Lo stato delle politiche sanitarie in Italia a 40 anni dalla nascita del Sistema Sanitario Nazionale. E' questo l'oggetto del convegno organizzato per lunedì 25 marzo, dalle 15 alle 18 all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci, dal Dipartimento di Economia e diritto dell'Università di Macerata con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche. Il confronto sarà concluso da due protagonisti assoluti delle riforme sanitarie degli ultimi anni, i ministri alla sanità Rosy Bindi e Renato Balduzzi, intervistati da Stefano Cecconi.
Il dibattito partirà dalla recente pubblicazione di un numero monografico della “Rivista delle Politiche Sociali”, dedicato alle tre grandi leggi che, nel 1978, segnarono la politica sanitaria italiana: la legge 180 sulla riforma della psichiatria, cosiddetta legge Basaglia, la legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza, e soprattutto la legge 833 istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale.
Il programma del convegno prevede relatori molto autorevoli: Nerina Dirindin, professoressa di economia pubblica e politica sanitaria all'Università di Torino, che ha curato il fascicolo, ha accompagnato all'impegno accademico anche un ruolo attivo nella politica sanitaria, come direttrice generale del Ministero della sanità, assessore alla sanità in Sardegna e senatrice della Repubblica. Giuseppe Zuccatelli, già presidente della Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), ha ricoperto negli ultimi anni incarichi apicali alla guida delle politiche sanitarie in molte regioni italiane, tra cui Emilia Romagna, Marche, Campania, Abruzzo.
La discussione prevede anche gli interventi di Claudio Maria Maffei, esperto di organizzazione sanitaria, di Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche e di Barbara Malaisi, direttrice del Master di II livello in Organizzazione e gestione in Sanità dell'Università di Macerata. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e del direttore del Dipartimento Stefano Perri, il professor Gianluca Busilacchi introdurrà e coordinerà l'iniziativa.
Nel primo giorno di primavera si parla di futuro all’Università di Macerata. Prima del concerto firmato dal Conservatorio di Fermo con i fratelli Carlo e Cesare Sampaolesi alla fisarmonica e alla chitarra accompagnati da Lorenzo Marchesini al piano, il rettore Francesco Adornato ha presentato il Piano Strategico 2019-2022, che tracce le linee di sviluppo dell’Ateneo. Frutto di un lavoro corale, che ha coinvolto anche i delegati rettorali e i direttori di dipartimento, il documento evidenzia le principali dimensioni di Unimc: ricerca, didattica e servizi, apertura internazionale e collegamento con il territorio, organizzazione e governance. A illustrarne la genesi è stata Katia Giusepponi, delegata alla pianificazione strategica.
“L’approvazione del nuovo Piano strategico - ha osservato il rettore - cade nell’anno 2019 che – anagrammate le cifre – ci riporta alla data di fondazione dell’Università di Macerata: 1290, la fondazione, 2019, il futuro. Siamo nel solco della tradizione ed è nostra intenzione “scompaginare”, aprire strade non ancora percorse. Le scienze umanistiche stanno conoscendo una nuova primavera, sono oggetto di ri-scoperta e valorizzazione.
Nuove declinazioni de l’Umanesimo che innova definiscono le categorie di riferimento del nostro lavoro: eccellenza, qualità, inclusione, internazionalizzazione, sostenibilità, responsabilità sociale, comunità. Dobbiamo assumere ulteriore responsabilità per costruire come comunità accademica il nostro stesso destino, individuale e collettivo, ponendoci al servizio del Territorio e dell’intero Paese”.
La centralità dello studente è il cardine principale dell’attività di Ateneo e a rappresentare questo principio è stata la presenza del presidente del consiglio degli studenti Valerio De Luce, che ha ribadito l’impegno della componente studentesca nella vita universitaria nonché l’orgoglio e il senso di appartenenza alla comunità accademica. Gli altri obiettivi sono il potenziamento della dimensione internazionale e la valorizzazione di Unimc come Ateneo specializzato.
Nel campo della ricerca, opportunità importanti di scambio e collaborazione emergono dal coordinamento tra le quattro Università delle Marche, dalla costruzione di reti con altre università italiane e dal coinvolgimento in progetti regionali, europei o internazionali.
Sul piano della didattica e dei servizi agli studenti, si punta alla valorizzazione di metodologie didattiche innovative, al ricorso più ampio e strutturato agli stage, alla formazione linguistica e all’apertura internazionale degli studenti, allo sviluppo delle competenze digitali, alla predisposizione di azioni a favore di studenti fuori sede, lavoratori, fuoricorso.
Occorrono, inoltre, piani logistici straordinari. Il sisma del 2016 ha reso più difficoltosa la gestione degli spazi, specie alla luce delle esigenze della didattica innovativa. Si tratta anche di una rivisitazione degli spazi virtuali per una maggiore efficienza digitale. Andrà ulteriormente potenziato il sistema di presa in carico dello studente “ICare”, rafforzando, in particolare, i progetti di inclusione e i servizi a supporto degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
Apertura internazionale e radicamento nel territorio, infine, convivono in un circuito virtuoso che consente all’Ateneo di allargare i suoi orizzonti garantendo importanti ritorni a livello locale. Per valorizzare il potenziale scientifico e relazionale, occorre rafforzare le sinergie interne e garantire un collegamento più sistematico con gli attori del territorio in una logica di contaminazione.
L’Università di Camerino è da sempre attenta alla formazione completa delle proprie studentesse e dei propri studenti, affiancando alle attività curriculari, anche iniziative e progetti su quelle competenze trasversali che consentono di formare prima di tutto buoni cittadini.
Proprio per questo quindi, su proposta della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ieri, mercoledì 20 marzo, è andata in scena l’iniziativa “Il bravo studente guida in sicurezza”, realizzata grazie alla collaborazione con il Centro Internazionale di Guida Sicura, nato nel 1991 dalla passione di un uomo di corse come Andrea de Adamich, e operante nell’ambito della formazione alla sicurezza stradale, coniugando, ai più alti standard di professionalità, formazione e sicurezza.
Nella mattinata, presso l’aula Piantoni del Polo di Chimica con inizio alle ore 10, si è tenuto un seminario sulla guida sicura, mentre nel pomeriggio si è svolto un test drive su strada con quattro Maserati messe a disposizione dalla Scuderia De Adamich riservato agli studenti Unicam.
Alla conferenza stamoa hanno partecipato il Rettore Unicam Claudio Pettinari, il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam prof. Francesco Amenta, il dott. Enrico Lazzari della Scuderia De Adamich.
“Si tratta di un particolare momento di formazione – sottolinea il Rettore Unicam Claudio Pettinari – che abbiamo voluto fornire ai nostri studenti, su una tematica che coinvolge in modo particolare i giovani. L’obiettivo finale del percorso formativo universitario è quello di formare cittadine e cittadini che sappiano vivere in società responsabilmente, con senso civico e nel rispetto degli altri: anche questa iniziativa contribuisce a raggiungere questo obiettivo, nella speranza che possa essere un tassello per consentire di abbassare la terribile percentuale di morti sulla strada”.
Il campione del mondo di paraciclismo Giorgio Farroni si è raccontato per la prima volta di fronte ai ragazzi dell’Ipsia F. Corridoni di Corridonia. L’incontro è stato solamente il primo dei diversi eventi preparatori che il Comitato Organizzativo della Coppa del Mondo di paraciclismo, l’evento sportivo in programma dall’8 al 12 maggio, ha organizzato in vista della manifestazione internazionale a cui parteciperanno ben 38 nazioni.
“Abbiamo voluto dare la possibilità ai ragazzi di incontrare nella scuola un campione del mondo che ha portato anche la maglia e la sua nuova bicicletta: si tratta quindi di un’esperienza unica – ha dichiarato Fiorenzo Pettinari, coordinatore delle attività scolastiche per il progetto “scuole” della Coppa del Mondo - un percorso, quello tra il comitato organizzativo e le scuole, che andrà consolidandosi in tutto il periodo di preparazione e di organizzazione della Coppa del Mondo. In questi mesi, grazie anche alla collaborazione degli altri insegnanti, abbiamo dedicato letture specifiche per sensibilizzarli al tema e all’incontro con il campione”.
I ragazzi infatti, nel corso della mattinata, dopo i saluti della dirigente dell’istituto Anna Maria De Siena, hanno letto a Giorgio Farroni, alcuni brani tratti dalla pubblicazione di Clelia Rumachella Farroni, la mamma di Giorgio, “C’era una volta…il mago”. Numerose sono state le domande che gli studenti hanno rivolto a Giorgio Farroni, che hanno partecipato con entusiasmo e attenzione sentita al racconto delle tante sue imprese.
“Il mago è il soprannome che mi hanno dato, perché in un modo o nell’altro, senza sapere nemmeno io come, riesco a cavarmela sempre, proprio come facessi una magia – ha detto Giorgio Farroni – anche alle ultime Olimpiadi di Rio De Janeiro, quando la sera prima fui preso da una gravissima intossicazione alimentare: mi dissero di partire comunque per poi fermarmi, dato il mio stato di debilitazione, ma io non mollai, e riuscii ad arrivare persino quinto”.
Presente anche il padre di Giorgio Farroni, Carlo: “Fin da piccolo, nonostante la distonia emiplegica alla parte destra del corpo, è stato animato dalla passione per lo sport, era il più spericolato di tutti, dalle motociclette ai kart, fino a quando mi disse “Papà, voglio provare con la bicicletta””. Hanno partecipato all’incontro anche Mario Cartechini, presidente del Club Corridonia, che si è detto entusiasta per l’accoglienza e la partecipazione della scuola, così come il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini, che ha maggiormente sottolineato come l’evento sportivo ormai imminente possa essere una grande opportunità per far crescere tutta la comunità, visti gli importanti contenuti etico-sociali che lo sport paralimpico porta con sé. Hanno portato il loro caloroso saluto anche il responsabile provinciale Coni Giovanni Illuminati e il maresciallo comandante Giammario Aringoli.
Dopo il successo riscosso negli anni precedenti, l’Università di Macerata organizza, con il patrocinio della Rete Digital Cultural Heritage e dell’Associazione Informatica umanistica e Cultura digitale, la terza edizione del Laboratorio di Umanesimo Digitale - Lud (Digital Humanities), un percorso formativo dove gli studi umanistici incontrano le molteplici dimensioni del digitale.
Il corso è rivolto a operatori dei beni culturali, insegnanti, ricercatori, professionisti e personale di aziende che svolgano attività che richiedono competenze all’incrocio tra informatica e scienze umane e sociali. E’ possibile iscriversi fino al 30 marzo 2019. Per informazioni: www.unimc.it/lud.
Il Laboratorio sarà articolato in due percorsi didattici autonomi relativi a due principali aree tematiche. Ogni percorso prevede quattro lezioni teoriche da quattro ore e due seminari da tre ore per illustrare i progetti realizzati. Le lezioni si svolgeranno nei mesi di aprile e maggio.
La prima area permetterà di incontrare esperti e professionisti su temi legati a materie di natura filologico-letteraria con implicazioni testuali negli ambiti della ricerca, della comunicazione e della produzione.
Alle lezioni della seconda area parteciperanno esperti e professionisti su temi legati a problematiche di natura storico-archeologico-documentaria e connessi allo studio e alla gestione dei beni culturali.
Sono ammessi un massimo di 35 partecipanti per ogni percorso. Per iscriversi, è possibile compilare il modulo on-line entro le ore 12 del 30 marzo. Tutti i dettagli sono contenuti nel bando e alla pagina www.unimc.it/lud.
Quindici tra studentesse e studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata (classi terze e quarte, indirizzo Turismo e Ambientale) da lunedì 18 marzo, per quattro settimane, sono a Neuruppin- Brandeburgo- impegnati nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, secondo la nuova nomenclatura assunta dall’Alternanza Scuola Lavoro nella Legge di Bilancio 2019.
Inseriti presso strutture produttive del settore Turistico e Ambientale per realizzare una fase concreta di applicazione delle conoscenze con esecuzione di compiti di realtà , i giovani, in possesso della certificazione B2 e C1 di Inglese, sono affiancati da un docente tutor, da un'insegnante di lingua e da un tutor esterno scelto dalla struttura ospitante.
Iniziativa di forte valenza laboratoriale, formativa e orientativa, l’esperienza estera è di certo un valore aggiunto per il curriculum scolastico.
Un plauso a quanti hanno profuso tempo e impegno nella stesura e nell’attuazione del P.O.N. proposto dal M.I.U.R. qualificando il percorso di alternanza scuola-lavoro: i docenti Dario Matteucci (referente A.S.L. dell’Istituto), Marilena Pacioni (referente del P.O.N. A.S.L. e tutor scolastico), Maria Cristina Ferracuti (tutor scolastico), le professoresse Monica Corradini e Simonetta Giulianelli e, naturalmente, il Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi, leader sempre pronta a sostenere le iniziative che rendono il Ricci “comunità che apprende” e “comunità di pratiche”.
Ieri presso la scuola dell’Infanzia Helvia Recina di Villa Potenza gli studenti hanno incontrato il pittore Stefano Calisti, che ha intrattenuto i nostri bambini con un’interessante spiegazione sulla pittura e l’Arte. Tale attività si inserisce all’Interno del Progetto di Istituto della “E.Fermi” : “A Regola d’Arte”, filo conduttore di molte attività didattiche, attività sperimentali, visite guidate di questo anno scolastico.
Calisti ha mostrato ai bambini il linguaggio universale dell’Arte che nella sua espressione riesce a essere chiara e comprensibile anche a bambini di culture ed etnie diverse, permettendo un’efficace comunicazione tra di loro. I piccoli artisti sono stati invitati ad osservare sempre attentamente la natura che li circonda, a prestare attenzione ai diversi Alberi che possiamo incontrare, girando nei nostri bellissimi paesaggi collinari, ai giochi di luce ed ombra che continuamente gli oggetti creano, ai tanti colori che danno vita alla realtà.
Calisti ha infine osservato alcuni dei lavori artistici prodotti dai nostri alunni durante questi mesi di scuola, delle diverse tecniche espressive utilizzate per la loro realizzazione,restandone
positivamente colpito e meravigliato. Un sentito grazie da parte di tutti i docenti all’Artista Calisti per questa bellissima mattinata ed esperienza che ha regalato ai nostri bambini.
Nei giorni scorsi una delegazione Unicam composta da docenti della Scuola di Scienze e Tecnologie e guidata dal Rettore Claudio Pettinari, ha partecipato ad un incontro presso la sede dell’azienda iGuzzini Illuminazione, insieme ad altri rappresentanti di alcune delle maggiori realtà imprenditoriali marchigiane, quali ICA, Clementoni, Tod's, Elantas ed Elica.
L'incontro ha permesso di delineare i principali aspetti di un master universitario altamente professionalizzante sul tema dei Materiali, la loro innovazione e la loro gestione su tutto il ciclo di vita, che Unicam sta organizzando per il prossimo anno accademico e che si avvarrà della collaborazione e delle professionalità di queste sei prestigiose realtà industriali marchigiane.
Il Master che sarà attivato rappresenta un percorso di studi unico in Italia, che colma una lacuna nella preparazione specifica di metodo di approccio nel settore dei materiali e che nasce dalla proficua esperienza dell’Università di Camerino con diverse ed importanti realtà del mondo imprenditoriale.
Il processo di progressiva trasformazione dell'industria simbolizzato dalla dicitura “Industria 4.0”, inoltre, processo che interessa l'economia e la società, richiede proprio la formazione di nuove professionalità frutto della proficua sinergia tra atenei e aziende ed è in questa direzione che va questo nuovo percorso formativo.
L’incontro ha rappresentato anche la prima visita ufficiale del rettore Pettinatu all’azienda recanatese ed il Presidente di iGuzzini Illuminazione, Adolfo Guzzini, ha avuto l’occasione di illustrare al Rettore l'azienda e la sua costante ricerca dell'eccellenza e dell'innovazione.
“Sono molto soddisfatto – ha sottolineato il Rettore Pettinari – per il positivo esito di questo incontro, che testimonia ancora una volta quanto Unicam sia convinta e creda nella necessità della stretta collaborazione tra Atenei ed imprese. Il futuro dei nostri giovani e dei nostri territori, infatti, passa anche per questa proficua e costante sinergia e collaborazione”.
Nell’ambito del progetto “Amandola Training Centre”, l’Università di Camerino insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno mettono in campo, oltre ad un’offerta formativa legata alla peculiarità del territorio, un evento internazionale che si terrà ad Amandola i prossimi 21-22 e 23 marzo, denominato “AAT - Amandola, Ascoli, Tokyo. Italy meets Japan. Architettura temporanea/contemporanea: strategie adattive e spontanee verso un futuro imprevedibile”.
La Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino con sede ad Ascoli Piceno e la Keio University di Tokyo hanno avviato un’attività di ricerca congiunta con l’obiettivo di sperimentare nuovi sistemi spaziali e costruttivi a carattere temporaneo finalizzati all’introduzione di nuovi servizi in contesti in emergenza abitativa. Facendo riferimento a principi di fabbricazione digitale e costruzione factory-made, la ricerca intende introdurre alcuni dei principi della cultura abitativa e costruttiva giapponese, basati sulla temporaneità come paradigma di riferimento, in contesti di Architettura massiva tradizionalmente legati all’uso della pietra, del mattone e del cemento.
L’evento in programma ad Amandola sarà articolato in due momenti, un workshop ed una conferenza. La conferenza si pone quale momento di confronto e riflessione su questi temi ed è aperta alla comunità locale di Amandola e del territorio circostante, agli amministratori, ai cittadini.
Il workshop prevede un’applicazione pratica del modello proposto dalla ricerca: studenti italiani e studenti giapponesi costruiranno uno/due padiglioni temporanei in legno progettati alla Keio University e alla SAAD di Ascoli Piceno. Tali strutture perseguono obiettivi di sostenibilità ambientale, flessibilità dello spazio, reversibilità, trasportabilità, semplicità di costruzione e basso costo e sono basate su un innovativo principio costruttivo di interconnessione tra componenti sviluppato in Giappone dal prof. Kobayashy.
Durante il convegno le strutture, temporaneamente installate ad Amandola, potranno essere utilizzate come spazi per incontri e pause caffè.
La giornata di sabato 23 si concluderà con la presentazione del volume “Disabitare. Antropologie dello spazio domestico” di Matteo Meschiari che si terrà in piazza Matteotti in prossimità dei padiglioni sperimentali oggetto del workshop.
“Negli ultimi decenni, catastrofi naturali, terrorismo, migrazioni su larga scala e altre vicende della contemporaneità, talvolta imponderabili – ha sottolineato il prof. Roberto Ruggiero, docente Unicam e coordinatore dell’iniziativa insieme alla prof.ssa Federica Ottone – hanno reso sempre più difficile prevedere come sarà la città del futuro, la sua forma, la sua organizzazione, la sua Architettura. In tale contesto quello della “resilienza” applicata all’ambiente urbano emerge quale nuovo paradigma progettuale finalizzato a conferire un adeguato livello di adattabilità e responsività alla città in relazione alle nuove e cangianti “pressioni” dell’ambiente esterno. Fornire una risposta a queste pressioni è una delle principali sfide che le città e i territori sono oggi chiamati ad affrontare per garantire adeguati livelli di sostenibilità complessiva”.
“Con questo progetto – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’Università di Camerino, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, ha voluto mettere in campo un’offerta formativa altamente professionalizzante volta al rilancio e allo sviluppo dei territori dell’entroterra appenninico, con master universitari, corsi di formazione e incontri internazionali, ed il successo che stanno avendo le iniziative già avviate conferma la bontà dell’iniziativa”.
“Per evitare lo spopolamento delle aree montane dei Sibillini, - ha dichiarato il Presidente della Fondazione Angelo Davide Galeati – la Fondazione interviene con diverse linee di azione, che vanno dalla promozione del turismo e del comparto enogastronomico alla ricostruzione di beni architettonici. Soprattutto, insieme all’Università di Camerino stiamo lavorando a beneficio dei giovani, che sempre più difficilmente riescono a trovare una collocazione formativa e accesso adeguato al mondo del lavoro, proponendo percorsi accademici, formativi ed esperienziali. Nell'ambito del piano complessivo di interventi, denominato Masterplan Terremoto, abbiamo istituito ad Amandola corsi di formazione e perfezionamento dotati di riconoscimento accademico e master, oltre ad iniziative culturali di portata internazionale in grado di portare nuove risorse ed esperienze sul territorio”.
Si sono chiuse lo scorso 15 marzo le iscrizioni ai Corsi post laurea dell’Università di Camerino per Farmacisti ospedalieri dell’anno accademico 2018-2019 della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, diretta dal prof. Francesco Amenta. Grande successo confermato anche quest’anno con 150 iscritti ai tre corsi.
“L’obiettivo di ottimizzare l’impiego delle risorse nella spesa farmaceutica nel Servizio Sanitario Nazionale, richiede la formazione di personale con competenze e professionalità adeguate – sottolinea il prof. Carlo Cifani, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e Direttore del Master e dei Corsi. Il Farmacista rappresenta un professionista che gioca un ruolo estremamente importante nel controllo della spesa nei Dipartimenti farmaceutici, siano essi a valenza ospedaliera o territoriale”.
“Il Master di II livello in Manager di Dipartimenti farmaceutici, giunto alla diciottesima edizione – afferma la dott.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, ricercatrice di farmacologia presso la Scuola e membro del Comitato scientifico del Master e Corsi – affronterà in maniera ampia, potenzialmente completa, la molteplicità di aspetti scientifici e professionali necessari alla gestione manageriale della spesa nei dipartimenti farmaceutici. Verranno trattati infatti argomenti quali l’organizzazione e la gestione economico-finanziaria dei dipartimenti farmaceutici, la gestione del personale e le tecniche di comunicazione, la gestione manageriale del servizio farmaceutico, gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia nell’analisi e nel management della spesa farmaceutica, la logistica sanitaria, i criteri di selezione dei farmaci, le scelte manageriali relative ai dispositivi medici e diagnostici, le scelte manageriali relative all’allestimento di preparazioni galeniche, antitumorali e per nutrizione artificiale, la continuità assistenziale tra ospedale e territorio nell’assistenza farmaceutica, il miglioramento continuo della qualità nei dipartimenti farmaceutici, l’accreditamento di eccellenza e la certificazione ISO 9001:2015”.
Il titolo di Manager di dipartimenti farmaceutici è ritenuto, a livello nazionale, uno standard per occupare posizioni apicali all’interno degli organici del Servizio Sanitario Nazionale.
A completamento del master, si svolgerà la quarta edizione del Corso di perfezionamento sulla “Gestione manageriale del Dipartimento farmaceutico”. Obiettivo del corso è fornire il necessario aggiornamento periodico manageriale ai possessori del titolo di master negli anni precedenti.
Avrà luogo, infine, per il personale delle aziende farmaceutiche la terza edizione del Corso di aggiornamento in “Market access: Aspetti generali ed applicazioni in oncologia”, con il proposito di formare specifiche figure professionali sul tema dell’accesso al mercato di nuovi farmaci e della gestione di farmaci in commercio.
La longevità di queste iniziative di formazione è dovuta alla loro capacità di far fronte alle necessarie e continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista. Questi Corsi rispondono pienamente alle crescenti esigenze che emergono dal mondo della professione nelle strutture sanitarie.
I diversi corsi si svolgeranno sullo sfondo della sempre più consolidata collaborazione tra università, società scientifiche (SIFO e SIF), istituzioni, ASUR Marche, Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Bergamo, relatori, organizzatori e sponsor. Questa interazione tra i vari soggetti coinvolti fornisce i presupposti per un’offerta formativa efficace.
Prova del successo dell’iniziativa è l’adesione ai corsi proposti che nei 18 anni ha superato il numero di 1.200 iscritti.
Giovedì 14 marzo si è concluso, presso l’Auditorium “S. Paolo” di Civitanova Alta il corso di formazione per genitori e docenti “Ripartiamo da noi” organizzato dall’I.C. “S. Agostino”. E’ stato l’ultimo di quattro incontri che hanno visto succedersi interventi di vario genere. Si è partiti con il dott. Mario De Rosa e l’Avv. Giuseppe Bommarito, che hanno fornito uno spaccato sul mondo delle dipendenze, mettendo in evidenza l’importanza della prevenzione tramite la circolazione delle informazioni.
Il percorso ha, poi, cercato di approfondire le difficoltà genitoriali nel gestire i figli, sottoposti al martellante mondo consumistico con l’intervento del counselor Paolo Bartolini, che ha provocato la platea affermando che, se viviamo convinti che tutto è possibile, niente è reale. Poi è stata la volta del dott. Giorgio Barbatelli che ha fatto notare quali responsabilità ha una comunità educante, se prende coscienza di se stessa.
Infine si è concluso con il coach professionista Matteo Facchino, il quale ha sottolineato l’importanza di una comunicazione efficace basata sull’empatia e sulla condivisione di regole chiare.
Il corso è stato voluto con forza e organizzato da un gruppo di docenti del plesso “G. Ungaretti” di Civitanova Alta, con il sostegno della Dirigente Scolastica Federica Lautizi, che, in seguito ai fatti di Corinaldo, ha avvertito impellente la necessità di riflettere e di interrogarsi su cause e conseguenze di certi avvenimenti e su come si possa intervenire affinchè non si presentino più simili occasioni.
In particolare, la prof.ssa Lorella Belleggia, che si è occupata dell’organizzazione degli incontri, ha sottolineato quanto, a volte, può essere grande il gap generazionale tra adulti e ragazzi e quanto può essere complesso interagire con i giovani e con il loro mondo fatto di paure, facili entusiasmi, desiderio di amore e di considerazione, che spesso trovano interpreti e modelli comportamentali in una società consumistica e dissacrante.
Naturalmente tra le premesse del corso non c’era nessuna pretesa di dare ricette miracolose o strade univoche di comportamento, ma quella di far sì che ci fosse coinvolgimento personale e disponibilità a farsi “scomodare” e a condividere idee, esperienze e provocazioni per confrontarsi su come poter essere più incisivi ed efficaci nel rapporto con i giovani per fornire aiuto e sostegno nella crescita e nello sviluppo personale.
Plauso all’Istituto “S. Agostino” e a chi ha organizzato, è venuto da più parti: da parte del presidente del Consiglio d’Istituto, Paola Formica, che ha ringraziato la Scuola per l’iniziativa di sensibilizzazione e di sostegno alla genitorialità; da parte degli esperti intervenuti, che sostengono l’importanza di avere spazi e tempi di riflessione su problematiche, che riguardano la famiglia, la scuola, ma più in generale la società intera; da parte dei docenti dell’istituto, i quali hanno potuto notare quanto sia variegata la realtà sociale di riferimento e che molte ansie e difficoltà, che si vivono in classe, sono vissute anche all’interno della famiglia; da parte dei genitori, che hanno trovato la possibilità di confrontarsi, di esprimere dubbi, perplessità o semplicemente di riconoscersi in quanto veniva proposto e hanno anche apprezzato gli spunti operativi e di riflessione su cui ancorare l’agire educativo quotidiano; da parte dei vari educatori, presenti a vario titolo, che hanno potuto constatare che, se la comunità educante si riconosce come tale e si attiva, si possono porre in essere azioni e attività più efficaci a combattere e contrastare le spinte consumistiche che non sempre propongono stili di vita e comportamenti adatti alla maturazione delle nuove generazioni.
L’incontro, che si terrà dalle ore 14 all’Auditorium Unimc, verterà sull’azienda Eko Guitars, per la quale il musicista ha concepito una nuova gamma di chitarre. Dal 1991 ad oggi ha firmato le chitarre acustiche ed elettriche nei dischi di artisti del calibro di Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Nek, Vasco Rossi, Renato Zero, Celentano, Mina, Alessandra Amoroso, Emma Marrone, Gianni Morandi, Francesco Renga, Ornella Vanoni e solo per citarne alcuni. Massimo Varini, chitarrista, arrangiatore, insegnante e produttore artistico italiano, sarà mercoledì 20 marzo ospite dell’Università di Macerata, Dipartimento di Economia e diritto.
L’incontro, che si terrà dalle ore 14 all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci, verterà sull’azienda Eko Guitars, per la quale il musicista ha concepito una nuova e originale gamma di chitarre. Dopo l’introduzione del direttore del Dipartimento Stefano Perri, interverranno anche Elena Cedrola, docente di marketing e management, Stelvio Lorenzetti e Giovanni Matarazzo, rispettivamente amministratore delegato e corporate communication manager della Eko Music Group SPA.
In vista delle prossime elezioni, il Centro di documentazione europea attivo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata organizza, mercoledì 20 marzo dalle ore 9,30 alle ore 14 al Casb, biblioteca di Ateneo in piazza Oberdan, il convegno: “Stavoltavoto. Comunicare l’Unione Europea”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto della Rete dei Cde italiani, sostenuto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, “La primavera dell’Europa”.
I lavori saranno aperti dai saluti del rettore Francesco Adornato e del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli. Introdurranno il tema Gianluca Contaldi, direttore del CDE, e Lucia D’Ambrosi, delegata del rettore alla comunicazione istituzionale.
I temi trattati saranno di grande attualità: i relatori porranno l’attenzione sulle strategie di comunicazione utilizzate dall’Unione Europea, che formeranno oggetto delle relazioni del giornalista Giuseppe Dimiccoli della Gazzetta del Mezzogiorno e, con specifico riferimento alle strategie comunicative messe in atto in vista delle prossime elezioni europee, da Fabio Raspadori dell’Università di Perugia. Un focus particolare, in questo ambito, verrà incentrato sul ruolo dei centri Europe Direct nell’attuazione, a livello regionale e locale, delle strategie di comunicazione dell’Ue. Interverranno sul tema Barbara Fioravanti e Marisa Celani, del centro Europe Direct della Regione Marche.
Seguirà una sessione incentrata su profili di carattere più strettamente giuridico-istituzionale, con riferimento al ruolo del Parlamento europeo nelle dinamiche istituzionali dell’Unione, con le relazioni di Nicola Lupo della Luiss “Guido Carli”, di Maria Irene Papa della Sapienza Università di Roma e di Giovanni Di Cosimo di UniMC, che si soffermerà sul “deperimento” del patrimonio costituzionale europeo.
Il convegno, patrocinato dalla Provincia di Macerata, è accreditato per la formazione professionale da parte dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e dall’Ordine dei giornalisti.
Incontro all’Istituto Agrario “G.Garibaldi” di Macerata con Tiziana Barillà. Gli studenti delle classi quarte si sono confrontati con la giornalista e autrice del libro "Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace" sulla problematica dell’accoglienza e dell’integrazione.
Il volume, pubblicato alla fine del 2017, “ripercorre le tappe del ripopolamento di uno dei tanti Comuni abbandonati del sud Italia”, tramite l’ospitalità ai migranti. Il modello Riace, esportato anche in altri paesi della Locride, si è dimostrato una reale alternativa economica e una nuova possibilità per questi territori e per queste persone.
Attraverso il suo lavoro, Barillà ha offerto un ritratto approfondito ed esclusivo del sindaco di Riace, Mimmo Lucano che, nella primavera del 2016 è stato nominato dalla prestigiosa rivista americana Fortune, tra i 50 World Greatest Leaders, gli uomini e le donne più influenti al mondo. Unico italiano nella lista, con il merito di aver ospitato più di 6.000 immigrati che hanno ripopolato la sua piccola cittadina.
Un meritato riconoscimento speciale quello assegnato all’alberghiero Varnelli di Cingoli alla Rassegna Gastronomica "Il Piatto verde", che si è appena conclusa a Riolo Terme egregiamente curata, come di consueto, dall’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi”.
La rassegna, ormai giunta alla XXVII edizione, è il concorso per la migliore ricetta realizzata con le erbe aromatiche ed è dedicata agli istituti alberghieri italiani ed europei che si affrontano a colpi di prelibatezze: comune denominatore l’utilizzo di piante cui per scienza, tradizione, credenza popolare si attribuiscono particolari proprietà.
Per l’edizione 2019 il tema scelto è stato “Le erbe del sorriso” e l’allievo della classe 3° ca del Varnelli, Gianmarco Giachini, supportato dai suoi prof. Bruno Spaccia e Paola Cutrini, ha ricevuto il Premio Speciale “Il piatto della salute” con la ricetta “Trilogia dorata di trota ai profumi del San Vicino e dell’Altonera”, giudicata dalla giuria una corretta concentrazione di nutrienti, antiossidanti, sali minerali e fibre, nonché un piatto fortemente legato al territorio.
Un’ottima vetrina per il Varnelli di Cingoli è risultata anche la partecipazione alla Selezione regionale “Cooking Quiz” che si è tenuta a TIPICITA’ 2019, aggiudicandosi la finale tra gli istituti regionali delle Marche con la classe 4° cb del prof. Bruno Spaccia e Michela Cursio, che si terrà il 10 maggio al teatro La Fenice di Senigallia.
Prima dell’accesa competizione i ragazzi hanno assistito con interesse a una lezione teorica proposta dallo chef stellato Errico Recanati.
Il futuro dell’ambiente non può che essere una prioritaria preoccupazione per i giovani dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata.
Le classi 3U, 4S, 4U, 5T, 5U dell’indirizzo Chimica Materiali Biotecnologie, opzioni Sanitario e Ambientale, hanno aderito al progetto educativo “ Per il corretto riciclo degli pneumatici fuori uso 2018-2019”, proposto da LEGAMBIENTE in collaborazione con ECOPNEUS (società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli Pneumatici Fuori Uso), con l’obiettivo di conoscere e comprendere i benefici derivanti dalla corretta gestione dei PFU acquistati legalmente, non dispersi nell’ambiente bensì adeguatamente riciclati.
Le studentesse e gli studenti, seguiti da referenti dell’iniziativa e disponendo di materiali didattici e informativi, al termine del percorso hanno realizzato un videospot finalizzato a lanciare un messaggio di stimolo verso atteggiamenti adeguati a costruire un territorio migliore.
E se il “Ricci” dovesse risultare tra i vincitori e fruire del rifacimento della superficie di un impianto sportivo con stesa contenente gomma da PFU, o di arredi per interno/esterno realizzati con gomma riciclata, come prevede il bando, sarà grazie alle docenti Floriana Seri, Barbara Eugeni, Gigliola Trapasso, Elisabetta Crucianelli ed Emanuela Borocci che hanno colto l’opportunità di inserire l’iniziativa all’interno del progetto “Differenziamoci”, comprendendo la valenza educativa e formativa della proposta.
Presentato a Verona, tempo fa, al Cosmo Bike Show da Marcello Malizia, presidente dell’ASD Ciclistica Crocette, insieme a Vittorio Anastasia della casa editrice Ediciclo; oggi a Civitanova Marche Alta si è svolto il primo step per la realizzazione del progetto Marche Bike And Social Hospitality.
‘Abbiamo voluto coinvolgere le scuole per la realizzazione di questo progetto’, ci dice Marcello Malizia, ‘legandolo ad un progetto più ampio denominato Turismo Scuola. L’Asd Ciclistica Crocette negli anni ha avuto sempre una forte sinergia con le scuole per la realizzazione di quanto andava a promuovere e così è successo anche con Marche Bike And Social Hospitality. Un progetto che andrà avanti fino a dicembre 2019 per poi essere presentato, nella sua totalità, sempre a Verona al Cosmo Bike Show con presenti i ragazzi che hanno dato le proposte migliori.
I ragazzi dell’Istituto d'Istruzione Superiore "V. Bonifazi" di Civitanova Marche Alta (nello specifico quelli del 3°A del grafico sotto la visione della prof.ssa Laura Monteverdi e la prof.ssa Chiara Petrillo) hanno realizzato il logo del progetto e svilupperanno la grafica delle pagine del sito internet del progetto stesso, oltre alla grafica della carta intestata, buste e gadget.
In definitiva che cosa è Marche Bike And Social Hospitality? E’ un sito rivolto ad un Turismo Outdoor, il segmento di mercato con il più alto trend di crescita. Dove si offre i servizi, all'interno del primo Network Marchigiano costruito intorno alle passioni del turista outdoor amante della bike, risparmiando tempo e risorse.
Chiediamo a Malizia il perchè scegliere da parte di hotel, camping, pensioni, b&b, aziende artigiane e di tipicità, ma anche ristoranti, locande, e tutto ciò che gravita sul turismo perché rivolgersi ad un sito per promuoversi? Perchè la pubblicità vola, ma i contenuti restano.
Contenuti di qualità come itinerari e pubblicazioni redazionali che sono il modo più efficace per promuoversi sul web, intercettando i clienti con una proposta complementare alle loro passioni. Perchè si entra in un Network dove sono riuniti guide ed esperti di attività; operatori locali di accoglienza, ristorazione, servizi, prodotti tipici e artigianali oltre alle bellezze culturali e monumentali. Ciò genera continue sinergie ed opportunità di business per le aziende partner.
Si destagionalizza, inoltre dice Malizia, la propria attività entrando sul mercato del turismo attivo, dove si potrà godere di una migliore distribuzione dei flussi turistici durante l'anno. Noi tutto questo vorremo, e lo realizzeremo, con la professionalità e la passione dei ragazzi delle scuole marchigiane.
Donaction approda a Macerata. Il progetto di sensibilizzazione alla donazione di organi, sangue, midollo e tessuti è stato presentato agli studenti del Liceo Linguistico di Macerata. alla presenza del dottor Gianrenato Riccioni, responsabile della Rianimazione e coordinatore locale Trapianti.
Un progetto unico in Italia: “Donaction oggi copre tutte le Marche – spiegano Sandro Brilli e Nadia Solazzi per l’Admo – Il supporto della Regione, che si è dimostrata molto sensibile, è prezioso e consente di dare un’informazione puntuale ai ragazzi”.
Migliaia i giovani delle scuole secondarie marchigiane coinvolti: “Molti chiedono come aderire alla donazione, i più sensibili al tema hanno genitori donatori e quindi sono più informati, altri ancora hanno familiari o amici che hanno subito trapianto. Su questo settore c’è molto bisogno di informare ed è per questo motivo che Donaction punta anche sulla formazione dei volontari e degli insegnanti, oltre che con i ragazzi, per dare a tutti indicazioni corrette”.
Ai ragazzi e alle ragazze è stata proposta la realizzazione di elaborati per raccontare con creatività il significato e l’importanza della donazione di organi e tessuti. Le scuole che risulteranno vincitrici del concorso, scelte da una commissione di valutazione, si aggiudicheranno un premio in denaro: 900 euro a ciascuna delle cinque scuole che realizzerà l’elaborato in forma di testo giornalistico più meritevole; 900 euro alle cinque scuole che realizzeranno lo spot-video più bello.
Gli istituti scolastici potranno spendere il premio in attrezzature didattiche e viaggi di istruzione. Donaction è sostenuto dalla Regione Marche, e coinvolge circa 10mila studenti delle scuole secondarie di secondo grado della regione.
Tutte le info, regolamento, associazioni aderenti, scadenza concorso su www.donactioncontest.it, info@donactioncontest.it (Tel. 071 94480 – 373 8363175).
Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti ha annunciato ieri il finanziamento di 18 borse di dottorato, nove (tre per ogni ciclo) per l’Università di Camerino e altrettante per l’Università Politecnica delle Marche, nell’ambito di un progetto formativo proposto dai due Atenei per attività di ricerca sui materiali compositi, da svolgersi in collaborazione con le aziende del territorio Piceno.
Per il rilancio e lo sviluppo dei territori dell’Appennino Marchigiano colpiti dal sisma del 2016, l’Università di Camerino e l’Università Politecnica delle Marche hanno stretto importanti relazioni scientifiche con quanti operano in tali territori, mettendo a disposizione il proprio know-how nei settori della chimica, ingegneria, fisica, geologia, informatica, farmaceutica, biologia, veterinaria, discipline giuridico-sociali, architettura e design, tutti di eccezionale interesse per garantire la tenuta e favorire la ricrescita delle zone martoriate.
Il Piceno, in particolare, è caratterizzato dalla presenza di importantissime realtà produttive basate sull’impiego e sviluppo di materiali innovativi e intelligenti principalmente nel settore dell’automotive, tanto che per iniziativa della HP Composites srl assieme alla rete di imprese della valle del Tronto è stato avviato il “Polo dei Materiali Compositi”.
Unicam e Univpm hanno pertanto realizzato un progetto formativo, rivolto in particolare all’attivazione di dottorati di ricerca in collaborazione con le aziende del Piceno, proprio per supportare il processo di rinascita di insediamenti e comunità, portando innovazione nei processi di costruzione e il relativo trasferimento delle competenze alla rete di imprese locali che già operano nel settore, favorendone il potenziamento e lo sviluppo di nuovi segmenti.
“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – di questo importante finanziamento che riconosce l’eccellenza del progetto che abbiamo messo in campo integrando e mettendo in sinergia le competenze del nostro ateneo con quelle dell’Università Politecnica delle Marche. Unicam svolge da tempo e con successo attività di ricerca sui materiali compositi, anche in collaborazione con le aziende, che sono state finanziate sia a livello nazionale che europea, ed ha all’attivo master altamente professionalizzanti nonché dottorati industriali. Con questo nuovo progetto vogliamo ancora una volta investire sui nostri giovani, il nostro futuro, perché non solo è grazie alla loro attività di ricerca che si produce innovazione a beneficio dello sviluppo del territorio e di quanti in esso operano, ma diamo loro anche un’opportunità di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro”.
Si è tenuto questa mattina presso l'ITE "Alberico Gentili" di Macerata, il convegno "La solitudine incide sullo stato di salute e sul declino cognitivo a qualsiasi età?", inserito all'interno della Settimana del Cervello, che si tiene dall'11 al 17 marzo.
Dopo i saluti del Dirigente scolastico, il Professor Pierfrancesco Castiglioni, i ragazzi hanno assistito alla proiezione del cortometraggio "Solitudine Emozionale" e hanno poi interagito con interesse e in modo attivo con i professionisti seduti al tavolo di confronto: il Presidente AUI Manuela Berardinelli, la neuropsicologa Susanna Cipollari e il neurologo Past President AIP Marche Osvaldo Scarpino.