Un riconoscimento scientifico pensato dall’Università di Macerata all’interno del Progetto Inclusione 3.0 per valorizzare realtà nazionali e internazionali che quotidianamente operano per attivare percorsi e progetti volti all’integrazione delle persone con disabilità: è il “Premio inclusione 3.0” che sarà conferito mercoledì 6 giugno alle 17 al Polo Pantaleoni nel corso di un evento pubblico.
Si tratta della seconda edizione di un’iniziativa unica nel panorama nazionale, che si aprirà con l’introduzione del rettore Francesco Adornato seguita dall’assegnazione dei premi sotto il coordinamento di Catia Giaconi, professore ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale e responsabile del Progetto Inclusione 3.0. Si alterneranno, quindi, gli interventi delle diverse realtà premiate. In chiusura, Elisabetta Michetti, delegata del rettore al sistema bibliotecario, presenta il libro “Correre oltre me”, la biografia romanzata dell'incredibile viaggio di una donna coraggiosa e determinata che ha affrontato, in modo coinvolgente e a tratti ironico, la "sua" storia, con tutti i limiti e le potenzialità che ogni storia racchiude. Sarà presente l’autrice.
Il “Premio inclusione 3.0” rappresenta un’occasione anche per incontrare e conoscere i protagonisti dei progetti premiati, così da superare, attraverso la conoscenza e la condivisione, pregiudizi e stereotipi. La cerimonia sarà accessibile sia in presenza sia in streaming anche attraverso la sottotitolazione e la presenza di un interprete Lis.
I progetti sono stati selezionati sulla base di due principi: da un lato, la loro capacità di rispondere concretamente a bisogni emergenti nella vita quotidiana delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rispondenti a emergenze pedagogiche riconosciute anche dalla ricerca scientifica nell’ambito della pedagogia e della didattica speciale; dall’altro, quello di aver realizzato progetti esportati e condivisi in altri contesti, divenendo così esperienze pilota per la diffusione di efficienti ed efficaci proposte inclusive per le persone con disabilità. Tutti hanno dimostrato un forte impatto comunicativo, contribuendo a diffondere una cultura inclusiva.
La valutazione è stata affidata a un comitato scientifico composto da esperti del settore dell’Ateneo di Macerata: Catia Giaconi, responsabile del Progetto Inclusione 3.0, Pier Giuseppe Rossi, responsabile del progetto di supporto agli studenti “I Care”, Lorella Giannandrea, Arianna Taddei e Valentina Pennazio insieme a esperti internazionali come Simone Aparecida Capellini dell’Università Statale Paolista di San Paolo e Maria Beatriz Rodriguez dell’Università Federale di Rio Grande do Sul, Brasile.
Le realtà premiate sono: Rids – Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, EducAid, il progetto Mongolfiera dell’Anffas, il progetto Accessibilità del Macerata Opera Festival, il progetto Terremotati della Comunità San Claudio, il progetto Grammatica X Fragile dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, B&B Like your Home, il progetto Autism Friendly Beach dell’Associazione Rimini Autismo, la Locanda Dal Barba.
Con il “Progetto inclusione 3.0”, l’Università di Macerata è una delle poche in Italia che, oltre ad offrire il servizio disabilità, si impegna ad incrementare la cultura, la sensibilizzazione e le azioni per favorire l’inclusione. E’ basilare la sinergia con l’attività di ricerca scientifica condotta in questo campo, dove si è deciso di investire anche i fondi che saranno raccolti attraverso il 5 per mille.
Nella foto, la presentazione del Premio: da sinistra, Carla Bufalini dell’ufficio orientamento; Catia Giaconi, docente responsabile del progetto Inclusione 3.0; Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata; Elisabetta Michetti, delegata del rettore al Sistema Bibliotecario; Mauro Giustozzi, direttore generale dell’Università di Macerata.
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