Venerdì 19 aprile alle 16 al Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata sarà presentato il progetto di formazione gratuita sui temi del digitale #CoopToDigital! promosso dal Centro Papa Giovanni XXIII, dalla Cooperativa Lella 2001 e dal Dipartimento di UniMc con il sostegno del Fondo per la Repubblica digitale.
Interverranno Ramona Bongelli, vice-direttrice del Dipartimento, Ilaria Capponi, presidente della Cooperativa Sociale Lella 2001, Emanuele Frontoni e Marina Paolanti, docenti di sistemi di elaborazione delle informazioni, Alessandro Capriotti, digital solutions expert di Marche Digital Innovation, Giorgia Sordoni, presidente del Centro Papa Giovanni XXIII.
Nella fascia di età tra i 34 e i 50 anni si concentrano le persone più colpite dal fenomeno della disoccupazione e tra loro si raccoglie la quota più alta di disoccupati di lunga durata, cioè di coloro che cercano e non trovano un lavoro da più di un anno. È proprio su questa fascia di cittadini, residenti o domiciliati nella Regione Marche, che si concentra il progetto per offrire una formazione completamente gratuita su competenze digitali di base e su competenze tecniche e professionali per carriere da digital marketing ed esperto in sicurezza informatica. I beneficiari del progetto #CoopToDigital, oltre che di una formazione intensiva ed esperienziale, potranno usufruire di azioni di accompagnamento al lavoro. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito formazione.centropapagiovanni.it/cooptodigital
I numeri del progetto: 150 beneficiari, 2535 ore di formazione, tutto il territorio della Regione Marche coperto. #CoopToDigital! vanta una partnership innovativa di soggetti profit e non profit pubblici e privati che collaborano insieme per innalzare competenze digitali e chance occupazionali dei beneficiari. Il progetto è supportato da Marche Digital Innovation e da Confcooperative Marche, con il patrocinio della Regione Marche.
Nella mattinata del 16 aprile, i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, nell’ambito di contributi ed iniziative per la diffusione della cultura della legalità, hanno incontrato gli alunni delle classi quinte della Scuola primaria S. Zavatti.
L’attiva partecipazione dei quaranta alunni e delle docenti presenti ha permesso di far conoscere più da vicino ai ragazzi l’organizzazione e la struttura dell’Arma dei carabinieri, nonché le attività quotidianamente svolte dalla Stazione carabinieri e dalle pattuglie in servizio sul territorio, osservando le autovetture ed i materiali in dotazione nei servizi di pronto intervento ed analizzando in modo semplice e chiaro alcune tipologie di condotte lecite e illecite.
Gli alunni hanno anche potuto conoscere i compiti della Centrale Operativa, centro di coordinamento delle pattuglie quotidianamente impegnate sul territorio per garantire sicurezza e vicinanza ai cittadini che, attraverso il numero unico di emergenza 112, riescono ad avere immediato riscontro ad ogni tipologia di richiesta di soccorso.
Oltre ad aver avuto l’occasione di azionare le sirene ed accendere i lampeggianti dell’Alfa Giulia e della moto in dotazione all’Aliquota Radiomobile, come nelle reali situazioni di emergenza, i ragazzi hanno assistito ad una esercitazione dei militari del Nucleo Cinofili di Pesaro che, con il pastore tedesco Bob, hanno suscitato massimo interesse nei piccoli spettatori.
L’incontro ha riscosso notevole interesse da parte dei ragazzi che non hanno esitato a rivolgere tante domande al personale che li ha guidati nella visita, confermandosi un momento importante di formazione della cultura della legalità attraverso la conoscenza delle funzioni e dei compiti affidati all’Arma dei carabinieri nella quotidianità del servizio in favore del cittadino.
L’iniziativa fa parte di una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei carabinieri ed il Comando Compagnia di Civitanova Marche operare vicino alle giovani generazioni con l’obiettivo di accrescere in loro il senso civico e la fiducia verso le Istituzioni.
Inaugurata la settimana scorsa, la nuova sede del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata ha ospitato quest’oggi la sua prima sessione di laurea.
All’interno delle rinnovate aule del palazzo di piazza Strambi sono stati così proclamati i nuovi dottori Unimc. Nel pomeriggio sono state discusse le tesi degli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Economia, Banche, Aziende e Mercati.
Particolarmente interessante è stata la tesi del laureando Francesco Di Filippo, che ha trattato la figura del revisore legale in contesti di frode aziendale. Un focus specifico è stato rivolto al caso Wirecard, l'azienda di elaborazione dei pagamenti e di servizi finanziari con sede a Monaco, in Germania, che nel 2019 ha registrato una serie di pratiche commerciali corrotte e di rapporti finanziari fraudolenti.
I neolaureati hanno potuto così celebrare insieme a genitori, amici e parenti il conseguimento di questo importante traguardo, con la nuova sede di Economia e Diritto che ha fatto da splendida cornice per i festeggiamenti.
Quali sono le competenze, le professionalità, le strategie più efficaci e opportune per il recupero economico, sociale e culturale delle zone colpite dal sisma, e, più in generale, delle aree interne e fragili spesso caratterizzate da squilibri e crisi? Intorno a questo interrogativo si sono riuniti oggi al Polo Bertelli professionisti, esperti e operatori per confrontarsi con i docenti e gli studenti dei corsi di beni culturali e turismo dell'Università di Macerata.
“Questa regione ha tante potenzialità da valorizzare tramite sinergie tra pubblico e privato nonché tra le quattro università – ha sottolineato il rettore John McCourt – La nostra università è molto impegnata per cercare di sviluppare progetti di valorizzazione anche in chiave europea, facendo massa critica con atenei internazionali come quelli dell’alleanza Erua. I nostri corsi sono a disposizione e per noi è importante confrontarsi con gli attori del territorio per capire quali competenze servano".
"La regione ha bisogno di laureati e specializzati per crescere. L’internazionalizzazione della chiave turistica è assolutamente importante, come dimostrato il recente articolo del The Guardian che parla delle Marche in modo molto positivo. Ma permangono problemi di collegamenti, trasporti e carenza di strutture alberghiere”.
Come ha spiegato la docente Barbara Marucci, delegata al placemet, del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo, “la ricostruzione rappresenta un’occasione anche per gettare le basi di accordi di collaborazione con l’Università di Macerata, che può mettere a disposizione competenze in materie sociali, umanistiche ma anche giuridiche ed economiche”.
Concorde anche il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. “Abbiamo bisogno di competenze imprenditoriali e di progettazione che l’Università deve presidiare. Dobbiamo investire sull’accoglienza nei luoghi della ricostruzione”.
All’interno dello stesso Dipartimento, il patrimonio culturale è oggetto di studi, “ma riveste anche un potenziale alto in termini economici e di inclusione sociale” ha sottolineato la direttrice Lorella Giannandrea. Dal dibattito, che ha visto alternarsi diversi gruppi di lavoro, è emersa l’importanza di un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. Altrettanto importante è il ruolo che i beni culturali e la loro fruizione possono rivestire in termini di benessere per le popolazioni locali, soprattutto quelle delle zone ferite da disastri naturali o comunque interessate da fenomeni di spopolamento e abbandono.
L’offerta formativa dell’Università di Macerata si compone di un corso di laurea in beni culturali e turismo. “Un unicum – ha ribadito il presidente dei corsi Simone Betti - che da tempo combina due classi di laurea e si dirama poi in un percorso internazionale di turismo e in un altro di management dei beni culturali”.
Nel contesto delle iniziative del piano lauree scientifiche Biologia e Biotecnologie e del piano lauree scientifiche Geologia, in stretta collaborazione con l’ANISN-Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali e sotto la guida esperta della professoressa Milena Penna, nei giorni scorsi sono stati ospiti dell’Università di Camerino le studentesse e gli studenti delle Marche e della Repubblica di San Marino, primi alla fase regionale del campionato delle scienze naturali, tenutosi il 26 marzo a Senigallia.
I giovani talenti sono stati accolti dall'Università di Camerino per l’iniziativa "Giornata in Ateneo". Francesco Michieletto (San Benedetto del Tronto), Alessia Pallotta (San Benedetto del Tronto), Tommaso Chiaramoni (Macerata), Chiara Cartolari (Pesaro), Filippo Gasperoni (San Marino), Elena Ludovica Zonzini (San Marino), Samuele Coltrinari (Recanati), Lorenzo Vannucci (San Marino), Arianna Gatti (San Marino), Nicolò Luzi (Ancona), Lucio Rossi (Ancona), Marco Spinaci (Macerata), Francesco Ferro (Jesi), Enrica Guiducci (Pesaro), sono stati ospitati presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e presso la Scuola di Scienze e Tecnologie.
Hanno quindi avuto l'opportunità di immergersi nel mondo della Biologia e della Geologia, preparandosi con slancio e determinazione per le finali nazionali che si terranno ad Assisi l'11 maggio prossimo.
Sotto la guida dei docenti Unicam Daniele Tomassoni e Giandiego Campetella, coadiuvati da Cristina Olivieri, le studentesse e gli studenti hanno esplorato attività teorico-pratiche, concentrando le loro energie sull'allestimento di preparati istologici, analisi al microscopio e tecniche molecolari fondamentali per le scienze forensi.
Contestualmente, sotto la guida di esperti come Francesca Dezi, Gabriele Giuli, Marco P. Ferretti, Piero Farabollini, Claudio Di Celma e Tiziano Volatili, hanno approfondito la loro formazione riguardo al riconoscimento di minerali, rocce, fossili nonché all’interpretazione della cartografia, contribuendo così a gettare solide basi per il loro futuro nella stimolante e attualissima disciplina delle Scienze della Terra.
L'Università di Camerino esprime un sincero augurio di successo, nella speranza di vederli trionfare sul podio nazionale e rappresentare l'eccellenza che li porterà alle prestigiose competizioni internazionali di luglio 2024.
Confindustria Macerata per l’orientamento scolastico lancia il progetto innovativo "Cosa hai in testa?", l'obiettivo è offrire ai giovani, tramite dei nuovi strumenti, la possibilità di scoprire le attitudini e riconoscere i propri desideri e facilitarli nell’individuare il percorso di studi da scegliere.
Gli studenti delle scuole medie, degli istituti comprensivi “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche e il “via Ugo Bassi” di Civitanova Marche, che hanno partecipato all’incontro “Cosa hai in testa?”, con un approccio ludico hanno affrotato tematiche serie e profonde, modalità che ha consentito loro di esprimere in modo facile le proprie aspettative rispetto a cosa vorrebbero fare in futuro.
Ciò è stato possibile in particolare grazie a Francesco Facciolli (noto regista e attore teatrale), che ha ideato un modo decisamente innovativo per comunicare, ha unito cioè l'ideologia di Jean Dubuffet, il quale sosteneva che l'arte è l'espressione della necessità umana di comunicare al di là degli standard convenzionali di bellezza, con i calligrammi di Apollinaire.
Utilizzando ad esempio tre colori (rosso, blu e nero), i ragazzi in coppia hanno tratteggiato l’ovale del viso l’uno dell’altro, rappresentando poi con i calligrammi le loro attitudini e prospettive. Le parole rappresentative di tali desideri sono state scritte nel disegno al posto dei capelli creando una significativa ed emozionante immagine per ciascuno.
Carlo Rotini (delegato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata al Progetto Scuola) ha poi raccontato la sua esperienza di giovane imprenditore, con entusiasmo ha parlato agli studenti, attenti e partecipi, dei valori profondi della cultura d'impresa.
"Cosa hai in testa?" si sta dimostrando un modo efficace per orientare i ragazzi verso il loro domani, incoraggiandoli a esplorare le passioni che li animano ed a perseguire i propri sogni con determinazione e creatività. L’augurio è che sempre più classi possano partecipare a questo particolare orientamento, che non solo aiuta i ragazzi a conoscersi meglio, ma anche a comunicare le proprie aspirazioni.
Incontro stamattina all’Università di Macerata tra il rettore John McCourt e l’ambasciatore del Vietnam in Italia Duon Hai Hung, accompagnato dal primo segretario Nguyen Thu Ha, dal vicepresidente della Fondazione Italia-Vietnam Francesco Maringiò e dal già senatore Salvatore Piscitelli, che si occupa di relazioni internazionali e istituzionali. La delegazione, in città nell’ambito della manifestazione “Red emotion” organizzato da Mrnc Racing Team e Comune di Macerata, ha colto l’occasione per conoscere l’Ateneo.
L’ambasciatore ha espresso la volontà di rafforzare il legame tra i due Paesi, anche attraverso università come quella di Macerata, che può vantare una lunga tradizione di studi nei campi delle scienze umani e sociali, ed è rimasto favorevolmente colpito dalle relazioni già avviate a Unimc, tanto da offrire il proprio sostegno per contribuire al loro consolidamento.
Il rettore John McCourt ha illustrato i rapporti che legano l’Università maceratese con quelle vietnamite come Hanoi, Phenikaa e Van Lang. All’incontro hanno partecipato anche due visiting professor, ossia due docenti che stanno svolgendo un periodo di ricerca a Macerata al Dipartimento di Economia e diritto, Thai Minh Hanh e Diem Hai, il dottorando in studi internazionali Nguyen Van Phuc insieme a Stefano Perri, docente ed economista che ha dedicato alcuni studi al paese asiatico.
Negli ultimi anni, inoltre, Unimc riserva due borse di studio a studenti internazionali selezionati dall’Università di Hanoi. “Non vediamo l’ora di creare nuovi collegamenti e rafforzare quelli che già abbiamo nei prossimi anni”, commenta McCourt.
Sono tre gli allievi d'eccellenza che ai campionati regionali delle scienze hanno fatto onore al liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata, a cui mercoledì il dirigente scolastico Roberta Ciampechini ha rivolto i complimenti, invitandoli per una piacevole intervista in direzione.
Nella sezione biennio, lo studente Marco Spinaci, della classe 2°A del liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata, si è classificato al primo posto assoluto, laureandosi campione regionale 2024 e guadagnandosi l'accesso alla fase finale nazionale, che si svolgerà dal 10 al 12 maggio, presso il Convitto Nazionale "Principe di Napoli" di Assisi, dove rappresenterà le Marche. Quarto posto assoluto, invece, per Anna Branciari (classe 2°C), mentre lo studente Tommaso Chiaramoni (classe 3°M), per la sezione triennio, si è classificato al quinto posto assoluto.
Gli studenti, accompagnati dai loro docenti - Pierfrancesco Cappelloni, Maria Lavinia Perrotta e Silvia Morresi -sono stati fotografati e hanno conversato con la dirigente. A ciascuno di essi è stato chiesto come hanno approcciato la prova: tutti e tre hanno sottolineato il buon lavoro preliminare effettuato con i rispettivi docenti, che conoscono la competizione delle scienze per aver aderito allo stesso progetto già da anni, e hanno fornito loro gli strumenti per uno studio consapevole e approfondito.
In particolare, è stato dato risalto al metodo necessario per approcciare il questionario a risposta multipla d'esame. Giovedì 11 aprile i tre studenti saranno ospiti dellUniversità degli studi di Camerino per la "Giornata in ateneo", dove potranno effettuare laboratori didattici/seminari riguardanti la biologia e le biotecnologie.
Inoltre sono invitati alla premiazione della fase eegionale che si svolgerà, salvo imprevisti, il prossimo 24 maggio presso la sede del Liceo “Medi” di Senigallia.
Tornano i centri estivi nel Comune di Tolentino per i minori nella fascia d'età 3-14 anni. “Ritengo importante – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Elena Lucaroni - mettere a disposizione il patrimonio pubblico al fine di garantire durante il periodo estivo servizi essenziali ludici e ricreativi collaborando anche con i centri privati. Abbiamo quindi ben volentieri accolto la richiesta del centro per l’infanzia e aggregazione Bimbolandia, concedendo gli spazi della scuola King che ben si presta all’organizzazione di tale servizio”.
Infatti la giunta comunale, vista la richiesta di collaborazione pervenuta dal centro per infanzia e aggregazione “Bimbolandia” per l’organizzazione del centro estivo per minori della scuola dell’infanzia e primaria, per il periodo dal 1° luglio al 2 agosto 2024, nel plesso Rodari dell’Istituto Comprensivo Lucatelli, ha deciso di organizzare il centro estivo per minori della scuola dell’infanzia e primaria, per il periodo dal 1° luglio al 2 agosto 2024 nel plesso Rodari dell’Istituto Comprensivo Lucatelli in collaborazione con il centro per infanzia e aggregazione Bimbolandia.
“Il Comune di Tolentino metterà a disposizione gli spazi interni ed esterni, le utenze e il servizio mensa. La quota relativa al buono pasto, per chi usufruirà del servizio refezione, verrà versata direttamente al Comune, secondo le tariffe in vigore durante l’anno scolastico per ogni ordine di istruzione e con le stesse modalità mediante il gestionale Simeal”, si legge in una nota del Comune.
“Bimbolandia verserà al Comune di Tolentino un contributo per la locazione degli spazi e provvederà all'organizzazione delle attività ludiche e alla sanificazione degli ambienti e delle attrezzature utilizzate, e si impegna a utilizzare, per la realizzazione delle attività estive, personale con qualifica e in numero adeguato in relazione al numero di bambini coinvolti, si impegna, inoltre, ad accogliere minori in situazioni legate a bisogni specifici".
Il corso di laurea in "ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali" di Unicam in collaborazione con l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini delle Marche, organizza per sabato 13 aprile alle ore 17:00 presso il Convento di Renacavata di Camerino, la presentazione del libro "Ambiente e Monachesimo: storia ed evoluzione degli habitat dell'Appennino umbro-marchigiano" scritto e curato dal dottor Jacopo Angelini, famoso naturalista e storico dell'ambiente di Fabriano.
Il libro si concentra lungamente sul rapporto tra gli ordini religiosi, la cultura monastica ed il loro rapporto con l'ambiente, evidenziando le radici dei paesaggi attuali e il profondo rapporto tra religiosità ed ambiente.
Seguendo il filo del racconto tracciato nel libro, si scopre come molti degli elementi naturali che oggi caratterizzano il territorio maceratese siano il frutto di questo antico rapporto tra sacro e natura appenninica, ma anche di come la natura abbia influenzato il pensiero monastico nelle montagne dell’Italia centrale, che per lunghi secoli del Medioevo furono il fulcro della cultura e della spiritualità europea.
Dopo la presentazione dei contenuti del libro da parte dell'autore, il professor Andrea Catorci di Unicam, il Padre Provinciale dei Frati Minori Cappuccini fra Sergio Lorenzini e lo storico fra Fabio M. Furiasse, svilupperanno una tavola rotonda sui temi toccati dal libro. Un momento importante di riflessione ed analisi, dunque, sul nostro appennino e sulla cultura religiosa che ha visto momenti di luminosa grandezza riflessa nel e dal contesto naturale di queste montagne.
Venerdì 12 aprile alle 17:30 nell'Auditorium della Biblioteca Mozzi-Borgetti il comune di Macerata, i musei civici di Palazzo Buonaccorsi e il dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell'università di Macerata presentano il volume curato da Francesca Coltrinari, Daphne De Luca e Giuliana Pascucci "Il restauro della Madonna di Macerata di Carlo Crivelli. La riscoperta di un capolavoro su tela", edito da Tab Edizioni con il sostegno dello studio legale Borgiani Parisella e associati.
Il testo raccoglie i risultati delle indagini scientifiche e del restauro del dipinto, i documenti e saggi di studio sull'unica tela realizzata da Carlo Crivelli, una sperimentazione rilevante per la storia dell'arte, la cui scoperta ha posto la Madonna di Palazzo Buonaccorsi all'attenzione degli studiosi di tutto il mondo.
All’incontro interverranno Stefano Papetti curatore scientifico delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno e docente di museologia e restauro all'università di Camerino e Paolo Bensi docente dell'università di Genova esperto di storia delle tecniche pittoriche e diagnostica applicata ai beni culturali insieme alle curatrici Francesca Coltrinari, docente Unimc, Daphne De Luca, restauratrice e docente dell’Università di Urbino e Giuliana Pascucci, responsabile dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi.
La Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio ha ospitato domenica 7 aprile la cerimonia di premiazione del Certamen Latinum indetto dal Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata e giunto ormai alla VII edizione. Intitolato al professor Febo Allevi, illustre studioso di fama nazionale ed internazionale, docente di Storia della critica letteraria e di Storia delle tradizioni popolari nell’ateneo maceratese e preside del liceo cittadino, il progetto, curato dalle professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega, ha visto la partecipazione di numerosi alunni delle scuole secondarie provenienti da numerose regioni italiane.
Salutando i partecipanti e rallegrandosi per la presenza di tutti gli istituti premiati, la dirigente scolastica Angela Fiorillo ha voluto dedicare un pensiero particolare alla professoressa Sara Ciccarelli, docente che ha avuto profondamente a cuore la sua professione e l’istituzione scolastica e grazie al cui generoso lascito testamentario il Liceo Leopardi dispone ancora oggi di fondi per premiare le eccellenze e può usufruire di un’aula multimediale con trenta postazioni pc e altre attrezzature informatiche. Alla professoressa Ciccarelli, in segno di grato ricordo, da quest’anno è stata intitolata la sezione seniores del Certamen.
Ai saluti della dirigente si sono poi aggiunti quelli di Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Macerata che ha patrocinato l’evento offrendo la splendida sala che lo ha ospitato. È seguita la presentazione della commissione giudicatrice, composta da Carla Domizioli, già professoressa di Latino e Greco del Liceo Leopardi, e dalle docenti dell’Università di Macerata Arianna Fermani (Storia della Filosofia Antica) e Maria Grazia Moroni (Letteratura cristiana antica) che si è fatta portavoce dei saluti del rettore John McCourt.
Doverosa, oltre a quella di Sara Ciccarelli, la memoria di altre due figure fondamentali che hanno ispirato la realizzazione del Certamen: il già citato professor Febo Allevi, commemorato dalle parole della professoressa Maria Rita Pistelli, e Maria Grazia Capulli, indimenticabile volto del giornalismo televisivo nazionale a cui è intitolato il premio della sezione juniores, raccontata dalle commosse parole di stima e di amicizia della professoressa Patrizia Zega.
Con vivo interesse la sala ha ascoltato la lectio magistralis “Il tempo del Bello: l’attualità dell’arte classica” tenuta dal professor Stefano Papetti, responsabile del Polo Museale di Ascoli Piceno, docente di Tecniche Artistiche e Restauro presso il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Camerino, presidente della Fondazione Salimbeni per le arti figurative di San Severino Marche, docente di Storia dell’Arte presso l’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e autore di numerosissimi studi e saggi critici, in particolare sull’arte marchigiana dal Gotico al Rinascimento e Barocco.
La cerimonia è entrata quindi nel vivo con le premiazioni dei vincitori. Gli alunni del II anno del biennio erano stati invitati a realizzare un elaborato in forma multimediale, concernente un aspetto particolare della civiltà e/o antichità romana, da cui emergesse una continuità con l’attualità nelle sue varie e possibili sfaccettature, ovvero un elaborato che valorizzasse il patrimonio storico, artistico-archeologico presente sul territorio italiano.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la classe VB del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata con un originale elaborato sul tema dell’ebbrezza. Al secondo posto si è classificata la classe 2^B del Liceo Scientifico “Amaldi” di Bari, con un apprezzato lavoro intitolato “Olea” e, infine, al terzo posto della sezione juniores si sono classificate le alunne Beatrice Cammertoni, Serena Giannandrea, Vera Paciaroni, Alessia Rosini, Matilde Sciarra e Elena Spalletti della 2^F del Liceo Linguistico “G. Leopardi” di Macerata con una accurata ricerca sulla “cosmesi”.
Per la sezione seniores il tema scelto quest'anno era “Declinazioni di felicità, ovvero la grammatica del bene vivere nella voce dei classici”: gli alunni del quarto anno hanno concorso con la traduzione di un passo delle Tusculanae disputationes di Cicerone, mentre quelli del quinto anno con un passo tratto dal De vita beata di Seneca. La commissione ha assegnato il primo premio ad Alice Pennesi della classe IIIC del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata, il secondo premio a Giuseppe Antonio Manni dell’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e il terzo premio a Ilaria Pavoni della IIID del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata.
Le professoresse Pistelli e Zega, soddisfatte per la riuscita del Certamen, ringraziano i numerosi partecipanti, le alunne Veronica Giannandrea ed Eleonora Luchetti che, rispettivamente al clarinetto e alla tastiera, hanno regalato gradevoli e raffinati intermezzi musicali; la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata, UniMc, l’Associazione Italiana di Cultura Classica e l’Associazione Amici del Liceo Classico che hanno offerto il patrocinio; gli sponsor Tacchi Rappresentanze Editoriali, Teach and Teach, Belloni Fabio, Carelli Leonardo e Zanichelli per i contributi economici e tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso questo momento di valorizzazione del patrimonio culturale della classicità, fondamento comune della civiltà occidentale, nonché strumento di aggregazione, di contatto, di collaborazione, di dibattito tra studenti, docenti e società civile.
Il melograno è uno dei frutti più consumati globalmente per le sue proprietà nutrizionali e salutari, che sono state ampiamente riportate in diversi lavori scientifici, dal momento che il succo ottenuto dai suoi semi, infatti, è riconosciuto per le sue proprietà antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela.
La coltivazione e produzione di melograno è stata stimata in progressivo aumento negli anni avvenire, specialmente nell’ambito di un'agricoltura sostenibile che utilizzi alberi meno esigenti in termini di acqua o in grado di tollerare stress climatici con un impatto minimo sulla resa e sulle proprietà dei frutti.
Grazie ad uno studio condotto dal gruppo di ricerca del professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, è stato dimostrato che attraverso l’utilizzo di una metodologia di spremitura innovativa, è possibile ottenere un prodotto di più alta qualità e con una resa maggiore.
Il lavoro condotto dal gruppo di ricerca del professor Maggi presso il Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP) di Unicam, ha infatti avuto come obiettivo quello di utilizzare per la prima volta l'estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde per produrre un succo di melograno alternativo a quello ottenuto per spremitura convenzionale e utilizzabile come materia prima per la produzione di nutraceutici.
Il lavoro di ricerca, dal titolo "Microwave-assisted hydrodiffusion and gravity extraction: an efficient method to produce pomegranate juice" che, ha visto il coinvolgimento dell'Azienda Melograno Vita Bio di Montedinove che ha messo a disposizione melograni della varietà ‘Wonderful’ ed è stato pubblicato nella prestigiosa rivista internazionale Food Chemistry.
"La procedura ottimizzata - ha sottolineato il professor Filippo Maggi - ha dimostrato di poter produrre succhi con una resa maggiore e con un contenuto di ellagitannini e antociani superiore a quello ottenuto per spremitura mantenendo inalterate le proprietà chimico-fisiche. Ed è proprio la presenza di ellagitannini che è correlata alle promettenti proprietà biologiche del succo ottenuto dai semi di melograno, quali quelli antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela, cui si aggiungono la diminuzione del rischio di malattie croniche e degenerative, come tumori, diabete, aterosclerosi e malattie cardiovascolari ed anche proprietà antibatteriche e antivirali".
Gli estratti ottenuti dai succhi, inoltre, sono stati in grado di inibire l’azione dell’enzima α-glucosidasi e di prevenire la formazione di prodotti finali di glicazione avanzata, ritenuti responsabili dello stato pro-infiammatorio implicato nello sviluppo di patologie degenerative come diabete, aterosclerosi, e patologie croniche renali.
"Questo studio - conclude il professor Maggi - ha quindi messo in evidenza che l’estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde è una tecnica alternativa per la produzione di succo di melograno di alta qualità. La ricerca condotta ha inoltre anche dimostrato la possibilità di ottenere prodotti utilizzabili nella strategia per la prevenzione e il trattamento di patologie correlate ad una sindrome metabolica, come il diabete di tipo 2".
Il terzo appuntamento del ciclo di seminari "Pagine di Storia" organizzato dal Professor Angelo Ventrone ha portato all’Università di Macerata la preziosa testimonianza del giornalista Flavio Tranquillo.
"The Voice", idolo di tanti appassionati di sport e conosciuto come la voce della pallacanestro italiana, ha realizzato lo scorso anno la serie tv "Il Buco nero: storia critica delle strategie della paura". Il titolo si ispira al cratere scavato dall'esplosivo di Piazza Fontana il 12 dicembre 1969, ma il contenuto rimanda a un periodo lunghissimo, a grandi linee dal 1947 al 1994, ancora irrisolto a livello collettivo.
I contenuti e i casi irrisolti analizzati nella serie sono stati proposti ai tanti studenti intervenuti nell’aula blu del Polo Pantaleoni, in un dialogo fra due grandi esperti di storia contemporanea e di strategia della paura come Angelo Ventrone e Flavio Tranquillo.
"Ho scelto il buco nero perché da una parte volevo evocare il fatto che il buco c’è e dall’altra che allo stesso tempo si può colmare - afferma il noto giornalista di Sky - Per farlo però bisogna mettersi d’accordo su cosa significa colmare il buco, intendendo questo processo come la volontà di capire ogni giorno un pezzettino di più, mettendo a fattor comune le capacità di ognuno. Possiamo in questo modo portare il nostro mattone, che non è un fatto di buonismo, ma semplicemente un esercizio di vita civile migliore rispetto all’alternativa opposta".
Il ciclo di seminari Pagine di Storie sta permettendo agli studenti del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali di approfondire aspetti rilevanti su vicende storiche affrontate all’interno dei rispettivi corsi di laurea. Un’opportunità unica e una questione che va assolutamente studiata, come sottolineato dallo stesso Flavio Tranquillo:
"Il corso base universitario evidentemente non può approfondire ogni singolo aspetto della storia. La stessa strategia della paura, che ogni giorno che passa è sempre più storia e sempre meno cronaca, anche se abbiamo anche tante questioni aperte, è una di quelle cose che va studiata. Non va risolta domani, ma va studiata oggi".
Le ragazze ed i ragazzi del Progetto Global Marketing dell’ITE “Gentili” di Macerata sono da poco rientrati dall’ intensa esperienza a Strasburgo, al cuore delle Istituzioni europee; appena giunti hanno partecipato alla seduta plenaria del Parlamento Europeo, ascoltando l’intervento del Commissario Schultz sulle politiche sociali nell’ambito del prossimo bilancio dell’Unione Europea.
Il percorso è proseguito con il Consiglio d’Europa, organizzazione intergovernativa che nel 2024 festeggia il 75° anniversario della sua nascita, vocato alla difesa della Pace e dei Diritti umani . Gli studenti hanno visitato il palazzo del Consiglio e la sala dei Ministri, respirando lo spirito dei Padri fondatori; la relatrice, che ha accolto gli studenti, ha posto particolare attenzione sulla Convenzione di Istanbul e sulle implicazioni giuridiche dell’Intelligenza Artificiale, argomenti di grande attualità ed affrontati dagli studenti durante l’anno scolastico.
La visita alla città di Strasburgo è proseguita con la sua cattedrale gotica, l’orologio astronomico, il palazzo dei Rohan ed il Museo di Arte moderna e contemporanea. Diverse escursioni in varie località dell’Alsazia, regione storicamente contesa tra Francia e Germania, hanno fatto conoscere agli studenti il territorio e l’economia del posto, al centro della quale i Padri fondatori dell’Unione Europea vollero insediare le sedi delle Istituzioni continentali, per attualizzare la nuova era di Pace che avrebbe dovuto caratterizzare l’Europa.
Entusiasmo e partecipazione sono le note che hanno contraddistinto questa esperienza con i giovani che hanno potuto consolidare molte delle proprie conoscenze soprattutto in ambito storico/giuridico e linguistico; la stessa dirigente scolastica Alessandra Gattari, nel ringraziare le docenti di Diritto che hanno preparato e accompagnato gli studenti - professoresse Paola Formica e Maria Melfi - ha rimarcato la grande valenza di questa attività che può aprire delle prospettive molto interessanti per la formazione dei ragazzi in un'ottica sempre più interdisciplinare.
Tutti sanno quanto fiumi e laghi sono importanti per una comunità, ma non tutti forse conoscono la fragilità e la delicatezza di questi ambienti. È qui che entrano in gioco gli appassionati studenti dell’indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie dell'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata, i quali da molti anni dedicano il loro impegno allo studio dei delicati equilibri degli ecosistemi acquatici.
Anche quest'anno, i giovani del "Ricci", guidati dai docenti del dipartimento di scienze - Annalisa Candelori, Sabrina Rapari, Elisabetta Crucianelli, Maria Letizia Falcioni - e dalla coordinatrice del progetto Maria Teresa Cottini, insieme all'assistente tecnico Lorenzo Morosini, hanno svolto articolate attività di analisi e ricerca sul campo per comprendere e salvaguardare le preziose risorse idriche del territorio. Le operazioni di campionamento si sono concentrate sulle acque di due luoghi di grande valore paesaggistico, come il Lago di Fiastra e il Fiume Fiastrone, punti di riferimento significativi per la biodiversità locale e per le attività ricreative e turistiche della regione.
Il gruppo è stato accolto con entusiasmo dal sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, il quale ha fornito un'approfondita panoramica sulla storia della costruzione della diga e ha illustrato l’impatto che l’impianto idroelettrico ha sulla vita della comunità locale.
L'obiettivo primario del progetto è stato quello di attribuire al corso d'acqua l'Indice Seca, un parametro che valuta lo stato ecologico delle acque superficiali secondo i nuovi standard di tutela ambientale. Questo approccio innovativo mira alla salvaguardia degli habitat naturali e della biodiversità che caratterizzano le nostre acque dolci, in linea con il Decreto Legislativo 159/99.
L’esperienza, oltre ad offrire un’opportunità di crescita per gli studenti che si trovano ad impiegare strumenti specialistici per la raccolta e l’interpretazione dei dati, si configura anche come un vero e proprio servizio nei confronti della comunità. Gli allievi, infatti, in questo tipo di situazioni, che in pedagogia prende il nome di service learning, sviluppano conoscenze e competenze proprio attraverso un servizio attivo a beneficio del contesto sociale.
“La sinergia tra educazione e territorio - sottolinea a tal proposito la Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - è essenziale per fornire agli studenti un’istruzione che non si ferma alla pura teorica, ma entra nella pratica e fornisce competenze per la vita. La scuola non è mai un’isola, ma un'istituzione strettamente connessa alla comunità, al cui benessere e progresso essa può e deve fattivamente contribuire”.
L'iniziativa non si esaurisce qui: i risultati delle analisi e delle valutazioni ambientali saranno diffusi dalla scuola attraverso il suo sito web e i suoi canali social, al fine di continuare l'opera di sensibilizzazione sui temi ambientali e promuovere azioni concrete volte a preservare le bellezze dei nostri ecosistemi per le generazioni a venire.
Si è tenuto lunedì pomeriggio presso l’aula blu del Polo Pantaleoni il secondo appuntamento di "Pagine di Storia", il ciclo di seminari organizzato dal professor Angelo Ventrone volto a ripercorrere le pagine salienti della storia contemporanea italiana e internazionale.
L’incontro di lunedì 8 aprile è stato dedicato alla storia della Democrazia Cristiana, ripercorrendo le vicende che l'hanno interessata dal 1943 al 1993. Per farlo sono stati preziosissimi gli interventi di grandi esponenti politici, che hanno potuto vivere in prima persona le tumultuose vicissitudini di quegli anni. Su tutti l’importante testimonianza portata da Vincenzo Scotti, una vita ai vertici della politica italiana, come ministro dell’Interno nel governo Andreotti e ministro degli Esteri nel governo Amato. Hanno preso parte alla discussione, moderata dal professor Ventrone, anche lo storico Guido Formigoni e l’ex parlamentare Alessandro Formigoni.
L’occasione è stata propizia anche per la presentazione di due volumi dedicati alla storia della Democrazia Cristiana in Italia. Il primo, "Storia della Democrazia cristiana 1943-1993”, scritto da Guido Formigoni, Paolo Pombeni e Giorgio Vecchio, ha aperto la discussione sul concetto di "partito della nazione" e su come la Dc abbia contribuito alla ricostruzione democratica e costituzionale del paese, proiettandolo in un inedito orizzonte europeo.
Il secondo volume, "Sorvegliata speciale. Le reti di condizionamento della Prima repubblica", scritto da Vincenzo Scotti, si è proposto di "capire cosa è stato il condizionamento delle grandi potenze e dei grandi flussi finanziari, fra cui la criminalità stessa, che in Italia hanno impedito un cambiamento", come dichiarato dall'ex ministro stesso.
In tal senso, molto toccante, è stata la testimonianza di Enzo Scotti sull’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, negli anni in cui egli ricopriva proprio il ruolo di Ministro dell’Interno. Particolarmente interessato è stato l’aneddoto raccontato da Scotti sull'iniziale bocciatura di Falcone come procuratore antimafia nazionale, ostacolato in quel caso nella sua coraggiosa battaglia contro la mafia. Scotti si è anche espresso sull’attuale situazione del nostro Paese, schierandosi apertamente contro "la mafia dei colletti bianchi", apostrofata come "l’organizzazione più pericolosa in Italia".
Questo secondo appuntamento con “Pagine di Storia” ha permesso dunque ai tanti studenti intervenuti di poter rivivere, attraverso la voce dei protagonisti dell’epoca, un periodo storico affrontato da un partito che ha profondamente segnato la storia del nostro paese. Enzo Scotti al termine dell’incontro ha dichiarato: "Sono molto contento di aver incontrato questi giovani nell’Università di Macerata, perché il dialogo con loro deve essere molto intenso, dal momento che hanno una grande responsabilità sulle spalle e devono assumere un’eredità, conoscere e avere il coraggio di fare scelte forti. Il mondo ha bisogno di loro, altrimenti finiremo in un vicolo cieco di guerre e distruzioni".
Particolarmente soddisfatto al termine dell’incontro anche Angelo Ventrone, direttore del dipartimento di Scienze Politiche della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali. Il professore ha infatti affermato: "Abbiamo parlato della nostra storia recente, che per i ragazzi sembra preistoria ma invece condiziona ancora il nostro presente. Una storia che ha visto l'Italia diventare un grande paese industriale e una delle democrazie più sviluppate al mondo, chiaramente con tutte le luci e le ombre del caso. Abbiamo potuto ascoltare la voce diretta di uno dei protagonisti, Vincenzo Scotti, che ci ha raccontato cosa successe nel ministero che guidava dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino nei primi anni 90’. Credo che per i ragazzi sia stata una lezione importante per capire come si difende la democrazia, come essa vive all’interno del palazzo e come si difese dalle diverse aggressioni subite in quegli anni".
Il ciclo di seminari "Pagine di storia" ospiterà altri cinque incontri da qui a maggio. Questo pomeriggio, dalle 17:00, si discuterà della strategia della tensione con il giornalista Flavio Tranquillo. Conosciuto ai più come "la voce della pallacanestro italiana", negli anni si è anche dedicato all'approfondimento della strategia della paura, grazie alla serie Sky "Il buco nero".
Si è parlato delle molteplici e complesse questioni che investono l’agricoltura, segnata a livello globale dalle ripercussioni dei conflitti, da meccanismi talora opachi nella genesi dei prezzi, durante la prima Notte maceratese della Geografia 2024. Anche quest’anno il gruppo dei geografi dell’Università di Macerata ha risposto all’appello lanciato a livello globale dall’Associazione delle società geografiche europee, dall’Unione geografica internazionale e, in Italia, dall’associazione dei Geografi Italiani e dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.
Lo scorso venerdì 5 aprile, per la prima delle due GeoNight - la seconda si terrà il prossimo 12 aprile – è stato proposto un programma che ha visto intrecciarsi gli ambiti della ricerca accademica, la suscettibilità didattica dei contenuti affrontati nelle scuole, le prospettive delle associazioni di categoria e le aspettative di interventi strutturali degli imprenditori agricoli.
La giornata, patrocinata dall’Università di Macerata, dall’Associazione italiana insegnanti di geografia e dalla Società geografica italiana, si è aperta con una visita guidata alla scoperta di uno dei più antichi oliveti d’Italia nella vallata dell’Asola a Potenza Picena: un oliveto costituito da piante secolari, poste in valore dopo anni di semiabbandono, dall’imprenditore agricolo Giordano Giampaoli, che ha spiegato le motivazioni che due decenni fa lo indussero a tornare da Roma nel suo paese natale per avviare un’olivicoltura di qualità.
È, poi, proseguita con una tavola rotonda moderata da Diego Borghi, assegnista di ricerca, alla quale hanno partecipato i docenti Carlo Pongetti e Simone Betti, Francesco Marsili della Coldiretti Ascoli-Fermo e Lorenzo Virgini. La discussione sulle politiche agrarie ha affrontato le spinose questioni dell’agenda dell’Unione Europea in questa prima fase di rimodulazione della politica agricola comune. Un approfondimento è stato riservato alle relazioni tra il ruolo del turismo, che sempre più si differenzia e si segmenta nella domanda e nell’offerta, in rapporto alle imprese agricole sollecitate a mettere in atto strategie innovative anche avvalendosi delle nuove tecnologie.
«Si è avuta prova di una manifestazione di grande respiro – ha sottolineato Pongetti - che ha visto impegnato tutto il gruppo dei geografi dell’Ateneo, sulla scia di un’esperienza che si rinnova da oramai cinque anni. L’Università di Macerata ha risposto sempre attivamente alle sollecitazioni dato dall’associazione, che ha portato ad affrontare, nell’arco di un lustro, vari temi di interesse geografico anche con un approccio interdisciplinare». Come ha ribadito Betti, un tratto distintivo di questi appuntamenti è «lo sforzo continuo di coinvolgere in un proficuo dialogo la ricerca scientifica e la prassi didattica, le istituzioni formative e gli enti territoriali, avvalendosi anche della collaborazione di personaggi di rilievo impegnati sui temi della difesa dell’ambiente come l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse, coinvolto nell’edizione della GeoNight 2021».
Lorenzo Stefanini, studente del liceo scientifico Galileo Galilei di Ancona, è tra i cento alunni-scienziati di tutta Italia che parteciperanno all’ambita competizione dei campionati della fisica. Lo studente, che dovrà sostenere l’esame di maturità tra circa due mesi, frequenta la classe 5E (indirizzo scientifico) e si è qualificato alla finale nazionale.
A brevissimo, e cioè i prossimi 10 e 11 aprile, Lorenzo si giocherà l’accesso alle fasi internazionali con altri 99 talenti italiani della fisica. Intanto, per il Galilei, è già un successo essere arrivati alle fasi nazionali: è la prima volta che accade in 50 anni di vita dell'istituto.
"Lorenzo Stefanini, uno dei nostri scienziati in erba, ha raggiunto questo traguardo con tenacia e determinazione. E a lui, da parte di tutta la scuola - evidenzia la preside, professoressa Alessandra Rucci - vanno gli auguri più calorosi e un grosso in bocca al lupo. Lorenzo, tutta la comunità scolastica fa il tifo per te, forza!".
Con un programma ricco di appuntamenti, martedì 9 aprile l’Università di Macerata si prepara a festeggiare ufficialmente la riapertura della sede del Dipartimento di Economia e diritto in piazza Strambi
L’edificio, edificato tra il 1830 e il 1835 come seminario vescovile su progetto attribuibile a Salvatore Innocenzi, è stato acquisito dall’Ateneo intorno agli anni Novanta. A causa degli eventi sismici del 2016, l’aula abside al primo piano era stata dichiarata inagibile. Grazie ai fondi europei di sviluppo regionale messi a disposizione dalla Regione Marche, a quelli del commissario straordinario per la Ricostruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca, lo stabile è stato sottoposto a lavori di miglioramento sismico ed efficientamento energetico, con una riorganizzazione più funzionale degli spazi interni e apparati tecnologici più moderni.
Alle 12:30 ci sarà il taglio del nastro con i saluti istituzionali. Nel primo pomeriggio si terranno due incontri, nei quali interverranno alle 15 Elena Beccalli, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che parlerà degli scenari della finanzia sostenibile, seguita dall’imprenditore e docente Gian Luca Comandini per una relazione sul futuro dell’economia. Si chiude alle 18 con uno student party assieme al Dj Luca Moretti.
L’edificio, è presente nella zona più antica della città di Macerata e un tempo ospitava la chiesa e il convento di Sant’Agostino, di cui si ha notizia fin dal 1256. Dopo la soppressione Napoleonica, l’edificio fu ceduto da Pio VII al Vescovo San Vincenzo Strambi, che lo trasformò in un seminario.