Si è conclusa, anche per quest’anno, l'attività di educazione stradale tenuta dalla Polizia di Stato in alcune scuole della provincia nell’ambito del Progetto Icaro, giunto alla diciottesima edizione e curato dalla Sezione Polizia Stradale di Macerata.Il Progetto Icaro è una campagna promossa dal Ministero dell'Intemo e dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con altri enti (tra questi il Dipartimento di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma), che si propone di promuovere una sempre maggiore sensibilità sui temi della sicurezza stradale, indirizzata quest’anno alla fascia delle Scuole Secondarie di Primo Grado e Secondo Grado.In questa edizione è stata sollecitata l’attenzione degli studenti su due temi particolarmente attuali, quali la “vulnerabilità” e la “distrazione alla guida”, che stanno assumendo, sempre di più, una rilevanza predominante tre le cause di incidente stradale.L’attività si è svolta con uno schema ormai consolidatosi negli anni e ampiamente condiviso anche dal personale docente, mediante la compilazione di alcuni test pre e post intervento e con la visualizzazione di filmati e video live che hanno permesso ai ragazzi di comprendere, conmetodiche interattive, l'importanza di tutelare al massimo i cosiddetti utenti deboli (vulnerabili) della strada, quali pedoni, ciclisti e conducenti di veicoli a due ruote in genere e di metterli in guardia sulle conseguenze nefaste della distrazione durante la guida.Nell’ambito degli incontri sono stati affrontate anche le problematiche relative alla guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che rappresentano un notevole pericolo per la sicurezza della circolazione e la fonte di numerosi incidenti, spesso con esiti molto gravi.Al progetto hanno partecipato le tre classi seconde dell’lstituto Secondario di Primo Grado Convitto Nazionale G. Leopardi, la classe 2B dell’I.I.S. Matteo Ricci di Macerata e la 4F dell’I.T.C.G. Corridoni di Civitanova Marche, i cui Dirigenti scolastici hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa per mezzo dei loro referenti, Profissa Loreti, Prof.ssa Strizzi e Prof.Catinari.Il personale docente ha particolarmente apprezzato il confronto ed il dialogo sulla sicurezza stradale, che ha costituito un costruttivo punto di incontro tra studenti e operatori di Polizia, rappresentati dall’lspettore Superiore Giordano Domizi della Sezione Polizia Stradale di Macerata.
I professori stessi, sempre particolarmente sensibili alle tematiche proposte, hanno fattivamente collaborate alla migliore riuscita dell’iniziativa, unanimementc reputata coinvolgente e particolanneme istruttiva per i circa 100 ragazzi partecipanti.Gli studenti, dal canto loro, hanno dimostrato curiosità ed interesse per gli argomenti trattati, mostrando altresi, seppur nelle differenti fasce di età, di aver raggiunto una buona dose di consapevolezza riguardo alle problemartiche della circolazione stradale, come registrato anche neifeedback ricevuti a mezzo degli appositi questionari somministrati.
Prosegue la fase organizzativa della #Maturità2018, già entrata nel vivo con l’emanazione dell’Ordinanza annuale lo scorso 2 maggio che rappresenta una sorta di ‘manuale operativo’ per le commissioni. Oggi un nuovo passaggio: il MIUR ha diffuso la circolare relativa agli adempimenti di carattere operativo e organizzativo per lo svolgimento delle prove di giugno. Vale a dire, tutto quello che c’è da sapere su cosa si può fare e cosa non si può fare mentre sono in corso gli Esami. La circolare è stata emanata oggi, in concomitanza con la Conferenza Nazionale dei Dirigenti Tecnici e dei componenti le task-force regionali che gestiranno tutte le fasi della Maturità. Confermato il divieto tassativo per maturande e maturandi, nei giorni delle prove scritte, di utilizzare cellulari, smartphone, PC e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’Esame. Dallo scorso anno, come ricordato anche nell’Ordinanza del 2 maggio, vengono fornite indicazioni sull’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche nella seconda prova. Quelle ammissibili sono state rese note con una circolare di marzo e chi vorrà usarle dovrà consegnarle il giorno della prima prova scritta per consentire alla commissione d’esame i necessari controlli. Nei giorni della prima, della seconda e dell’eventuale quarta prova scritta, quelle inviate con plico telematico, fino all’avvenuta stampa delle tracce, l’accesso a internet sarà riservato ai computer utilizzati dal dirigente scolastico o da chi ne fa le veci, dal direttore dei servizi generali e amministrativi (se autorizzato dal dirigente), dal referente o dai referenti di sede. Sono previste modalità speciali per l’invio, mediante plico telematico o, in via eccezionale, cartaceo, delle prove per candidate e candidati con disabilità visive e per coloro che sostengono l’esame presso sezioni carcerarie od ospedaliere. Ad oggi sono 509.307 le studentesse e gli studenti iscritti all’Esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. Di questi, 492.698 sono candidati interni. Sono 25.606 sono le classi coinvolte nell’Esame, 12.865 le commissioni. La prima riunione plenaria delle commissioni è fissata per lunedì 18 giugno, alle ore 8.30. La prima prova scritta, italiano, avrà luogo mercoledì 20 giugno 2018 alle ore 8.30, per una durata massima di 6 ore. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle ore 8.30. La durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30. La quarta prova, che si effettua nei Licei e negli Istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei Licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è programmata per giovedì 28 giugno alle 8.30. Le studentesse e gli studenti candidati per gli indirizzi di studio Esabac sono 7.688, tutti interni, seguiti da 283 commissioni. Per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni.
L’Annuario del Liceo Scientifico, già oggetto di pubblicazione negli anni ‘50 e ‘60, è stato portato a nuova vita dal Liceo "G. Galilei" di Macerata in questo anno scolastico 2017-18, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Amici del Liceo Galilei”, a cinquant’anni esatti dall’ultimo numero che venne pubblicato nel 1968. La presentazione ufficiale si è svolta oggi, giovedì 7 giugno 2018, nella sala convegni "Giovannetti", al Palazzo degli Studi.
Ha presentato l'opera, fresca di stampa, il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni, che ha sottolineato la vitalità culturale di una scuola profondamente radicata nel territorio che si prefigge l'obiettivo di rispondere alle esigenze educative e formative dei suoi allievi. Successivamente ha preso la parola Stefano Perugini, presidente degli "Amici del Liceo Galilei", l'Associazione degli ex-alunni dello Scientifico che ha contribuito a curare questa nuova edizione dell'Annuario amalgamando i vari contributi scritti dai docenti, dagli studenti e dagli exalunni. Entrambi hanno espresso parole di ringraziamento alle Università di Macerata e di Camerino che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. La professoressa Stefania Monteverde, docente presso il Liceo ma anche assessore alla cultura del Comune di Macerata, ha sottolineato l'importanza dell'Annuario come momento di pubblicizzazione di ciò che la scuola in primo luogo produce, cioè la cultura.
Ha fatto pervenire il suo saluto anche il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, al quale sono giunte le congratulazioni degli astanti per l'ottimo restauro della sala "Giovannetti". Successivamente, presentati di volta in volta dalla professoressa Lucia Tancredi che si è prestata a svolgere il compito di conduttrice della manifestazione, hanno preso parte alla presentazione dell'Annuario alcuni dei docenti, alunni ed ex alunni che hanno contribuito con i loro scritti alla sua realizzazione. I docenti del Liceo che hanno contribuito con i loro saggi sono i professori Angeletti, Antinori, Ascenzi, Busa, Capodaglio, Cappelloni, Giacchetta, Iraci, Mazzanti, Monteverde, Morresi, Santarelli e la stessa Tancredi. Hanno partecipato alla stesura dell'Annuario anche vari alunni delle quarte e quinte classi (Abruzzese, Battistelli, Bianchini, Bruzzesi, Giunta, Marcucci, Miconi, Pelliccioni, Pigliapoco, Pop, Ursu) ed alcuni ex-alunni, dai più giovani ai più anziani (Alessandro Mariani e Edoardo Altamura, diplomati da pochi anni, ed i più "maturi" Cinzia Cecchini, Massimo Catarini, Giammario Domizi, Maurilio Natali, Daniela Latini, Annamaria Bugli, Franco Craglia e Stefano Perugini).
L'Annuario, che inizia con un ricordo dedicato al professor Antonio Tasso, che fu preside negli anni '50 e '60, ospita vari contributi che spaziano dalla Filosofia alle Scienze della Terra, dalla Matematica alla Poesia, dall'Astronomia alla Letteratura, dalla Medicina alla Biologia, dalla Storia dell'Arte all'Astrofisica. La nuova pubblicazione dell’Annuario rappresenta motivo di orgoglio non solo per il Liceo, ma per la stessa città di Macerata. E’ sicuramente un evento culturale destinato a lasciare un segno
Con i loro disegni “animeranno” i dodici mesi del nuovo anno, la copertina e la retrocopertina del calendario del 2019 i quattordici alunni delle scuole settempedane vincitori della nuova edizione del concorso “Progetto Giovani”, iniziativa promossa dal coordinamento giovanile dell’Avis comunale di San Severino Marche in collaborazione con la dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”.
Gli studenti dei plessi “Luzio” e “Cesolo” sono stati premiati in piazza Del Popolo dal presidente dell’Avis, Anelido Appignanesi, dai componenti il consiglio direttivo del sodalizio che riunisce i donatori di sangue, dal vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi, dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, alla presenza, fra gli altri, del consigliere Michela Pezzanesi, del dirigente scolastico, Sandro Luciani, e dei loro docenti.
Complessivamente per l’edizione 2018 del concorso, dedicata al tema: “65 anni di gesti d’amore”, sono stati presentati ben 251 elaborati. La commissione giudicatrice ha selezionato le opere degli alunni Simon Pietro De Martino, Elisabetta Coacci, Giorgia Ghergo, Valeria Anibaldi e Anita Palossi (classi terze), Giulia Palazzesi, Alice Diamantini, Benedetta Paolucci, Marika Falistocco e Benedetta Cardelli (classi quarte), Sofia Crescimbeni, Camilla Rocci, Tommaso Marcantonelli e Mauro Abosinetti (classi quinte). Ai vincitori è stato consegnato un buono per l’acquisto di libri.
Con la consegna del frutto del loro lavoro, uno speciale numero unico dal titolo “Il Corriere dell’Infinito”, si è conclusa la seconda edizione del progetto sul giornalismo che ha coinvolto gli studenti delle classi seconde delle scuole secondarie di Primo grado di Recanati “M.L. Patrizi” e “San Vito”. Dopo un primo approccio teorico ai principi e agli “strumenti del mestiere”, i ragazzi delle sette classi, guidati dalle giornaliste Eleonora Tiseni e Paola Acciarresi, hanno dato vita, seppur a distanza, a un’unica grande redazione.
Le giovani “penne” sono state incoraggiate ad allenare la curiosità e la capacità di approfondire alcuni aspetti del mondo intorno a loro, lavorando insieme, confrontandosi e correggendosi, facendo così esperienza di tutte le fasi del lavoro giornalistico, dalla ricerca della notizia alla correzione delle bozze. Il risultato è un giornale cartaceo di dodici pagine nelle quali trovano spazio articoli di Inchiesta, Cronaca, Esteri, Cultura, Sport e Rubriche, tutti scritti dagli studenti.
Come accade al termine di un percorso, i doverosi e allo stesso tempo sinceri ringraziamenti da parte deglle scuole: alla famiglia Casali e allo staff del Gruppo Pigini, per la generosità che ha reso possibile la realizzazione e la stampa delle copie della pubblicazione che andranno a tutti gli studenti e al corpo insegnante dei due Istituti.
I ragazzi protagonisti del progetto, inoltre, sono stati ospiti della Rotopress e della Eli Edizioni e hanno potuto assistere all’affascinante lavoro della rotativa e visitare i reparti dell’azienda. Nulla sarebbe stato possibile, inoltre, senza la fiducia del Comune di Recanati, del sindaco Francesco Fiordomo e dell’assessore alle Culture e alla Pubblica Istruzione Rita Soccio, e la costante collaborazione di Francesca Senigagliesi e Paola Scorcella, docenti referenti e forti sostenitrici del progetto. Un grazie particolare, per il concreto supporto, va alle insegnanti di italiano delle classi che hanno partecipato: Maria Teresa Cialli, Paola Jorini, Letizia Doffo, Catia Piccinini, Maria Francesca Rombini, Isabella Bottazzi e Donatella Papini.
Nei giorni scorsi presso il cine-teatro “Don Bosco” di Tolentino, alla presenza del Garante Regionale dott. Andrea Nobili, oltre a diverse autorità civili, religiose, militari, ai componenti del Consiglio Comunale dei ragazzi e ai genitori, si è conclusa, per gli alunni delle classi quarta e quinta dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, la fase finale del progetto nazionale “Geronimo Stilton e la Costituzione raccontata ai ragazzi”. Il progetto, patrocinato dall’Autorità Garante dell’Infanzia e della Adolescenza e organizzata dall’Associazione “Così per gioco”, commemora con le nuove generazioni uno dei momenti più ricchi di significato della nostra democrazia: i 70 anni della Carta Costituzionale.
Questo progetto, al quale hanno aderito altre 35 scuole in tutta Italia, aveva come prodotto finale la scrittura, da parte dei bambini coinvolti, di alcuni articoli, partendo dall’esplorazione della loro realtà territoriale e che ha riguardato anche la sfera emotiva e sociale. Attraverso la lettura del libro e il suo protagonista, Geronimo Stilton, sono stati guidati alla consapevolezza che, in ogni Stato democratico, ognuno è depositario di diritti e di doveri. Il personaggio di Geronimo ha fatto da sfondo integratore per tutto il percorso, accompagnando gli alunni alla scoperta dei 12 articoli fondamentali della nostra Costituzione e in particolare di quelli della Convenzione dei Diritti dei Bambini.
L’articolazione del progetto, che è iniziato a novembre dello scorso anno, è stata suddivisa in più fasi e i bambini sono stati preparati ed allenati, attraverso specifiche attività di gruppo e a classi aperte, ad esprimere ognuno un bisogno da realizzare. All’interno del gruppo si è votato un solo bisogno e da questo si è partiti per la scrittura dell’articolo. Si è infine passati alla votazione conclusiva dalla quale è emerso l’articolo che ha raccolto maggiori consensi. Gli articoli più votati sono stati tre, uno per ciascuno dei nostri plessi.
Nell’evento finale i bambini e le bambine del nostro Istituto, davanti a un numeroso pubblico, fortemente emozionati, ma desiderosi di esprimere tutta la loro energia, si sono mostrati attraverso il ballo, il canto e la recitazione di racconti e filastrocche, spiegando agli adulti presenti il valore della Costituzione Italiana, non a caso la manifestazione si è svolta il giorno precedente la Festa della Repubblica.
Gli alunni dei plessi “Don Bosco”, “G. Bezzi” e “A. Grandi”, dopo la lettura dei loro articoli, si sono esibiti in diversificate performance: la prima, una breve drammatizzazione dal titolo “La Costituzione per tutti” e, a seguire, l’orecchiabile, ma intenso di significato, “Rap della Costituzione” con gli alunni delle classi 5C e 5D del plesso Don Bosco, interamente ideati e coreografati da loro.
Ci sono stati poi la recitazione della filastrocca “Sono la Costituzione” e il balletto sulle note “L’ amico è” con gli alunni della 4A e 5A del plesso “G. Bezzi”; per finire, gli alunni delle classi 5A e 5B del plesso “A. Grandi” hanno recitato la filastrocca, da loro scritta, “Lettera a Geronimo” e si sono esibiti nella canzone “You have got a friend in me”.
L’ organizzazione della manifestazione è stata unica e concertata con le colleghe dell’ Istituto Comprensivo “G. Lucatelli”, anch’esso partecipante al progetto. Il percorso di organizzazione e coordinamento tra i docenti dei due Istituti scolastici cittadini, pur essendo stato molto articolato e complesso, ha evidenziato una sinergia e una cooperazione entrambe indispensabili per l’ottima riuscita dell’evento. Tale sinergia si è trasmessa anche ai piccoli protagonisti, che hanno lasciato emergere i loro pensieri più veri e i loro desideri reconditi, riuscendo a creare, durante le esibizioni, un’atmosfera magica che ha coinvolto ed emozionato tutti i presenti, soprattutto quando è stato toccato il triste tema del terremoto che, come cantato da loro stessi: “Tante ferite ha lasciato nei muri, ma soprattutto nei cuori dei bambini!”.
Studiare, trovare un lavoro, godere di occasioni di svago e cultura, stare con gli altri: sembrano attività scontate, ma non lo sono per tutti. Non ancora. Ma il cambiamento è nell’aria, anche se c’è ancora tantissimo da fare, grazie alle molte persone che quotidianamente si impegnano per creare le condizioni affinché ognuno possa esprimersi all’interno della società. E’ il tratto comune emerso dalle storie raccontate in occasione del “Premio Nazionale Inclusione 3.0” che si è svolto ieri, mercoledì 6 giugno, promosso per la seconda edizione dall’Università di Macerata. “Si tratta di un passo in avanti di un percorso per noi strategico, partito dal Dipartimento di Scienze della formazione e diventato un’iniziativa di Ateneo con una prospettiva strategica e fortemente educativa”, ha detto il rettore Francesco Adornato. L’iniziativa rappresenta un riconoscimento scientifico pensato dall’Università di Macerata all’interno del Progetto Inclusione 3.0, di cui è responsabile da Catia Giaconi, per valorizzare percorsi e progetti volti all’integrazione delle persone con disabilità.
“Sono disabile, perché la società non mi permette l’accesso a tutti gli spazi come agli altri cittadini. A Gaza abbiamo cercato di far capire alle persone che possono essere in grado di pensare allo loro vita ed esserne protagonisti”, ha detto Giampiero Griffo, che ha ritirato il premio in qualità di presidente della Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, una rete di organizzazioni non governative e di persone con disabilità che ha contribuito a promuovere l’inclusione in contesti di emergenza e sviluppo sociale.
“Inclusione per noi è una società migliore per tutti”, ha ribadito Riccardo Sirri premiato per Educaid, un’organizzazione di educatori, insegnanti e ricercatori impegnata nella realizzazione di contesti scolastici inclusivi in zone di notevole criticità, come la Palestina e El Salvador.
Il premio “Inclusione 3.0”, ritirato dal sovrintendente Luciano Messi e dai collaboratori del progetto, è stato assegnato anche al Macerata Opera Festival per il progetto Accessibilità, diventato modello di riferimento per l’accessibilità alle opere teatrali in Italia e all’estero.
Esemplare anche l’esperienza dell’Associazione italiana X Fragile, formata da genitori di figli con la sindrome da cui il nome, che con il progetto “Grammatica X Fragile” rappresenta una significativa esperienza nazionale di mutuo aiuto genitoriale. “Un genitore ha bisogno di capire cosa fare e di essere sorretto”, ha spiegato Alessia Brunetti.
Testimoni di quanto sia possibile fare per permettere a ogni persona di esprimersi pienamente nel corso della vita sono anche le altre realtà premiate, come il progetto Mongolfiera dell’Anffas che, ha detto il presidente Marco Scarponi, “rappresenta l’inizio di un percorso per portare la persona con disabilità a vivere ogni fase della propria vita all’interno della società”. O il progetto “Terremotati” della Comunità di San Claudio che, hanno spiegato don Vinicio Albanesi, Martina Monterubbiano e Stefania Petracci, ha visto persone con problemi psichiatrici offrire supporto agli sfollati ospiti dell’Hotel San Claudio. “B&b like your home”, una rete di bed and breakfast destinati all’accoglienza di persone con disabilità, come ha raccontato la referente Cetty Ummarino, ha dimostrato come “ragazzi con disabilità possono diventare persone normali, inserite in ambito lavorativo, come Simone, premiato da Booking.com per il suo bed & breakfast a Napoli, il Miranà”.
Accoglienza e inserimento lavorativo si incrociano anche in “Autism Friendly Beach” dell’Associazione Rimini autismo, che, attraverso la formazione degli operatori turistici, realizzano luoghi dove le persone con autismo possano trascorrere serenamente le vacanze. Ma non solo. “Abbiamo inserito ragazzi con autismo come aiuto bagnini” – ha riferito Marco Righetti -. I ragazzi hanno dimostrato una grande voglia di emergere in una società che non li accoglie e hanno trovato nelle spiagge un luogo in cui esprimersi. Paola Dorigotti, infine, ha descritto come è nata l’idea della Locanda Dal Barba, completamente gestita da persone con disabilità. “Ora abbiamo aperto anche un’osteria in mezzo alla città – ha aggiunto -. È una battaglia culturale che deve riguardare gli operatori, i genitori e la classe politica”. Tutte storie accumunate dalla forza dei loro protagonisti di guardare oltre i limiti. Come ha detto la scrittrice Samuela Baiocco, presentando la proprio biografia “Correre oltre me” insieme alla docente Elisabetta Michetti, “Ho voluto mettere per iscritto quanta forza e quanta determinazione servano per affrontare difficoltà e impedimenti, aggrappandosi all’aquilone dei nostri sogni per raggiungere i nostri obiettivi”.
Cresce il bosco della scuola elementare Edmondo De Amicis di Castelraimondo! Sono state piantate questa mattina, infatti, dai bambini della scuola assieme agli addetti del verde della ditta NaturaCrea di Camerino – che hanno donato le piante – quattro esemplari di piante autoctone del territorio nel giardino dell'istituto scolastico.
Si tratta di un leccio, un faggio, un carpino nero e una roverella, alberi che i bambini della scuola hanno imparato a conoscere nell'ambito del progetto iniziato a settembre, con la realizzazione dell'aula verde, e che si è concluso oggi con l'iniziativa, appunto, “il Bosco a scuola”, coordinato dall'insegnante Stefania Gagliardi, con il supporto del Comune e dell'assessorato all'istruzione, del vicesindaco Esperia Gregori.
Le classi si sono avvalse del prezioso contributo del professore Ettore Orsomando, che ha tenuto lezioni frontali ed ha accompagnato, nell'arco dell'anno scolastico, i bambini e le insegnanti in interessanti passeggiate naturalistiche alla scoperta della natura nel parco del Castello di Lanciano. Presente ieri anche il vicario dell'arcivescovo, don Nello Tranzocchi, che ha impartito la benedizione al nuovo bosco della scuola elementare.
Nell’ambito degli incontri previsti in occasione del “Il Bello di Unicam”, venerdì 8 giugno l’Università di Camerino ospiterà la presentazione del libro “Il caso Mattei”, alla presenza degli autori Vincenzo Calia e Sabrina Pisu, che dialogheranno con il giornalista della TGR marche Alfredo Ranavolo.Il bello, in tutti gli ambiti, non può prescindere mai dalla verità, base fondante di ogni attività di ricerca, di didattica, di innovazione, punto di riferimento per ogni serio ricercatore: per questo, a conclusione di questa intensa settimana di eventi, Unicam ha fortemente voluto questo appuntamento.Enrico Mattei, fondatore e Presidente dell’Eni, laureato ad honorem in Chimica, presso l’Università di Camerino nel 1959, perse la vita in quello che per decenni fu definito un incidente aereo, ma che da subito tutti chiamarono attentato: l'inchiesta del procuratore Calia mette dei punti fermi su un mistero che oggi è meno oscuro: non fu un incidente a far cadere l'aereo quella sera del 27 ottobre 1962, ma un vero e proprio atto di sabotaggio.
Ferve il dibattito e il confronto all’Università di Macerata dove si concluderanno domani, giovedì 7 giugno, i workshop degli Stati Generali, il percorso di riflessione sul ruolo dell’Ateneo che ha visto alternarsi autorevoli relatori del mondo culturale, accademico e imprenditoriale. Un dibattito interno tra le tre componenti dell’Università – docenti, studenti e personale tecnico amministrativo – che prosegue anche attraverso un blog on line, nella consapevolezza che "siamo sempre il passato del futuro e, in questa prospettiva, ci impegniamo a lasciare una traccia, un’eredità", come ha detto Cristiana Collu, direttrice della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, prima ospite dei laboratori. Sono stati complessivamente cinque gli incontri, che hanno vista un’ampia partecipazione di docenti, personale tecnico amministrativo e studenti dell’Ateneo per un numero di presenze oscillante tra le 150 e le 180 per ogni appuntamentoL’ultimo si terrà domani (7 giugno), alle ore 10.30 nella sede di piazza Strambi e sarà dedicato al tema “Università, lavoro, città, territorio”. Parteciperanno: Pietro Marcolini, presidente Istao, Massimiliano Colombi, consulente in analisi organizzativa e sviluppo di processi innovativi, Orietta Varnelli, amministratore delegato della Distilleria Varnelli. Le prossime fasi prevedono la predisposizione di un documento finale di sintesi e l’incontro con Enrico Letta presidente della Scuola di Affari Internazionali di Parigi.“L’Università eccellente - scrive il rettore Adornato nelle linee guida degli Stati Generali - è anche quella che sa offrire il massimo contributo alla vita sociale e produttiva del territorio, approfondendone e guidandone i processi attraverso un dialogo multipolare con istituzioni, enti, imprese. Lo sviluppo dei territori e la loro stessa competitività passano oggi attraverso la capacità di coniugare processi produttivi e capitale sociale, il cui valore relazionale è intensamente assicurato dai processi formativi di stampo umanistico.Abbiamo bisogno, anche attraverso il nostro lavoro di ricerca, di più equità sociale, di una più avvertita soglia etica, di un’integrazione ancora più stretta tra uomini e tra uomini e natura: dobbiamo, in sostanza, affermare il primato dell’uomo sull’economia e sulla tecnica, che, pur centrali nel percorso dello sviluppo, rimangono, comunque, strumenti e non fine, che resta sempre la promozione dell’uomo”. E, relativamente al rapporto con la città, “Il nostro Ateneo ha fortemente creduto e investito in una città universitaria vitale, attrattiva e fortemente coesa con la comunità cittadina; attenta alle dinamiche giovanili, ricca di cultura e con lo sguardo rivolto all’orizzonte futuro. Occorrerà ulteriormente rafforzare il valore ideale dell’Università come bene pubblico, consolidandone l’interazione con la Città e con il territorio”
La scuola dell’infanzia di Cessapalombo ha partecipato ad un concorso nazionale realizzato da Mattel con la collaborazione di Doxa Kids e la piattaforma multimediale Scuola Channel, intitolato “PIÙ SICURI CON SAM: grande concorso scuola ORA TOCCA A NOI!” in cui tutte le classi delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria sono chiamate a partecipare in prima persona con l’ideazione e la realizzazione di un semplice progetto sul tema della sicurezza negli ambienti scolastici.
La materna di Cessapalombo ha elaborato un progetto intitolato “Sicuri... sicuri?” Il progetto è nato per sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della prevenzione dei rischi all’interno della scuola, far conoscere le principali fonti di rischio e le misure per fronteggiarle adottando i comportamenti più idonei, far acquisire i comportamenti corretti per affrontare situazioni di emergenza. Considerato poi che Cessapalombo fa parte dell’area del Cratere del terremoto del 2016 e che ancora oggi è a rischio sismico, si è deciso di intraprendere questa iniziativa anche in vista di affrontare le prove di evacuazione in caso di terremoto.
La scelta di inserire il “Sam il pompiere” nel progetto è nata dal fatto che un alunno seguito dall’insegnante di sostegno, simpatizza da tempo per questo personaggio e quindi è per lui una forte motivazione ad apprendere e a conoscere ed evitare situazioni di pericolo.Il lavoro inviato consiste in una filastrocca arricchita da disegni realizzati da Alessandro, Anabel, Annachiara, Edoardo e Lorenzo sul concetto di “esploro la mia scuola, scopro i rischi della mia scuola e individuo le soluzioni” e con grande gioia la scuola materna di Cessapalombo si è classificata terza!
Per questo grandioso risultato è stato consegnato direttamente a scuola un poster/pannello celebrativo(140×100) dell’ elaborato. Per chiudere in bellezza questo progetto, il 4 giugno gli alunni della scuola dell’infanzia hanno fatto visita alla caserma dei vigili del fuoco di Macerata e, accompagnati dal pompiere Francesco, hanno scoperto come si utilizzano i vari strumenti del mestiere improvvisandosi provetti pompieri.I bambini si sono divertiti e sono tornati soddisfatti a casa, felici di aver vissuto per un giorno la vita come il loro eroe Sam il pompiere.
Si è svolta a Pieve Torina la 14esima edizione del concorso Fabulando per Gianni Rodari. Una giornata all'insegna della creatività, dell'amicizia, della fantasia e dei giovani alunni, che ha visto protagoniste 16 scuole, provenienti dal territorio e anche dall'estero. Erano presenti a Pieve Torina gli studenti delle scuole: Istituto Comprensivo Enrico Fermi (Macerata), Istituto Comprensivo N. Strampelli (Castelraimondo), Scuola Elementare “Martinuzzi” (Pola – Croazia), Scuola Elementare Italiana (Cittanova – Istria – Croazia), Scuola Primaria “Salvo D’Acquisto” (Camerino), Istituto Comprensivo “Borgo Solestà-Cantalamessa” (Ascoli Piceno), Scuola Primaria “Santini” (Loro Piceno), Scuola primaria “C. Urbani” (Casette Verdini), Scuola Elementare “Martinuzzi” (Periferica di Gallesano – Pola – Croazia), Scuola Elementare Italiana “Galileo Galilei” (Umago – Croazia), Istituto Comprensivo “Ugo Betti” (Camerino), Scuola Elementare Italiana “Edmondo De Amicis” (Buie – Croazia), Scuola Primaria “F.lli Ferri” (Fiastra), Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” (Cingoli), Istituto Comprensivo “ Mons. Paoletti” (Pieve Torina), Scuola Primaria “Beniamino Belloni”, (Urbisaglia). “Non so dove riusciremo ad arrivare, ma siamo in viaggio – ha detto nell'occasione il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – ed il segno più tangibile, della forza e della resilienza della nostra popolazione, sono questi giovani studenti, il simbolo della voglia di farcela, della voglia di non mollare, di giocare di squadra verso un obiettivo comune, anche con l'aiuto della fantasia. E non è facile, neanche per i più piccoli, quando di mattino si aprono gli occhi sulla devastazione. Per questo il mio ringraziamento non può che andare prima di tutto ai piccoli cittadini delle nostre comunità, ai loro amici, all'insegnamento che i piccoli sanno darci non mollando la presa”. Il concorso Fabulando, nato nel 2000 dall’idea dell'allora sindaco, Pierluigi Palmieri, è patrocinato da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Assemblea Legislativa delle Marche, Legambiemte Marche Onlus, Ordine Dei Giornalisti – Consiglio Regionale Delle Marche, Provincia di Macerata e Unione Montana Marca Di Camerino. Ha giudicato il lavoro dei ragazzi la commissione composta da Pierluigi Palmieri, Andrea Marconi e Stefano Belardinelli, presenti alla cerimonia di premiazione, assieme al Sindaco di Fiastra, Claudio Castelletti, il sindaco di Urbisaglia. Paolo Giubileo, il vicesindaco di Valfornace, Simone Marchetti, il prorettore di Unicam, Andrea Spaterna, lo scultore Nazzareno Rocchetti, il vicesindaco di Pieve Torina, Petia Petroff Jalamoff, l'assessore Giancarlo Ciuffetti, il luogotenente dei Carabinieri, Paolo Vallesi, il Comandante Caserma dei Carabinieri-Forestali, Cesare Roselli.
ll Premio “Storie di alternanza” è un’iniziativa promossa dalle Camere di commercio italiane con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado. L’iniziativa mira ad accrescere la qualità e l'efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, facendone, con la collaborazione attiva delle imprese e degli altri Enti coinvolti, un’esperienza davvero significativa per gli studenti attraverso il “racconto” delle attività svolte e delle competenze maturate nel percorso di alternanza scuola-lavoro. Il premio è rivolto agli studenti frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado della provincia di Macerata che hanno svolto un percorso di alternanza scuola-lavoro ed hanno realizzato un racconto multimediale (video) che presenti l’esperienza di alternanza realizzata, le competenze acquisite e il ruolo dei tutor (scolastici ed esterni). La Camera di Macerata premia gli studenti che hanno prodotto i migliori video-racconti con i seguenti premi in denaro: €500 ai primi classificati, €350 per i secondi classificati e €200 ai terzi classificati. Inoltre, alle scuole prime classificate viene assegnato un premio di €400 per l’acquisto di libri ed attrezzature informatiche. Le valutazioni sono si sono basate sui seguenti criteri: creatività del video (max 20 punti); qualità generale del progetto, dei materiali forniti e del racconto (max 20 punti); replicabilità del progetto (max 20 punti); descrizione delle competenze acquisite (max 20 punti); ruolo dei tutor scolastici ed esterni (max 20 punti). Classifica dei progetti vincitori e assegnazione dei premi destinati agli studenti autori dei video
Progetti / video Studenti vincitori Premio 1° classificati IIS Ricci (Macerata) “Un futuro prossimo” Ilari Luca, Diego Piccinini € 500,00 IPSIA Frau (Sarnano, San Ginesio, Tolentino) “Alternanza inclusiva al FRAU: il digitale al servizio di una scuola per tutti” Monaldi Paola, Giardini Lorenzo € 500,00
2° classificati ITCG Antinori (Camerino, Matelica) “Per scegliere il mio futuro” Menichelli Aringoli Giulia, Riganelli Ilaria, Antonini Giorgia € 350,00 IPSIA Frau (Sarnano, San Ginesio, Tolentino) “Paddock” Cotton William, Sancricca Riccardo, Di Nicolò Lorenzo, Caldarelli Matteo € 350,00
3° classificato IPSEOA Varnelli (Cingoli) “Imparare facendo” Capitani Tommaso € 200,00 Istituti primi classificati a cui sono assegnati i premi per l’acquisto di libri ed attrezzature informatiche Istituti 1° classificati IIS Ricci (Macerata) € 400,00IPSIA Frau (Sarnano, San Ginesio, Tolentino) Premio per acquisto libri ed attrezzature informatiche € 400,00
Venerdì 8 giugno alle ore 18,00 al Cinema Italia, i ragazzi della Scuola Media San Giuseppe metteranno in scena uno spettacolo liberamente tratto dal racconto di Bianca Pitzorno “Parlare a Vanvera”.
Guidati dal regista Sauro Savelli e coordinati dal loro Prof di italiano Giacomo Gigli i ragazzi delle medie hanno iniziato un percorso ed un approccio al teatro, alle storie ed alla scena e sono pian piano diventati sempre più consapevoli dei loro mezzi e pronti ad affrontare il palcoscenico.
Partendo da un viaggio in una scuola come la loro, in cui c’è una ragazza Vera, ascoltatrice impagabile, i giovani attori rifletteranno sulle relazioni tra compagni ed attraverso un salto temporale entreranno nella grotta della Sibilla e viaggeranno per il regno accompagnati da un Re che dovrà ascoltare il suo popolo ed entreranno infine nel cuore di una vecchia zia.
Il Teatro momento unico per esprimersi, liberarsi e vivere le emozioni stando insieme agli altri scoprendo e vivendo storie infinite.
Un’occasione per indossare i panni non solo estetici ma anche emozionali di personaggi con caratteristiche e vissuto diversi dal solito, permettendo altresì ai ragazzi di esplorare nuovi mondi interiori, facendoli propri e rappresentandoli, sfruttando al massimo le loro capacità.
Un riconoscimento scientifico pensato dall’Università di Macerata all’interno del Progetto Inclusione 3.0 per valorizzare realtà nazionali e internazionali che quotidianamente operano per attivare percorsi e progetti volti all’integrazione delle persone con disabilità: è il “Premio inclusione 3.0” che sarà conferito mercoledì 6 giugno alle 17 al Polo Pantaleoni nel corso di un evento pubblico.
Si tratta della seconda edizione di un’iniziativa unica nel panorama nazionale, che si aprirà con l’introduzione del rettore Francesco Adornato seguita dall’assegnazione dei premi sotto il coordinamento di Catia Giaconi, professore ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale e responsabile del Progetto Inclusione 3.0. Si alterneranno, quindi, gli interventi delle diverse realtà premiate. In chiusura, Elisabetta Michetti, delegata del rettore al sistema bibliotecario, presenta il libro “Correre oltre me”, la biografia romanzata dell'incredibile viaggio di una donna coraggiosa e determinata che ha affrontato, in modo coinvolgente e a tratti ironico, la "sua" storia, con tutti i limiti e le potenzialità che ogni storia racchiude. Sarà presente l’autrice. Il “Premio inclusione 3.0” rappresenta un’occasione anche per incontrare e conoscere i protagonisti dei progetti premiati, così da superare, attraverso la conoscenza e la condivisione, pregiudizi e stereotipi. La cerimonia sarà accessibile sia in presenza sia in streaming anche attraverso la sottotitolazione e la presenza di un interprete Lis.I progetti sono stati selezionati sulla base di due principi: da un lato, la loro capacità di rispondere concretamente a bisogni emergenti nella vita quotidiana delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rispondenti a emergenze pedagogiche riconosciute anche dalla ricerca scientifica nell’ambito della pedagogia e della didattica speciale; dall’altro, quello di aver realizzato progetti esportati e condivisi in altri contesti, divenendo così esperienze pilota per la diffusione di efficienti ed efficaci proposte inclusive per le persone con disabilità. Tutti hanno dimostrato un forte impatto comunicativo, contribuendo a diffondere una cultura inclusiva.
La valutazione è stata affidata a un comitato scientifico composto da esperti del settore dell’Ateneo di Macerata: Catia Giaconi, responsabile del Progetto Inclusione 3.0, Pier Giuseppe Rossi, responsabile del progetto di supporto agli studenti “I Care”, Lorella Giannandrea, Arianna Taddei e Valentina Pennazio insieme a esperti internazionali come Simone Aparecida Capellini dell’Università Statale Paolista di San Paolo e Maria Beatriz Rodriguez dell’Università Federale di Rio Grande do Sul, Brasile.Le realtà premiate sono: Rids – Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, EducAid, il progetto Mongolfiera dell’Anffas, il progetto Accessibilità del Macerata Opera Festival, il progetto Terremotati della Comunità San Claudio, il progetto Grammatica X Fragile dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, B&B Like your Home, il progetto Autism Friendly Beach dell’Associazione Rimini Autismo, la Locanda Dal Barba.Con il “Progetto inclusione 3.0”, l’Università di Macerata è una delle poche in Italia che, oltre ad offrire il servizio disabilità, si impegna ad incrementare la cultura, la sensibilizzazione e le azioni per favorire l’inclusione. E’ basilare la sinergia con l’attività di ricerca scientifica condotta in questo campo, dove si è deciso di investire anche i fondi che saranno raccolti attraverso il 5 per mille.Nella foto, la presentazione del Premio: da sinistra, Carla Bufalini dell’ufficio orientamento; Catia Giaconi, docente responsabile del progetto Inclusione 3.0; Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata; Elisabetta Michetti, delegata del rettore al Sistema Bibliotecario; Mauro Giustozzi, direttore generale dell’Università di Macerata.
Il “Bello di parlare di Scienza” è stato il tema della seconda giornata de “Il Bello di UNicam. Anche in questo caso personaggi di spicco del settore hanno partecipato all’appuntamento, su tutti l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri e Annalisa Plaitano, autrice del seguitissimo blog Ludmilla Science. Anche Unicam è molto impegnata in questo settore, tanto che il Rettore Pettinari ha voluto presentare la summer school sulla comunicazione che l’Ateneo organizzerà dal 23 al 26 luglio, in collaborazione con Psiquadro e Fosforo Scienza, mentre la professoressa Polzonetti ha raccontato l’esperienza di S- Factor, un modo innovativo fortemente voluto da Unicam per avvicinare i giovani alla Scienza facendoli diventare protagonisti della comunicazione scientifica. Nel pomeriggio, poi, è stata la volta della presentazione dei casi di successo di ciascuna Scuola di Ateneo. La giornata si è conclusa con la performance “Scienza e Arte” in cui il chimico e Rettore Unicam Claudio Pettinari e lo storico dell’arte Alessandro Delpriori si sono alternati in un dialogo con immagini sull’affascinante connubio tra scienza, chimica in particolare, e pittura. Domani mercoledì 6 giugno la giornata sarà dedicata a “Il Bello dell’Innovazione” dopo ii saluti del Rettore Pettinari, si inizierà con un intervento sul Trasferimento Tecnologico e la Terza Missione in UNICAM a cura del prof. Andrea Spaterna, Prorettore Unicam con delega alla Cooperazione territoriale e Terza Missione. Seguiranno poi gli interventi di Gilberto Pambianchi docente UNICAM e Enrico Caruso Direttore del Parco Archeologico di Selinunte, che illustreranno la collaborazione tra Unicam ed il Parco Archeologico, di Alessandro Sannino dell’Università del Salento che racconterà come è nata e si è sviluppata la start up Gelesis, mentre l’esperienza degli spin off UNICAM di successo sarà testimoniata da Aurelio Serrao per Biovecblok e Francesco Pezzuoli per Limix. Le conclusioni saranno a cura del prof. Gaetano Manfredi Presidente CRUI.Nel pomeriggio ci si trasferirà ad Ascoli Piceno, dove è in programma una sessione sulla ricerca Unicam per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, organizzata dalla Scuola di Architettura e Design dell’Ateneo in collaborazione con la Fondazione Carisap, nell’ambito del Festival Italiano dello Sviluppo Sostenibile 2018.“Il Bello dell’Eccellenza” sarà invece il tema della giornata di giovedì 7 giugno, interamente dedicata alla Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani”. “Le Scuole di Eccellenza nel Sistema Universitario Italiano: due realtà a confronto per un percorso da condividere” sarà il tema del convegno nella sessione mattutina, al quale prenderanno parte in qualità di relatori Vincenzo Barone, Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Dario Braga Presidente dell’Istituto di Studi Superiori dell’Università di Bologna, Vittorio Danovi Coordinatore Nazionale della Rete Italiana degli Allievi delle Scuole e degli Istituti di Studi Superiori Universitari (RIASISSU), Raffaella Rumiati Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’ANVUR. I lavori saranno aperti dai saluti del Rettore Pettinari e del Direttore della Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ di Unicam Enrico Marcantoni, mentre il dibattito sarà coordinato dal Pro Rettore Vicario Unicam Graziano Leoni.Nel pomeriggio, invece, spazio alla sessione estiva degli esami di Diploma della Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’.Nella serata, a partire dalle ore 21.15 è in programma “Buona Sera Unicam Show”, un talk show coinvolgente dedicato alle attività di Unicam, condotto, tra il serio e il faceto, dal giornalista di E’TV Marche Maurizio Socci: intrattenimento, sport, spettacolo ma anche esperimenti live e molto altro, per una serata da trascorrere insieme all’insegna del “bello di Unicam”.
L’ufficio Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche informa che la Regione Marche ha recentemente adottato uno specifico provvedimento con il quale vengono definiti criteri e modalità di presentazione della domanda per sostenere i genitori che lavorano nelle spese per i nidi, intervento che si inserisce in una rete più ampia di azioni a favore della famiglia e, al suo interno, del sostegno all’occupazione femminile investendo su servizi che agevolino la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita sociale e familiare
Si tratta di un voucher annuo, del valore complessivo massimo di 2mila euro, che verrà elargito dalla Regione come contributo per le spese di frequenza dei servizi educativi quali nidi pubblici o privati, centri per l’infanzia, nidi domiciliari o sezioni Primavera della scuola materna.
L’avviso per partecipare scadrà alle ore 12 di lunedì 2 luglio. Le richieste di assegnazione del beneficio vanno presentate dalle famiglie esclusivamente online tramite il sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet http://siform.regione.marche.it/.
Per il supporto tecnico è attivo un servizio di help desk cui è possibile rivolgersi tramite il seguente numero di telefono: 071/8063442 oppure tramite il seguente indirizzo di posta elettronica: siform@regione.marche.it
Anche quest’anno l’Università di Camerino, aderisce al Festival Italiano dello Sviluppo Sostenibile, un’iniziativa unica nel panorama mondiale organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, associazione nata nel 2016 per iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università Tor Vergata di Roma. Con i suoi 200 aderenti, l’ASviS rappresenta la più grande rete della società civile mai creata in Italia e ha lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità e far conoscere i 17 Sustainable Development Goals (SDGs).
Quest’anno il Festival darà spazio ancora più ampio alle scuole e alle università grazie all’impegno del MIUR e della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), al fine di elaborare idee e proposte, valorizzare le buone pratiche e discutere di come l’Italia possa, in tempi rapidi, cambiare marcia verso uno sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista e contribuire a far sì che l’Europa e il mondo facciano altrettanto.
E’ proprio in questo contesto che si inserisce l’evento organizzato dall’Università di Camerino, in particolare dalla Scuola di Architettura e Design, in collaborazione con la Fondazione Carisap, che si terrà ad Ascoli Piceno domani pomeriggio a partire dalle ore 16 all'interno dello spazio Bottega del terzo Settore.
Protagonisti saranno alcuni Spin Off Unicam che, con le proprie attività, operano nel settore dello sviluppo sostenibile.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Presidente Associazione Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti, del Delegato UNICAM Spin Off e Trasferimento tecnologico Daniele Rossi, della Delegata UNICAM RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) Maria Federica Ottone. Nella sessione plenaria si terrà poi l’intervento della Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini su “La Regione Marche in prima linea per lo Sviluppo Sostenibile”; si apriranno poi i tavoli di lavoro su “Sviluppo sostenibile: visioni e strategie. Start up e spin off di UNICAM e altri attori del territorio a confronto”, ai quali prenderanno parte i seguenti psin off Unicam: ART & Co, Biovecblok, ECcOItaly, EGG Technology, GeoMORE, ISTAMBIENTE, MUMO, PEnSy.
“L'evento – hanno sottolineato i professori Ottone e Rossi, promotori dell’incontro – vuole stimolare l'avvicinamento delle aziende del territorio ai giovani imprenditori nati dalla ricerca universitaria, con l'obiettivo di diffondere e valorizzare le competenze nate dalla ricerca e veicolarle alle imprese e agli attori del territorio”.
Dal 22 maggio al 7 giugno è in programma la seconda edizione del Festival italiano dello Sviluppo Sostenibile, un Festival lungo 17 giorni, tanti quanti sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, con oltre 600 eventi su tutto il territorio nazionale tra convegni, dibattiti, presentazioni di libri, mostre, proiezioni di film, visite guidate, flashmob e molti altri appuntamenti che coinvolgeranno il mondo dell’economia, dell’impegno sociale, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.
Dagli stadi della Serie A alle stazioni ferroviarie, da prestigiosi musei alle piazze di numerosi comuni, fino alle università e alle scuole, sarà l’intero Paese a rendere visibile l’impegno per la realizzazione dell’Agenda 2030, sottoscritta dall’Italia nel settembre del 2015 insieme ad altri 192 Paesi. Non a caso, il claim dell’edizione 2018 è “Senza di te lo sviluppo sostenibile non c’è”, per rimarcare la volontà di coinvolgere anche i non addetti ai lavori, coinvolgendo e sensibilizzando fasce sempre più ampie della popolazione - attraverso una vera e propria chiamata all’azione - sulle sfide del nostro tempo: dalla povertà al lavoro, dall’educazione alle disuguaglianze, fino all’energia, le infrastrutture, la cooperazione internazionale, l’ambiente, le città e l’innovazione.
Una giornata particolare per l’IPSIA “R. Frau” di San Ginesio. La scuola si è trasformata in vetrina di capacità tecniche e creative grazie alla quarta edizione del premio “Sapere e saper fare”, destinato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e agli studenti dell’Ipsia Frau degli indirizzi “Arredo e forniture d’interni” e "Meccanica, elettronica e automazione”. Una commissione di tecnici provenienti dalle maggiori aziende locali del settore ed esperti esterni ha valutato i lavori proposti in base a criteri come la cura dei dettagli, il grado di autonomia nella realizzazione dell’opera, la completezza dell’oggetto, l’originalità del progetto e delle tecniche utilizzate e la sostenibilità dal punto di vista energetico.
I ragazzi e le ragazze delle terze medie degli Istituti comprensivi “V. Tortoreto” di San Ginesio, di Colmurano (anche della sede di Urbisaglia) e “G. Lucarelli” di Tolentino, e in una gara distinta gli studenti dell’IPSIA di San Ginesio, hanno presentato e spiegato le loro opere creative e d’ingegno a Mauro Parrini di Simonelli Group, Mario Lupetti della Dafram, Davide Pinciaroli della Laminox, il prof. Nicola Pinto dell’Università di Camerino-facoltà di Fisica, Elisa Ranucci, promotrice del premio, Fabrizio Ceselli, genitore di uno studente dell’IPSIA prematuramente scomparso, e Mariella Del Monte, titolare dell’omonima Libreria di Macerata presso cui i vincitori potranno spendere i buoni premio generosamente offerti dalla ideatrice dell’evento Elisa Ranucci.
Novità di quest’anno è stato il premio “Ragazzo Smart” assegnato dalla Nuova Simonelli “per il progetto che si è più distinto per originalità, innovazione, sostenibilità e tecnica”, andato ad Alket Hoxha per il suo Radar sviluppato con Arduino1 e simulatore di immagini, consegnato da Mauro Parrini, Chief Operating Officer di Simonelli Group.
Ad aggiudicarsi il primo premio “Sapere e Saper fare” è stato il gruppo composto da Nausicaa Ruggeri, Mirea Manno e Angela Di Serio, dell’IC di Colmurano sede di Urbisaglia con “La fattoria”; secondi classificati Filippo Migliarese, Alessandro Feliciotti, Filippo Tiranti, Michele Piancatelli, Marco Nunzi dell’IC Lucarelli di Tolentino con “Il Sapientino di scienze”; terza classificata Caterina Grilli dell’IC di San Ginesio con “L’Energia dell’acqua”.
Per quanto riguarda la competizione interna all’IPSIA Frau questi i vincitori per ciascuna classe, divisi per indirizzo (Pia di Arredo, Mat di Meccanica e elettronica): I Pia: Jacopo Tiberi per Cofanetto portagioie in legno, I Mat Albin Ademi e Rocco Onesto; II Pia Hakkam Fatima con Orologio; II Mat Hessebyry Marouane con Robot; III Pia Morichelli Lorenzo con Panca ecologica, IV Pia Luca Moretti con Cravatta, III Mat Alket Hoxha per il suo Radar.
di Giovanni Maria Pontieri
Si è tenuto presso il rettorato dell’Università degli Studi di Camerino un evento intitolato “Il bello di Unicam” ed è stato dedicato alla camerte giornalista del tg2 Maria Grazia Capulli.
Claudio Pettinari, rettore Unicam, ha detto che educare alla bellezza è un percorso educativo e formativo molto delicato perché si tratta di coinvolgere il proprio pensiero e nello stesso tempo porta ad osservare e a riflettere.
“Si deve andare oltre le apparenze con la mente”- ha continuato Pettinari – “ e la formazione è uno strumento che porta a ricercare la bellezza. Ricercare la bellezza nell’attuale momento storico è un qualcosa di decisivo per far crescere il paese, inoltre puntare su questo aspetto può aumentare la competitività dei centri di ricerca italiani ovviamente aumentando le risorse e gli investimenti. “
“La mia amica Maria Grazia Capulli mi diceva” – ha concluso il rettore – “ che non si deve raccontare esclusivamente il negativo ma va soprattutto raccontato tutto il bello che c'è e ciò che siamo in grado di fare. Maria Grazia era convinta di questo e voglio dire che sono orgoglioso dei miei ricercatori, della loro capacità di creare ma sono orgoglioso anche dei miei tecnici che collaborano e portano risultati a quest’ultimi. Orgoglioso anche dei miei studenti perché anche loro hanno delle potenzialità”-
Dopo Pettinari ha preso la parola Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e ha spiegato ai presenti come il suo centro di ricerca lavora sulla linea di confine tra il robot e l’essere umano. I robot intelligenti saranno come dei supertelefonini collegati ad un wireless molto veloce e avranno la loro intelligenza nei cloud. Secondo Roberto Cingolani i robot non sono pericolosi in sé per se come d’altronde tutti gli strumenti della moderna tecnologia ma il vero pericolo è l’uomo per causa del cattivo utilizzo che potrebbe farne. L’Istituto Italiano di Tecnologia è riuscito a realizzare dei robot umanoidi con apparati sensoriali simili a quelli dell’essere umano e si farà in modo che avranno comportamenti simili a quest’ultimo. Tutto questo è stato realizzato grazie al lavoro di squadra di ingegneri ma anche di neuroscienziati, inoltre il prof Cingolani ha affermato che i robot pur riuscendo a fare molte cose come gli esseri umani ancora non riescono a farle in parallelo.
Maria Cristina Messa rettore Università degli studi Milano Bicocca nonché delegata alla ricerca della conferenza dei rettori delle università italiane ha spiegato come un gruppo di ricerca sia riuscito a realizzare un atlante dei tumori. Grazie a questo atlante si possono capire bene i meccanismi dei tumori a seconda degli organi colpiti. Il risultato ottenuto è il frutto di una grande collaborazione tra i ricercatori e da tutto ciò viene fuori il concetto di missione. La nostra ricerca UE va orientata ad uno scopo onde evitare che si perda. La prof.ssa Messa ha ribadito che le chiavi essenziali della ricerca sono cinque cioè scopo socialmente rilevante, avere un’ idea chiara missione, la ricerca deve essere ambiziosa ma realistica e deve attraversare vari settori scientifico disciplinari per poter arrivare a delle soluzioni.
Secondo il rettore della Milano – Bicocca e persone nella ricerca sono fondamentali, devono avere una preparazione base ma allo stesso tempo devono essere in grado di affrontare le sfide della società. Il dottorato è un fattore di competitività, si stanno sperimentando nuove forme (per esempio i dottorati industriali in collaborazione con le aziende) ed è un ottimo mezzo per valorizzare le skills e le competenze trasversali. Maria Cristina Messa ha ricordato che la parola innovazione non significa scoperta ma è semplicemente un utilizzo migliore di un’idea o metodo, inoltre il bello della ricerca è che quest’ultima deve essere aperta, onesta, responsabile e deve coinvolgere i cittadini.
Eugenio Coccia rettore della scuola universitaria superiore "Gran Sasso Science Institute" parlando della scoperta delle onde gravitazionali ha affermato che Galileo Galilei non inventò il cannocchiale ma lo ha semplicemente rivolto verso il cielo, in tal modo riuscì a vedere il pianeta Giove e tre stelle fisse. Prima di Galileo nessun osservatore aveva fatto questa scoperta e nessuno fino ad allora ne aveva mai parlato. Con la scienza moderna il cielo ancora oggi è un qualcosa tutto da scoprire e che oltre a vedere l'universo è molto importante riuscire a sentirlo. Il bello della ricerca non è solo portare risultati, secondo il prof. Coccia, ma riuscire a capire le cose con nuovi occhi.
Fernando Ferroni, presidente istituto nazionale fisica nucleare, ha parlato dell’INFN riguardo alle attività di ricerca scientifica che svolge e delle sfide che ha intenzione di affrontare nel futuro. Ferroni ha definito l’INFN un ente con una missione chiara perseguita con coerenza, un istituto autogovernato orgoglioso ed entusiasta e che è sempre attento ai problemi ai quali la società deve far fronte.
Ilaria Pascucci, dipartimento scienze planetarie università dell'Arizona, ha spiegato che ci sono altri pianeti oltre a quelli del sistema solare ma si ci domanda spesso se c’è anche vita. Oggi ci sono gli strumenti per rispondere ad alcune di queste domande ma occorre capire come si formano queste terre o pianeti e come identificarli. Per scoprire se negli altri pianeti ci sia vita occorre collaborare con chimici, biologi, geologi e astrologi, pur ribadendo che si tratta di un lavoro difficile perché alcuni pianeti sono troppo lontani per capire se ci sia vita oppure no.
Michela Matteoli docente farmacologia università di Humanitas ha sostenuto che la mission del suo centro di ricerca è lo studio sulle attività delle malattie immuno degenerative perché la medicina in un futuro non molto lontano non si occuperà più di situazioni acute ma di cronicità. Il segreto del successo dell’Università di Humanitas è lavorare insieme ed essere interdisciplinari il più possibile.
L’evento si è concluso con l’intervento della giornalista del Tg2 Silvia Vaccarezza la quale ha parlato del successo della rubrica “Tutto il bello che c’è” ideata e realizzata con la collega camerte Maria Grazia Capulli: poco dopo è stato consegnato ai familiari l’attestato di benemerenza in ricordo di quest’ultima.