Tecnologie e diagnostica per i beni culturali, ha condotto i partecipanti alla scoperta di una delle opere pittoriche del Palazzo ducale
La giornata si è conclusa con AperiChIP: ... le “nuove leve”, nel corso del quale le giovani ricercatrici Laura Alessandroni, Martina Fattobene, Noemi Pagliaricci, Genny Pastore, Asia Patriarchi, Eleonora Spinozzi hanno raccontato il loro lavoro e la loro passione per la ricerca.
Giornata conclusiva, mercoledì scorso, del progetto didattico "Mirabile visione. Inferno" che l'Associazione dantesca civitanovese ha promosso nelle scuole superiori della città. È stato il secondo incontro plenario in presenza, dopo la seguitissima conferenza del poeta Davide Rondoni, il 15 dicembre dello scorso anno, nell’aula magna del "Leonardo da Vinci".
Mercoledì mattina, al Rossini, si sono dati convegno gli studenti delle terze classi, oltre duecento ragazzi, che hanno assistito alla proiezione del film "Mirabile visione.Inferno" e incontrato subito dopo il regista Matteo Gagliardi, giunto per loro da Parma. Al termine c’è stata la consegna dei premi ai vincitori del concorso bandito dall’Associazione in collaborazione con il Comune, l’azienda teatri di Civitanova, l’Atac, la Farmacia Pietro Cruciani di Montecosaro scalo e l’azienda Boccadigabbia.
Alla premiazione hanno partecipato la presidente dei Teatri, Maria Luce Centioni, l'assessore Barbara Capponi e la professoressa Carla Sagretti. Il regista è rimasto sorpreso che il suo film abbia dato vita ad un progetto didattico e che i ragazzi non fossero lì per una iniziativa estemporanea. I vincitori sono stati premiati per la loro capacità di attualizzare l’opera dantesca e di affrontare, alla luce dei versi di Dante, i grandi mali del nostro tempo: la dipendenza da sostanze, i disturbi alimentari, i pericoli di internet, le frodi nella comunicazione, le violenze contro le donne.
Di seguito i vincitori:
- Primo premio agli studenti della 3°I dell’Ipsia di Villa Eugenia: Matteo Bellissimo, Sami Ben Ali, Alex Ciarrocchi, Andrea Cimmino, Nicolò Corallini, Fabiano Doci, Gregorio Fontana, Hammas Khawaja, Emmanuel Zana Konate, Cesario Mangiacapre, Riccardo Moretti, Yassine Nassek, Santo Russo, Simone Scarpati, Diego Stizza, Alberto Stortoni, Paolo Gheorghe Tanca, Nicola Tortona, Danilo Viele.
- Secondo premio agli studenti della 3°A dell’Istituto Leonardo: Letizia Mattei, Guenda Cherubini, Diego Cucco, Daria Vanessa Caragea, Mattia Volpi, Diana Ramadori, Diana Zubareva. Terzo premio alla 3A del corso di Grafica dell’Istituto Bonifazi-Corridoni: Emma Silvestri, Shirlyn Mochi, Eleonora Bedini, Vanessa Giandomenico.
Hanno ricevuto una menzione; Diletta Capretta, Sassano Sara, Bendetti Greta della 3°A del corso di Moda dell’Istituto Bonifazi-Corridoni; Andrea Finocchi, Sofia Giusti, Mattia Bartolini, Matias Busilacchi, Inal Sbrollini, Giovanni Vaccina, Mattia Corvaro della 3C dell’ Istituto Leonardo; Cognigni Sofia, Claudia Vendola, Ginevra Anconetani, Matteo Pesaola, Alessandro Mobbili Borroni Daniele della 3N del Liceo delle Scienze applicate “Leonardo da Vinci”; Clariond Viola, Cossignani Gloria, Dutto Benedetta, Fornari Maria Elena, Raho Davide, Saracchini Elisabetta, Scoponi Giorgia, Silla Michelangelo, Vesprini Christine della 3A del Liceo “Stella Maris”.
L'Università di Macerata entra a far parte del Centro di ricerca interuniversitario sui servizi di pubblica utilità Crisp, con sede presso l'Università degli Studi di Milano – Bicocca. Questa nuova collaborazione segna un momento significativo per l'ateneo maceratese, che si unisce ad altri prestigiosi istituti nel campo della ricerca scientifica e dell'innovazione, come le Università di Milano, Udine, Bologna e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
L’accordo coinvolge i Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali. I referenti dell’accordo, inseriti all’interno di un quadro interdisciplinare di collaborazione con gli altri atenei, sono i docenti Guido Canavesi per il settore del diritto del lavoro e Emanuele Frontoni per i settori che riguardano l’informatica e l’intelligenza Artificiale.
“L'ingresso del nostro Ateneo nel Centro – dichiara Canavesi - rappresenta non solo un'opportunità di crescita e sviluppo per l'ateneo, ma anche un arricchimento per il Centro stesso. C’è un passaggio da un apporto personale a una collaborazione come intero Ateneo. L'apporto di nuove competenze, visioni e risorse contribuirà in maniera significativa agli obiettivi comuni di ricerca avanzata e innovazione.”
Il Crisp, fondato nel 1997, si è affermato come un polo di eccellenza nella ricerca interdisciplinare, concentrando i suoi sforzi su studi di alto profilo nel settore dei servizi di pubblica utilità. Grazie al contributo di professori e ricercatori provenienti da sei atenei, il Centro ha consolidato la propria reputazione a livello nazionale e internazionale.
Il sviluppa ricerche, progetti e formazione nell'ambito della Data Science e del Big Data Analytics, con l'obiettivo di estrarre valore dai dati per supportare processi decisionali efficaci. L'ambiente accademico multidisciplinare favorisce l'innovazione e la ricerca e offre programmi educativi mirati a fornire le competenze necessarie per la gestione e l'analisi di grandi volumi di dati.
Civitanova apre le porte all’Erasmus+ del Liceo da Vinci, un progetto grazie al quale docenti e studenti dell'istituto effettuano attività di job shadowing, di formazione e scambi con studenti e studentesse di altre nazioni.
In questi giorni, dopo che tre studentesse e una docente di conversazione francese sono state ospitate in Francia, al Liceo Pierre Mendès-France di La Roche-sur-Yon, in Vandea, due docenti del Liceo francese stanno effettuando un soggiorno presso il Liceo da Vinci di Civitanova.
Ad accoglierli a Palazzo Sforza, insieme alle professoresse Daniela Ciotti, Edith Orhan e Silvia Gaetani, il sindaco Fabrizio Ciarapica. "È un piacere accogliere a Civitanova insegnanti e studenti da tutto il mondo - ha detto il primo cittadino -. Civitanova è una città culturalmente aperta e questa iniziativa ci consente di far conoscere oltre i confini nazionali, la nostra città e le nostre eccellenze. Ringrazio il dirigente scolastico Francesco Giacchetta e tutti i docenti per aver aderito a questo progetto".
Nell’occasione, c’è stato uno scambio di doni: il Sindaco ha regalato loro una bottiglia di vino dell’azienda di Civitanova "Fontezoppa", etichettato "Annibal Caro", illustre letterato di Civitanova Marche Alta, ricevendo in dono, a sua volta, un Pierreux Brouilly (dipartimento del Rodano).
Sempre in queste settimane, alcuni docenti e studenti del Liceo dell'indirizzo Scienze Applicate, sono in Grecia. Altri studenti, nel mese di maggio, del liceo Linguistico, delle sezioni E ed F, (che studiano anche la lingua tedesca) saranno ospitati in una scuola di Marne per due settimane. Altri studenti, invece, delle sezioni F, G e K andranno in soggiorno in un liceo spagnolo di Girona (Catalogna).
Il primo scambio è già avvenuto a gennaio, relativamente all'obiettivo 3 (sulla metodologia di insegnamento) specifico per le classi EsaBac, ossia per quelle classi (la sezione G e K del liceo linguistico) che hanno il corso per il doppio diploma: all'Esame di Stato con una prova aggiuntiva specifica (di Letteratura francese e di Storia in francese) possono acquisire il Baccalauréat, ossia il diploma di maturità francese.
Continuano gli incontri delle Fiamme Gialle maceratesi con gli studenti per parlare di cultura della legalità economica. Il 14 marzo scorso è stato il turno degli studenti delle classi terze del liceo linguistico e delle scienze umane "G. Leopardi" di Cingoli, nell’ambito della giornata culturale per il progetto "Educare alla Legalità", organizzata dallo stesso istituto.
L’evento ha visto la partecipazione di circa 70 alunni e ha avuto l’intento di far maturare nei giovani la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’iniziativa ha favorito l’espressione libera, creativa e spontanea dei giovani sulle tematiche riguardanti il valore civile ed educativo della "sicurezza economica e finanziaria", della "convenienza" della legalità economico-finanziaria, della consapevolezza riguardante il delicato ruolo rivestito dal Corpo anche nell'attuale congiuntura socio-economica nazionale, nell'ambito della quale la Guardia di Finanza si pone come qualificato, affidabile e solido presidio di legalità, a tutela degli interessi economico-finanziari italiani ed europei.
L’incontro, organizzato dalla dirigente scolastica Angela Fiorillo, coadiuvata dalla professoressa Marianna Bozzi, è stato tenuto dal comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Macerata, Giuseppe Perrone, e ha visto anche la dimostrazione pratica delle unità cinofile della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnate nei servizi di prevenzione e contrasto agli illeciti riguardanti il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, dimostrazione che ha particolarmente attirato l’interesse degli studenti.
Si è svolto lunedì presso la sala del rettorato del campus universitario di Camerino, il seminario di diffusione dei risultati del corso di formazione rivolto a giardinieri d’arte "per giardini e parchi storici", finanziato dalla regione Marche con i fondi Pnrr Next Generation Eu.
Capofila del partenariato di progetto è l'ente di formazione e sviluppo del territorio Lacam di Matelica e comprende l'Università degli Studi di Camerino, la federazione provinciale Coldiretti di Macerata, l'Istituto di Istruzione Superiore ad indirizzo Agrario "A. Cecchi" di Pesaro e "C. Ulpiani" di Ascoli Piceno oltre all'azienda di formazione e consulenza Serma srl.
A fare gli onori di casa è stato il delegato del rettore dell’Università degli studi di Camerino Andrea Spaterna con i docenti esperti del corso, Andrea Catorci (botanico), l'architetto paesaggista Adele Caucci, il professor Diego Casadidio, il dottor Giordano Nasini (direttore della Federazione Provinciale Coldiretti Macerata partner del progetto), la presidente dell’ente di formazione Lacam Ivana Marchegiani ed il tutor Gian Marco Paparelli.
L’Università camerte, al fine di promuovere e valorizzare l’identità dei luoghi ha supportato la progettazione di Lacam offrendo la sede di svolgimento del corso presso la sede della facoltà di botanica.
Il percorso formativo ha permesso agli allievi di affrontare lezioni dalla teoria alla pratica, fondamentale per questa tipologia di corso, che si è svolta presso l'azienda Manfrica di Tolentino, di visitare parchi e giardini storici e d’interesse culturale, quindi conoscere direttamente alcuni dei parchi naturali e dei giardini storici maggiormente rappresentativi della provincia maceratese quali: l’orto botanico “C.Cortini” e i giardini della Rocca d’Ajello di Camerino, l’orto sul Colle dell’Infinito di Recanati, la riserva naturale Abbadia di Fiastra e il parco di Villa Fermani a Corridonia.
"Un corso pionieristico", lo ha definito il professor Andrea Spaterna anche in qualità di presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. "Si è trattato di un percorso particolare che andrà a colmare una lacuna che esisteva da molti anni, ora superata - spiega Ivana Marchegiani, presidente dell'ente di formazione Lacam e coordinatrice del progetto -. La formazione ha abbracciato molteplici discipline come la storia, l’architettura, la botanica, la fisiologia vegetale e le tecniche di lavorazione dei terreni; mirando così a formare una figura professionale altamente innovativa e specializzata, volta non solo alla conservazione ma anche alla manutenzione dei parchi e dei giardini storici, rispettando le peculiarità del paesaggio e le specificità dei luoghi oggetto di intervento".
"Siamo molto soddisfatti in quanto saranno le prime figure professionali della Regione Marche e nella provincia di Macerata a qualificarsi per questa figura professionale", ha concluso Marchegiani.
È stata stipulata nei giorni scorsi una particolare convenzione tra la Casa di Fondazione Casa di riposo “Casa Amica”, rappresentata dal presidente Angelo Montaruli, e l'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri "Giovanni Antinori" di Camerino, guidato dal dirigente scolastico Francesco Rosati, con un obiettivo ben preciso. L’accordo, infatti, è finalizzato a permettere agli alunni della scuola destinatari di provvedimenti disciplinari, in particolare della sospensione dalla regolare frequenza dalle lezioni, di poter trascorrere nella sede della Casa di Riposo il periodo di sospensione stabilito dagli organi scolastici competenti.
“Un atto tra la Fondazione Casa Amica e l’ITcg di grande importanza – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – che va ben oltre il mero provvedimento disciplinare ma che si inserisce in un aspetto fondamentale delle società, ossia la possibilità di contatto tra i più giovani e i nostri anziani. Sarà quindi sicuramente un’occasione di confronto tra generazioni distanti e che farà conoscere ai ragazzi una realtà fondamentale della nostra città come Casa Amica. Complimenti a tutto il Cda della Fondazione, guidata dal presidente Montaruli, e al dirigente scolastico Rosati per aver avuto e realizzato questa idea”.
“Tale misura fornisce un'alternativa al semplice allontanamento dalla scuola dello studente – spiega il presidente di Casa Amica, Angelo Montaruli – permettendo allo stesso di vivere direttamente un'esperienza nel campo sociale e dell'assistenza con possibilità, quindi, di acquisire maggiore consapevolezza dei valori di solidarietà e di rispetto per le persone ed in particolare per le persone più anziane e più fragili. Per ogni studente, di volta in volta, verrà siglato un ulteriore specifico accordo tra la scuola e la Casa di riposo per la definizione delle modalità di svolgimento del periodo di frequenza e per l'eventuale nomina di tutor”.
“L'ITgc Antinori – si legge nella convenzione firmata tra la scuola e Casa Amica – al fine di rendere gli studenti consapevoli del proprio comportamento e per riflettere sulle conseguenze che questo può determinare sia verso la comunità sia verso sé stessi e la propria famiglia, in particolare per coloro che hanno commesso infrazioni alle regole di comportamento all'interno dell'istituzione scolastica, intende poter far trascorrere il tempo deliberato dal consiglio di classe in accordo con la famiglia presso la casa di riposo”. Inoltre, “al termine del periodo di frequenza lo studente presenterà al coordinatore della classe di appartenenza una breve relazione sull'esperienza vissuta con riflessioni in merito”.
L’Alam, l’Associazione di laureati dell’ateneo maceratese propone una nuova iniziativa per ricordare illustri figure di laureati che hanno segnato la storia dell’Università e della città. Il prossimo giovedì 21 marzo, alle 16 nella sede rinnovata di piazza Strambi 1, si terrà un incontro a più voci su Luigi Pianesi, giureconsulto, deputato, imprenditore, filantropo e rettore della regia Università di Macerata dal 1861 al 1876.
Aperti dai saluti istituzionali del delegato del rettore Marcello La Matina e introdotti dalla presidente dell’Associazione Daniela Gasparrini, i lavori vedranno alternarsi gli interventi dello storico Romano Ruffini, che parlerà della famiglia e della formazione di Luigi Pianesi; il docente di storia contemporanea Riccardo Piccioni che inquadrerà le attività di Pianesi all’interno del processo di unificazione nazionale; il docente di storia della pedagogia
Luigi Aurelio Pomante che ricostruirà i difficili anni post unitari dell’Ateneo maceratese durante il rettorato di Pianesi: la docente di storia della legislazione sociale Ninfa Contigiani sulle attività innovative messe in campo per tutta la sua comunità come la filanda di seta e la fabbrica di tessuti alle soglie della prima legislazione sociale. La partecipazione è libera e aperta a tutti gli interessati. Il programma è disponibile sul sito www.unimc.it.
Israele e Palestina, le ragioni del diritto, nuovo appuntamento all’Università di Macerata. Venerdì 22 marzo alle 17:30 al Polo Pantaleoni, incontro con Marco Pertile, esperto di diritto dei conflitti armati e dei diritti umani.
“Israele e Palestina. Il conflitto senza fine e le ragioni del diritto” è il titolo dell’ultimo incontro organizzato dall’Università di Macerata nell'ambito del ciclo "Il conflitto israelo-palestinese Storia, diritto, narrazioni". L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, sempre alle 17:30, ma stavolta al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia, aula gialla.
Interverrà Marco Pertile, professore di diritto internazionale alla Facoltà di Giurisprudenza e alla Scuola di Studi Internazionali dell'Università di Trento, autore di numerose pubblicazioni nell’ambito del diritto internazionale delle risorse naturali, del diritto dei conflitti armati e dei diritti umani. Con lui si confronterà il docente Unimc di diritto internazionale Andrea Caligiuri.
Gli incontri, tutti in presenza e aperti al pubblico, sono un’occasione preziosa per approfondire, da più punti di vista, radici storiche, sviluppi e aspetti del conflitto in atto in Medio Oriente.
L'università di Macerata, nella ricorrenza degli ottant’anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo) e in occasione della Giornata mondiale contro la discriminazione razziale (21 marzo), organizza la giornata di studio "Nomen omen. Il nome come diritto della personalità. Riflessioni sparse fra negazioni, riconoscimenti, mescolanze" che si terrà giovedì 21 marzo alle 9 nell’Aula Blu del polo didattico Pantaleoni in via della Pescheria Vecchia.
L’input muove dall’indagine medico-legale svolta da Attilio Ascarelli per l’identificazione delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944; dai 335 morti di quella tragica pagina della nostra storia ai migliaia di morti di oggi, a cui Cristina Cattaneo, medico e antropologa, prova a dare un nome: la mente corre subito ai naufraghi senza volto del Mediterraneo, parafrasando il titolo di un celebre libro della docente.
E in questo percorso storico, giuridico e antropologico si colgono altre intersezioni, altri filoni di indagine, perché il tema del nome si presta a una lettura "a più voci" che tocca molte questioni sensibili che animano un acceso dibattito, a cui l’accademia contribuisce mettendo in gioco i suoi saperi: il tema dell'identità e del riconoscimento, quello della cultura e delle radici, dei legami sociali e familiari da tutelare e promuovere, delle differenze e dei razzismi, più in generale quello della dignità e dei diritti di cui ogni persona è portatrice.
L’iniziativa, che vede il contributo dell’Istituto storico di Macerata, dell’Anpi provinciale e del Comitato 3 ottobre ed è accreditata dall’Ordine degli avvocati di Macerata, è organizzata all’interno del ciclo di incontri “Identità/Meticciati” promosso dal Coordinamento nazionale delle Giornate di studio sul razzismo che riunisce gli Atenei di Salento, Modena e Reggio Emilia e Macerata.
“Sono passati ottant’anni da quel 24 marzo 1944 - dice Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale e coordinatrice del convegno – e la storia non sembra averci insegnato molto. Ancora oggi facciamo fatica a comprendere che il nome è un diritto fondamentale, di tutti, perché attraverso il nome passa il riconoscimento della dignità di una persona. Purtroppo milioni di esseri umani anche oggi non sono che numeri, da aggiungere a qualche elenco o statistica a seconda della convenienza del momento, ma di cui poco o nulla ci interessano i volti, le storie, i vissuti. Al contrario, è nostra responsabilità come studiosi, contribuire a riaffermare la centralità dell’identità di ogni essere umano attraverso il nome. Del resto nomen omen, come dicevano i latini!”.
Il dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell'Università di Macerata, inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune, assieme a Macerata Musei, presenterà giovedì 21 marzo alle 17:00 nella sala mostre dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’ultimo libro di Gianni Scipione Rossi “Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante” edito da Rubettino.
L’autore all’interno della sua ultima opera esplora il “furto della memoria” della guerra civile italiana del 1943-1945, partendo dal romanzo di Luigi Bartolini. Una storia di sofferenza, ambiguità e coraggio. “Rossi compie nel suo volume un’analisi spietata, chirurgica su un periodo cruciale e rimosso della nostra storia recente, che manda in frantumi il mito degli “Italiani, brava gente"” scrive di lui Giuseppe Mazzarino.
All’incontro, oltre all’autore, interverranno il docente di storia contemporanea dell’Università di Macerata Angelo Ventrone, assieme al professore di storia del pensiero politico all’Università della Tuscia Alessandro della Casa. Gianni Scipione Rossi, giornalista di grande esperienza, è stato a lungo redattore capo del Gr 2, direttore di Rai Parlamento e direttore della scuola di giornalismo Rai di Perugia.
Continuano, infine, gli appuntamenti della Settimana delll’Inclusione organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale e la Fondazione Marche Cultura. Tra i tanti eventi in programma anche oggi, da segnare in agenda questa sera al Cinema Italia Macerata la proiezione del film di Fabio Mollo “Nata per te”, tratto dalla storia vera di Luca Trapanese, oggi assessore al welfare di Napoli e protagonista di questa bellissima storia a lieto fine di un amore inclusivo che supera le barriere sociali. Interverranno lo stesso trapanese insieme a Gianluca Amatori dell'Università Europea di Roma. Il biglietto è a prezzo ridotto per tutti.
Luca ha un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Consulta il programma completo della Settimana dell’inclusione su unimc.it/unimcforinclusion.
L'Università di Macerata aderisce alla Giornata Nazionale delle Università "Università Svelate" promossa dalla Conferenza dei rettori delle Università Italiane con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca per mercoledì 20 marzo: un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università e osservarla da dentro. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Si comincia la mattina alle 9 a Palazzo Ugolini con il primo dei due appuntamenti proposti dall’Acsim, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Anolf Marche e Università di Macerata in occasione della ventesima settimana di azione contro il razzismo "Afrobia, ma cos’è?".
Sarà presentato il libro "Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi" di Mauro Valeri. Ne discuteranno Udo Enwereuzor, esperto di razzismo, Tatiana Petrovich Njegosh, referente di Ateneo per l'interculturalità, Roberto Bortone di Unar in ricordo dell’autore. Il libro ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi.
Dalle 11 nelle diverse sedi dell'Ateneo si svolgeranno le iniziative della Settimana dell’Inclusione: attività scientifiche, convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici. Il programma completo è online su www.unimc.it/unimcforinclusion.
In chiusura alle 21 nella sala Sbriccoli della Biblioteca Casb in piazza Oberdan 4 si terrà la nuova proposta musicale dell’associazione UtReMi in onore del compositore maceratese Lino Liviabella. Questa volta sarà di scena il coro Lumos Vocal Ensemble diretto da Lorenzo Chiacchiera con musiche di Respighi, Dallapiccola, Liviabella.
È la foto di gruppo scattata domenica ad inizio mattinata che sostanzia il grande successo delle passeggiate nella storia organizzate dal comune di Pieve Torina in collaborazione con Matteo Petracci. "Un record di partecipanti, con decine di persone provenienti da tutta la regione. Le buone idee risultano vincenti se capaci di fondere una modalità di turismo lento, consapevole, in grado di donare conoscenza e un territorio ricchissimo di bellezza, natura e testimonianze storiche".
È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per l'ottima riuscita di questa seconda tappa immersiva nella storia di Pieve Torina e dei suoi borghi, che ha avuto come punto nevralgico il castello di Capriglia, una delle rocche facenti parte del sistema difensivo dei duchi Da Varano.
"Stiamo costruendo percorsi di narrazione che recuperano la memoria del passato di queste terre - prosegue Gentilucci -. Non si tratta dunque di semplici passeggiate nei boschi ma di camminate che ci aiutano ad affermare la nostra identità, ci fanno capire e vedere da un punto di vista differente i luoghi che abitiamo o frequentiamo". La passeggiata ha portato i partecipanti a scoprire anche l'antico borgo di Bazzano, oggi non più abitato, e le bontà tipiche della zona con una degustazione di formaggi, lenticchie e salumi.
"In questo modo - conclude Gentilucci -, offriamo al turista la possibilità di apprezzare le prelibatezze che la nostra terra produce e il lavoro di tante persone che, nonostante tutto, hanno deciso di rimanere e investire in quest'area ferita dal sisma, ma su cui stiamo gettando le basi per un nuovo futuro".
Il prossimo appuntamento con i percorsi di storia, sempre a partecipazione gratuita e a numero limitato, sarà domenica 7 aprile per un viaggio alla scoperta delle tradizioni agropastorali. Per informazioni e prenotazioni: girastorieraccontiincammino@gmail.com.
Uno spazio fisico e virtuale di disseminazione e comunicazione, uno spazio condiviso di visibilità per le attività della terza e quarta missione sia per la comunità accademica sia per i cittadini: è il Socialab dell’Università di Macerata, inaugurato stamattina nei locali della Provincia affacciati sul loggiato del Palazzo degli Studi. Gli ambienti sono stati rinnovati e attrezzati per conferire loro una duplice veste: uno studio di registrazione audio e video con strumentazioni specifiche per la creazione di prodotti multimediali; una vetrina sulle attività dell’Ateneo grazie a grandi monitor visibili attraverso le vetrine.
“Questa sede – ha sottolineato il rettore John Mc Court dopo il taglio del nastro – rappresenta la nostra apertura verso la città e la società. La nostra è una comunità che non mette barriere, che vuole rendersi utile verso l’esterno e lavora in trasparenza, e queste vetrine ne sono una metafora. L’inaugurazione avviene all’interno della Settimana dell’Inclusione, giunta alla settima edizione, una manifestazione identitaria dell’ateneo perché sottolinea il lavoro di tutto l’anno di ricerca innovativa, che mantiene sempre al centro la persona”. L’inaugurazione stessa, con gli interventi di esponenti della comunità accademica e cittadina e di alcune importanti realtà sociali, trasmessa in diretta social, è stata esemplificativa delle possibilità di utilizzo del Social@b.
”In questo spazio con queste vetrate passeranno tutti i giorni contenuti e volti dell’Università di Macerata proprio per trasmettere la vicinanza tra Università e società, dando spazio sia alle nostre ricerche sia alle attività che portiamo avanti in collaborazione con realtà esterne” ha ribadito la prorettrice vicaria e delegata alle terza e quarta missione Catia Giaconi. “Questo spazio, così visibile e funzionale per un contatto di relazione con tutta la città, è strategico”, ha fatto notare l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta.
Le produzioni realizzate all’interno del Socialb, che possono essere interviste video, podcast, talk, dirette audio o video, saranno poi divulgati attraverso la Radio di Ateneo Rum, i cui studi si trovano poco distanti sempre al piano terra del Palazzo degli Studi, e la nuova rivista per la disseminazione e l’impatto sociale delle ricerche prossima al varo. A questa lavoreranno cinque studenti e studentesse, selezionati tra oltre cinquanta aspiranti, che potranno mettersi alla prova nel campo del giornalismo di divulgazione scientifica.
“Attraverso la didattica e la ricerca, gli Atenei producono valore pubblico, che va comunicato in modo più semplice e immediato”, ha spiegato la delegata alla comunicazione Alessia Bertolazzi. Come ha notato la prorettrice al welfare Natascia Mattucci, il Socialab è “uno spazio iconico, con i suoi microfoni e le vetrine, di scambio, incontro e ricostruzione di rapporti un po’ perduti durante il triennio della pandemia”.
Uno spazio che fa suoi i pilastri alla base della casa editrice di Unimc, Eum, ossia “condivisione della ricerca e socializzazione saperi, in un’ottica di sempre maggiore accessibilità”, per riprendere le parole della presidente Simona Antolini. “Sono lieta - ha aggiunto Laura Marchegiani, delegata per il placement, orientamento alla carriera, spin off e brevetti - che si veda la nostra volontà di parlare con la comunità. La condizione di fragilità tra le nuove generazioni è molto estesa e diffusa. Per questo, stiamo proponendo iniziative di formazione sulla imprenditorialità attente a non lasciare nessuno”.
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del Palazzo Sabatucci Frisciotti Stendardi, attualmente vuoto e tornato di proprietà del comune di Civitanova Marche, dove saranno ospitati per un periodo limitato i bambini della scuola elementare Sant’Agostino della città Alta.
Il provvedimento si rende necessario in quanto l’edificio che ospita la scuola elementare è interessato dai lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico, reso possibile grazie ai fondi della Legge n.61/1998 per un importo complessivo di euro 3.850.000,00.
La direzione scolastica, nel corso di vari incontri con i vertici di palazzo Sforza ha richiesto di mantenere la scuola elementare, anche motivi gestionali, preferibilmente all’interno del centro storico, una richiesta accolta dall’Amministrazione comunale che ha dato mandato all’U.T.C. della delegazione di verificare la possibilità di trasferire temporaneamente la scuola elementare Sant'Agostino presso l’edificio ex sede IPTC Bonifazi di via Duca d’Aosta, ora libero e non utilizzato.
“Per consentire l’esecuzione dei lavori, la scuola elementare deve essere temporaneamente trasferita in altra sede – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai. Abbiamo individuato la soluzione migliore nel Palazzo Sabatucci Frisciotti Stendardi e ci siamo accordati con l’Amministrazione provinciale per procedere allo scioglimento della convenzione. Il comune di Civitanova potrà quindi riottenere l’uso dei locali di via Duca D’Aosta e quindi avviare le procedure di gara per i lavori, che prevediamo potranno avere inizio il prossimo mese di settembre”.
Il costo complessivo è di 100.000 euro. L’edificio di via Duca d’Aosta, nel centro di Civitanova Alta, si compone di due piani fuori terra e uno seminterrato. Edificato nel XVI secolo dalla nobile famiglia Frisciotti Stendardi con destinazione residenziale, fu successivamente ricostruito e in parte demolito fino ad assumere la conformazione attuale.
Nel 1936 viene acquistato dal comune di Civitanova Marche che, a seguito di ristrutturazione, lo adibisce a sede scolastica di istruzione secondaria. A seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 23 del 11/01/1996, con convenzione in data 30/05/2000, rep. n.19451, viene trasferito in uso gratuito all’Amministrazione provinciale quale sede dell’Istituto Professionale Commercio e Turismo Bonifazi (I.P.C.T.).
L’Amministrazione provinciale, al termine dell’anno scolastico 2022, ha disposto il trasferimento della sede dell’istituto superiore IPTC Bonifazi dall’edificio in oggetto di via Duca D’Aosta all’edificio di proprietà della provincia sito in c.da Asola sede dell’Istituto Tecnico Commerciale Corridoni.
Per il trasferimento della scuola elementare nell’edificio di via Duca D’Aosta occorrono opere di manutenzione e di adattamento quali tinteggiatura delle pareti verticali interne dei locali ad eccezione della palestra collocata al piano seminterrato; restauro portone ingresso; adeguamento dell’impianto elettrico e trasmissione dati esistenti per consentire l’inserimento di lavagne interattive multimediali; Installazione di un lavabo nel locale mensa al piano seminterrato; apertura vano porta/passaggio in muro divisorio in laterizio tra due locali da destinare a mensa.
Parte oggi, con la prima lezione, il master di primo livello in Wine Export Management organizzato dall'Università di Camerino che forma professionisti esperti nel marketing, nel sensory and consumer behaviour, nel wine business, che sappiano applicare sistemi di regole cogenti e volontarie nei mercati di riferimento.
La partenza del corso è stata salutata da una conferenza stampa che si è tenuta presso il foyer del Teatro questa mattina alla presenza del vicesindaco Denis Cingolani, del magnifico rettore Unicam Graziano Leoni, del consigliere regionale Renzo Marinelli, del direttore del master Luca Petrelli e del responsabile del corso di studi in Scienze Gastronomiche Gianni Sagratini.
È stata l'occasione per parlare della funzionalità del corso in ottica territoriale e per ringraziare la regione Marche del contributo per l'istituzione di alcune borse di studio dedicate. "Siamo grati ad Unicam per le iniziative prese sul territorio e a Matelica - ha esordito il vicesindaco Cingolani -. Questo è un master fortemente voluto dal Comune di Matelica, partito nel 2015 con l’impegno dell’allora assessore Potentini che ringrazio per questa sua volontà. Siamo arrivati alla sesta edizione di un master importante per Matelica: in quanto città del Verdicchio non potevamo non sposare questo progetto e quest’anno abbiamo deciso di dare una spinta in più con l’aiuto delle borse di studio. Ci siamo rivolti alla Regione Marche affinché potessimo dare un contributo maggiore a questa iniziativa che noi riteniamo fondamentale per il settore".
Un corso molto importante per l'ateneo guidato dal rettore Leoni: "Questo master è in filiera con i corsi di laurea tradizionali che abbiamo in Unicam - ha spiegato -. Attualità e territorialità: la nostra università fa di queste due voci una delle principali missioni. Il master inoltre è di altissimo livello con docenti importanti che sono delle autorità nei propri settori scientifici". A partire dal direttore Petrelli: "Con questo master tocchiamo diversi ambiti per formare dei profili completi con più abilità per vincere la sfida della concorrenza nei mercati internazionali - ha affermato -. Comprendere le aspettative dei consumatori e del mercato oggi è fondamentale. L'obiettivo è quello di guidare in questo percorso i nostri studenti con docenti di elevata professionalità".
Ad oggi sono stati formati più di 100 professionisti che entro un anno dal termine sono stati tutti occupati in aziende vitivinicole. Dati che confermano l'elevata qualità del piano di studi Unicam che va ad intersecarsi anche con altri corsi, come ad esempio quello di Scienze Gastronomiche diretto dal professor Sagratini: "La mia presenza qui oggi testimonia la buona filiera Unicam, il nostro corso è sicuramente collegato al master. Matelica per noi è un punto di riferimento, è giusto che sia la sede di questo master. Per far sì che i nostri prodotti siano valorizzati nel mondo abbiamo bisogno di giovani e di professionisti".
Una direzione intrapresa anche dalla regione Marche: "Questo master è fondamentale per valorizzare ancora di più l'eccellenza del Verdicchio di Matelica - ha concluso il consigliere Marinelli -. Saperlo vendere fa la differenza. Unicam in questo caso ci aiuta e la Regione non può che supportare l’iniziativa perché crediamo nei territori e nelle nostre eccellenze".
Da lunedì 18 fino a sabato 23 marzo torna "La settimana dell’inclusione", organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Società Italiana di Pedagogia Speciale e la Fondazione Marche Cultura.
Il programma della settimana dell'Inclusione è stato presentato questa mattina in rettorato dal rettore John Mc Court, dalla prorettrice Catia Giaconi, dalla delegata all'inclusione Noemi Del Bianco e il direttore generale Domenico Panetta.
L’evento, alla sua settima edizione, rappresenta un’occasione di condivisione con i cittadini, la comunità, accademica e non, per riflettere sull’inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso la ricerca e l’innovazione. Sono previsti oltre 30 appuntamenti per sei giorni di convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici con testimonianze di vita.
L’immagine stessa dell’evento quest’anno parla di inclusione, grazie alle opere realizzate dagli artisti dell’Associazione di promozione sociale Ultrablu, utilizzate per manifesti brochure e gadget.
Arriva al suo settimo anno anche il Premio Inclusione 3.0, che per questa edizione si svolgerà nel pomeriggio di sabato 23 marzo dalle 14 alle 18 al Teatro Lauro Rossi in una serata condotta da Giusi Minnozzi: un'occasione per valorizzare realtà che mettono in pratica percorsi e progetti di inclusione. Un punto di riferimento, ormai, che vede una partecipazione crescente di anno in anno: per questa edizione sono giunte 73 domande, 25 saranno i premiati, di cui 4 premi speciali e 1 del pubblico.
Per tutta la settimana saranno proposti laboratori interattivi nell'ambito del progetto InclusiveL@b, organizzato dal Centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione e tecnologie educative TIncTec, luogo di incontro tra docenti, professionisti del territorio e studiosi per promuovere la ricerca di dispositivi, pratiche didattiche ed educative, innovative, inclusive e sostenibili.
Si parte lunedì 18 con i primi appuntamenti. Per l'occasione alle 12 sarà inaugurato il Social@b nelle vetrine di via Gramsci 29 sotto il palazzo degli studi: uno spazio fisico e virtuale di disseminazione e comunicazione, uno spazio condiviso di visibilità per le attività della terza missione sia per la comunità accademica sia per i cittadini. Il pomeriggio alle 18 al Polo Bertelli sarà inaugurata una mostra di tele artistiche a cura del Licao Cantalamessa. Martedì 19 marzo alle 21:30 al Cinema Italia sarà proiettato "Nata per te" il film di Fabio Mollo ispirato alla storia di Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli e papà di Alba, bimba con sindrome di down, primo caso in Italia di affido e poi adozione a un single.
Interverranno lo stesso Trapanese insieme a Gianluca Amatori dell'Università Europea di Roma. Le giornate successive prevedono incontri, presentazioni di libri e seminari interdisciplinari proposti dai Dipartimenti e aperti agli studenti e alla cittadinanza per analizzare la didattica e la ricerca inclusiva da più punti di vista: le tutele giuridiche; le opportunità offerte da musica, danza, sport e arte; l'autonomia in ambito scolastico; il mercato del lavoro; le esperienze in contesti limite come Africa e Medio Oriente. Non mancheranno confronti con studiosi ed esperti nazionali e internazionali da Brasile, Mozambico, Regno Unito e Stati Uniti.
La web radio UniMc Radio RUM propone "L'Escluso", un programma che si occupa di tematiche di impatto sociale e di storie di vita, esemplari delle possibili strade che possono essere aperte da sport, lavoro, studio, amicizia, associazionismo, famiglia e amore.
“Ci aspettiamo una settimana ricca di eventi in cui sottolineiamo l’importanza di una politica inclusiva per la città e per il territorio”. Commenta il rettore John McCourt. La settimana dell’inclusione si consolida ogni anno e siamo così arrivati alla sua settima edizione. Premieremo progetti da 7 regioni d’Italia e sono previsti anche riconoscimenti internazionali. Speriamo di ricevere tanti visitatori. In più inaugureremo il Social@b, uno spazio multimediale in Via Gramsci che sarà sede di innovazione e comunicazione verso l’esterno”.
Non solo tecnologia e innovazione per favorire inclusione, ma anche l’importanza che deve essere sempre riservata alla persona. Come confermato dal rettore.
“Si parla molto dell’uso delle tecnologie per l’inclusione, che è sicuramente fondamentale. A volte però si parte anche dalle cose più semplici, ma di grande qualità. Basti pensare al programma che abbiamo fatto e a tutte le immagini realizzare dai ragazzi dell’associazione Ultrablu. C’è molta innovazione, molta tecnologia, ma anche la persona umana al centro della settimana dell’inclusione”.
Il progetto europeo “Growth-mindset through Resilient Intelligent Technologies_ GRIT” di cui l’Università di Camerino è capofila, è stato al centro del primo Congresso Internazionale per lo Sviluppo delle Competenze Socio-Emotive: nuove prospettive e sfide nella società odierna”, tenutosi nei giorni scorsi presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Saragozza.
A rappresentare Unicam il professor Renato De Leone, Delegato del Rettore alla Mobilità e cooperazione internazionale e programma Erasmus, che ha illustrato interessanti spunti di riflessione sulle possibili applicazioni concrete di nuove tecnologie basate su Machine Learning e Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di percorsi di successo nell’ambito della carriera accademica dei ricercatori di oggi e di domani.
Il progetto combina, infatti, il machine learning con metodologie di gamification e analisi del sentiment per creare nuovi modelli e strumenti volti a migliorare e sviluppare la motivazione e l’impegno civico degli studenti universitari e dei giovani ricercatori.
Un uso strategico di queste tecnologie e metodologie digitali potrebbe consentire alle università di costruire politiche solide e risorse educative nuove ed efficaci, per fornire alle studentesse ed agli studenti gli strumenti idonei per diventare protagonisti attivi nella società contemporanea.
Una delegazione di studenti dell’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” di Macerata a Bruxelles. Esperienza europea per Elisabetta Deboni, Alice Moretti, Alessandro Senesi e Leonardo Tardella che, accompagnati dalla professoressa Grazia Di Petta, referente della Rete Semi di Lampedusa, hanno preso parte a Bruxelles al meeting The human rights impact of EU migration policies e, presso la sede del Parlamento europeo, ad una conferenza coordinata dall’onorevole Pietro Bartolo e da Tareke Brhane, Presidente del Comitato 3 ottobre, dal titolo A Europe of Rights.
Nei workshop gli studenti hanno avuto modo di ascoltare esponenti di Amnesty International, funzionari dell’EU e Flor Didden, presidente belga del Consiglio dell’EU, sulle possibili azioni di contrasto al razzismo. Il pomeriggio si è concluso con il saluto molto toccante di Tatiana Bucci, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz.
Il giorno successivo, durante i lavori del convegno tutti i relatori hanno ribadito la richiesta, rivolta al Parlamento, di dare vita ad un protocollo per la raccolta dei dati dei migranti istituendo un registro obbligatorio al fine di realizzare una banca dati condivisa tra gli Stati, che consenta di identificare le vittime del Mediterraneo restituendo la dignità del nome.
Prima della sessione parlamentare in Place du Luxembourg gli studenti della scuola maceratese, diretta dalla prof.ssa Maria Antonella Angerilli, hanno partecipato insieme ad altri trecento studenti di Istituti italiani e europei ad un flashmob dinanzi l’ingresso del Parlamento, per gridare tutti insieme lo stop alle morti nel Mediterraneo, rivendicando il valore di ogni singola vita umana.
Il viaggio nel cuore delle istituzioni europee, è stato occasione per visitare la Casa della Storia Europea, nella quale un’esposizione permanente ha offerto la possibilità di usufruire di una panoramica della storia dell’Europa, dalle origini ai giorni nostri, attraverso la sua evoluzione e la degenerazione bellica, in un percorso avvincente e interattivo che ha attirato l’attenzione dei ragazzi.
Le classi visitando l’emiciclo e il Parlamentarium hanno avuto modo di comprendere, inoltre, il funzionamento, i compiti e le attività del Consiglio, della Commissione e del Parlamento. La Scuola, forte dell’esperienza maturata per la realizzazione di prassi educative orientate alla promozione di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà al fine di contrastare intolleranza, razzismo e discriminazione, segue nell’impronta data dalla dirigente Maria Antonella Angerilli a perseguire nel segno dell’innovazione, favorendo processi di inclusione e inserimento sociale nella prospettiva di formazione della cittadinanza europea.
Alla presenza di 300 partecipanti provenienti da 19 regioni italiane, di tutta la governance dell'Ateneo, di membri di istituzioni sanitarie regionali e nazionali e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (Sifo), Società scientifica di riferimento per i destinatari dell’iniziativa, è stata inaugurata nella giornata di mercoledì 13 marzo a San Benedetto del Tronto la XXII edizione del master di secondo livello "Manager di Dipartimenti Farmaceutici", diretto dal professor Carlo Cifani della scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute.
"Il master - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - risponde pienamente alle crescenti necessità che emergono dal mondo della professione nelle strutture ospedaliere. La sua longevità è dovuta proprio alla capacità e rapidità di far fronte alle continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista. Quando il farmacista è chiamato ad assumere responsabilità dipartimentali, occorre unire alle competenze scientifiche, classicamente correlate alla sua professione, una moderna preparazione di tipo manageriale. La necessità di un farmacista-manager scaturisce dalla complessità del ruolo che questo professionista è chiamato oggi a saper svolgere".
"Rispondendo ai requisiti di formazione manageriale per la direzione delle Strutture Complesse del Servizio Sanitario Nazionale – ha evidenziato il professor Cifani, direttore del master e della scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera -, il master affronterà sia tematiche di management trasversali alle varie professioni sanitarie, che argomenti specifici per la professione del farmacista, impostati in un'ottica manageriale. Ogni anno l’offerta didattica si aggiorna con nuove tematiche ed approfondimenti in modo da permettere ai farmacisti clinici che operano nel servizio sanitario nazionale di arricchire le proprie competenze e le proprie esperienze professionali per affrontare le sfide emergenti: innovazione ed evoluzione dei percorsi di cura, delle tecnologie e dei ruoli organizzativi e di governance. Per questa edizione è stata riavviata la collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale "Papa Giovanni XXIII". Un'intera sessione didattica si terrà presso l'ospedale di Bergamo, uno degli ospedali più tecnologici a livello europeo, permettendo di vivere direttamente la moderna struttura ospedaliera organizzata per intensità di cure. Verrà affiancata quindi alla didattica frontale una parte applicativa comprensiva di visite nella struttura, con particolare attenzione al sistema dipartimentale di farmacia organizzato in strutture centrali e periferiche con un forte orientamento clinico".
"Verranno inoltre affrontati - ha sottolineato la professoressa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, vicedirettore del Master e rappresentante della Scuola di Scienze del Farmaco nella Commissione per l’Alta Formazione di Ateneo - argomenti quali l’organizzazione e la gestione economico-finanziaria dei dipartimenti farmaceutici, la gestione del personale e le tecniche di comunicazione, la gestione manageriale del servizio farmaceutico, gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia nell'analisi e nel management della spesa farmaceutica, la logistica sanitaria, i criteri di selezione dei farmaci, le scelte manageriali relative ai dispositivi medici e diagnostici, le scelte manageriali relative all’allestimento di preparazioni galeniche, antitumorali e per nutrizione artificiale, la continuità assistenziale tra ospedale e territorio nell'assistenza farmaceutica".
"Il numero così rilevante di edizioni - ha evidenziato il professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute - rappresenta un risultato unico a livello nazionale nel settore farmaceutico ed il record di iscrizioni dopo 22 anni testimonia l’interesse dei farmacisti ospedalieri alle attività formative erogate dalla nostra scuola. Il questionario di valutazione del Master da parte degli iscritti della precedente edizione ha evidenziato risultati lusinghieri per la nostra scuola: il 98% dei partecipanti è completamente soddisfatto dal master erogato, per il 94% degli iscritti il livello di competenza dei docenti e i contenuti didattici hanno risposto pienamente alle aspettative e il 98% suggerirebbe ad un collega di iscriversi a questo master".