L'Università di Macerata, da sempre impegnata nel promuovere un dialogo costruttivo tra l’istruzione superiore e quella secondaria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, presenta la giornata di studio "Scaena magistra: perché mettere in scena i classici”, un evento dedicato alla vitalità del teatro antico e alle sue applicazioni nella didattica delle lingue classiche.
L'iniziativa, in programma per venerdì 8 marzo nell’Aula Magna “Omero Proietti” in via Garibaldi 20, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e organizzata da Francesca Boldrer, docente di latino di UniMc, e da Luca Lattanzi, docente di lettere del Liceo Annibal Caro di Fermo, è stata ideata con l’obiettivo di consolidare il ponte tra l'Università e le scuole superiori, promuovendo la conoscenza delle lingue classiche mediante un approccio innovativo e coinvolgente. Il convegno è accreditato per l’aggiornamento didattico degli insegnanti (SOFIA 135048).
Docenti e accademici di licei e realtà accademiche non solo marchigiane, ma provenienti anche da Piemonte, Lazio, Lombardia, Campania, si confronteranno sulle diverse prospettive e metodologie per integrare il teatro antico nell'insegnamento, esplorando le ragioni dietro la messa in scena dei classici e sottolineando l'importanza di un approccio dinamico e creativo.
L’evento è stato reso possibile dal generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, la cui fiducia e il cui sostegno sono fondamentali per la realizzazione di iniziative di valore che arricchiscono il panorama educativo. Il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi porterà il saluto all’avvio dei lavori, insieme ai direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini e alla dirigente del Liceo Annibal Caro Stefania Scatasta.
Partono le audizioni di Musicultura e tornano in prima linea gli studenti e le studentesse dell’Università di Macerata, che, grazie al risalente sodalizio con il Festival della musica popolare e d’autore, offre ai propri iscritti l’opportunità unica di mettersi in gioco, vivendo le emozioni del dietro le quinte.
“Ogni anno l’’Università permette agli studenti di partecipare a una rassegna musicale nazionale e di sperimentare quelle che noi oggi definiamo competenze trasversali e che risultano molto importanti in ambito lavorativo, come la capacità critica, comunicativa e di lavorare in gruppo”, sottolinea Massimiliano Stramaglia, docente e studioso di cultura popolare e di pop music, referente del rettore per i rapporti con il Festival e presidente della commissione che ha selezionato gli studenti per l’annuale laboratorio. “Avremmo incluso tutte le candidate e tutti i candidati, se fosse stato possibile”, afferma Stramaglia. “Il mio consiglio rivolto agli studenti non ammessi è quello di riprovarci il prossimo anno.
Dieci dei ragazzi selezionati faranno parte della giuria, chiamata ogni sera al difficile compito di individuare le migliori esibizioni dei tanti artisti in gara, di selezionare uno dei sedici finalisti e assegnare il premio per il miglior testo durante le serate finali. Quest’anno sono Giulia Albertini, Noemi Antonelli, Silvia Ardini, Micaela Cozza, Mattia Crescenzi, Beatrice Dionisi, Daniele Ferrante, Leonardo Menini, Elena Novelli, Valentina Segura. Otto saranno, invece, impegnati nella redazione social che si occuperà della comunicazione giornalistica, sia tradizionale che online, e della promozione digitale degli eventi culturali organizzati dal Festival: Benedetta Barboni, Giulia Cifeca Recinella, Francesca Colantonio, Ilaria Maccari, Benedetta Rucci, Marco Sciamanna, Francesco Silla, Leonardo Sperandini. Un modo unico per approcciarsi al mondo della musica, conoscere personalmente i suoi protagonisti, incontrare le celebrità che ogni anno accompagnano Musicultura nel lungo cammino fino al palco dello Sferisterio.
Il dipartimento di economia e diritto dell’Università di Macerata accoglie studenti e professionisti in ambito economico e turistico per riattivare il turismo post disastro naturale. Si tratta di tre giornate di formazione, l’ultima si terrà intorno a metà marzo, nell'ambito del progetto Retourn: riattivare il turismo dopo un disastro naturale, finanziato dall’Unione Europea nell’asse Erasmus+.
Il progetto, del valore di oltre 300mila euro, sta giungendo al termine dopo quasi 30 mesi di lavoro portato avanti da nove partner guidati dall’Università di Macerata, insieme a Camera di Commercio dell’Umbria e l’associazione Pepelab per l’Italia, Akmi e la Camera di commercio Italiana in Grecia, l’Università di Maribor e Cpu centro di formazione collegato alla Camera di commercio in Slovenia, Europe Unlimited dalla Germania e il centro di formazione Trebag in Ungheria.
Tutti questi Paesi hanno sperimentato l’impatto dei disastri naturali: il centro Italia nel 2016 con i terremoti, ma anche gli altri Paesi, con incendi, valanghe e alluvioni, i cui territori spesso ancora risentono dei danni a livello ambientale, economico e sociale. Le conseguenze di questi eventi ambientali si sono poi aggravate con lo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, che ha contratto gli afflussi turistici a livello mondiale, deprimendo ulteriormente le zone colpite.
Perciò questo progetto è stato finanziato, per andare a ricreare e potenziare delle figure professionali esperte di territorio, ambiente e turismo, per rivalorizzare e recuperare l’equilibrio territoriale, economico e sociale.
Il turismo è l’industria che maggiormente sintetizza l’espressione, le risorse e i soggetti operanti su un territorio, che se colpito da disastro naturale deve poter contare su risorse e competenze nuove. Gli esperti di turismo e promozione territoriale spesso mancano di competenze di disaster management e sulla gestione strategica del territorio, per poter guidare le energie e le istanze di imprese ricettive, associazioni, guide turistiche, istituzioni e le comunità locali verso la ripresa post disastro.
I partner del progetto, in questi due anni di lavoro, hanno realizzato ricerche, materiali di studio e un protocollo di formazione che prevede didattica tradizionale, e-learning e workshop esperienziali improntati al metodo del serious play, per far emergere il pensiero creativo e collaborativo per la riattivazione dei territori in chiave innovativa e coerente con le esigenze dei territori, attraverso le conoscenze e competenze avanzate sul turismo sostenibile, etico, la gestione strategica del territorio.
Attualmente tutti i partner stanno svolgendo parallelamente la formazione nei loro Paesi, con studenti e professionisti dal profilo economico e turistico. Il progetto si concluderà il prossimo 9 maggio a Macerata con una conferenza finale insieme ad accademici, aziende, associazioni e istituzioni italiane ed europee, per riflettere sull’impatto dei disastri naturali sui sistemi economici, sociali e territoriali e condividere percorsi e best practices, cercando di attivare nuove progettualità.
Come annunciato durante il suo collegamento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico tenutasi lo scorso 6 febbraio, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fatto oggi visita all'Università di Camerino e ha incontrato il rettore Graziano Leoni e la governance di ateneo presso la sede del Rettorato.
"Sono onorata di essere oggi - ha affermato la Ministra Bernini - qui all'Università di Camerino, ateneo al quale sono particolarmente vicina perché rappresenta una funzione rigenerativa particolare oltreché il ritorno alla normalità. Riportare l'Università nel centro storico significa riportare la vita in città e continuare a far emergere tutte le belle cose che Unicam può dare".
Il rettore Leoni ha poi consegnato alla ministra Bernini il Sigillo di Ateneo ed ha avuto un colloquio riservato con lei. "Ringrazio veramente di cuore la Ministra Bernini - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - per averci voluto onorare della sua presenza oggi qui in Ateneo. Un segnale importante per tutta la nostra comunità universitaria. Anche grazie alla vicinanza del Ministero, Unicam potrà continuare a confermare il suo ruolo di motore di sviluppo del territorio e fulcro della formazione delle giovani e dei giovani che ad essa si rivolgono per costruire il loro futuro".
La ministra ha anche avuto l'occasione di visitare la mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che ha come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
L’associazione UtReMi, in collaborazione con l’Università di Macerata e il servizio bibliotecario presenta nella sala Sbriccoli della Biblioteca didattica di ateneo le serate Liviabella. A partire dal 28 febbraio e per ogni mercoledì sera alle 21 la biblioteca diventerà un palcoscenico per musicisti e artisti che, insieme a docenti dell’Ateneo, ricorderanno il compositore maceratese a 60 anni dalla sua scomparsa, comunicando il suo genio artistico attraverso l’esecuzione delle migliori opere e l’analisi della sua arte. L’iniziativa è proposta nell’ambito di un più ampio progetto cofinanziato dalla Regione Marche, dal titolo “Liviabella: un gigante del novecento”. Gli ingressi a tutti i concerti sono gratuiti".
L'autore verrà analizzato, eseguito e descritto negli aspetti artistici, didattici e biografici attraverso una serie di eventi che vanno dalla conferenza sulla tradizione musicale della sua famiglia partendo dall'archivio epistolare, fino ai concerti contenenti sue composizioni di musica da camera, vocale e sinfonica. I suoi lavori verranno eseguiti sia in serate tematiche che affiancati ad altri autori contemporanei o legati ad una tematica particolare. Alla prima serata di mercoledì 28 febbraio si esibiranno Vincenzo Ruggiero al liuto e la compagnia di danza storica "Quam pulchra es". Presenta Carla Canullo.
“Vogliamo contribuire – spiega il presidente di UtReMi Adamo Angeletti –a far conoscere questa figura di spicco nel panorama musicale del Novecento. Liviabellla non aderì alle avanguardie, ma continuò a comporre in uno stile melodico, per certi versi tardo romantico, ma anche descrittivo e neoclassico. Artista molto legato alla sua terra, da lui analizzata anche da un punto di vista della tradizione musicale e folkloristica e descritta in composizioni come "La mia terra" e "Rapsodia picena", ha contribuito a diffondere la cultura maceratese nel mondo, facendo da ponte tra il nostro territorio e il circuito internazionale dove ha operato durante la sua vita”.
Laura Vagni, delegata del rettore per i servizi bibliotecari esprime soddisfazione per l’iniziativa che “è frutto di una costante collaborazione tra le biblioteche universitarie e gli istituti e le associazioni culturali del territorio, tesa a valorizzare e coltivale un dialogo amichevole tra biblioteca e città”.
Prossimi appuntamenti: il 6 marzo con il Quartetto d'archi della Scuola Civica Scodanibbio e le musiche di Vivaldi e la l’introduzione di Marcello La Matina, il 13 marzo con il concerto per voce e chitarra di Vincenzo Ruggiero e Chiara Marangoni su musiche di Respighi Liviabella, Donatoni, Malipiero, Nietzsche; il 20 marzo con il Coro Lumos vocal Ensemble diretto da Lorenzo Chiacchiera su musiche di Respighi, Dallapiccola, Liviabella, introdotti da Pierluigi Feliciati e il 27 marzo con Vincenzo Ruggiero e Sonia Breval, violino e chitarra su musiche di Paganini e Liviabella. Il cartellone prevede esibizioni anche alla Collegiata di Porto Sant’Elpidio alle 17 d sabato 16 marzo, all’Auditorium S. Agostino di San Ginesio alle 21 di domenica 24 marzo e al teatro Filarmonica di Macerata sempre alle 21 di mercoledì 27 marzo.
Importante appuntamento presso il comune di Camerino mercoledì 28 febbraio. In programma, infatti, l'incontro istituzionale con il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. L'incontro si terrà alle ore 15:15 presso la Sala consiliare del comune di Camerino (via Conti di Altino n. 19). Una visita, quella del Ministro Bernini, prevista inizialmente ad inizio febbraio in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico ma rinviata per impegni istituzionali sopraggiunti e che si concretizzerà ora nell’incontro di mercoledì pomeriggio.
Saranno trattati due argomenti fondamentali per la città: una breve descrizione della situazione di Camerino, il omune più colpito della Regione Marche dal terremoto del 2016, poi focus su sviluppo e nuove prospettive per l’Ateneo quale motore socio-economico della città e del territorio.
“È necessaria una contaminazione tra il mondo dello sport e il mondo della cultura. Solo attraverso una rivoluzione culturale si può arrivare alla soddisfazione di un’esigenza da tempo avvertita in ogni angolo del nostro movimento: la riforma del calcio italiano”.
Sono le parole del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, oggi in occasione della presentazione dei corsi di laurea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. “Un Dipartimento di grande tradizione ed eccellenza” ha sottolineato il rettore John McCourt, che ha ricordato come quello maceratese sia secondo in Italia tra i 180 Dipartimenti di eccellenza dell'Area delle Scienze giuridiche.
“Nello scenario dell’offerta didattica – ha sottolineato il direttore Stefano Pollastrelli - spicca l’ultimo corso attivato, quello di consulente giuridico per lo sport, che a tre anni dalla sua istituzione presenta un forte radicamento istituzionale insieme a una vocazione nazionale e internazionale che ha consentito di entrare nella rete della formazione di esperti del settore sportivo. Proponiamo forme di didattica integrata con professionisti del calcio accanto ai docenti. La scienze giuridica sportiva è in continua evoluzione”. È proprio in questo ambito che si inserisce l’accordo di collaborazione sottoscritto lo scorso anno con la Figc per offrire ulteriori opportunità agli studenti del corso".
Accanto al percorso in giurisprudenza di secolare tradizione, infatti, negli anni il Dipartimento si è specializzato nella formazione di nuove figure professionali, come attestato dalle lauree in scienze dei servizi sociali, le uniche in Italia con una forte base giuridica, o la laurea triennale in scienze per i servizi giuridici. Quest’ultima presenta, appunto, l’innovativo indirizzo in consulente giuridico per lo sport, che si è aggiunto a quelli in consulente per i trasporti, per il lavoro, operatore giudiziario e operatore giuridico.
Ad illustrarli sono stati i presidenti Fabrizio Marongiu Buonaiuti, Giuseppe Rivetti, Laura Vagni e Stefano Villamena. Presenti all’incontro oltre 70 studenti dell'indirizzo sportivo dell’Istituto Tecnico Gentili, coinvolti nel dibattito finale da Francesca Spigarelli, ordinaria di economia dello sport. Tra gli ospiti illustri, l'avvocato Oberdan Pantana, coordinatore degli arbitri di serie D, e Katia Senesi, quale componente nazionale del comitato arbitri italiani.
Gravina ha ribadito più volte la necessità di un equilibrio tra economia, etica e politica intesa come sport nella sua globalità e, di conseguenza, di giovani laureati con le competenze necessarie per contribuire al rilancio di un settore tanto complesso. La dimensione economica del mondo del calcio ha cifre a nove zeri, con un fatturato di 4,7 miliardi di euro e, secondo un algoritmo sviluppato con la Uefa, un ritorno degli investimenti sotto il profilo sociale e della salute stimato in altri 3,7 miliardi di euro; coinvolge 12 settori merceologici diversi; ha 1 milione e 300 mila tesserati, di cui 800 mila sono giovani dai 5 ai 14 anni, quindi, circa il 20% della popolazione italiana è tesserata alla Federazione; impatta per lo 0,58% sul Pil del Paese; 570 mila sono le partite organizzate ogni anno dalla Figc.
“È necessario trovare il giusto equilibrio tra forme che consentano di superare una crisi fisiologica e strutturale dove la scarsa patrimonializzazione e il forte indebitamento sono due elementi di grande criticità. Il calcio italiano oggi perde 3,3 milioni di euro al giorno. L’indebitamento è salito da 4,8 a 5,6 miliardi di euro”.
Gravina ha parlato della necessità di un “nuovo Umanesimo sportivo” che si distanzi dalla semplice massimizzazione dei profitti e del risultato sportivo, ma fondato sui principi della sostenibilità e dell’inclusione. “L’etica oggi non si può limitare solo ai vecchi mali, come la violenza e il doping, ma deve fare riferimento a tutto ciò che alterna il principio di equa competizione. Vi ringrazio – ha concluso, rivolto alla platea di docenti universitari - per il vostro impegno nella formazione di questi ragazzi e ragazze. I loro contributi saranno di supporto per superare le difficoltà che stiamo affrontando”.
Per il ciclo "Meditazione e presenza mentale. Come affrontare le situazioni quotidiane con maggiore armonia interiore" organizzato dal dipartimento di studi umanistici dell'Università di Macerata, mercoledì prossimo, 28 febbraio, alle ore 18 nell’aula "Omero Proietti", al terzo piano di via Garibaldi 20, si terrà il terzo incontro.
Questo nuovo appuntamento segue all’affollatissima lezione tenuta dal poeta Franco Arminio. Questa volta la riflessione sarà condotta da Claudia Baracchi, docente di filosofia morale e di pratiche filosofiche all’Università di Milano Bicocca.
Studiosa di filosofia antica e di percorsi meditativi, la professoressa Baracchi unisce alla competenza filosofica quella psicanalitica e quella nella storia dell'arte. Il tema che la docente affronterà riguarda l'ascolto interiore e lo sviluppo della capacità di dialogo, sia con sè stessi che con gli altri. L'incontro sarà introdotto da Roberto Mancini, direttore del dipartimento di studi umanistici. Tutti gli appuntamenti sono aperti a chiunque voglia approfondire le opportunità di benessere integrale che sono costituite dal dialogo, dalla meditazione, dall’ascolto, dalla spiritualità.
Il 21 febbraio all’Istituto Comprensivo "E. Paladini” di Treia, le Fiamme gialle maceratesi hanno incontrato gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado per parlare di cultura della legalità economica, nell’ambito della settimana culturale sulle tematiche dell’educazione civica, organizzata dalla scuola treiese.
La lezione ha avuto l’intento di far maturare nei giovani la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’iniziativa ha riscosso grande successo tra gli studenti e ha favorito l’espressione libera, creativa e spontanea dei giovani sulle tematiche riguardanti il valore civile ed educativo della “sicurezza economica e finanziaria”, della “convenienza” della legalità economico-finanziaria, della consapevolezza riguardante il delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche.
L’incontro, organizzato dalla dirigente scolastica Silvia Mascia Paolo, coadiuvata dal professor Federico Teloni, è stato tenuto dal comandante del gruppo della guardia di finanza di Macerata , il tenente colonnello Giuseppe Perrone, con la partecipazione dell’ufficiale allievo sottotenente Angela Salvati, tirocinante allieva dell’Accademia della Guardia di Finanza, e ha visto la partecipazione di circa 100 alunni.
Durante l’evento c’è stata anche la dimostrazione pratica delle unità cinofile della guardia di finanza, diuturnamente impegnate nei servizi di prevenzione e contrasto agli illeciti riguardanti il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’Amministrazione comunale fornirà anche per l’anno scolastico 2023/2024, il servizio di trasporto a studenti con bisogni educativi speciali e ai loro accompagnatori, per la partecipazione ad alcune iniziative. Lo ha stabilito la Giunta comunale accogliendo la richiesta del 20 gennaio 2024, inviata dall’Istituto di Istruzione Superiore "Bonifazi-Corridoni".
“L’Amministrazione considera con particolare favore ogni iniziativa volta a rimuovere gli ostacoli e a promuovere la piena integrazione delle persone svantaggiate – si legge nella delibera numero 46 – ritenuto che la comunità possa e debba farsi carico dei bisogni delle persone con minori abilità affinché, attraverso la conoscenza e la condivisione delle realtà esistenziali, impari a vivere la disabilità come parte integrante della quotidianità ed elemento del contesto sociale”.
Il progetto nuoto, che ha preso il via il 15 febbraio, interessa nove alunni e si svolge presso la piscina comunale di Civitanova Marche, in giorni e orari prestabiliti.
Il trasporto con mezzo e autista comunale sarà organizzato tramite il servizio autoparco e trova copertura negli ordinari stanziamenti di bilancio destinati al medesimo settore.
Ospite d’eccezione, lunedì 26 marzo, all'Università di Macerata. Il presidente della Federazione Giuoco Calcio Gabriele Gravina è stato chiamato dal dipartimento di giurisprudenza come padrino per l’inaugurazione dei corsi che si terrà dalle 11 alle 13 nell’Aula blu del Polo Pantaleoni. Assisteranno all'incontro anche almeno 60 studenti delle scuole superiori.
A fare gli onori di casa saranno il rettore John McCourt e il direttore del dipartimento Stefano Pollastrelli. Gravina terrà una lectio sul tema "Il calcio dei valori e delle regole, dentro e fuori dal campo". Interverranno anche i presidenti dei corsi di laurea Fabrizio Marongiu Buonaiuti, Giuseppe Rivetti, Laura Vagni e Stefano Villamena. Modera e conclude Francesca Spigarelli, ordinaria di economia dello sport.
Lo scorso anno le Classifiche Censis delle Università Italiane hanno premiato il dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Macerata. Il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche è, infatti, quinto tra i migliori in Italia. Si tratta di un percorso che guarda sempre alle nuove tendenze del mercato del lavoro, tanto da aver dedicato un curriculum alla figura del consulente giuridico per lo sport, con stage all’interno di società di calcio, basket e volley e collaborazioni con federazioni e leghe a livello nazionale.
Gli altri indirizzi riguardano consulente per i trasporti, consulente del lavoro e dell'impresa, operatore giudiziario e criminologico, di professionista delle pubbliche amministrazioni ed organizzazioni complesse. A questo si affiancano la laurea quinquennale in giurisprudenza, di secolare tradizione, e un corso di laurea triennale completato dal biennio magistrale incentrato sulle discipline del Servizio Sociale.
Quello di Giurisprudenza è stato riconosciuto per la seconda volta dal Ministero dell’Università e della ricerca come "Dipartimento di eccellenza" e rientra nel novero dei "magnifici 180" finanziati con risorse extra.
Due Atenei accumunati dall’interesse per le scienze umanistiche e sociali, a misura di studente e con lo sguardo verso orizzonti internazionali: l’Università di Macerata e l’Università Orientale di Napoli rinsaldano i legami. L’occasione è stata offerta dalla presenza, ieri, a Macerata del rettore Roberto Tottoli, invitato a intervenire al ciclo di incontri organizzato da Unimc per approfondire il tema del conflitto israelo-palestinese.
“Abbiamo avuto un lungo e proficuo confronto – racconta il rettore John McCourt, che ha consegnato all’ospite il sigillo dell’Ateneo – tra punti di vista di due università a vocazione umanistica e dimensioni simili. Abbiamo parlato del sistema universitario italiano, dei problemi organizzativi sollevati da un’eccessiva burocratizzazione delle procedure, delle opportunità di sviluppo offerte dal Pnrr, delle politiche di reclutamento e dell’importanza dell’internazionalizzazione.
Questo incontro ci ha reso consapevoli delle possibilità di collaborazione tra le due Università”. Il rettore McCourt ha colto l’occasione per illustrare anche il dottorato nazionale in “Teaching & Learning Sciences” attivato lo scorso anno da Macerata e che conta già oltre 30 atenei partner. Entrambi si sono impegnati a rafforzare i legami tra i due atenei nel prossimo futuro, mettendo a sistema i comuni interessi di studio e ricerca.
"Lunedì 26 febbraio riaprirà il punto cottura per il primo piatto alla mensa della scuola Don Bosco". Ad annunciarlo, con soddisfazione, sono l’assessore all'Istruzione del comune di Tolentino Elena Lucaroni, il consigliere delegato alle scuole Fabio Montemarani ed i presidenti dei Comitati Mensa.
"Un ulteriore passo importante di questa amministrazione per far tornare ad avere un servizio agli alunni del plesso Don Bosco, che era stato sospeso nel 2016 dopo il terremoto. Naturalmente grazie alla collaborazione e alla professionalità della Gemos, che gestisce le mense scolastiche di Tolentino, offrendo una cucina di qualità e utilizzando tecnologie e metodi di cottura all'avanguardia", sottolinea Lucaroni.
"Questa ulteriore miglioria evidenzia, ancora una volta, l'attenzione che questa amministrazione pone sulla qualità del servizio mensa e sull’educazione alimentare per gli alunni delle nostre scuole", conclude l’assessore.
Un comune contesto territoriale di riferimento, le Marche, per mettere insieme strategie di sviluppo sostenibile che non prescindano dall’attenzione agli aspetti sociosanitari e alla transizione ambientale e digitale a trazione sociale, che deve investire anche il settore produttivo, alla salute e sicurezza e al benessere dei lavoratori.
Parole guida ed azioni da realizzare alimentando sinergie e reti collaborative sono state al centro dell’incontro con il rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, la prorettrice Catia Giaconi, il direttore generale Domenico Panetta e il segretario generale della Cisl Marche Marco Ferracuti, i segretari regionali Cristiana Ilari e Luca Tassi e il responsabile della Cisl di Macerata, Rocco Gravina.
Si è anche discusso della necessità di lavorare ad un progetto condiviso per il potenziamento e la rivisitazione della rete dei trasporti (bus e treni), così da renderli più rispondenti ai bisogni di studenti e docenti che devono raggiungere ogni giorni le sedi universitarie, una necessità per una città universitaria come Macerata con un alto numero di pendolari e fuorisede.
Come pure vanno inserite nuove tratte che rendano più attrattivo l’utilizzo dei mezzi pubblici, iniziando dall’individuare corse che permettano agli studenti di rientrare a casa in serata dopo magari aver fatto quattro chiacchiere con gli amici nei vari locali: ora invece, a una certa ora, scatta il coprifuoco e magari si è costretti a rientri avventurosi. Si tratterebbe di un sostegno agli studenti, ma anche alla città e ai suoi operatori economici che si troverebbero a beneficiarne in termini di socialità e di sviluppo economico.
Tra le altre cose, inoltre, è emersa anche la volontà di una possibile collaborazione tra Unimc e CISL Marche per organizzare percorsi di formazione specialistica per i 500 operatori e sindacalisti della Cisl. Un incontro importante, quello tra l’Università di Macerata e Cisl Marche, che ha portato piena soddisfazione per i molti argomenti trattati e le idee condivise e posto le basi per nuove sinergie e collaborazioni.
Le dottoresse Cinzia Bonifazi e Samanta Rapari del Centro per l'impiego sono state le relatrici dell’incontro per le classi quinte dell’Ite "Gentili" di Macerata; alla mattinata di lavori è stata presente anche la dottoressa Romina Stampella dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro).
Attraverso questo percorso di orientamento in uscita coordinato dalle professoresse Eleonora Giannangeli e Silvia Pasquali, i ragazzi dell’Ite hanno avuto chiare informazioni e riferimenti riguardo questi due enti attraverso i quali poter aprire delle strade per il futuro percorso lavorativo: le relatrici hanno infatti esaminato vari aspetti relativi alle possibilità potenziali, i percorsi di perfezionamento, oltre a concreti esempi e modalità da seguire per poter essere aggiornati sulle proposte del mondo del lavoro in tempo reale.
"Un'importante attività che permette ai futuri diplomati di poter conoscere meglio le opportunità del territorio", sottolinea la dirigente scolastica Alessandra Gattari che sostiene con entusiasmo "tutte le attività che permettono alle nostre ragazze e ragazzi di camminare su terreni meno ignoti nel percorso della realizzazione professionale".
Grazie alla fruttuosa collaborazione tra l’Università di Macerata, il Comune di Macerata e la Regione Marche prendono avvio i Tirocini di Inclusione Sociale, Tis, nelle sedi bibliotecarie dell’Ateneo maceratese. In questo ambito, il Sistema Bibliotecario di UniMc, rappresentato dalla delegata Laura Vagni, è la struttura ospitante in cui verrà attivato il percorso di integrazione lavorativa finalizzato a sostenere l'inclusione sociale e l’autonomia per due giovani con bisogni educativi speciali.
Con il supporto delle tutor coinvolte, Marta Di Ruscio e Beatrice Mancia, coordinate dalla responsabile Clementina Fraticelli, i ragazzi coinvolti effettueranno attività correlate all’organizzazione e alla gestione dei beni librari. I tirocini di inclusione sociale sono, infatti, occasioni privilegiate per dar forma a processi di orientamento, formazione e inserimento e reinserimento delle persone prese in carico dai servizi sociali o dai servizi sanitari.
“L’esperienza - ci dice Noemi Del Bianco, delegata per i servizi inclusivi dell’Ateneo - sarà, altresì, occasione per valorizzare le buone pratiche promosse dall’Ateneo in chiave inclusiva”. Il rettore John McCourt ribadisce: “Questa iniziativa conferma il valore inclusivo del nostro Ateneo per gli studenti e le studentesse, ma anche per le famiglie e per il territorio”.
L’esperienza sarà, inoltre, valorizzata in ambito internazionale, attraverso il progetto "In-Work: Inclusive Communities at Work", sotto la responsabilità scientifica della prorettrice Catia Giaconi. Le attività, cofinanziate dalla Comunità Europea tramite il programma Erasmus +, vedono l'Università di Macerata come coordinatore di un più ampio gruppo formato da una rete internazionale: le Università Rovira i Virgili in Tarragona, Spagna, l’Università di Scienze applicate Jamk in Jyväskylä, Finlandia, e la Rete Universitaria Europea per la Formazione Continua in Belgio.
In questo obiettivo, l'Università di Macerata, in quanto ente coordinatore e organizzatore di riferimento sul territorio, ha la responsabilità di creare connessioni tra tutti i portatori di interesse e offrire opportunità ai giovani con disabilità. L’attivazione di processi inclusivi rappresenta, pertanto, la concreta realizzazione di forme di inclusione sociale, sinonimo di crescita comunitaria e sensibilità condivisa.
Tutto pronto in Ateneo per accogliere le centinaia di studentesse e studenti delle scuole superiori che i prossimi 1 e 2 marzo febbraio arriveranno a Camerino per “Porte Aperte in Unicam”, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.
“Docenti, ricercatori, professionisti, studentesse e studenti universitari e personale Unicam – ha sottolineato la professoressa Isolina Marota, delegata del rettore per l’Orientamento – saranno come di consueto a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per far conoscere i numerosi servizi ed opportunità che l’Ateneo mette a disposizione. Si tratta di una iniziativa di orientamento che rappresenta sempre un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni, sciogliere eventuali dubbi, avere approfondimenti sui corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali”.
Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Centro di Ricerca ChIP in Via Madonna della Carceri, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Graziano Leoni – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, per rendere le studentesse e gli studenti che vengono a conoscerci, partecipi della vita universitaria. Ci confermiamo un Ateneo attrattivo per un numero di matricole che fa registrare un trend positivo rispetto all’anno precedente".
"Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam. Novità a livello nazionale è anche quella della sperimentazione del primo corso tenuto interamente nel metaverso, all’interno del corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale. Ci saranno inoltre novità rispetto a nuovi spazi per la didattica che saranno disponibili grazie al completamento di diverse opere”.
Dopo il lungo periodo di interruzione dovuto alla pandemia, l'Istituto Tecnico Agrario di Macerata torna a organizzare i corsi hobbistici per adulti. La scuola maceratese è da sempre un importante punto di riferimento sul territorio per chi desidera acquisire competenze di base nell'ambito della cura del verde.
I corsi pomeridiani hanno lo scopo di sviluppare l’attenzione e la sensibilità all’ambiente e alle sue dinamiche, di favorire l'approccio alle principali strutture arboree presenti nel territorio attraverso lezioni teoriche e attività pratiche svolte in azienda e condotte da agronomi e docenti tecnico-pratici.
Il 7 marzo alle ore 14:30 inizia il primo corso del 2024, dedicato al tema potatura delle piante da frutto, due incontri teorico-pratici seguiti da tre successivi incontri sulla potatura della vite. Il 17 e il 23 aprile è la volta del Riconoscimento e raccolta di erbe spontanee mentre nel mese di maggio tre incontri vengono dedicati a balconi e giardini fioriti.
Per avere informazioni su costi e iscrizioni è possibile contattare l'istituto al numero 0733-262036 o scrivere una mail all'indirizzo mcis00900d@istruzione.it. È necessario iscriversi entro le scadenze stabilite per ciascun modulo. La modulistica è disponibile al sito www.iisgaribaldimacerata.edu.it.
Proseguono "I Colloqui eum", le presentazioni delle pubblicazioni della casa editrice dell'università di Macerata con l’incontro dedicato al tema delle "Corrispondenze". Mercoledì 21 febbraio alle 17 nella Biblioteca statale di Macerata, saranno presentati i volumi "Demetrio e l'Oste burlone" a cura di Costanza Geddes da Filicaia e Marcello Verdenelli, "Gli eroici anni trenta de 'La Giustizia Penale'" di Francesco Migliorino e "Percorsi nell'Epistolario di Giacomo Leopardi" di Gioele Marozzi.
Con l’autrice e gli autori interverranno Simona Antolini, presidente delle eum, Luigi Lacchè, professore di storia del diritto medievale e moderno, Laura Melosi, professoressa di letteratura italiana, Andrea Raffaele Amato, dottorando, Ilaria Cesaroni, assegnista di ricerca, e Sofia Russo, allieva della Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi”.
“Demetrio e l’Oste burlone” propone un’ampia selezione antologica dell’epistolario tra Primo Conti e Corrado Pavolini particolarmente concentrato tra il 1917 e gli anni Trenta. La raccolta palesa un’alta valenza letteraria e culturale con, sullo sfondo, uno scenario storico molto complesso, caratterizzato da inquietudini, contraddizioni, slanci, sogni, delusioni che due figure di indubbio valore quali Conti e Pavolini hanno saputo intercettare con grande sensibilità.
"Gli eroici anni trenta de 'La Giustizia Penale'" ricostruisce le fortune di quell’avvincente esperienza editoriale, frutto del sodalizio, intellettuale e umano, tra un avvocato-direttore e un criminologo-redattore. La rivista è «La Giustizia Penale», Gennaro Escobedo e Giulio Andrea Belloni furono gli artefici, nei febbrili anni trenta, di un originale laboratorio per le scienze criminali.
Gli epistolari consentono di attingere con generosità al lato più autentico di uno scrittore, concentrandosi sulle sue avventure esistenziali. "Percorsi nell'Epistolario di Giacomo Leopardi" analizza alcuni tra i principali carteggi di Giacomo Leopardi e propone una rilettura dei testimoni autografi e idiografi che compongono la corrispondenza del poeta recanatese.
Si è conclusa la partecipazione del liceo scientifico "G. Galilei" di Macerata alla 14° edizione del Campionato Nazionale delle Lingue, organizzato dall’Università di Urbino con un risultato di tutto rispetto per la studentessa Caterina Polci: 25° posto nella classifica nazionale delle semifinali di lingua Inglese, terza studentessa marchigiana e prima della provincia di Macerata.
Il campionato ha coinvolto gli studenti delle classi quinte degli Istituti di Istruzione Secondaria del territorio nazionale, con l'obiettivo di far emergere le eccellenze nelle competenze linguistiche in inglese, francese, tedesco o spagnolo. A seguito di una fase di qualificazione di istituto, che comprendeva un quiz al computer sull’uso della lingua e sulla comprensione scritta, Caterina è stata selezionata come rappresentante del liceo maceratese per la lingua Inglese in quanto ha totalizzato il punteggio più alto tra i suoi compagni.
Con questo punteggio è stata candidata alla fase nazionale, che selezionava i 40 migliori d’Italia, dove la studentessa si è classificata tredicesima su 501 candidati, provenienti da altrettante scuole secondarie di secondo grado. Ha così avuto accesso alla prova semifinale, composta da un quiz al computer e un colloquio orale, svoltisi da remoto il 6 febbraio. "Pur non accedendo alla prova finale in presenza a Urbino, prevista per il 26 marzo, riservata soltanto ai primi quindici, considerata la sua posizione in graduatoria e il brillante colloquio orale, abbiamo il piacere di plaudire al suo risultato a livello Nazionale, ha dichiarato con soddisfazione il dirigente scolastico Roberta Ciampechini.
Soddisfazione espressa anche dai docenti del dipartimento di lingua inglese e del Consiglio di Classe 5°C, in particolare la professoressa Rita Moretti, insegnante di Inglese della studentessa. "L’auspicio è che il nostro istituto continui a formare studenti appassionati allo studio di tale disciplina e competenti a livello comunicativo, per potersi muovere con crescente facilità in ambito accademico, lavorativo, culturale e relazionale in una società sempre più globale", ha concluso Ciampechini.