Mercoledì 5 marzo, gli studenti delle classi quinte e della 4L hanno avuto l’opportunità di partecipare a un incontro formativo di due ore con la dottoressa Elisa Ballini, dottoranda e esperta in marketing sportivo. L'incontro, che ha suscitato grande interesse tra i giovani partecipanti, si è svolto con l’obiettivo di esplorare il mondo del marketing applicato al settore sportivo, un ambito in continua evoluzione e con un impatto sempre maggiore sull’economia globale.
L'incontro è iniziato con una presentazione introduttiva in cui la dottoressa Ballini ha spiegato cos’è il marketing sportivo e il ruolo fondamentale che esso ha nel promuovere eventi sportivi, squadre e brand. Dopo aver delineato il quadro generale, ha voluto offrire un consiglio prezioso ai ragazzi, sottolineando l'importanza di mantenere un legame con l’attività sportiva, indipendentemente dai percorsi professionali futuri.
Un invito che ha colto nel segno, vista la partecipazione attiva e l'entusiasmo degli studenti. Elisa Ballini ha poi approfondito i temi cardine del marketing sportivo, toccando vari aspetti fondamentali per comprendere come funzionano le dinamiche di un settore tanto ricco e complesso. Tra i punti salienti della presentazione, il concetto di "Manager dello sport" e l'importanza della sua figura nel costruire un progetto di marketing vincente.
È stata analizzata anche l'incidenza dello sport sul nostro paese, considerando l'influenza che ha sull’economia e sulla cultura, nonché il ruolo del marketing nello sviluppo di un brand sportivo e nel posizionamento di una squadra, sia a livello locale che internazionale.Uno degli aspetti più interessanti trattati è stato il marketing esperienziale e l'engagement dei fan. La Dottoressa Ballini ha spiegato come le squadre e gli eventi sportivi utilizzano strategie creative per coinvolgere il pubblico, creando esperienze uniche che vanno ben oltre il semplice spettatore.
Questi concetti sono stati analizzati anche in relazione all'evoluzione dei social media e alla crescente importanza del digitale nella promozione sportiva.L’incontro si è concluso intorno alle 10:30, quando è stato lasciato spazio alle domande degli studenti, che hanno mostrato grande interesse nei confronti degli argomenti trattati. Alle 10:50, l'incontro si è chiuso con un caloroso applauso da parte dei ragazzi, che hanno ringraziato la Dottoressa Ballini per la sua disponibilità e per il bellissimo meeting che ha tenuto.Questo incontro ha rappresentato un'occasione preziosa per tutti gli studenti coinvolti, che hanno avuto l’opportunità di approfondire un tema affascinante come il marketing sportivo e di comprendere meglio come il mondo dello sport possa essere gestito attraverso strategie di comunicazione mirate ed efficaci.
(Alessandro Forte, VL Progetto Sport ITE “Gentili” Macerata)
Venerdì 4 aprile 2025, Recanati ospiterà la Notte Internazionale della Geografia, prestigiosa iniziativa annuale promossa dall’Association of Geographical Societies in Europe (EUGEO) e dall’International Geographical Union (IGU). L'evento, dal titolo La Geografia e i “Luoghi dell’Infinito”. Traiettorie di sviluppo turistico e territoriale, è organizzato dalla sezione Marche dell’aiig in collaborazione con l’assessorato alla cultura, al turismo e al commercio del comune di Recanati e il FAI – Orto sul Colle dell’Infinito.
La manifestazione avrà inizio alle ore 16:30 con una visita guidata ai “luoghi di Leopardi”, con partenza da Piazza "Sabato del Villaggio", curata da Ettore Pelati e dal Fai – Orto sul Colle dell’Infinito. Seguirà, alle ore 18:00 presso la sala di giunta del palazzo comunale, un dibattito scientifico dedicato all’analisi del paesaggio leopardiano, esplorandone le stratificazioni culturali e spaziali e approfondendo il ruolo di vettore strategico per uno sviluppo turistico-territoriale sostenibile.
Aprirà l'incontro il saluto istituzionale di Ettore Pelati, assessore alla cultura, al turismo e al commercio del comune di Recanati. Maurizio Paoletti, assessore all’urbanistica, ambiente e trasporti, illustrerà lo stato attuale e le prospettive future del “Piano Particolareggiato Colle dell’Infinito”, progetto rilevante nell’agenda amministrativa della Giunta guidata dal sindaco Emanuele Pepa.
Prenderanno parte al dibattito autorevoli studiosi di geografia, tra cui Carlo Pongetti, presidente della sezione Marche dell’Aiig e professore ordinario di geografia presso l’Università di Macerata, e Lorenzo Bagnoli, professore ordinario di geografia presso l’Università di Milano-Bicocca. Modererà Simone Betti, professore ordinario di geografia e direttore del dipartimento di scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata.
«Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per promuovere una riflessione multidimensionale, integrando tutela ambientale, approfondimento culturale e strategie per lo sviluppo economico locale – sottolineano Pongetti e Pelati – finalità perfettamente in linea con le missioni istituzionali dell’Aiig, del Fai e dell’amministrazione comunale di Recanati».
La segreteria organizzativa è affidata a Filippo Pistocchi, a Diego Borghi e a Lorenzo Virgini dell’Università di Macerata, soci della sezione Marche dell’aiig.
La GeoNight 2025 intende, dunque, proporsi come momento qualificato di dialogo tra istituzioni, mondo accademico e comunità locale, rivolto alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio paesaggistico e culturale del territorio marchigiano.
Nell’ambito degli incontri promossi per il percorso formativo “Le competenze trasversali nella Scienza”, l’Università di Camerino ospita giovedì 3 aprile lo scrittore Stefano Mancuso, docente dell’Università di Firenze e accademico dei Georgofili.
Fondatore della neurobiologia vegetale e appassionato divulgatore, Stefano Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare.
Ad Unicam terrà una lezione partendo dal suo libro “Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro”, un libro che esplora il mondo vegetale per immaginare il futuro dell'umanità.
L’incontro si terrà presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” con inizio alle ore 17. L’evento è aperto a tutte e tutti, è rivolto alla comunità universitaria, alla cittadinanza e a quanti interessati.
Le microcredenziali sono la prossima scommessa del sistema universitario nazionale ed europeo: è quanto emerso dal convegno internazionale promosso dall’Università di Macerata e dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) che si è tenuto oggi a Macerata e ha visto la partecipazione di esperti nazionali e internazionali. Le microcredenziali stanno rivoluzionando il modo in cui acquisiamo competenze, offrendo percorsi formativi brevi, mirati e riconosciuti a livello professionale. A differenza dei tradizionali diplomi o lauree, queste certificazioni si concentrano su competenze mirate, permettendo di aggiornarsi rapidamente in un mondo del lavoro in continua evoluzione.
“Le microcredenziali – ha sottolineato la presidente della Crui Giovanna Iannantuoni in collegamento da Milano –rappresentano un tassello fondamentale di una strategia molto più ampia di cui il nostro Paese e l'Europa hanno urgente bisogno per colmare il divario tecnologico e di competenze con i nostri principali concorrenti: Cina e Stati Uniti. Negli ultimi vent'anni, la competitività delle imprese europee, in settori chiave e strategici come l'intelligenza artificiale e la tecnologia applicata all'energia, ha subito un calo significativo. Come invertire questa tendenza? Attraverso la formazione del capitale umano e l’innovazione tecnologica che deriva dalla ricerca e in questo i nostri Atenei svolgono un ruolo chiave. È necessario che le competenze acquisite siano certificate e riconosciute a livello internazionale e la Crui è allineata su questo fronte”.
Come ha evidenziato il rettore John Mc Court, queste nuove forme di certificazione consentono di “rafforzare la mobilità studentesca, facilitare l'apprendimento permanente e migliorare la capacità delle università di rispondere alle nuove esigenze educative e professionali”. Mc Court ha anche rimarcato come le microcredenziali siano essenziali per creare alleanze europee e percorsi formativi personalizzati, permettendo agli studenti di combinare competenze da diverse istituzioni. Per essere efficaci, è necessario un sistema europeo che ne garantisca il valore e la comparabilità e tecnologie innovative in grado di assicurare pari opportunità di accesso a tutti. Con oltre tremila studenti iscritti ai corsi di scienze della formazione, più di mille ai servizi di e-learning e quasi cento ai primi due cicli del dottorato nazionale in “Teaching and Learning Sciences”, che coinvolge più di 30 atenei italiani, l’Università di Macerata si conferma all'avanguardia nell'innovazione didattica.
Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, membro della giunta Crui e coordinatrice del gruppo della didattica, ha invece discusso le sfide legate all'integrazione delle microcredenziali nel sistema educativo italiano, caratterizzato da numerosi vincoli e regole. “Dobbiamo ripensare ai nostri modelli educativi ed aprirci a modelli di apprendimento applicabili durante tutto l’arco della vita” ha detto. Giorgio Calcagnini, rettore dell'Università di Urbino e anche lui in giunta Crui, ha parlato dell'implementazione degli open badge nel suo ateneo e del Teaching and learning center. Maria Pia d’Angelo, ha portato il saluto del rettore Liborio Stuppa dell’Università D’Annunzio Chieti Pescara.
La prima sessione del convegno ha affrontato il ruolo delle microcredenziali nell’integrazione tra formazione accademica e competenze per il mercato del lavoro. Marilena Maniaci dell’Anvur ha sottolineato l’importanza di standard qualitativi, mentre Luca Lantero di Cimea ha approfondito il tema del riconoscimento dei crediti a livello internazionale. Bruna Vives di Erua ha presentato casi concreti di collaborazione tra atenei europei, evidenziando come queste certificazioni possano favorire la mobilità studentesca. A seguire, Mairéad Nic Giolla Mhichíl ha illustrato il modello del consorzio Eciu, basato su microcredenziali modulari e personalizzabili, mentre Marta Ghisi, di Ruiap, ha discusso le sfide per le università italiane, tra cui la necessità di maggiore interoperabilità dei sistemi e il coinvolgimento delle imprese. Nel pomeriggio, due panel hanno animato il dibattito. Il primo, moderato da Edith Cognigni, ha visto protagoniste università come Trento, Ca’ Foscari e Chieti-Pescara, che hanno condiviso best practice sull’implementazione di percorsi brevi e riconosciuti a livello transnazionale. Il secondo panel, guidato da Laura Vagni, ha invece approfondito l’impatto delle microcredenziali negli atenei italiani, con interventi di docenti e ricercatori delle università di Cagliari, Urbino, Politecnica delle Marche e Camerino. Tra i temi emersi: l’adattamento ai bisogni degli studenti lavoratori, l’inclusività e l’allineamento con le richieste del mondo professionale.
Dieci studentesse e studenti della Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani" dell'Università di Camerino sono stati selezionati per un viaggio formativo di dieci giorni in Cina, grazie al programma di relazioni internazionali "Young Envoys Scholarships" (YES) promosso dal Ministero dell'Educazione cinese e coordinato in collaborazione con la China Education Association for International Exchange (CEAIE).
Partiti nei giorni scorsi, le studentesse e gli studenti stanno avendo l’opportunità di immergersi nella cultura e nella vita accademica cinese, visitando due delle città più emblematiche del Paese: Pechino e Xi’An.
Grande l’entusiasmo da parte della Direttrice della Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani", Loredana Cappellacci: "Le nostre allieve e i nostri allievi potranno camminare sulla Grande Muraglia, ammirare l’Esercito di Terracotta, ma anche vivere momenti di scambio culturale all’interno dei campus universitari cinesi, visitare aziende all’avanguardia e incontrare realtà imprenditoriali italiane presenti nel Paese. Un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza della Cina sotto molteplici aspetti".
Alla vigilia della partenza, il Prorettore Vicario di Unicam, Emanuele Tondi, è stato ricevuto presso l'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Roma, su invito dell’Ambasciatore Jia Guide, insieme a rappresentanti di altri Atenei italiani. Durante l’incontro, anche le studentesse e gli studenti selezionati sono stati accolti per un saluto istituzionale, occasione che ha permesso loro di conoscersi e di iniziare a entrare in contatto con la cultura cinese.
Per Unicam erano presenti Francesco Brosciani o Paciotto, Maddalena Fileni, Enrico Gambini-Rossano, Claudia Germoni e Tobia Zannini, accompagnati dal Prorettore Vicario Tondi. Il gruppo è stato poi raggiunto a Roma da Letizia Binci, Elena Loreti, Anna Paniccià, Matteo Santoni ed Emma Vissani, ed insieme hanno intrapreso questa avventura formativa e umana.
Un dato allarmante che si somma alle fragilità di un territorio ancora ferito dal sisma del 2016: il calo demografico. Durante l’incontro all’Università di Macerata per la presentazione del suo ultimo libro “Mediae Terrae. Dopo il terremoto: la rinascita dell'Italia centrale oltre la fragilità del territorio”, il Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, ha sottolineato come il declino delle nascite rappresenti oggi un'emergenza per il futuro delle aree interne.
"Ringrazio il rettore McCourt, la direttrice Cedrola del Dipartimento di Economia e diritto e il prof. Rivetti per aver voluto approfondire, con l'occasione della presentazione del mio libro Mediae Terrae, i tanti temi che attraversano la grande sfida della ricostruzione dell'Appennino Centrale. Sono proprio di oggi i dati dell'Istat che ci propongono un quadro preoccupante per il peggioramento della crisi demografica. C'è stato infatti un ulteriore calo della fecondità in Italia: con 1,18 figli per donna nel 2024 viene superato il minimo di 1,19 del 1995, anno nel quale sono nati 526mila bambini a fronte dei 370mila del 2024. Per questo ho ribadito agli studenti del corso del prof Rivetti che la vera sfida intorno alla quale tutti noi dobbiamo serrare i ranghi è quella del neopopolamento, solo così la ricostruzione potrà essere anche riparazione, dei legami sociali, economici e quindi delle occasioni di sviluppo per consentire ai giovani, come ai tanti presenti oggi, di restare nella propria terra", ha dichiarato.
L’appuntamento, promosso nell’ambito del progetto “Dipartimento di eccellenza” del Dipartimento di Giurisprudenza, ha visto la partecipazione del rettore John McCourt, della direttrice del Dipartimento di Economia e diritto Elena Cedrola e del docente di diritto tributario Giuseppe Rivetti. Tanti gli studenti presenti in aula insieme a rappresentanti delle istituzioni territoriali.
Ricostruire non solo le case, ma le comunità
Il rettore McCourt ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla ricostruzione: “Il nostro intento è quello di lavorare con il territorio e per il territorio. Questo libro, oltre che di una ricostruzione fisica, parla della necessità di una ricostruzione economica, culturale, sociale. Dopo un terremoto che io paragono a un ictus, il primo soccorso è indispensabile per salvare la persona, ma sono altrettanti fondamentali gli interventi successivi per la riabilitazione del paziente”. McCourt ha inoltre evidenziato il ruolo chiave del partenariato tra pubblico e privato e dell’Università nel rilancio dei borghi, affinché tornino a essere luoghi vivi, attrattivi anche per i turisti.
Innovazione e ripartenza: il contributo dell’Università
Un esempio concreto di rinascita è stata la riqualificazione delle sedi dell’Ateneo danneggiate dal sisma, come quella del Dipartimento di Economia e diritto che ha ospitato l’incontro: “Un luogo che gli studenti sentono come casa, fondamentale dopo il periodo della pandemia”, ha detto la direttrice Elena Cedrola. Giuseppe Rivetti ha poi inquadrato il libro di Castelli come “un atto d’amore verso il territorio”, ponendo l’accento sulle aree interne come culla della civiltà europea, sulle sfide della globalizzazione e sulla necessità di politiche che incentivino la permanenza delle comunità.
Castelli: "Il calo demografico è la vera emergenza"
Nel suo intervento, Castelli ha ribadito la necessità di una ricostruzione che guardi oltre il presente, illustrando le misure messe in campo per rendere le aree interne più attrattive e sicure, a partire dal progetto Next Appennino, finanziato con circa 2 miliardi di euro, e dagli investimenti per migliorare la viabilità (1 miliardo di euro) e la digitalizzazione, con la creazione di data center avanzati e la semplificazione amministrativa. Infine, ha ribadito il ruolo strategico dell’Università e della formazione continua per il futuro del Cratere sismico, visto non come un’area marginale, ma come un territorio di relazioni e innovazione.
Un incontro con la cittadinanza per illustrare tutte le azioni portate avanti da dicembre a oggi contro l’accorpamento scolastico dell’Istituto comprensivo Simone De Magistris di Caldarola e l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Fabbroni, nei giorni scorsi ha risposto ai dubbi dei cittadini e alle preoccupazioni delle famiglie degli studenti che frequentano l’Istituto caldarolese, anche dei quattro Comuni vicini.
«Da quando la Regione, nel pieno delle festività natalizie, ci ha comunicato la decisione d’imperio dell’accorpamento - ha detto il primo cittadino -, ipotesi che non era mai stata valutata nei tavoli precedenti con gli enti preposti, ci siamo subito impegnati per valutare tutte le strade percorribili a evitare la riorganizzazione».
Si sono susseguiti incontri con gli altri sindaci del territorio interessati dall’accorpamento e, grazie all’impegno del presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti, è stato possibile incontrare l’assessore regionale all’Istruzione Chiara Biondi. Grande sostegno è arrivato dal vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini, che ha compreso le conseguenze dell’accorpamento dell’IC De Magistris con quello di un territorio molto distante, rendendosi disponibile a valutare nuove soluzioni per l’anno scolastico 2026-2027. Due, infatti, le principali strade su cui sta lavorando l’amministrazione comunale: il ricorso al Tar contro la delibera regionale per l’anno scolastico 2025-2026 e lo studio di un piano B con un eventuale accorpamento a un istituto più vicino a Caldarola e ai Cinque Comuni per l’anno scolastico 2026-2027.
«Per quanto riguarda il ricorso al Tar - ha spiegato Fabbroni - riteniamo che non ci sia stata una adeguata istruttoria per attuare l’accorpamento e che non siano state tenute in considerazione le peculiarità del Comune di Caldarola e degli altri Comuni su cui opera l’Istituto. Non troviamo una motivazione congrua che giustifichi questo accorpamento. Nel corso del tavolo interistituzionale del 13 dicembre scorso, questa ipotesi non era mai stata né discussa né accennata. In quella sede erano state valutate otto proposte di accorpamento, ma nessuna di queste includeva Caldarola. Poi, improvvisamente, il 23 dicembre è comparsa la delibera della giunta regionale che prevedeva l’accorpamento De Magistris-Frau Leopardi. Non comprendiamo cosa sia cambiato in dieci giorni e quale sia il motivo per cui nessuno degli enti e degli istituti coinvolti sia stato avvisato. Questo è il vizio per il quale ci sembra che ci sia stata a monte una istruttoria incompleta, senza essere stata discussa al tavolo interistituzionale. Vizi a cui si aggiungono disposizioni regionali e nazionali che richiedono particolare attenzione nel tutelare le sedi scolastiche montane. Chiaro che anche queste possono essere oggetto di ridimensionamenti, ma a seguito di una istruttoria adeguata e di maggiori attenzione, cautela e motivazione rafforzata che, in questo caso, sono venute meno».
Poi lo sguardo rivolto al futuro e l’apertura a trovare soluzioni condivise: «Dal colloquio con l’assessore regionale Chiara Biondi - ha detto Fabbroni - è emersa la disponibilità dell’assessore al confronto con i nostri territori per recepire le nostre necessità e, compatibilmente con la fattibilità tecnica, mettere in pratica le nostre proposte».
Nel corso dell’assemblea, il sindaco Fabbroni ha ringraziato il vicepresidente della Provincia di Macerata, Luca Buldorini, riconoscendolo come il primo rappresentante istituzionale ad aver colto il grido d’allarme proveniente dal territorio. Grazie al suo impegno, si è attivato un percorso di confronto con i Comuni coinvolti e si è avviata una riflessione condivisa in vista della futura programmazione scolastica. La Provincia di Macerata, pur non avendo avuto un ruolo nella fase iniziale del processo e non essendo stata formalmente coinvolta dai Comuni interessati, ha confermato la propria disponibilità a farsi carico delle esigenze del territorio, riaffermando il proprio ruolo istituzionale di cerniera tra le realtà locali e la Regione. L’ente provinciale, anche con il supporto del consigliere Pierfrancesco Castiglioni, ha inoltre ribadito la necessità di un percorso costruito in sinergia con le amministrazioni comunali, le dirigenze scolastiche e i rappresentanti di istituto, veri interpreti delle esigenze degli studenti e garanti del diritto all’istruzione nei territori montani.
«Nel frattempo - ha concluso il sindaco - è stato approvato in consiglio comunale (e così sta avvenendo nei Consigli degli altri quattro Comuni interessati) un documento in cui si dà mandato all’amministrazione di valutare insieme agli altri enti le linee di indirizzo per la programmazione della rete scolastica del Comune».
L’Università di Macerata in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane organizza un convegno internazionale sulle microcredenziali e l’innovazione nella didattica. L’evento si terrà nell’aula conferenze di Piazza Strambi martedì 1° aprile e vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti di prestigiose istituzioni accademiche italiane e di alleanze europee come Erua. L’evento sarà seguito online anche da almeno 120 tra rettori, prorettori, delegati alla didattica e alla ricerca, docenti e personale amministrativo di Atenei da tutta Italia, da Catania a Verona, segnale del profondo interesse suscitato da questa giornata. Al centro della discussione, un approccio comune per sostenere l’apprendimento permanente e l’occupabilità attraverso percorsi di apprendimento brevi, flessibili e certificati. Le microcredenziali attestano, infatti, le competenze acquisite attraverso esperienze formative di breve durata e rappresentano un'opportunità flessibile e mirata per favorire lo sviluppo personale e professionale. L’incontro di martedì sarà aperto alle 9:30 dai saluti istituzionali del rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, e della presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni. Per informazioni: unimc.it/microcredenziali.
La prima sessione del convegno, in programma dalle 11 alle 13, affronterà il ruolo delle microcredenziali nell’integrazione della formazione universitaria e dell’apprendimento permanente. Sotto la moderazione di Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, interverranno esperti nazionali e internazionali tra cui Marilena Maniaci dell’Anvur, Luca Lantero di Cimea e Bruna Vives, segretaria generale di Erua, che analizzeranno il contesto normativo e qualitativo delle microcredenziali. Seguirà l’intervento di Mairéad Nic Giolla Mhichíl, che presenterà il modello europeo del consorzio Eciu, e di Marta Ghisi della Rete universitaria italiana per l'apprendimento permanente, che discuterà le sfide e le opportunità per le università italiane.
Nel pomeriggio, dalle 140 alle 170, il convegno proseguirà con due panel di discussione. Il primo, moderato da Edith Cognigni, metterà a confronto le esperienze di università italiane ed europee come l’Università di Trento, l’Università Ca’ Foscari e l’Università di Chieti-Pescara. Il secondo panel, coordinato da Laura Vagni, approfondirà l’impatto delle microcredenziali nei diversi atenei italiani, con la partecipazione di docenti e ricercatori dell’Università di Cagliari, dell’Università di Urbino, della Politecnica delle Marche e dell’Università di Camerino.
Per chi non potrà partecipare in presenza sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Macerata.
Questa mattina, venerdì 28 marzo, è stato ufficializzato presso il rettorato dell'Università di Macerata un importante accordo tra l'Ateneo e la Questura di Macerata, volto a semplificare e accelerare le procedure burocratiche per il rilascio del permesso di soggiorno agli studenti internazionali. Il protocollo è stato firmato dal rettore dell'Università di Macerata, John McCourt, e dal questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, alla presenza della delegata al rettore per le Relazioni Internazionali, Benedetta Barbisan, della responsabile dell'area internazionalizzazione, Antonella Tiberi, e del commissario Massimo Santecchia, addetto all'Ufficio Immigrazione.
L'accordo prevede che ogni mercoledì la Questura dedichi una giornata a ricevere gli studenti provenienti dall'estero, fornendo supporto per le pratiche burocratiche necessarie per il loro soggiorno in Italia. Un'iniziativa che si inserisce nelle strategie di internazionalizzazione dell'Ateneo, con l'intento di rendere più agevole il percorso accademico per gli studenti internazionali, i quali spesso si trovano a dover affrontare lunghe attese e complesse procedure amministrative.
L'accordo, che ha una durata quinquennale, segna un passo importante nell'accoglienza degli studenti stranieri e rafforza la sinergia tra l'Università di Macerata e le istituzioni locali. Il Senato Accademico ha approvato all'unanimità la convenzione, riconoscendo l'importanza di tale iniziativa nel migliorare i servizi e rispondere alle esigenze della crescente comunità studentesca internazionale. Il coordinamento delle attività sarà affidato all'Ufficio Global Engagement dell'Università, che garantirà un servizio efficiente e tempestivo.
Il rettore John McCourt ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, evidenziando che l'Università accoglie attualmente circa 110 studenti internazionali provenienti da 60 paesi diversi, tra cui Brasile, Argentina e India. "Facilitare il loro inserimento accademico ci permetterà di incrementare ulteriormente il numero di studenti internazionali e di arricchire l'atmosfera accademica e culturale del nostro Ateneo", ha affermato McCourt.
Anche il questore Gianpaolo Patruno ha espresso il suo massimo sostegno all'accordo, dichiarando: "Abbiamo subito raccolto la segnalazione per agevolare queste pratiche. Siamo sempre al servizio delle istituzioni e della cittadinanza, seguendo i nostri motti: esserci sempre e a servizio della gente".
Benedetta Barbisan, Delegata al Rettore per le Relazioni Internazionali, ha aggiunto: "Avvicinare le istituzioni agli studenti è una forma di pedagogia civile. In questo modo, gli studenti si sentono più sicuri nella nostra comunità. L'interazione tra il campus universitario e la città di Macerata è un elemento unico che i nostri studenti internazionali apprezzano molto".
L’area internazionalizzazione ed Erua dell'Università e il servizio immigrazione della questura coordineranno le attività per garantire un servizio efficiente e tempestivo, come hanno spiegato i rispettivi responsabili Antonella Tiberi e il commissario Massimo Santecchia.
Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per rendere l'Università di Macerata un luogo sempre più inclusivo e accogliente, favorendo un ambiente che stimola la crescita accademica e culturale di tutti gli studenti, italiani e internazionali.
Un’improvvisa emergenza sanitaria ha colpito circa 70 studenti dell'Istituto IIS "E. Mattei" di Recanati durante un viaggio d'istruzione in Campania. La dirigente scolastica Antonella Marcatili ha voluto rassicurare le famiglie, sottolineando il costante impegno dell’Istituto nella gestione della situazione.
"L’Istituto ha mantenuto contatti costanti con tutte le famiglie fin dalle prime ore della mattina di giovedì 27 marzo, fornendo informazioni e supporto ai genitori, comprensibilmente preoccupati", ha dichiarato la dirigente. Già nella notte tra mercoledì e giovedì, i docenti accompagnatori hanno allertato il 118, permettendo il tempestivo intervento dei sanitari.
La scuola ha inoltre provveduto, nella mattinata di giovedì, a garantire la presenza in loco di un medico che monitorasse lo stato di salute degli studenti e dei docenti colpiti dall’intossicazione fino alla mattinata di oggi.
La priorità dell’Istituto è stata quella di organizzare il rientro in sicurezza degli studenti. "A seguito del parere espresso dal medico presente in loco, diciotto studenti e tre docenti accompagnatori sono rimasti in hotel per una ulteriore notte. Il loro rientro è previsto per il tardo pomeriggio di oggi", ha spiegato Marcatili.
Anche l'Ast di Macerata ha offerto il proprio supporto, fornendo informazioni e consigli utili sia alla scuola che alle famiglie. In particolare, il Dipartimento di Emergenza Urgenza si è reso disponibile per visitare gli studenti che ne avessero necessità.
La dirigente ha voluto ringraziare le famiglie per la collaborazione, che ha consentito una gestione efficace dell’emergenza: "Tutte le azioni intraprese sono state finalizzate a garantire il rientro a casa in sicurezza degli studenti e dei docenti. Ringraziamo i genitori per il supporto e la fiducia riposta nella scuola".
Le indagini sono ancora in corso per identificare con precisione la causa dell’intossicazione alimentare che ha colpito gli studenti durante il loro soggiorno in Campania.
L'Università Politecnica delle Marche ha pubblicato un nuovo bando per assegnare il premio di laurea in ricordo degli ingegneri Manuel Biagiola e Huub Pistoor. Le vite di Manuel Biagiola e Huub Pistoor sono state interrotte nelle Marche nel 2019. Manuel è stato travolto e ucciso da un automobilista mentre rientrava a casa in moto dal lavoro a Potenza Picena.
Huub è stato travolto e ucciso di ritorno dal lavoro vicino a Jesi: un rimorchio si è staccato dalla motrice di un camion e ha colpito la sua auto. Un bel modo per onorare la loro memoria e sensibilizzare sui temi della prevenzione e della sicurezza stradale è la decisione presa dal Senato Accademico dell'Università Politecnica delle Marche.
Ha istituito un Premio di laurea in loro ricordo da assegnare a una Tesi di Laurea Magistrale conseguita presso l'UNIVPM in Ingegneria Civile, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informatica e dell'Automazione o Environmental Engineering su argomenti riguardanti: mobilità sostenibile, progettazione di strade e infrastrutture sicure, innovazioni tecnologiche per la prevenzione dell'incidentalità stradale, progetti di mobilità urbana nel rispetto della sicurezza stradale. Il bando ha cadenza annuale, è stato pubblicato in questi giorni con scadenza il 26 maggio 2025.
I familiari dei due ingegneri esprimono la propria gratitudine: "Speriamo che iniziative come questa possano aiutare a diffondere la cultura della prevenzione, a richiamare l'attenzione di cittadini e istituzioni sui diritti fondamentali alla salute e alla vita che devono essere tutelati anche sulle strade. Lo dobbiamo alle tante vittime, ancora oltre tremila ogni anno nel nostro Paese, e a tutti i cittadini utenti della strada. Grazie ai docenti e agli studenti che si dedicano a progetti e ricerche per difendere la vita".
La compagna di Huub Pistoor, Gioia Bucarelli, ha curato la pubblicazione di un libro corale in ricordo delle vittime di violenza stradale, che presenta contributi di esperti, persone e associazioni impegnate nell'ambito della prevenzione, della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. I familiari e gli amici di Manuel Biagiola, con la compagna Silvia Emiliani e il fratello Simone, hanno dato vita all'Associazione Manuel Biagiola che si impegna a promuovere la cultura del rispetto delle regole e della vita.
L'Ufficio scuola del Comune di Civitanova Marche ha pubblicato l'avviso con i requisiti per la richiesta delle borse di studio. Possono presentare domanda di borsa di studio gli studenti maggiorenni oppure, se minorenne, il genitore o chi rappresenta il minore, appartenente a famiglie il cui indicatore economico equivalente (ISEE), in corso di validità, non superiore a 13.500 euro.
Il termine perentorio per la presentazione delle istanze è stato fissato alle ore 13:00 del 12 maggio 2025. Tutte le informazioni necessarie possono essere visualizzate al link: https://www.comune.civitanova.mc.it/servizio/borse-di-studio-mim-individuazione-degli-aventi-diritto-a-s-2024-2025/
Per ogni eventuale e ulteriore necessità si potrà contattare i referenti Pedro L. Tartufoli (tel. 0733822241) o Nadia Giannini (tel. 0733822294). In caso di difficoltà nell’accesso e nella compilazione, sarà possibile rivolgersi alla Sig.a Ivana Petroselli telefono 0718064724, referente per i Punti di Facilitazione Digitale, il giovedì dalle ore 10:00 alle 18:00, presso l’Ufficio Informazioni Turistiche (p.zza XX Settembre angolo via Buozzi) - telefono 0733822213 ed il venerdì dalle 9:00 alle 17:00, presso i locali della Biblioteca Zavatti (viale Vittorio Veneto 124) – telefono 0733813837 oppure allo Sportello Cittadinanza Digitale attivo presso lo Sportello Segretariato Sociale, in vicolo Sforza, tutti i mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 – telefono 0733822208.
Il commissario straordinario del Governo per la riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli sarà lunedì 31 marzo all’Università di Macerata per presentare il suo ultimo volume "Mediae Terrae. Dopo il terremoto: la rinascita dell'Italia centrale oltre la fragilità del territorio".
L’appuntamento, alle 11:30 nell’aula 2.7 in piazza Strambi, 1, è promosso nell’ambito del progetto "Dipartimento di eccellenza" di Giurisprudenza sui temi dell’innovazione e della vulnerabilità.
Dopo i saluti del rettore John McCourt, a dialogare con il commissario Castelli sarà Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario: un momento di confronto tra istituzioni e mondo accademico e un’opportunità, per i giovani, di riflettere sul presente e sul futuro del territorio, con uno sguardo particolare alla valorizzazione del sistema economico e sociale delle aree interne. L'evento è aperto al pubblico.
La ricostruzione dopo il sisma 2016-2017 sta diventando un laboratorio capace di offrire un percorso di sviluppo e di rinascita a tutto il Centro Italia. Il cantiere più grande d’Europa propone innovazione, sicurezza e sostenibilità, rilanciando il ruolo e il presidio umano in una delle più vaste “aree interne” del Paese: l'Appennino centrale.
Dalla mitigazione del cambiamento climatico alle ipotesi di sviluppo per rilanciare il ruolo dei borghi italiani, puntando sul rilancio dell’agricoltura così come sulla nuova evoluzione della rivoluzione digitale. Nei nove capitoli della pubblicazione, il commissario Castelli traccia le linee per rifondare un Appennino contemporaneo, ricco di arte e cultura millenaria e aperto alle nuove reti, fisiche e virtuali.
La presentazione in Ateneo propone un approfondimento delle sfide legate alla rinascita dei territori colpiti dal sisma, ma anche un messaggio chiaro di speranza e di concretezza per le nuove generazioni.
In un solo giorno, 28 scatoloni, 261 chili di speranza. Il 25 marzo, gli studenti della scuola primaria e secondaria di I grado del Convitto di Macerata hanno trasformato la generosità in azione concreta, raccogliendo generi alimentari a lunga conservazione per chi ne ha più bisogno. Farina, cibi in scatola, biscotti, frutta sciroppata, conserve, pasta, passate di pomodoro, legumi, riso, non sono stati solo doni materiali, ma veri e propri messaggi di vicinanza e solidarietà.
L'iniziativa, guidata con passione dalla referente del progetto, la professoressa Barbara Fausti, è parte di Donacibo, la settimana della solidarietà che dal 24 al 29 marzo coinvolge le scuole di tutta Italia. Promosso dalla Federazione Banchi di Solidarietà, il progetto invita studenti, insegnanti e famiglie a un piccolo gesto che può cambiare la giornata - e forse anche la vita - di chi è in difficoltà.
Gli alunni del Convitto hanno accolto la sfida con entusiasmo, dimostrando che la generosità non ha età. L'intera scuola si è trasformata in un punto di raccolta, con bambini e ragazzi che hanno portato alimenti da destinare alle associazioni benefiche del territorio.
Ma Donacibo non è solo una raccolta: è un'occasione di crescita. Perché donare significa mettersi nei panni dell'altro, capire che anche un pacco di pasta può essere un ponte tra chi ha e chi non ha. È un’esperienza che lascia il segno, insegnando anche ai più giovani il valore della condivisione e della responsabilità sociale.
Quando i volontari del Banco di Solidarietà hanno ritirato i beni raccolti, il senso di soddisfazione era tangibile. Ogni pacco, ogni scatola riempita raccontava una storia di impegno e altruismo. E così, grazie ai piccoli grandi gesti di alunni e alunne del Convitto di Macerata, tante famiglie riceveranno un aiuto concreto.
La dirigente scolastica Roberta Ciampechini ha espresso grande soddisfazione per la generosità dimostrata da tutta la comunità educante. Ha evidenziato la valenza formativa dell’iniziativa, ringraziando la professoressa Fausti, le famiglie, gli studenti, i docenti ed il personale tutto, sottolineando come "la partecipazione attiva degli studenti a progetti di solidarietà come Donacibo rappresenti un’occasione preziosa per crescere come cittadini consapevoli e responsabili. È meraviglioso vedere nei nostri ragazzi la voglia di aiutare e di fare la differenza". Un segno che dura nel tempo, quello di Donacibo. Perché la solidarietà è un seme: basta poco per farlo germogliare, e quando cresce, è capace di cambiare il mondo.
Dal 31 marzo al 5 aprile 2025, l'Università di Macerata ospiterà la Settima edizione della Settimana dell'Inclusione, un appuntamento ormai consolidato che porta al centro del dibattito accademico e sociale i temi dell'accessibilità, delle pari opportunità e delle buone pratiche per una società più inclusiva. Organizzato in collaborazione con la Società italiana di pedagogia speciale, In4In spin off di Unimc, il sostegno del progetto Pirr Safina Vitality e il patrocinio del Comune di Macerata.
L'evento si distingue per il respiro internazionale, grazie alla partecipazione di studiosi ed esperti provenienti da atenei e istituzioni di tutto il mondo, e per il forte coinvolgimento di associazioni, cooperative e testimonianze dirette della società civile. Un programma ricco tra ricerca e pratiche innovative: il taglio del nastro si terrà lunedi 31 marzo alle 14:30 al Polo Bertelli con la tavola rotonda
"Progettazioni Inclusive", alla presenza del rettore John McCourt, e di rappresentanti delle istituzioni regionali e cittadine. Seguirà l'inaugurazione delle tele realizzate dal Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata. In contemporanea, nelle sedi del centro storico, si svolgeranno un incontro dedicato al ruolo della musica nelle comunità a cura delle edizioni Eum, una riflessione sulla scrittura e i disturbi dell'apprendimento con esperti internazionali e una sessione su donne vittime di violenza e percorsi di inclusione.
Nel giorni successivi, la ricerca accademica sarà protagonista con convegni su temi emergenti: dall'impatto delle microcredenziali sull'apprendimento digitale in collaborazione con la Conferenza dei rettori delle Università italiane Crui, alla rappresentazione della disabilità nella letteratura e nella cultura contemporanea, fino alla valutazione della fragilità negli anziani. Il focus sulla disabilità sensoriale vedrà la partecipazione di esperti di istituzioni prestigiose, come il National Technical Institute for the Deaf e l'Università di Salamanca.
Di particolare rilievo la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, 2 aprile, che metterà in dialogo università e territorio con la presenza di artisti, studiosi ed educatori impegnati in nuove sinergie per l'inclusione. Un altro evento di spicco sarà la conferenza internazionale "Oltre le frontiere" ,3 aprile, che esaminerà le immagini dell'alterità nella cultura grafica dall'invenzione della stampa ai giorni nostri.
Esperienze e innovazione al servizio dell'inclusione
Non solo convegni e lectio magistralis: la Settimana dell'Inclusione proporrà anche laboratori pratici, esperienze immersive e performance artistiche. Tra questi, la "Lezione al buio", per sperimentare la percezione senza l'uso della vista a cura del Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca, il laboratorio su coding e robotica educativa per l'inclusione, l'incontro su geotecnologie per una didattica accessibile e altri laboratori ospitati dal Centro TincTec per le tecnologie inclusive.
Ogni pomeriggio alle 18:30 in diretta streaming dal Social@b sui canali social dell'Ateneo sarà possibile assistere alla presentazione di libri che affrontano il tema dell'inclusione da diverse angolazioni, offrendo spunti di riflessione su disabilità, rappresentazioni dell'alterità e percorsi di empowerment individuale e collettivo.
Il Premio Inclusione 3.0, previsto per sabato 5 aprile, concluderà la rassegna, celebrando le realtà che si distinguono per l'innovazione e l'impegno nel campo dell'inclusione sociale.
Un impegno trasversale tra dipartimenti e centri di ricerca
La Settimana dell'Inclusione si caratterizza per un approccio multidisciplinare, con il contributo attivo del cinque dipartimenti dell'Università di Macerata. Le scienze della formazione e della pedagogia speciale offriranno strumenti e prospettive per ripensare le pratiche educative in ottica inclusiva, mentre gli studi giuridici e umanistici approfondiranno Il tema della tutela dei diritti e delle rappresentazioni dell'alterità nella cultura e nella letteratura.
I dipartimenti di scienze politiche ed economiche contribuiranno con analisi sulle politiche sociali e sulle nuove sfide della cittadinanza attiva, mentre il settore delle scienze della comunicazione esplorerà il ruolo del media e delle tecnologie digitali nell'abbattimento delle barriere cognitive e sensoriali.
A supportare questo percorso ci saranno anche i centri di ricerca dell'Ateneo, con un ruolo di primo piano del Centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione (TIncTec), che organizzerà laboratori su tecnologie educative innovative e soluzioni digitali per l'apprendimento inclusivo, Il Museo della Scuola e la casa editrice Eum.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha conferito a Francesco Adornato, docente dell'università di Macerata, il titolo di "professore emerito". "Si tratta - commenta il rettore John McCourt - di un riconoscimento di prestigio per uno studioso di alto livello e un amministratore che ha segnato la storia recente del nostro Ateneo, guidandolo con determinazione e visione strategica nel difficile periodo post-sisma e durante la pandemia, nel suo ruolo di rettore dal 2016 al 2022, sempre attento alla crescita dell’Università di Macerata e alla sua proiezione internazionale".
Professore ordinario di diritto agrario e alimentare, Adornato è in quiescenza dal 1° novembre 2022. La sua attività di ricerca si è sviluppata lungo un percorso pluridecennale, caratterizzato da competenza, rigore metodologico e acutezza intellettuale. Alle numerose pubblicazioni ha affiancato un'intensa attività scientifica, partecipando come relatore a convegni e seminari e offrendo sempre un contributo originale alla discussione sui temi legati all’agricoltura.
La proposta di conferimento del titolo di professore emerito è stata avanzata dal dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, a cui Adornato afferiva. Il riconoscimento tiene conto non solo dei suoi meriti scientifici e degli importanti ruoli istituzionali ricoperti, ma anche della particolare attenzione che ha sempre dedicato agli studenti e al loro futuro, rendendoli parte attiva dei processi di crescita dell’ateneo.
Oltre agli incarichi ricoperti all’interno dell’Università di Macerata, Adornato ha avuto un ruolo di primo piano in molte istituzioni nazionali e internazionali. Ha fatto parte della Giunta esecutiva e successivamente ricoperto il ruolo di segretario generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, è stato membro della Commissione di valutazione per l'Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore del diritto dell’economia e dei mercati finanziari e agroalimentari, nonché dell’Osservatorio Regionale della Cultura Marche.
In passato ha guidato l’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) e ha svolto incarichi di consulenza e supporto tecnico per il Ministero delle risorse agricole e per il Ministero dell’Agricoltura e Foreste. Secondo il regolamento, il titolo di professore emerito può essere conferito ai professori ordinari collocati a riposo che abbiano prestato almeno venti anni di servizio nell’Università e si siano distinti per la rilevanza delle opere, la continuità della produzione scientifica e gli incarichi di particolare prestigio ricoperti. Il professor Adornato rispecchia questi criteri, rappresentando un esempio di eccellenza accademica e istituzionale.
Nel mondo del design e dell’arredamento, il valore di un marchio non si misura solo in termini economici, ma anche culturali e identitari. Alcuni brand, come Poltrona Frau, sono diventati simboli di eccellenza riconosciuti a livello globale. Ma come si tutela questa eredità nell’epoca dell’intelligenza artificiale?
Se ne parlerà giovedì 27 marzo dalle 10 alle 13 presso il Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata, nel corso del workshop "Marchi di rinomanza e marchi storici nel settore arredamento: dalla maestria artigianale all’intelligenza artificiale", organizzato nell’ambito del Laboratorio di Diritto del Fashion di Laura Marchegiani, in collaborazione con Federica Monti.
Dopo il primo appuntamento con Matteo Olivetti di Rainbow SpA di giovedì 20 marzo, questa volta sarà protagonista Poltrona Frau con l’intervento dell’avvocato Susanna Mattei. L’evento fa parte delle attività del progetto AIcoIP - Jean Monnet Module diretto da Gianluca Contaldi che si avvale del coordinamento scientifico di Cristina Grieco.
La partecipazione è aperta a studenti, accademici e professionisti interessati ad approfondire il rapporto tra diritto, impresa e innovazione nel settore dell’arredamento. È prevista anche la possibilità di frequenza da remoto collegandosi a questo link. Per informazioni, è possibile consultare il sito giurisprudenza.unimc.it.
L’appuntamento offrirà un’occasione per approfondire il delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, esplorando come la tutela giuridica possa contribuire a preservare il valore di marchi storici nel contesto di una trasformazione digitale sempre più pervasiva. La discussione toccherà tematiche legate alla proprietà intellettuale, alla protezione del brand e alle nuove sfide poste dalle tecnologie emergenti
L’incontro sarà introdotto e moderato dalla Prof.ssa Laura Marchegiani, ordinario di Diritto commerciale, e vedrà la partecipazione di esperti del settore dell’Università di Macerata, tra cui Federica Monti, Cristina Grieco, Flaminia Marasà, Paolo Sernani ed Elena Codoni, che animeranno una tavola rotonda sul futuro della tutela dei marchi di eccellenza.
In attesa di conferma ufficiale, il prossimo appuntamento della rassegna è fissato per il 10 aprile e vedrà la partecipazione di Luca Maffei, naso creatore di Atelier Fragranze Milano, e Alberto Enrico Asti, Ceo di IT Value Partner, per una riflessione sulle prospettive di tutela giuridica dell’elemento olfattivo. Un ulteriore tassello in un percorso di approfondimento, che unisce formazione accademica e confronto con il mondo imprenditoriale, per comprendere come il diritto possa essere un alleato strategico nella valorizzazione del made in Italy.
“Connessi e vulnerabili, conoscere per prevenire e contrastare la violenza digitale” è stato il tema del convegno tenutosi stamattina ad Unicam ed organizzato dall’Ateneo in collaborazione con la questura di Macerata, che ha visto la numerosa partecipazione di studentesse e studenti Unicam, delle scuole superiori e delle forze di polizia.
I lavori sono stati aperti dai saluti del rettore Graziano Leoni e del questore Gianpaolo Patruno, seguiti da quelli della prorettrice con delega a Persona, benessere e opportunità Sara Spuntarelli e della vicepresidente del CUG Unicam Donatella Fedeli.
Introdotti dalla delegata del rettore alla Parità di genere, Maria Paola Mantovani, sono poi seguiti gli interventi di Barbara Strappato, primo dirigente della polizia di Stato e direttrice della Prima Divisione del Servizio di polizia cibernetica e della sicurezza informatica su “Odi et amo nell’era del web”, e di Patrizia Peroni, primo dirigente della Polizia di Stato e dirigente della Divisione anticrimine della Questura di Macerata su “La violenza di genere: strumenti di prevenzione”.“Quello del cyberbullismo – ha sottolineato il rettore Leoni – è un tema assolutamente attuale, i ragazzi e le ragazze vivono praticamente sempre connessi, ignorando spesso che in queste connessioni si annidano tante insidie che possono metterli in difficoltà. Questa giornata, quindi, ha rappresentato una importante occasione di formazione anche grazie al dibattito scaturito dagli interessanti interventi delle relatrici e ringrazio il questore Patruno per la collaborazione nell’organizzazione”.“Quello di oggi è un evento al quale tengo molto – ha affermato il Questore Patruno – e ringrazio Unicam per la collaborazione. Per noi è fondamentale divulgare la nostra attività sul territorio in fase soprattutto preventiva. Abbiamo quindi ritenuto opportuno inserire non solo l’intervento legato alla violenza di genere, ma anche quello in cui si sono analizzati in maniera dettagliata i rischi che si corrono sul web, soprattutto in quello che è il dark web”.
Un’esperienza formativa e culturale di grande valore ha visto protagonisti gli studenti del Windthorst-Gymnasium di Meppen (Bassa Sassonia), ospitati dall'Ite "Gentili" di Macerata dall'11 al 18 marzo. Il progetto di scambio, coordinato dalle docenti Marisa Luciani (lingua tedesca) e Iolanda Polidoro (economia politica e Diritto), ha offerto ai giovani tedeschi l’opportunità di immergersi nella cultura, nella storia e nelle tradizioni delle Marche.
Durante il loro soggiorno, gli studenti e i loro accompagnatori hanno visitato alcuni dei luoghi più significativi di Macerata, tra cui Palazzo Ricci, il Museo della Carrozza, la Torre Civica e la Biblioteca Mozzi Borgetti. Un momento di particolare interesse è stata la visita aziendale alla Santoni Shoes, dove hanno potuto comprendere il valore dell’artigianalità e del 'made in Marche'.
L’esperienza è proseguita con un'escursione ad Ancona, dove hanno ammirato la Cattedrale di San Ciriaco e i principali monumenti della città, oltre a visitare la suggestiva Costa del Conero, con tappe a Sirolo e Numana. Nei giorni successivi, accompagnati dalle famiglie ospitanti, i ragazzi hanno scoperto altri tesori del territorio, tra cui le Grotte di Frasassi, Loreto, Ascoli Piceno e, per alcuni, anche la città di Roma.
Gli studenti tedeschi sono stati accolti dall'assessore alla cultura di Macerata, Katiuscia Cassetta, nell'aula consiliare del Comune, un momento istituzionale che ha sottolineato l’importanza dello scambio culturale tra i due Paesi. La settimana si è conclusa con una grande festa nei locali dell'Ite "Gentili", un’occasione di condivisione e saluto tra studenti, famiglie e docenti.
Le professoresse Polidoro e Luciani hanno espresso grande soddisfazione per l’esito del progetto, sottolineando come lo scambio abbia favorito la nascita di amicizie significative tra i ragazzi. Entusiasta anche la dirigente Alessandra Gattari, che ha definito l’iniziativa uno dei "fiori all’occhiello" dell’offerta formativa dell'Ite "Gentili", un’esperienza concreta di crescita personale e culturale.
A maggio sarà il turno degli studenti italiani, che dal 6 al 13 voleranno in Germania per ricambiare la visita e approfondire la conoscenza della realtà scolastica e culturale di Meppen.
"Lettere Botaniche: un dialogo tra Letteratura e Botanica attraverso la lettura di brani da lettere di Jean-Jacques Rousseau e la divulgazione scientifica" è il titolo del secondo evento proposto dal Citizen Interactive Sustainability Lab (CIS Lab) di Unicam.
Tre incontri on-line in cui si partirà dalla lettura di brani di lettere che il filosofo Jean-Jacques Rousseau scrisse tra l’agosto del 1771 e il luglio del 1774 a Madeleine-Catherine Boy de la Tour per delineare i principi fondamentali dell’anatomia vegetale, per aiutarla a "divertire un po' la vivacità" della figlioletta Madelon ed esercitarla "all’attenzione per oggetti gradevoli e vari quali le piante", due figure femminili a cui Rousseau stesso si diceva legato "dalla più tenera amicizia".
I partecipanti saranno accompagnati, durante l’ascolto dei brani selezionati, dalla bellissima voce storica di Radio Subasio, Stefano Pozzovivo. Intercalati alla lettura dei brani, verranno proposti degli interventi divulgativi legati ai temi delle lettere di Rousseau: si parlerà di nomenclatura botanica ed erbari, fornendo anche informazioni utili alla realizzazione di un erbario personale, si passerà poi a trattare della struttura e delle tipologie dei fiori, di cosa chiamiamo frutto e a volte non lo è, di quali sono i potenziali pericoli nel confondere piante molto simili tra loro, e si potranno avere anche tanti input culinari, anche attraverso un approfondimento dedicato allo zafferano, che è stato oggetto di molti studi del prof. Andrea Catorci, docente Unicam della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Gli incontri sono previsti per l’1, il 3 e l’8 aprile, alle ore 18, e saranno curati da un punto di vista scientifico da Paola Scocco, Ernesto Venturi e Andrea Catorci, dell’Unità operativa Biodiversità e gestione degli ecosistemi di Unicam. Per iscriversi è necessario scrivere a cislab@unicam.it indicando nome, cognome, indirizzo e-mail, codice fiscale; verranno poi fornite indicazioni precise per il pagamento della quota di iscrizione, pari a 25 euro, e il link a cui collegarsi.Il Cis Lab, di cui è responsabile scientifico la professoressa Paola Scocco, è uno strumento di divulgazione scientifica che Unicam mette a disposizione dei cittadini per rafforzare conoscenza, consapevolezza, coinvolgimento e crescita reciproca su temi di grande attualità ed impatto come la sostenibilità ambientale, la gestione del territorio e delle risorse naturali, la conoscenza degli organismi animali e vegetali, la transizione energetica.
Il Cis Lab partecipa con le sue attività a ViceVersa, il progetto di public engagement dell'Università di Camerino che ha come obiettivo quello di far conoscere in maniera divulgativa, piacevole e semplice l'importanza della ricerca scientifica e della scienza nella vita di ognuno di noi.