Tre studenti dell'Istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli, Simone Marini, Francesco Bedetti e Giulia Belloni, stanno attualmente vivendo un'esperienza straordinaria negli Stati Uniti d'America. Partiti il 26 marzo e in viaggio fino all'8 aprile, i giovani chef stanno portando avanti una serie di eventi culinari nella prestigiosa città di Washington DC, grazie ai contatti instaurati dai docenti di Cucina e di Sala, Leonardo Lupinelli e Riccardo Leandrini.
Durante un viaggio precedente a Washington lo scorso novembre, i professori hanno tessuto legami solidi con le aziende locali, lavorando insieme per promuovere la cultura gastronomica italiana nella capitale americana. Ora, i ragazzi stanno raccogliendo i frutti di questi contatti, mettendo in pratica in un contesto per loro totalmente nuovo quanto appreso tra i banchi e nelle cucine di scuola.
Ospiti dell'associazione Via Soccer, impegnata nella promozione degli scambi interculturali tra America, Cina e Italia, i tre studenti stanno dando prova della loro professionalità e del loro talento in due locali della scena culinaria di Washington: il ristorante Dolce Vita e il Country Club, situato nei pressi della Casa Bianca.
Al Dolce Vita, gli studenti hanno offerto due turni di cena, presentando piatti tipici della regione marchigiana come frascarelli, vincisgrassi e coniglio in porchetta. Presso il Country Club, invece, stanno proponendo una cucina Fusion che unisce sapori e tecniche americane con ingredienti tradizionali marchigiani, come polentone e cece quercia, offrendo piatti innovativi come Pulled Pork e hamburger con un twist italiano.
Oltre alla preparazione culinaria, i ragazzi stanno cogliendo a piene mani l'opportunità offerta loro, approfondendo anche sul piano teorico le conoscenze in marketing e cultura americana grazie alla presidente di Via Soccer, Sue Su, già docente universitaria a Washington, loro guida in questo percorso.
E tante sono le esperienze correlate alla cucina che gli studenti dell’Alberghiero stanno vivendo, confrontandosi con diverse sfide, professionali, linguistiche e culturali: al termine delle serate in cui gli ospiti dei ristoranti hanno modo di assaggiare i loro piatti, i ragazzi si stanno affacciando in sala per girare tra i tavoli, per presentarsi e ricevere feedback dai clienti, stupendo tutti per la loro giovane età e dandosi l’occasione di praticare la lingua inglese anche nelle sue varie sfumature dialettali. Inoltre, le giornate americane di Giulia, Simone e Francesco si stanno spendendo tra visite aziendali, come quella presso la terza azienda mondiale di distribuzione, la Costco, lezioni e laboratori su come sviluppare un plan of future, sperimentazioni di cucina fusion e show cooking in lingua di fronte a platee di professionisti ed amatori americani.
“L'esperienza, che già sulla carta prometteva un grande successo, si sta rivelando non solo formativa ma anche estremamente emozionante per i ragazzi, come testimoniano le foto che ci arrivano direttamente da Washington, si legge in una nota della scuola. L'Istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli è orgoglioso delle collaborazioni instaurate sul territorio americano, del contributo dei suoi studenti alla promozione della cultura gastronomica italiana all'estero e auspica che questa esperienza continui a ispirare e arricchire le loro vite professionali e perso”.
La classe quinta D del liceo Artistico “G. Cantalamessa” di Macerata è stata scelta per partecipare alla rubrica “Maturandi”, all’interno del programma di “Uno mattina in famiglia”, di Rai 1.
“La partecipazione degli studenti del Liceo artistico Cantalamessa alla trasmissione di Rai 1 è la testimonianza del fatto che le nostre scuole sono centri di eccellenza e questo è per noi motivo di grande orgoglio – commenta l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katiuscia Cassetta -. Inoltre il programma rappresenta una preziosa vetrina per mettere in mostra le bellezze artistiche dei nostri contenitori culturali e della città”.
La selezione è avvenuta in occasione di un incontro che si è tenuto al teatro di Urbisaglia con il regista, di numerosi film e fiction per la Rai, Luca Brignone e la scrittrice, consulente e autrice per la Rai, Dora Albanese. Durante il convegno, incentrato sui campi d’internamento del territorio maceratese, sono stati proiettati due video, interamente realizzati dagli alunni della classe 5°D indirizzo Audiovisivo e Multimediale, sull’argomento e la consulente di “Maturandi”, Dora Albanese, colpita dal lavoro di ricerca storica e di storytelling realizzato dagli studenti, ha invitato la classe a partecipare al programma. Difatti, gli studenti del Liceo Artistico di Macerata, sapientemente introdotti non solo allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica, ma anche avviati alla ricerca storica e documentaristica, hanno saputo sapientemente valorizzare la memoria dei fatti storici del territorio e illustrare il patrimonio culturale e umano dei Maceratesi. Quindi, i responsabili del programma “Maturandi” hanno ritenuto interessante ospitare la loro testimonianza.
Del resto "Maturandi", nato da una brillante idea del capo-autori della trasmissione Rai “Uno Mattina in famiglia”, e a cura di Stefano Pieri e del regista Andrea Rispoli, è un format dedicato ai giovani e alla visione della realtà storica, culturale e artistica. In particolare in questa edizione il programma si occupa dei ragazzi e ragazze nell’anno conclusivo del loro percorso di studi superiori, e gli studenti vengono chiamati a raccontare come vivono uno dei periodi di vita tra i più entusiasmanti e significativi.
Il presentatore, Stefano Pieri, psicologo e psicoterapeuta, specializzato da oltre venti anni in progetti scolastici incentrati sul mondo emotivo e psicoaffettivo delle giovani generazioni, durante questa rubrica televisiva intervisterà i ragazzi e li stimolerà a tirare fuori i propri stati d’animo, le proprie emozioni e il proprio sguardo verso il futuro, personale, professionale e sociale. Difatti, la rubrica “Maturandi” si aprirà con un approfondimento sulla realtà storico-culturale, sociale e artistica di provenienza degli studenti e dopo il servizio sulla città di Macerata si terrà un dibattito con gli studenti della classe quinta D presso il Liceo artistico G. Cantalamessa di Macerata.
Le riprese televisive verranno effettuate durante la mattinata di lunedì 8 aprile nei luoghi iconici del centro storico della città di Macerata come lo Sferisterio, piazza della Libertà e la galleria dell’Eneide, all’interno dei musei Civici di Palazzo Bonaccorsi e poi nella sede del Liceo artistico con protagonisti gli studenti che saranno intervistati dal giornalista Stefano Pieri. L’Amministrazione comunale offrirà l’occasione agli spettatori di Rai 1 di ammirare le bellezze artistiche della città di Macerata aprendo le porte dello Sferisterio, facendo percorrere i saloni affrescati di Palazzo Buonaccorsi e proponendo una passeggiata per la piazza cittadina con la torre civica preziosamente adornata dall’orologio astronomico.
Gli spettatori potranno assistere alla rubrica “Maturandi” dedicata alla realtà maceratese sabato 13 aprile a partire dalle ore 9:45 all’interno del programma “Uno mattina in famiglia” di Rai 1.
Si arricchisce ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino con il nuovo corso di laurea magistrale in “Paesaggio, Innovazione e Sostenibilità” (PaÍS), progettato dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino e dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, che sarà attivato ad Ascoli Piceno.
Il nuovo corso è stato presentato ufficialmente il 27 marzo ad Ascoli Piceno, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del presidente della Regione Francesco Acquaroli e del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, in un incontro che si è aperto con i saluti istituzionali del prorettore vicario di Unicam Emanuele Tondi e del rettore di Univpm Gianluca Gregori e con gli interventi del Massimo Sargolini, direttore della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam e del professor Davide Neri, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali di Univpm, che hanno illustrato nel dettaglio gli obiettivi, le opportunità e gli sbocchi professionali del corso.
“Sono molto soddisfatto – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - per l’attivazione di questo nuovo corso di laurea, frutto del lavoro in sinergia tra i team dei due Atenei, che ringrazio, su tematiche di stringente attualità. Per connotare sempre di più l’offerta didattica dell’Università di Camerino, è necessario favorire l’attivazione di percorsi interdisciplinari che possano fornire anche importanti opportunità professionali, ed è proprio questa la strada che stiamo percorrendo. Il corso di laurea magistrale in “Paesaggio, Innovazione e Sostenibilità” rappresenta, inoltre, una ottima opportunità per le laureate ed i laureati triennali dei corsi di laurea in Architettura e Agraria, andando a completare un progetto formativo di eccellenza ad Ascoli Piceno, che Unicam ha costruito nel corso degli anni”.
Il corso di laurea magistrale in “Paesaggio, Innovazione e Sostenibilità” ha l’obiettivo di formare la figura professionale del Paesaggista, riconosciuta a livello internazionale, che possieda competenze multidisciplinari pertinenti all’analisi, alla progettazione, alla pianificazione e alla gestione del paesaggio. Tale figura sarà capace di leggere e interpretare le componenti paesaggistiche sia naturali e antropiche che materiali ed immateriali, di applicare metodi e strumenti appropriati per affrontare, alle diverse scale e in differenti contesti, ad esempio urbani, periurbani, agricoli, forestali, naturali, il progetto e la gestione dello spazio aperto e del paesaggio, con particolare attenzione ai temi contemporanei dell’innovazione, della sostenibilità e della transizione ecologica.
Innovativa sarà anche la didattica, che vedrà quella tradizionale affiancata da una didattica laboratoriale, ampiamente sperimentata dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam con straordinari risultati negli ultimi anni, portandola ad ottenere il primo posto in Italia tra tutte le Scuole di Architettura nelle classifiche Censis, proprio per le modalità innovative di erogazione della didattica.
Sopralluogo questa mattina da parte del presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, del vicepresidente Luca Buldorini e della consigliera Laura Sestili nella sede del Provveditorato, in via Armaroli a Macerata, dove sono in corso i lavori di miglioramento sismico, affidati lo scorso anno alla Riabitat Liguria srl di Genova, per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro.
“Al momento sono stati effettuati tutti i consolidamenti delle murature perimetrali mediante placcaggio con intonaco armato, lo svuotamento dei solai in volte e voltine dei piani primo e terzo con relativo consolidamento mediante apposizione di rete in fibra di vetro e realizzazione della cappa armata, per dare rigidezza ai solai – ha spiegato l’ingegner Melania Pecorelli direttore dei lavori, accompagnata dal Rup Giordano Cappella e dal direttore operativo impianti e antincendio Alessandro Bozzi, tutti dell’ufficio Tecnico provinciale -. È stato effettuato l'intervento di consolidamento del solaio del sottotetto e l’inserimento di travi in acciaio per garantire l’ancoraggio del solaio con le murature esterne, al momento sono in corso i lavori di puntellamento e di demolizione dei solai del secondo e del terzo piano, poi si passerà all’irrigidimento della copertura”. Durante i lavori, inoltre, sono stati rinvenuti dei decori sulle volte e su alcune murature di cui verrà effettuato il recupero.
“Gli interventi sono iniziati nel 2023 e teniamo fermo l’obiettivo di completarli entro la fine di quest’anno – hanno aggiunto Parcaroli e Buldorini -. Nel frattempo stiamo già lavorando per poter agevolare il successivo trasferimento della Prefettura e della Questura, i cui palazzi dovranno essere sottoposti a interventi di recupero post sisma, una volta che il cantiere al Provveditorato sarà ultimato. Gli ex garage della Provincia saranno messi a disposizione, durante tutti i lavori, per le auto della polizia di Stato e verrà allestito un ingresso riservato e secondario rispetto a quello che si ha in piazza della Libertà, mentre in piazza della Libertà saranno mantenuti gli uffici più a stretto contatto con la cittadinanza, quali ufficio passaporti e immigrazione”.
Il recupero del palazzo del Provveditorato, infatti, sarà funzionale al successivo trasferimento degli uffici della Prefettura, il cui immobile è stato anch’esso lesionato dal sisma e per il cui recupero sono stati stanziati oltre 13 milioni di euro. Una volta che anche il palazzo della Prefettura sarà stato recuperato e gli uffici potranno tornare in piazza della Libertà, verrà avviato il cantiere per il recupero anche della Questura (stanziati circa 3,8 milioni).
Giovedì 4 aprile, a Sant'Elpidio a Mare, l’Università di Macerata vara il suo evento-network di ricercatori, psicologi, medici, organizzazioni impegnati per la promozione di stili di vita in grado di prevenire patologie e disturbi cronici.
Seguire la traiettoria responsabile di un benessere psico-fisico concreto e duraturo significa occuparsi pienamente di sé, evitare di trascurarsi, non dimenticare di amarsi. Un compito troppo spesso frettolosamente cancellato da un’agenda talmente fitta di impegni da sottovalutare il più significativo: la qualità della vita. Negli ultimi anni sono stati diversi gli studi che hanno dimostrato quanto la promozione e l’adozione degli stili di vita salutari sia fondamentale nella prevenzione, ma anche nel trattamento di molte patologie, in particolare quelle croniche, anche tramite apposite condotte come l’equilibrio nell’alimentazione, la costanza nell’attività fisica e il controllo dello stress.
Si tratta di variabili di cui è sconsigliato improvvisare la gestione e che interrogano una vasta gamma di esperti: psicologi, sociologi, enti, istituzioni pubbliche e private impegnati a disegnare l’articolata rete di informazione e promozione di un “health-lifestyle” a tutela della collettività e, specialmente, dei più fragili. Ad illustrare questa prima esperienza di definizione concreta, in campo scientifico, medico ed operativo, di prassi individuali più sane sarà l’evento “Salute e stili di vita”, organizzato dall’Università degli Studi di Macerata con il sostegno del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) e dell’Unione Europea in accordo con Vitality, ossia uno degli 11 Ecosistemi territoriali selezionati dal MUR, il Ministero dell'Università e della Ricerca, nell'ambito della Missione "Istruzione e Ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’iniziativa, nata in occasione della Giornata Mondiale della Salute si svolgerà giovedì 4 aprile all’Auditorium Giusti (Via Augusto Murri -Sant’Elpidio a Mare), a partire dalle ore 15. Tra i relatori la Ceo di Dami Elisabetta Pieragostini, promotrice di un modello d’impresa umano-centrico e di un welfare personalizzato per la cura dello stress, Renato Bisonni (Primario di Oncologia all’Ospedale Civile Augusto Murri, estremamente attivo nella prevenzione con la Lega Italiana della Lotta Contro i Tumori, la psicologa Francesca Cardarelli, il pediatra Domenico Meleleo, il ricercatore e divulgatore scientifico David Mariani (Healty Habits), la ricercatrice Veronica Guardabassi (Unimc), la docente di Psicologia dello Sviluppo e dell' Educazione Paola Nicolini ( Unimc). Un ampio ventaglio di voci, un prisma che scompone la luce del futuro restituendoci la varietà dei modi per viverlo sempre, rigorosamente, in buona salute.
L’Università di Macerata e il Cinema Italia propongono una serata di confronto e approfondimento sul ruolo delle donne all’interno degli ambienti accademici, in particolare in quelli legati alle cosiddette Stem, ossia scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Mercoledì 3 aprile alle 21 sarà proiettato "Il teorema di Margherita", film franco-svizzero presentato al Festival di Cannes e vincitore ai César.
Protagonista è una giovane dottoranda in matematica della Scuola Normale Superiore di Parigi: unica donna in un contesto ancora prettamente maschile, è la mente più brillante dell'istituto e sarà anche l'unica a risolvere il teorema citato nel titolo, la congettura di Goldbach.
Lo spettacolo sarà accompagnato da un approfondimento a più voci con le docenti Natascia Mattucci, delegata di Ateneo all'uguaglianza di genere, Ines Corti, esperta di diritti fondamentali, con attenzione ai diritti delle donne e dei minori, e Ninfa Contigiani, che ha approfondito il tema della lotte delle donne per il riconoscimento dei loro diritti. L’ingresso è a prezzo ridotto per tutti.
Le donne sono state sempre tenute lontane dal campo scientifico fino a tempi molto recenti e gli stereotipi di genere esistono ancora oggi, dalle aule scolastiche alla comunità di ricerca. Tuttavia, molte donne hanno avuto un ruolo decisivo nella storia della matematica.
E ritroviamo alcuni dei loro tratti in Margherita, la protagonista del film. Ipazia d’Alessandria, figlia del matematico e astronomo Teone, crebbe all’Università che considerava casa sua e dove avrebbe poi insegnato matematica e filosofia. Emmy Noether iniziò la sua carriera accademica senza uno stipendio, poiché alle donne veniva negata la possibilità di avere una cattedra.
Otterrà finalmente fama internazionale in seguito al suo lavoro, elogiato dallo stesso Einstein. Maryan Mirzakhani, specializzata in dinamica e in geometria delle superfici, è stata la prima donna, dopo 52 uomini, ad aver vinto la Medaglia Fields, considerata il Nobel della Matematica.
Sabato 9 marzo, all’Istituto Comprensivo Don Bosco di Tolentino, si è svolto il Trofeo Scacchi Scuola fase provinciale di Macerata. Le formazioni suddivise nelle categorie: primaria, secondaria di 1° grado, secondaria di 2° grado Allievi e secondaria di 2° grado Juniores, hanno disputato 5 turni in tornei maschili/misti e femminili separati. Complessivamente hanno preso parte alla manifestazione oltre 250 ragazzi dai 7 ai 19 anni.
Al termine della manifestazione sportiva, le prime tre squadre classificate per ciascuna categoria maschile/mista e femminile sono state premiate con una medaglia, alla presenza del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e del delegato del Coni per la provincia di Macerata Fabio Romagnoli.
L’Istituto Don Bosco ha partecipato alla gara con ben 6 squadre divise in 4 squadre della scuola primaria e 2 squadre della scuola secondaria di primo grado. Ottimo risultato raggiunto per la squadra femminile della scuola primaria e per la squadra maschile della scuola secondaria di primo grado che si sono classificati alla fase regionale che si terrà il 20 aprile alla scuola primaria Grandi dell’istituto Comprensivo Don Bosco dove sono attesi circa 300 alunni da tutta la regione.
Grande entusiasmo per la referente del progetto Scacchi Sonia Gattari: “Da 10 anni il nostro Istituto collabora con l’associazione Scacchi La Torre Smeducci di San Severino Marche. Inizialmente il progetto ha coinvolto gli alunni in orario extracurricolare. Dal 2020 grazie al progetto SME (scacchi metafora educativa) le attività di scacchi si sono svolte anche in orario curricolare sia per la scuola primaria che per la secondaria di I grado. Nel corso degli anni, gli alunni hanno dimostrato un grande interesse verso questo sport. Il gioco degli scacchi ha grande successo anche per i benefici che sanno regalare alla mente. Noi insegnanti siamo fortemente convinti della valenza educativa e formativa del gioco degli scacchi e continueremo a sostenere il progetto anche per gli anni futuri”.
Grande soddisfazione anche per gli istruttori del circolo La Torre Smeducci, Riccardo Schiavoni, Gaia Stracci e Marco Pelagalli il quale aggiunge: “La nostra associazione si occupa da oltre 20 anni di insegnare nelle scuola il nobil giuoco. A Tolentino in particolare, così come in altri luoghi, riscontro un ottimo spirito di gruppo che si è creato tra noi istruttori, tutto il corpo docente e le famiglie degli alunni. Sicuramente le nostre squadre rappresenteranno al massimo l’istituto anche alla fase Regionale”.
“Un caloroso ringraziamento va alle dirigenti scolastiche dott.ssa Pierina Spurio che al suo arrivo ha accolto e sostenuto il progetto scacchi già avviato nel nostro istituto e a Simona Lombardelli che ha concesso i locali della scuola Grandi per svolgere sia la fase provinciale che quella regionale del “Trofeo Scacchi Scuola 2024”.
Si è concluso, martedì 26 marzo, il corso di formazione gratuito “Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici”, che risponde alle finalità nell'ambito del Pnrr "Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.
Gli allievi del corso, tenutosi all'Università degli Studi di Camerino, sono stati i primi nell'intera regione a essersi qualificati in questo nuovo profilo professionale. Il corso è finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU tramite la Regione Marche e prevede una specifica attività di formazione professionale per “Giardinieri d’arte per giardini e parchi storici”, con l’obiettivo di creare occupazione qualificata e assicurare ai giardini e parchi di interesse culturale un adeguato livello di cura e manutenzione, anche in vista della loro crescente fruizione turistica e creare così una nuova figura riconosciuta nel repertorio regionale dei profili professionali.
Capofila del partenariato di progetto è l’Ente di Formazione e Sviluppo del Territorio L.A.C.A.M. di Matelica e comprende l'Università degli Studi di Camerino, la federazione provinciale Coldiretti di Macerata, l'Istituto di Istruzione Superiore ad indirizzo Agrario “A.Cecchi” di Pesaro e “C.Ulpiani” di Ascoli Piceno oltre all'azienda di Formazione e Consulenza Serma srl, sempre del Piceno.
Il 26 marzo, ha visto gli allievi del corso, impegnati nell'esame teorico-pratico con la commissione presso i Vivai Manfrica di Tolentino, risultando idonei al conseguimento della qualifica di 'Giardiniere d'Arte per Giardini e Parchi Storici' che comprende anche l'abilitazione di Manutentore del Verde, necessaria per operare nel settore. Precedentemente agli esami finali, si è tenuto presso il campus universitario dell'Università Camerte, il seminario conclusivo di diffusione dei risultati del corso, alla presenza del delegato del magnifico rettore UniCam Andrea Spaterna, del direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini, dei docenti del corso Andrea Catorci e Adele Goretta Caucci, degli allievi ed aziende coinvolte durante lo stage.
Il percorso formativo ha permesso altresì agli allievi di visitare e quindi conoscere direttamente alcuni dei giardini storici maggiormente rappresentativi della Provincia maceratese come quelli della Rocca d'Ajello a Camerino o dell'Orto sul Colle dell'Infinito a Recanati, gestito dal FAI – per citarne alcuni.
“È stato un percorso particolarmente intenso per gli allievi – spiega Ivana Marchegiani, presidente dell'Ente di Formazione L.A.C.A.M. di Matelica – che abbraccia molteplici discipline quali, la storia, l’architettura, la botanica, la fisiologia vegetale e le tecniche di lavorazione dei terreni; mirando così a formare una figura professionale unica nel suo genere, volta non solo alla conservazione ma anche alla manutenzione dei parchi e dei giardini storici, rispettando le peculiarità del paesaggio e le specificità dei luoghi oggetto di intervento. Siamo molto soddisfatti che tutti gli allievi del corso siano risultati idonei e ci auguriamo che possano mettere in pratica le loro capacità, apportando un contributo concreto a questi luoghi della cultura e a tutto il territorio, sia in termini di manutenzione che di valorizzazione – conclude Ivana Marchegiani”.
A 30 anni di distanza dalla firma di un accordo pluriennale di ricerca, si rinnova anche nel 2024 il proficuo rapporto di collaborazione tra l’Università di Macerata e l’Università Cattolica di Zagabria.
Nei giorni scorsi il Dipartimento di Studi Umanistici ha ospitato la presentazione di due volumi dedicati alla ricerca storica, epigrafica e archeologica in Dalmazia, pubblicati nell’ambito di un incontro promosso da Unimc e dall’associazione MaceratArcheo in collaborazione, oltre che con l’Università di Zagabria stessa, con il Centro internazionale di studi sulla storia e l’archeologia dell’Adriatico e il Centro interdipartimentale di ricerca sull’Adriatico e sul Mediterraneo.
I due volumi rappresentano il frutto della collaborazione scientifica avviata negli anni ‘90 dal professore emerito Gianfranco Paci, allora docente di epigrafia all’Università di Macerata, ed Emilio Marin, professore emerito di archeologia romana e di archeologia ed epigrafia cristiana all’Università di Zagabria, che nel tempo ha contribuito alla pubblicazione di tre monografie dedicate al patrimonio epigrafico della Dalmazia, con un notevole avanzamento degli studi storici sull’antica provincia romana nell’odierna Croazia.
Di fronte a una platea di docenti, ricercatori, studenti e cittadini, alla presenza degli autori Silvia Maria Marengo, Gianfranco Paci ed Emilio Marin, il rettore John McCourt e il direttore del Dipartimento Roberto Mancini hanno introdotto la presentazione delle due opere, a cominciare dal secondo volume del “Corpus Inscriptionum Naronitanarum”. Edito da Edizioni Tored nel 2020, il Corpus raccoglie le ricerche di Paci, Marin e Marc Mayer sulle iscrizioni della città di Narona, importante centro antico della Dalmazia centro-meridionale, prima luogo di incontro e scambi tra genti diverse e poi colonia romana, completando lo studio della documentazione epigrafica avviato con la pubblicazione della raccolta di testi della Casa Ereš a Vid (Croazia).
Recentissima, invece, la pubblicazione per la medesima casa editrice di “Hortvs Metrodori. Le iscrizioni della necropoli occidentale di Salona”, il volume a cura di Marengo, Marin e Paci dedicato alle iscrizioni della necropoli occidentale della capitale della provincia di Dalmazia. Con la professoressa Simona Antolini, referente dell’accordo tra i due Atenei, e il professor Roberto Perna, presidente di MaceratArcheo nonché direttore del Cisa, a dialogare con gli autori, l’incontro ha gettato le basi per nuovi campi di indagine e occasioni di collaborazione nell’ambito dell’accordo di ricerca.
Anche questo anno, gli studenti dell'IIS Matteo Ricci, sotto la guida della Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi, hanno svolto il ruolo di "Ciceroni" per oltre cinquecento visitatori durante le Giornate FAI di Primavera del 23 e 24 marzo. Questo evento, giunto alla sua trentaduesima edizione, rimane uno degli appuntamenti più rilevanti e significativi per scoprire il ricco patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
Trentacinque fra alunne e alunni dell'Indirizzo Turismo e del Settore Ambientale, insieme a dodici insegnanti, hanno guidato con grande competenza i turisti alla scoperta del Palazzo Palmucci de' Pellicani-Bourbon Del Monte di Macerata, noto anche come Palazzo della Filarmonica.
Il Prof. Giuseppe Rivetti, capo delegato del FAI di Macerata, ha manifestato grande soddisfazione per l'ampia partecipazione del pubblico e per l'abilità con cui i giovani "Ciceroni" hanno gestito le giornate. Ai complimenti si è aggiunto anche Enrico Ruffini, Presidente della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata, la cui sede si trova in uno dei palazzi più belli della città, posto sotto tutela dei beni culturali per il suo interesse architettonico.
Ben preparati e in abiti eleganti, le giovani guide hanno accolto i numerosi visitatori e li hanno accompagnati alla scoperta delle bellezze artistiche del Palazzo, guidandoli attraverso le complesse vicende della Società Filarmonico Drammatica, fondata nel 1808, e dei suoi protagonisti, partecipi della storia non solo locale.
Nel Palazzo i turisti hanno potuto visitare il foyer e la sala del Teatro, dove si svolgevano le rappresentazioni di prosa, talvolta ad opera dagli stessi soci, i concerti di musica e le feste da ballo. In questo suggestivo scenario, gli ospiti hanno potuto godere dello spettacolo offerto dai ballerini della Società di Danza Macerata, i quali, indossando costumi d'epoca, hanno dato vita a eleganti danze ottocentesche, trasportando il pubblico nelle storiche atmosfere evocate nel celebre film "Il Gattopardo". Non sono mancate le visite alle restanti sale del Palazzo: la Biblioteca o Gabinetto letterario, luogo destinato alla lettura, alla conversazione e all’aggiornamento, e i locali adibiti ai divertimenti del gioco di carte e degli scacchi.
La gratificazione più significativa per gli studenti del "Matteo Ricci" e la massima ricompensa per il loro entusiasmo sono stati sicuramente gli applausi calorosi e gli elogi entusiastici ricevuti al termine delle loro presentazioni. "Siamo fieri dei nostri studenti - ha dichiarato la Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - poiché, in occasioni come queste, essi dimostrano sempre di saper mettere in pratica le competenze acquisite e rappresentano un esempio tangibile dell'impegno che la scuola dedica alla formazione di individui responsabili, capaci di avere un impatto positivo sul tessuto culturale e produttivo del territorio."
L’Assessorato ai Servizi sociali e alla Famiglia del Comune di Civitanova Marche ha attivato due nuovi progetti che vedono da un lato l’apertura di uno sportello di ascolto individuato nella scuola primaria via Regina Elena e gestito dalle associazioni Progetto Gaia (costituita da genitori di bambini con malattie oncologiche che hanno come riferimento l’ospedale Salesi) e “Omphalos - Autismo & famiglie OdV", e dall’altra l’avvio di un percorso formativo sull’autismo, aperto a tutta la città, associazioni, scuole, imprenditori e non solo a chi l’autismo lo vive.
Questa mattina, nella sala della Giunta comunale, l’assessore Barbara Capponi ha illustrato le linee guida dei nuovi interventi che l’Amministrazione comunale ha proposto sul fronte dell’inclusività, che vanno a completare il tessuto di una “Civitanova città con l’Infanzia” che sappia accogliere risorse e competenze di tutte le persone che formano la comunità, grazie ad un cambio di passo culturale.
Presenti alla conferenza stampa Filippo Marilungo, presidente Gaia, Fabrizio Principi, vicepresidente Omphalos e Kety Paglialunga, mamma e volontaria e referente cittadina per Omphalos autismo e famiglie.
“Sin dall’inizio della nostra Amministrazione – ha spiegato l’assessore Capponi – ci siamo detti di non accendere luci ma servizi concreti, una linea che ci siamo dati e che continuiamo a portare avanti per fornire risposte concrete e in sinergia. Abbiamo siglato un accordo di programma con Gaia e Omphalos per affidare con una convenzione di durata triennale a queste associazioni in gestione i locali dove svolgere attività di ascolto ed inclusione e dall’altra avviare un percorso formativo sull’autismo, che sia anche un modo per accogliere proposte e suggerimenti non necessariamente riservati ad una specifica area. Come amministrazione siamo contenti e desiderosi di questo lavoro sul territorio, a stretto contatto con chi ha esigenze e bisogni specifici”.
“Ringrazio a nome di tutti i genitori di Gaia per l’attenzione costante che l’Amministrazione ci rivolge – ha detto Marilungo. 1400 bambini ogni anno ricevono una diagnosi si malattia oncologica, che porterà tutta la famiglia ad un lungo e faticoso cammino verso le cure. Lo sportello sarà un luogo di ascolto-incontro che riempiremo di iniziative e di aiuti concreti, nello spirito di solidarietà che ci contraddistingue”.
“Nel 2008 è nata Omphalos per l’autismo – ha riferito Principi e siamo diventati il punto di riferimento per tante famiglie. In particolare, abbiamo sviluppato importanti progetti a Fano, Acquaviva Picena, Recanati in collaborazione con i Bambini delle Fate. Vogliamo condividere strategie, esperienze e grazie a diverse aziende abbiamo risorse solide per portare avanti le attività, senza le quali le parole rimarrebbero nel vuoto. Un bambino su 68 riceve diagnosi di disturbo dello spettro autistico, un dato che da solo fa riflettere sulla necessità di servizi rivolti alle persone che si trovano ad affrontarlo”.
“Civitanova è una città che ha tanto da offrire – ha sottolineato Paglialunga – l’obiettivo è quello di portare i nostri bambini fuori dai laboratori, formarli per poter raggiungere i luoghi che amano, a svolgere acquisti, attività ed interagire con gli altri in tutta sicurezza. Siamo volontari, dedichiamo gratuitamente il nostro tempo a questa missione e ringraziamo l’Assessorato che agisce per rafforzare i servizi necessari”.
Una spontanea emozione si è diffusa tra docenti e studenti del Liceo “G. Leopardi” di Macerata alla notizia del primo posto di Edoardo Grandicelli della 5E dell’Indirizzo Linguistico alla finale nazionale dei Campionati di Filosofia svoltasi a Sezze il 25, 26 e 27 marzo.
L’elaborato in lingua inglese di ambito gnoseologico-teoretico sulla concezione del tempo di Bergson è stato premiato con questa motivazione: "Il saggio presenta una chiara e puntuale analisi della traccia bergsoniana dimostrando una solida comprensione delle questioni teoretiche legate alla tematica del tempo. L’argomentazione particolarmente convincente ed originale integra le riflessioni di Aristotele e Kant con le analisi linguistiche di Frege e Russell e l’ontologia attualista”.
Complice anche la modestia di Edoardo, che si è sempre schermito dai complimenti, questa vittoria è stata accolta dall’intero Istituto con grande orgoglio e partecipazione.
“Si tratta di una grande soddisfazione - ha affermato la dirigente scolastica, Angela Fiorillo - che rende merito ad Edoardo di una passione, un impegno e un approfondimento non improvvisati ma coltivati nel tempo; la dimostrazione che una sincera dedizione allo studio fa la differenza. Il nostro studente è stato poi apprezzato soprattutto per l’originalità, competenza sicuramente spendibile anche in ambiti diversi da quello scolastico. Inoltre, questa esperienza avrà anche un forte valore orientativo per le scelte future. A lui vanno le più vive congratulazioni mie, del Consiglio di classe, di tutto il Dipartimento di Filosofia e Storia - che con dedizione, competenza e impegno ha affiancato i nostri ragazzi coltivandone la motivazione e la passione - e dell’intero istituto. Vorrei poi spendere delle parole di ringraziamento per la docente di Filosofia che ha seguito il percorso di Edoardo, la professoressa Paola Garofolo, per l’insegnante di Inglese che ha curato la preparazione linguistica, professsoressa Erica Santoni, e per la referente del progetto “Campionati di Filosofia”, la professoressa Roberta Eugeni”.
La Filosofia, lo abbiamo appreso alla prima lezione sui banchi del liceo, è amore per il sapere. Se la scuola riesce a trasmetterlo, la vittoria, oltre che di Edoardo, è veramente di tutti.
È ufficiale, l’Università di Macerata ha acquisito l’ex sede della Banca d’Italia. Oggi pomeriggio è stato firmato l’atto notarile dal rettore John McCourt e dal direttore della sede di Ancona Maurizio Cannistraro. "Siamo molto soddisfatti non solo del fatto di poter alienare parte del patrimonio immobiliare di filiali dismesse da tempo - sottolinea Cannistraro - ma soprattutto che a beneficiarne, per un uso pubblico, sia un ateneo".
Già dallo scorso anno, a seguito di contatti tra i vertici delle due istituzioni, si era prospettata per l’Ateneo la possibilità di acquistare dalla Banca d’Italia la prestigiosa sede di corso Matteotti a un prezzo particolarmente vantaggioso, concordato poi in 3 milioni e 650 mila euro netti. L’acquisto è stato reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della ricerca con l’Accordo di programma all’indomani dei terremoti del centro Italia.
"E’ un investimento per gli studenti, attuali e futuri, un segnale che l’Università vuole rafforzarsi dando nuova energia all’Ateneo e al centro storico, rivitalizzando un immobile moribondo da 15 anni", è il commento del rettore John McCourt, che ha illustrato i dettagli insieme alla prorettrice Catia Giaconi, al direttore generale Domenico Panetta, al responsabile dell’Area tecnica Francesco Ascenzi e la responsabile dell’ufficio affari istituzionali Giulia Follenti.
Il complesso è formato da tre distinti edifici affiancati, anche se collegati tra loro, ed è suddiviso in zone funzionalmente indipendenti, che pertanto possono essere ristrutturate in tempi differenti e utilizzate autonomamente. Le strutture sono solide, perfettamente integre e senza alcun danno a seguito degli eventi sismici del 2016 e non hanno, quindi, necessità di interventi di miglioramento.
Il piano terra consentirà di raggruppare insieme gli sportelli a servizio degli studenti, come le segreterie e l’infopoint, ottimizzando la fruizione da parte del pubblico, e di aprire un punto vendita per le pubblicazioni della casa editrice Eum. Le dimensioni degli edifici consentiranno anche di ripensare la riorganizzazione interna in un’ottica di efficientemento della macchina amministrativa. "Questo edificio rappresenterà l’interfaccia dell’Ateneo con la città, il nostro quartier generale", ha rimarcato il rettore.
L’attuale complesso immobiliare è costituito da tre edifici edificati a partire dalla prima metà del XVI secolo per un totale di 25 mila metri cubi e quasi 9 mila metri quadri: Palazzo Rotelli, Palazzo Silvestri e Palazzo Mozzi o dei Diamanti per il caratteristico bugnato, i quali formano un intero isolato del centro antico della città, con accesso principale da corso Matteotti e confinante con vicolo Lazzarini, via Armaroli e vicolo Ferri.
Quattro sono i piani fuori terra, uno mansardato e due interrati, tre i cortili. La succursale di Macerata della Banca d’Italia venne aperta il 3 luglio 1865 con un contributo del Comune pari a quattromila lire per l’acquisto del mobilio. Gli interventi più recenti volti alla sistemazione ed al recupero dei tre palazzi risalgono agli anni 1982-1990.
Prosegue con successo la collaborazione avviata subito dopo il sisma del 2016 che lega l’Università di Camerino alla Toyo University di Tokyo, un ateneo giapponese caratterizzato dalla presenza di un dipartimento dedicato allo sviluppo locale e regionale, che vede coinvolti professori di molteplici discipline di area scientifico-tecnologica e umanistica. Ogni anno giungono all’Università di Camerino oltre quaranta tra studenti e professori della Toyo University per svolgere attività di studio e di ricerca attraverso interviste e incontri con autorità locali, associazioni e enti operanti nell’entroterra camerinese e ascolano.
I risultati di questa esperienza sono stati oggetto di un workshop internazionale svoltosi nei giorni scorsi a Tokyo al quale ha partecipato la professoressa Lucia Ruggeri, docente della Scuola di Giurisprudenza e referente Unicam per la convenzione con la Toyo University, che ha avuto modo di illustrare le attività condotte in questi anni per favorire lo sviluppo sostenibile delle comunità locali evidenziando i numerosi progetti finanziati in bandi competitivi dedicati alla ripresa economica post-sisma e più in generale allo sviluppo economico delle aree interne.
Il workshop è stato preceduto da uno studio sul campo condotto presso Ogano nella prefettura di Saitama, vasta area interna caratterizzata da un progressivo spopolamento e invecchiamento della popolazione, ma con esperienze di successo di ripresa economica e sociale.
Il confronto a livello internazionale di problemi locali costituisce un importante strumento di ricerca in grado di arricchire anche l’offerta formativa: in questo contesto si inserisce il finanziamento da parte della Toyo University di una posizione di visiting professor da destinare all’Università di Camerino che a partire dal prossimo semestre ospiterà il professor Hiroshi Sano del Dipartimento di Studi Globali.
Nel pomeriggio lunedì 26 marzo, alla presenza del sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti e dell’assessore Teresa Minucci, la dirigente Scolastica dell’Istituto ”De Magistris” Simona Sargolini ha inaugurato, insieme ai docenti, personale ATA, bambini e studenti la nuova area giochi realizzata nel cortile posteriore della scuola di Caldarola.
Un piazzale asfaltato che dal giorno dell’inaugurazione della nuova struttura, nel febbraio del 2019, era stato utilizzato solo per le manovre degli autobus, ma da oggi come area giochi e socializzazione per i bambini della scuola materna e primaria.
L’idea è nata dal “Gruppo inclusione” guidato da Laura Nardi e ha coinvolto gli studenti della scuola secondaria che partecipano al laboratorio pomeridiano di arte. Partendo dalla missione di migliorare il benessere degli alunni, i ragazzi hanno chiesto ai più piccoli cosa avrebbero preferito in quel cortile, hanno poi realizzato diversi progetti, disegni e misurazioni, sviluppati nell’arco degli ultimi tre mesi. Una volta approvati dai “committenti” delle classi primarie e dell’infanzia li hanno realizzati sotto l’occhio attento e professionale dei loro docenti Mariella Feliziani di Arte e Paolo Tiberi di Matematica.
Decisamente orgogliosi gli artisti del Gruppo inclusione che, al momento dell’inaugurazione, hanno formalmente chiesto al sindaco di prodigarsi affinché le loro opere possano durare negli anni.
Una delegazione Unicam guidata dal Prorettore vicario, Emanuele Tondi, si è recata nei giorni scorsi in Cina ed ha fatto visita a diverse università, enti ed aziende. La visita è iniziata a Qingndao, nella provincia di Shandong, su invito della Ocean University of China.
"Ubicata sulla costa pacifica, la Ocean University of China è leader nell’analisi e nel monitoraggio ambientale, sia per quanto riguarda gli indicatori biologici che fisici. Ritengo quindi importante -ha sottolineato il professor Tondi - aver discusso con loro future collaborazioni nel campo della sostenibilità ambientale, mediante la mobilità di studenti e docenti delle due università e la definizione di specifici progetti riguardanti la didattica e la ricerca”.
Successivamente il Prorettore Tondi si è recato a Pechino, invitato dall’azienda di biotecnologie Tangyi, con cui Unicam organizza un Master di primo livello in “Innovations in cell therapy”, coordinato dalla professoressa Anna Maria Eleuteri.
"Con l’azienda Tangyi - ha affermato il prorettore vicario - abbiamo discusso termini e condizioni della collaborazione ed è stato gratificante incontrare numerosi nostri ex studenti del corso di laurea in Biotechnology che organizziamo a Changchun presso la Jilin Agricultural University, assunti nell’azienda con incarichi di rilievo".
La visita della delegazione Unicam si è poi conclusa a Hohhot, città della Inner Mongolia. "Insieme al dottor Stefano Pallotti di Unicam e al dottor Marco Antonini della Sede Enea di Unicam - ha proseguito il professor Tondi - abbiamo incontrato la Inner Mongolia Accademy of Science e l’Inner Mongolia Autonomous Region Fiber Quality Monitoring Center. Con loro è attiva da diversi anni una collaborazione scientifica relativa al Cashmere, finanziata dall’azienda Loro Piana e coordinata dal professor Carlo Renieri. L’intenzione è di sviluppare la collaborazione anche sui temi della sostenibilità ambientale della produzione di questa importante risorsa che è il Cashmere. Per questo motivo è stata incontrata la Inner Mongolia University per la stipula di un accordo che vede la supervisione del professor Valerio Napolioni".
"Sono dunque molto soddisfatto – ha concluso il Prorettore Tondi – per l’esito di questa visita in Cina che ci ha consentito di incontrare partner competenti e motivati a continuare ed aprire nuove collaborazioni con la nostra università, nuove iniziative messe in campo nell’ambito della sostenibilità ambientale, priorità comune ai due Paesi. Ringrazio sentitamente la dottoressa Yanting Zou del nostro China Office per aver organizzato e gestito questi incontri con professionalità e competenza".
La scorsa settimana alcuni studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Macerata, accompagnati dalle docenti Rita Moretti e Serenella Pagnanini, hanno avuto l'opportunità di partecipare al Model United Nations (Mun), una simulazione dei lavori che vengono svolti dai delegati delle Nazioni Unite, che si è tenuta a New York, alla quale il liceo maceratese ha aderito fin dai primissimi anni della sua attuazione.
Il programma educativo ha permesso ai ragazzi di vestire i panni di diplomatici, rappresentando,da delegati, due dei paesi che sono presenti all'Onu e discutendo di questioni globali di primaria importanza e cercando di raggiungere risoluzioni condivise.
Dopo una selezione basata sul merito, gli studenti hanno iniziato il percorso di preparazione nei primi mesi dell'anno scolastico, seguiti dalle docenti di lingua inglese, le professoresse Rita Moretti e Serenella Pagnanini, che ha permesso loro di affrontare con competenza e tenacia le sfide poste in agenda. L’impegno è stato nel dibattere e negoziare con i loro omologhi, studenti provenienti da tutti i paesi del mondo, rispettando i tempi e le modalità dei delegati ufficiali, per trovare soluzioni concrete ai problemi globali.
L’attività svolta durante gli incontri a New York, li ha visti misurarsi in qualità di delegati preparati e motivati e l’esperienza ha permesso loro di acquisire capacità di public speaking, negoziazione e problem solving oltre che maggiore consapevolezza delle sfide che il mondo sta affrontando.
L'incontro con i rappresentanti diplomatici dei paesi rappresentati, la Slovenia e la Lituania, nelle rispettive sedi a New York, ha permesso ai ragazzi di confrontarsi con gli autentici protagonisti dei dibattiti al Palazzo di Vetro. I ragazzi hanno espresso tutta la loro curiosità e l’interesse verso la funzione che rivestono e i compiti che i diplomatici giornalmente affrontano, discutendo attorno ad un tavolo, con partecipazione e competenza.
Il progetto MUN, da più di quindici anni, si caratterizza come un esempio di eccellenza nell'ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa presente al Liceo Galilei e l’entusiasmo dei partecipanti ogni anno sottolinea l’importanza di continuare ancora con questa esperienza educativa, indimenticabile per chi ha la possibilità di partecipare.
Le docenti Rita Moretti e Serenella Pagnanini sono volate a New York quest’anno con un gruppo formato da 30 fra studentesse e studenti, ecco i loro nomi: Sofia Angelozzi, Arianna Anzuinelli, Stefano Bartoloni, Giovanni Bernini, Indira Consolani, Laura Diana, Aurora Epiri, Giorgia Foglia, Desirè Gatti, Elisa gentili, Sofia Gentilucci, Irene Giuliodori, Gianluca Gradozzi, Giulia Iacobone, Leonardo Katsanos, Leonardo Luchetti, Alessio Marchetti, Guglielmo Miliozzi, Alessandro Morgante, Lucia Pagnanelli, Francesco Palazzetti, Mirea Paoloni, Filippo Paolucci, Francesco Pastillo, Greta Pierini, Aurora Pigliapoco, Leonardo Properzi, lorenzo Scagnetti, Agnese Sergolini, Alessandro Smorlesi.
A seguito della pubblicazione del relativo Decreto Regionale, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali o paritarie, possono presentare al proprio comune di residenza l’istanza di accesso alle borse di studio per l’anno scolastico 2023/2024.
Sarà ammesso al beneficio lo studente maggiorenne oppure, se minorenne, il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie residenti nel Comune di Civitanova Marche il cui indicatore economico equivalente (ISEE) in corso di validità non sia superiore a10.632,94 euro.
Le domande vanno formulate sulla modulistica disponibile presso l’Ufficio URP al piano terra di Palazzo Sforza o scaricabile dal sito web del Comune (www.comune.civitanova.mc.it) e dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo (PEC: comune.civitanovamarche@pec.it oppure via email: protocollo@comune.civitanova.mc.it entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 31.05.2024
Romanae disputationes è un concorso nazionale di filosofia per studentesse e studenti della Scuola Secondaria di secondo grado e appartiene al programma di valorizzazione delle eccellenze del Ministero dell'Istruzione e del Merito.
Argomento di questa edizione è stato un tema fondamentale della filosofia: “Quid est tempus?”, approfondito nel corso dell’anno scolastico dal professor Massimo Bracci con gli studenti della classe III C dell’Indirizzo Classico.
262 team partecipanti, più di mille studenti e 120 insegnanti in presenza, oltre ai numerosi collegati a distanza, hanno preso parte all’evento finale svoltosi al Teatro Duse di Bologna il 20 e il 21 marzo.
Qui il team delle studentesse della III C, costituito da Rachele Batocco, Maria Rebecca Bianchini, Anna Cicarilli, Ludovica Cianconi e Alice Pennesi, ha ottenuto il secondo posto nella categoria senior con un saggio intitolato “Il tempo è morto”, che verrà pubblicato negli atti del convegno.
Questa la motivazione del premio: “L’elaborato, lineare nell’esposizione ed efficace nella sintesi, coniuga un’originale forma narrativa con una pregevole riflessione sul tempo. Il racconto filosofico diventa perciò l’occasione per interrogarsi attingendo tanto alla tradizione filosofica quanto alle nozioni fornite dalle scienze”.
Al professor Bracci e alle studentesse vanno il plauso e le congratulazioni della dirigente scolastica, prof.ssa Angela Fiorillo, e dell’intero Istituto.
“Mi è sempre piaciuto che qualcuno possa capire come mi sento, cosa vuol dire essere più in basso, tutto quello che ho sofferto”. Maicol è un vivace ragazzino costretto sulla sedia a rotelle dalla nascita, che un giorno ha visto tutta la sua classe delle medie dell’Istituto Miramare di Rimini sedersi in carrozzina come lui. La sua è solo una delle tante storie esemplari raccontate alla settima edizione del Premio Inclusione 3.0 promosso dall’Università di Macerata, in un emozionante pomeriggio condotto da Giusi Minnozzi al Teatro Lauro Rossi. La manifestazione ha chiuso la Settimana dell’inclusione, “una settimana identitaria per noi – ha sottolineato il rettore John Mc Court – che cresce ogni anno. Oggi non abbiamo premiato dei singoli, ma tanti soggetti impegnati ogni giorno per rendere la vita migliore attraverso il lavoro di squadra. È un’iniezione di positività di cui abbiamo bisogno”. A gremire il teatro, anche gli studenti dei corsi di specializzazione sul sostegno. “Futuri insegnati – ha notato la prorettrice di Unimc e presidente della Sipes Catia Giaconi – per i quali è importante confrontarsi con realtà che possano ispirarli nei loro percorsi formativi”. Formidabile il gruppo dell’Ente nazionale sordi, che ha tradotto coreograficamente nel linguaggio dei segni le canzoni di intermezzo.
Tra i premiati c’era anche il Comune di Macerata, rappresentata dalla vicesindaca e assessora alle politiche sociali Francesca D’Alessandro accompagnata dal registra Leonardo Accattoli, per l’impegno in tante iniziative di supporto a tutta la cittadinanza, in particolare attraverso il progetto In-Opera. Anche la Fondazione Marche Cultura con il presidente Andrea Agostini è salita sul palco per il progetto “In viaggio con i Guerrieri di Cagli”, un percorso accessibile e inclusivo del Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli premiato nella sezione “Arte, danza e musica”.
Quattro sono stati i premi speciali, assegnati a progetti che utilizzano i linguaggi dei social, la recitazione o lo sport. Come “The Deaf Soul”, una community Instagram, nata da un’idea di Ludovica Billi e Chiara Bucello, due content creator, che raccontano il mondo della sordità in modo accattivante e accessibile; “Teatro a rotelle”, gruppo studentesco di recitazione dell’Università di Verona, che affronta anche pregiudizi e stereotipi; “Pepe, Zenzero e Cannella”, docufilm realizzato dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti e dall’Istituto per la ricerca la formazione e la riabilitazione di Ancona, che ha coinvolto attori, vedenti e non vedenti, dai 20 agli 80 anni; il format di eventi "Ognuno a modo suo. Sport senza barriere", promosso da Tetrabondi onlus di Roma per trasformare lo spazio urbano in un ambiente inclusivo.
Premiati per l’inclusione scolastica: “Winter Talent Camp” dell’Università del Salento, un modello di inclusione culturale e sociale per bambini plusdotati; “We are talking the world” dell’Istituto Petrucci Montecastrilli in provincia di Terni con il gruppo operativo Eco-in; “Seduti per un giorno” della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Miramare di Rimini; “Inclusione e relazioni” realizzato dall’Istituto Ipseoa di Avellino, per promuovere il rispetto della diversità e l’interculturalità.
Per l’innovazione tecnologica: “Amelie” dell’Associazione italiana Sindrome di Rett di Siena, un software di gioco e apprendimento per bambine e ragazze con sindrome di Rett; la piattaforma Intellica di Cooss Marche, una tecnologia assistiva digitale per potenziare le funzioni cognitive; “Smart wheelchair” dell’Istituto di istruzione secondaria "Volta-De Gemmis" di Bitonto, una sedia a rotelle smart per monitorare i dati biometrici di chi la utilizza.
Si passa quindi allo sport con: Katautism, della Fijlkam per l’inclusione dei bambini con disturbo dello spettro autistico attraverso judo e karate; Sport4all di Happy Wheels di Livorno, con la creazione di un ambiente accogliente e personalizzato sulle esigenze di ogni partecipante; “Tutti a cavallo” di Cavalli delle Fonti di Civitanova, centro sportivo di equitazione e azienda agricola sociale, che ha ricevuto anche il premio del pubblico; “La terza via dello sport” realizzato dall’Ente italiano sport inclusivi, che, partendo dal baskin, ha riprogettato altre discipline per far giocare insieme persone con disabilità e senza.