Nuovi appuntamenti con i concerti di “Lino Liviabella un gigante del Novecento”, la serie di iniziativa organizzate dall’Associazione Ut-Re-Mi APS di Macerata con il contributo della Regione Marche e la collaborazione dell'Università di Macerata. I biglietti possono essere acquistati direttamente la sera del concerto.
Sabato 16 marzo alle 21 al teatro della Filarmonica il violinista Hans Liviabella, nipote di Lino, e il pianista Gianluca Angelillo, musicisti di fama internazionale, presenteranno in anteprima l’album integrale delle opere per pianoforte e violino del compositore maceratese. “Poter suonare la musica di mio nonno Lino proprio a Macerata è per me una grande emozione – commenta Liviabella -. Sento particolarmente vicina la sua musica. Il programma che suonerò comprenderà parte di tutto il repertorio per violino e pianoforte, con brani inediti riscoperti di recente e in prossima uscita discografica. Ritengo questa preziosa iniziativa di grande valore per la regione e per l’Italia, che purtroppo ha dimenticato troppi personaggi della propria cultura. Le persone hanno sete delle cose più vere e culturalmente più elevate”.
Sempre al teatro della Filarmonica, mercoledì 20 marzo alle 21 il duo Anna Serova e Adamo Angeletti si esibirà nel concerto “Una biografia in musica: il grande musicista della spiritualità” da un’idea di Melissa Mastrolerenzi. La virtuosa della viola Anna Serova, famosa per la sua carriera internazionale e per proporre nuovi repertori, e il pianista Adamo Angeletti rendono omaggio al compositore marchigiano per riscoprire la sua figura, la sua arte e la sua marchigianità, proponendo un recital con brani che Lino scrisse per il figlio Lucio, anch’esso musicista, e brani del suo tempo come quelli del compositore Nino Rota. Pagine acute e sorprendenti, delicate e brillanti, descrittive e virtuosistiche, riflessive e colme di tradizione, che avvolgeranno l’ascoltatore in un sorprendente viaggio alla scoperta di Lino Liviabella e del suo tempo.
Figura unica nel panorama internazionale, la violista Anna Serova, musicista eclettica, si è esibita come solista nelle più prestigiose sale concertistiche del mondo. Per la rara bellezza del suono e per la sua notevole duttilità artistica, Anna Serova è molto richiesta nella musica da camera. Tra i suoi partner: Salvatore Accardo, Ivry Gitlis, Bruno Giuranna, Rocco Filippini.
Il prossimo mercoledì 20 marzo, anche l’ateneo di Camerino aderisce all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, istituita in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.
Università svelate vuole essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università italiane e osservarla da dentro.
L’Università di Camerino partecipa con “Unicam Svelata”, un calendario di appuntamenti che si svolgeranno in diversi luoghi dell’ateneo sia al mattino che nel pomeriggio, con seminari, incontri, conferenze, attività, aperitivi scientifici, insieme a docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo.
“Nel corso di questa giornata – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – apriremo le porte della nostra Università per far scoprire alla popolazione e a quanti sono interessati o curiosi, cosa succede nei nostri laboratori, quali tesori celano le nostre stanze e le nostre aule, quanto la scienza e la ricerca sia importante nella quotidianità di ognuno di noi. Sarà nostra ospite con il suo spettacolo anche la divulgatrice Gabriella Greison, che ringrazio per aver accolto il nostro invito”.
Ecco il programma completo della giornata: ore 11.00 Sala Convegni del Campus universitario: La donna della bomba atomica. Spettacolo di e con Gabriella Greison, divulgatrice scientifica; ore 12.30 Open Green del Rettorato Unicam apre le porte! Aperitivo scientifico con il professor Gianni Sagratini e la professoressa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Ore 15.00 Orto Botanico “Carmela Cortini” Gino Marotta: conosciamolo nei suoi luoghi. Alla scoperta dell’artista attraverso le opere presenti in Ateneo, a cura di Monica Straini, Area Comunicazione, Organi Accademici e Public Engagement. Ore 16.30 Sala Convegni del Campus universitario, in collaborazione con la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani”
La fisica nucleare e i cambiamenti climatici, seminario di Gabriella Greison, divulgatrice scientifica. Ore 18.00 Agorà del ChIP AperiChIP: ... le “nuove leve”. Giovani ricercatrici raccontano il loro lavoro: Laura Alessandroni, Martina Fattobene, Noemi Pagliaricci, Genny Pastore, Asia Patriarchi, Eleonora Spinozzi
La giustizia riparativa sta ottenendo un’attenzione crescente in Italia e nel mondo perché, di fronte alle molte lacerazioni del tessuto sociale, essa mette in campo una cultura, un metodo e una prospettiva che sanno dare un contributo al risanamento delle situazioni compromesse da reati e conflitti.
È su questo tema che si svolgerà l’incontro in programma giovedì 14 marzo, alle ore 17.30, nella sede dell’Università di Macerata in via Garibaldi 20. L’incontro è dedicato alla presentazione del libro “La giustizia accogliente”, scritto da Grazia Mannozzi, docente di diritto penale e di giustizia riparativa all’Università dell’Insubria, e da Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica all’Università di Macerata.
Per discuterne con gli autori interverranno Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale, e Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo, entrambe di Unimc. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
La classe 5^C del liceo scientifico Galileo Galilei di Macerata ha conseguito il secondo posto nella settima edizione del concorso regionale 'Sulle vie della parità nelle Marche', sezione Stem, organizzato dall'Osservatorio di genere.
Il riconoscimento è stato ottenuto grazie al progetto multimediale ‘Summa Techne Excellentia Maxima’, incentrato sulla figura di Agar Sorbatti, pioniera nell'ingegneria e prima donna laureata in tale disciplina nel 1923 nelle Marche, nonché settima in tutto il Regno d'Italia.
Una puntata di divulgazione scientifica è stata dedicata alle donne nel campo Stem, con particolare attenzione alla scienziata marchigiana. È stata avanzata una proposta per intitolare uno spazio pubblico e il laboratorio di robotica del liceo all'ingegnera Sorbatti, iniziative supportate dal sindaco di Loro Piceno e dalla dirigente scolastica. Il Consiglio di classe ha manifestato soddisfazione per il percorso intrapreso sugli studi di genere, culminato con la vittoria del compito di realtà l'8 marzo 2024.
Qui il video:
Anche quest'anno Unicam non ha voluto mancare all’appuntamento con Tipicità, che si è tenuta dal 9 all'11 marzo al Fermo Forum. Nella giornata di apertura il rettore Graziano Leoni è intervenuto all'incontro "Atenei e benessere: stimoli per le Marche al futuro" moderato dal Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi ed ha preso parte all’evento inaugurale.
La professoressa Isolina Marota, delegata all'orientamento, è stata tra i relatori nel dibattito su orientamento, lavoro e imprese guidato dal conduttore radiofonico Marco Ardemagni. Nel pomeriggio ad essere protagonista è stata la ricerca Unicam, che si è presentata con i progetti relativi al settore dell’agroalimentare, dell’economia circolare e della sostenibilità in un incontro condotto dal caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore ed aperto dai saluti del rettore Leoni.
Sono stati presentati i seguenti progetti: "Tool4MedLife" con la prof.ssa Silvia Vincenzetti, "Nano4Fresh" con il prof. Fabio Marchetti, "Natura Agro" con il professor Filippo Maggi, "Agrifish" con il professor Sauro Vittori, "Davvero mangiamo le microplastiche?" con la dottoressa Martina Capriotti
Nel pomeriggio di domenica, poi, il prof. Marco Giovagnoli, docente della scuola di giurisprudenza e del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, insieme alle studentesse ed agli studenti di Scienze Gastronomiche, ha presentato il volume "Storie e culture dell’alimentazione", frutto di un loro lavoro di ricerca, mentre il professor Andrea Lupacchini, docente di Food Design presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, è stato tra i protagonisti del dibattito su enogastronomia e viaggio raccontati attraverso la lente del design che contribuisce a costruire l’esperienza.
Per tutta la durata di Tipicità, poi, studenti e studentesse, coordinati dal professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, hanno accolto i moltissimi visitatori nello spazio espositivo a disposizione dell’Ateneo per parlare delle molteplici opportunità che Unicam offre, mentre docenti, ricercatrici e ricercatori sono intervenuti anche in diversi altri incontri per raccontare le loro ricerche.
Al via i lavori per il lotto B dell’ABF Hub Educativo 0-11 di Sforzacosta che prevede la riqualificazione della scuola primaria “G. Natali”. Dopo il Polo per l’Infanzia ZeroSei, costruito in 150 giorni e inaugurato lo scorso 22 novembre, prosegue spedito il progetto della Andrea Bocelli Foundation, in collaborazione con il Comune di Macerata.
Un intervento di più ampio respiro che coinvolgerà sia l’edificio scolastico sia gli spazi circostanti come il giardino e la palestra, volto a significare una vera e propria rigenerazione urbana, con la volontà di rendere l’ABF Hub Educativo 0-11 un centro attivo non solo a beneficio degli studenti ma aperto a tutta la comunità.
“Per quanto riguarda la scuola di Sforzacosta, in particolare il lotto B, è stato fatto uno studio molto accurato per utilizzare materiali sostenibili e innovativi per riqualificare gli spazi. - dice il direttore generale ABF Laura Biancalani - Questa attenzione alla sostenibilità non solo si manifesta durante la fase di cantiere, ma si propone come un esempio educativo da trasmettere ai bambini e alle famiglie che frequentano il Polo Educativo 0-11, promuovendo valori di rispetto per l'ambiente e per le future generazioni.”
“Questo importante progetto per la città, realizzato nel quartiere di Sforzacosta e che sarà a beneficio di tutta la comunità, diventerà un punto di riferimento per i maceratesi grazie alla Fondazione Andrea Bocelli e al grande lavoro di coordinamento sviluppato dagli Uffici Scuola e Tecnico che sono costantemente in contatto con la scuola e con le famiglie - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. La grande capacità di collaborazione tra pubblico e privato e l’impegno che ogni attore in campo ha messo nella realizzazione dell’hub 0-6 rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio per le generazioni future che meritano dei percorsi come questo basati sull’arricchimento, sulle conoscenze, sulle competenze e sul confronto”.
Presente anche il commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, senatore Guido Castelli, che ha così commentato l’apertura del cantiere: “La scuola è un driver strategico per il rilancio del tessuto sociale del cratere. Il modello verso il quale ci orientiamo, grazie all'impostazione della Fondazione Bocelli, è quello di una scuola compenetrata nella comunità di riferimento; luogo di scambio e di esperienza. Questa ricchezza è perfettamente rappresentata dal centro educativo, creativo e culturale promosso dalla Fondazione Andrea Bocelli. L’ABF rappresenta davvero un prezioso compagno di viaggio nel percorso di ricostruzione e riparazione sociale ed economica dei nostri territori e questo intervento innovativo a Sforzacosta, rivolto non solo ai nostri giovani ma a tutta la comunità, rappresenta l’ennesimo esempio di un encomiabile lavoro. Con la conclusione dei lavori del secondo lotto concluderà l’intervento su una struttura che ho potuto vedere sin dalla fase progettuale: una realtà innovativa e funzionale che rappresenterà un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.
Gli ambienti interni della scuola saranno ripensati anche grazie alla realizzazione di aule speciali dedicate a musica arte e digitale, prestando particolare attenzione all’estetica e all’utilizzo di materiali sostenibili. L’esterno e gli spazi verdi saranno riorganizzati e fungeranno da trait d’union tra il plesso e il quartiere, accessibili e fruibili da tutta la comunità. A curare la progettazione, come per il Polo per l’Infanzia ZeroSei, sarà BDRBureau di Torino: lo studio under35 vincitore di un concorso di idee indetto dalla Fondazione Bocelli continuerà a lavorare affiancato dal team multidisciplinare ABF al completamento dell’ABF Hub Educativo 0-La Andrea Bocelli Foundation (ABF), Ente Filantropico, nasce nel luglio 2011 dalla famiglia Bocelli dopo essere stata ispirata dall'affetto e dalla positività ricevuti da fan e partner in tutto il mondo.Attraverso la mission “Empowering people and communities” ABF crea e promuove progetti che hanno quale focus la valorizzazione ed espressione del pieno potenziale delle persone e comunità che si trovano in situazioni di povertà, analfabetismo, disagio dovuto a malattie ed esclusione sociale.
ABF ha scelto l’educazione quale chiave per favorire la costruzione di percorsi barriere e l'espressione del loro pieno potenziale. il superamento di queste empowerment in luoghi in cui a volte le priorità sono altre, credendo fortemente che aver cura di un che offrano occasioni vere di individuo sia aver cura della sua educazione. Con l’utilizzo di approcci e strumenti innovativi che inseriscono arte, musica e digitale nei programmi di apprendimento, la Andrea Bocelli Foundation lavora per Altresì ABF opera per ripristinare condizioni di vita dignitose attraverso interventi che vanno dall’accesso a cure mediche, a servizi di recovery per emergenze umanitarie, a beni di prima necessità quali acqua potabile.
Dal 2011, ABF ha raccolto oltre 60 milioni di euro che hanno portato alla costruzione di 10 scuole in Italia e ad Haiti che offrono l'accesso quotidiano a un'istruzione equa e di qualità a più di 20.000 studenti. Inoltre, ABF ha creato progetti di welfare che garantiscono l'accesso all'acqua potabile e alle cure mediche di base a oltre 400.000 persone che vivono nelle zone più remote e povere di Haiti.La Fondazione realizza e promuove anche progetti educativi che fanno leva sulla musica come ulteriore strumento per l'inclusione sociale e lo sviluppo dei talenti, il tutto in linea con l'Agenda Goal numero 4.7 delle Nazioni Unite per il 2030.
L'università di Macerata ospiterà, per un incontro aperto, il direttore generale della Creatività Contemporanea al Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello per scandagliare il complesso rapporto intellettuale che legò due grandi scrittori, Luigi Pirandello e Gabriele d'Annunzio.
"Cordialissimi nemici" li definisce lo stesso Cappello nella sua ultima pubblicazione. L'evento, proposto all’interno del corso di letteratura italiana tenuto dalla professoressa e direttrice della scuola di dottorato Laura Melosi, si terrà mercoledì 13 marzo alle 17 nell'aula Edith Bruck del Polo Tucci in corso Cavour a Macerata.
"Pirandello, pur dicendo di odiare quello «spregevole uomo» che sosteneva fosse d’Annunzio, si ritrovò alla fine a stimarne a tal punto l’arte da lasciarsene ispirare in una delle più famose pagine del suo romanzo più bello" scrive lo studioso, riferendosi al capolavoro dello scrittore premio Nobel, "Uno, nessuno, centomila".
Angelo Piero Capello vanta una ventennale esperienza all’interno degli istituti italiani di cultura all’estero, è stato anche coordinatore della collezione d’arte contemporanea della Farnesina e ha curato l'edizione delle opere di Gabriele D’Annunzio "Studi di Gesù e il piacere". Capello è anche saggista con focus principale sulla cultura artistica e letteraria del Novecento
La direzione generale della creatività contemporanea (Dgcc) svolge compiti relativi alla promozione e al sostegno dell’arte e dell’architettura contemporanea, sostenendo anche imprese culturali e creative, promuovendo interventi di rigenerazione urbana.
Lo scorso mercoledì, in occasione della “Giornata europea dei Giusti fra le Nazioni”, la scuola primaria di Camporotondo di Fiastrone, il sindaco Massimiliano Micucci e l'amministrazione comunale hanno voluto celebrare Tullio Colsalvatico, poeta, scrittore, patriota, riconosciuto “Giusto fra le Nazioni”, nato a Camporotondo di Fiastrone il 21 agosto 1901 e morto a Tolentino il 20 settembre 1980.
La celebrazione è stata molto sentita e partecipata da tutta la comunità e ha visto protagonisti i bambini, capaci di raccontare in modo molto coinvolgente un personaggio di così grande spessore come Tullio Colsalvatico.
Oltre alle famiglie degli alunni e ai cittadini, hanno preso parte all’evento la dirigente scolastica dell’I.C. Simone De Magistris di Caldarola Simona Sargolini, la sindaca di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, la ex dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, lo storico Rossano Cicconi e i pronipoti di Tullio Colsalvatico, Alessandro e Antonio Santecchia.
L’evento è parte del progetto “Sulle impronte di Tullio Colsalvatico” e si avvale della preziosa collaborazione di Franco Maiolati, presidente del Circolo Culturale Tullio Colsalvatico di Tolentino, e del fotografo Stefano Ciocchetti.
Con entrambi, le insegnanti Matilde Rinaldi, Marina Migliorelli, Silvia Pasquarella, Francesca De Francesco e gli alunni hanno dato vita a questa giornata, nella quale il giardino della Mediateca in Piazza San Marco a Camporotondo, si è trasformato nel “Giardino dei Giusti” con l’inaugurazione di un pannello dedicato a Tullio Colsalvatico.
L’evento è stato riconosciuto anche dall'Associazione Gariwo di Milano, entrando ufficialmente a far parte delle celebrazioni 2024 e dei tanti “Giardini dei Giusti” presenti in tutto il mondo.
La manifestazione è inserita in un progetto più ampio chiamato “Piccole scuole in cammino” che coinvolge le insegnanti e gli alunni della scuola primaria di Camporotondo e Cessapalombo. Al suo interno vengono portate avanti importanti iniziative legate alla scoperta e alla valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti, nella consapevolezza che gli alunni, adulti di domani, potranno vivere nel proprio ambiente con amore e senso civico, solo imparando a conoscerlo e rispettarlo.
Il progetto “Sulle Impronte di Tullio Colsalvatico” proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico e avrà, come momento conclusivo, l’inaugurazione di una mostra itinerante per le vie del paese, che prenderanno vita grazie a una serie di foto antiche raccontate attraverso poesie, racconti e aforismi tratti dalle opere letterarie di Tullio Colsalvatico.
Pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine uno studio coordinato dal professor Giuseppe Paolisso dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" e presidente del Civ dell'Ircss Inrca, in collaborazione con numerosi enti di ricerca italiani ed esteri, tra cui Harvard Medical School di Boston, l'Ircss Multimedica Milano, le Università Politecnica delle Marche (Univpm), Sapienza e Salerno, e l'Ircss Inrca.
Lo studio mette in evidenza per la prima volta la presenza di micro- e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche umane, sottolineando la pericolosità di tali inquinanti per la salute dell'uomo. Sulla rivista viene accompagnato da un editoriale in cui si definisce la scoperta "rivoluzionaria" perché fornisce per la prima volta la prova che le microplastiche e le nanoplastiche ingerite o inalate sono associate a esiti di malattie cardiovascolari nell'uomo, indicando che le materie plastiche hanno effetti sempre più importanti, ormai visibili, sulla salute umana e l'ambiente.
Onnipresenti, le micro- e nanoplastiche attaccano anche il cuore con effetti dannosi fino ad oggi sconosciuti e mai documentati prima. Dopo averle trovate nell'uomo in diversi organi e tessuti, tra cui placenta, latte materno, fegato e polmoni, compresi i tessuti cardiaci, uno studio italiano rivela per la prima volta la loro presenza perfino nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie pericolose per il cuore e fornisce soprattutto prova inedita della loro dannosità.
I dati raccolti mostrano infatti che le placche aterosclerotiche "da inquinamento" sono anche più infiammate della norma, quindi più friabili ed esposte a rischio di rottura con un aumento almeno 2 volte più alto del rischio di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non sono inquinate da nano-plastica.
Lo ha verificato un ampio studio italiano coordinato da ricercatori dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, oggi pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine, che dimostra come le placche aterosclerotiche contengano spesso micro- e nanoplastiche a base di polietilene (Pe, rilevato nel 58.4% dei casi) o polivinilcloruro (o pvc, individuato nel 12.5% dei casi), due dei composti plastici di maggior consumo nel mondo, utilizzati per realizzare prodotti che vanno dai contenitori ai rivestimenti, dalle pellicole plastificate a materiali per l’edilizia.
Lo studio è stato condotto su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti ad endoarterectomia per stenosi carotidea asintomatica. Durante tale procedura sono state rimosse le placche aterosclerotiche che sono state successivamente analizzate con metodi chimici per la quantificazione e al microscopio elettronico con una tecnica innovativa basata sulla spettrometria a raggi X per la localizzazione.
I ricercatori dell'Università Politecnica delle Marche Univpm, Laura Graciotti e Gianluca Fulgenzi, hanno per la prima volta identificato in maniera univoca la presenza di micro e nanoplastiche localizzandole all'interno delle placche aterosclerotiche.
Gianluca Fulgenzi, ricercatore del dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm commenta: "Per la prima volta in assoluto utilizzando una tecnica innovativa messa a punto da noi, abbiamo potuto visualizzare nanoplastiche in materiale umano e localizzarle con precisione in comparti anatomici ben definiti".
Laura Graciotti, ricercatrice del dipartimento di scienze biomediche e sanità pubblica della facoltà di medicina di Univpm, responsabile del centro Clem, commenta che lo studio è stato reso possibile grazie alla nuova strumentazione acquisita dal Dipartimento con i fondi di Eccellenza e che in futuro la stessa tecnica potrebbe essere utilizzata per studi in altri comparti anatomici e/o differenti patologie, sottolineando l’importanza della scoperta per la salute umana.
"L'Ircss Inrca - dichiara la professoressa Fabiola Olivieri, direttore scientifico e professore ordinario di patologia generale e clinica presso il dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm - si occupa da tempo dello studio del ruolo dell’infiammazione nel processo di invecchiamento e nello sviluppo delle più comuni patologie età-associate, comprese le patologie cerebro e cardiovascolari. I processi infiammatori quando cronicizzano e quindi perdurano nel tempo, possono avere effetti deleteri per la salute umana. Questo studio evidenzia per la prima volta come derivati delle plastiche possono essere individuati nelle placche aterosclerotiche che così diventano più fragili, e rompendosi, possono essere più facilmente causa di infarti del miocardio e ictus. La ricerca è stata condotta su una popolazione ultra65enne, quale quella che giornalmente vediamo all'Ircss Inrca di Ancona".
Anche il direttore generale Inrca, Maria Capalbo commenta: "Questo importante risultato scientifico è stato ottenuto anche grazie al contributo dei ricercatori del nostro istituto". A tale proposito, il vicepresidente della giunta e assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato: "Questa scoperta è estremamente rivoluzionaria, in essa l’Inrca ha un ruolo attivo, confermando la sua importanza nel mondo della ricerca scientifica nazionale ed internazionale. Per questo la nostra regione continuerà nello sforzo di potenziare l’Istituto Irccs Inrca, unico in Italia ad occuparsi in maniera translazionale di ricerca e terapia al servizio del paziente anziano".
Quattordici maestre che, nel secondo dopoguerra, cambiarono il modo di fare scuola. Le prime otto magistrate a vincere il concorso per l’accesso alla professione. Un'imprenditrice e una sindacalista per parlare di nuove storie. A loro l'Università di Macerata dedica tre appuntamenti in occasione della Giornata internazionale delle donne del prossimo 8 marzo.
“Ogni giorno – ci ricorda Lina Caraceni, delegata del rettore per i Rapporti con gli enti culturali – dovremmo fare memoria di ciò che le donne hanno rappresentato per la nostra società: sono state la testa, il cuore e le braccia del Paese durante il secondo conflitto mondiale, partecipando alla resistenza e facendosi carico dei bisogni di un intero popolo, orfano di padri, mariti, fratelli impegnati al fronte; e hanno avuto un ruolo decisivo anche nella costruzione della Repubblica, andando con coraggio e perseveranza ad abitare spazi della vita civile che sono stati determinanti per la creazione di una società unita, democratica e pacifica. Le magistrate e le maestre ne sono il fulgido esempio”.
Il primo appuntamento è per le 10 al Dipartimento di Giurisprudenza in piaggia dell'Università 2 con la presentazione del libro "Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia" di Eliana Di Caro. A sessant’anni dalla legge che aprì le porte della magistratura alle donne, il libro, pubblicato nel 2023, affonda lo sguardo nelle storie delle otto vincitrici del primo concorso, spaccato di un’Italia che faticosamente cambiava volto. Dialogheranno con l'autrice, Annamaria Picozzi, procuratrice aggiunta di Palermo, già consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Maria Cristina Ottavianoni, presidente della Fondazione forense maceratese, e Andrea Raffaele Amato, dottorando in diritto e innovazione. Coordinano i docenti Ninfa Contigiani e Giuseppe Mecca. Previsti intermezzi teatrali a cura del Laboratorio teatrale d’Ateneo, coordinato scientificamente da Maria Paola Scialdone, sotto la guida del regista Andrea Fazzini. La partecipazione è aperta. L’evento sarà trasmesso in diretta su Radio Rum e il canale YouTube @radiouniversitadimacerata-8913.
Alle ore 14 all'Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti si aprirà, invece, il primo dei due giorni di convegno organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea «Mario Morbiducci» di Macerata e dedicato a "Le maestre della Repubblica". La due giorni esplorerà vite e opere di quattordici maestre italiane del secondo dopoguerra, diverse per inclinazioni politiche e religiose, ma accomunate da sentimenti antifascisti, che hanno contribuito a cambiare il sistema educativo mettendo in discussione il modello autoritario e trasmettendo valori di pace, democrazia e giustizia. attraverso innovative tecniche didattiche. La storica Monica Galfré aprirà i lavori con una conferenza sul panorama della scuola elementare italiana. A seguire due sessioni presiedute da Paolo Coppari, vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e Lucia Paciaroni, docente di Storia dell’educazione a Unimc.
Alle 18 nella sede in via Garibaldi 20, infine, si terrà un confronto con l'imprenditrice Elisabetta Pieragostini e la segretaria della sezione Nidl della Cgil di Macerata Loredana Guerriero dal titolo "Donne che non si arrendono. Storie ed esperienze in libertà".
Il 12 marzo alle ore 16.30 presso la biblioteca scolastica l’IIS “Garibaldi” a Macerata si terrà il terzo appuntamento del ciclo di incontri Cambiamenti climatici, migrazioni e cittadinanza con l’apertura pubblica del fondo librario e documentario “Leopardi”.
Il fondo, donato all’Istituto nel 2019 dal Conte Vanni Leopardi, è una raccolta organica di libri, opuscoli, materiali a stampa, numerosi unici e collezione di riviste rare appartenuta a Ettore e Pierfrancesco Leopardi che ha come focus l’agricoltura, il paesaggio e l’ambiente marchigiano.
La scuola maceratese, che ha avuto fra le sue studentesse anche la Contessa Olimpia Leopardi, nel 2020 ha firmato una convenzione con Casa Leopardi per la realizzazione di progetti didattici sul tema del paesaggio agrario e della realtà agricola maceratese presente in particolare nell’opera di Monaldo e Giacomo Leopardi.
All’incontro di martedì 12 marzo intervengono la dirigente scolastica Maria Antonella Angerilli, il presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta, il presidente regionale del FAI Marche Alessandra Stipa Alesiani, i docenti Unimc Laura Melosi e Carlo Pongetti.
L’appuntamento viene anticipato dall’apertura straordinaria del giardino didattico-sperimentale al quale si potrà accedere con guida dalle ore 15.00; la mostra documentaria che si potrà visionare è stata realizzata da studentesse e studenti delle classi quarte che hanno anche effettuato l’uscita didattica presso “L’orto dell’Infinito” a Recanati.
L’iniziativa vanta i patrocini dell’Università di Macerata, del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, dell’Università della Terza Età di Macerata, dell’Associazione Culturale “Le Casette”, del FAI di Macerata.
Questa mattina, presso l’IIS Matteo Ricci di Macerata, si è tenuta la rappresentazione teatrale di “Cristo di periferia”, un testo scritto e diretto da Davide Sacco, con protagonista Francesco Montanari, attore teatrale e cinematografico noto per molteplici ruoli, tra cui quello del “libanese” in Romanzo Criminale. Lo spettacolo ha coinvolto gli studenti dell’istituto, che hanno assistito a una ‘favola’ contemporanea, tramata di suggestioni, interrogativi e spunti di riflessioni.
“Cristo di periferia”, infatti, narra la storia di un giornalista che viene mandato dal suo direttore in un circo di periferia per scrivere un articolo su un “povero cristo” il quale, nella sua roulotte, in un'atmosfera a tinte quasi surreali tra il magico e il miracoloso, trasforma l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci. Quando il giornalista conosce quest’uomo dei miracoli, la storia, nel suo ritmo inesorabile, disvelerà i toni reali di una narrativa del quotidiano tra luci e paure, sofferenze e risate.
Francesco Montanari, con la sua voce, dà vita a questo monologo, un racconto moderno che racconta di fragilità e umanità, che si pone domande sul significato dei miracoli nel nostro tempo, guardando costantemente all’orizzonte di bellezza del mondo tra le sue ombre, senza rinunciare ai sogni. Un racconto di fede, la stessa che sfida il vuoto e crea una continuità tra se stessi e la prospettiva luminosa del futuro.
A tal riguardo, è lo stesso regista, Davide Sacco, a parlarcene: “È un testo di speranza e di fede, non una fede divina, ma una fede umana, quella che va in profondità, verso sé stessi e il futuro; quest’ultima è più difficile da avere e più facile da perdere. Per questo motivo, riteniamo che sia particolarmente importante intessere un rapporto diretto reale con tutte le figure generazionali, a partire da quelle più giovani. È un messaggio di incitamento a un grande lasciarsi andare, passo dopo passo, con la propria forza, senza arrendersi”.
A restituire una visione intima e allo stesso tempo critica del “Cristo di periferia” nella società contemporanea è Montanari, che pone l’accento sull’esigenza di ripartire da una componente umana, ancora prima che trascendentale:
"Quella del ‘povero cristo’ è una religione umana, prima che trascendentale; siamo in una società che ti spinge e ti allena al solipsismo. Credo che il messaggio pragmatico di cui si fa portatore un povero cristo, di qualsiasi appartenenza e bandiera, sia la solidarietà e l’empatia verso l’altro, la capacità di ascolto. Occorrerebbe mettere da parte, per un secondo, il nostro individualismo, e cercare di entrare nell’altro e permettere a quest’ultimo di entrare in te.
Poi il riferimento alla rete generata dai social media: “I social network, verso cui sono tutt’altro che contrario, fanno sì che su una pagina hai tanti argomenti e tematiche, che si alternano sullo stesso livello: hai il tuo influencer, il tuo idolo, il cantante, il tuo brand preferito e poi, nello stesso scrollo, c’è la sofferenza umana. Questo conduce al distacco; in questo modo non si ha mai il tempo speculativo reale per assorbire una precisa immagine, un preciso contenuto”. Da qui: “il mio consiglio è che chi è nato nel mondo dei monitor dovrebbe concedersi un tempo matematico dedicato all’umanità perché poi questa cosa si ripercuote nelle relazioni sociali; basta ascoltare ed è lì si dischiude il miracolo”.
A suggello dell'evento, le parole della dirigente Rita Emiliozzi, di chi ha permesso che tutta questa rappresentazione venisse messa in scena e fruita, come preziosa occasione di crescita speculativa e formativa, dai ragazzi e ragazze dell’istituto, proprio all’interno dell’auditorium della scuola: “Questo monologo teatrale mi ha emozionata profondamente, ma non avevo dubbi perché conoscevo sia la compagnia, sia il regista e ho avuto modo di sperimentare la loro bravura e la loro capacità di cogliere e raggiungere direttamente i ragazzi e il pubblico in genere”.
La dirigente ha poi proseguito ponendo l’accento sull’importanza del teatro e sulla sua imperitura facoltà di veicolare messaggi che parlano d’umanità, tra lacerazioni e unità: “Desideravo con tutta me stessa far vivere l’esperienza del teatro agli studenti, i quali sono pochissimo o per nulla avvezzi a quest’arte. È la forma più sublime di arte per il rapporto che instaura con il pubblico. Oggi, il teatro è stato trasportato all’interno della nostra scuola e i ragazzi hanno così avuto l'opportunità, tramite un dialogo diretto e biunivoco, della disponibilità del regista e dell’attore”.
L’attenzione per le occasioni di riflessione e di scoperta della libertà della mente è molto forte in un contesto sociale in cui tutti, più che vivere, devono funzionare e correre. Una conferma di questa speciale attenzione si è avuta con la grande partecipazione al ciclo di quattro incontri “Meditazione e presenza mentale”. Come affrontare le situazioni quotidiane con maggiore armonia interiore, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata.
Mercoledì prossimo, 6 marzo, alle ore 18 nell’aula “Omero Proietti”, al terzo piano della sede universitaria di via Garibaldi 20, si terrà l’incontro conclusivo. Questa volta la riflessione sarà condotta dallo scrittore argentino Adrian N. Bravi, un autore sempre più apprezzato in Italia e all’estero.
Il tema che Bravi affronterà riguarda la scrittura come esperienza di ritrovamento di se stessi e come specchio dei propri vissuti. L’incontro sarà introdotto da Roberto Mancini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Tutti gli appuntamenti del ciclo di incontri sono aperti a chiunque voglia approfondire le opportunità di benessere integrale che sono costituite dal dialogo, dalla meditazione, dall’ascolto, dalla spiritualità.
L'Ite "Gentili" di Macerata partecipa alla Giornata nazionale della Cura delle persone e del pianeta, organizzata dalle Scuole di Pace, proponendo agli studenti due iniziative di forte impatto emotivo: la pulizia dei giardini attigui al monumento alla resistenza maceratese e la riflessione sulle esigenze delle persone affette da Alzheimer e dai loro familiari.
La presidente nazionale dell’Afam Onlus Manuela Belardinelli ha presentato agli studenti l’attività dell'associazione che si occupa delle esigenze dei familiari delle persone colpite dall’Alzheimer con il progetto "Città Amica". Un approfondimento è stato svolto dalla professoressa Susanna Cipollari, neuropsicologa dell’associazione, che ha coinvolto i ragazzi in una serie di riflessioni sul concetto di solitudine anche attraverso giochi interattivi.
I ragazzi delle classi prime dell’Istituto hanno così potuto partecipare ad una sentita e vibrante conferenza in cui sono state possibili riflessioni sul valore della cura del prossimo e dell’ambiente che ci circonda, affrontando il tema della solitudine e della malattia.
La professoressa Paola Formica, referente dei percorsi di educazione civica ha messo in evidenza la scelta del corpo docenti di proporre per la Giornata della cura esperienze attraverso cui i giovani studenti mettono in pratica i valori tra i più alti del vivere collettivo: l’attenzione verso chi si trova in difficoltà ed il rispetto degli altri.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha espresso una forte partecipazione emotiva rimarcando che alla base della formazione di validi cittadini c’è la conoscenza e la pratica dei valori che rendono la società una vera comunità fatta di persone responsabili.
Nuovo appuntamento, mercoledì 6 marzo sera alle 21 nella biblioteca del Casb in piazza Oberdan, con la rassegna musicale "Liviabella: un gigante del Novecento" organizzata dall’associazione UtReMi, cofinanziata dalla Regione Marche, in collaborazione con l’Università di Macerata e il servizio bibliotecario in occasione dei 60 anni dalla morte del compositore maceratese.
Questa volta protagonista sarà l’Ensemble da Camera Liviabella che proporrà un accostamento tra le opere di Lino Liviabella con quelli di Molinaro, Besarde, Caroso e Vivaldi. Presenta Marcello La Matina, docente di Semiotica e filosofia del linguaggio. Gli ingressi a tutti i concerti sono gratuiti
La rassegna vuole analizzare l’opera di Lino Liviabella negli aspetti artistici, didattici e biografici. I suoi lavori verranno eseguiti sia in serate tematiche che affiancati ad altri autori contemporanei o legati ad una tematica particolare.
Lino Liviabella, nato a Macerata nel 1902 e morto a Bologna nel 1964, era discendente da una famiglia di musicisti, si diplomò con Cozi in pianoforte al Conservatorio di S. Cecilia in Roma, in organo con Remigio Renzi e in composizione sotto la guida di Ottorino Respighi. Ottenne numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali. Tutte le sue composizioni hanno avuto importanti esecuzioni, in Italia e all'estero, e alcune di esse sono state pubblicate in edizione discografica.
Torna all’Università di Macerata Gian Luca Comandini, imprenditore, docente e divulgatore tecnologico, esperto di fintech e new media, che da domani, 5 marzo, al Dipartimento di economia e diritto darà il via ieri a un nuovo ciclo di seminari dedicato a criptovalute, blockchain e business. I prossimi incontri si terranno mercoledì 6 marzo e poi il 9 e 10 aprile. Per maggiori informazioni: dedcomunica.unimc.it.
A introdurre il corso sarà la direttrice del Dipartimento Elena Cedrola. I partecipanti avranno la possibilità di comprendere meglio una tecnologia che permette di scambiare valore e che rappresenta un nuovo paradigma, anche e soprattutto dal punto di vista sociologico. Quando si parla di Blockchain non si fa riferimento solo all’economia, ma bisogna comprendere una serie di nozioni politiche, informatiche e matematiche.
Gianluca Comandini, imprenditore, nel 2019 è stato nominato da Forbes tra gli Under30 più influenti del Paese.
Nuovo appuntamento, mercoledì 5 marzo alle 17:30 nella Sala Sbriccoli della Biblioteca didattica di Ateneo Casb in piazza Oberdan, 4, con il ciclo di incontri "Il conflitto israeliano-palestinese", organizzato dall'Università di Macerata per riflettere sul conflitto in atto in Medio Oriente.
A confrontarsi sul tema "Sionismo. Un movimento coloniale?" sarà Arturo Marzano, professore di storia delle istituzioni dell'Asia all'Università di Pisa ed esperto storia dello Stato di Israele, insieme ai docenti UniMc Maria Laura Paniconi, lingua e letteratura araba, e Francesco Bartolini, storia contemporanea.
Marzano ha lavorato nella cooperazione internazionale nei Balcani e in Medio Oriente, soprattutto in Israele/Palestina. È autore di volumi e articoli pubblicati in libri collettanei e riviste scientifiche sia in Italia che all’estero. Il ciclo di incontri, tutti in presenza e aperti al pubblico, sono un’occasione preziosa per approfondire, da più punti di vista, radici storiche, sviluppi e aspetti del conflitto in atto in Medio Oriente.
Le ragazze ed i ragazzi del Progetto sport dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno partecipato all’inaugurazione dei corsi della facoltà di Giurisprudenza di UNIMC dove è stata protagonista la Lectio magistralis del presidente della FIGC Gabriele Gravina; dopo i saluti del rettore John Mc Court e le presentazioni effettuate dai direttori di dipartimento, il relatore ha esposto la sua lezione sul calcio inteso come luogo di valori che possono essere estesi al di fuori del campo di gioco; gli alunni del “Gentili” hanno potuto riflettere sugli aspetti etici ed economici di una virtuosa gestione del gioco più popolare del mondo.
Alla fine della relazione il Presidente ha risposto alle diverse domande giunte dalla platea dando origine a ulteriori riflessioni sul tema; la professoressa Paola Galli, referente del Progetto sport, è stata molto soddisfatta della partecipazione dei ragazzi a questa mattinata di lavori dove si è parlato di “umanesimo sportivo” che rappresenta uno dei tanti obiettivi che il progetto in questione si propone di raggiungere; la dirigente Alessandra Gattari incoraggia questo tipo di iniziative che avvicinano gli studenti ai possibili percorsi post diploma e allargano in modo importante gli orizzonti tramite incontri di alto valore formativo.
La Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi" dell’Università di Macerata apre la strada verso il Congresso mondiale di filosofia, il “World Congress of Philosophy”, a 35 studenti liceali. La venticinquesima edizione di questo incontro globale di filosofi affronterà il tema "Across the Boundaries"; è un evento che si svolge ogni cinque anni organizzato dalla Federazione Internazionale delle Società Filosofiche di tutto il mondo e si terrà quest’anno in Italia a Roma dal 1° all’8 agosto.
La scorsa settimana la Scuola, in collaborazione con la Società Filosofica Italiana, ha coinvolti ragazze e ragazzi selezionati da licei di tutta Italia in tre giornate di laboratori ed esercitazioni sotto la guida di docenti ed esperti di filosofia di diversi Atenei (Rosella Faraone, Università di Messina, Massimo dell'Utri, Università di Sassari, Francesca Gambetti, Università La Sapienza di Roma, Mario de Caro, Università RomaTre, Adriano Ardovino, Università di Chieti-Pescara).
Tra i relatori sono stati coinvolti anche gli stessi presidenti della Sfi Emidio Spinelli e della Federazione Internazionale delle Società filosofiche nonché del World Congress of Philosophy Luca Maria Scarantino. I partecipanti hanno lavorato alla preparazione di un saggio filosofico per esercitarsi in vista di un testo da sottoporre alla selezione aperta dal Congresso Mondiale e ad agosto potranno partecipare alle giornate romane per l’importante appuntamento internazionale, per condividere con insigni filosofi e filosofe da tutto il mondo i temi oggi più rilevanti di discussione filosofica.
La Scuola ha offerto il soggiorno gratuito e il rimborso delle spese di viaggio. Dopo i saluti della presidente dei corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche, Arianna Fermani e del coordinatore della sezione di filosofia e scienze umane dell'Università di Macerata, Francesco Orilia, il laboratorio, coordinato dalla direttrice della Scuola, Carla Danani, si è svolto tra lezioni frontali, lavori di discussione in piccoli gruppi e in assemblea plenaria, esercitazioni di scrittura, lezioni dialogate.
“Si è trattato di una bellissima esperienza formativa, di costruzione di buone relazioni e messa in pratica di forme di didattica innovativa. Tutti gli studenti e le studentesse erano molto motivati ed hanno colto pienamente lo spirito dell'iniziativa, contribuendo in modo determinante al suo successo – commenta la direttrice Danani -. Come loro stessi hanno commentato, il workshop ha offerto l’occasione di esperire da vicino l'esistenza di una comunità filosofica italiana, che si muove in un orizzonte internazionale, vivace, stimolante e accogliente verso le nuove generazioni".
Nella mattina di oggi, l’Università di Camerino ha aperto le sue porte agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori, offrendo loro un’opportunità unica di esplorare il mondo accademico e scoprire le innumerevoli possibilità che questo ateneo di prestigio internazionale ha da offrire.
In un’atmosfera accogliente e in fermento, centinaia di ragazze e ragazzi, giunti da ogni provincia delle Marche, hanno affollato gli spazi della sede in via Madonna delle Carceri, esplorando i vari dipartimenti e laboratori: la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la Scuola di Giurisprudenza, la Scuola di Scienze e Tecnologie con i suoi otto corsi per la Laurea triennale, tra cui l’innovativo corso di Scienze Gastronomiche, la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, fino alla Scuola di Architettura e Design.
Per l’occasione, le aule sono state animate da presentazioni coinvolgenti, tenute da docenti e ricercatori, volte a instaurare un prolifico dialogo e confronto con le future matricole. Quest’ultime hanno così avuto l’opportunità di porre domande, scoprire i programmi di studio e immergersi nella cultura accademica, e non solo, di Camerino; hanno avuto modo di prendere parte a sessioni informative sulla vita studentesca, sulle borse di studio e le opportunità di stage.
A dare il benvenuto, il rettore Graziano Leoni: “L’Università di Camerino non ha dimensioni grandi ma ha porte che sono sempre aperte, non solo oggi. È il luogo in cui si fa esperienza, stando insieme e collaborando vicendevolmente, creando esperienze; noi non vogliamo insegnarvi nulla, ma vogliamo darvi la possibilità di vivere insieme ai professori e ai ricercatori al fine di una sostanziale crescita professionale. Il motto che ha inaugurato quest’anno accademico è ‘persona, valore, scienza’: al centro di ogni nostra attività ci sono le persone, fautrici di valori sui quali viene applicata la scienza”.
A seguire la professoressa Isolina Maròta, delegata all’orientamento la quale, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti, ha specificato il senso della giornata di oggi: “L’Ateneo vi ha aperto le porte, sfruttate questa occasione perché potete esplorare tutto e soprattutto potete guardare qual è l’offerta formativa; questa non consiste solo in un corso di laurea, negli esami ma nel far comprendere i molteplici sbocchi professionali”. Ha poi rivolto un consiglio ai futuri iscritti: “Un mio consiglio: non soffermatevi solo dove siete sicuri di iscrivervi, ma esplorate e vagliate ogni offerta perché all’interno di voi c’è sempre un talento che in molti casi deve essere scoperto; spesso quello che si pensa che sia il proprio futuro, cambia proprio attraverso un’illuminazione”.
Infine, a spiegare i rapporti internazionali dell’Università di Camerino, il prorettore vicario Emanuele Tondi “Unicam è connessa con tutto il mondo, abbiamo accordi e progetti internazionali per la mobilità di studenti e docenti in moltissime discipline, quindi i nostri studenti nel loro percorso formativo hanno la preziosa opportunità di andare all’estero e confrontarsi con gli studi e la cultura dei colleghi, collaborando con il docente coordinatore di riferimento”.
In un mondo in continua evoluzione, il percorso formativo e di vita che l’Università di Camerino offre si configura come la chiave per aprire porte verso un futuro luminoso.